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jess x gid

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    «potresti...seguirli?» e capiva la naturalezza con la quale il ragazzo l'aveva detto: del resto, il modus operandi della ragazza era sempre stato quello. MA «noooo beHAN!!1!» ed iniziò a picchiarlo in testa con le presine che aveva appena usato per tirar fuori altre due pagnotte di pane dal forno «sono grande ormai, non le faccio più queste cose da gggiovani!!» o almeno, si era data una regolata: ad esempio, non pedinava più erin e meh ogni volta che andavano da soli da qualche parte, aveva tagliato i controlli ad una sola uscita alla settimana!! Ma questo beh non doveva mica saperlo: voleva far credere al tryhard che fosse cresciuta davvero. E che non avesse stretto un patto con baby eddie, un avviso ogni volta che ty metteva piede al bde in cambio di foto esclusive di dick nel suo ufficio ad hogwarts («come faccio a sapere che saranno davvero esclusive?» «tu fidati, ho i miei metodi» e una polaroid del professor quinn, impegnato in una sessione di pedicure, un bel 44 di piede poggiato sulla scrivania del suo ufficio e sole ad entrare dalle finestre che lo faceva scintillar tutto, era bastato per convincerlo) «sono una donna in carriera, ormai!!» mamma mia, quante volte aveva sognato di poter pronunciare quella frase!! E ADESSO POTEVA!!!! Sarebbe per sempre stata grata ad arci per averle offerto un lavoro senza far domande, accettando i suoi documenti con su scritto "Gessalyn Badlose" e senza chiederle cosa le fosse successo negli anni dopo la sua sparizione improvvisa da hogwarts; doveva ammetterlo: gli aveva voluto bene anche prima, ma era innegabile che il far west, al leroy, avesse fatto proprio bene!! E poi nel b&b c'era una botola che portava dritta dritta alla parte clandestina del locale, gestita da bucky e gwen, la via di fuga perfetta per jess in caso di un controllo inaspettato da parte di un funzionario del ministero.
    Lavorare lì dentro le aveva dato un nuovo scopo, un qualcosa a cui pensare appena sveglia la mattina, lì dove la sua estromissione dalla resistenza aveva lasciato un grande vuoto. Che, a fatica, aveva smesso di tentare di colmare buttando giù litri e litri d'alcol. «e una donna in carriera non segue la propria sorellina con un mantello dell'invisibilità addosso per capire come vadano le cose con il suo ex-ma-forse-non-più-ex fidanzato!!» anche se la tentazione era davvero, ma davvero! fortissima. «mi serve un metodo più... maturo» anche avendo anni di esperienza alle spalle con erin, la verità era che, tra le due, era sempre stata più la chipmunks a comportarsi da maggiore e responsabile nei confronti di jess piuttosto che il contrario, quindi tutta quella faccenda dell'essere la "sorella grande", per la ragazza, in un certo senso era una cosa...nuova?? Ci stava lavorando. «mi verrà in mente qualcosa» e la jess del passato, probabilmente, non avrebbe esitato a buttar giù qualche shot di tequila o un bicchiere di rum liscio, perchè l'aveva sempre dato per scontato, che il suo cervello funzionasse meglio con il loro aiuto. Ma non poteva farlo, ed il numero segnato con il pennarello nero sul polso ne era il reminder: non voleva doversi svegliare la mattina successiva e, invece che lavarlo via per aggiornarlo alla cifra successiva, dover nuovamente tornare allo zero. Le era già capitato troppe volte.
    Quindi avrebbe solo dovuto aspettare un po' più del dovuto, ed attendere l'idea giusta.


    Assicurarsi che l'immacolata dentatura di sua sorella rimanesse tale era l'idea giusta.
    E magari anche la propria.

    L'illuminazione le era arrivata quando, per l'ennesima volta, aveva addentato uno di quei mattoni e pregato dio che non le capitasse niente di male: già gliene erano successe tante, in poco più di ventuno anni di vita, e non c'era stata una (1) volta in cui la goodwin si fosse lamentata. Ma diventare sdentata???? Le pareva un po' too much, ERA ANCORA COSÌ GIOVANE!!! E poi come avrebbe fatto a sorridere ai clienti del b&b e convincerli a comprar le sue buonissime torte o i pretzel speziati, se non poteva farlo con un sorriso smagliante?? Non voleva perdere il lavoro!! e probabilmente nemmeno a narah avrebbe giovato esser sdentata, ai ragazzini di hogwarts avrebbe fatto paura e nessuno sarebbe più andato da lei a chieder consigli!! Gideon era un bravo ragazzo, l'aveva odiato un bel po' per aver fatto star male narah ma il suo kwore aveva sempre avuto gran fiducia in lui, ed infatti poi aveva riacquistato tutta la sua fiducia!!! Era proprio un bel cognato. Ma se avesse reso sua sorella sdentata, lo sarebbe stato un po' meno: non li avevano i soldi per la dentiera.
    E così eccoli lì, nel retro dei tre manici di scopa: un po' si sentiva in colpa perchè era come aiutare la concorrenza, ma nemmeno tanto perchè dai!! I tre manici erano ad hogsmeade, e poi in gioco c'era ben più che una ricetta di biscotti che il ragazzo avrebbe potuto usare nel locale, ma proprio l'incolumità di narah. Arci avrebbe capito, del resto era anche suo amico!!! ("come..hai fatto a capire che ero io" sempre nel cuore) «allora gid, sei karico????» avevano tutto l'occorrente davanti. ingredienti che sospettava il mcpherson non avesse mai usato, altrimenti quelle pietre non si spiegavano proprio «primo trucco: la gentilezza. mai usare la violenza» nella vita, ma quello era certa che gid lo sapesse. nell'impastare invece?? un po' meno. «ci vuole sempre delicatezza, altrimenti l'impasto si surriscalda e i biscotti diventano troppo duri!!!» e.. non era mica un attacco diretto ai suoi, no no!!!!! Infatti per non urtare la sua sensibilità, gli aveva spacciato quella lezione come un'occasione imperdibile per imparare la mitika ricetta dei suoi biscotti segreti, che tanto piacevano a narah!!
    spoiler: erano semplici biscotti.
    commestibili
    «ma prima pensiamo all'impasto!!» che poi, tra una pesata di zucchero e un po' di farina, non vedeva l'ora di lanciare domande casuali sullo stato della sua relazione con nah, e sulle sue iNtEnZiOnI!!!1! Se avesse potuto si sarebbe data un bacio in fronte da sola, era proprio una brava sorella maggiore!!! no
     
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    Molto lentamente, scivolando mese dopo mese, nella vita del McPherson, pareva essere tornato il sereno, o questo prospettava quello strano periodo di mutazione: si sentiva più rilassato, meno in allarme, meno solo, meno confuso. E ci era voluto tanto, per arrivare a quel livello di autoconsapevolezza, ci era voluto tanto per scrivere una lista delle priorità, nell'elencare circostanze e persone che avrebbero senza ombra di dubbio dover avere la precedenza per lui, nella propria vita, perchè per lui c'erano sempre state, perchè avevano voluto provare a capirlo. Certo la strada per avere un completa coscienza di sè, di chi era e di cosa voleva, era ancora lunga, ma aveva diciotto anni, era giovane ed aveva tempo: in teoria sapeva ciò che voleva, nella pratica, arrivarci era difficile sotto diversi punti di vista. Ma era ad un buon punto, o così credeva. Dopo aver parlato con Narah in quella lunghissima lettera aperta, tutto sembrava aver preso scorrevolezza, nella propria vita ed in sostanza era...felice.
    Sorrise, con le braccia incrociate sul torso, poggiato con la schiena alla mobilia delle cucine dei Tre manici di scopa, e l'espressione curiosa ad osservare una carichissima JGess. Non sapeva di preciso quali fossero i pensieri che lei riservava nei suoi confronti, ma dopo un periodo in cui aveva proprio creduto di essere odiato da lei - per giustissime motivazioni, dopotutto - adesso sembrava diverso, Jess sembrava diversa, verso di lui, e questo non poteva che fargli un immenso piacere.
    Era capitato, tra un discorso ed un altro, di ricadere su un'argomento che era evidentemente una passione comune - forse non tanto la cucina in generale quanto la pasticceria, ed in particolare realizzare biscotti e ricette simili. Il McPherson non era uno stupido: conosceva i propri limiti in ambito culinario, e sapeva bene quanto i suoi biscotti fossero un attentato alla vita di molti, quindi quando Jess gli aveva accennato qualcosa riguardo la sua ricetta segreta, la curiosità del ragazzo lo aveva spinto a volerne sapere di più! Se poteva apprendere qualcosa di più dal prossimo, era sempre ben contento di farlo. Era un spugna, il McPherson, assorbiva nozioni ed esperienze, filtrandole e facendo proprie solo quelle che avrebbero potuto aiutarlo in una crescita personale. Non era stato così malizioso da pensare che lei lo facesse perchè era a conoscenza dei suoi famigerati biscotti - che dovevano certamente essere entrati nei raccontati spifferati durante le lezioni tra alcuni studenti a cui lui li aveva proposti. Ma aveva importanza?
    «allora gid, sei karico????» Sorrise ancora di più. Sono felice che tu sia così carica. E lo vedeva che era raggiante! Non aspettava altro che salvare le vite altrui, e le loro dentature insegnargli qualcosa di utile e che piacesse a Narah, i suoi biscotti preferiti!. Anche lui era carico, ma in genere la carica montava in particolar modo quando i biscotti erano già in forno, o quando si sfogava picchiando malamente l'impasto come fosse stato il suo peggior nemico (che non aveva, ma ok) «primo trucco: la gentilezza. mai usare la violenza» Sciolse le mani dal torace riportandole lungo i fianchi, sentendosi attaccato. Come faceva a saperlo? Okay, il McPherson era davvero un tipo pacifico e razionale, non usava mai la violenza contro le persone, e mai assolutamente contro gli animali e gli oggetti, ma diciamo che la cucina era un po' il suo angolo di sfogo e quindi, magari si perdeva un po' troppo andando a briglia sciolta e picchiando l'impasto. Ah no? unexpected Cioè sbatterlo non lo rende più morbido?? Gli stava crollando un mito, ma era anche naturale, non c'era da fidarsi delle ricette scritte su wikihow, e lo aveva capito da un pezzo. Sbattè le palpebre più volte, ascoltando interessato il discorso sulla delicatezza e sull'impasto surriscaldato. Spostò lo sguardo sugli ingredienti schierati davanti a loro, preparati dalla ragazza con la sua collaborazione. Così poca farina?? Io ne metto almeno il doppio. E si sentiva, Gedeone, si sentiva. Raccolse una ciotola vuota e penso di recuperare le uova per aprile, con molta precisione prima in una ciotola di vetro separata, e poi dentro la ciotola grande, unendo poi lo zucchero poco alla volta. Si inumidì le labbra. Sai, è stato bello sapere che ti andava di fare dei biscotti insieme, avevo il presentimento che mi odiassi un po', mi ha fatto tanto piacere. La guardò di sottecchi, arrossendo appena sulle gote e portando le mani strette tra di loro, l'espressione che adesso vagava per la tavola alla ricerca della frusta per l'impasto.
     
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    «cioè sbatterlo non lo rende più morbido??» sacrilegio. strabuzzando gli occhi, si girò verso di lui come se avesse detto la peggiore delle eresie, e si trattenne dal colpirlo con la spatola che teneva in mano perchè a) era una jess, le persone le colpiva solo a forza di abbracci e b) esser violenta andava un po' contro tutta la filosofia di quella lezione, no? il primo passo doveva esser proprio insegnare a gid ad esser delicato in cucina! E poi insomma, l'aveva già sospettato che il ragazzo fosse un maleducato (- cit testuale di nah) nei confronti dei poveri biscotti, sentirglielo ammettere fu solo la conferma. «nO!!!» ma che libri di ricette aveva letto????? «la violenza va bene su... altri impasti, tipo il pane o gli gnocchi!!» credo non lo so in realtà ma sì dai, ho visto mia nonna cucinare. «i biscotti vanno trattati bene, altrimenti l'impasto si scalda e vengono duri» e il mcpherson di certo ne sapeva qualcosa, di pietre al forno.
    Ma da quel giorno sarebbe tutto finito!! Era lì per fare una buona azione nei confronti non solo di gideon, dei denti di narah e anche di hazel, probabilmente, ma di tutte le dentature di persone che, ignare, entravano ai tre manici di scopa e ne compravano uno insieme ad un bel cappuccino: nonostante per il ministero fosse una minaccia per lo stato, jess comunque si prodigava in opere di bene nei confronti dell'intera comunità magica. Dava da mangiare ogni giorno a cani e gatti randagi, per anni ed anni aveva fatto girare l'economia dei bar spendendo un sacco ogni sera, dava consigli di vita ai giovani studenti spacciandosi per fantasma di hogwarts dato che quelli veri, saggi come lei, non lo erano... altro che rinchiuderla ad azkaban o ucciderla, il ministero avrebbe dovuto darle una medaglia all'onore :c
    «Così poca farina?? Io ne metto almeno il doppio» .... e qui la domanda sporgeva spontanea: «ma dove le prendi le ricette?» a chiunque altro avrebbe chiesto sai leggere? (non giudicava eh, era per capire!!1!) ma sapeva che gedeone fosse un corvonero super bravo a scuola, quindi dai non poteva avere problemi nella comprensione del testo se nel tempo libero studiava tomi difficilissimi sugli insetti!! «se la farina è tanta e non proporzionata al resto diventano... un po' duri?» ...giusto giusto un pochino. Iniziò a mischiare la farina con le uova nella sua ciotola, controllando di sottecchi che gid non aggiungesse altra farina al proprio impasto: sapeva quanto certe abitudini fossero dure a morire! poi gli passò il sale («giusto un pizzico, altrimenti poi sono da buttare») e la scorza di limone grattugiata. E stava aspettando il momento esatto per non sembrare troppo una jess importuna e tradirsi subito rivelando l'altro motivo per il quale gli aveva proposto quella lezione quando... eh beh!!! (non tryhard), se era lui ad aprire il discorso allora inzomma non gliene si poteva far una colpa per aver colto la palla al balzo!!!! «ma sei PAZZO NON POTREI MAI!!!» JESS NON ODIAVA NESSUNO MAI!!!! L'aveva capito presto, che la vita era già complicata di suo ed il mondo pieno di odio ingiustificato, non avrebbe mai contribuito ad aggiungerne altro o sprecato tempo alle prese con simili emozioni. «certo, ero triste per nah e mi ha fatto male vederla così giù di morale» sua sorella aveva provato a non darlo a vedere, quanto ci fosse stata male, ma jess l'aveva capito subito. e fatto del suo meglio, giorno dopo giorno, per starle accanto, incoraggiarla e farla sentire meno sola. «ma tu... tu sei stato onesto, gid» non sapeva proprio tutto nei dettagli, ma sapeva che le aveva dato delle vere spiegazioni non appena si era sentito pronto a farlo. ed in ogni caso, già da prima, aveva preferito chiudere la loro relazione piuttosto che mandarla avanti nella menzogna: per esser stata cresciuta da un padre che, piuttosto di metterla di fronte alla realtà delle cose, aveva preferito per anni cancellarle pezzi importanti di memoria, jess considerava l'onestà una virtù inestimabile. e con la mamma che aveva avuto, che per una vita intera aveva nascosto alla figlia l'esistenza di due fratelli e la verità su suo padre, sapeva che anche per nah fosse lo stesso: erano state quelle stesse bugie a tener separate jess e narah per anni ed anni.
    «e poi ormai è tutta acqua passata, no??» vero gid?? VERO???? che fatica avere un lavoro vero, se fosse stata ancora fantasma h24 ad hogwarts li avrebbe spiati in ogni momento senza alcun pudore. Quando erano insieme, quando gid era con altri.... sarebbe stato bello poter dire il contrario, ma per anni lei ed erin, sotto il mantello dell'invisibilità, avevano spiato la gides in attesa di un risvolto magiko ed invece niente, si erano dovute accontentare di quello che avevano offerto. La garah era stupenda e meant to be, DAVVERO!!, ma una parte del suo kwore sarebbe stata sempre #GIDESISREAL, perchè il pericoloso vortice del multishipping portava proprio a questo: si amavano tutti con egual sentimento. «lo shento che siete felici pure più di prima, vero???» psycho shipper mode: on.
     
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    ...da tempo avrebbe dovuto capire di non essere troppo portato per la cucina, nonostante ci provasse tanto. Dopo vari tentativi, più o meno fallimentari, certe verità dovevano essere quanto meno intuibili. Ma Gideon...minimizzava il problema, lui era testardo, e non ammetteva a sè stesso di non possedere questo talento. Ammettere di essere negato in qualcosa?? Lui che era entomologo, stratega, pozionista, erborista, esperto di moda, esperto di bricolage e decoupage e pure sportivo?? Difficile. Eppure, seguire alla lettera una ricetta non era notoriamente complicato. Lui però non lo faceva davvero, non seguiva davvero delle ricette. E non solo per i biscotti, per tutto. Io...l'ho letta da wiki how, ma non mi piace seguire le ricette, in realtà vado molto (ma proprio tanto) a occhio e sensazioni. Le spiegò. Sono un po' presuntuoso. Mi piace personalizzare le ricette il più possibile, sto perfezionando la mia, in effetti l'ultima volta che li ho fatti ho messo meno farina delle altre volte ed erano un po' più masticabili.Almeno era onesto. Il sale nei biscotti? ... mah, questa non l'avevo mai letta, ma mi fido. E poi cosa voleva dire un pizzico?? un pizzico delle dita di Jess non era certo un pizzico delle sue dita, che erano più...proporzionate al corpo, più grandi. Due o tre dita? Pollice e indice? Aveva un po' l'ansia . Raccolse un pizzico di sale con pollice e indice, guardò prima Jess cercando la sua approvazione, e poi lo lanciò nell'impasto e girò subito affinchè il sale non rimanesse concentrato in un punto solo ma si spargesse meglio. Lanciò uno sguardo a Jess e si placò, non cedendo alla frenesia.
    Sentiva un grande peso levarsi dal petto, alle sue parole. Si sentiva che era sincera: era sinceramente dispiaciuta per Nah, ma comunque non in collera con lui per averla lasciata, addirittura sembrava riuscire a capire le sue motivazioni, e per Gideon era davvero molto importante. Sorrise, non riuscendo a trattenere le emozioni che le parole di Jess gli trasmettevano. Si sentiva capito, anche quando lei essendo la sorella di Narah avrebbe tranquillamente potuto detestarlo o quanto meno trovarlo antipatico. Niente da fare, erano proprio sorelle, i loro geni erano di qualità superiore. Grazie, mi sento un po' meglio. Prese il secondo pizzico di sale, perchè il primo gli era sembrato un po' poco e lui era goloso nella descrizione più generale data al prom: non aveva limiti. Era pronto a buttarlo nell'impasto se Jess non lo avesse fermato. Sentiva con chiarezza la curiosità nelle sue parole, e l'apprensione che metteva nel domandargli come stesse andando adesso con la sorella. E...voleva sì tranquillizzarla, ma senza spoilerare troppo.......... ok invece voleva farle questo spoiler. Sì! Io sono molto felice e so che anche Narah lo è. Le lanciò un'occhiata di sbieco, prima di riportare lo sguardo sull'impasto. Va così bene che quando finirò la scuola vorrei chiederle di sposarmi. COSA. quindi tra 5484930 anni #QuartaParete. Certamente non c'era bisogno di dirlo ma.... sei l'unica che lo sa. e doveva essere così, per il momento .


    fa schifo scusa ma spoilerone .
     
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    Fissò un punto fra le sopracciglia di Gideon, labbra strette fra i denti e sguardo serio. Sembrava quasi arrabbiata, Jess, con quell’espressione intensa e pensosa, muscoli tesi e non un accenno di sorriso sul volto – ma quando mai Jess si arrabbiava?? E infatti non era arrabbiata: era estremamente concentrata. Di nuovo, qualcosa di abbastanza estraneo sul volto della ragazza, da apparire alieno e sbagliato, ma c’erano situazioni che richiedevano il muso duro.
    E quella era una di quelle.
    «ma tu non hai il terzo occhio» ribattè infine, in tono più gentile e conciliante, lasciando che la bocca si tendesse in uno di quei sorrisi che illuminavano la stanza. E lo capiva!!! Neanche lei lo aveva!!! «quando si inizia a cucinare, bisogna sempre seguire le ricette» non una delle sue cose preferite, era d’accordo con il moro: anche lei preferiva, in cucina come nella vita, seguire l’istinto ed ignorare le regole. Aveva imparato a proprie spese, con pancake immangiabili (che aveva mangiato comunque, certo.) che talvolta bisognasse mettere da parte la propria presunzione, ed ascoltare i consigli di GialloZafferano o Benedetta Parodi. Era noioso? Sì. Ma ne valeva la pena. «poi la pratica ti guida la mano, come Remi di Ratatouille» spiegò gentile, arricciando appena il naso nel notare che la quantità di sale fosse un po’ più di un pizzico. EH VABBE, mica poteva sempre sgridarlo, sarebbero stati un po’ agrodolci AMEN DAI ANDAVA BENE COSì. «pollice e indice, puccia appena i polpastrelli nel sale, e poi schiocca le dita sull’impasto – aiuta a spargerlo meglio!!» Sicuramente non c’era una base scientifica ed era solo uno suo headcanon, ma faceva sempre fiko. «Sì! Io sono molto felice e so che anche Narah lo è» Se possibile, ed era possibile, il sorriso della Goodwin si allargò maggiormente, gli angoli resi più morbidi da un’emozione a cui le veniva ancora difficile dare un nome. Era felicità, perché aveva trovato sua sorella, e malinconia, perchè aveva perso una vita con sua sorella, ed infine orgoglio, perché Narah era anche meglio di quel che aveva immaginato. Sentire che fosse felice, scaldò quella parte del suo cuore che per anni aveva imbevuto nell’alcool, e per la prima volta dopo tanto, tanto tempo, non sentì il bisogno di rubare una bottiglia da dietro il bancone del locale. «siete entrambi bravi ragazzi, ve lo merita -» «Va così bene che quando finirò la scuola vorrei chiederle di sposarmi.» «-te.»
    Cosa.
    COSA?
    Non sentì neanche il tentativo di sdrammatizzare del Corvonero, troppo distratta dal vorrei chiederle di sposarmi ripetuto in loop come sono il papà di patty (link di riferimento necessario). Gli occhi di Jess, dello stesso colore caldo delle gocce di cioccolato che attendevano di essere mescolate all’impasto, si spalancarono, la bocca si aprì e non ne uscì alcun suono. Si volse completamente verso il Mcpherson, e quando battè le mani fra loro, una pioggia di farina simile a neve rese il momento ancor più magico.
    Solo allora, un suono uscì dalla bocca della Goodwin: «AAAAAAAAAAAAAAAA» così acuto che delfini e pipistrelli le risposero, e fu improvvisamente il 1970 con l’uscita di Immigrant Song. «AAAAAAAAAAAAAAAAAA» !!!! ???? VOLEVA SPOSARE SUA SORELLA?? LA SUA SORELLINA??? ED ERA!!! L’UNICA??’ A SAPERLO??? SUA SORELLA SI SPOSAVA???’’?? «A!A!A!A!A!A!» Saltò sul posto mostrando i denti in un enorme sorriso estasiato, le mani allungate per cercare quelle di Gideon e prenderle fra le proprie. «TU VUOI??? NO VABBè» !!!!! MADONNA QUESTI GIOVANI, L’AVEVA APPENA TROVATA ED ERA Già LA SORELLA ZITELLA, MA VI PARE, CHE BELLO PERò, NON VEDEVA L’ORA DI ESSERE LA ZIA KOOL. «RENDI NAH FELICE QUINDI SONO FELICE ANCHE IO» inutile specificare che nel momento in cui avesse smesso di rendere nah felice – o peggio, l’avesse resa triste - Hazel non avrebbe trovato un corpo su cui piangere il fratello. Jess era buona, ed INFATTI anche quella sarebbe stata una buona azione: chiunque facesse stare male la Bloodworth commetteva un atto gravissimo ed imperdonabile, perché Nah meritava solo amore. Non le sembrava opportuno rovinare il momento ricordando quanto la vita fosse effimera. «hai già pensato a come?? qualcosa di intimo, o un gran gesto?? E L’ANELLO? POSSO SCEGLIERLO CON TE?» perché? Beh, ovvio: perché aveva buon gusto.

    chissà..................chissà. scusami tanto chris, scusami jess, SCUSATEMI TUTTI MA è STATO BELLISSIMO GRAZIE DELL'OPPORTUNITà RIFACCIAMOLO PIù SPESSO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
     
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    Senza pensarci due volte, ed anche ignaro del fatto che un virus malefico fosse esattamente dietro l'angolo, il McPherson ficcò un polpastrello nel denso impasto dolce che si era venuto a formare, e dopo averlo estratto lo portò alle labbra per assaggiarlo.
    Approvava. Con ancora il dito in bocca, guardò Jess colpevole e con espressione che voleva dirle nessuno lo saprà mai. Dopotutto, la cucina si divideva anche tra quelli che assaggiavano le cose con le dita, e quelli che usavano i cucchiaini: ovviamente il McPherson rientrava nella prima categoria.
    E poi le sue dita erano pulitissime!
    Magari non aveva il terzo occhio, ma poteva andare ad intuizione: l'impasto sembrava troppo caldo, essendo stato lavorato con vigore fino a quel momento. Lo lascerei raffreddare un po', sennò le gocce si sciolgono. Così dicendo, afferrò un telo pulito per coprire il contenitore che conteneva i futuri biscotti. Confessare a Jess l'intenzione di fare quel grande passo con sua sorella, era stata un'azione sì dettata dall'impeto e dall'impazienza di condividere con qualcuno quell'idea - e non qualcuno a caso, sua sorella! - ma anche perchè voleva...studiarne la reazione, per così dire. Si aspettava diverse reazioni, in verità. Jess avrebbe potuto reagire bene, o male. Bene, perchè alla fine il matrimonio era un passo importante per una coppia, un simbolo d'unione e d'amore, la volontà di unirsi per creare insieme una famiglia, passare la vita insieme, condividere gioie e dolori, eccetera. D'altra parte, però, avrebbe potuto reagire male perchè davvero? così presto? ma ci aveva pensato bene? ma era sicuro sicuro? dopo tutto ciò che era successo? In verità, Gideon McPherson credeva che piano piano, tutti i suoi contatti più stretti sarebbero venuti a conoscenza di questa sua intenzione, e Narah sarebbe stata l'ultima. Raccogliere le reazioni di chi conosceva entrambi era per lui importante, non perchè non fosse sicuro di quella decisione: lui lo era, era sicuro che volesse questo per il suo futuro, per il loro futuro, se anche Nah avesse voluto. Era ciò che aveva visto nello specchio delle emarb nel suo periodo più triste, quando ogni certezza che aveva si era sgretolata cadendogli addosso come massi uno sopra l'altro. Ma lui era sempre stato un tipo razionale, e quindi doveva necessariamente dubitare, porsi delle domande, stilare una lista di pro e contro, mettersi in discussione, andare contro sè stesso e desiderava che anche gli altri gli andassero contro, perchè avere più punti di vista - sebbene fosse un qualcosa di strettamente personale e che interessava solo lui e Narah - gli era sempre stato necessario per crescere, e per confrontarsi con sè stesso. Non sarebbe stato Gideon McPherson se non si fosse complicato la vita, almeno un po', anche da solo.
    AAAAAAAAAAAAA
    L'urlo di Jess rischiò di anticipare di parecchi anni l'uso dell'amplinfon, ed a quella reazione, istintivamente chiuse gli occhi. Non aveva senso, dato che ascoltava con le orecchie basta mi tappo le orecchie che poi sto leggendo con gli occhi cit. Quindi tu approvi. Non era davvero una domanda, perchè se d'impatto quell'urlo poteva essere interpretato in vari modi, l'espressione della ragazza non poteva essere fraintesa. Ed era felice di questo. Perchè aveva l'approvazione di sua sorella (almeno di quella di Narah, perchè Hazel certamente gli sarebbe andata contro . ) Cioè, era come...avere l'approvazione di suo padre nel 1800 o giù di lì. Non potè trattenersi dal sorridere, vedendo la reazione spropositata di lei, saltava, gioiva, e questo intenerì il McPherson non poco. Sentì il cuore iniziare ad accelerare il proprio battito nel petto, sentendo quella realtà un po' meno fantastica, ed un po' più vera. Gliel'aveva buttata lì, quasi come battuta che non sapeva davvero a cosa avrebbe portato, ed ora sentiva il tipico calore nel petto, che anche gli arrossava le guance, e che poteva descrivere come felicità. Questo è davvero importante per me. Significa che non sono del tutto impazzito, o se lo sono, lo sei anche tu!! Sollevò le spalle, però, alle sue domande. Perchè in verità essendo un'idea ancora poco definita, dettata più dal cuore che dalla testa, non aveva ancora strutturato. Ma certo, doveva pensare al come - qualche mezza idea l'aveva, ma appunto doveva fare una lista e poi analizzare bene ogni opzione. Devo fare una lista di possibili proposte, ma pensavo a qualcosa di intimo. Sicuramente intimo, un gran gesto lo avrebbe visto certamente floppare più volte e pure davanti a tutti (sarebbe inciampato e caduto a terra sul più bello, per dirne una). Non voleva mettere Nah in imbarazzo, ed era statisticamente provato che i gesti plateali portassero ad accettare la proposta con più facilità date le condizioni un po' costrittive - è più difficile dire di no quando sei circondato da occhi che ti osservano e sperano che tu dica sì! - e se Narah aveva anche un solo dubbio, era bene che lo esprimesse nella più completa tranquillità.
    E poi, l'anello? L'ANELLO.
    Avrò bisogno di tutto il supporto possibile, in genere mi fermo alle collane, gli anelli sono off limits per me quindi sì, AIUTO. Okay, in realtà non era proprio così, nel senso che aveva una mezza idea anche su questo: sicuramente, per Narah, pensava a qualcosa di molto delicato, com'era lei. Ma...Jess sembrava entusiasta all'idea, e renderla partecipe era sicuramente ciò che Gideon avrebbe voluto.
    Ma ecco, essendo ancora una fantasia su un evento che sarebbe avvenuto tra 5484930 anni dopo il diploma, aveva tutto il tempo del mondo (+ una pandemia di mezzo) per rifletterci.
    E, ripensandoci ancora, riprese a sorridere. Sono davvero felice Jess. Si avvicinò aprendo le braccia per stringerla, con affetto.
     
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    «Quindi tu approvi»
    era forse... dubbio? perplessità?? incertezza??? quella che aveva captato nel tono di voce del ragazzo???? bisognava rimediare: «CERTO CHE SI!!» e no, probabilmente di lì alle prossime ore non avrebbe mai smesso di urlare, troppo felice per potersi trattenere. Anche se la goodwin non fosse stata una fan degli urli e del parlare anche a voce in CAPS (sul suo telefono era fisso, non scriveva mai a caratteri normali... oppure, quando lo faceva, poteva significar solo due cose: a) aveva fatto l'ennesimo rewatch di bambi ed era triste o b) a casa erano finiti tutti i dolci), comunque in quella circostanza non avrebbe potuto far altrimenti. Era appena venuta a conoscenza di una cosa MAGNIFICA ed ECCEZIONALE e BELLISSIMA e ERA L'UNICA A SAPERLA??? UN SEKRETO????? Sarebbe stato difficile, davvero difficile, tener per sè l'entusiasmo e non farsi sfuggire qualche parola di troppo con nessuno, soprattutto con nah, eppure... poteva farcela.
    Doveva farcela.
    E magari avrebbe reso un pochino la vita a gid un inferno sollecitandolo costantemente a fare la proposta così da non dover soffrire a lungo, ma questa è un'altra storia. Anyway «IO SONO FELICE SE VOI SIETE FELICI!!! E NAH SARÀ TANTO FELICE!!!!» già riusciva a vederla!!! la sua sorellina!!!!! magnifica in abito da sposa!!!!! e immaginare la felicità sul suo volto??? non poteva farcela, le veniva da piangere!! «MI VIENE DA PIANGERE! passami quello scottex là vELOCE» con tanto di schiaffetti al braccio del ragazzo per intimargli di MUOVERSI, altrimenti rischiava di contaminare tutto l'impasto con le sue lacrime, ma hey non capitava mica tutti i giorni di ricevere notizie simili!!! Jess aveva vissuto una vita intera senza aver il minimo ricordo della sua sorellina, della felicità che aveva provato la prima volta che le aveva stretto un dito con quelle sue manine minuscole e di tutte le volte che si era affacciata alla sua culla e fatto di tutto per farla ridere ed ascoltare per l'ennesima volta la sua risata. Era stata la sua prima amica, e poi gliel'avevano portata via. Sua madre scappando con lei e lasciando jess indietro, suo padre strappandole via i suoi ricordi. Poi, anni ed anni dopo, di quei ricordi se ne era riappropriata.
    E poi anche del rapporto con sua sorella.
    Tra le due, sulla carta era jess la più grande, ma... nel concreto? palesemente lo era narah. E lo dimostrava ogni giorno, infatti SI SAREBBE SPOSATA! COME LE PERSONE ADULTE E MATURE!!! MIO DIO ERA TUTTO COSÌ BELLO!!!!!! E no, non pensava affatto gideon fosse impazzito (e infatti era pazza lei.), ma ANZI! «lo sai quante volte sono morta io? ben tre!!» che dire: ormai era uno di famiglia, sentiva di potergli dire quei segreti. «due non fisicamente, ma insomma entrambe le volte ho comunque dovuto abbandonare tutto della mia vecchia vita... sono state morti morali» prima i suoi amici in america, poi quelli ad hogwarts... «la terza invece sono proprio...» emise un verso strozzato, con tanto di lingua di fuori e gesto della testa mozzata con la mano, proprio come vedeva sempre fare nei film! «e questo per dire che.. sembra banale, ma la vita è breve, e imprevedibile e...» ed era una cosa bella, ciò che avrebbe fatto gideon: la goodwin non credeva affatto esistesse un'età "giusta" per certe cose. SArebbe stata una cosa che li avrebbe resi felici? BENE!!!!! Che fossero giovani, che si fossero rimessi insieme da poco... era tutto rumore di sottofondo, non aveva alcuna importanza «e NIENTE SONO TANTO FELICE ANCHE IO!!! NON VEDO L'oRA!!!!! MI METTO SUBITO ALL'OPERA PER CERCARE NEGOZI BELLI DI ANELLI MA CE L'HAI UN BUDGET???? O UNA PIETRA CHE TI STA A CUORE??? MIO DIO COME SONO EMOZIONATA!!» in caso non si fosse capito, ERA EMOZIONATA!!! saltellava sul posto incurante della farina a spargersi attorno a sè o di tutto il resto: la SUA SORELLINA SI SAREBBE SPOSATA!! CON GEDEONE SPACCADENTI L'AMICO DEGLI INSETTI!!!!! era tutto troppo bello «DOBBIAMO ANDARE A COMPARE UN'AGENDA!! PER SCRIVERE TUTTO E PIANIFICARE!!!» #priorità
     
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