extra: torneo - I girone (c)

arturo maria hendrickson freaky friday → jordan griffith

Era proprio il caso di dirlo: «limore taichi» nel senso che avrebbe dovuto fare come lo special, Arturo, e iniziare a scolarsi boccette di xanax come se non ci fosse un domani a starsene al posto suo ed evitare quel genere di attività. Le cose aggressive (tipo il QUIDDITCH!!11! #wat) non facevano per lui, e "club dei duellanti" ce l'aveva per definizione, la componente aggressiva. Quindi che diamine gli era saltato in mente? Ah, sì.
Person A, looking @ person B: what an idiot
Person A, looking fondly @ person B: ....but it's my idiot

Anche se, tra tutti e due, il vero idiota era lui per aver scelto di seguire Costas in quella follia.
Quand'è che poteva iniziare a fingersi morto ed essere trascinato finalmente via dal ring? Doveva aspettare un gong, un quantitativo indefinito di minuti, che venissero abbatuti tot compagni...? «chiedo.» cit. E invece non chiede, ma guarda Costas venir giù come una pera, tramortito dall'attacco avversario.
Una difesa di merda, la loro, non c'è che dire. Come se non ci avessero manco provato - e forse, l'uno distratto da culi come al solito, l'altro già provato dalla vita come al solito, era andata proprio così.
Gli occhi chiari di Jordan saettarono dalla figura inerme del compagno alla propria, mentre un'espressione inorridita gli deturbava quel volto preso prestito, altrimenti grazioso e solare.
C'era qualcosa di vagamente mistico e sbagliato nel vedere se stesso fare del male in maniera così violenta ad un compagno, ad un confratello, ad un amico. Quell'espressione invasata e ora persino soddisfatta che leggeva sul proprio volto era estranea e gli faceva quasi paura, tanto quanto sapere che quella era Willow e si stava godendo tutta la puta scena. «Qué bestia eres» ma solo sussurrato, appena spinto oltre i denti stretti, mentre Costas veniva trascinato via dal campo e lui non poteva fare altro se non guardare; uno sfogo personale quello, certo, perché essere maleducato verso una Willow omicida era una mossa intelligente solo fino ad un certo punto.
Una volta rimosso l'impedimento - no, rimosso Costas, come aveva potuto essere così sciocco da tentare la sorte con quel gesto sconsiderato ay Dios mío quante volte glielo aveva detto che prima o poi ce le avrebbe prese di santa ragione ti prego Signore fa' che stia bene, pls - la battaglia riprese, più violenta di prima.
La piccola Barney era in realtà Sunday (*blaise's voice* «waaaaat») il che lasciò il latino un attimino perplesso; quello e il fatto che per un attimo sia lui che Barry (well, ciao cognà.) sembravano essersi dimenticati di essere nel bel mezzo di una battaglia e si erano messi a parlare di tette. Uno parlava e uno ascoltava, tipo carabinieri. E lui non ci teneva tantissimo a riprendere a menare i compagni ma, insonma...... «...desculpe» no così, sai com'è, QUI SI MUORE !!111! Kinda letteralmente visto che uno era già dipartito e l'altro era Barrow Cooper, non una garanzia se non quella di morte certa. Una certezza che forse era contaggiosa. «Ay madre mia, fa che sia breve e indolore»
Willow: unless..........

E infatti: «paura hendrickson?» «SÌ!!!111» gli occhi chiusi, la fronte corrugata, una mano già pronta a correre sulla zazzera bionda poco familiare, e quella risposta urlata ancor prima di sentire tutta la domanda. CERTO CHE AVEVA PAURA!!1!1!! Aveva avuto incubi PER MESI e in quasi tutti appariva la Beckham, spesso come compagna di disavventura, ma molto più frequentemente come il mostro che voleva farlo fuori. C'ERANO DEI PRECEDENTI!!11!1 La sua paura era più che giustiticata!!!1!1! ED ERA SEMPRE !! SEMPRE !! LA SUA FUCKING FACCIA QUELLA LI!!!!!1!1!1!1
Arturo non ce la poteva fare a processare certe cose.
E poi ci si metteva pure Gideon «HHHhhh CREDEVO FOSSIMO AMIKI» che lo sapeva benissimo non fosse il vero Gideon, quello, ma a quel punto la cosa valeva pure per Jordan #10pa
Un sospiro. «Vabbe» Un altro.
Rassegnato al suo destino, Arturo decise che quanto meno poteva provarci a non farsi maciullare dai fake!Arteon, tentando di sgattaiolare via (quanto meno era un fisico abbastanza simile al suo, non aveva troppi problemi, in quel senso) prima di usare il bastone della sua lancia per fermare il machete di Willow o il colpo di fake!Gid, alzandola sopra la testa con entrambe le mani. Non credeva sarebbe riuscito a bloccarne uno, figurarsi entrambi, ma almeno non aveva accettato la sconfitta passivamente! Erano progressi, seppur minimi.
E intoltre, speriamo che l'asta non venga tranciata in due, ma pure se fosse, una volta parato il colpo (ci si spera fortissimamente), avrebbe scartato di lato per usare la propria arma (o i tranci di quest'ultima, dai, quello che è, ci accontentiamo) per bloccare l'attacco di Sandy su Barrow, per poi usare il momentum (?) e dargli una bastonata sulle mani per fargli cadere l'arma.

Il tutto provandoci forte forte ma immaginando già Amalie che sprimacciava il cuscino della brandina che lo attendeva in infermeria, ne era certo #grazieSis

arturo maria hendrickson freaky friday → jordan griffith

«cavolo, stai bene?»
Che Gideon fosse un patatino, Arturo lo sapeva benissimo e gli voleva bene anche per quello, ma quella domanda servì a cementare il sospetto dello spagnolo che sotto i riccioli scuri del corvonero ci fosse qualcuno decisamente poco abituato alla Beckham, perché chiunque la conoscesse almeno un po' sapeva che porre domande del genere in mezzo al campo (di battaglia o di quidditch, same thing) era inganno !! slealtà !!
Si ritrovò a scuotere la testa e ad annuire nello stesso momento, il primo per interrompere la domanda e la seconda per dire che sì ti pare ah ah ah sta benissimo alla grande *ok, all right plays in the background* «its fine im fine okay alright» stava 'na meravija. 'na crema.
«un altro nome per la mia lista» non una gran bella settimana, quella, per Jordan. Arturo gli rivolse l'espressione tipica di chi ti capisce nel profondo, realizzando in quel momento che per il compagno quel combattimento doveva essere stranissimo almeno quanto lo era per lui e si sentì in dovere di scusarsi per... cosa non lo sapeva, esattamente, forse per essere lui senza il suo permesso, per aver colpito i suoi compagni, per essere semplicemente lì: una motivazione per scusarsi, d'altronde, la trovava sempre. «mi dispiace!» nel dubbio, per tutto.

E se qualcuno ad inizio scontro gli avesse detto che a sopravvivere sarebbero stati lui e Barry, Arturo si sarebbe fatto il segno della croce dieci volte e ci avrebbe pensato su almeno cento prima di entrare in arena. Eppure eccoli lì, più o meno illesi - quanto meno nel fisico, nell'anima.....meh. - che riuscivano perfino a portare a termine delle combo quasi perfette. «dovremmo raccontalo ad ams di quanto culo abbiamo avuto quanto siamo stati bravi!» con tanto di sorrisone da cucciolotto che con il volto di Jordan viene benissimo, tra l'altro. Il loro momento di gloria prima di perire, probabilmente.
La faccia di fake!Barney/Sunday iniziava a somigliare a quella della sfinge, ora, e il sangue colava copiosamente dal naso, al punto da suscitare in Turo i primi conati di vomito; sarebbe stato davvero troppo bello arrivare alla fine della sfida senza rimettere la colazione, davvero troppo bello :c
«ti abbiamo fatto male? SCUSA!!» per davvero, Sà, Arturo a differenza di Willow non era lì per mutilare i compagni. Anzi, senza Costas iniziava a chiedersi perché fosse ancora lì; forse perché non aveva le palle per abbandonare il ring, scappando a gambe levate, e farsi deridere da tutti i presenti. Preferiva di gran lunga esser messo ko.
A quel punto, dunque, non rimaneva altro da fare se non continuare ad agitare la lancia manco fosse una majorette nel bel mezzo di un'esibizione, colpendo un po' (ad catsum) dove capitava. Era vicinissimo a Barry, tra l'altro (perché tendeva a gravitare verso altri corpi, quando in difficoltà, alla ricerca di protezione, che ci volete fa NON E' GRIFONDORO PER UN MOTIVO) quindi non ci mise molto a notare l'attacco indirizzato al cognatompagno, attacco che tentò di parare con l'asta della lancia (ancora? SEMPRE e allora perché non hai preso un dannato bastone, arturo, boh) non prima di aver spintonato via BarneySandy dal suo cammino. «permesso» manata sulla spalla per farlo levare da mezzo e poi difesa su barry, ja, in quest'ordine, vale? ma sì dai.

arturo maria hendrickson freaky friday → jordan griffith

In un attimo, una ecatombe.
Cioè, Barry cON QUALE CORAGGIO LO ABBANDONI SOLO CONTRO TRE UNFAIR !!11!11 Potevi spezzare un po' la monotonia E NON MORIRE PER UNA PUTA VOLTA NO??? così PE PROVA L'EBBREZZA DE RIMANE' VIVO!!!!
Non se la sta facendo sotto, Arturo, no no.
Si sente, per citare un saggio con la zeppola: "più perso di Leone senza Marilù" (pinguini? sempre.)
Si sente preso per il culo dal destino: lui che non ci voleva manco stare, the last one standing.
Si sente esattamente come Jordan nella gif: le mani sulla faccia per la disperazione, forse se spinte forte abbastanza potrebbe persino soffocarsi da solo, un modo meno doloroso di morire anziché farlo per mano della Beckham.
La sente, la pressione dei compagni di squadra rippati: e ricordiamoglielo al mondo chi eravamo e che potremmo ritornare. Difficile perché sono entrambi strane copie di Rosaspina nel sonnellino de ventordici anni, ma insomma.
E comunque, chi erano? Uno eccitato 24/7, un fattone e Arturo.
«hhhh» sempre un buon momento per invocare cciuliah
cciuliah, sollevando gli occhi da illustrator: meh

Le nocche bianchissime per la stretta quasi a morte sul legno ruvido della lancia, il respiro affannato e gli occhi chiari a guizzare sugli avversari - Willow e Jordan, sì, ma con l'aspetto degli #arteon CHE IMMAGINE BIZZARRA COME ULTIMA COSA DA VEDERE PRIMA DI MORIRE e poi niente, Sandy è già a terra e non guardarlo non guardarlo non guardarlo sennò vomiti pure l'anima, Arturo. E non lo guarda, anche perché le sue attenzioni sono un attimino impegnate altrove, tipo sulla sua copia sputata che lo minaccia col machete. Ancora? Sempre.
E Jordan che lo vuole prendere a bastonate.
Una sa di sentenza di morte, l'altra di un gesto di clemente aiuto.
«Credimi,» ci prova ad alzare entrambe le braccia prima di esser colpito dalla spada di legno di Jordan, ci prova davvero, e intanto tiene gli occhi fissi su Willow perché una cosa Arturo la sa: non stacchi mai gli occhi dal predatore che ti vuole far fuori. O dal ragno che gira in stanza: il momento in cui non lo guardi, il momento in cui non lo vedi, sai di essere fottuto. Le sue attenzioni sono tutte per Willow, e oh Dio, avrà gli incubi per settimane, vero? Si vedrà ripetutamente fracasse il crano da una copia folle di se stesso. Altro che Butcher of Baltimore.
Altro che grancassa.
«Credimi,» vorrei averlo già fatto da un pezzo «i piani erano quelli.» Possibilmente avrebbe voluto arrivarci sulle sue gambe, ma non poteva sempre avere tutto. Con l'asta sopra la testa, spera di poter bloccare anche l'arma della Corvonero - non poteva scegliere qualcosa di meno splatter? jeez.
«D U C K» lui vi ha avvisato. Avversari avvisati, mezzi salvati.
Un avvertimento, sì, perché quello è il genere di persona che Arturo è: ti colpisce (o quanto meno ci prova) ma ti avvisa prima di farlo.
E poi, perché ha visto davvero troppe volte Mulan, inizia ad agitare (alla cieca) il bastone sulla testa al ritmo di Farò di te un uomo. E siccome è un fucking watusso, con queste sembianze, il bastone sembra aver scelto come bersaglio Jordan (giuro è stato casuale, colpa di random.org, a cui mi sono affidata per sollevarmi da qualsiasi tipo di scelta, scusa bro, seriously)
«Andiamo all'inferno insieme?»
Tanto per un motivo o per un altro, un posticino riservato già ce l'aveva.