[oblinder] i. the magician

trashino + perasperaadastra

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    Magari la lettera, quella che ti è arrivata anonima la sera prima, non l'hai neanche aperta. Forse neanche vista, se non intenzionalmente ignorata. Oppure l'hai vista, ed hai pensato fosse lo scherzo di un amico, di uno sconosciuto annoiato, del vicino di casa a cui hai accidentalmente dato fuoco alle rose del giardino - insomma.
    Potresti non averci dato peso. O l'hai fatto, ed hai passato gran parte della notte a chiedere aiuti e suggerimenti alle persone di cui ti fidi, a cercare su internet, a rigirarti nel letto provando a dormire (o peggio, o meglio: a non, dormire).
    Insomma. Non importa la considerazione che tu abbia avuto della pesante busta lilla, e non importa quante precauzioni o meno tu abbia preso in merito.
    Vai a dormire nel letto della tua camera, sotto le tue coperte, circondato da un mondo che conosci ed odi ed ami a seconda dei giorni.
    Il dove apri gli occhi il giorno seguente, però, è un mistero.

    Dev'essere stato l'odore, a svegliarti. Un olezzo tutt'altro che piacevole, un misto di bruciato e polvere che ti fa arricciare il naso. Ti massaggi le palpebre abbassate, rannicchiandoti su te stesso quando senti l'aria farsi pungente...qualcuno ha aperto una finestra?
    Socchiudi le palpebre: no, decisamente nessuno ha aperto una finestra. Ti svegli in una di quelle capanne di stoffa ch'erano solite abitare veggenti e pozionisti all'interno del wicked park; logora, accartocciata, piena di buchi e odorosa di muffa.
    E quando esci, lo spettacolo non migliora.
    Le strade piene di macerie. I palazzi crollati per intero od a metà. Una luce bianca, innaturale, a illuminare il tutto come si trovasse in un limbo fra alba e tramonto perenne.
    E le persone. Le persone...non ci sono.
    Così come i rumori.
    Non riesci a sentire niente.
    Ha tutto l'aria di vecchio ed usurato, di consumato e spaccato - di morto.
    Non c'è nulla di vivo, da quelle parti, e l'idea che offre è che non vi sia nulla di vivente da molto tempo. Ti rendi conto di non essere solo, però: c'è qualcuno, con te. Forse sta dormendo; forse è morto. Probabilmente non è morto.
    Abbassi lo sguardo. Un chiodo tiene impigliato al suolo un pezzo di carta, e quella che sembra essere una carta dei tarocchi: the magician. Sul foglio, ci sono solo sei parole - e mai avresti pensato che sei parole potessero pesare così tanto.
    Eppure lo fanno.
    Non è possibile leggere nei sogni.


    Ci sono altri tre foglietti, uno indirizzato ad entrambi, ed uno per ciascuno di voi.
    (insieme) arriva a quella che pensi essere la zona più sicura.

    (trashino) crea una playlist basandoti sulle lettere che compongono il nome della tua crush

    (perasperaadastra) fare una caccia al tesoro

    Frugandovi nelle tasche, potete trovare un happy meal (trashino) <s>magari non in tasca, dai....perdonate i miei copincolla.) e una scatola di cioccolatini (perasperaadastra).
    Ah, quasi dimenticavo: la magia non funziona.


    tarocchi
     
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    L'odore pungente di bruciato e .. ma che era, muffa?? gli arrivò dritto al naso e, seppur parecchio controvoglia, lo portò a prender quella tragica decisione: alzarsi dal letto. In condizioni differenti avrebbe ignorato la cosa, girandosi dall'altro lato e sporgendosi a prender la maglietta che teneva da qualche parte vicino a sè - niente da fare, per quanto ci provasse ad andare a letto vestito, alla fine in un modo o nell'altro di notte si metteva a petto nudo contro la sua stessa volontà - così da usarla come mascherina per non sentir gli odori sgradevoli e tornare così a dormire tranquillamente. Cos'era del resto un po' di puzza di bruciato in confronto agli odori sgradevoli che si era beccato dormendo in strada, nei giorni post diploma in cui non era riuscito a scroccare un divano dove passare la notte?? Erano lontani ormai i tempi in cui posh era davvero /posh/, ricco rampollo abituato a standard altissimi: di lui si potevano dire un sacco di cose, ma di certo non che gli mancasse lo spirito d'adattamento.
    E dunque sarebbe stato in grado di tornare a dormire in un attimo se solo... beh, voleva bene ai suoi coinquilini!!! ERANO DIVENTATI LA SUA FAMIGLIA!!!!! Quindi no, se uno di loro stava prendendo fuoco nella propria stanza non poteva certo ignorare la cosa. Anche se ciò comportava perdere preziose ore di sonno, soprattutto in vista di una giornata intera in compagnia della BestiolinaTM. E così, con tutta la forza che aveva, eccolo ad urlare alle.. sei? sette?? undici??? ma che ne sapeva di che ore fossero, mica lo teneva un orologio sul comodino quindi non aveva senso aprire gli occhi per controllare. «KIIII/IIIIING TI SEI DI NUOVO BRUCIATO LA FACCIA CON LA PIASTRA????» e sì, ovviamente era sicuro al 77 99% che a star bruciando fosse lui e non poor, visto che tra i due il biondo era il più scemo ingegnoso, più incline a provare cose nuove! La fissa dell'amico per la piastra mica la capiva, soprattutto perchè gli sapeva un po' da masochista visto che, puntualmente, finiva con l'arrostirsi la faccia (ma hey, ad ognuno i propri kink: se era per il sadomaso, chi era posh per giudicare) ma del resto lui aveva i ricci perfetti quindi sapeva di esser di parte: l'esistenza stessa di quelle macchine era una minaccia per i suoi capelli!!1!
    Non ricevendo una risposta, al terzo «KIIII/III/IIIIIIIING» iniziò ad insospettirsi, anche perchè non sentì nemmeno i classici battiti contro il muro da parte di un poor in dormiveglia che, di sopportazione per le classiche urla delle due coinquilini, ne aveva davvero poca.
    Sbuffando esasperato, il ragazzo si tirò su, allungando un braccio alla ricerca della sua amata Galà - il peluche che gli aveva regalato il suo fan number 1 (mac)(anche noto come mosquito), non la tigre bianca che aveva comprato a dodici anni - e preoccupandosi non trovandola accanto a sè. 'mpossibile, DORMIVA SEMPRE CON GALÀ VICINA!!!!! Ma oltre a galà, il ragazzo si accorse che a mancare erano anche a) un letto, b) la sua stanza e c) la sua maglia. e dio, era in momenti come quello che odiava la sua particolare forma di sonnambulismo!!1! ma ogni forma di malumore per l'assenza di quelle cose fu cancellata quando il ragazzo si rese conto di cosa invece aveva ancora con sè!!1! «COLAZIONE CON I NUGGETS!!!1!» perchè sì, poor aveva provato a metter in discussione l'amore infinito del gates per quelle magike crocchette di pollo e, per dimostrare invece che il suo amore era puro e trascendeva da dettagli piccoli e artificiali come le ore di una giornata, il ragazzo si era comprato un happy meal prima di tornare a casa, così da mangiarlo a colazione. Perchè per l'happy meal non c'erano orari: era buono sempre, di mattina o di sera, con patatine e nuggets vecchi di due giorni o appena usciti dalla friggitrice con olio non cambiato da una settimana.
    Ed era lì, a trafficare con la chiusura dell'happy meal - che sì, era fatto di carta, ma lui l'aveva chiuso con la spillatrice ed il nastro adesivo per non cadere in tentazione durante la notte e mangiarlo prima del tempo - quando si accorse dei fogli inchiodati a terra. «Non è possibile leggere nei sogni.... ma pensa, credevo fosse una cosa solo mia!» perchè lui non leggeva, punto. La carta... well, la guardò per un po' ma mica sapeva cosa significasse, non riusciva a star dietro ad eddie quando si portava dietro gwen e iniziavano a parlare di tarocchi e roba di ritri strani.
    Non capiva il senso di esser lì, ma un sospetto ce l'aveva: «siAMO AL GRANDE FRATELLO?? AD UN REMAKE DELL'ISOLA DEI FAMOSI?????» no vabbè, giusto per capire!! Lui era disponibile a tutto ma sarebbe stato carino.. chiedere?? prima???? ma vbb era contento anche così, se poteva funzionare per guadagnare nuovi fanz con il suo innato charme allora era prontissimo «arriva a quella che pensi essere la zona più sicura"... tu che dici, quale potrebbe essere???» chiese, rivolto all'altro cadavere poco lontano da lui. Che, sperava, non fosse un cadavere vero: i reality in coppia erano belli, tipo pechino express!!! e poi a posh un cervello serviva, e era consapevole del fatto di non poterlo trovare nella sua, di scatola cranica. L'altro foglietto invece lo fece sorridere: che furboni gli autori, ad architettare quelle tecniche per estorcergli un informazione che interessava tanto al pubblico!!!1! Avrebbe dato loro ciò che volevano, ma più avanti: aveva visto abbastanza reality da sapere che la suspense era fondamentale! «e comunque lochesion pazzeska, sembra il set di un film post apocalittico MA CHE SIAMO AD HOLLYWOOD????????» BELLISSIMO, L'AVEVA SEMPRE VOLUTA UNA STELLA TUTTA SUA SULLA WALK OF FAME
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    QUA LA QUOTE WOW QUA LA QUOTE
    Aprì la porta della casa con una cautela tale da sembrare un ladro. Ormai aprire la porta di casa senza fare alcun rumore era una delle skills che aveva imparato in quegli anni e che aveva affinato nell'ultimo periodo. Doveva far in modo di non fare il minimo rumore per non svegliare suo padre. Dire che ne fosse terrorizzata era poco: da qualche mese a quella parte aveva rincominciato a bere diventando nuovamente aggressivo nei suoi confronti, anche perché era l'unica su cui poteva effettivamente sfogarsi e fortunatamente non era a conoscenza della presenza della sorella a Londra altrimenti sarebbe stato decisamente peggio. Non avrebbe mai voluto vedere sua sorella nuovamente vittima di suo padre. Coraline comunque non era stupida, aveva evitato le feste e trascorso un Natale da sola in un ristorante mentre per Capodanno non aveva dovuto neanche inventare una scusa perché era stata invitata ad una festa. Teneva sotto controllo gli appuntamenti del padre, quando usciva e faceva in modo di mettere piede in casa solo dopo essersi assicurata che suo padre facesse tardi. Se da un lato riusciva ad evitarlo la maggior parte delle volte, quando finalmente si incrociavano. Non poteva evitare suo padre per sempre ma aveva fatto in modo di avere più turni in ospedale e dare disponibilità a turni extra pur di non mettere piede in casa. Inutile dire come, arrivati a Febbraio, fosse distrutta. In quel momento sognava il letto più di ogni altra cosa, ma a separarla erano pochi passi. Entrò richiudendo la porta dietro le sue spalle, con la stessa delicatezza. Tirò un sospiro di sollievo non vedendolo alzato in piedi ad aspettarla, quelle erano le giornate peggiori da affrontare ma tutto sommato qualcuno aveva deciso di lasciarla in pace almeno quel giorno. In punta di piedi salì le scale per raggiungere la stanza con la stessa tachicardia che l'aveva (vins e ari) assalita durante la missione di venti in genshin. Questa volta però non avrebbe usato la tattica corri più veloce che puoi, fatti vedere da tutti e ruba lo stesso l'oggetto. Non avrebbe sortito un buon effetto. Arrivata in camera si chiuse dentro con la chiave che portava sempre con sè e tirò un altro sospiro di sollievo. Missione compiuta. Si accorse anche della lettera lilla sul comodino. Inutile dire che Cora amasse le lettere, lei per prima amava decorarle, la prese anche in mano, se la rigirò e la lesse anche ma non sapeva dire se in quel momento stesse già sognando.

    Odore di bruciato. Sentiva odore di bruciato. Nei sogni non si sentono gli odori. Questo significava soltanto una cosa: non stava sognando. Aprì gli occhi per richiuderli immediatamente, accecati da quella strana luce che la circondava. Doveva ancora abituarsi a quella luce. Però c'era odore di bruciato non aveva tempo per abituarsi al mondo!! Spalancò di nuovo gli occhi alzandosi a sedere e guardandosi attorno. Non era in camera. nOn ErA iN cAmErA. L'ultima volta che era successo era finita in un'altra linea temporale. Cosa stava succedendo?? Era sicura di aver chiuso la porta a chiave però. Doveva esserci sicuramente qualche botola nascosta in camera sua. Finire nel 1919 non era stato un sogno e nei sogni non senti gli odori e questo significava che... quell'apocalisse che stava vivendo era vera?? NO WAY. Dove erano tutti?? Perchè non sentiva nessun rumore? Niente, neanche uno scricchiolio di qualche maceria ancora non ben assestata? Qual era il rumore più assordante? Il completamente nulla. Si poteva letteralmente morire per l'assenza di rumore. «Non è possibile leggere nei sogni.... ma pensa, credevo fosse una cosa solo mia! siAMO AL GRANDE FRATELLO?? AD UN REMAKE DELL'ISOLA DEI FAMOSI?????» Tralasciando l'ennesimo spavento, fortunatamente per lei, la persona al proprio fianco non l'avrebbe lasciata morire così facilmente. «tu stai bene?? ti fa male qualcosa? hai ferite?? ti prego dimmi che stai bene» Si alzò definitamente pulendosi i vestiti, cercando di rispondere anche lei alle sue stesse domande. Stava bene? Se non aveva riportato danni celebrali e/o fosse in coma, poteva dire di star bene. Le faceva male qualcosa? Il cuore. Se quella era la fine del mondo, le faceva malissimo il cuore e aveva un nodo in gola, lo stomaco in subbuglio, ma nient'altro. Aveva riportato ferite? Cercò indizi di ferite ma non le sembrava di averne. Tutto sommato stava bene. Aveva scoperto di avere una scatola di cioccolatini con sè, ma non di ferite nè tantomeno la sua bacchetta o un kit di pronto soccorso anche babbano. Se fosse successo qualcosa, non avrebbe avuto molto per contenere i danni. Era essenziale far in modo che al ragazzo non accadesse nulla. Mentre aspettava una conferma anche da parte del ragazzo, si avvicinò a lui che aveva ancora in mano il foglietto da cui aveva letto la frase precedente e non solo, ne aveva anche altri. «arriva a quella che pensi essere la zona più sicura"... tu che dici, quale potrebbe essere???» Si guardò intorno sconcertata. Un posto sicuro. C'era effettivamente qualcosa di sicuro in quel posto? «mmhhh secondo me dovremmo andare in esplorazione e fare attenzione che niente ci venga addosso a meno che tu abbia qualche idea migliore in mente» disse prendendo poi uno dei due foglietti rimanenti. «fare una caccia al tesoro.» Una caccia al tesoro?? Nel mezzo di quel disastro cosmico?? i mean, nei videogiochi succedeva sempre eh, i mille tesori da scovare su genshin sicuramente non erano mille ma infiniti, però chi poteva essersi divertito a nascondere un tesoro in un momento simile?? Per non parlare del fatto che i tesori non fossero semore esattamente sicuri. «e comunque lochesion pazzeska, sembra il set di un film post apocalittico MA CHE SIAMO AD HOLLYWOOD????????» Effettivamente nel biglietto c'era scritto che non si può leggere nei sogni il che presumeva che quello non fosse un sogno ma non accennava a non essere una finzione. «dieshi!!» sorrise per sdrammatizzare. «allora ciurma, andiamo tutti all'arrembaggio?» ma quale ciurma. FORZA!!
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    lo schema lo sistemo domani uwu
     
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    narah bloodworth, bloccata da qualche parte di londra in quello stesso scenario post apocalittico: "strano, non riesco a usare la telepatia".
    garrison gates, an intellectual: "strano, questa non pensa"
    E sì, in caso qualcuno se lo stesse chiedendo: certo che aveva provato a leggerle nella mente. Tendenzialmente, escluse le missioni con eddie e il resto della gang del bosco, posh era propenso a non farlo senza prima chiedere il permesso o avere quel livello di confidenza tale da sapere che alla persona in questione non avrebbe dato fastidio, ma lì in quell'occasione era stato più forte di lui: se la sua teoria era corretta e quello lì era davvero un reality show, allora avrebbe voluto sapere cosa passava nella testa della sua collegaslashcompagna d'avventura!!1!
    E non era il tipo da dar peso agli stereotipi, posh gates, ma.. beh, le prove a sostegno della tesi del biondo = privo di cervello iniziavano ad esser un po' troppe per poterle ignorare. Prima king, ora la ragazza misteriosa.. possibile che avessero un gene speciale che impedisse loro di riflettere?? Fortunelli, anche a posh sarebbe piaciuto un sacco. Poi però, per un attimo, gli venne un dubbio «...sei king?» così, giusto per esser sicuro. Il coinquilino già switchava a giorni alterni tra l'esser vecchio e giovane, non l'avrebbe stupito più di tanto scoprire che un giorno al mese diventava anche donna!
    Due secondi più tardi, comunque, la ragazza confutò la sua teoria senza neppur rispondere direttamente alla domanda del ragazzo «tu stai bene?? ti fa male qualcosa? hai ferite?? ti prego dimmi che stai bene» non era king «non sei king» sussurrò, più a sè stesso che alla bionda: conosceva king abbastanza da sapere che un tale livello di apprensione non gli apparteneva affatto, o perlomeno mai l'avrebbe espresso in quei termini così...posati, ecco. Al contrario, un "bROOO SEI VIVO? BELLA BRÒ!!1!" sarebbe stato ben diverso.
    Anyway: «ma si FIGURATI tutto apposto!!!» e non era pratico di rapimenti in classico stile oblivion e lezioni traumatiche, ma comunque negli ultimi anni aveva accumulato una certa esperienza riguardo a lochesion decadenti «ho dormito in posti peggiori» e, con suo enorme piacere, quando si alzò notò di non avere neppure la schiena indolenzita!!1! ormai era diventato un pro di dormita per terra.
    «mmhhh secondo me dovremmo andare in esplorazione e fare attenzione che niente ci venga addosso a meno che tu abbia qualche idea migliore in mente» .... ma dai, allora in realtà pensava!! posh tirò un sospiro di sollievo, consapevole del fatto che, se l'unico cervello a disposizione fosse stato il suo, allora sì che sarebbe stato un bel problema. «BELLA LA CACCIA!!!» solo che?? materialmente??? in quel contesto???? «...non saprei proprio come potremmo fare» quei biglietti lo confondevano un sacco «a me dice di fare una playlist» con le lettere della mia crush «ma.. con quale musica» cioè.. dove la metteva??? o scriveva????? doveva forse... recitarla???? «deve esserci una telecamera» lì, da qualche parte «siamo in un reality quindi ci sarà sicuro, dobbiamo solo trovarla» e così avrebbe potuto recitare a lei la lista di canzoni!!1!
    E poi, alla faccia di chi diceva che una testa l'aveva solo per dividere le orecchie - poor, sta guardando te - al gates arrivò l'illuminazione «ho capito tutto» non aveva capito un bel niente «la caccia al tesoro è trovare la telecamera!!!!!!» e così lui avrebbe avuto una telecamera a cui dichiarare in diretta nazionale.. ma che dico, mondiale!, la sua crush. Iniziava quasi ad avere ripensamenti sulla sua teoria iniziale: forse, più che un reality, quello era un piano contorto ideato dalle sue poshette (il suo fanbase!!1!) per ottenere dal loro idolo quell'informazione. Le dodicenni di quella generazione, del resto, si erano evolute un sacco: dovete vedere le minacce che gli inviavano se, entro ventiquattro ore di distanza dal video precedente, il ragazzo non pubblicava un nuovo tiktok. Roba da far accapponare la pelle, del tipo che baby eddie a confronto era davvero un cucciolo puro ed innocente.
    L'unica cosa che ancora doveva capire era il perchè della presenza della bionda... era forse una di loro sotto copertura??? O una povera innocente rapita e coinvolta contro la sua volontà??? Nel dubbio «mi dispiace per questa situazione, davvero» tanto quanto a chris dispiace che la povera cora sia capitata con un rimbecillito simile.
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    «...sei king?» ma king tipo re? «non sei king» a quanto pare non era king. Anche lei avrebbe voluto conoscere un king anche se non aveva ancora cappito se fosse un nome, un soprannome o un re in persona. Magari era un nome in codice per una crush!! non era già San Valentino? Era già successo effettivamente di avere, negli Hunger Games che aveva preparato su Twitter, dei nomi in codice. Gli Hunger Games delle ship erano stati un pretesto anche per rimanere aggiornata su alcune coppie ad Hogwarts tramite alcune persone che conosceva o che comunque aveva conosciuto su Twitter ma sfortunatamente non conosceva tutte quelle persone. Le mancava un po' passare il tempo perennemente in compagnia degli amici, soprattutto ora che voleva evitare al massimo la presenza a casa. Avrebbe proprio dovuto riattivarsi sui social e smettere di fare turni extra ma non era ancora pronta ad affrontare la realtà e soprattutto suo padre. «ma si FIGURATI tutto apposto!!! ho dormito in posti peggiori» non ne era del tutto convinta, ma anche lei non sembrava aver riportato alcun danno quindi doveva credergli sulla parola. «anche io ma non era tanto il fatto di aver dormito lì quanto» e indicò tutt'attorno a sè «tutto questo. le macerie, il fatto che ci sia un silenzio tombale. magari siamo stati attaccati? ma mi sto lasciando prendere dal panico e magari non è nulla di tutto questo» fece un respiro prima di guardare nuovamente il ragazzo e si ricordò che non sapeva nulla della persona di fronte a sè e viceversa. «oddio hai ragione scusami, mi sono distratta con tutta questa storia e non mi sono presentata!! non so chi sia king ma mi dispiace deluderti, io sono coraline ma puoi chiamarmi cora. e tu sei?» come ci si presentava durante un'apocalisse? una stretta di mano? una pacca sulla spalla con uno sguardo d'intesa da sopravvissuti??? Confusa, abbozzò un sorriso. Solitamente si tuffava in un abbraccio ma non le sembrava il caso in quella situazione, soprattutto perché lei per prima era preoccupata e non poco anche se d'altro canto le sembrava allo stesso tempo anche un gioco. «BELLA LA CACCIA!!!» appunto. però anche lei amava le cacce al tesoro ma lì come funzionavano? c'era qualche tesoro nascosto da qualche parte da trovare? Solitamente non si avevano indizi? Oppure semplicemente uno dei due doveva nascondere un oggetto e trovarlo grazie a degli indizi dati dall'altra persona? «...non saprei proprio come potremmo fare. a me dice di fare una playlist ma.. con quale musica» una playlist? Tipo una playlist da sottofondo per accompagnarli in quell'avventura apocalittica? Se erano in un reality sul serio avevano bisogno di una colonna sonora?? «potresti farla a mente... una playlist su cosa? non so quanto io possa esserti d'aiuto non conoscendo i tuoi gusti musicali» Comunque i suoi gusti spaziavano dai musical, alla musica classica e non con cover al pianoforte e violino che poi voleva imparare e sostanzialmente canzoni un po' più vecchie o fin troppo sdolcinate. <b>«deve esserci una telecamera. siamo in un reality quindi ci sarà sicuro, dobbiamo solo trovarla.» pausa d'effetto. «ho capito tutto» lei no. «la caccia al tesoro è trovare la telecamera!!!!!!» solo che nessuno parlava di una telecamera e lei non era poi così sicura di essere in un reality. «mi dispiace per questa situazione, davvero»
    «non credo sia colpa tua ma secondo me dovremmo prima seguire quel biglietto» disse indicando il foglietto che conteneva la frase "arriva a quella che pensi essere la zona più sicura" in quanto era sicuramente più conforme all'ambiente in cui si trovavano. «non ti sembra di stare a wicked park? ci sei mai stato?»
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    «non so chi sia king» greve: checchè ne dicesse poor, king era una persona pazzeska e di conseguenza tutti meritavano di conoscerlo!!1! gliel'avrebbe presentato senz'altro, a fine reality, sperando soltanto che gli autori non avessero voglia di metter su una roba alla grande fratello 2020 e tenerli in quel posto per ben sei mesi: lochesion carina e tutto, ok la fama che poteva ricavane ma.. nel mondo magico, quello era davvero troppo tempo e chissà cosa avrebbe ritrovato una volta tornato nel mondo di tutti i giorni!! Bambini, bambini dal futuro, parentele sconosciute, viaggi nel tempo: pick one from the list. Ma ovviamente non erano queste le eventualità che turbavano il gates, quanto più il terrore che poor e king vendessero la sua collezione di catene d'oro. Con le quali aveva provato a dormire, in previsioni di eventi come quello - rapimenti improvvisi nel cuore della notte? non erano così strani, conosceva un sacco di gente che ne raccontava l'esperienza!!1! - ma non per molto, visto che per colpa loro aveva rischiato di soffocare nella notte.«io sono coraline ma puoi chiamarmi cora. e tu sei?» .. stava forse fingendo di non conoscerlo per non ammettere che in realtà sapeva tutti i suoi tiktok a memoria? comprensibile, lo facevano un sacco di fanz, oramai era abituato. posh ma ki 6 ripigliati «posh, piacere di conoscerti!!» e non gli sembrò necessario aggiungere il suo nome per intero dato che?? escluso suo padre non ce lo chiamava nessuno??? e ormai suo padre non lo chiamava da mesi e mesi quindi... chissà se, dopo un lasso di tempo senza utilizzarli, anche i nomi cadevano in prescrizione.
    Comunque, back to business: «potresti farla a mente... una playlist su cosa? non so quanto io possa esserti d'aiuto non conoscendo i tuoi gusti musicali» entrambe domande molto semplici a cui rispondere, anche se ad una ben volentieri, all'altra.. well, un po' meno. E, guarda caso, quella che invece gli piaceva non era neppure una vera domanda, ma questo di certo non lo trattenne dal rispondere comunque «la TRAP!» perchè sì, amava ribadirlo ogni occasione possibile «di ogni lingua e nazione, anche se ho dei favoritismi» per spagnoli ed italiani, ovviamente: erano i più trash, come piacevano a lui «e..in realtà non credo debba essere a tema? qui dice "basandoti sulle lettere che compongono il nome della tua crush"... » chissà se poteva fare il persessinclairdellacasatadeiserpeverde e mentire spudoratamente, dicendo di non averne una. ah no? non poteva?? si girò verso la telecamera (quale? ah boh, aveva scelto un punto alla sua destra e deciso che proprio lì c'era una telecamera invisibile) come un personaggio qualunque di the office, e rivolse la sua domanda alla regia «dove la volete la playlist? e le lettere devono essere in ordine o va bene tipo anagramma??» e forse la povera cora l'avrebbe preso per matto ma... lui li conosceva certi meccanismi da reality #no.
    La sua teoria, invece, non sembrava molto convincere la ragazza: lo vedeva chiaramente, il suo guardo titubante. E per questo acconsentì alla sua proposta di pensare prima al biglietto e poi alla caccia, potendo del resto far entrambe le cose insieme: chi impediva loro di cercare due cose contemporaneamente?? «non ti sembra di stare a wicked park? ci sei mai stato?» oh
    Si guardò attorno, questa volta concentrandosi davvero e non solo facendosi distrarre dalle circostanze, e si rese conto che sì, sembrava similissimo al wicked!! «ma sai che hai ragione??» ma allora, se prendeva spunto da lì, doveva per forza trattarsi di un reality magico! his time to rise and shine: trovava vergognoso che, nella comunità magica inglese, così poche persone fossero a conoscenza della sua esistenza. «"zona sicura"...» lui ed eddie avevano scippato portafogli e picchiato figure moleste in praticamente ogni angolo di quel luogo, quindi non riusciva proprio a pensare ad un punto... tranquillo?? lì nei dintorni??? le giostre erano pericolose - e più pericolanti del solito, lì in quel set - i tunnel degli specchi o degli innamorati erano il nascondiglio ideale per i serial killer, sulle molle si rischiava di rompersi qualche osso (per una buona causa: niente dava gioia quanto saltare sulle molle) .... «lo stand della pesca del cigno!!!!» era il punto più sicuro che gli venisse in mente!! «chissà se ci sono ancora i peluche premio ANDIAMO A CONTROLLARE????» eh, che ci poteva fare.
    garrison gates nella vita aveva delle priorità molto chiare: 74cm di peluche.
    coraline krum / joined the chat /
    gifs: posh + cora
    i panic! at (a lot of places besides) the disco // sketch by chris
    i see it, i like it, i want it, i got it
     
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