Tra le tante bellissime caratteristiche che possedeva la bionda oltre a essere fantastica, era anche una persona molto avventurosa con sempre la voglia di fare e disfare perchè non amava starsene con le mani in mano e doveva sempre avere qualcosa che la tenesse occupata, aveva bisogno di essere attiva e sempre in movimento, non a caso aveva due lavori, che non compieva mai davvero bene ma per ora nessuno si era mai lamentato delle sue foto e non aveva perso nessun studente quindi si poteva ritenere una ragazza soddisfatta e dalla vita dai mille colori.
Raramente la si trovava a poltrire ma amava anche le giornate di sole e quando poteva amava sdraiarsi e fare la lucertola e sentire i raggi riscaldarle il viso anche se spesso rischiava di bruciarsi dato che era bianca come il latte. Infatti doveva mettersi una quantità esagerata di crema con protezione 50 per non parlare che doveva persino indossare un cappello. Non che fosse una tragedia per lei, adorava indossare cappelli, ne aveva una collezione. Tutto questo per dire che quel giorno a Hogwarts sembrava estate (fingi sia prima di giugno questa role) e la bionda aveva deciso di mettersene uno bianco, in tinta con la propria pelle per poter godersi il cortile prima della lezione coi suoi ragazzi.«Maledetta Elfa inutile!» Una voce però interruppe il suo dolce sonnecchiare, proprio come quando era studente si alzò di scatto come se stesse facendo un grave errore. Vide la Queen, incazzata - e quando mai non lo era -. Aveva due scelte: Fingere di essere morta e questo non voleva dire che la furia della professoressa non si sarebbe scagliata anche su di lei. Oppure poteva intervenire e quindi morire. Ma non poteva lasciar perdere, odiava quando vedeva del bullismo, specialmente sugli elfi, se avesse potuto li avrebbe resi liberi tutti.
«Dovrei rompertela in testa questa scopa.»
scusi signora
«Non accetto scuse e soprattutto persone inutili....Cru-»l'elfa abbasso lo sguardo, senza proferire altra parola per la paura della donna che nel frattempo impugnò la bacchetta e fu in quel momento che Wendy corse immediatamente verso quella scena e ancora prima che la donna potesse finire la frase decise di intervenire «Ah professoressa Queen. Eccola»
«De Thirteenth. Salve. »
«Chiamami Wendy.»
«cosa?»
«Non volevo disturbarvi, ma va tutto bene?» guardò la piccola elfa chiaramente in difficoltà, come poteva lasciarla nelle grinfie di Anjelika, non se lo sarebbe mai perdonato. Le sorrise e si chinò verso di lei «Piccola Elfa potresti andare nel mio ufficio per favore? ho perso alcuni fogli» l'elfa accenno un sorriso e scomparve sotto lo sguardo scocciato di Anjelika.
« Wednesday cosa vuole?»
«Chiamami Wendy.»
«cosa?»
«Mia nonna mi chiamava Wednesday. Tutti gli altri mi chiamano Wendy»
«Si....» le porse una scopa. L'afferrò senza capire cosa dovesse farci. Una lezione di volo? Per carità no che lei era negata.
«Perfetto Wednesday. visto che hai mandato via l'elfa. tocca a te. Spazza.»
«Cosa?» era molto stranita perchè mai doveva fare una cosa del genere? non che fosse un problema, se doveva dare una mano era sempre ben disposta, ma così senza una vera spiegazione come poteva pensare che la bionda avesse davvero capito cosa doveva fare. La stava sopravvalutando. Ma la donna non sembrava loquace e propensa alle spiegazioni. Grazie davvero. La vide andarsene tutta impettita e sorrise perchè alla fine aveva salvato dalle sue grinfie l'elfa. Guardò la scopa e alla fine decise di occupare il tempo spazzando, era una bella giornata e poi lei odiava stare ferma.
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