[PROM '21] a hell of a prom

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +8    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Fato
    Posts
    348
    Spolliciometro
    +341

    Status
    Anonymous
    a hell of a prom
    Benvenuti all’Inferno!
    Anzi, ovviamente volevo dire benvenuti al ballo! D’accordo, facciamo così: benvenuti a questo ballo infernale!
    (Sì, lo so, sono molto simpatica)
    Prima di tutto grazie al comitato, specialmente tu, sì, proprio tu, che leggi e ridi da sol*, grazie 💜.
    Come avrete capito (o forse no, ma chi sono io per guidicarvi? Minosse all’ingresso del II cerchio, che «giudica e manda secondo ch’avvinghia»?) il tema del prom di quest’anno è…
    l’Inferno di Dante!
    Perciò siete pronti a lasciare ogni speranza, umanità e ogni briciolo di dignità, o voi che entrate?! Beh, se anche la risposta è no mi dispiace deludervi: ormai non potete tornare indietro, muahah!

    Il ballo si svolgerà al Lago Nero, o meglio, più precisamente, nel Lago Nero. Sì, avete capito bene: tutto accadrà dentro il lago, ma per ora non potete sapere altro. Tutto verrà chiarito strada facendo e ogni studente non sa a cosa lo aspetta fino a quando non sarà troppo tardi.
    Ci dispiace (o forse no…)!
    L’orario di inizio del prom è intorno alle 19 e proseguirà fino a tarda notte, sempre con la supervisione dei professori (pronti a riempire di alcol i vostri drink, tranquilli), quindi sì, siete tutti liberi, ma non troppo.
    Bene, penso sia tutto, quindi non mi resta che augurarvi buon divertimento! 💜💜


    limbo
    Forse non è quello che immaginavate, o forse è esattamente quello che pensavate fosse, ma, in entrambi i casi, un fatto è innegabile: la torre che si erge in parte sopra, e in parte sotto, la superficie dell’acqua del Lago Nero. Lo spettacolo è mozzafiato.
    Una passerella, illuminata soffusamente da centinaia di fuochi fatui, vi guida dal Castello alle acque scure del Lago Nero, dove un arco in pietra recante la scritta “Lasciate ogni speranza voi ch’intrate” segna ufficialmente l’ingresso all’Inferno al ballo studentesco.
    La musica rimbalza e proviene da ovunque e da appena accennata si intensifica mano a mano che salite le scale che vi portano in cima alla grande torre di pietra. Qui, proprio sulla cima, al centro della piattaforma e dietro un banco circolare,il vicepreside Mitchell Winston vi ferma uno ad uno per avere il biglietto e darvi un cambio un braccialetto. Su, non siate sospettosi: non siamo più allo zoo! Stavolta non finirete per scambiarvi il corpo con una creatura magica! Il bracciale, semplicemente, vi rende a tutti gli effetti come partecipanti ufficiali al prom. Il fatto che si abbini perfettamente ai vostri abiti (che, ci teniamo a ricordarvelo, dovrebbero essere della palette che il test del giornalino vi ha presentato insieme ai risultati!) non è per nulla sus! Sono solo i colori del vostro girone…
    Le luci dentro la torre sono fioche. Si tratta di tantissime, piccole luminarie appese attorno alla circonferenza della piattaforma, che si intensificano verso la parte in cui vi invita a proseguire il professor Winston. Non abbiate paura delle lunghe scale che si stagliano davanti ai vostri oggi.
    Benvenuti all’inferno.


    lussuriosi
    Cominciate allora a scendere. Sì, le scale si immergono nelle profondità della torre, ma niente paura: arrivati al pianerottolo che precede il vero e proprio piano successivo, il photo boot vi attende. Formato da un piccolo semicerchio illuminato da luci chiare – o da Callie in persona? –, qui potete mettervi in posa per la classica foto ricordo del ballo. Prima di accedere al piano, o girone, successivo, notate sull’ennesimo arco una targhetta:
    In molti dicono di dover seguire il cuore, ma, in realtà, sono pochi quelli che lo fanno davvero: tu, però, sei uno di questi. Sei istintivo, quasi ferale nel respirare il momento anziché il futuro o il passato, nel vivere di fiati sospesi e battiti sulla lingua. Ricerchi un appagamento a breve termine. Non sei il tipo di persona che deve pensarci sopra: segui la corrente, cieco verso tutto ciò che questa potrebbe distruggere durante il suo cammino, o verso il vortice che potrebbe attenderti dietro l’angolo. Sei egoista. Egocentrico. Lasci dietro di te rovine e non ti porti alcuna maceria in tasca. Sei passione nel suo stato più primordiale e non levigato. Prendi quello che vuoi, quello di cui hai bisogno, e in cambio richiedi solo un momento: non ne vuoi né di successivi né di precedenti. Non ti importano. Anzi, sono un peso che cedi volentieri agli altri. Sei una fiamma che brucia e consuma e non chiede mai scusa.
    Superato l’arco, eccovi entrati ufficialmente nel primo girone, dove vi attende un ambiente a dir poco confortevole: nella stanza sono infatti piazzati soffici cuscini di ogni forma e dimensione e alcuni morbidi divanetti. Il pavimento è fatto di moquette, quindi attenzione con i tacchi!, ed è stato reso magicamente impermeabile. Questo non è certo il girone più adatto dove privarvi degli shottini analcolici, dico bene?!
    Le luci soffuse vi danno un senso di calore, quasi un abbraccio, così come i veli cremisi che, oltre a dare un effetto vedo non vedo, vi sfiorano ad ogni passo accarezzandovi la pelle. Fortunatamente, il comitato ha pensato davvero a tutto (come sempre, d’altronde), dunque anche i veli sono incantati per evitare che possiate inciamparvi: rompervi una gamba già al primo piano, rovinerebbe la serata a tutti!
    Tuttavia, probabilmente, entrando nel primo cerchio non sono i cuscini la prima cosa che notate. Si tratta piuttosto del profumo, dolce e denso sul palato, oppure della musica, il cui ritmo accattivante vi invita a ballare nell’apposita area dedicata.
    time to get naughty - kissing booth
    O forse, ancora più probabilmente, ad attirare il vostro sguardo è la tenda cremisi al centro della stanza. Si tratta di una tenda che, anziché nascondere, mostra un banchetto in legno, apparentemente fuori luogo in un posto simile, se non fosse per il cartello dalla calligrafia elegante che recita kissing booth e per le due persone seduta dall’altra parte che sembrano attendervi.
    Sembra? Oh no, vi stanno proprio aspettando! Sta a voi accettare o rifiutare l’offerta!
    //OFF come sta a voi scegliere chi immolare alla causa. SORPRESA! Ogni player potrà sacrificare un personaggio, fra quelli iscritti al prom, per occupare (infausto per alcuni, benedetto per altri) posto al di là del banchetto, costringendolo così a offrire baci a tutti i passanti. Non importa che il pg voglia o meno, nessuno chiede la loro opinione. ON gdr il pg verrà giustificato come obbligato/spinto da altri, sta a voi scegliere: 1) se volete offrire qualcuno, perché non è obbligatorio; 2) chi volete buttare, vuoi perché sia divertente (per voi, non per loro) o vuoi perché tal pg sia nato per questo. I personaggi nel kissing booth andranno a rotazione e i due prescelti rimarranno in postazione per quattro giorni. Stay tuned per sapere chi saranno i primi fortunelli!


    golosi
    Superati i profumi caldi dei lussuriosi, e dopo aver seguito le luci che vi hanno fatto scendere un’altra rampa di scale, ora sono ancora più dolci i profumi che vi giungono dall’altra parte del prossimo arco, quello che precede il secondo girone. Alzate gli occhi per leggere l’iscrizione:
    Non sei in grado di dire “no”. Quelle che altri chiamano tentazioni, per te non sono altro che dati di fatto. Non sai darti un freno né convincerti che ci sia qualcosa per il quale valga la pena farlo. Ti spezza il cuore dover rinunciare a qualcosa.
    Tutti pensano che tu sia una persona spensierata ed allegra, ma la realtà è che affoghi i problemi in piaceri che durano giusto il tempo che impieghi ad assaporarli, che tu te ne renda conto o meno. Non tieni a te stesso quanto pensi di farlo e tendi a preferire una versione di te nascosta dietro eccedenze di ogni tipo, invece di mostrarti per quello che sei. Difficilmente gli altri sono tenuti a considerarti qualcosa al di fuori delle tue passioni. I limiti non sono cosa che ti riguardano e preferisci sempre andare oltre.

    Le luci restano calde, ma si fanno più brillanti, invitandovi a proseguire nella stanza oltre l’arco, dove trovate la fonte dei buonissimi profumi: si tratta, naturalmente, di cibo di ogni tipo. Per i più sbadati, sul fondo della sala – laddove potete notare le luci che vi porteranno alla scala seguente –, notate anche una fontanella che spilla acqua fresca: non sia mai che finiate disidratati o come Arturo allo scorso prom!
    bon appétit, baby - buffet
    Davanti a voi si stende un banchetto ricco d’ogni pietanza proveniente da tutto il mondo, perché il comitato sa perfettamente come soddisfare il vostro palato: sono infatti presenti dei bocconcini che assumono il sapore di qualunque prelibatezza desideriate in quel preciso momento, nonché bevande che riescono a farvi sentire, seppur per poco, felici, e caramelle di ogni forma e dimensione e dagli effetti più disparati (click topic caramelle). Non mancano le fontane di cioccolato, come potrebbero!, e di formaggio fuso, con cui potete riempire le vostre vaschette di nachos.


    avari
    Ora basta, però, le scale devono accompagnarvi ancora più in basso. L’ennesimo arco, e l’ennesima targa, attirano la vostra attenzione:
    Quello che è mio è mio e quel che è tuo è mio. Questo è il tuo motto. Il mondo ti appartiene e ogni cosa che possiedi non può essere ceduta: come Gollum, il tesoro è solo tuo e sei disposto a tutto pur di ottenerlo; anche uccidere. Sei una persona ambiziosa, che brama il potere oltre che la ricchezza, perché questa, da sola, non basta. Vuoi conoscere tutti e tutto: non a caso, quindi, sei una persona sempre alla ricerca di pettegolezzi. Accumuli per il piacere di farlo, perché le tue risorse potrebbero tornare utili, ma accumuli anche perché puoi farlo. Ti senti padrone della tua vita, ad avere più di quanto gli altri possano anche solo sognare di avere, e a sapere di poter ottenere tutto con uno schiocco di dita. Vuoi sempre ‘di più’ e alla fine nulla è mai abbastanza per te.
    Dopo aver finito di leggere, abbassando lo sguardo, davanti a voi si apre una stanza ben illuminata e, non ricapiterà spesso, sfarzosa al limite dell’eccesso: il pavimento pare, perché, ricordatelo, sempre di parvenze si tratta, marmo bianco, così come le statue posizionate lungo le pareti che raffigurano le figure più famose del mondo magico (tra cui, ovviamente, Seth). Oltre alle statue potete osservare svariate teche, nelle quali sono contenuti oggetti mitici, perduti, e spesso molto famosi fra i maghi. Si tratta di copie, chiaramente, ma ciò non toglie loro alcuna magnificenza. Le sedute e i tavoli con bevande e stuzzichini brillano d’oro e d’argento, mentre i bicchieri sembrano cristallo, naturalmente. Le pareti sono coperte da broccati riccamente ornati ed al centro della stanza attira la vostra attenzione una colonna sulla quale è stata poggiata, edassicurata, una coppa argentata.
    i see it, i like it, i want it, i got it - i wish
    Vicino alla coppa, su un basso tavolino, sono presenti pergamene, piume e un cartello esplicativo: “stasera voglio…” Ebbene, in caso non vi fosse chiaro, dovete scrivere un proposito per la sera del prom. Siate specifici, o forse non troppo, ma, soprattutto, fate attenzione a quello che desiderate: tutto si può rubare, anche i sogni…
    // OFF: per ogni pg, non player!, dovrete scrivere qualcosa che questo pg vorrebbe fare entro fine serata. NON DOVETE SCRIVERLO NEL TOPIC, ma dovrete farlo in questo modulo (link). Avete due settimane di tempo, dopodiché… eh, si vedrà.


    iracondi
    Una volta lasciato il vostro desiderio nella coppa argentata (sicuri che non fosse il Calice di Fuoco?), scendendo l’ennesima scalinata la scena si ripete. Nonostante tutto, però, vi è impossibile non leggere l’iscrizione posta sull’arco:
    Se fossi un personaggio della Marvel saresti Hulk, perché come lui sei completamente impregnato di ira. Odi tutti a tal punto che basta un nonnulla per farti scattare e ribaltare un tavolo. Non sei una persona violenta, ma spesso la tua ira sfocia in esternazioni pericolose perché solo in questo modo riesci a calmarti.
    Tutto ti fa innervosire e questo causa frequenti mal di testa; trovi gli altri stupidi in quello che dicono e fanno. Ti senti una spanna sopra gli altri, che quindi devono stare sempre attenti, perché basta poco a farti schizzare su maledicendo, e in alcuni casi anche uccidendo, chiunque ti abbia fatto incazzare. Indossi le tue emozioni sulla pelle nuda come un vestito d’alta sartoria. Molti potrebbero pensare che non tu non provi nulla, eccetto una cocente, accecante, continua rabbia, ma non sanno che, in realtà, sei solo tanto, troppo empatico, e che quindi la rabbia è la tua unica valvola di sfogo.

    Le luci, fino a questo momento calde e pastose, sfumano ora verso una tonalità fredda, accompagnandovi nel vostro immergervi in una stanza completamente blu – o forse bianca, ma le luci fanno il loro gioco d’illusioni – che vi permette solo di scorgere i contorni delle cose e delle persone. Come potete intravedere, non c’è una vera e propria pista da ballo, il che quindi significa che potete ballare ovunque. Attenti, però: questo è l’unico piano dove non troverete alcuna bevanda per dissetarvi. Dalla parte opposta della stanza, notate che le luci virano di nuovo verso il bianco, per indicarvi la scalinata che vi porterà al piano successivo.
    don’t tell me to calm down - rage room
    All’entrata trovate una cesta di occhiali protettivi magici (indossandoli, un invisibile protego vi avvolgerà dalla testa ai piedi) e… mazze, non dissimili da quelle con cui si gioca Quidditch, a loro volta incantate, affinché non colpiscano alcun essere vivente.
    Ma allora, vi chiederete voi poveri iracondi, cosa dovete colpire? Le persone no, d’accordo, ma tutto quello che è presente nella stanza… assolutamente sì. Vecchie sedie, armadi decadenti, piatti e bottiglie vuote: ogni cosa è a vostra disposizione per essere distrutta nel modo in cui preferite (e tutto sarà magicamente ricostruito non appena lascerete la stanza). Sperando, però, che non abbiate paura del buio, certo, perché, di tanto in tanto, alla stanza piace spegnersi (sì, un po’ come Mac), lasciandovi prima nell’oscurità più completa, poi illuminandosi d’improvviso, quando meno ve lo aspettate: se siete fotofobici, epilettici o quant’altro, questa non è la stanza che fa per voi.


    eretici
    In caso non siate svenuti per le pseudo luci stroboscopiche, procedete. Percorrendo la scalinata, la luce torna ad essere calda, di un brillante arancio che abbraccia ogni cosa, per ora, e che vi permette di leggere la targhetta sull’arco:
    Una cosa è certa: le regole non ti piacciono. Soprattutto quando imposte dall’alto (che poi, chi l’ha deciso che a comandare deve esser x e non y?? Non ti sembra affatto giusto) e così difficili, per te, da comprendere. Ed è ancora più complicato capire il perché tutti siano così inclini a seguirle senza farsi domande: una lealtà cieca, la loro, e, a tuo parere, davvero stupida.
    Hai ideali molto forti, non ti pieghi davanti a niente e nessuno e non permetteresti mai alla società che ti circonda di cambiarti e renderti qualcosa che non sei e che non hai alcun interesse a diventare: l’esser diverso dalla massa, per te, è un motivo d’orgoglio. Sei distante e distaccato da tutto. Nel tempo diventi sempre di più ‘quello diverso’ e la solitudine che questo comporta vive nelle tasche dei tuoi jeans come accendini o fazzoletti. Non sai adattarti e non vuoi farlo: giudichi il mondo di cui fai parte per obbligo e non per scelta, ma raramente fai davvero qualcosa per cambiarlo.

    Tuttavia, appena superato l’arco, la luminosità che vi ha accompagnato fin qui si interrompe, fatta eccezione per le luminarie, posizionate dalla parte opposta, che vi guidano alla scala successiva. L’ambiente in cui entrate è quindi completamente scuro ed ovattato e sembra – sembra solo? O lo è davvero? – sospeso.
    i’m a believer in nobody - upside down
    Tutto è immerso nell’oscurità, se non fosse per le piccole luci color arancione che mimano, per chi se ne intende, le stelle e pianeti. Le stelle sono sul soffitto, certo, ma anche sul pavimento: state camminando su uno specchio!
    Apparentemente, nella stanza non c’è nulla, ma… è davvero così? Prima provate a osservare meglio il pavimento, se non siete troppo distratti dal vostro riflesso, poi provate ad alzare lo sguardo, sfidando la fioca luminosità che vi rema contro: è tutto… al contrario. Le bevande, gli stuzzichini, sono tutti lì. Sul soffitto. Apparentemente irraggiungibili, quindi, vero, ma d’altronde se non possono trovare un modo per arrivarci gli eretici, loro che le regole se le costruiscono da soli, chi altro potrebbe farlo?


    violenti
    Dopo aver lasciato il tempo ai vostri occhi per riabituarsi alla luce, scendete ancora le scale. Sorpresa sorpresa, ecco davanti a voi un altro arco, e con esso una nuova iscrizione.
    Prima tiri un pugno e dopo parli, sempre che la persona pestata sia ancora in grado di farlo. Sei una persona che ricorre alle mani spesso e volentieri perché pensi che sia l’unico modo per poterti esprimere, dato che a parole non sei in grado. Ti sottovaluti. Credi che un pugno sia più efficace di una parola. Fanculo a chi dice che è la penna che ferisce di più: evidentemente questa persona non ha mai provato un dritto direttamente sul naso.
    Sfoghi così la tua rabbia, la tua frustrazione e qualsiasi emozione che potrebbe essere benissimo espressa a parole, perché questo lo sai fare molto bene. Sei una persona concreta che vive nel presente, animata dall’adrenalina di una rissa e del sangue che sproca le nocche. L’istinto ti suggerisce sempre di farti avanti, di spingere una situazione dalla diplomazia direttamente nel caos. E di questo caos ridi, facendoti spazio a gomitate e a calci negli stinchi.

    Ad accogliervi nel nuovo piano è una luce fredda, violacea, sempre escludendo quella che vi indicano le scale seguenti. Quello che a primo acchito sembra essere un labirinto a una seconda occhiata si mostra in realtà per quello che è davvero: un insieme di mezzi corridoi e pareti nel bel mezzo della stanza. Ma perché?
    i’ll be reckless, unforgivable - lasertag
    Una pronta risposta vi arriva sempre all’entrata, poiché trovate delle bacchette speciali e un bracciale. Il bracciale segnerà i vostri punti vita, 5, e, con la bacchetta (che funzionerà con qualunque incantesimo, che però si manifesterà solo con un raggio viola che illuminerà il compagno colpito, privandolo di punti vita), dovrete cercare di colpire i vostri avversari, usando i muri per proteggervi ed attaccare a sorpresa. Potete organizzarvi in team, giocare uno contro uno, uno contro tutti: come preferite, insomma! Chiunque arriverà a 0 punti vita, dovrà smettere di giocare fino al turno successivo. Laser game but make it magic!
    //OFF: non ci saranno fateggi, ma funzionerà un po’ come la rissa post partita serpi-corvi: chiunque vorrà partecipare dovrà tirare i dadi in pubblica e scrivere il risultato sotto spoiler. Da 1-2 non farete alcun danno, 3-4 toglierete 1ps, 5-6 saranno 2 ps in meno.


    bugiardi & fraudolenti
    Quando avrete finito di scannarvi come delle bestie, procedete giù, ancora più giù. Forse non ci crederete neanche voi, in effetti, arrivati a questo punto, siamo tutti un po’ stupiti, ma queste sono le ultime scale che scenderete per la serata. Le ampie finestre, coperte e protette magicamente, che accompagnano la vostra discesa, vi mostrano il non troppo placido Lago Nero, le cui acque scure non promettono nulla di buono, e danno un vago senso d’irrealtà. A meno che non siate Serpeverde, certo. Le Serpi sono abituate a osservare la piovra del Lago e tutte le altre meraviglie che si nascondono nelle acque verdastre – cadaveri compresi –. Comunque, in realtà, lo straniamento è dato dal fatto che, malgrado i precedenti gironi vi abbiano fatto intendere che il comitato abbia avuto il braccino corto sull’uso delle luci, ora vedete tutto alla perfezione. Infatti una luce fin tropo bianca, cruda ed asettica, vi accompagna infine all’ultimo arco, all’ultima iscrizione:
    Sei un bugiardo. Ti poni nei confronti degli altri nel modo in cui vuoi che ti vedano, mettendo sempre barriere e labirinti che ti proteggano da sguardi troppo onesti. C’è sempre un secondo fine a spingerti ad agire, sia esso materiale o idealistico. Non sai più distinguere il vero dal falso né ti importa farlo. Per raggiungere i tuoi obiettivi sei disposto a sacrificare gli altri. Vuoi piacere. Scegli sempre la strada più facile, preferendo appiccicarti un sorriso di circostanza che uscire dal tuo guscio abbastanza da mordere. Vivi a lungo termine, con disegni così grandi dei quali nessuno, eccetto te stesso, fa parte. La vita è un gioco di cui gli altri non sono altro che pedine, spinte con moine e sgambetti verso la strada che hai scelto per loro. Sei una persona intelligente e logica, lontana dalle passioni che annebbiano la mente: non agisci d’impulso. Disegni un mondo ed obblighi gli altri a viverci secondo le tue regole.
    Entrate ora in una stanza completamente bianca, e… completamente vuota? Battete le ciglia una, due, tre volte, finché non notate che sono sì presenti dei tavolini, che ci sono delle bevande, ma che tutto è… trasparente.
    Forse vi sorge il dubbio, o forse lo scoprite poco dopo, nel modo peggiore, ma, proseguendo nella stanza, vi rendete conto che, laddove pensavate non ci fosse nulla, ci sono invero delle pareti. Anch’esse, ovviamente, son trasparenti. Sono quindi del tutto impercettibili, se non procedete con cautela: alcuni di voi le scopriranno così, nel modo peggiore, appunto. Sbattendoci contro.
    Perché, in fondo, nulla è quel che sembra. Tranne la pista da ballo: questa è priva di ostacoli. Probabilmente.
    whisper me a story - secret, judas, dance
    Le sorprese non potevano certo finire, no? Quella che vi attende all’ultimo piano è un gioco che non piacerà a molti – a nessuno, forse – e si presenta sotto forma di… proiettore. Un proiettore che, messo piede nella stanza, vi mostrerà il volto di tre dei vostri compagni e una scritta: segreto, Giuda, danza. Come, non lo conoscete? È una variante del più famoso kiss, kill, marry!
    In “segreto, Giuda, danza” dovrete, per ciascuno dei compagni proiettati davanti a voi, scegliere a chi raccontare un segreto, a chi dare un bacio (che imprimerà un marchio sulla zona baciata), e a chi chiedere di ballare con voi. Semplice, no?
    //OFF: no. La scelta ricade su tutti i personaggi che entrano nella stanza. Il pg in questione vedrà sullo schermo i volti dei tre personaggi che hanno postato prima di lui, indipendentemente da dove essi si trovino alla festa, ma per i pg che entreranno subito dopo, si dovrà saltare quelli scelti dal compagno prima.
    ESEMPIO: postano Harper, Mort, Nice, Bertie, Kiel, poi Ash e Dwight entrano nella stanza. Ash dovrà scegliere fra Kiel, Bertie e Nice, mentre Dwight fra Ash, Harper e Mort. Sembra complesso, ma sono convinta che ne verremo a capo strada facendo (o forse no, ma siamo tutti un po’ #chaosbringer.


    layout © ms-atelophobia | code © greywaren | thanks to CSS tricks
     
    .
  2.     +12    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Neutral
    Posts
    902
    Spolliciometro
    +1,051

    Status
    Anonymous
    slytherin | vii
    happy | outfit
    with kiel
    ti trovi nel limbo
    berenice & arturo
    slytherin | vi
    anxious | outfit
    with costas
    ti trovi nel limbo
    Touch me like you touch nobody,
    Tired of hearing sorry, kiss and make up.
    How about we leave this party?
    «Perfetto Il sorriso le illuminò il volto, ancor di più di quanto non stessero già facendo le luci della stanza riflesse nella moltitudine di pietruzze incastonate nel vestito, ognuna cucita e incollata con cura dalla ragazza, in un lavoro minuzioso che andava avanti da mesi, se non addirittura anni. Quello era il suo masterpiece, era un pezzo HillcoxTM e ogni centimetro di stoffa (non molti, bisogna ammetterlo) gridava il suo nome. Un bozzetto iniziato tempo addietro, così tanto che Nice non ricordava quando fosse nata in lei quell'idea rimasta irrealizzata fino a quel momento; non c'era mai stata l'occasione per indossare un pezzo da urlo come quello, non quando la sua vita andava a rotoli nel 2043, né tanto meno in quel passato che era il suo nuovo presente.
    Ma la notte del suo ultimo ballo scolastico lo era, eccome. Quale migliore occasione se non quella per mostrare (più pelle del dovuto e) la sua bravura? Era un abito degno dell'alta sartoria, ogni cucitura era perfetta e ogni brillante era stato posizionato con cura nel punto giusto. Il bustino le fasciava perfettamente fianchi e seno, lasciando scoperte spalle e schiena; la gonna lunga, molto lunga, era un velo leggero che in qualche modo riusciva comunque a coprire i punti giusti, perché duh: poteva anche essere una Cox nell'anima, Nice, ma lo era con classe. I sandali argentati, semplici e con il cinturino alla caviglia, l'alzavano di circa venti centimetri e slanciavano la sua figura abbronzata. Come'è possibile che fosse abbronzata a inizio estate e in quel di Hogwarts, per giunta, rimarrà un misteroH. «Pronta.» Afferrò il biglietto e lo assicurò nel reggiseno («questo completino intimo farebbe impallidire quelli di Victoria» oh, dopotutto aveva grandi progetti per la serata) in quanto il suo outfit non prevedeva nessuna pochette – cos'avrebbe dovuto metterci? Aveva bisogno delle mani libere per ballare, bere e divertirsi.
    Il rumore dei tacchi sul pavimento di pietra rimbombava ad ogni passo, preciso e cadenzato, sicuro come la camminata della Serpeverde; i corridoi della scuola erano da sempre le sue passerelle preferite, e sebbene non vedesse l'ora di iniziare un nuovo capitolo della sua vita, doveva ammettere che le sarebbe mancata molto Hogwarts. Si, persino quella Hogwarts, con le torture, le lezioni volte a far fuori il più alto numero di studenti possibile e tutto il resto. Infondo, checché ne dicesse, Nice Hillcox era una fottutissima sentimentalona.
    Arrestò il passo solo arrivata in cima alle scale, osservando gli studenti che come lei, vibravano all'idea del ballo. Per una volta nella sua vita, una santissima volta, quello di Nice non era un sorriso di circostanza, ma uno genuino. Così radiante da illuminarle il volto, lasciato il più naturale possibile con un makeup chiaro e un rossetto delicato, totalmente diverso dal suo solito rosso fuoco. I capelli erano raccolti in maniera leggera alla base della nuca, tenuti su da un sacco di magia e forcine, un fermaglio che brillava quanto il vestito a completare il tutto. Rivolse quel sorriso raggiante in direzione del suo accompagnatore, bello ed elegante nel completo che lei stessa aveva confezionato; in pochi passi lo raggiunse e «te l'avevo detto che non avremmo sfigurato» Sfidava chiunque ad essere più bello, elegante e perfetto di loro quella sera!
    Allungò un braccio verso Kiel, un «andiamo?» appena sussurrato, e tanta voglia di sentirsi una diciassettenne ancora per qualche ora.

    Nel frattempo, laddove una Nice si recava con convinzione ed eccitamento verso il suo ultimo prom, un Arturo Maria Hendrickson percorreva avanti e indietro lo spazio di fronte l'entrata per la sala comune verde-argento, ansioso di prendere parte al suo primo evento scolastico dopo... beh sì, insomma, lo sapete tutti cosa è successo dopo la partita contro Grifondoro. La promposal l'aveva fatta (male, ma Costas aveva comunque accettato, l'importante era quello no?), i biglietti li aveva comprati (e aveva rinnovato l'invito), le rassicurazioni e, ancora più importante, le raccomandazioni al concasato le aveva fatte quel pomeriggio. Non rimaneva che attendere l'arrivo di Costas, dunque per rendere tutto ufficiale.
    Da brava anima gemella, Arturo vibrava come un diapason in quel momento, e se avesse avuto con sé il cellulare, certamente l'applicazione contapassi avrebbe segnalato un picco non indifferente solo nell'ultima mezz'ora. Era arrivato in anticipo, spinto dall'ansia e dall'emozione, e ora non gli rimaneva che attendere; e pensare che aveva persino cacciato Costas dal bagno dei Prefetti (e Capitani, perché non avevano ancora ufficializzato quel nome? Dammit) qualche ora prima, perché aveva temuto che non sarebbero mai riusciti a prepararsi in tempo, tra una palpata e l'altra. Portò due dita ad allargare il colletto della camicia bianca, accaldato dalla maratona che stava percorrendo e da quei pensieri. Non voleva togliere la giacca, avrebbe rovinato il look e la Hillcox s'era fatta promettere che avrebbe atteso almeno di arrivare alla festa prima di tornare ad essere il solito poraccio scasciato (parole sue, ma poi chissà che vuol dire...) (forse lo sapeva Romolo) (Romolo: «che sei 'no zingaro, Arturomarì!! Datte 'na sistemata pari er fijo de nessuno!!! eddaje no!!»)
    Quindi, giacca ancora al suo posto e nervi a fior di pelle, Arturo decise di provare a rilassarsi accasciandosi contro la parete opposta all'entrata dei Serpeverde; la rosa rigirata più volte tra le dita, le gote quasi della stessa tonalità dei soffici petali al pensiero di quel gesto così... assurdo. Ma Costas gli aveva chiesto un fiore, no? E Arturo un fiore gli aveva portato.
    Era intento ad osservare le scarpe lucidate a puntino quella mattina, quando il passaggio si aprì e rimase senza fiato. Cercando di ricomporsi, sia nella mente che nel fisico, si allontanò dal muro e lo raggiunse quasi sull'uscio.
    «Dovevo immaginarlo.»
    Il fatto che avesse scelto una rosa rossa era solo una coincidenza (lo era? mh). La allungò in direzione del compagno, salutandolo con un «stai...» annaspò alla ricerca di un complimento che non fosse banale e scontato, ma non trovò altre parole se non un «bellissimo» che probabilmente ebbe vita breve, dal momento che le intenzioni di Costas erano molto chiare, nonostante tutte le raccomandazioni precedenti.
    Arturo, comunque, lo lasciò fare.
    Quando si staccò, riprendendo fiato dal bacio (imprudente, dato lì davanti alla sala comune, chiunque avrebbe potuto vedere!!11! Ma chissenefrega dico bene?), percorse ancora una volta la figura del compagno con lo sguardo, fino a tornare ad incontrare quello verde ed affamato di Costas. «Faremo meglio ad andare...» prima di ripensarci e far venire strane idee a Viola.

    Una volta al ballo, sia Costas che Nice, ciascuno con i rispettivi accompagnatori, accettarono il bracciale offerto dal vicepreside in cambio dei biglietti.
    «Benvuto all'Inferno.»
    Kinda literally, valido per tutti.
    Buon prom, everybody!
    code by greywaren @ neinhydra "Abandon all hope, ye who enter here"


    Post brevi? Post brevi.

    Nice: si vede con Kiel e si recano insieme al ballo
    Turo: prende Costas e arrivano al Lago, prendono i bracciali ed entrano


    Edited by antarctica - 2/7/2021, 00:35
     
    .
  3.     +13    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Neutral
    Posts
    544
    Spolliciometro
    +948

    Status
    Offline
    ravenclaw| vi
    freak
    with McKenzie
    ti trovi nel limbo
    barrow skylinski & clay morales
    special | 15een
    good boy
    with thor
    ti trovi nel limbo
    Let's go, don't wait, this night's almost over, Honest, let's make, this night last forever

    clay si sentiva un po morire.
    «mi sento morire» un passo falso sulle gambe tremolanti e sarebbe finito dritto nel lago Nero, dopodiché bacioni a tutti «non sembri messo così male. ricordati di respirare» a Barry mancava davvero solo di fare il baby sitter, adesso la sua vita era completa: viaggio nel tempo, tradimento, omicidio, spaccio, messa in scena di Titanic con BJ (ciao BJ ciao Nico ci mancate ❤), doppia bocciatura, morte, resurrezione — tutto il fottuto pacchetto. adesso ci si metteva anche un ragazzino uguale al tizio di Ratatouille imbucato illegalmente tra le mura di Hogwarts e abbandonato dei suoi amichetti, accollato al corvonero nel momento in cui - dopo essere entrato di stra foro - si era reso conto di aver ricevuto un bidone in piena regola. non diciamo paccato, perché una paccata da Val clay l'avrebbe accettata più che volentieri, a scanso di equivoci.
    «respirare????? come faccio! sono da solo Ross non viene!!!1!#?1? e nemmeno Va-» «ssssshhh» quando Barry gli premette il palmo sua bocca, temette sinceramente che stesse per soffocarlo: aveva un po quell'aria li, il corvonero, con un contorno di occhiaie e l'ombra dell'ennesimo livido sbiadito sullo zigomo destro - looks like they're dying, but they can actually kill you «il mio consiglio è di parlare meno possibile, non raccontare a chiunque chi sei e da dove vieni» come aveva fatto con lui, uno sconosciuto (jd in the background: hoe stop), solo cinque minuti prima «con chi ti hanno accoppiato?» stava per chiedere allo skylinski se intendesse accoppiato come gli animali su discovery channel, ma l'occhiata ammonitrice del ventenne (minchia Barry cosa ci fai ancora a sti balli da adolescenti non ti vergogni) gli fece cambiare idea in un battito di ciglia; anche perché in quell'unico istante era subentrato un ulteriore carico di ansia e shock «soNO STato aCCopPIAto cOn quALCunO???»
    breve storia triste di come a clay non sia mai arrivata la lettera degli organizzatori perché si trova al prom illegalmente, ma confidiamo in Thor — non lasciarlo solo mi raccomando!!11!!

    dal canto suo, Barry aveva già le sue patate da pelare (e anche quelle già pelate come cigei): «hale, ma i fiori me li hai portati?» cosa doveva fare con questa gioventù? freme caccia i fiori da brava! nel dubbio se ne sistemò uno dietro l'orecchio, a spiccare tra i corti capelli tornati biondo platino per l'occasione — 'si intonano meglio con l'outfit!!!' cit. Amalie in hype da prom, con la quale il corvonero non se l'era sentita di dissentire. oh, era un sottomesso alla patata, che poteva farci.
    vorrei davvero descrivere le emozioni (quali) provate da Barry nel vedere insieme Joey e Sandy, ma tra cinque minuti devo uscire per andare a lavoro e finisco alle 18 quindi bisogna stringere — ma ne riparleremo (con moderazione, non certo come se avesse un auricolare nell'orecchio per comunicare ad Amalie ogni movimento della jodey) «sticazzi» fu l'unico, profondo commento del freak mentre avanzava insieme a mac all'interno della torre, le iridi grigio azzurre rivolte alle luci che parevano danzare intorno alla torre riflettendosi sull'acqua; uno stupore moderato, considerato il prom precedente e i suoi eccessi «forse serscia si sarebbe sentita a casa» l'inferno, cioè, il posto in cui uno come Dante Alighieri avrebbe rappresentato sua sorella al posto di Lucifero stesso.
    girlboss.
    «quindi che si fa adesso?» rivolse a mac lo sguardo affondando le mani nelle tasche del completo cangiante, varie tonalità di viola a modificarsi sulla stoffa a seconda di come questa veniva colpita dalle luci. fosse stato per Barry avrebbero potuto benissimo fermarsi al primo banchetto di analcolici (che con suo padre e il Jackson in giro come chaperon non sarebbero rimasti an molto a lungo), ma dato che l'hale si era sbattuto per una prompose formale gli sembrava giusto dargli anche una possibilità di divertirsi (si, con l'età e la morte è diventato piu buono, son cose che ti cambiano) «seguiamo harper» «e vabbè: seguiamo harper»
    seguirono harper.

    code by greywaren @ neinhydra "Abandon all hope, ye who enter here"


    clay: sta ancora aspettando che Thor lo raccatti sua riva del lago PLIS THOR NON LASCIARLO

    Barry: entra con mac e i Freaks???
     
    .
  4.     +13    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Death Eater
    Posts
    297
    Spolliciometro
    +871

    Status
    Offline
    Slytherin|V ANNO
    outfit
    with Arturo
    ti trovi nelLimbo
    Costas & Sana
    Hufflepuff | V ANNO
    outfit|hairstyle
    with Dylan
    ti trovi nel Limbo
    Ooh, when I look in the mirror
    I'll melt your heart into two
    I got that superstar glow, so

    Il giorno era arrivato e tra poche ore avrebbe finalmente ballato con Arturo e magari qualcos'altro. Non erano ancora arrivati a quel momento e forse era anche presto per il compagno ma Costas comunque doveva sperare. Ogni film a tema scolastico si parlava del dopo prom quindi perché non poteva sperarci anche lui, aveva solo sedici anni e non pensava col cervello.
    Arturo probabilmente aveva capito che Costas era già pronto per il passo successivo, forse perché ogni volta che si ritrovavano a mangiarsi la faccia -si è una brutta visione- il Motherfucka si spingeva spesso più avanti; stringeva tra le mani quel suo sedere latino, portando i bacini a sfiorarsi così che potesse sentire la voglia che aveva di lui. Puntualmente però l'atmosfera si rovinava: una volta erano troppo esposti e lo spinse via, o quella volta che lo fece cadere dal letto perché aveva sentito entrare qualcuno e l'ultima fresca di giornata, l'aveva spinto fuori dal bagno dei prefetti con un «faremo tardi» come se a lui importasse, «se ci hai ripensato basta che me lo dici». Giocava sporco il ragazzo perché sapeva che Costas non avrebbe mai rinunciato al ballo, soprattutto perché quell'anno che poteva andarci con lui.
    Così dopo qualche ora, era pronto anche il moro, aveva indossato l'abito confezionato da Nice, quella ragazza aveva il dono della persuasione perché se fosse stato per Costas sarebbe andato con le scarpe da ginnastica. «Se vuoi Arturo devi impegnarti più di così» gli aveva detto dopo l'ennesimo tentativo di sabotaggio del minore così da convincerlo a fare come voleva lei, anche perché aveva una leggera paura dell'amica.
    Si guardò per l'ultima volta allo specchio«sono bellissimo»si sistemò i capelli indietro ancora una volta per poi uscire finalmente dal dormitorio. Rimase ipnotizzato per qualche secondo nel vedere Arturo e sorrise malizioso «ma tu sei decisamente da sturbo» lo sussurrò mentre ammirava il suo capitano vestito di arancione con una rosa rossa in mano. Era semplicemente stupendo, agitato e quasi pronto a scappare. Lo sentì dire qualcosa ma non lo fece finire che si avventò su di lui per baciarlo. Era andato contro ogni raccomandazione di Arturo ma era stato più forte di lui e non aveva resistito. Era come una droga.
    «Faremo meglio ad andare...» gli disse dopo aver ripreso fiato. Si sorrisero e Costas gli lasciò i suoi spazi ma lo fermò
    «non dimentichi qualcosa?» gli fece notare che aveva ancora la rosa in mano e sapevano entrambi che quella era il suo fiore. Se lo fece sistemare sulla giacca e finalmente si recarono al ballo senza che la player possa fare altro perché è stata anticipata.


    La situazione nel dormitorio delle furie era decisamente più caotico, lo era praticamente dalla mattina quando si erano svegliate e avevano iniziato a prepararsi.
    «Didy per favore stai ferma» Sana stava provando a sistemarle i capelli ma la compagna era decisamente su di giri, come sempre. Le chiese scusa ma questo non la fermò dallo spostarsi in continuazione per vedere Livy che finiva di truccare Joni.
    «ok, sei pronta.» sorrise soddisfatta per poi puntare Thor, forse la più difficile da placcare«ora però devi aiutarmi...con..» abbassò la voce e indicò proprio la De Thirteenth, che cercava di non farsi prendere neanche fosse in sala torture. Forse lo preferiva. Riuscirono dopo qualche ora a prepararla «sei bellissima!!il tuo accompagnatore sverrà» forse perché lei lo avrebbe picchiato ma era un dettaglio al quale non pensare. Poi ammirò Joni e Livy «siete tutte splendide» mano sul cuore e piccola lacrima per la gioia. Le furie erano davvero favolose.
    «Didy andiamo?» le offrì la mano per usciere insieme dal dormitorio e recarsi così al prom.


    Intanto Costas e Turo arrivarono al Lago Nero uno al fianco dell'altro, avrebbe voluto prenderlo per mano ma era vietato così spalla contro spalla varcarono la soglia «e quindi sei un eretico, vogliamo andare a dare un'occhiata?» avrebbero guardato tutto e fatto tutto ovviamente.

    code by greywaren @ neinhydra "Abandon all hope, ye who enter here"



    non credo sia giusto il girone di Sana, la descrizione gola è più adatta ma è andata così
     
    .
  5.     +11    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Special Muggle
    Posts
    295
    Spolliciometro
    +702

    Status
    Offline
    vega | vii
    so cynical
    with indie
    ti trovi nel limbo
    jane & melvin
    altair | vii
    third eye
    with IDK
    ti trovi nel girone dei idk
    i'll wrap my hands
    around your neck
    so tight with love, love
    Essere una Jane Gabriel Darko era piuttosto facile. Testa piena di pensieri, di parole, di riflessioni sulla punta della penna, ed una mancanza di tatto tale da permetterle di ignorare i sentimenti di chi la circondasse in favore di una brutale, cinica, onestà che non era per tutti. Non doveva impegnarsi in bugie bianche, o a piacere alle persone, o ancora ad inserirsi nei contesti sociali: viveva la sua vita senza adattarsi e con pochi compromessi, lasciando che fossero gli altri a scegliere se accettarla nella loro vita come lo scoglio in mezzo al fiume ch’era, o se cambiare corso. Insomma: essere Jane era un gioco da ragazzi.
    La vera sfida, era avere a che fare con Jane. «da quando lo sleepover club ha cambiato sede delle riunioni.» spalla poggiata allo stipite dell’ingresso, inarcò un sopracciglio al gruppo di disagiati che Narah Bloodworth si intestardiva a chiamare i suoi bimbi sperduti, ma per i quali la Darko aveva parole ben meno lusinghiere. «puzzate di morte» scandì, sorridendo ai ragazzini in stanza. Non c’era cattiveria, nel tono di Jane, la sua era solo una constatazione. Era tante cose, di cui poche piacevoli, ma non era cattiva. Non era sua intenzione offendere: era un side effect, qualcosa che accadeva per colpa sua, ma di cui rimaneva testimone passiva. «se dovete decomporvi, fatelo fuori: i muri assorbono gli odori» portò due dita alle fronte, occhi azzurri a scivolare su Ty prima di tornare un neutro punto oltre le loro spalle, congedandosi pur senza andarsene. Era lì, ed improvvisamente non era più lì, persa nelle onde statiche dell’auricolare piantato all’orecchio, e l’incessante cinguettare di Fitz mentre Nah la aiutava con gli ultimi preparativi. Perchè l’auricolare? Melvin ed il suo :eye: :eye: :eye: avevano suggerito potesse servire, a lei e Twat, comunicare durante la serata. La prima volta che non si era fidata del terzo occhio della Diesel, era successo (niente), quindi continuò a non fidarsi del terzo occhio della Diesel: semplicemente, ogni momento era un ottimo momento poter sussurrare al Comestai, nei momenti meno appropriati del ballo studentesco, this is my swamp. Giusto per ricordargli quando gli sarebbe mancata l’anno successivo.
    Picchiettò impaziente il bastone da passeggio sul pavimento, tamburellando le dita attorno al manico che avrebbe dovuto essere a forma di aquila, ma che la Darko trovava somigliasse più ad un condor – scelta preferibile, a dire il vero: i condor funzionavano a risparmio energetico,con un ottimo istinto pragmatico e poco sbattimento di fare cose tipo cacciare per procacciarsi il cibo. Insomma, le Darko degli uccelli. «nikita...» chiuse il coperchio dell’orologio da taschino con un movimento secco del polso - aprirlo in primo luogo era stato un gesto drammatico e fine a se stesso, visto che non funzionava – cercando di fare quanto più rumore possibile, accompagnando il suono ad un sospiro. «me ne vado senza di te.» Le parole magiche.

    Il fatto che fosse risultata una violenta, non l’aveva stupita per niente. Jane viveva di caos, dell’energia disordinata di risse e colpi bassi, semplicemente non era mai lei a sporcarsi le mani – troppo pigra per farlo. La sua violenza era verbale, e non avrebbe dovuto essere una sorpresa per nessuno. E poi, andiamo: nella palette del giornalino era apparsa una tempesta con dei fulmini, poteva essere più appropriata di così? Certo, poteva essersi tinta i capelli di viola mesi prima.
    What a time to be alive.
    Era il prom, ed avrebbe potuto vestirsi come una principessa, ma perché farlo quando poteva sembrare il Portavoce della Morte pronto a collezionare un’altra anima? Aveva un completo nero, con tanto di giacca e gilet (ma si chiama gilet? Sara e la moda) eleganti, i cui risvolti erano dello stesso viola dei capelli raccolti in un messy bun sopra la testa. Alcune ciocche erano sfuggite all’elastico, ed alla clip del piccolo cilindro (perché ovviamente aveva un cilindro in testa: quanto cazzo sono british but make it ottocentesco) ivi applicato, ma s’intonavano all’outfit quindi le lasciò scivolare libere ovunque volessero andare. Fra la cintur dei pantaloni a vita alta e la camicia, aveva incastrato il suo evergreen taccuino, che certamente non poteva mancare ad una serata come quella, e lo stava sfogliando distrattamente mentre i compagni davano i biglietti al Winston in cambio del bracciale. Indie era probabilmente già arrivata, probabilmente già in postazione, ma confidava che potesse allontanarsi il tempo necessario perché potessero fingere di fare l’entrata insieme a lei. «aspetto indie» commentò sovrappensiero a Fitz, lasciando che – se avesse voluto – entrasse per iniziare a godersi il ballo, appuntando sulla pagina gli studenti presenti, ed i colori associati. Sorrise, un sopracciglio arcuato. «e poi voglio vedere chi sia cosa, e con chi» soprattutto quello, ecco.
    code by greywaren @ neinhydra "Abandon all hope, ye who enter here"


    arriva, parla con fitz, aspetta indie
     
    .
  6.     +12    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Death Eater
    Posts
    234
    Spolliciometro
    +585

    Status
    Offline
    hufflepuff | v
    excited | outfit
    with sana
    ti trovi nel girone dei golosi
    dylan & arturo
    slytherin | vi
    anxious | outfit
    with costas
    ti trovi nel limbo
    I know that I can go anywhere,
    you'll be surprised I'll be everywhere
    Anywhere now I don't even care
    «Didy per favore stai ferma»
    «gnnn okay scusa da ora in poi sarò una statua» doveva aver inteso una statua magica, probabilmente, di quelle che si muovo – o quelle del film babbano che aveva visto pochi mesi prima, perché rimase tutto fuorché ferma. Quella parola non era proprio contemplata nel dizionario della tassorosso, attualmente impegnata ad allungare il collo per sbirciare Sully che imporporava le guance di Joni. «oooooowwwww» era così bella la sua Cap!!!! ERANO TUTTE BELLE LE SUE FURIE!!!! «SDFG-OUCH» s'era scordata che Sana stava piazzando le ultime forcine per tenere su la ribelle chioma rossa della Kane, forcina che le venne involontariamente conficcata nella pelle. Beh, un po' se lo meritava per non esser stata buona al suo posto. Quando Sana le diede il via libera per muoversi (come se non lo avesse fatto fino a quel momento) scattò alla ricerca di uno specchio libero, su di giri all'idea di vedere cosa avesse combinato la sua amica. «OHHHH AAAHHH MA SDFGHJKL CHE BELLO GRAZIEEEE» si avvinghiò con le braccia intorno al collo della Cacciatrice, prima che quest'ultima le ricordasse che era ufficialmente iniziata la missione “Trucco e parrucco per Thor”. «YASS conta pure su di meeee» un grido di avviso per la povera de13, prima di ritrovarsi Dylan attaccata come una cozza allo scoglio, per impedirle di sfuggire alle cure attente di Sana.
    «il tuo accompagnatore sverrà»
    «sì, sei bellissima concordoooo però non prenderlo a pugni prima di arrivare al lago» con Thor, non si poteva mai sapere. «Avete già deciso dove vedervi????» Sdraiata a pancia in giù sul letto della piccola (e incazzosa) Thor, i gomiti sul materasso e il viso pigramente poggiato sui palmi aperti, Dylan osservava assorta Sana colorare con maestria le palpebre della compagna, e Livy poco più avanti, intrecciare i capelli di Joni. «Liiiiiiiiiiivy vuoi una mano?????» Dai lei era bravissima ad intrecciare le cose!!11!!! Forse poi Joni non li avrebbe più potuti sciogliere, ma dettagli. PICCOLEZZE!!!!
    Ma no, a quanto pare ce la faceva da sola. E WOW, anche Sana aveva finito omg «THOOOO/OO/R MA SEI BELLISSIMA OMG VOGLIO UN SEFLIE TUTTE INSIEME»
    «Dyl ma siamo ancora mezze svestite»
    «DITE FORMAAAAAAGGIO» *click*
    Inutile dirlo, Dylan quella sera era al settimo cielo. No, che dico, AL MILLESIMO CIELO. Era così felice che non riusciva a rimanere concentrata su una cosa per più di due secondi, già distratta da altro e dal desiderio di fare tutto e subito. Così eccitata, e distratta, da aver persino infilato il vestito al contrario, la prima volta. «OPS sono rimasta incastrata» Il vestito che aveva scelto insieme alle sue amiche, qualche giorno prima, quando erano andate a fare shippo di vestiti. «Shopping!! hihihi Livy non si dice scippo, quello è rubare!!!» *seungmin che sorride innocente.gif* I giorni precedenti alla festa erano stati divertenti e bellissimi almeno quanto la sera stessa; su e giù per Hogsmeade con le sue amiche, capatina al BDE per un gelato tutti insieme nel giorno del suo compleanno, interi pomeriggi a scegliere su PolgyGirl e Timeturner quale acconciatura abbinare al vestito, come truccarsi, e tutte quelle cose che Dylan, in sedici anni, non aveva mai fatto. Per tanto tempo era stata figlia unica in una famiglia dove le apparenze contavano più di ogni altra cosa e lei non aveva libertà di scegliere come esprimersi, soprattutto attraverso il vestiario; poi era arrivata Joni, ma le due non avevano mai perso tempo dietro quelle cose, preferendo fare altri giochi (come la lotta. Sempre a fare a botte.). Ma da quando aveva le furie nella sua vita, Dylan aveva riscoperto la bellezza di avere un sacco di amiche con cui fare di tutto: dal cucito, al gioco della lotta, ai balli senza senso, alle corse giù fno al lago nero solo per divertimento. Fino, perché no, sognare ad occhi aperti su abiti degni di principesse - cosa che loro decisamente non erano.
    Era tutto bellissimo. «VERO SIETE STUPENDE!» Concordò con la sua amica e accompagnatrice, prima di prenderla per la mano e salutare le altre. Ognuna di loro aveva un appuntamento diverso (Joni con Julian – FINALMENTE SDFGHJKL!!!-; Livy con Swag – OMG !!1111 Attenti all'uccellaccio malefico che è sempre in agguato, però!!! -; Thor con un ragazzo misteriosohhhh – che cosa intrigante OH MEO DEOOOOO *Val, a qualche parte: oooh no.*-) e le due furie rimaste avevano deciso di raggiungere il lago per conto loro; con le altre tasse si sarebbero riviste alla festa, DYLAN S'ERA FATTA PROMETTERE UN BALLO CON TUTTE LE FURIE!!!
    «GUARDACIIIII» Volteggiò su se stessa, ancora mano nella mano con Sana, e poi la invitò a fare lo stesso mentre percorrevano il sentiero che dal castello portava alla riva del lago nero, «SEMBRIAMO GEMELLINEEEE COME SIAMO BELLEEEE UAAAOOO» entrambe in verde!!! CHE BELLO!!!!!
    «Ma secondo te avranno pensato anche al cibo???????» Una domanda importantissima, come abbia fatto a non finire nei Golosi è veramente un mistero. «Perché sai.... io avrei già fame hihihihi»
    Una volta dentro, Dylan fermò qualcuno per le spalle (vuoi essere tu il fortunello che viene molestato dalla Kane? Dai) per chiedere indicazioni. «DOV'È IL BUFFET????» AH MA PENSA, ERA VICINO!! Dovevano fare poche scale!!! BELLO!!!! «Andiamo???» Tanto che ci devono fare due patate come Sana e Dyl al girone dei lussuriosi???? Tanto vale skipparlo.

    «e quindi sei un eretico, vogliamo andare a dare un'occhiata?»
    *fake_nervous_laugh.gif*
    «ah ah ah» stava già (ancora.) sudando. «a quanto pare.» Minchia, se era eretico per davvero; per sua mamma lo sarebbe stato certamente. Apprezzò il fatto che, bacio a parte (di cui nessuno si lamentava ehhh), Costas non avesse cercato di costringerlo in gesti in cui non si sarebbe sentito a suo agio, e un po' si odiò al pensiero che il battitore dovesse privarsi di qualcosa per venire incontro alle sue infinite pare mentali. Un giorno, prima o poi, si sarebbe sentito abbastanza libero da poter allungare una mano e prendere quella del compagno, infischiandosene della presenza degli altri, o dei loro giudizi; un giorno in cui anche lui avrebbe potuto sfoggiare quel rosso così acceso senza vergogna.
    Ma non era quello il giorno.
    «Okay... non vogliamo magari prima fare qualcos'altro? Non lo so... vedere gli altri piani?» Quante scale dovevano fare per arrivare al girone degli eretici? Cioè, Arturo non aveva così tanta voglia di andarci subito: aveva tutto il tempo, una volta schiattato, per bruciare nelle fiamme perenni dell'inferno, non aveva alcuna fretta. «Magari andiamo... a bere qualcosa?» Eh, roba leggera non come quella dell'anno prima, please.
    Il fatto era che Arturo non sapeva minimamente cosa fare, arrivato a quel punto: al prom c'era giunto – sano e salvo e senza ripensamenti – ma non aveva programmato cosa fare.... una volta lì!!!! Doveva andare a braccio e lui era tutto fuorché bravo nell'improvvisazione.
    oh boy
    code by greywaren @ neinhydra "Abandon all hope, ye who enter here"


    Dylan: arriva al ballo con Sana, chiede a qualcuno indicazioni e vanno al buffet
    Turo: è nel Limbo (storia della sua vita) in attesa di prendere una decisione #ChidianAgonyeLevate
     
    .
  7.     +11    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    299
    Spolliciometro
    +637

    Status
    Offline
    raven | vii
    dress
    with gideon
    ti trovi nel limbo
    willow & harper
    ivorbone | vii
    dress
    with mort
    ti trovi nel limbo
    They say these are the golden years
    But I wish I could disappear
    God, it's brutal out here
    «non vorrai davvero mettere quelle scarpe? con il vestito sono un pugno in un occhio!!» che scelta di parole sbagliata, da usare con una willow beckham «ancora meglio» prendere a pugni tutti senza in realtà muovere un dito? bellissimo.
    Ed in quel momento non era proprio in vena di discutere con gideon, nè di cedere, anche perchè, pur volendo, i tacchi che il ragazzo le aveva fatto trovare affianco alla tuta per il ballo erano abbandonati da qualche parte tra gli alberi a qualche decina di metri più sotto rispetto alla finestra del dormitorio femminile corvonero, lì dove erano atterrati dopo il lancio di willow. Non li aveva nemmeno guardati per bene: notare il tacco le aveva suscitato un'ondata di disgusto e il suo braccio aveva agito da solo, come per uno spasmo involontario, lanciandoli il più lontano possibile.
    Con le sue amate dr martens, ormai usurate perchè le indossava più o meno sempre, sarebbe stata decisamente più comoda. E se qualcuno le avesse lanciato occhiate di disprezzo tanto meglio, nuovi nomi da aggiungere alla lista. Se l'occhiata fosse arrivata da nice, well, fight me hillcox e vediamo chi ne uscirà viva.
    In caso non si fosse già capito: willow era proprio in vena di litigare con qualcuno, e se il pretesto giusto non si fosse presentato da solo (CIAO MORT!), allora l'avrebbe creato lei.
    Era passato un anno dal prom precedente.
    E, per quanto avesse fatto di tutto per metter da parte quei pensieri, tenere le sue emozioni imbottigliate per un anno intero ecco dove l'aveva portata: al ballo dell'anno successivo incazzata nera.
    Quindi perchè preoccuparsi delle scarpe? Del trucco?? Dell'acconciatura??? Will aveva sempre odiato tutto dei preparativi ad un evento o ad una festa, e di base li evitava come la peste, e senza più una halley lì a scuola? Per quanto gliene fregasse, si sarebbe potuta presentar anche in pigiama.
    Solo che non ce l'aveva viola, dannazione. E poi non avrebbe avuto posti dove inserire i coltelli così da nasconderne la lama e farli passare come parte dell'outfit - «questi? eh, sono incorporati nella cinta del pantalone, mica posso toglierli!1!» - quindi almeno la tuta scelta da gid l'aveva tenuta. Era anche comoda.
    «ma almeno i capell..» che avevano di male? erano al naturale. in qualche ciocca un po' incrostati del sangue di un rincretinito corvonero del sesto anno con il quale aveva litigato un'ora prima e a cui aveva dovuto! spaccare il naso, perchè se l'era meritato - «ringraziami, guarda che l'aspetto da mezzo morto sarà abbinato al tema del prom» oh no! «spoiler?» anyway. - e, una volta tornata in dormitorio, non aveva avuto tempo di lavarli. «gedeone NON MI ROMPERE» un'altra parola e l'avrebbe chiuso lì dentro, e il ragazzo sarebbe stato costretto a far da babysitter a schiavetto 1 (giggino), schiavetto 2 (ross) e quell'altro che non sapeva chi fosse e sembrava morto (val). «andiamo, che mac è già uscito» e quella sera i beckson avevano una missione: tenere sotto stretta sorveglianza il comportamento di mort nei confronti di mac.
    E magari, incrociando le dita!!1!, anche picchiare mort in un angolo buio. Magari buttandolo poi tra gli altri corpi nel lago nero, che tanto nella confusione generale non se ne sarebbe accorto nessuno????
    Cioè, quest'ultima parte in realtà faceva parte solo del suo, di piano, ma sperava che sarebbe riuscita a corrompere anche gid più avanti nel corso della serata.

    «seguiamo harper» oh no
    «non ne sono più così sicura» svanita l'euforia post partita infatti, l'ondata di coraggio che aveva invaso la ragazza era svanita con la stessa velocità con la quale si era presentata, ed ecco che ad harper non era rimasto altro che ansia. e paura. e perchè diamine l'hai fatto ma sei pazza???? L'istinto di rimanere in camera quella sera e non presentarsi era stato forte, fortissimo, e perchè nessuno le aveva detto che hans, ty, lau e bri sarebbero rimasti a new hovel?? MANNAGGIA OH MA POTEVA ANCHE LEI RESTARE CON LORO! «non so se ce la faccio» aveva guardato con occhi imploranti jane, in attesa che la ragazza le desse una conferma tipo "ovvio che non ce la fai, rimani dentro" e invece la darko la stupì «come disse un saggio: lo fece.» e la hale si era chiesta chi fosse quel saggio, perchè le sarebbe proprio piaciuto conoscerlo e chiedergli consigli di vita.
    E comunque, alla fine, era lì davvero. Con mac e barry, braccialetto al polso e non calma abbastanza per potersi godere a pieno lo spettacolo di quella location: sfortunatamente, a colpirla più del fatto che al centro del lago nero fosse spuntata una torre, era stata la scritta sull'arco di pietra sulla passerella.
    Lasciate ogni speranza voi ch’intrate
    Lei di speranze per quella sera ne aveva tante, eppure più passava il tempo e più si sentiva un'ingenua. «dovrei... aspettare qui?» credo: alla fine sul biglietto avevano concordato all'ingresso, e ... quello era un ingresso, no?? una parte della hale aveva paura che non si sarebbe presentato nessuno. l'altra metà, invece, era ancor più terrorizzata dal contrario: che qualcuno si sarebbe presentato sul serio. «e intanto...» non fece in tempo a finire la frase, che ecco che una risata terrificante e innaturale si alzò alle loro spalle, roba che nemmeno negli incubi peggiori della hale «FINALMENTE NEL MIO HABITAT NATURALE SATANA GRAZIE MI SENTO GIÀ MEGLIO»
    code by greywaren @ neinhydra "Abandon all hope, ye who enter here"


    willow: parla con gid in sala comune corvonero e poi raggiungono mac, barry e harper??
    harper: è con barry e mac, prende il braccialetto e aspetta (mort.) il suo accompagnatore sekreto
     
    .
  8.     +11    
     
    .
    Avatar

    you want to take the lead and hurt first.

    Group
    Rebel
    Posts
    485
    Spolliciometro
    +1,048

    Status
    Offline
    ravenclaw | vi
    sad boy hour
    with barry
    ti trovi nel girone dei idk
    mac & cj
    hufflepuff | vi
    the lone wolf
    with fitz
    ti trovi nel limbo
    I think to be thoughtful, I know that I'm not // You think I'm a fake, and I know you're a fraud
    è Thor! È Mort!
    ...
    ...
    ...
    Bruh. Ma vi pare?
    Ne avevano di merendine da mangiare, prima di arrivare ai livelli d’ira di Christopher Jeez Knowles. La loro era una rabbia calda, violenta, giovane ed inesperta. Quella del Tassorosso era glaciale ed implacabile come una cazzo di valanga, nata ed evoluta dalla violenza in qualcosa di completamente nuovo e più letale. Inconcepibile ed offensivo che nessuno abbia pensato, pensato!, all’ex Portiere dei Tassorosso, ed allo stesso tempo era alquanto ironico ed appropriato: le persone vedevano quel che volevano, e con CJ era facile quanto respirare dargli un’occhiata di sottecchi, e decidere fosse un violento. Graffi, tagli, lividi, sangue - una cazzo di motosega di nome Houdini. E lo era. Semplicemente, non abbastanza da offuscare la sua vera natura.
    CJ era fottutamente furibondo. Da tutta una vita, e le altre due o tre conosciute di seconda o terza mano. Non era una rabbia che lo facesse scattare, perchè era un bastardo paziente, e sarebbe stato troppo semplice liberarsene tagliando un arto o due. No, CJ la lasciava sedimentare. Le aveva concesso di creare un muro, due mura, un intero cazzo di castello di cui si era auto proclamato re e regina, ed ancora ne inspirava senza espirarla mai, trattenendola dei polmoni con ghigni a denti stretti. Quand’era un bambino, talvolta, l’aveva lasciata scappare; quand’era poco più d’un bambino, aveva lasciato consumasse le parti più tenere.
    A vent’anni, la rabbia era la sua puttana. Attutiva i colpi sulla carne, e s’affilava bramando il sangue d’altri. CJ era una testa di cazzo, ed un realista con degli ideali; era un frainteso ed un ambiguo bastardo; era più bestia che persona, più selvatico che domestico; era coerente, ed era un fottuto paradosso.
    Ma CJ Knowles non era un lupo solitario.
    Era il, lupo solitario.
    Vaffanculo.
    Turutu-turutu-turutun-turutun, «put on your war paint» canticchiò, nel suo abito composto da scarponcini neri, jeans neri, ed una giacca, poggiata sulla pelle nuda - e tatuata, e violacea di lividi, e rosea di cicatrici antiche - del torso, coperta interamente da piume di corvo, immergendo le dita nel barattolo di vernice blu ai propri piedi. Con il solo dito medio, ed un sorriso a mostrare i denti in un ringhio giocoso finché non ti stacco la carne a morsi, disegnò due linee perpendicolari su entrambe le guance, scrollando poi la mano per eliminare il colore di troppo. «neanche l’inferno la vuole» proclamò in risposta a come Sersha si sarebbe sentita a casa, offrendo poi miti spallucce. Quella era più roba per loro - per lui. «ma magari possiamo portarle un ricordino» ammiccò al vice preside porgendo il polso perché potesse allacciare il bracciale blu, e solo Dio - o forse neanche lui - poteva dire cosa ci fosse nel mezzo sorriso del Knowles. Una minaccia? Una promessa?
    Un ventenne che si divertita a far credere avesse un machete nascosto sotto il mantello di piume e fosse pronto ad usarlo sui compagni?
    ... Un ventenne che avesse, un machete nascosto sotto il mantello di piume e fosse pronto a usarlo sui compagni? «non ho un machete» chiarì, tutto innocenza e candore di spirito, prima di porgere con un inchino il braccio a Fitz come un vero gentleman. Avrebbero aspettato Jane? I Freaks, muovendosi come un branco? Sarebbero partiti in solitaria? Decise di lasciare alla bionda la libertà di scegliere: andasse come andasse, era risaputo che li avrebbe seguiti fino all’inferno.
    Immaginava più poi che prima, ma non si lamentava.
    «signorina, faccia strada»

    code by greywaren @ neinhydra "Abandon all hope, ye who enter here"


    parla con barry e fitz #fine è un ragazzo semplice . E ORA TUTTI FINGETE DI ESSERE SHOCKED
     
    .
  9.     +12    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Bolla
    Posts
    149
    Spolliciometro
    +456

    Status
    Offline
    vega | vii
    so cynical
    with indie
    ti trovi nel limbo
    jane & melvin
    altair | vii
    third eye
    with dwight
    ti trovi nel limbo
    i'll wrap my hands
    around your neck
    so tight with love, love
    Non avendo mai potuto frequentare alcuna scuola, aveva sempre sognato di farlo.
    Quando s’era ritrovata effettivamente ad Hogwarts, Melvin Diesel aveva cambiato idea: le scuole – le scadenze, gli impegni, la costanza, le lezioni, i compiti - non facevano per lei. Era una creatura volubile, sempre a desiderare quello che non poteva avere fintanto che non lo aveva fra le mani, ed allora perdeva tutto il suo fascino. La realtà, non era il piano astrale che faceva per Vin, troppo avvezza a vivere nelle fantasie tipiche di chi idealizzava. Lei era un palloncino: si adattava ad ogni ambiente pur non c’entrando nulla ma prediligeva le feste, finiva sempre per scivolare dalle dita di chi la teneva troppo stretta, e galleggiava nelle vite altrui senza fermarsi a lungo da nessuna parte, lasciandosi ammirare senza farsi afferrare mai. Non c’era da stupirsi, guardando alle spalle negli anni passati fra quelle mura, del fatto che avesse così poche conoscenze, così tanti amici, e così, a conti fatti, nessuno con cui andare al prom. Non come accompagnatore, attendere il Fato era stata una sua irrevocabile scelta – lungi da lei frapporsi fra il Destino ed i suoi popolani!! i disegni che nessuno poteva vedere, e di cui lei, con il suo terzo occhio, riusciva a scorgere solo contorni -, ma proprio… andare. Fisicamente. Le uniche con cui avrebbe voluto prepararsi, e fare tutte quelle cose da film prima del prom, erano Callie e Lau, ma se la prima era già alla festa da ore a fare solo Dio sapeva cosa in quanto parte del Comitato TM, la seconda… non sarebbe neanche andata. Non era tipo da prenderla sul personale, Melvin, e sapeva che Lau aveva avuto ottime ragioni per non andare (tipo il fatto che Brienne non sarebbe andata) (cosa? Cosa), ma le sarebbe mancata. E le era mancata mentre si preparava da sola nella sua stanza, bevendo un calice di vino e cantando canzoni di cui, nel 2021, il cantante doveva ancora nascere – insomma, vivendo il main character moment della sua vita. Per essere una ragazza solare, estroversa, ed amica di tutti, Melvin Diesel era parecchio sola.
    Ma nulla di personale, e nessun rancore: era fatta così.
    «SONO IN RITARDO?»
    Non era in ritardo. Afferrò le spalle di qualcuno (che confidava fosse Dwight...) rallentando la propria andatura, concludendo con una piroetta per ammorbidire la fermata, e sorrise vaga ai presenti. Melvin era certamente...una visione, non necessariamente in positivo o in negativo. Sapeva come fare un’entrata trionfale, e sapeva come attirare l’attenzione: mai con classe, ma sempre ad effetto. Eufemismo del secolo: non le piacevano le regole. Se non poteva infrangerle, poteva fare del proprio meglio per aggirarle, e così aveva fatto quella sera. Avrebbe dovuto indossare del rosso, o almeno così le era stato detto, eppure non c’era nulla nel visibile che lasciasse intendere avesse seguito il dress code. Ma l’aveva fatto, ed in quanto lussuriosa, probabilmente meglio di tutti gli altri - if you know what i mean. Indossava un abito nero dal corpetto attillato ed a cuore, completo di una gonna corta, un po’ troppo corta, davanti, e strati e strati e strati di tulle dalla parte posteriore, gonfi e vaporosi come una sposa. Aveva perfino una corona, nera anch’essa, sopra una parrucca a caschetto di un rosa fluo brillante.
    Ed ai piedi, un paio di pattini abbinati alla parrucca.
    Come avrebbe fatto con le scale? Lo scopriremo nei prossimi post.
    «ti ho portato un regalo» frugò nelle varie tasche dell’abito – certo che c’erano delle tasche – trovando:
    - un frustino (sempre utile)
    - un paio di preservativi (sesso sicuro anyone? Duh)
    - dei lecca-lecca (ne infilò uno in bocca, già che l’aveva trovato)
    - una spilla delle perslady (sempre nel kwore!)
    - i tarocchi (erano il suo portafortuna!!)
    - ed infine: «ecco» con un sorriso smagliante, offrì al suo accompagnatore un lungo laccio scuro, mostrando il gancio su cui attaccarlo nella propria collana. Aveva la tendenza a sparire, Vin, quindi le sembrava giusto offrire a Dwight la possibilità di metterle un guinzaglio.
    LE BASI!
    (mi dispiace, dwight .)
    code by greywaren @ neinhydra "Abandon all hope, ye who enter here"


    arriva e attacca dwight, quasi letteralmente
     
    .
  10.     +12    
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,073
    Spolliciometro
    +2,074

    Status
    Anonymous
    ravenclaw | VII
    dress
    with WILLOW
    ti trovi nel limbo
    GIDEON & KAL
    gryffindor | VI
    dress
    with EZRA
    ti trovi nel limbo
    what the fuck
    and other incredible tales
    Era stato più semplice scegliere cosa fare indossare a Willow che decidere un abbigliamento che gli piacesse su di lui. Ma non se ne stupiva, il McPherson, il corpo femminile era più affascinante, più interessante, prezioso e desiderabile. Si guardava allo specchio e non si piaceva come avrebbe dovuto e come avrebbe meritato: troppo secco, eppure mangiava tanto, troppo alto, troppo goffo. Si schiarì la voce, gonfiando appena il petto e drizzando la schiena, osservando la propria immagine allo specchio e percorrendone i contorni. L'immagine che veniva restituita era quella di un bel ragazzo, fasciato in una camicia a mezza manica, satinata e color oro, impreziosita da numerose paillettes dello stesso colore e solo sul petto; indossava poi un paio di pantaloni neri eleganti molto semplici ed al collo un accessorio che rappresentava un omino pan di zenzero, che aveva scelto per onorare il girone nel quale era stato estratto: i golosi. Nonostante altre persone avrebbero potuto pensare che stesse molto bene in quelle vesti, lui si sentiva a disagio. Ma sapeva che se avesse smesso di guardarsi allo specchio, oggetto che spesso era un nemico per lui, avrebbe dimenticato in fretta il proprio aspetto, e si sarebbe concentrato su ciò che più era importante quella sera, gli amici ed il divertimento.
    Aveva salutato Narah solo un'ora prima, lasciandola con la promessa che si sarebbero rivisti quella sera al ballo, ed era uscito nella sala comune per attendere Willow. Non ce l'aveva con lei per non aver indossato le scarpe che lui le aveva proposto, ma se avesse saputo che le aveva tirate fuori dalla finestra l'avrebbe certamente sgridata (.) poteva far male a qualcuno!!! C'erano delle lame nel tacco, si sarebbero attivate se avessi deciso di dare un bel calcio a qualcuno. Ma ormai le aveva buttate, peggio per lei. Non gli aveva nemmeno permesso di acconciarle i capelli, ma non aveva insistito, vedendola parecchio nervosa, uno stato emotivo dovuto a cause che lui poteva ben intuire. La fissò, comunque intenerito, nonostante lei fosse dura come la pietra. Anche vestita così sarai la più bella comunque. (Dopo Narah, si intende, ed ancora non abbiamo visto nostra sorella ma vedremo.) Si avvicinò alla giovane per attaccarle una spilla sul vestito. Non toglierla per favore. Attaccò una spilla uguale anche al proprio abito. Un gps, perchè se avesse deciso di allontanarsi per litigare con Mort in sua assenza, almeno avrebbe saputo subito dove trovarla. Il volere di uccidere non si sposava bene con il nervosismo della Beckham, ed era quasi certo che avrebbe potuto compiere una grande cazzata.
    Arrivato al lago nero, il Mcpherson era curiosissimo di scoprire cosa il comitato aveva loro riservato quell'anno. E manco a dirlo, nemmeno entrato e già faceva complimenti a tutti. sei bellissima. A Melvin, ma anche ad Harper? Ma pure a Nice? E pure le altre?? Erano tutte belle. Sei l'altro goloso?? Ciao!! Salutò Clay. E poi si ritrovò insieme a Barry, Mac ed Harper. Lasciò che gli venisse messo al polso il braccialetto, prima di perdersi ad osservare l'entrata dell'inferno. Era tutto stupendo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Voglio vedere tutte le sale, TUTTE WILLOW Ma aveva anche un compito, per quella sera. E ... dov'era Mort?


    Kallistos Sinclair non aveva assolutamente idea di chi fosse Ezra, ma non gli era venuto in mente che potesse essere nuovo nemmeno dopo averlo sentito parlare con un accento che era...italiano? francese? insomma, non importava nemmeno tanto. Ritrovarselo davanti, una volta arrivato al limbo, fu un duro colpo, ed il Sinclair ci rimase davvero, ma davvero di merda. In che senso che era più figo di lui? Cioè non è che amasse vincere facile affiancandosi a cestini qualunque, ma questo era un po' troppo. Tenne alto lo sguardo di ghiaccio, dello stesso colore del vestito che indossava, ed osservò il giovane, dapprima senza dire niente. Non un ciao, non una presentazione, solo un commento esalato al vento fresco estivo La serata comincia molto male. E sospirò, allungando una mano verso il Preside che distribuiva i braccialetti. Uno sguardo ai presenti che pian piano stavano arrivando, e poi di nuovo ad Ezra. Non riusciva a non fissare il giovane squadrandolo da testa a piedi. Quell'infamata era grossa davvero. Quell'anno era l'unico Sinclair al ballo, e questo significava che dovesse brillare per quattro: difficile, molto difficile. Ci avrebbe provato, ma con un EzRa al proprio fianco non sarebbe stato proprio semplice. Immagino che tu avrai da fare con i tuoi amici e cose simili... #qualiamici se era nuovo? ma ok! buttò lì, nella speranza di levarsi di torno il giovane altissimo & levissimo, così da poter brillare senza paura di un'eclissi.
    code by greywaren @ neinhydra "Abandon all hope, ye who enter here"


    moodboard

    Gid si reca al ballo con Willow, fa complimenti a destra e a sinistra.
    Kal arriva da solo al limbo, incontra lì Ezra ed è molto triste per questo.
     
    .
  11.     +11    
     
    .
    Avatar

    lesbian from the next door

    Group
    Neutral
    Posts
    545
    Spolliciometro
    +368

    Status
    Anonymous
    slytherin | v
    mai 'na gioia | OUTFIT
    with bertie
    ti trovi nel girone dei LIMBO
    SORTA & HANEUL
    ALTAIR | V
    LIL FAIRY | OUTFIT
    with hazel
    ti trovi nel girone dei LIMBO
    YOU CAN DANCE. YOU CAN JIVE. HAVING THE TME OF YOUR LIFE. SEE THAT GIRL. WHATCH THAT SCENE. DIGGING THE DANCING QUEEN.

    oh-no.mp3.
    oh no. lo rilesse ancora. oh no-no. lo rilesse ancora una volta perchè magari era diventata stupida e aveva bisogno di conferme. oh no-no-no-no-no. «dai non è possibile.» quasi si strozzò con la colazione. «ditemi che è uno scherzo.» Chi è che le sceglieva le coppie? Il comitato? Dovevano proprio essersi presa gioco di lei. Che infamata. Che colpo basso. «c'è qualcuno che mi sta prendendo in giro. ditemelo che lo state facendo apposta, se avete coraggio.» Si alzò dal suo posto per sedersi accanto alla persona il cui nome era scritto sul foglietto. Incrociò le gambe, prese un gran bel respiro pregando che la dea lesbica le desse la forza di affrontare quel momento così tragico poi sventolò il fogliettino, che aveva ricevuto appena ricevuto, davanti agli occhi del povero sfortunato. «okay bertuccia, fine dei giochi, dimmelo che sei una donna. EMBRACE YOUR TRUE SELF.» Dopo l'Oblinder aveva sperato di non ricapitare in una situazione simile di nuovo ma... AGAIN? Con Bertie? Di nuovo??? Dai, non scherziamo, la sua soulmate non poteva essere un uomo. Sarebbe stato uno scherzo veramente crudele. Quindi Bertie doveva per forza essere una donna. Non accettava altra spiegazione. «non c'è due senza tre, giusto? la prossima volta ci vieni direttamente con un vestito? ti trucco io.» Non era manco la prima volta che gli proponeva di truccarlo, sembrava infatti l'Oblinder 2.0 in tutto tranne che quello a cui stavano per partecipare era un ballo e non un evento post apocalittico. «senti, il destino sta puntando tutto su di noi quindi cerchiamo almeno di non sfigurare» Avrebbe dovuto assolutamente sfruttare il prom per trovare qualcuno per Bertie. Una terza volta non lo voleva davvero, ma scherziamo? Nell'antichità ballare per tre volte (o più) con una persona significava avere il marito assicurato.

    Sorta si guardò allo specchio: era bellissima come sempre. Sorta non indossava spesso il grigio, probabilmente l'unico grigio che vedeva mai era per la divisa verde-argento, ma un vestito argento lo aveva e quel vestito risplendeva come se fosse un diamante. Avrebbe potuto effettivamente accecare qualcuno e probabilmente quello era l'intento, di folgorare se guardata troppo. Poi insomma se qualcuno avesse pure perso la vista alla fine lei sarebbe rimasta l'ultima immagine scolpita nella loro mente. Non sembrava affatto male come idea. Ci aveva abbinato dei bellissimi orecchini d'argento a forma di serpente che spiccavano fra i capelli rosa che invece erano intrecciati in modo da formare tre roselline . Avendo Bertie come accompagnatore, avrebbe anche potuto evitare di indossare dei tacchi a spillo dato che entrambi erano due nanetti ma sticazzi, col vestito che aveva, doveva per forza usare dei trampoli, a costo di far sfigurare Bertie. Il ragazzo le aveva dato appuntamento in un luogo più appartato rispetto alla Sala Comune. Non aveva paura, era armata di tacchi a spillo e non aveva paura di usarli per colpire prima dove non batte il sole e poi negli occhi. Quando arrivò non era completamente da sola come aveva immaginato, bensì c'era una ragazza che la stava guardando che di certo non ignorò. Sembrava quasi si aspettasse che lei la conoscesse, ma era piuttosto sicura di non esserci mai andata a letto ma neanche di averla vista. Del suo accompagnatore neanche l'ombra. Era alquanto confusa. E confusa. E ancora più confusa. O santa dea lesbica. «bertie???» Bertie aveva preso sul serio quelle parole. Davanti a sè non aveva più un ragazzo ma una bellissima ragazza bionda. Era la versione femminile di Bertie. Bertuccia. Bertuccia esisteva davvero. «sei un coglione» cercò di trattenere una risata ma non ce la fece proprio pensando che Bertie avesse anche solo ideato quel piano e solo per lei. Gli voleva bene? Sì gli voleva bene. «l'hai fatto veramente, non ho parole» Ovviamente Bertie stava facendo il coglione per sfotterla ma lei lo aveva davvero apprezzato moltissimo. Effettivamente si poteva dire che quella sera si sarebbe presentata al prom con una ragazza. Forse non le era andata così male tutto sommato. «ora lasciami godere la vista.» sorrise girandogli attorno annuendo «sei proprio bellissima, dovresti rimanere una donna. invece quanto tempo ho? a mezzanotte finisce l'incantesimo?» Sorta Motherfucka, a Cinderella Story. «quindi oggi come ti devo chiamare? bertuccia? o hai adottato un nome stile drag queen?» Quella sera la Motherfucka sarebbe andata al prom con una (falza) donna, bitches. Quando lo stupore si era leggermente placato, le due bellissime ragazze si avviarono verso il Lago Nero dove ad aspettarle c'era l'Inferno. Letteralmente. Era il tema del prom di quell'anno e non era di certo un segreto che fosse una bugiarda e fraudolenta anche se un girone solo non sarebbe bastato per lei. «come se questi fossero i peccati peggiori. il peccato capitale per eccellenza è l'eterosessualità.» O forse non era compreso fra i peccati perchè veniva usato come pena. Tutto quadrava. «allora, dove andiamo mia dama? devi incontrare qualcuno o proseguiamo assieme?» Benvenuti all'inferno. Forse sarebbe stato più opportuno dire: bentornati.
    TongueTwister_page_separator
    Haneul era emozionatissima!! Amava il prom, amava ballare, amava i temi che facevano sprigionare creatività da tutti i pori, amava sfoggiare le sue migliori creazioni, soprattutto fuori dal normale e soprattutto amava andarci in compagnia anche se non era riuscita ad invitare nessuno essendo troppo concentrata a sviluppare qualcosa di originale e delicato che potesse rappresentarla. I suoi sforzi però erano stati aveva amato il risultato finale!! A volte avrebbe voluto poter usare incantesimi per aiutarla nella creazione delle sue idee ma doveva contare solo sulle sue manine d'oro e se aveva bisogno di incantarle doveva assolutamente affidarsi a qualche mago. Per il prom però aveva creato qualcosa di completamente fatto a mano, dei colori della palette che sfumavano poi sul rosato. Non esitò a mettere il vestito che da giorni fremeva di indossare. Sembrava una fatina, doveva ammetterlo. Aveva curato ogni minimo dettaglio del suo outfit: ogni foglia e ogni minimo rametto sul vestito, ogni rosa sugli accessori e le scarpe e anche gli orecchini erano stati creati da lei inoltre aveva scelto e lavorato la stoffa migliore che aveva trovato. Si truccò riprendendo i colori del vestito e il suo outfit era completo: era anche lei pronta per il prom.

    «AAAAHHHH CIAO HAZEL» Era corsa incontro alla ragazza appena l'aveva vista e si era slanciata in un abbraccio dal quale si staccò quasi subito perché si era ricordata della delicatezza del suo vestito e di certo non poteva già rovinarlo!! UAU ERA AD UN PROM ANCHE LEI!!! Misticissimo!!! Poteva essere anche il suo trampolino verso la fama di stilista. Anche se sapeva che non era l'unica che puntava a diventare la star di quel mondo. Han era pure disposta a condividere il podio, ma lei sul podio ci voleva arrivare. Era la cosa che sapeva fare meglio e ciò a cui puntava da quando era nata, ma chi la conosceva sul serio sapeva che quel desiderio era vissuto negli anni e il suo sogno, in un'altra linea temporale, lo aveva realizzato. «ahdgfbkdfjbkfh» ???? «sei!! bellissima!! sono molto fortunata» e quando non si riteneva fortunata lei? Haneul viveva per l'Amore, lo dimostrava in ogni sua forma e soprattutto aveva seri problemi a trattenersi dall'innamorarsi di qualcuno. La sua lista di crush superava il milione. Bastava anche un singolo sguardo per cadere innamorata. Per questo viveva anche un po' nel suo mondo, fatto di glitter e stoffa e cristalli dalle più svariate forme e colori e uccellini che cantavano ad ogni ora, circondata da mille animaletti carini accorsi ad ascoltare il suono della sua kalimba o del suo ukulele. «questa è per te!! sono contenta si abbini all'abito» Quella mattina quando aveva ricevuto la lettera che le indicava l'accompagnatrice della serata aveva tirato un sospiro di sollievo all'idea che non sarebbe stata da sola. Aveva saltellato in giro per la stanza aprendo cassettini e teche dalle più svariate misure per trovare due cristalli adatti a quella serata per creare due collane: una sarebbe stata regalata alla sua accompagnatrice e aveva intenzione di crearla su misura affidandosi completamente alle sue conoscenze di cristalloterapia. «è avventurina!! corrisponde al quarto chakra, quello del cuore. posso?» accennando a volergliela mettere al collo. «quella verde in particolare ha proprietà calmanti e agiste sul sistema nervoso, aiuta molto anche in caso di stress» Conosceva il carattere peperino della ragazza, quella era una sorta di protezione e chissà se poteva aiutare anche le persone attorno a lei!! «ora cosa si fa?? sono troppo emozionata per pensare»
    code by greywaren @ neinhydra "Abandon all hope, ye who enter here"


    Sorta interagisce per ora solo con Bertie e sono nel LIMBO così come Haneul e Hazel
     
    .
  12.     +12    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Death Eater
    Posts
    575
    Spolliciometro
    +1,397

    Status
    Offline
    ravenclaw | vi
    sad boy hour
    with barry
    ti trovi nel limbo
    mac & cj
    hufflepuff | vi
    the lone wolf
    with fitz
    ti trovi nel limbo
    I think to be thoughtful, I know that I'm not // You think I'm a fake, and I know you're a fraud
    Se lo domandava spesso, se fosse stupido o cosa, e fermo all’entrata del prom, ebbe finalmente la certezza che la risposta fosse cosa. Aveva passato anni cercando di passare inosservato, mesi a testa bassa per non farsi riconoscere, e quand’era arrivata la situazione in cui due delle tre alternative implicavano la fuga in Messico e l’invisibilità (la terza? la morte), aveva scelto la quarta.
    L’impensabile.
    L’inimmaginabile.
    «hale, ma i fiori me l’hai portati?»
    Smettere di nascondersi. Attirare l’attenzione. Impossibile non notarlo, considerando che fosse completamente, letteralmente, bianco. Non bianco da wh1te-guy, non bianco pallore-morte: i capelli, erano bianchi; l’abito, semplice ed elegante pur di una fattura già ad occhio particolare, era bianco; ogni centimetro di pelle scoperto, era dipinto di bianco. Aveva passato la fase gelataio e di fantasma, entrando a piedi di piombo in quella del mimo - piuttosto appropriato, visto che fingeva di essere come gli altri 24/7 (ma anche negli altri giorni e mesi – semicit) – e qualcosa in più ed in meno. Perchè bastava vederlo, cosa che era davvero difficile da non fare, per rendersi conto che ci fosse qualcosa fuori posto. Non si riusciva a comprendere cosa, eccetto lo stato mentale precario di cui tutti erano già a conoscenza da anni, ma qualcosa di sbagliato c’era. A suo favore, era piuttosto fatto (punto) (no scherzo, volevo dire: strano) quando aveva elaborato il concept. Che in quel momento non fosse sotto effetto di nulla, era più stupefacente di quello che si era fumato i giorni precedenti. Corrugò le sopracciglia, l’accenno di un sorriso a dare una curva cinica alle labbra. «sono nato nel novecento», certo che aveva portato dei fiori. Contrariamente all’opinione comune, quando non s’impegnava troppo - e non ci pensava troppo - Mckenzie Leighton Hale aveva un senso dell’umorismo, reso macabro dalle peculiari amicizie coltivate negli anni: ecco perché a Barrow Skylinski porse un mazzo di crisantemi. «mi sembravano appropriati» offrì con un inchino, abbassando il capo e nascondendo così il luccichio divertito negli occhi (bianchi) (no ske, ma solo perché erano) grigi (così chiari da poter contare come bianco sporco). Con un cenno della testa ed un debole, innocente, sorriso, indicò l’inferno, ma sapevano entrambi non fosse per quello.
    (che poi Gideon gli aveva detto simboleggiassero la vita e fossero di buon auspicio, quindi non c’erano ill intention nell’Hale, solo inside joke fra problematici: entrambi avevano un monumento alla loro morte!!!)
    «quelli sono per, uh, amalie» indicò i bastoncini che decoravano il bouquet a forma di gatto, quelli che di solito si piantavano nella terra dei vasi. Era davvero del Novecento, l’Hale, e non gli era sembrato… rispettoso regalare dei fiori al suo ragazzo, e nulla alla Shapherd – non perché Amalie potesse pensare male, semplicemente… così, random, how to people, etc etc. E poi era la capo ultras dei Corvonero, si meritava un regalo. Sorrise entusiasta all’ammirazione nei confronti della location, una gioia leggera che era difficile da vedere sul volto di un Hale sobrio e pulito. Ma lo era, sobrio e pulito? Sì, e no. Sì, nel senso che non aveva né bevuto né fumato; no, perché dopo aver vinto la Coppa aveva raggiunto uno stato di Nirvana che trascendeva l’universo concreto e mortale. Probabilmente un po’ di (poco) terapeutica dissociazione dalla realtà: chi era lui per lamentarsene. «quindi che si fa adesso?». Bruh. Am a i joke to you? Mac gli rivolse uno sguardo stranito, sorridendo appena con un angolo della bocca. Generalmente era un ragazzo confuso e dalle idee poco chiare, e tendeva a seguire il flusso piuttosto che ad imporsi, ma non c’erano ...come si diceva, nel ventunesimo secolo? Cazzi che tenessero, in quel frangente: «seguiamo harper.» con il “.” perché non c’era spazio per discussioni. Non solo Harper aveva un appuntamento al buio con un ammiratore segreto, il che di suo avrebbe fatto incollare Mac alle spalle di sua sorella come un’ombra, ma aveva un ammiratore segreto che diceva cose tipo vorrei bruciare al tocco delle tue mani (la sapeva a memoria? Certo. Aveva passato gli ultimi giorni a studiarla, dita giunte sotto il naso come un villain qualsiasi, per capire chi fosse. Cosa volesse. Come si permettesse. Eccetera eccetera) e andiamo. Sapeva benissimo che Harper non avesse bisogno di lui, non così, e che fosse perfettamente in grado di tenere terreno per se stessa, ma ...era suo fratello. Era suo dovere morale e fisico. L’avevano sempre fatto.
    «non ne sono più così sicura»
    Ed anche per quel motivo.
    Era stato attento a limitare il contatto fisico because of reasons, ma quello gli sembrava il migliore dei motivi per iniziare a rovinare il proprio completo - anche il più filosofico. Prese le mani di Harper fra le proprie, girandola verso di sé in modo che potesse vedere solo lui. Era così bella. «ascoltami» cercò i suoi occhi, offrendole lo sguardo sincero che il suo outift - bugiardo - negava. Avrebbe voluto poter dire, in tutta coscienza, che a sua sorella non avesse mai mentito, ma non sarebbe stato vero. Era forse la persona a cui mentiva di più: mentire a lei significava farlo a se stesso, e Mckenzie a volte aveva bisogno di sentirsi dire cazzate. «andrà tutto bene. sei bellissima e fantastica e una persona meravigliosa» e ti prego non te ne andare l’anno prossimo cosa faccio senza di te «e se il tuo accompagnatore non ti piace o ti da fastidio, lo ridurrò a pezzi così piccoli che neanche sua madre potrà riconoscerlo» cosa? «dicevo, sarà facile perderlo fra i piani della torre» ah, la musica alta ed i suoi skerzoni. Le sorrise, portando le nocche di Harper alle labbra per posarvi brevemente le labbra. Arricciò il naso quando, ritraendosi, notò le macchie bianche della propria vernice. «scusa» e come le sue mani fossero invece diventate argento.
    Perchè aveva una teoria, Mac. Sulle persone; sulle bugie. Sulla manipolazione, ed i tocchi che ti cambiavano rendendoti qualcosa di diverso - qualcosa che non eri. Ecco perché il bianco era solo una patina, solo quello che si vedeva.
    Ed ecco perché ogni contatto con gli altri toglieva pittura dalla sua pelle, e dai suoi vestiti, lasciando un’impronta grigia del colore sottostante.
    Aveva avuto una fattanza molto emblematica, sì.
    «FINALMENTE NEL MIO HABITAT NATURALE SATANA GRAZIE MI SENTO GIÀ MEGLIO» Rise, occhi chiari a sollevarsi e cercare la fonte di quella voce. Sapeva che avrebbe apprezzato – e da come lo sguardo grigio brillò posandosi su Willow, sapeva anche che l’interno della Torre le sarebbe piaciuto anche di più. «la stanza degli eretici è la mie preferita» rivelò, come fosse un gran segreto (beh a suo favore era molto divertente, considerando che avevano cercato di esorcizzarlo un sacco di volte perché era contro natura!!”$%) verso Willow e Gideon. «siete proprio belli» quella sera vestiti a tema per il prom? Certo, ma non esattamente quello che intendesse l’Hale: erano proprio belli punto, come persone, così diversi ma così perfetti insieme – fra loro, con lui - e niente, ogni tanto aveva rush gratuite di amore verso i suoi compagni di squadra. «se arriva in ritardo liberiamo willow» cosa? «c’è un sacco di gente stasera*» indie abbassiamolo sto volume ogni tanto…………….
    code by greywaren @ neinhydra "Abandon all hope, ye who enter here"


    allora. parla con barry e harper, e con will e gid e basta penso. sono sempre lì all'entrata #wat penso........
     
    .
  13.     +11    
     
    .
    Avatar

    «Remember this feeling. This is the
    moment you stop being the rabbit»

    Group
    Neutral
    Posts
    544
    Spolliciometro
    +977

    Status
    Offline
    raven | vi year
    outfit
    with sunday
    ti trovi nel limbo
    joey & fitz
    ivorbone | vi year
    outfit
    with cj
    ti trovi nel limbo
    If all our life is but a dream, fantastic posing greed, then I should sink my jewelry to the sea, for diamonds do appear to be just like broken glass to me
    Nessuno gli aveva detto che avrebbe dovuto vestirsi in modo elegante al prom: gli avevano dato una palette di colori, una descrizione che ancora non sapeva se prendere come lusinghiera o offensiva, ma liberissima scelta su come presentarsi.
    Ovviamente ne aveva approfittato.
    Aveva frugato nel proprio baule alla ricerca di qualcosa di comodo (facile: quasi tutti i suoi abiti erano sportivi), per poi recarsi in biblioteca alla ricerca di un incantesimo che modificasse il colore della stoffa perchè la scelta dell'abito si adattasse alla propria eresia e voilà, eccolo in pantaloni arancioni, maglia nera e vans rovinate dal tempo seduto per terra nei sotterranei di hogwarts in attesa che sandy (e magari CJ) uscissero dal loro covo, così Joey che solo in divisa di quidditch sarebbe potuto essere più se stesso (ma col cazzo che l'avrebbe colorata di arancione). Non si era portato un libro dicendosi che non avrebbe saputo dove metterselo durante la festa, ma la verità era che, anche volendo, non sarebbe riuscito a leggerlo. É possibile essere contemporaneamente a proprio agio, e certi che sarà una bella serata, e agitati, nervosi all'idea di quello che succederà? Joey era felice di andare con Sunday (che si era beccato un plateale «che cazzo vuol dire. Hai un ictus?» la prima volta che lo aveva visto dopo il fantomatico bigliettino lasciato nell'armadietto. Haiku more like ma non sai scrivere in inglese? «Vuol dire che andiamo al prom insieme»), felice di essere con un amico, di essersi potuto vestire come voleva, di non dover stare dietro ad aspettative ma poter essere se stesso - sparire nel bel mezzo della festa senza far piangere nessuno, se gli fosse girato... ma allo stesso tempo non voleva incasinare le cose. Voleva che la serata andasse bene, che Sandy si divertisse con lui nonostante Joey fosse perfettamente a conoscenza del fatto di non essere il miglior accompagnatore del mondo, e sentiva una sorta di peso - a volte piacevole, a volte meno - all'idea di cosa sarebbe potuto capitare. L'amico si aspettava qualcosa dalla festa, da lui? Joey sarebbe riuscito a non rovinargli il prom? Forse per lui non era un'uscita fra amici qualsiasi, dopotutto. Ripensava alla descrizione dello stupidissimo quiz che era stato tenuto a fare per quel prom: diverso dalla massa, distante e distaccato, giudichi il mondo senza fare niente per cambiarlo
    non sai adattarti.

    ed era vero: joey non voleva particolarmente essere uguale agli altri, aveva provato e aveva fallito, ma non voleva neanche che le persone a cui voleva bene ne rimettessero, odiandolo. Amava i freaks perchè lo amavano così, i corvonero perchè lo prendevano in giro ma senza malizia, ma era una strana lama a doppio taglio, l'amore: pur sapendo di essere amato nonostante joey, voleva essere migliore per loro. Voleva essere quello di cui avevano bisogno, voleva che sandy lo volesse. Idealmente, così com'era, ma nella pratica era possibile?
    Sentendo il quadro-porta della sala comune aprirsi, scacciò in fretta i pensieri negativi, alzandosi rapido. «ehi»
    Aveva detto solo a Barry, che li avrebbe raggiunti all'atrio della festa, che sarebbe andato a prendere sandy. Sembrava... giusto? molto PromTM. E poi odiava essere in ritardo. «andiamo a recuperare barruly»


    «sembro la matrigna cattiva di un film disney» un sorriso spuntò sulle labbra già rosse. «mi adoro» il vestito era semplice, ma il tempo per trovarlo non era stato molto. Perses si era offerto («se non mi porti al prom, mi compri il vestito?») di comprarglielo («e lo scegli con me») e accompagnarla durante la scelta, e aveva anche chiesto a Posh pareri al riguardo (lo aveva tartassato di messaggi da brava - finta - psycho ex; si era anche coricata sul divanetto dell'atelier guardando altrove, il vestito tirato in alto a scoprire la gamba e spallina giù in una foto vedo non vedo un po' osè. «pers fammi una foto che sembri a sgamo, faccio ingelosire il mio ex XD») e alla fine era comunque soddisfatta della scelta. Non era forse il vestito "giratevi tutti a guardarmi" che avrebbe potuto indossare, ma (era firmato) la rendeva felice, e tanto bastava.
    E poi aveva una maschera in filigrana dello stesso colore.
    A caso.
    Perchè stava bene.
    Non doveva giustificare ogni sua scelta oh, e i balli in maschera sono fighi.
    E uno stiletto d'epoca fissato alla giarrettiera sulla coscia. No, non voleva uccidere nessuno, ma la donna che interpretava doveva uccidere la figliastra prima che scoprisse di come lei aveva ucciso il marito, quindi il coltello era d'obbligo.
    Corse dietro a Jane prima che fuggisse via, e se subito le era spiaciuto CJ non fosse andato a prenderla in dormitorio (DAI era un classico! avrebbe dovuto aspettarla sotto la scalinata quale, commuoversi per come si era fatta bella la sua bambina, offrirle il braccio), ora era felice di arrivare alla festa con l'amica, semplicemente mozzafiato. Cristo, Jane era così gnocca in completo che Fitz era un po' dispiaciuta di averle lasciato invitare indie... meno male che grazie alla mancata cavalleria di CJ, fino all'ingresso l'intero castello le avrebbe pensate insieme. Era felice la gente le vedesse e potesse pensare "ohhhh ma nikita fitgerald - che fra l'altro sta sera è più bella del solito, anche se è sempre bella ovviamente - conosce Jane Darke? Com'è fortunata! Sono proprio belle insieme! Chissà se hanno un'amicizia con benefici e quando Fitz correrà via piangendo perchè sersha arriverà a sorpresa e cj smollerà la special da sola - proprio in mezzo alla sala da ballo -, Jane la inseguirà e, raggiuntala, le pallerà il pollice sul trucco sbavato dicendo «non ne vale la pena. Se non smetti di piangere da sola, dovrò farti smettere io» per poi lentamente avvicinarsi e baciarla e Fitz sarà subito sorpresa, occhi sgranati, ma poi si lascerà andare al bacio chiedendosi se è un errore ma fregandosene perchè Jane è così bella e forte e sempre lì per lei". Oddly specific? No che dite sono normali fantasie che chiunque fa sulle proprie amiche.
    «se indie non ti salta addosso, lo faccio io» cosa? cosa. «ti prego, promettimi di contare quante ragazze presunte etero renderai gay. Le storie dei risvegli sessuali sono sempre interessanti e fonte d'ispirazione per nuovi personaggi»
    ED ECCOLO LI ALL'INGRESSO CJ !!! CON LA SUA BELLISSIMA CRAPA PELATA !!!!!!! Non c'era più la palla otto, ma Fitz sorrise istintivamente vedendolo. Una parte di lei aveva temuto la prompose fosse stata uno scherzo, che il ragazzo si aspettasse n no e sarebbe andato con la sua ragazza... e invece eccolo lì davvero! Perses non era in vista (rude............. ancora sperava nella sorpresa, e che accompagnasse lei e CJ insieme all'interno della festa), ma VABBE', non avrebbe certo buttato la spilla delle perslady per quello.
    Avrebbe semplicemente trovato una storia da raccontare per dire quanto lui la amasse anche se non era lì, tipo che gli era morta la zia e si era dovuto assentare, ma aveva poi lasciato a fitz un anello di famiglia per farsi perdonare. Fitz aveva anche già un anello trovato nell'uovo di pasqua da immolare... MA NON ERA IL MOMENTO DI PENSARCI!
    «aspetto indie. e poi voglio vedere chi sia cosa, e con chi» «hai poi preparato la versione finale del bingo prom?» fitz non era molto brava a scommettere, ma i "toto hogwarts" la facevano sempre ridere. «mi raccomando, shottino se gideon si fa una figuraccia, sorta rimorchia qualcuno, costas palpa un sedere» e altre che non ricordava.
    CJ intanto si era avvicinato, un inchino che quasi fece arrossire Fitz, che rispose al gesto con una riverenza, ma restò a fissargli il braccio, tornando poi con lo sguardo su jane.
    «signorina, faccia strada»
    Entrare alla festa con uno dei ragazzi più popolari della scuola (negativamente, ok, ma gesù se i freaks erano popolari. Il che rendeva ancora più divertente epico tutto quello. ERA AL PROM CON !!! IL MEMBRO DI UNA GANG !!! ERA COSI FIGO !!! PROBABILMENTE AVEVA ARMI CON SE !!! E AVREBBE PESTATO QUALCUNO PER LEI !!!! HIS HANDS ARE SCATTERED WITH BLOOD BUT I TRUST THEM COMPLETELY) o restare con la sua amica al suo ultimo prom per vederla entrare con la sua crush?
    Era avida, fitz: di attenzioni, di esperienze. Voleva che la gente la guardasse con CJ, che fosse gelosa di lei, si facesse viaggioni sui due... «ti dispiace se aspetto l'accompagnatrice di Jane?» ma voleva bene alla darka. si voltò verso CJ.
    Se stava rinunciando alla sua grande scena per passare cinque minuti in più con jane? Sì. Le mancava già l'anno dopo, non voleva sprecare occasioni. «puoi entrare con i tuoi amici» pausa. «ma sarei molto più contenta se mi aspettassi» chi aveva detto che non poteva provare ad avere entrambe le cose?

    «che vuoi fare?» non guardò sandy, seppur la domanda fosse stata rivolta a lui. «aspettiamo, o seguiamo mac e barry?» Mani in tasca, si strinse nelle spalle. «a me non cambia niente; probabilmente il Jackson non ha ancora corretto i drink, in ogni caso»
    code by greywaren @ neinhydra "Abandon all hope, ye who enter here"


    CODICE
    <b>[color=#d1790f]«joey»[/color] </b>
    <b>[color=#399262]«fitz»[/color]</b>


    JOEY: aspetta sandy (e cj?) seduto fuori dalla sala comune tassorosso, poi va alla festa con loro. Sandy e Joey sono ancora nel limbo

    FITZ: si prepara, va alla festa con jane, e quando CJ arriva gli chiede di aspettare insieme indie


    Edited by ‚soft boy - 4/7/2021, 11:10
     
    .
  14.     +11    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    258
    Spolliciometro
    +538

    Status
    Offline
    gryffindor| vii
    outfit
    with haneul
    ti trovi nel limbo
    HAZEL (& NARAH)
    former ivorbone
    outfit
    with gideon
    ti trovi nel limbo
    good girls go to heaven
    bad girls go everywhere.
    «Come ho fatto a ridurmi a questo. Io. IO!!! IL TERRORE DEI SETTE MARI RIDOTTO A-» eh. Abbassò lo sguardo risentito sulla gonna vaporosa dell’abito che le si avvinghiava troppo attorno ai piedi e stringeva il busto – e dov’era poi il posto per la roba del buffet se non le si poteva gonfiare la pancia come quella di un adorabile maialino?? Diede uno schiaffo al tessuto svolazzante della gonna. «qUeStO.» E nemmeno la luminosa – letteralmente: lo stava facendo per farla sorridere, ed era durissima non dargliela vinta ma STAVA RESISTENDO – Callie, che invece canticchiava allegra mentre le torturava i capelli per renderli boccolosi e gne… gne… gne. Mainagioia.
    «MA È IL TUO ULTIMO PROM E SARAI BELLISSIMA FIDATI!!!!» Ma come si poteva resistere a una Calliope Jackson, la tua migliore amica e compagna shipper da anni, che le chiedeva di fidarsi. Hazel sbuffò, sentendosi molto ricattata e continuando a mangiare di malavoglia un bastoncino di liquirizia. «Lo fto fafendo e guafda a cofa fiamo arrifate.» Quale umiliazione!!! Quale offesa alla sua VIRILITÀ!!!!! Oh, ma se solo qualcuno avesse provato a ridere di lei l’avrebbe pagata grossa…. MA CHISSENE DELLA NEGATIVITÀ STASERA ERA LA SERA DEL PROM E SI SAREBBE DIVERTITA UN SACCO CON HANEUL AAAAAH l’unica pecca era veramente il vestito. Cioè ma quando mai. Callie how dare u tradire così la tua bff che non indossava una gonna da quando a cinque anni aveva minacciato mamma di farci la pipì per casa – cosa che poi aveva fatto. Triste storia, sì. Lei ne andava particolarmente fiera ma Gideon le aveva vietato di raccontarlo in giro “perché sennò capiscono che sei sempre stata pazza gnigni” per cui.
    Tempo di salutare Callie che corse ad aiutare altra bella gente, e la piccola McPherson si fiondò nell’armadio a recuperare un paio di short di jeans leggeri da mettere sotto il tutto e (poteva sentirla come se fosse ancora lì con lei, la voce della sua amica raccomandarle di «Non mettere!!! Assolutamente!!! I sandali!!!») i sandali. «Già fa caldo, poi conciata così.» Non importava che Callie avrebbe sfoltito apposta vari strati della gonna per renderla meno gonfia e non farla morire di caldo, i piedi andavano lasciati liberi!!1! E continuò a sborbottare da sola, facendo la linguaccia allo specchio che le offriva l’immagine di una Hazel McPherson truccata con ombretti verde e argento e un paio di labbra innaturalmente rosse. Al diavolo (eh, in tema), sarebbe durato poco!! Non che non volesse bene alla sua migliore amica per tutto lo sforzo che avesse fatto ma… dai, non serviva spiegarlo davvero!!!!! Aveva già preparato la sua camicetta e i pantaloni verde, poi non sapeva cosa (quando) era successo. Joey vestiti semplice anche per lei tu che puoi.

    Il malumore – dopo aver già incespicato una (1) (o forse 1+1-1……?) (Questo sì che merita un girone a parte, petizione Julian as Caronte) volta – era sparito sparitissimo quando aveva visto la torre che si ergeva dal lago nero. Uauuuuu questo comitato sì che ha buon gusto, voto diesci. Ovviamente è troppo ignorante per cogliere la cit sull’arcata in pietra, capì che sarebbe stato infernale solo dalle mezze conversazioni che origliò manco apposta (deformazione professionale). Quante ship da stalkerare c’erano poi?? SAREBBE STATO FANTASTICO NE ERA SICURAAAAA!! A proposito. «CIAO SANDY CIAO JOEY WINK WINK.» Tanto ansiogena e tanto molesta pare, l’Hazel nostra quand’ella altrui spia.
    Si sentiva proprio: felice. E se Willow Beckham più in là («Ciao Will ciao Mac ciao Gid lo sai che hai appena schiacciato uno scarabeo??» non era vero ma era sempre divertente) si sentiva a suo agio per l’idea inferno-morti-terrore, la McPherson era già pronta a fare un gran casino. Ma quella sera avrebbe avuto una (malcapitata) collaboratrice, e fu quest’ultima a trovare lei per prima. Vide la ragazza andarle incontro nel suo stracarinissimo abito per il prom e allargò le braccia per placcarla al volo. «AAAAAAH CIAO MA QUANTO SEI BELLA sembri proprio una ninfa dei boschi!!! O dei fiori?? O della primavera? Be’ insomma fai tu, è innegabile tu sia una fatina!!!!! HAI VISTO CHE BELLA TORRE SEI KARIKA????» Haneul era una ragazza troppo bellina, non si meritava una bestiolina come lei perciò avrebbe cercato di essere gentile e non metterla troppo in imbarazzo!! Il guaio era che per Haz i suoi comportamenti erano normalissimi e non capiva quando suscitavano imbarazzo, ma vabbè. La guardò con un sorrisone tutto denti, e al suo complimento si limitò a scrollare con allegria le spalle, non ammettendo di sentirsi a disagio per sentirsi rivolgere un complimento del genere (. punto) mentre portava addosso quel vestito, che magari era pure incredibile e fantastico ma… su di lei?? HOW. Però apprezzò tanto e fu contenta di essere capitata con lei al prom, si sarebbero divertite un mondo!!
    Han le aveva fatto un regalo???? Oh meo deo Hazel adorava i regali ma adorava anche farli, e le dispiaceva non averne portato neanche uno cavolo. Entusiasta, portando gli occhi sulla collana con una piccola pietra verde come ciondolo; la McPherson aveva perso talmente tante collane regalate che aveva perso il conto e smesso di metterne, ma stavolta, lo giurò, NON L’AVREBBE PERSA!!! Croce sul kuore shipper. Si portò le mani alle guance stilo urlo di Munch, ridendo – sembra già ubriaca ma è così al naturale, lo giuriamo. «È per me???? Grazie la custodirò con cura!! Metti metti.» Quando Haneul finì di agganciarle la collana si girò di nuovo, gli occhi luminosi (e, per chi la conosceva bene, pronti a fare guai). «UH agisce sullo stress?? Non è che impedisce anche di inciampare?» Chiedeva. «ora cosa si fa?? sono troppo emozionata per pensare.» «AW che tenera, io non penso mai invece!!» Ahah #onesta. Giunsero di fronte al prof Mitchell per farsi mettere il braccialetto. «OOOOOORA si va all’inferno!!1!» Aveva sempre sognato questo momento. (cosa? cosa)
    code by greywaren @ neinhydra "Abandon all hope, ye who enter here"


    Hazel saluta gente e incontra Haneul, rimanendo (per adesso) nel limbo.
     
    .
  15.     +11    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Neutral
    Posts
    298
    Spolliciometro
    +789

    Status
    Anonymous
    slytherin| VI
    masked knight
    with harper
    ti trovi nel limbo
    mort & dominic
    a real adult
    supervising
    with jealousy
    ti trovi nel girone dei /non si trova/
    She says I'm a scumbag, wants to take her love back, story of my life, why am I such an asshole?
    Tutti che chiedevano “dov’è Mort?” e nessuno che chiedeva “come sta Mort?” duh che ingrati pezzi di sterco maleducati. Per chi fosse interessato, comunque, Mort stava magnificamente mentre, davanti allo specchio, con una mano si sistemava il colletto della camicia bianca che gli fasciava il petto e con l’altra reggeva la giacca viola che avrebbe indossato da lì a qualche minuto. Il fatto di aver ricevuto una palette prestabilita da seguire l’aveva fatto sbuffare e roteare gli occhi come… e okay lui sbuffava e roteava gli occhi per davvero un sacco di cose e tra quelle bisognava aggiungere anche questa nuova trovata del comitato prom di Hogwarts visto che non l’aveva presa troppo bene quella imposizione, tanto che aveva lanciato il giornalino sul pavimento del proprio dormitorio puntandogli un dito contro e intimandogli un «tu non mi comandi» con tono feroce ma fermo e sicuro. Era deciso a vestirsi un po’ come gli pareva, secondo il proprio gusto, però fare parte dei Serpeverde aveva anche i suoi stramaledettissimi lati negativi: il primo, manco a dirlo, era Arturo Maria Hendrickson (ma quello è un altro discorso, probabilmente lo affronterà più tardi), il secondo era Berenice Hillcox (insomma sempre un pg di pandi è) che andava in giro da mesi a ricordare – e intimare – alle persone che non potevano in alcun modo allontanarsi dai colori della palette che gli era stata assegnata, così dopo averla a lungo sfidata reggendone lo sguardo, aveva ceduto ed erano scesi a patti («okay allora io mi vestirò come minchia volete voi fissati del comitato e tu dovrai difendermi se succederà qualcosa al prom» «cosa succederà al prom, Rainey?» «oh, no nulla, ma meglio giocare in anticipo, no? mai dire mai»).
    «mai dire mai» ripeté in un soffio tra la labbra mentre infilava anche la giacca viola sopra la camicia e si guardava per l’ultima volta allo specchio. Alla fine doveva ammettere che non gli dispiaceva troppo quel colore, sentiva di trovarsi a proprio agio e poi era un caldo colore da vero villain, e anche lui, come un buon Joker che si rispetti, aveva il suo asso nella manica per la serata; recuperò la lettera di risposta ricevuta da Harper dal letto e la infilò con cura nella tasca interna della giacca, poi uscì dal dormitorio.
    «Ezechiele 25:17» non era pazzo – o forse sì – ma attraversò la sala comune mormorando tra sé quel personalissimo reminder «il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi» uscendo dalla sala comune si ritrovò nei corridoi gelidi e umidi dei sotterranei e accennò un sorriso sinistro, giocando con l’anello a forma di serpente che gli avvolgeva l’indice della mano sinistra. «benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre» risalì i sotterranei per attraversare i corridoi ormai semivuoti del castello e andare verso l’uscita «perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti» piegò il collo di lato per farlo scrocchiare, mano destra ben nascosta nella rispettiva tasca dei pantaloni – anche questi della stessa tonalità di viola della giacca – mentre le scarpe nere classiche stringate battevano lentamente il terreno fino al lago nero «e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli» ringhiò a bassa voce fra i denti mentre arrestò il passo a pochi metri dal banchetto del vicepreside Winston, uno sguardo veloce ai dintorni, poi serrò la mascella e avanzò «e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te» that’s it, fine.
    Intanto, tutti quanti: like a damn sociopath
    Sorrise (malizioso? compiaciuto? genuino? ammirato? lascerò scegliere a voi la versione che preferite raccontarvi) nel vedere la figura di Harper all’entrata, come da appuntamento; non avrebbe dovuto essere così sorpreso perché la lettera che gli era arrivata in risposta parlava chiaro, eppure si trovò comunque ad alzare un sopracciglio in un automatico riflesso di stupore. Lei era lì, in qualsiasi modo si fosse evoluta la serata lui era comunque riuscito nel suo primo intento. «facciamo pure due» commentò schioccando la lingua sotto il palato e sorridendo soddisfatto vedendo la schiera di corvonero alle spalle della ragazza: attirare la loro attenzione era il suo secondo intento della serata, quindi per il momento poteva ritenersi più che soddisfatto. Si avvicinò lentamente al gruppetto che vedeva Harper al centro e si schiarì la voce con un colpetto di tosse, prima di posare la mano destra sulla spalla di Barry per richiamare la loro attenzione; avrebbe posato la sinistra sulla spalla di Mckenzie ma la fermò a mezz’aria vedendolo ricoperto di… vernice?! (sperava.) bianca. Cioè si era vestito da… «umpa lumpa?» domandò curioso scrutando ancora l’outfit del battitore corvonero, poi piegò le labbra all’ingiù «mh, sofisticato» sentenziò infine con fare goliardico, ma con una scrollata di spalle decise che quello sarebbe stato il suo ultimo commento sulle discutibili scelte di moda di Mac, e guardò uno ad uno i corvonero presenti, spostando gli occhi da Barry, a Gideon, a Willow (verso cui accennò uno sbuffo divertito), e infine Mac «beh, direi che… grazie mille, da qui posso pensarci io» tolse la mano dalla spalla dello Skylinksi e poi posò le iridi chiare su Harper, abbassandole e rialzandole lentamente per studiare le forme del vestito che indossava – apprezzato, senza dubbio. «e scusa per il ritardo» aggiunse in un mormorio, il sorriso stavolta più morbido. Era molto bravo a fingere o…? chissà.

    L’infermiere aveva appena finito di iperventilare, aveva dovuto alzarsi dal posto che stava occupando accanto a Nate e ora avevo preso a fare avanti e indietro in quei pochi metri dove gli assistenti (e gli infermieri?) stavano /supervisionando/. Peccato che per certe cose non c’era davvero bisogno della super vista, neanche degli occhiali: gli era bastato alzare lo sguardo azzurro verso l’entrata per buggarsi completamente di fronte alla vista della serpeverde, vuoi per il (non)vestito o per il suo accompagnatore che… aveva un kink pregiudicati e non lo sapeva? Si era sfilato la giacca e aveva infilato due dita (punto.) tra la camicia e il suo collo per allargare la cravatta e prendere aria, e poi si era passato nervosamente la mano tra le ciocche bionde.
    Posò lo sguardo sul gruppetto di corvonero a cui si era appena aggiunto il cercatore serpeverde, grande affezionato dell’infermeria, ormai il Cavendish aveva iniziato a pensare che avesse una cotta per lui o per Dakota perché sembrava proprio cercare qualsiasi modo per finire in barella. «oh» colpì con le nocche della mano destra il petto di Will e poi gli allungò una banconota, ancora guardando il Rainey «20 galeoni che quello lì le prende»
    Will:
    Euge:
    Nate:
    Chelsey:
    Drew: (certo, non può parlare .)
    «oh e va bene 50» sbuffò e aggiunse un altro paio di banconote alla somma iniziale «ma perché dovete sempre fare gli strozzini con me» cioè rudissimo wtf
    code by greywaren @ neinhydra "Abandon all hope, ye who enter here"


    SPOILER (click to view)
    mort fa il mort (si spera non letteralmente) e si avvicina ad Harper e ai suoi difensori, nel limbo
     
    .
94 replies since 1/7/2021, 20:00   3432 views
  Share  
.
Top