I kissed a boy and I liked it

bertie & sorta || post prom

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  1. sort(a) of motherfika
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    lesbian from the next door

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    Sorta di cazzate ne aveva fatte parecchie ma questa le superava tutte. Questa volta non aveva nemmeno idea del perché lo stesse facendo. Il che era immensamente pericoloso. Un conto era fare una cazzata per un fine, uno scopo, per il gusto di provare, insomma, sapendo dove sarebbe finita. fare una cazzata senza sapere il perché la stesse facendo era come guidare la moto spericolatamente e c'è chi la guida così sapendo quello che fa e stando comunque attento a ciò che lo circonda e chi lo fa per sentirsi bello figo ed è il primo a fare un volo chilometrico e poi crepare. Ecco. Lei era o pronta a frenare bruscamente per poi catapultarsi oppure stava andando dritto contro un tir. La fine, comunque era una sola e stava cercando di evitarla in tutti i modi possibili, forse neanche tanto dato che si era avvinghiata a Bertie. Bertie maschio bianco cis. Questo solo perché al momento aveva delle apparenze femminili. Era come... essere ossessionati dai supereroi e innamorarsi di una persona che ad Halloween si era vestita da qualche supereroe. Una volta tolto quel costume l'infatuazione sarebbe svanita perché quella persona si sarebbe mostrata in tutta la sua banalità. Insomma, Sorta doveva essere proprio disperata. Davvero, non se lo spiegava, altrimenti non avrebbe fatto quello che stava facendo nonostante ciò che aveva davanti ai propri occhi le piaceva più di quanto volesse e avesse davvero ammesso. Il potere delle illusioni. «Perché non hai mai voluto vedere e non mi hai mai permesso di… dimostrartelo» quelle parole la riportarono alla realtà così da permetterle di ribaltare la situazione e osservare come il corpo di Rita rispondesse ad ogni suo tocco «dimostramelo, allora» Se aveva sempre avuto così tanta voglia di dimostrarle quello di cui era capace, quello era il momento giusto. Gli avrebbe addirittura lasciato carta bianca se le avesse dimostrato di voler prendere il controllo. «Prega che non mi si rovini la piega…!» Sarebbe stato davvero un peccato se lei avesse rovinato tutto il lavoro che Bertie aveva fatto solo per lei... Davvero un peccato. «troppo tardi» le alzò leggermente il viso facendo pressione con l'indice sotto il mento e la guardò negli occhi. Gli stessi occhi che la stavano supplicando di fare di lei ciò che voleva. «In realtà pensavo che potresti farmi vedere come sai usare la tua, di lingua. O forse hai paura?» Si morse il labbro non permettendo a se stessa di abbassare lo sguardo neanche un secondo. Se aveva paura? Un po'. Mai in vita sua, però, lo avrebbe mai ammesso. Aveva paura forse per la situazione in cui si stava cacciando, forse perché era qualcosa che non riusciva a spiegarsi o a dare una spiegazione. Forse proprio perché non voleva dare una spiegazione. Qualcosa che non avrebbe mai nemmeno immaginato e se qualcuno gliel'avesse detto qualche tempo prima, gli avrebbe riso in faccia senza pensarci due volte. Nemmeno in un universo parallelo, aveva detto giusto qualche mese prima. Eppure qualcosa stava accadendo. In un modo talmente subdolo da farlo apparire normale ma che di normale non aveva poi molto. Se qualcuno l'avesse scoperto, la sua credibilità sarebbe scesa a picco. «mi hai mai visto avere paura?» Ancora una volta dovette spegnere il cervello e lasciar fluire i pensieri senza lasciarsi trasportare da essi per poterlo affermare con convinzione accompagnando la frase con un sorrisetto. Portò le mani sui fianchi della ragazza, applicando leggermente pressione per sollevarla da terra e permetterle di allacciare le gambe alla sua vita. Strinse la bionda contro la superficie dell'albero, facendo aderire i due corpi, spostando poi le mani sul fondoschiena per tenerla stretta a sé. «è assurdo tu l'abbia fatto» o che semplicemente ci avesse pensato. Era più intelligente o forse furbo, di quanto credesse. Bertie era stato capace di farle passare una bella serata, un prom diverso dal solito e che difficilmente sarebbe potuto ripetersi. Ancora doveva farsene una ragione o assimilare per bene l'intera serata. Lasciò vagare lo sguardo sul viso della bionda cercando di imprimerlo nella sua memoria nei più minimi dettagli, era la sua prima ed ultima occasione. «sei davvero bellissima» sussurrò avvicinando le labbra all'orecchio lasciando piccoli baci scendendo verso la base del collo, staccandosi leggermente dal tronco dell'albero per permetterle di aprire la zip del vestito. Quando l'ebbe abbassata del tutto, accarezzò quello scorcio di pelle, facendo cadere le spalline mentre con delicatezza s'inclinava verso terra per posare la schiena della ragazza sul prato. Sorta si sistemò a cavalcioni su di lei con un sorrisetto compiaciuto. Non perse altro tempo, tempo che non avevano da perdere e tornò a baciarla con più voga, poteva sentire il battito del suo cuore confondersi con quello di Bertie, i respiri che si scontravano l'uno sul petto dell'altra. Si staccò nuovamente dalla sue labbra, riprendendo il contatto visivo e scivolò pìù in basso, lasciando un bacio sul collo, poi prese il vestito e iniziò a sfilarlo lentamente proseguendo la sua scia di baci lasciandone uno ad uno sulla pelle che veniva via via esposta. Il collo, la clavicola, i seni, lo sterno e ancor più in basso verso il ventre, mentre i baci si facevano via via più veloci ma sempre più vicini. «sono ancora in tempo per fermarmi» disse con un soffio, le labbra a sfiorare la pelle. Un'ultima chiamata per Bertie quanto per lei.

    The moon will guide you through the night with her brightness, but she will always dwell in the darkness, in order to be seen.

    Sorta
    Motherfucka
    when: prom day
    where: lago nero
    why:
    status: single
     
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6 replies since 26/8/2021, 22:09   300 views
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