[Prom '20] The Night of Nights

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    Hunter Oakes
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    Niente.
    Non funzionava.
    Hunter era ancora lì, con la spilletta in mano, a distanziare chiunque si avvicinasse troppo al punch. No, non perché ormai il volume alcolico della bevanda aveva raggiunto il 90%, quanto perché la gente non manteneva il metro di distanza dalla sua persona. Sospirò più di una volta, facendo scivolare nell’esofago più sorsi di quanto in realtà non volesse, il torso pallido a riflettere il cielo australiano. Sorrise appena, le labbra nascoste dal bicchiere, nell’immaginare Viktor chiamarlo PUA, come il maialino di Moana, le coste oceaniche a fare da sfondo a quella presa in giro che, per una volta, sarebbe parsa ben più che azzeccata. Forse, forse il suo match non era lì, in quella Sala, semplicemente perché non era presente all’evento. Perché, a rigor di logica, non poteva partecipare al prom.
    Ingoiò quei pensieri tristi insieme ad altro alcol, come aveva imparato a fare qualche mese fa, come aveva fatto per sopportare il peso delle lezioni di Arti Oscure, come avrebbe fatto per andare avanti se non si fosse dato degli obiettivi. Purtroppo, o per fortuna, doveva restare lucido e presente a sé stesso, perché qualcun altro aveva bisogno di lui. O che fosse lì, sempre vigile, a continuare ad alimentare il mito del superuomo, ad essere il problem solver in ogni evenienza e situazione. Buttò giù anche quella sensazione di essere solo uno strumento per arrivare a un fine ultimo e non il protagonista di una qualunque storia. Perché ogni tanto gli prendeva così, sempre pronto a distruggere quel poco di certezza che aveva e a sprofondare nell’abisso, almeno fino a quando qualcun altro non avesse avuto bisogno del suo aiuto. O di un suo consiglio. O di una parola di conforto.
    Non era una vittima, l’Oakes, non lo era mai stato. Per questo continuava a sorridere, nascondendo ogni malessere, non pronunciando mai quella parola di troppo che avrebbe lasciato intravedere le falle di quella macchina programmata per… per… non lo sapeva più neanche lui. E gli andava bene così, per una volta, essere nessuno.
    Portò una mano tra i capelli, arruffandoli appena, le iridi cerulee a vagare per la Sala Grande alla ricerca di almeno uno dei suoi amici, le tasche dei pantaloni che reclamavano Twat per essere svuotate. Vide Halley lasciare la Sala Grande per andare in Paradiso, l’unico che le avrebbe mai concesso a 18 anni, in compagnia di Willow e non sapeva fino a che punto essere preoccupato. L’ultima volta che le aveva lasciate sole avevano soltanto scatenato il caos nel Carrow’s District ed aveva pagato una cauzione – nulla cui non fosse abituato -, ma, all’epoca dei fatti, non c’era nei paraggi la Queen. Dettaglio di non poco conto, quello.
    Un po’ come le parole che arrivarono nitide alle sue orecchie, quasi fossero il canto di una sirena: distanziamento sociale. Si voltò di scatto, probabilmente il giorno dopo si sarebbe ritrovato con un torcicollo che neanche DominiK avrebbe saputo rimetterlo in sesto, e la vide. La osservò con il bicchiere ancora sospeso a mezz’aria prima di fare la sua mossa. Per quanto fosse rassicurante pensare che il Dallaire fosse il suo match nella vita non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce non stavano mica insieme cioè, dai! Fidanzato, lui? ufficialmente? Con Viktor?!? un bellissimo sogno, non avrebbe voluto vederlo dopo mesi e salutarlo con una bella gomitata. Non perché gli avrebbe colpito i denti, ammesso non fosse cresciuto improvvisamente e troppo in fretta, quanto perché l’altro gli avrebbe elegantemente dato fuoco.
    Posò il suo red cup sul tavolo, senza togliere gli occhi dalla sua preda metà, e si avvicinò a lei con fare discreto… o almeno per quanto potesse essergli concesso dall’andare in giro senza parte del suo abbigliamento.
    “Non vorrei interrompere il vostro rituale di accoppiamento ma mi serve…” si diceva così? No, perché con i Motherfucka era sempre un po’ tutto confuso. Ci stavano provando? Erano nati così? Avevano una forma grave della malattia delle donne? Di quella grave che comprendeva qualunque cosa fosse in grado di respirare? Doveva salvare Phoebe? Era più fresca di prima, come aveva appena detto Sorta, quindi tutt’appo’, vero? Non doveva fare il cavaliere senza camicia che salvava gente random per la sala, giusto? Giusto. Doveva solo “… scambiare la spilletta così. Ma non troppo vicino, sai, il distanziamento sociale.” Continuò allungando la mano verso la ragazza, nel modo più letterale possibile: braccio teso e spilla in mostra, sempre meglio essere cauti davanti ad esemplari di Motherfucka.
    Poi, lo sentì. Sapeva che aveva lei la spilletta giusta, perché fu costretto a sopprimere il desiderio di abbracciarla in barba a tutto quello che aveva professato negli ultimi 30? 40? 50 minuti? “Scusa, ora devo andare! Twat mi aspetta!” Non che il Commstaj lo aspettasse davvero, ma lo avrebbe fatto se avesse saputo del suo bottino. Fece un cenno di saluto con la testa alle due ragazze, trotterellando via con una rinnovata voglia di non morire, non nell’immediato almeno.
    “Nicky! Ho trovato il mio match!” Esultò vedendo la Tassorosso nella folla. “Tu? E Chouko? È a scambiare la sua spilletta?” Domandò inconsapevole del dramma interiore della sua migliore amica. In quel caso, sarebbe andato alla ricerca di Mehan per metterlo davanti alla prova inconfutabile che tutti devono necessariamente avere la loro approvazione, non solo i fidanzati degli amici che non sono fidanzati – e che non lo saranno probabilmente mai ah ah ah Hunter un po’ ti odio anche io, Viktor perdonalo -, ma Hunter non ricordava bene la formula, troppo accecato dalla visione luminosa dell’altro lato della Sala. “Sai, sono pallidino” disse a Nicky, abbassandosi alla sua altezza per farsi sentire meglio e sovrastare la musica che suonava in quel momento “rischio un’insolazione!” e non poteva permettersela a qualche giorno dai M.A.G.O. “Vado a fare felice Twat.” Nuova ossessione dell’Oakes negli ultimi 10 minuti, ma eh l’alcol faceva sentire i suoi effetti, “vuoi che faccia felice anche te? Ti vedo spenta!” e, senza aspettare una vera e propria risposta, prese sottobraccio la Winston – o qualcun altro, è troppo alto per vederci bene in penombra – e raggiunse l’amico ovunque egli fosse, con un sorriso fin troppo raggiante e un ce l’ho! che sperava non lasciasse spazio a nessun fraintendimento.
    Ravenclaw
    w/ Mehan
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    Scambia la spilla con Sorta, intercetta Nicky e va con lei - o vuoi essere tu??? - da Twat al 5.
     
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    nice & turo
    In chess, the king can move one space at a time;
    but queens are free to go wherever they like.
    Ben due giri di decorazioni dopo, Berenice era seduta ai tavoli disposti in quella che ora somigliava moltissimo alla savana, con un piatto di dolciumi posto di fronte a lei, da cui ogni tanto stuzzicava qualcosina, mentre continuava a fare ciò che meglio le riusciva: i fatti altrui.
    Da quella posizione riusciva ad avere un'ampia visuale su tutta la sala cosicché osservare - e origliare, grazie corno magico, ti vu bi - era praticamente un gioco da ragazzi, tanto da non farle sfuggire neppure un particolare di ciò che stava accadendo al prom, tutte cose che andavano ad aggiungersi a ciò che era successo fino a quel momento e di cui lei aveva preso, ovviamente, nota: aveva visto tutto, le varie reazioni degli studenti agli effetti delle spille, i prof che continuavano a vagare nella stanza fingendo di "controllare la situazione" quando in realtà stavano solo tenendo conto dei danni creati dalla loro roba di spaco, le coppie che decidevano di appartarsi e quelle che scendevano in pista, chi andava a trovare Jane e Callie al photobooth, chi benediva gente col punch corretto (#cos), chi pregava che la morte lo cogliesse lì, in piedi in mezzo alla sala, e ponesse fine a tutte le sue miserie. Insomma, classic teenage drama.
    Aveva visto l'ennesima rissa smorzata giusto sul più bello; aveva spiato la conversazione impacciata ma così cute delle cheeky desiderando di poter leggere ciò che le due Tassorosso avevano affidato all'albero di ciliegio; aveva visto Mehan entrare nel boschetto e aveva subito cercato il gemello, aspettandosi (come tutto il resto della scuola) l'inevitabile e finendo col rimanerci molto male quando il secondo lama aveva lasciato al limitare della foresta una fratta di capelli biondo platino (edit: che non era comunque quella di Behan, ci stavamo quasi dimenticando del nuovo look del Tassino); una gioia c'era stata, però, quando i Chain erano entrati a loro volta in paradiso - gioia che per un attimo aveva fatto drizzare la schiena della Serpeverde con curiosità, viste le condizioni disordinate in cui i due giovani avevano lasciato il bosco sette minuti dopo ma... niente, aveva origliato la conversazione (senza alcuna remore) e nope, le cose erano andate ma non bene come si sperava: c'era ancora da lavorare, anche lì. Menomale che gli psychoshipper erano un po' ovunque, quella sera, e stavano adempiendo al loro lavoro, chi più chi meno in maniera consapevole, tipo Skylinski che, mentre si allontanava con la sua patata verso il paradiso, consigliava al fratello di invitare Moonair a ballare. «Ci sono più possibilità che l'inferno geli» era stato il commento piatto di Nice, che aveva poi indirizzato il corno altrove per captare altri pettegolezzi, e spostando lo sguardo sulla McPherson, in avvicinamento alla piramide con un (povero) Frozen che chiaramente non aveva idea di ciò che lo aspettava: Hazel era delicata come uno schiaffo del Platano Picchiatore ricevuto in piena faccia; cosa avrebbe dato Nice per poter ascoltare la conversazione all'interno dell'oasi!
    «Siamo stati fin troppo bravi» bofonchiò rivolgendosi, finalmente, al cugino seduto accanto a lei. Avrebbero potuto fare in modo che almeno loro riuscissero ad origliare! Damn.
    A proposito di Bertie, lo aveva recuperato (anzi, era stata recuperata ma dettagli) fuori dall'isola dei sette minuti ma dopo qualche veloce commento («sì, certo, merito tuo» come se non fosse il punch corretto l'unico da ringraziare per quell'evento raro!) e aver ricevuto un bacio sulla guancia che l'aveva non poco destabilizzata («...quasi quasi rendo permanente l'effetto della tua spilla» quando le sarebbe mai recapitato di veder Albie lasciarsi andare in quel modo?!) lo aveva perso nuovamente. O, meglio, aveva visto dove era diretto ma non aveva minimamente voglia di seguirlo, l'unica cosa che desiderava fare in quel momento era ballare! Finalmente! E così si era buttata in pista, fregandosene che fosse sola: avrebbe trovato lì qualcuno con cui divertirsi, ne era certa. E chi meglio di una Valchiria sola e abbandonata? Sì, Heather, Nice ha ballato con te per un po' dai, due figone che avranno fatto girare non poche teste verso di loro ♡
    Solo quando ormai stanca e bisognosa di qualcosa da bere, ma divertita come non le succedeva da tempo, aveva deciso di riprendere un attimo fiato, aveva anche individuato nuovamente Albie, trascinandolo poi (con poca grazia) verso i tavoli dove, arrivati a quel punto, se ne stavano seduti già da un po'. Talmente tanto da aver visto l'America diventare Africa in quella parte di sala.
    Mentre osservavano le ultime lettere apparire di fronte agli ignari (e perplessi) studenti, le venne in mente di chiedergli una cosa al suo accompagnatore: «hai scoperto l'identità del tuo spasimante?»
    Era sempre bello prendere in giro Albert e notare le espressioni sul suo bel volto cambiare, seppur impercettibilmente, in un susseguirsi di emozioni sempre più schifate; eppure glielo si leggeva chiaramente in faccia, specialmente se a farlo era l'unica persona al mondo che potesse dire di conoscerlo veramente bene: dietro alla maschera di indifferenza che il Serpeverde portava quotidianamente si celava un pizzico di curiosità che, Nice ne era certa, lo avrebbe tenuto sveglio la notte fino a che non avesse trovato una risposta soddisfacente. Ma non voleva che si creasse aspettative troppo alte, spettava sempre a lei l'arduo compito di riportare il cugino con i piedi per terra. «Non rimanerci troppo male se alla fine dovesse rivelarsi solo uno scherzo.» fece patpat sulla mano del biondo e poi tornò a dedicarsi alle donut che aveva rubato dal buffet. «Sai cosa?» esclamò di punto in bianco, leccando gli ultimi rimasugli di zuccheri incollati alle dita, al diavolo la dieta, era una dannata festa quella!, «andiamoci a fare una foto!» non erano ancora passati a salutare Callie?? Outrageous.
    Ah, sì, visto che a quanto pare il match della sua spilla era ancora m.i.a., Nice si ritrovò suo malgrado a concludere il tutto con un «amen» che ci eravamo dimenticate di dover aggiungere, cià.

    ---


    «No, ma se scendi con le mani trovi comunque l'asta.»
    Incredibile ma vero sono passate due ore da questa battuta aiuto sento già che sarà un post caotico, Arturo aveva semplicemente riso alla battuta del compagno di squadra... dopo averla capita, certo. Cosa che aveva richiesto più tempo del previsto ma la musica era di nuovo alta, la gente lanciava gridolini di stupore e meraviglia nel notare il nuovo cambio (era ancora l'America, btw, siamo veramente in ritardo.), e lui era pur sempre Arturo sbronzo, era normale che ci mettesse qualche secondo più del dovuto per capire le parole di Costas. A stupire non fu quello, dunque, ma il fatto che si limitò a ridere della cosa senza andare in agitazione come suo solito, senza dare di matto o iniziare a farfugliare risposte a caso e senza senso. Aveva semplicemente lasciato che il sorriso divertito gli illuminasse per un attimo i tratti del viso, una piccola scintilla persino negli occhi azzurri, e poi aveva abbassato la testa desiderando che la fratta corvina, solitamente scompigliata, gli nascondesse il volto; ma la sua zazzera quella sera era tenuta su da fin troppo gel e non gli restava altro che voltarsi in direzione della grande struttura antomporfa in legno che sovrastava l'entrata, per nascondere il rossore che aveva imporporato le sue gote. Okay, aveva comunque finito con l'arrosssire per ciò che Costas aveva implicato, ma non era scappato via sentendosi improvvisamente violato da quelle parole che volevano essere, a conti fatti, una semplice battuta.
    Stava forse facendo progressi il giovane Hendrickson?!
    (Spoiler: no, semplicemente non aveva la forza nelle gambe per allontanarsi da lì senza rischiare di cadere nel Rio e poi, in tutta onestà, e complice anche l'alcol, l'aveva trovata davvero una risposta divertente, succede)
    Ecco spiegato perché, svariati minuti dopo il cambio di scenario, Arturo era ancora avvinghiato a Costas.
    "Per non inciampare!" Ripeteva a se stesso, ma non era molto sicuro di crederci neppure lui. L'altro, dal canto suo, non sembrava intenzionato a lasciarlo andare ora che lo aveva finalmente trovato... momento, lo stava cercando? No, probabilmente era solo capitato fuori dal boschetto per puro caso hi hi hi. C'era decisamente una gran folla da quelle parti!
    Non ebbe il tempo per chiedere a se stesso se avesse voluto esser cercato di proposito dal battitore, o meglio, non rimase troppo a rimuginarci sopra perché tra la canzone in sottofondo e la gente intorno, Turo si sentiva un po' messo alle strette, in gabbia. Osservato. Con la mano libera allargò il colletto della mantella per l'ennesima volta quella sera e poi - vabbè, poi cercò di raggiungere le capanne indiane che vedeva oltre il fiume, ma non senza dover chiedere aiuto.
    «si. Assolutamente si.»
    «Grazie» Non era certo di averlo detto ad alta voce o di aver solo immaginato di ringraziare il concasato, fatto sta che poco tempo dopo erano entrambi seduti su dei comodi cuscini davanti ad un falò, magikissimo tra l'altro, perché non emanava troppo calore!
    Chissà cosa era successo, poi, forse avevano bevuto qualcosa, forse Arturo si era nuovamente mezzo appisolato osservando le fiamme danzare e volteggiare liberamente senza minacciare di dare fuoco alla sala grande, forse aveva chiacchierato con Costas ma anche quella conversazione, esattamente come quella avvenuta nel tempio insieme a Bertie, era stata dimenticata in fretta. Avevano riso, di quello ne era quasi certo, perché gli faceva male la pancia, come quando ridi a crepapelle e non riesci a fermarti, e non pensava fosse dovuto ad altro...? Sicuramente Costas non lo aveva picchiato... no? Boh, chi lo sa. Arturo a malapena sapeva come era giunto fino al nuovo cambio di scenografia; l'ultima ora era passata in un blur confuso, forse erano addirittura finiti con il farsi una foto? Era quasi certo di aver parlato - aka rivolto parole sbiascicate - a Jane e Callie.
    Ricordava anche di esser fuggito poco dopo, non perché volesse davvero allontanarsi, ma perché aveva disperatamente bisogno di un bagno!! E agire era più facile che mettersi a spiegare e parlare, perciò aveva solo abbandonato il Motherfucka senza spiegazioni.
    Nel gironzolare per la sala aveva poi incontrato qualcuno, parlato con queste persone anche?? Forse?? E poi... poi si era perso.
    Quando era tornato alla festa, aveva scoperto, con suo grande dispiacere, che la foresta amazzonica era sparita e al suo posto ora c'erano piramidi. E vulcani. E un sacco di mare.
    «Uh.» Il comitato avrebbe meritato qualcosina di più di un semplice "uh" ma l'Hendrickson era a corto di parole mentre, cercando appigli ovunque fosse possibile (avrà molestato qualche pg tastandolo? Probabile) si faceva largo nella sala in direzione dei tavoli dove potersi finalmente sedere e dormire nella speranza che la sala smettesse di girare.
    Gli studenti intorno a lui non sembravano messi molto meglio - nessuno era giunto al prom aspettandosi di dover avere a che fare con le marachellate degli adulti (ir)responsabili, si erano sicuramente aspettati qualche bibita corretta ma di certo non quello. Gli unici sobri erano quelli che, per qualche ignota e inconcepibile ragione, avevano deciso di rimanere fedeli all'acqua (ew) ma potevano essere contati sulle dita di una sola mano. Chi non era ubriaco era strafatto; alcuni persino entrambe le cose. Bisognava riconoscere che, però, tutta quella follia aveva dato alla festa un mood tutto nuovo e più... leggero, ecco. I ragazzi sembravano tutti su di giri, emozionati, pronti a fare qualsiasi cosa gli passasse per la testa senza pensare troppo alle conseguenze; che fosse solo per quella piega alcolica o anche per la magia delle spille, nessuno, men che meno Arturo, poteva dirlo, ma sicuramente avevano entrambi contribuito ampiamente a rinvigorire l'atmosfera della festa.
    Lo stesso Serpeverde, ora appoggiato alla balaustra di uno dei ponti per riprendere fiato e tentare di capire la sua posizione rispetto alla pista da ballo, non era più musone e guastafeste come ad inizio serata: l'espressione sul viso era più rilassata, le spalle meno curve, la mente più libera. Era passato, nel giro di una manciata di minuti, dalla fase emo a quella più spensierata, e la sua serata era nettamente migliorata. Sapeva, ad esempio, anche se lo ricordava vagamente, di aver placcato Sandy, ad un certo punto della serata, per ringraziarlo (di cosa? chi lo sa, di certo non Turo) con tanto di abbraccio randomissimo, prima di andarsene così come era arrivato. Visto? Ci aveva messo un po' ma alla fine era entrato nel mood del ballo anche lui! Non era un completo guastafeste!
    E avrebbe volentieri continuato a dare dimostrazione delle sue eccellenti (?) doti di ballerino se solo si fosse ricordato la strada per raggiungere la pista da ballo hihihi ma in quel momento l'unica cosa a tenerlo in piedi era il parapetto di quel tremolante ponte in legno, senza il quale sarebbe finito nell'oceano - o nel Nilo, aveva ancora difficoltà a distinguere dove terminasse uno e iniziasse l'altro.
    Magari doveva semplicemente rinunciare, percorrere la passerella rimanendo saldamente ancorato ad essa, e raggiungere la terraferma e, da lì, qualche sedia. Sì, dai, come piano era facile, persino lui poteva metterlo in atto! Un piede davanti l'altro, entrambe le mani strette su quella corda che, in sostanza, sostituiva una ringhiera vera e propria, e...
    «Ecco dov'eri finito. Andiamo,» una mano callosa andò a chiudersi sulle sue dita tremolanti, «mi avevi promesso un ballo»
    E prima che potesse replicare - o capire, insomma, siamo sempre alle solite - si ritrovò a seguire Costas fino alla pista da ballo.
    Uh! L'aveva finalmente trovata! E quel pensiero confuso, ubriaco, bastò a fargli dimenticare che era, in effetti, in mezzo ad un mare di gente in compagnia della persona che aveva cercato di evitare per settimane... vabbè, ci sarebbe stato tempo, i giorni a seguire, per tornare a rimuginare sulla cosa e rimpiangere ogni scelta di vita che lo aveva portato fin lì; in quel momento gli interessava solo ballare e divertirsi, come un qualsiasi ragazzino della sua età doveva fare.
    22 | 17
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    ho messo mano a questo post troppe volte e non ha più senso, diciamo semplicemente che:
    - Nice ha passato l'ultima ora e mezza a farsi gli affari di tutta la sala, ha ballato con Heather, poi si è arenata sui tavoli e ora è alla postazione 10 insieme ad Albie
    - Arturo era in compagnia di Costas, poi si è perso in giro per la sala e ora è, di nuovo con Costas, in pista da ballo (postazione 2)

    Questo è quanto, addio.
     
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    Congratulazioni Hunter e Sorta le vostre spille smettono di fare effetto,non dovrete più continuare con il distanziamento sociale o almeno contro la vostra volontà. Liberi di distanziare chi volete.
    Buon proseguimento 💜

     
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    Phoebe Campbell
    «Keeping on tiptoe is not growing.»
    Era tutto così confuso per la Campbell era anche quasi convinta di non aver bevuto,ok forse qualcosa aveva ingerito anche lei. Però una cosa era certa si stava divertendo, aveva persino ballato con Joey che si era dato alla break dance.
    «bravo» aveva persino applaudito al compagno.«del resto se ne parla a settembre..» cosa?! Ancora la stessa storia non riusciva davvero a capire perché ma era tranquilla e tutto si sarebbe risolto a settembre. Probabilmente aveva anche detto qualche foto con lui e sicuramente con Hazel perché la player così ha deciso e poi di nuovo vicino ai tavoli con gli altri a parlare in tranquillità. La serata era migliorata anche grazie a quei cambi favolosi di scenario,lei sapeva cosa ci sarebbe stato ma vedere la reazione degli altri era bellissimo e si sentiva così fiera del comitato,avevano fatto tutti un bel lavoro.
    Decise di fermarsi a bere,ancora credo oramai sono confusa su cosa stia facendo esattamente la mora...sono rimasta indietro sta di fatto che senza capire chi fosse stato si ritrovò bagnata. Si guardò e per un secondo rimase senza parole ma una gentilissima Sorta intervenne
    <<ora sei ancora più freska!>>
    «grazie» sorrise dolce,era così diversa dal fratello,meno invadente sicuramente. Ma improvvisamente la vide scattare indietro e dire
    <<distanziamento sociale !!>> mentre le porgeva una mascherina. Ma che?! <<vado a cercare qualcosa per aiutare ad asciugarti. Torno subito!>>
    E lasciò andare così senza capire bene la situazione. Si guardò intorno leggere stordita dagli avvenimenti ma una cosa le giunse: non c'è Covid. Era Harper a parlare. Si avvicinò subito a lei «non c'è covid eh..se ne riparla a settembre.» disse per poi porgerle la spilla.
    17 y.o
    Grifondoro
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    scambia la spilla con Harper in sostanza ...non fa altro
     
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    Attenzione: scatta la mezzanotte e come in Cenerentola tutto svanisce. Scherzo eheh, la festa c'è ancora per un'ora almeno ma improvvisamente la sala subisce un ennesimo cambiamento: Scende la notte in Africa e sorge il sole in Oceania. Ve lo aspettavate? Spero di no. Godetevi pure il resto del ballo e usate questa informazione come meglio credete 💜

     
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    Dei granelli di sabbia si alzano e ti circondano, Harper, devi seguirle.
    Una leggera brezza ti abbraccia, Dustin, non puoi opporre resistenza.
    Congratulazioni Dustin e Harper siete stati scelti per passare i prossimi sette minuti in Paradiso
    Buon divertimento 💜




    Le luci scendono dal cielo, Joey, ti avvolgono e ti invitano a seguirle.
    Delle goccioline ti girano intorno, Sandy, e senza che tu possa dire di no le segui.
    Congratulazioni Joey e Sandy siete stati scelti per trascorrere i prossimi sette minuti in Paradiso
    Buon divertimento 💜

     
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    nicky & fitz
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    Fingiamo per cinque minuti che io non voglia morire perchè ho perso il post già pronto di fitz (di cui per qualche motivo mi ha salvato solo il «ciao»; a chi? boh. Tutti meritano un ciao), facciamo insieme un respiro profondo, e andiamo avanti.
    Dicevo.
    L'ultima ora era stata strana, ma divertente; in breve: Brandy aveva ignorato il suo discorso molesto ed era fuggito (ma di questo Fitz se ne era accorta un sacco dopo, essendo, insomma, accecata causa spilla), Twat l'aveva abbandonata per andare a spassarsela nel Luogo Della Perdizione, Fitz aveva passato quei dieci minuti fino al suo ritorno a dire a chiunque avesse voglia di starla ad ascoltare (nessuno; ma tanto era cieca, non se ne accorgeva) che la sua improvvisa non vedenza doveva essere collegata al fatto che in una sua vita passata fosse stata Omero («eh erano bei tempi quelli! La lotta per il potere, le sfrenate passioni, gli intrighi, i tradimenti»), quando lui era tornato (finally) aveva in qualche modo collegato la spilla con Twat palpandosi a vicenda qua e là («quella era la mia spalla??» «No non ho voglia di giocare a palla»), e poi il vento per qualche motivo strano aveva cercato di spingerla verso la piramide - che, fra l'altro, non aveva assolutamente notato. Magikissima (in che senso come aveva fatto a non notare una piramide enorme? le dimensioni non contano!)
    «chissà se ci sono trappole mortali e non ne usciremo mai più!!» plot twist e invece neanche ci entrano
    Quello che è successo nei sette minuti con Posh (niente) resta nei sette minuti con posh (niente, davvero), MISTERO!! Resteremo tutti col dubbio delle cosacce da loro fatte (assolutamente nessuna; Fitz si sarà persa con i geroglifici e a parlare di maledizioni dei faraoni).
    Quando uscirono, non sapeva esattamente dove andare, dove fosse Nah, Jane, Callie e compagnia, quindi porse la mano al ragazzo. «vuoi ballare?» si erano persi l'occasione di fare altro (niente) nel deserto magiko ma non voleva dire che non potessero recuperare ora !!! ok, la festa stava per finire, ma lei mica aveva un orologio (?) «uh è notte» era notte

    «Nicky!» «HUNTER!» OH MIEI ALIENI L'AVEVA TROVATA GRAZIE AL CIELO!!! NON ERA PIU' SOLA E MISERABILE!!! «Ho trovato il mio match!» ... ma che match
    «-...di pallavolo?» nel dubbio gli diede una pacca sulla spalla. «bravo!» si sporse per guardare vicino a lui. «ma mehan...?» ah probabilmente era nei sette minuti in paradiso con beh, tutto nella norma.
    «Tu? E Chouko?» gggGGGNNNnnn. Fece una smorfia. «è- in giro» con qualcun altro. Ah ah ah ma lei stava benissimo!! non era affatto gelosa!!!
    «È a scambiare la sua spilletta?» «è a scambiare saliva» rispose seccamente, solo per rendersi conto che era stata un po' inutilmente rude «cioè, può fare cosa vuole! Non sono mica il suo capo o la sua ragazza! E- aspetta, che spilletta?» abbassò lo sguardo sulla mezza mela. Ah. «AH!» fece due più due; per quello continuava a fare segni della croce?? aveva visto la gente unire i pezzi ma non aveva capito fino in fondo.
    «Sai, sono pallidino» lo guardò negli occhi (grazie hunter che ti sei abbassato); strinse lo sguardo studiandolo. «hunter» Alzò una mano per posargliela sulla guancia. «sei bellissimo così come sei.» chi gli aveva detto non lo fosse? COME AVEVANO OSATO? «Hai una pelle da principessa» «rischio un’insolazione!» AH VERO!!! «NOOO ANDIAMO AL RIPARO!»
    «Vado a fare felice Twat»
    ... in che senso- HUNTER SEI IMPEGNATO!!!
    «vuoi che faccia felice anche te? Ti vedo spenta!»
    IN CHE !!! SENSO !!!!
    «MA PERCHE' NESSUNO CAPISCE CHE SONO TEAM LASAGNE» Si lasciò trascinare facendo un segno della croce e, come per magia, una voce dal cielo concluse il suo gesto con un: «amen»
    Nicky alzò in fretta la testa, puntando gli occhi verso il cielo stell- non era più stellato, buongiornissimo Oceania. «...fratelli?» erano stati gli alieni? Per forza. Quando riabbassò lo sguardo vide che no, era stata la ragazza che sembrava più un assistente che una studentessa (assurdo, gli adolescenti sembravano sempre più adulti!! ai suoi tempi i diciassettenni sembravano diciassettenni!!) (quelli che non erano stati bocciati venti volte, almeno) Berenice qualcosa? «oh»
    Non si sa bene come Nicky fece a capire, ma capì (forse l'alcol le dava super poteri, le apriva la mente e faceva funzionare il cervello invece che del 10% del 12%).
    «LE SPILLE!!» sì fece lasciare da Hunter, e corse vicino a Nice. «SPILLE SPILLE SPILLE!!» gli schiaffò la sua addosso e, con un improvviso colpo di genio, si allungò per baciarla-
    sulla guancia. Insomma, ok essere disperati e volerla ringraziare e desiderare di essere un po' meno subtle sui propri gusti ma !!! non la conosceva neanche !!! E speriamo abbia preso bene la mira #cos
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    FITZ: usciti dai sette minuti chiede a posh di andare a ballare (vero il...2?)

    NICKY: passa dal 6 al 5 con Hunter (da cui viene trascinata) e sentendo Nice dire amen cerca di unire le spille, dandole poi un bacino sulla guancia.
     
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    Congratulazioni Harper e Phoebe le vostre spille smettono di funzionare e siete libere di parlare dell'esistenza del Covid o della sua non esistenza come siete libere di lasciar perdere e parlarne a settembre. Fate vobis. Buon proseguimento 💜


    Congratulazioni Nicky e Nice le vostre spille non hanno più effetto e potete smetterla di essere delle brave cristiane lo sapete anche voi che finirete all'inferno.
    Nel frattempo godetevi la festa 💜




    10a. Ogni volta che vedi qualcuno vicino al cibo senti il bisogno di ricordargli che “non ce n’è coviddi”.
    10b. Piuttosto preoccupato dalla situazione mondiale, avvicinandoti al cibo avverti le persone che “se ne parlerà a settembre.” Di cosa? Non lo sai nemmeno te.

    19(a). ogni volta che concludi una conversazione, fai il segno della croce.
    19(b). ogni volta che concludi una conversazione, dì "amen".
     
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    i guess you never know, never know
    Che paura che aveva avuto! Era stato tanto preso dall'osservare Chelsey farsi minacciosa, quasi da non essersi reso conto dell'arrivo di Willow, alle sue spalle. Si aspettava di tutto, una pacca, un calcio, una spinta, MA UN BACIO MAI! E, invece, a sorpresa, lei gli aveva lasciato un bacino sulla guancia.
    Le opzioni erano due 1) stava davvero per morire 2) Willow voleva chiudere quell'anno scolastico, l'ultimo di Gideon, mostrandogli finalmente l'affetto che meritava.
    Nel dubbio: « MADRINA QUANTO TI VOGLIO BENE. »
    Non poteva contenersi più, era difficile farlo, quando Willow gli dava via libera così.
    « !!! » Arrossì. Non era abituato, per niente, a questi slanci d'affetto, nemmeno se erano per l'augurio di una buona morte. Di solito, era lui quello che compariva alle spalle dell'altra per strapparle un abbraccio o un bacio.
    « ti organizzerò il funerale più bello del mondo, promesso! »
    Sorrise, e già poteva vedere nella sua testa frullare le immagini di bare e decorazioni funebri.
    « solo se prima mi richiami dall'aldilà per poter assistere, sennò niente. » Sennò non aveva proprio senso.
    E quindi, tra lei che gli concedeva l'ultimo bacio dell'anno ed Halley che « Tu sei mio amico e mi lancerò sempre per te, ok? » Il cuore di Gideon minacciava lo stop per davvero.
    AO che stava succedendo, cos'erano queste gioie tutte insieme? Rilasciò un sospiro, chiudendo gli occhi per un attimo, ben consapevole che non avrebbe potuto ribattere niente a sostenere la sua tesi - ovvero quella che Halley non avrebbe dovuto rischiare così per lui. Il cuore nel petto era stretto in una morsa da quando l'aveva vista lanciarsi su Chelsey, una morsa che gli aveva tenuto il cuore in un pugno di preoccupazione e paura, e lo faceva ancora, ma adesso in maniera diversa.
    Le voleva bene. Dannazione, tanto. Si permise dunque di darle una carezza sui capelli, annuendo con un semplice « va bene, allora. » ed un piccolo sorriso a labbra chiuse, perchè chi era lui per rifiutare l'amicizia di uno scricciolo come Halley Oakes, con tutto ciò che questo comportava? Gli andava bene così, lo accettava. Si sporse verso di lei per stringerla in un abbraccio breve, la mano sulla schiena a stringerla un po'.
    « Rischio di vomitarti sulle scarpe »
    COSA. Fece un passo indietro, perchè COSA.
    Tra l'altro, lui era perfettamente immobile, non si stava muovendo. « Sicura sia tutto ok? »
    Ma...Minchia se era tutto ok - cit doverosa dalla partita - le Hallow erano state chiamate nel boschetto, INSIEME.
    CIOE' MATCHAVANO alla perfezione. « oddio speriamo che Willow non parli di cadaveri...» Cioè era sicuro che Halley l'avrebbe apprezzata comunque per ciò che era, per la Vera Lei, PERO'.
    Nel mentre sua sorella era uscita dal boschetto, e Frozen al suo fianco era ancora vivo e ...parevano parecchio complici?
    La cosa non quadrava al McPherson, sopracciglio inarcato, mentre si avvicinava a loro. « Quindi...com'è andata? » Guardò prima Hazel, e poi squadrò letteralmente Brandy, dalla testa ai piedi. Non con l'occhio critico che avrebbe potuto avere un fratello gElOsO (!1!), ma con la preoccupazione di chi sperava che al corpo dell'altro non mancassero pezzi (un mignolo, un occhio, qualche costola): la sua famiglia non poteva permettersi un'ennesima denuncia e lui era il diplomatico della situazione, in quei casi, calmava le acque. Ma Brandy sembrava stare bene?? Lanciò un ultimo sguardo alle Hallow che erano entrate nel boschetto, e sorrise, verso sua sorella.
    « Willow mi ringrazierà per averle impedito di mettere il reggiseno. » DAI!!! Gideon amante delle tette com'era, sapeva bene quanto dessero fastidio i reggiseni, in determinate situazioni...#cos.
    « Le hai impedito di mettere il reggiseno? » Domandò dunque, sua sorella, con tutte le ragioni del mondo.
    « Certo, rovinava l'outfit » Non che fosse un esperto di moda femminile, tutt'altro, ma wikihow spiegava questo e ben altro! Tra l'altro, Willow aveva due mele, niente da sorreggere per forza.
    « Mh » Guardò di nuovo prima lei, e poi Brandy... « Ti va di ballare? » e spostò lo sguardo sul ragazzo « Anche tu, balliamo » Perchè mai Brandy Frozen avrebbe dovuto voler ballare con i McPherson?
    Avrebbe concluso la serata anche con un ballo di squadra, se fosse riuscito a riunire Mac e Joey. CANON CHE LO FANNO PER FAVORE.
    « Ma prima bevo qualcosa, voglio concludere questa serata con il botto. » Aveva bisogno della benza di spaco, e solo con questa avrebbe ballato fino all'alba, ed avrebbe pianto perchè sapeva che sarebbe stato il suo ultimo anno lì ad Hogwarts.
    E poi avrebbe continuato a ballare, probabilmente da solo, per concludere l'anno così, con un buongiorno da veri segaioli. (cit spaco)

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    Ultimo post al volissimo ma volevo dare una specie di chiusura,

    - Hallow
    - Haz e Brandy
    - Canon che fanno un ballo di squadra corvonero + lagrime

    Grazie a TUTTI per questo bellissimo evento <3
     
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    Wendy De Thirteenth
    "HONOR TO THOSE WHO ARE A LITTLE CRAZY, TO THOSE WHO LOVE TO DARE, TO THOSE WHO LOVE TO DREAM."
    Il ballo era riuscito in modo eccellente, per quanto le riguardava era stato perfetto perchè non c'erano state risse -forse una ma lei non se ne era sicuramente resa conto - e i ragazzi non erano ubriachi o almeno non tutti. «Giuro che non sono stata io» guardò il resto dei professori o chi era ancora rimasto a fare da supervisione, ma tutti erano così tranquilli che la bionda potè tornare a respirare, aveva davvero avuto paura che Anjelika le staccasse la testa. «Siamo a termine del ballo vero?» disse proprio la donna che finalmente cambiò posizione e le braccia che prima erano conserte ora erano rilassate sui fianchi, forse si stava finalmente sciogliendo o era pronta ad avventarsi su qualche studente. La bionda deglutì, non voleva perdere nessuno dei suoi studenti, li amava tutti, erano così preziosi e speciali, alcuni più di altri «Ehm si perchè?» spostò lo sguardo verso la sala, cercando di memorizzare chi fosse presente così da poter fare la conta appena possibile, poi tornò a fissare la Queen. «Tra poco eleggeremo il re e la reginetta del ballo» Le sorrise cercando di trascinarla in quel sentimento chiamato allegria ma la donna non voleva proprio assecondarla, infatti la guardò seria «Bene, concludi pure tu la serata e occupati del resto. Me ne vado a letto. Buonanotte»
    E così facendo se ne andò. Un altro sospiro per poi recarsi verso le urne per poter estrarre i nomi e controllare chi avesse vinto. Si fece aiutare da chiunque abbia voglia dei vostri pg per poi finalmente notare i due vincitori «Interessante...».
    Guardò Dani e gli fece cenno di stoppare la musica per poi raggiungerlo ai piedi del vulcano, che dire era stata una bella idea ma così rischiosa. Adorava il comitato e come aveva osato rischiare e creato cose cosi fantastiche. «Buonasera. Prima di tutto vorrei ringraziare il Dj per la splendida musica che ci ha accompagnato stasera. » fece un applauso sperando che gli studenti potessero seguirla. «Vorrei ringraziare anche il comitato per lo splendido lavoro» fece avvicinare tutti i ragazzi per godersi gli applausi anche dei professori perchè il lavoro era stato davvero tra i più belli.
    «Detto ciò. Ora passiamo al momento che molti di voi aspettavano dall'inizio della serata....l'elezione del re e della reginetta del ballo. » era così emozionata, come se fosse anche per lei una sorpresa nonostante sapesse chi fossero i vincitori. Fece avvicinare due ragazzini con le due corone « Partiamo dalla reginetta » estrasse dalla busta il foglio, ovviamente scritto da lei, ma era così emozionante fare da presentatrice « Congratulazioni Narah Bloodworth sei la reginetta del ballo 2020. » disse con la voce spezzata dalla gioia, era come nei matrimoni non riusciva a non piangere.
    « Sali pure»
    Poi tornò a guardare il resto dei ragazzi chissà che come avrebbero preso quella notizia. « Riguardo al re...come dirlo...Non c'è. » momento di silenzio poi quasi prese a saltellare sul posto « Ma abbiamo un'altra reginetta..Congratulazioni Chelsey Weasley sei la reginetta del ballo 2020. Sali pure ». Era così bello quel ballo, avere due reginette invece che un re e una regina, il mondo era davvero cambiato.
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    w il comitato
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    Scusate il misero post ma giuro che sono felice di tutto e soprattutto dell'esito delle votazioni perchè abbiamo ben due reginette: Narah e Chelsey siete le nostre regine preferite, godetevi il momento. Detto ciò io vi saluto perchè siamo giunti al termine del ballo. Sono triste perchè ancora non ci posso credere che non manderò più nessuno nei sette minuti e non impazzirò più per creare lo scenario e qualsiasi cosa abbia finto di fare fino ad ora. Ma vorrei ringraziare davvero tutti i partecipanti, al comitato che ha lavorato per creare questo ballo. Grazie davvero.
    Ovviamente potete continuare a postare e vi prego fatelo, fino a domani così da poter concludere il ballo come più credete e se volete potete anche fare un ballo insieme Chelsey e Narah eheh.
    Grazie ancora <3
     
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    Chelsey Weasley
    You're pretty smug, Lady Ares, for a girl who runs from Cupid statues.
    “Pensavo.” E questo già la diceva lunga sulla pericolosità delle frasi successive, dato che il bolide presente nella testa della Weasley raramente svolgeva mansioni come quella. La Rossa era detta Furia per un motivo, era tutto impulso e niente cervello, tranne quando si trattava di Quidditch. Quando veniva menzionato anche lontanamente quello sport che assorbiva il 99,99% delle sue attività intellettive, c’era ben poco che si potesse fare per placare la sua mente. “Dopo il ballo, potrei darti una mano a togliere il dorato, se ti va.” Spostò il getto di aria calda che usciva dalla bacchetta dal viso, puntandolo sul vestito, attenta a schivare l’ennesima radice mentre sulla strada che li avrebbe riportati alla Sala Grande. “Magari nel bagno dei Prefetti.” E il leggero arrossamento delle gote che seguì quella frase era esclusivamente dovuto al calore di poco prima, al fatto che la temperatura si fosse improvvisamente alzata, all’Africa!!! Non al ricordo fin troppo recente della pelle di Kain a contatto con la sua, al bacio a… a… quello!!! Affatto. Per niente. Assolutamente no. Teneva lo sguardo ovunque, meno che sulla figura del compagno, le dita che fremevano per un altro tocco, sfiorando la mano del compagno. Aveva bisogno di aria. Chelsey doveva respirare perché sentiva di aver perso ogni atomo di ossigeno con quello che era appena successo. Anche se, in realtà, aveva il dubbio fosse effettivamente scattato qualcosa, che fosse ancora tutto normale. Ed era ancora persa in quei pensieri che non si accorse che avevano appena lasciato la zona dei sette minuti, finendo dritti tra le braccia di un super eccitato Sandy. Chelsey non capiva. Perché era così contento? Aveva vinto qualcosa? Era risultato vincitore in una rissa? ma in che senso erano bellissimi? “Ti abbiamo fatto male?” Domandò confusa, in preda a un leggero attacco di panico quando l’altro disse che lo stavano facendo piangere. Chelsey aveva il terrore delle lacrime. Cosa si faceva in quei casi? Cosa si diceva? Lasciò che fosse Kain a occuparsi delle relazioni umani e affettive del DeThirteenth, limitandosi a una pacca di incoraggiamento sulla schiena, ma carica di incoraggiamento.
    Quello che successe dopo fu tutto un fare cose: mangiare, bere – e rischiare un avvelenamento da punch -, scrivere nomi sulla pergamena – e sbirciare quelli di Kain solo con la scusa di stargli un po’ più vicina, giusto un po’ spalmata sulla schiena – da imbucare, chiacchierare e andare a spasso per la Sala Grande canticchiando a ritmo di musica, fino a quando non furono a radunarsi sotto il vulcano dove stava il DJ. ah, belle queste Ercolano vibes. “È bellissima. Anche se saresti stata più bella tu come reginetta.” Commentò tirando una leggera gomitata al Capitano dei Tassi per farlo abbassare e lasciargli un bacino sulla guancia, evitando un fischio d’approvazione per l’incoronamento di Narah come il suo animo gallese le stava imponendo, ma solo perché aveva le mani impegnate a cercare di batterle e mantenere in equilibrio un altro bicchiere colmo di qualsiasi cosa fosse uscito dalle riserve dei professori. “Sai chi sarebbe perfetto per essere incoronato Re?” Continuò abbandonando la testa sulla spalla di Kain e dando un sorso al punch corretto mentre osservava la professoressa poggiare la corona sulla Special. “Sarebbe veramente, veramente on point.” Sospirò tristemente, non capendo per quale assurdo motivo non potessero esserci anche i professori tra i papabili vincitori. Non ce l’avevano neanche un re! Invece lui sarebbe stato alto, muscoloso, un vero adone. Aveva anche un nome mitologico, era bello come il sole, aveva tutte le carte in regola per meritare di essere il vero e unico vincitore. “Phobos” “Chelsey Weasley.”
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    “Eh?” Restò qualche istante impalata sul posto, le iridi cangianti fisse sulla figura della professoressa, in attesa che continuasse dicendo fosse tutto uno scherzone del comitato. Perché un secondo prima stava pensando con rammarico al fatto che i due Tryhard non avevano ereditato nulla del fisico prestante <del>e possente e bellissimo e perfetto del Campbell e il secondo dopo era il re del ballo?!? Portò lo sguardo confuso su Kain, sentendo gli occhi di mezza scuola addosso, quasi tutta la stanza fosse scesa nell’oscurità e lei fosse l’unica persona presente nel cono luminoso. Sbattè ripetutamente le palpebre e, ancora sotto shock, fece l’unica cosa sensata in quel momento: scolò il suo bicchiere di punch e lo mise tra le mani del suo accompagnatore, prendendo quello del ragazzo e calandoselo giù tutto in un unico sorso, l’esofago leggermente provato e in fiamme. Lasciò anche il secondo red cup tra le mani del Kellergan e avanzò verso Wendy, pronta a incoronarla re del prom. Perché nessuno sarebbe riuscita a convincerla del contrario. “Wow, pesa!” Le dita strette sulla corona che le stava già scivolando sulla testa e un sorriso che non si era resa conto di aver trattenuto fino a quel momento. Non aveva vinto il campionato, le rodeva ancora un pochino, ma aveva sempre vinto il prom! Era una vittoria! Non tornava a casa con una coppa, ma con una corona! E uno scettro! E UN MANTELLO ROSSO!!! Saltellò verso Narah per le foto di rito e… e… “Non so ballare.” Deadpan come solo un hyde avrebbe saputo esserlo, prese una mano della Special mentre le prime note di una canzone (quale? Quella del re e della reginetta!!!) si diffondevano nell’aria. “Però so guidare egregiamente i manici di scopa. Vuoi essere il mio manico di scopa?” Domandò allora, facendo qualche passo verso il centro della pista. “Non c’è bisogno che ti metti in orizzontale!” Anche perché non sapeva volare! Ma tenne questo commento per sé, anche se la ragazza era una BALLERINA!!! E poi ballarono un po’ insieme, rischiò di far cadere Narah a terra perché una presa non le venne proprio benissimo, ma era simpatica abbastanza da far credere fosse fosse tutto calcolato, bevve un altro po’ di punch, mangiò qualche dolcetto, ballò con Kain, fece foto con i suoi amici allo stand per rendere i ricordi di quella serata indimenticabili, continuò a ballare con Kain – rigorosamente con la corona e nel suo stile da vera gallese DOC e niente, tutto il resto si può racchiudere con un semplice: #WeasleyisOurKing
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    Pensavate che le sorprese riservate dal comitato fossero finite qui, non è vero??
    Ma, del resto, che prom sarebbe senza le consuete foto di rito??
    Alcuni degli scatti più significativi rimarranno per sempre nella collezione privata di jane, e recuperarli forse sarà impossibile (magari provate a corromperla?? who knows) ma, uscendo dalla sala grande a fine serata, trovate una cascata di lucine colorate a cui sono appese le polaroid scattate al vostro arrivo alla festa.

    E nessuno di voi si stupirà del fatto che siano orrende: del resto il comitato ha lasciato il compito a callie jackson ♥︎















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    amaris 🍑

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    AAAAAAAAAAAAAA ma quanto sono belli!! :fangirl: :fangirl:
     
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