| thor_de thirteenth freaky friday → callie_jackson | |
«... MA ALLORA SIETE PROPRIO DELLE MERDE. NON È GIUSTO! INGANNO!! SLEALTÀÀÀÀ! LO DICO A WENDY! ... No ok non è vero, non mi faccio difendere così, io. TSSSSSSK».
Thor era già incazzata, anzi, come suo solito lo era di base e basta, incazzata, dico, ma poi il prof Barrow aveva fatto ingurgitare a tutti la Pozione Polisucco e li aveva costretti a usare la magia e non il corpo. Inoltre già si sentiva a disagio
dentro Callie, figuriamoci quindi se non poteva usare le mani. E i piedi. E i denti, soprattutto.
Era quindi incazzata come una biscia.
«No 'sto cazzo. Non sono una serpe!» Giusto Thor hai ragione, sorry. Era incazzata come una iena.
«NO». Va bene, va bene.
Era incazzata come un TASSO.
«Ecco, finalmente hai capito. I tassi incazzati sono pericolosi. Ti si attaccano alle palle e...»sì ok Thor abbiamo capito.
«SIETE DELLE BESTIE!» era incazzata, appunto, tantissimo, ma era anche triste per i suoi poveri compagni.
«Dylan non sarà felice. E manco Hazel. La VERA Hazel, non tu, maledetta.E MANCO IO SONO FELICE. NON POSSIAMO PERDERE!» E POI COSÌ SAREBBE STATA ELIMINATA SUBITO! MA LEI VUOLE PRENDERE A BOTTE TUTTI! Ed era troppo competitiva per accettare una sconfitta, specie se tanto infamante. Piuttosto era meglio morire male.
E niente, era proprio tanto incazzata. Se di solito era esilarante vederla in questo stato - almeno secondo Sandy -, adesso lo era ancora di più, per certi versi. Non sembrava, come sempre, uno scoiattolino rosso con la rabbia (proprio la malattia), ma, essendo nel corpo di Callie, ora assomigliava di più a una giraffa dinoccolata e scoordinata, visto che le gambe della special erano lunghe circa due volte le sue.
Se doveva morire, l'avrebbe fatto con onore.
«Io con la mia bocca ci faccio quello che mi pare!» esclamò, per poi fare una linguaccia molto matura alla finta Hazel. Era veramente sconvolta nel vedere l'amica parlare come... come chi? Un po' le sembrava...
«Ma non sarai una degli odiosi cugini incestuosi?» ecco, se fosse stata Nice un po' di paura ce l'aveva. Bertie no, non faceva paura neanche alle mosche.
«... GIULIANO????» PERCHÉ NON L'AVEVA CAPITO SUBITO?
«NON CI PROVARE! I TUOI UCCELLI NON LI VUOLE NESSUNO!» specie Joni... vero? VERO?
Non era pronta a venire sommersa da uno tsunami di acqua e uccelli, la De13.
«PROTEGO!» gridò con tutta la voce di Callie, come se l'aumento di volume potesse rafforzare anche l'incantesimo. Dall'acqua? Dagli uccelli? Nel dubbio, entrambi.
«Spero vi piacciano gli uccelli arrosto... Calientus!» in effetti, ora che ci pensava, nonostante tutto aveva un certo languorino. E poi, oh, acqua e fuoco! Un abbinamento perfetto! Se l'acqua distrugge il fuoco sarà vero anche il contrario, no?! (#no).
Quindi, con un ultimo, disperato (e inutilissimo) tentativo, Thor cercò di scagliare un
«EXPULSUM!», pronunciato comunque ad alta voce perché era una tassa, lei, non una subdola serpe.