feels so scary getting old

narah ft. beh

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    «COS'È SUCCESSO BRO»
    «UNA COSA GRAVISSIMA BRO»
    «COSA BRO???????»
    «MI MANCAVI BRO»
    «BROOOOOO»

    E fu così che, alle dieci e mezza di mattina, behan tryhard si ritrovò ad hogwarts, dopo aver abbandonato in mezzo minuto il posto di lavoro per rispondere al messaggio di sos del fratello e catapultarsi a scuola. O meglio, la sua vecchia scuola: non aveva ancora metabolizzato il fatto di non frequentarla più, e probabilmente non avrebbe mai capito davvero come avesse fatto a superare i mago (forse, è ancora tutto da vedere) quando praticamente la metà degli studenti era stata bocciata. Che universo parallelo era, uno in cui a passare l'anno era un behan tryhard e non un persessinclairdellacasatadeiserpeverde??? Lui shockbasito, non si sarebbe mai abituato alla cosa. L'unica consolazione, in ogni caso, era il fatto che tutte quelle bocciature avessero salvato la sua ship del kwore: LA GIDES ERA SANA E SALVA, ANCORA NEL CASTELLO!!1! Certo, era doloroso non esser più lì ventiquattro ore su ventiquattro e controllare ogni loro movimento, ma lui e nicky avevano escogitato in anticipo nuovi metodi per seguirli e tener vivo il loro fan base (ad esempio: hazel aveva l'incarico di aggiornarli con foto e video sulla chat di gruppo, callie di provare a chiuderli nella stessa stanza quante più volte possibile)
    E, in ogni caso, sia lui che la winston passavano molto più tempo ad hogwarts di qualunque altro diplomato del loro anno, esclusi i fortunelli che avevano trovato un lavoro lì (sì meh, sto guardando te): nicky trovava sempre una scusa per farsi mandare in maniera ufficiale a different lodge per i controlli di routine dei legionari, beh invece... era beh. A volte, come quel giorno, era suo fratello a chiamarlo, altre era lui a presentarsi lì senza avvisare e riuscire ad entrare nel castello con la scusa di dover parlare con suo padre di questioni UrGeNtIsSiMe!1! Era consapevole del fatto che, prima o poi - più prima che poi, vista la sua sfiga - la security avrebbe scoperto il suo trucco e gli avrebbe concesso di entrare solamente una volta al mese, ma il tryhard confidava di poter comprare il loro silenzio ed il loro aiuto con i suoi biscottini: la ricetta era ancora da perfezionare, così come la sua abilità ad usare il forno, ma era sulla buona strada!1! O almeno, da quando si era trasferito nell'appartamento insieme ad hunter, i due non avevano ancora mai dovuto evacuare lo stabile: progressi, no???
    Dentro di sè sapeva che non era molto sano, il suo non riuscirsi a staccare da scuola e da suo fratello, ma... cosa poteva farci? Già l'avevano traumatizzato a vita non facendolo più vivere con meh - a dividerli c'erano ben due (2) porte e un pianerottolo, vi rendete conto??? - e il non stare ventiquattro ore su ventiquattro insieme ai losers era una tortura. Prima stavano sempre insieme a scuola, e poi minimo uno di loro alla volta andava a trovarlo durante i suoi turni al bde, mentre ora? Erano sempre divisi!!1! TUTTO IL GIORNO!!!!! Era scontato che il tryhard stesse facendo fatica ad abituarcisi, e passare del tempo a scuola lo stava aiutando in quella complessa transizione. Hogwarts sapeva di casa, e beh era consapevole del fatto che una parte di lui non si sarebbe mai abituato all'idea di non esserne più uno studente.
    In ogni caso, dopo un emozionante abbraccio degno da "domani parto per il fronte e non ci vedremo più per dieci anni", l'ormai ex tassorosso augurò al gemello buona lezione (assurdo pensare che adesso fosse dall'altra parte della cattedra!!1!) e poi valutò il da farsi: poteva tornare subito in gelateria e rischiare meno, o rimanere lì un altro po' e condannarsi da solo alla punizione di baby eddie: già li vedeva, i suoi poveri capelli, tornare biondo platino. Per di più dopo tutta la fatica che ci aveva messo a sistemarli durante l'estate! Dopo ben dieci minuti persi a fissare il vuoto in un corridoio deserto, il diciottenne prese la sua decisione: che fosse stato prima o dopo, lavorare tutto il giorno al bde comportava comunque per il ragazzo la necessità di qualche ora di terapia settimanale. E, visto che era già lì, che male c'era ad anticipare i tempi e fare un salto a salutare stiles??? Sarebbe stato rude il contrario!! (Poco importava che, dall'inizio dell'anno scolastico, era già stato lì almeno una dozzina di volte: così come di suo fratello e dei suoi amici, aveva bisogno anche della sua dose personale di tempo col suo guru!!!) Si avviò verso l'infermeria, diretto allo studio di stiles (ha uno studio o me lo sto sognando? ma sì dai, ce l'avrà) e, una volta arrivato davanti alla porta, bussò per entrare.
    Una volta
    Due.
    Tre, e ancora niente.
    Strano
    O meo deo, magari era da qualche parte con jeremy!!1! Il suo cuore shipper vibrò come un diapason (-cit) al solo pensiero. Comunque, per evitare di rimanere in piedi senza far niente e rischiare di esser fermato da qualcuno che avrebbe avuto da ridire sulla sua presenza lì, decide di aprire la porta dell'ufficio ed entrare comunque, per attendere il suo guru seduto comodamente sul lettino dei pazienti. Che poi, bisognava ammetterlo, un bel sonnellino non gli sarebbe dispiaciuto: la notte precedente era rimasto sveglio fino alle tre del mattino per rispondere ad una role sul frat e non perdere la bet, era stanchissimo!!!
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    Aaaah, che nostalgia!!! Chissà se era normale poi?? Trascorrere tutte le pause possibili a rompere le scatole a Jane e Fitz non era la stessa cosa che andare a lezione con loro e tornare a Different Lodge alla fine della giornata. Era stranissssimo, non avrebbe mai immaginato che sarebbe finita nel personale di Hogwarts: anche solo vedere le sue amiche con la divisa mentre lei non la portava era qualcosa di discordante, quasi per tutto quel tempo si fosse scordata che entrambe erano più piccole – spoiler: –. Non si era mica dimenticata dei suoi bimbi sperduti e passava volentieri del tempo anche con loro, mentre Gid… aveva il timore il ragazzo potesse interpretare la sua presenza come motivo di disagio, quindi cercava di regolarsi di più sulla frequenza con cui andava a trovarlo.
    Be’, in fin dei conti i cambiamenti della vItA aDuLtA – ma dove – non l’avevano scombussolata troppo. «C’è qualcun altro in stanza con voi, ora??» aveva domandato alle special, la curiosità impellente pur tenendo d’occhio l’orologio al polso. Sperava con tutto il cuore che la kathelvete non stesse combinando guai, visto che l’animale si annoiava troppo a New Hovel e quando Narah tornava da casa le miagolava dietro con disappunto per mezz’ora. Il primo giorno quel comportamento l’aveva fatta sorridere, ma ben presto aveva capito che Citra – la gatta – era una signorina stizzosa e aveva chiesto il permesso di portarla con sé. In verità aveva scoperto che, oltre a non sopportare la solitudine, la micia era una gran giocherellona, tanto che Narah si sentiva una gattara vekkia e sola molto meno mogia all’idea di tornare a “casa”. Le faceva compagnia, si divertiva a inseguire le palline e i topi di stoffa che le aveva comprato e insomma NAH LA AMAVA TANTISSIMO!!! ERA GIÀ LA SUA CUCCIOLONA CUI NON VOLEVA FAR MANCARE NIENTE!!! Anche se a volte scambiava le sue pigne per palline (cosa? Cosa). Tra l’altro- «Credo di aver dimenticato delle pigne nel fondo dell’armadio, potete controllare??» Della sua collezione si ricordava ogni. Singola. Pigna. Ed era più che CERTA che gliene mancasse qualcuna!!! Non poteva accettare una simile perdita, assolutamente.
    Ma infine arrivò IL momento: «Io vado.» Che tristezza abbandonare gli amiki. (esagerata???? Lei?????? MAIH.) «Avete lezione?» Da brava studentessa poteva dire QUANTO LE MANCAVANO LE LEZIONI!!! Eh vabbè, dai: ogni tanto Stiles le impartiva qualche piccola lezione, giusto per evitare che in futuro facesse dei disastri. Questo la faceva sentire più sicura e il suo incarico non le dispiaceva affatto. Credeva le stesse… insegnando qualcosa?? «OKAY, buona lezione ciao.» Stavolta davvero. Un saluto con la manina e si avviò in infermeria. E se stava camminando a passo svelto pur essendo in perfetto orario, era per tutta una serie di eventi catastrofici che si susseguivano rapidi nella mente della telepate: Citra che aveva imparato ad aprire la porta (perké no), Citra che aveva distrutto qualche mobile (perké no pt. 2), oppure.
    Ah no, stava solo dormendo sulla pancia di Beh!!!! E lei che si era pure preoccupata, che scema…
    Si fermò sulla soglia, sbattendo le palpebre con evidente confusione, le labbra socchiuse in un’esclamazione di sorpresa. «Oh Behan. Che dormiva sul lettino. Citra, che con tutte le probabilità l’aveva scambiato per un soprammobile da quanto sembrava morto, accoccolata a ciambella su di lui. Come era riuscita a uscire dall’ufficio, quella malefica gatta?? La sorpresa di vedere Beh in infermeria, poi, era stata sostituita da una sensazione di impaccio e dispiacere. Come… si svegliava una persona?? Le dispiaceva troppo, dormiva come un angioletto! Si richiuse la porta alle spalle, il ritratto della perplessità fatta a persona per quella stramba situazione, e avvicinandosi ai due si lassciò sfuggire un sorriso affettuoso. Ma guarda cosa le toccava fare!!! Allungò una mano fino a posarla con delicatezza sulla spalla del Tryhard, scuotendolo appena. «Beh…?????»
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    Era circondato da gatti: giganti, grassottelli e pelosissimi gatti, che a turno si fermavano davanti a lui e, facendo le fusa, gli davano il permesso di farsi accarezzare. Davanti a sè vedeva un prato di cui non riusciva a scorgere la fine, e gatti su gatti su gatti: il paradiso. Saltellavano tutti, tanto che il ragazzo doveva star ben attento a non farsi calpestare dalle loro enormi zampe, ma anche se fosse successo se ne sarebbe andato felice, schiacciato dal peso di quei polpastrelli così morbidi e bellissimi. Quà e là c'erano fontane da cui usciva latte, e da alcune nuvolette sparse vedeva piovere croccantini, e tutti i gatti erano così felici!!!! Ed il tryhard così contento per loro: tra gli animali in lontananza gli sembrò persino di scorgere, allegro come mai l'aveva visto prima, il suo Epic Fail II, e poi ecco lì poco più a destra Epic Fail III e UAU, sentendo nel kwore uno strano presentimento, si girò e si ritrovò davanti l'imponente figura del suo primo fallimento amato gattino, Epic Fail I, che lo guardava con disprezzo, e subito il ragazzo sentì l'aria di gioia attorno a sè venir risucchiata tutta dal gatto e dalla sua rabbia: voleva mangiarlo?? vendicarsi??? NON ERA MICA MORTO PER COLPA SUA, ERA STATA LA SFIGA A PORTARLO VIA!!! E poi era nel paradiso dei gatti, un posto così felice e bello, perchè doveva esser ancora arrabbiato con lui???? «epic fail, IO TI VOLEVO BENE!!!» ma lui continuava a guardarlo impassibile, gli occhi un tempo gialli ormai due buchi neri di rabbia, e pian piano avvicinò il suo enorme muso al povero ragazzo pietrificato sul posto, e quando aprì bocca non uscì il miagolino sfiatato che il ragazzino ricordava ma, o meo deo «Beh…?????» sapeva parlare?????? «TI PREGO NON MANGIARMIIII» Si tirò su di scatto, ma evidentemente il sogno non era stato abbastanza traumatico dato che «AAAAAAAAAAAAAAA» perchè aveva un gatto terrorizzato davanti agli occhi??? che «ahia!!» lo graffiò dritto in faccia prima di scender dalla pancia del tryhard ed andarsi a rifugiare ai piedi di «narah??» era... sinceramente confuso. Si portò una mano al viso in corrispondenza del punto in cui il micio l'aveva beccato ed a malincuore notò che usciva sangue: l'aveva graffiato proprio per bene. Ma come dargli torto, del resto?? Il suo brusco risveglio sicuramente l'aveva spaventato. Si guardò attorno confuso, ancora scombussolato da... tutto, nel dubbio: nell'attesa di stiles, il "chiudo gli occhi per farli riposare un attimo" doveva essersi subito trasformato in un pisolino bello e buono, e così era finito a sognare del paradiso dei gatti e del terribile incontro con il suo primo ed amato Epic Fail. Ma a parlargli non era stato il defunto gatto, quanto più.. «uh, CIAO NAH!!!» riportò lo sguardo sull'amica, questa volta notandola sul serio (sul momento, appena aperti gli occhi, era rimasto troppo stordito dagli eventi per darle subito la giusta attenzione), contento di averla lì: era da tanto che non gli capitava di incontrarla da sola e poter chiacchierare con lei!! «stavo facendo un sogno stranissimo, grazie per avermi svegliato!!» era arrivata giusto in tempo: non voleva nemmeno pensare alle stranezze che avrebbe trovato nello stomaco di epic fail, una volta inghiottito. «in realtà all'inizio era bellissimo, ero nel paradiso dei gatti?? solo che poi ho incontrato il mio primo gatto» una brutta storia «stava per mangiarmi» Solo a quel punto si mise a sedere normalmente, per poi alzarsi dal lettino e stiracchiare le gambe «ero passato per un saluto??? solo che non c'era nessuno, e mentre aspettavo sono crollato» non specificò di avere solo poche ore di sonno alle spalle per colpa di un post sul frat, altrimenti rischiava di passare per irresponsabile?? del resto l'aveva fatto consciamente, pur sapendo di dover andare a lavoro la mattina dopo!!! «come stai?? COM'È LA VITA AD HOGWARTS DA NON STUDENTE??» , quest'ultima era la stessa domanda che faceva al fratello praticamente ogni giorno, ma hey, voleva più punti di vista!!! E poi magari nah sapeva scoop di cui meh non era a conoscenza???
    E troppo tardi si accorse delle gocce di sangue a macchiare la divisa, e del fatto di non aver fazzolettini (SACRILEGIO!!1!) con cui andar a tamponare il graffio «oh no» ma le macchie di sangue si toglievano a freddo o a caldo?? dal bianco sparivano del tutto???? ODDIO, prima di tornare a casa doveva assolutamente passare al supermercato a comprare il vanish!!!1!

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    La reazione non fu esattamente quella che si era- «TI PREGO NON MANGIARMIIII» immaginata. Sobbalzò appena, presa in contropiede – non si era aspettata affatto tanta agitazione ma avrebbe dovuto pensarci??? Che scema, ERA STATA INDELICATA?? – e cercando un modo soft per calmarlo ma… oh guarda, si era svegliato da solo!! Spostò lo sguardo su Citra, sulla sua coda dritta e gonfia dallo spavento e oh no. Quel secondo di ritardo, più l’urlo disperato di Behan post incubo – non doveva star sognando qualcosa di molto piacevole, evidente!!!! –, che le impedì di prendere di peso la kathelvete ed evitare il danno.
    «ahia!!» Socchiuse le palpebre e incassò le spalle, avvertendo il bruciore del graffio quasi per osmosi. Oh cavolo, ma che stava succedendo??? Seguì attonita la micia che si rifugiava dietro le proprie gambe, gli occhioni verdi spalancati e pieni di rancore verso il Tryhard in un messaggio fin troppo chiaro – “eri un cuscino così comodo, umano, che ti è preso??” – . Era ufficialmente confusa (da cosa? Da tutto). La preoccupazione per l’amico la smosse da quello stato di immobilità, e si affrettò ad avvicinarsi al volto dell’amico per accertarsi della sua salute. Un sottile rivolo rosso incominciava a far capolino dal graffio sulla pelle, e bastò per farla finire nello sconforto. «Beh, ciao!! MI DISPIACE, ero sicura fosse in ufficio, mi sono allontanata solo per cinque minuti...» Strinse le labbra, profondamente contrita, e si domandò di nuovo come avesse fatto Citra a uscire. Forse Stiles aveva aperto la porta e lei era sgusciata via?? o aveva IMPARATO A SALTARE SULLA MANIGLIA??? Il prossimo passo sarebbe stato conquistare il mondo – e aveva conquistato il kuore di Nah in dieci secondi e messo a repentaglio la sua preziosa collezione di penne, cosa avrebbe fatto in un giorno??? No davvero, pregava non avesse imparato ad aprire le porte da sola. Sarebbe stato un incubo.
    Non doveva essere l’unica a comprendere quanto potenziale omicida nascondessero i gatti dietro le moine e le loro coccolose fusa: nonostante i sensi di colpa per quel piccolo incidente, alla telepate era venuto da sorridere al racconto di Beh. Era felice di aver pianto insiemelo incontrato quel giorno in biblioteca, perché anche se non si vedevano spessissimo lo reputava un grande amico. Condividevano ansie, paure e l’imbarazzo di essersi beccati mentre entrambi avevano i rubinetti aperti, erano dei gattari, lei dava a lui i tappi di penna che perdeva, e lui le dava i fazzoletti quando lei se li scordava. UNA GRANDE AMICIZIA!!!! «Il paradiso dei gatti?? Oh mio dio, è sia tristissimo che bellissimo. C’erano anche i tiragraffi??» Non sei un vero gattaro se non pensi ai tiragraffi, e infatti dalla disperazione ne aveva preso uno tutto per quell’adorabile viziatina. ERA COSI’ BELLO VIZIARE PERSONE E ANIMALI???? Per Nah Natale e i compleanni erano un sogno per quello. Ma torniamo a Beh e al suo primo gatto: «stava per mangiarmi.» «Nooooo Era attonita, che conclusione triste?? Chissà che storia c’era dietro, povero Behan! Spostò gli occhi a controllare Citra, impegnata a lavarsi con cura, e quando tornò a sorridere al ragazzo vide….. più sangue di quanto se ne aspettasse. Si era distratta col sogno, QUANDO ERA SUCCESSO? (e Behan che non aveva fazzoletti? Le fece quasi paura) «Ci penso io.» Si alzò immediatamente dal lettino su cui si era seduta per chiacchierare, ben capendo perché l’altro si fosse appisolato – da quando i lettini erano tanto accoglienti? –, e richiamò alla mente i tempi morti passati con Dakota: dov’è che teneva cotone e disinfettante?? Mh, forse… aprì l’anta di un armadietto. «Ecco!»
    Riaccomodatasi accanto all’altro, dapprima gli chiese se volesse pensarci da solo o preferisse un aiuto – istintivamente lo avrebbe aiutato, anche solo perché era stata la sua gatta a ferirlo, ma non voleva essere troppo invadente o molesta. Non si ricordava l’ultima volta che avesse arrecato danno fisico a qualcuno, che brutta sensazione. Si schiarì la voce, un po’ impacciata mentre sistemava sul tavolino accanto l’occorrente. «Mi dispiace, in genere Citra non è aggressiva, si è spaventata… non che sia una giustificazione, assolutamente!» si corresse, alzando ancora una volta le spalle. «Quindi eri passato per un saluto!» ritornò al discorso, illuminandosi di un altro sorriso. Che avesse l’intenzione di salutare Stiles, gli infermieri o lei non importava, le faceva un sacco piacere che non si fosse dimenticato di loro adesso che si era diplomato – ed era stata così orgogliosa! Per quanto riguardava la domanda del Tryhard, rispose con ciò che per prima cosa rispondeva a tutti: «È strano. Ogni tanto mi sveglio convinta di dover andare a una qualche lezione…??» confessò, una risatina per prendersi in giro. Per fortuna le era rimasto controllo dei poteri, il prof Henderson le sarebbe mancato tRoPpO. «Però mi trovo bene!! E mi piace essere ancora ad Hogwarts. Tu invece??? Hai il gelato gratis al bde??» Gli porse un… cerotto?? Voleva un cerotto sul graffio? Ke ne sapeva, mica era infermiera lei.

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    Poco importava si fosse svegliato per colpa del suo primo gatto morto in dimensioni giganti che cercava di mangiarlo come vendetta, o che nemmeno il tempo di riaprir gli occhi ed ecco che si era ritrovato con una ferita vera, inferta proprio da un felino: beh vedeva un gatto ed il suo cervello andava in tilt. E così, seduto sul lettino dell'ufficio di stiles, il ragazzo non si accorse nemmeno del sangue che stava perdendo finchè le macchie rosso acceso, in contrasto netto con il bianco del colletto della divisa, divennero impossibili da non notare. Ma in quel momento la paura per la reazione di euge per aver rovinato irrimediabilmente!!1! la divisa - in realtà sapeva che sarebbe bastato fare un salto a casa e darla a mamma teddy, ma si era ripromesso di andare a chiederle aiuto solo in situazioni di vita e di morte!!1! Tipo due giorni prima, quando si era presentato alla sua porta con le lacrime agli occhi e tra le mani una delle sue magliette preferita, diventata tre taglie più piccole a causa di qualche impostazione mal messa della lavatrice - passava in secondo piano, perchè lì in quella stanza c'era un MICINO BELLINO BELLINO AWWWWWW!!!!! Non gli serviva aver uno specchio davanti a sè per sapere di avere gli occhi a cuoricino, come quando vedeva una nuova foto postata da un membro della famiglia hilton o quando arrivava la fine dell'orario di lavoro di una giornata passata insieme ad eddie e, magikamente, beh era ancora tutto intero («con me mica rischi la vita!!!! ...almeno, al 90% sei in una botte di ferro» e dio, quel 10% gli faceva gelare il sangue nelle vene) Fu la voce di Nah a riportarlo alla realtà «Il paradiso dei gatti?? Oh mio dio, è sia tristissimo che bellissimo» era d'accordo: lo stato d'animo del ragazzo riguardo a quel sogno poteva esser espresso appieno dal famoso Sticker di Betta (che per me ora è canon esista in qualche mistico modo anche da loro, beh lo usa sempre nella chat del frat) «C’erano anche i tiragraffi??» santa narah per farlo concentrare solo sulle cose belle di quel sogno!! «TANTISSIMI!!! credo... fossero proprio al posto degli alberi??» Li ricordava enormi, sparsi nella distesa infinita di verde, e sotto ciascuno di loro «c'erano anche le fontanelle da cui usciva il latte! E dalle nuvole piovevano croccantini!!!» i gatti sdraiati pancia all'aria ed a bocca aperta per prender più croccantini possibile erano stati un'immagine così bella da vedere, era stupito il suo subconscio avesse partorito qualcosa di così perfetto: era bello sapere che almeno una parte di sè aveva del talento.
    In ogni caso, senza fazzolettini in tasca si sentiva davvero perso - ma come aveva fatto ad uscir senza?? COME???? - e nemmeno i pensiero di ciò che aveva visto prima dell'incontro ravvicinato con lo spirito di epic fail I riusciva a calmarlo: sentiva il battito accelerare velocemente, il sangue uscire dalla sua guancia e niente con cui tamponarlo!!! Non poteva farlo con la divisa, e le metterci la mano sopra poteva esser una buona idea se solo non avesse comportato lo sporcarsi ancor di più di sangue, ed a beh la sola vista lo faceva sentir malissimo, di solito portandolo a svenire - in caso comunque era già su un lettino, quindi per lo meno avrebbe evitato la botta di sedere. Fortuna che Nah arrivò in suo soccorso con cotone e disinfettante, giusto in tempo per calmare il tryhard ed evitargli così di mettersi a piagnucolare disperato, e quando il ragazzo applicò il batuffolo imbevuto sulla ferita si sentì subito meglio: avrebbe sopportato tutto il bruciore del mondo, pur di avere la certezza di non essersi beccato una qualche infezione felina come, già altre volte, gli era successo. «Mi dispiace, in genere Citra non è aggressiva, si è spaventata… non che sia una giustificazione, assolutamente!» oh, ma non pensava certo fosse colpa sua!!! «è stata colpa mia!!! l'ho spaventata» okay che dormiva, ma in qualche modo avrebbe dovuto sentirlo, che sul suo petto era raggomitolata una creatura bella come citra «e poi figurati, non è la prima volta che succede» anche perchè behan, quando si trattava di gatti, era super testardo: provava a far amicizia con tutti i randagi, anche quando lo attaccavano in faccia e chiaramente non volevano aver nulla a che fare con lui.
    Il suo amore per loro era molto simile a quello di sua figlia lau per persessincalirdellacasatadeiserpeverde.
    «e CITRA È BELLISSIMA!!!!!» dopo aver fatto passar un po' di tempo per farla tranquillizzare (...ma chi voleva prender in giro, era lui che doveva tornare ad aver un battito cardiaco nella norma) aveva intenzione di andarla ad accarezzare per bene!!! «quando l'hai presa???» non le sembrava di averla vista in giro durante la sua ultima visita, e beh aveva il radar per i gatti: gli era già successo di infiltrarsi nell'ufficio di amalie per andare a giocare con eskild.
    Quando narah rispose alla sua domanda, beh per un attimo ebbe l'impressione di star ancora sognando?? visto che la bloodworth aveva ripetuto le esatte parole che il tryhard rivolgeva ad hunter ogni mattina che, preso dal panico, si precipitava in camera sua a buttarlo giù dal letto alle sei di mattina («HUNTEEE/EEER mi passi i compiti di storia della magia?? NON LI HO FATTI!!1!» «..behan. ci siamo diplomati a giugno» «...ah già, ogni tanto me lo scordo» «ma se te l'ho detto anche ieri») «succede sempre anche a me!!! e puntualmente non so se esserne felice o triste» perchè da una parte era felice di non aver più addosso l'ansia delle lezioni e dei compiti da fare e che puntualmente, se l'oakes non glielo ricordava, dimenticava di completare, ma al tempo stesso la vita da adulti era così strana! Beh non aveva ancora realizzato di essersi diplomato, e quando alla tv passavano film con il bollino rosso sentiva ancora l'obbligo morale di cambiar canale perchè a lui vederli eRa ViEtAtO!!1! «aw grazie!!» si mise con attenzione il cerottino - non voleva certo metterlo male e costringere nah a dovergliene dare un altro, già si sentiva ladro ad aver approfittato del kit di pronto soccorso del castello non essendo più uno studente (?) - e poi pensò a come rispondere: a behan mancava hogwarts, era evidente a tutti, ma... si sentiva anche bene ad aver scelto di continuare fuori dal castello?? l'avere un lavoro a tempo pieno lo stava aiutando ad abituarsi all'idea di esser ormai un adulto™ (....ma dove)(non ti crede nessuno behan sei falzZo) «a fine giornata sì, quello che avanza!! mi piacerebbe poterlo mangiare anche durante il giorno ma...» non si sa mai in quale sputa eddie «.. ho giurato di non farlo durante le ore di lavoro, sto provando a star attento alla linea» ???? DAI, in realtà era vero!!! Non aveva certo gli addominali di suo fratello - che di lì a un mese sarebbero stati apprezzati persino da persessinclairdellacasatadeiserpeverde, non so se mi spiego!!1! BEH È COSÌ FIERO DEL SUO BRO - ma doveva ammetter che gli allenamenti di pole dance ed il fatto di avere un palo al posto di una scala in casa lo aveva aiutato a perder un bel po' della sua pacetta da muffin «.. te l'ho detto che hunter ha deciso di collegare le camere da letto alla sala con un palo da pompieri?? se non mi tengo allenato non posso dormire nel mio letto» e spesso accadeva, e così era costretto ad appisolarsi sul divano o andar dall'altra parte del pianerottolo a chieder asilo politico a meh e nicky, o occupare il letto di halley quando lei era fuori casa «tanto sono abituato» quante volte, per colpa della parola d'ordine, non era riuscito ad entrare nel dormitorio dei tassi?? troppe «ma devo ancora decidere se odiavo di più la parola d'ordine prima o il palo adesso» domande esistenziali difficili, quelle del tryhard.
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    You wanna look back on in the cold
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    Ma purtroppo – giusto perché avrebbero dovuto essere entrambi degli adulti concentrati sulle cose importanti – dovettero tornare coi piedi per terra principalmente perché be’, Behan stava sanguinando e di sicuro non poteva rimanere impassibile!! Anzi, il senso di colpa le stava stringendo un po’ lo stomaco e non voleva saperne di lasciarla stare; era verissimo che non era successo nulla di grave, però doveva decisamente cercare un modo migliore per evitare che Citra sgattaiolasse via ogni volta che voleva. Lo sguardo velato dal dispiacere, lanciò un’occhiata alla kathelvete in questione rintanata in un angolino, e provò a chiamarla con il “tzz tzz” universale(??) con cui si chiamavano i gatti. Per tutta risposta, la micia la scrutò con regal sdegno come a volerle dare della scema. «Okay, rimani pure lì. Sei tremenda,» la accusò, prima di lasciarla al suo lavaggio di routine per concentrarsi sull’amico. «Non è la prima? Hai provato ad adottare qualche gattino randagio?» tirò a indovinare, un sorriso più tranquillo mentre lo osservava tamponare il graffio con il cotone imbevuto. «Brucia tanto??????» CHE ANSIA E CHE DISPIACERE, prima di prendere confidenza Citra non era così malandrina! Ma chi prendeva in giro, la adorava anche per questo.
    Stropicciò un po’ le dita tra loro, sperando vivamente che guarisse presto e non gli desse troppo fastidio; ma come ogni buon gattaro che si rispetti, mise da parte la questione per concentrarsi sulla combinaguai in questione, quel bellissimo batuffolo di insolenza e piani per conquistare il mondo magico. Su Beh sì che poteva sempre contare!!! Raddrizzò la schiena, rallegrata dai complimenti del ragazzo – non era un caso se i bimbi sperduti la chiamavano mamma Nah!! «Adorabile!!» Aggrottò le sopracciglia subito dopo. «Quando è a casa,» precisò, una precisazione doverosa dato che fuori da New Hovel la faceva impazzire un giorno sì e l’altro pure. «L’ho trovata per strada qualche settimana fa e non… potevo far finta di niente. Insomma, guarda quegli occhioni. MI CAPISCI?» E per osmosi, guardando Citra gli occhioni da gatto vennero anche a lei #wat. Guardò il Tryhard con assoluta fiducia. MA CERTO CHE BEH CAPIVA!! Riprovò a chiamare Citra, ma questa la ignorò bellamente, tanto per cambiare. Quando voleva le coccole o cibo non si comportava così però, eh. QUESTE DONZELLE IMPERTINENTI.
    «Uh, ti ho visto, super ligio al dovere!» E sorrise con affetto, rammentando Beh nella sua candida divisa che serviva i clienti. Ogni tanto le piaceva andarlo a trovare, per fargli da supporto morale(??) - e perché dopo i biscotti e la crostata di mele, il gelato era il suo dolce preferito! Poi, si stupì quando il ragazzo accennò di una certa dieta. Behan una dieta?? Non le era mai sembrato ne avesse bisogno! Da educata qual era, tenne quel commentò per sé – poco importava cosa pensasse lei, se Beh si era sentito di mettersi in linea andava strabene, OVVIO. «.. te l'ho detto che hunter ha deciso di collegare le camere da letto alla sala con un palo da pompieri?? se non mi tengo allenato non posso dormire nel mio letto» *sticker Betta* Ma???? Che cosa crudele e intelligente allo stesso tempo???? «ma devo ancora decidere se odiavo di più la parola d'ordine prima o il palo adesso.» … Mamma mia, come si faceva a non voler bene a un Behan Tryhard?? Un cucciolo umano confuso e indifeso????? Erano affini in una manieraTM che proprio non riusciva a capire, ma avrebbe giurato che in un au fossero fratello e sorella(???). Strinse le labbra, senza riuscire a contenere una risatina divertita. «Caspita, deve essere una faticaccia alzarsi al mattino. Come trovi la forza??» Bellissimo. Mio dio aiuto è orribile. Poi, dubbi leciti: corrugò la fronte. «E come fai a risalire? Non hai delle scale?» La questione la confondeva e non poco – voi direte, sai che novità. Le venne da pensare alla propria camera: aveva potuto decorarla come aveva voluto, quantomeno la sua parte di stanza, e si era divertita come una bambina. «Io ho una coinquilina carinissima, mi ha lasciato fare quel che volevo! Quindi ho messo…» Lunga la lista. «Le mie piante, le luci attorno ad alcune foto che ho stampato, la mia collezione di pigne sullo scaffale attaccato al muro, e ho sistemato la collezione di penne nel cassetto del comodino!!» AdDiRiTtUrA? Sì, era stato l’unico lato sin da subito positivo di essere diventata un’adulta. Alla fine ci era abituata, prima stava a Different Lodge, ma aveva avuto un significato diverso!
    Un’altra occhiata per controllare che Citra fosse sempre lì e- la trovò ai piedi del lettino, a osservare acquattata e con bramosia i lacci sciolti di una scarpa di Beh.
    Oh no. «Oh no.» Tentò di acciuffarla al volo e in slow motion, per poco non ribaltandosi come un sacco di patate. Ma perché doveva essere così.
    18 y/o
    telepathy only
    former altair
    assistant @ hogwarts
    Narah
    Bloodworth
     
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5 replies since 2/10/2020, 18:34   212 views
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