she's a sauce killer queen

hammie ft. nice

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    nina.

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    «scommetto che non riesci a bere quel’intera bottiglia di salsa BBQ»
    Oh mente ingenua, davvero? scommessa? con chi credeva di avere a che fare. Murphy della casa Hammond, primo del suo nome (mmh non proprio), re delle scommesse stupide (questo decisamente si), delle notti ubriache (anche), delle brutte intenzioni, la maleducazione (no, quello è Bugo), lord (prefetto?) dei corvonero e protettore dei malintenzionati, non è mai da sottovalutare. Mai.
    Breve elenco delle scommesse accettate, e così vinte, dal nostro eroe foca:
    • stare per quindici minuti, durante una partita, sulla scopa a testa in giù.. quanto il suo cervello ne sia rimasto danneggiato non è dato sapere.
    • coprire l'intero corpo di tattoo dei polaretti.. dopo averli mangiati tutti e aver fatto pipì per l'intero giorno.
    • far credere ai ragazzini del primo anno di essere un fantasma.. ringrazio ufficialmente la sua squadra per averlo ignorato a meraviglia.
    • usare la pozione polisucco per diventare Will ed uccidere pastina.. in realtà il secondo punto non è riuscito, ma dettagli.
    • usare la pozione polisucco per diventare Twat ed uccidere pastina.. neanche così il precedente punto è riuscito.
    • mangiare 40 hamburger di seguito.. guinness dei primati pg. 254.
    • saltellare su tutti i letti del dormitorio dei corvonero.. metà dei quali dopo aver usato la polisucco per diventare Will (scusa tvb).
    ..e adesso ne avrebbe facilmente aggiunta un'altra: bere un'intera bottiglia di salsa BBQ. Le urla dagli spalti e i tifo che echeggia alto.
    Quando ad Hogwarts non c'era nulla da fare, in realtà, c'era tutto da fare: tipo studiare? e perché mai aggirarsi indisturbati per il castello e scommettere su chi riuscisse a fare cosa, ottenere la gloria e tornare soddisfatti alla sala comune raccontando fieramente le proprie gesta.
    Quella sera erano le cucine la sua location, mestoli e pentole (totò sapore docet) i suoi spettatori, pronti per andare in scena.
    «che idea stupida» e per tale ragione: geniale.
    «FACCIAMOLO! BISBOCCIA!» acchiappò la bottiglia dal bancone alla sua sinistra, per poi sbatterla sullo stesso come uno dei suoi soliti rituali alcolici. La guardò per qualche secondo tra le sue mani, fece un occhiolino alla figura al suo fianco e, senza pensarci troppo, tracannò il contenuto dritto nel proprio stomaco come fosse una qualunque, normalissima, bevanda. «BAAAAANG» dab meme, testa china sul braccio destro piegandolo verso il torace, con il braccio sinistro disteso, rivolto verso l'alto in modo obliquo. Lasciò poi cadere il barattolo a terra, saltellando intorno alla cucina come un bambino felice. Non era stato difficile per l'Hammie, una bevuta e via, anche questa era fatta.
    «cosa ho vinto? un.. un..» un?.. certificato per aver raggiunto il livello massimo d' idiozia.
    «un..» una coppa d'oro per l'idiota dell'anno.
    «un..» una matrioska d'Hammond dove il bambino alla fine porta un cartello con su scritto "surprise, i'm an asshole" .
    «..ok, credo di non sentirmi molto bene» ti sei appena scolato 875 ml di heinz classic bbq sauce, ci credo che non ti senti /molto bene/ Murphy. Il breve ma intenso momento di gloria lasciava spazio alla sua vera natura: ed ecco che il giovane Hammie cominciava a percepire un forte senso di nausea, lo stomaco gli si contorceva e l'olfatto si acuiva verso gli odori aspri provenienti dagli scaffali intorno ai due amici. DIOO perché?! strinse entrambe le mani contro la dolorante pancia, per poi prostrarsi verso terra, poggiando ginocchia e testa sul freddo pavimento e dondolandosi avanti e indietro in cerca di sollievo. «devo vomitare» che schifo. CHIAMATE PADRE SHAW! «promettimi che non racconterai mai di avermi visto così» anche nel disagio.. la reputazione (ma quale?) prima di tutto. Era un uomo distrutto, ai piedi del suo aguzzino: la bottiglia di salsa BBQ. Stava lì poggiata, vuota, sul pavimento, a fissarlo, fiera del suo malefico operato. Avvelenato.
    «mi metti due dita in gola?» non era poi una richiesta così assurda.. alla fine se Hammie si trovava accasciato a terra like a seal 2.0 era anche colpa di quella stupida scommessa (oltre che del suo stupido cervello, chiaramente): due piccole (non tanto) dita in gola in cambio del perdono divino.. e del nostro eroe. «potrei morire. qui, oggi, adesso, di fronte a te. Murphy Hammond ucciso dalla BBQ» come una tenera bistecca al barbecue, che dolce e speziata fine. ESTREMA UNZIONE!.. o forse la salsa vale come "unzione" ?






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    Edited by brêathe. - 6/6/2020, 14:04
     
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    «Scacco matto.»
    E grazie tanto, non c'era bisogno di dirlo ad alta voce, le pedine si stavano già brutalmente massacrando tra loro, era più che palese che (anche quel)la partita l'avesse vinta il biondo Cox-Wood. O meglio, Behemoth o qualsiasi fosse il suo nome in quel momento - per essere una Miss-Perfettina, Nice stava avendo seri problemi a distinguere le loro nuove identità da quelle vecchie. Comunque, poco importava: era la terza partita a Scacchi Magici di fila che Albie vinceva. Maledetto.
    Ridusse gli occhi a due fessure talmente strette che, complice anche la scarsa luce della sala comune, rendeva impossibile persino riconoscere le iridi chiarissime, tipicamente CoxTM: se gli sguardi fossero stati armi, i due cugini si sarebbero uccisi a vicenda anni prima (o dopo, dipende dai punti di vista, insomma) con le loro occhiatacce reciproche eppure non c'era altra persona al mondo con cui Nice avrebbe preferito passare quel pomeriggio, sfidandosi nel gioco che entrambi amavano.
    Ciò non toglieva che la piccola Hillcox non gli avrebbe mai perdonato l'averle fatto fare una figura così pietosa. E di fronte ai marmocchi compagni di Casata! Ma, d'altro canto, non gli avrebbe nemmeno dato la soddisfazione di vederla sconfitta. Si alzò, mento alto e schiena dritta proprio come le aveva insegnato zio Tyler, e si sistemò la gonna ripulendola da granelli di polvere inesistenti; un fluttuare di capelli castani e lucenti fu l'unico saluto che rivolse al cugino prima di accettare la disfatta e dirigersi verso le cucine dove, come penitenza, avrebbe dovuto sottrare agli elfi domestici qualcosa da sgranocchiare quella sera mentre, avvolti nella coperta, leggevano i loro (pesantissimi) libri. Che tipi super divertentissimi, i cugini Cox(-Hill-Wood).
    «Sai già cosa preferisco!»
    E la voglia di mandare all'aria la sua aria composta e rifilare al cugino un dignitosissimo dito medio era molto, molto forte.

    Nice Hillcox, quindi, non c'entrava assolutamente nulla con quella piccolissima folla che si era riunita nelle cucine, essendoci finita in quel preciso momento solo per caso, con l'intento di sgraffignare qualcosa che avrebbe soddisfatto il palato sopraffino di Bertie, un'impresa già abbastanza ardua, e si era ritrovata incastrata in quella situazione.
    Incastrata o, per meglio dire, incuriosita ma avrebbe negato vita natural durante, anche sotto tortura.
    C'è da dire che l'incipit della storia non era stato un granché - chi mai avrebbe scommesso su una cosa tanto idiota (Murphy Hammond, ecco chi) - ma il proseguo era stato così delirante che, suo malgrado, Nice si era ritrovata incollata al suo posto, sul ripiano in legno dove si era seduta pochi minuti prima. Aveva osservato la scena e quel «scommetto che non riesci a bere quel’intera bottiglia di salsa BBQ» sollevando appena un sopracciglio curato e incrociando le gambe lunghe che la gonna fin troppo corta non riusciva a coprire granché. Con un ginocchio accavallato sull'altro e il gomito destro posato con eleganza sopra di esso, Nice osservava critica la scena. Non voleva (poteva?) quasi crederci che il Corvonero aveva accettato davvero la sfida! Si presupponeva che fossero quelli intelligenti e non dessero retta a certi impulsi così.... grifessi, ecco. Se avesse dovuto rapportare la cosa alla sua esperienza personale e familiare (e la ragazza tendeva a farlo più del dovuto) avrebbe asserito che un cosa del genere se la sarebbe aspettata da mamma Zoe e da zia Milly, due Grife fatte e finite, e non da(ll'amato) zio Hugo, perfetto esemplare di Corvonero. A quanto pareva, non ne facevano più come lui #wat
    Invece eccolo lì, Murphy "The Seal" Hammond, pronto a farle ricredere qualsiasi cosa buona avesse sperato di trovare nel 2020. Non c'era mai limite alla follia adolescenziale umana.
    E così, vuoi per avvalorare la sua tesi, vuoi perché infondo era la figlia di Zoe in molti più versi di quanto fosse disposta ad ammettere, lasciò che la curiosità avesse la meglio; aveva preso posto non lontano dal compagno per osservare tutta la scena e poter giudicare (duh) perfettamente ogni aspetto di quella saporita vicenda.
    Una sfida per quanto stupida era sempre una sfida e, per chi come lei era cresciuta insieme a tre (3) donne molto competitive (e a tratti borderline idiotic) erano pur sempre attimi di svago: voleva proprio vedere fino a dove si sarebbe spinto Hammond.
    Ciò non la frenò dal riservare al Corvonero delle occhiate piene di malcelato giudizio per quell'improbabile scelta. Salsa BBQ? Davvero? Non poteva scegliere qualcosa di meno disastroso per il suo fegato? Latte di mandorla ad esempio?
    «Beh quanto meno non è maionese.» riusciva a sentire il tono contrariato di A(da)lbert anche da lì, un tono saccente sporcato appena da una sottile ironia degna di papà-barra-zio Adam.
    «Che idea stupida» uh, allora su qualcosa erano d'accordo, la Serpe e il Corvo.
    «FACCIAMOLO! BISBOCCIA!» Come non detto. Nice si portò una mano alla fronte scuotendo impercettibilmente la testa. Chissà come sarebbe andata a finire. Era stranamente curiosa di scoprirlo. E, ammettiamolo, non aveva molta voglia di tornare da Albie e vederlo ancora gongolare per le tre vittorie, dannazione.
    Il rapporto di amoreodio che aveva con il cugino la spinse addirittura a pensare che, nonostante tutto, avrebbe preferito che fosse lì con lei, la combo dei loro #judgingstares avrebbe fatto desistere chiunque dal compiere quella follia, ma ahimè poteva solo fare affidamento sulla sua ottima memoria per poi riportare tutto, per filo e per segno, al biondino. Con tanto di commentario perché duh non si sarebbe certo astenuta dal rifilarne! Era pur sempre Nizza Nice Cox-Hill. O, insomma, Berenice Hillcox come si presentava in quel decennio.
    Si limitò a ricambiare l'occhiolino di Hammond con una smorfia che, in teoria, avrebbe dovuto somigliare ad un sorriso forzato ma Nice non era molto brava in quello (cosa?)(le persone in generale) e alla fine uscì un misto tra una paralisi facciale e un principio di mal di pancia. Come quello che sarebbe venuto al ragazzo, probabilmente.
    The dab? Seriously?!
    Alzò involontariamente gli occhi al cielo nel vedere quel gesto: quei giovani erano così vintage...! Era da un pezzo che quella moda era stata surclassata!
    La sua espressione non migliorò di certo quando, fiero della sua impresa, il Corvonero iniziò a saltellare in giro molto felice per chissà quale assurdo motivo; non si rendeva conto che con ogni probabilità stava per salire a bordo dell'espresso per l'Infermieria, viaggio diretto, nessuna fermata? Avrebbe rischiato mooolto meno se avesse ingerito una pozione creata dai ragazzini di primo anno! Lo stomaco umano non era fatto per mandare giù tali schifezze quali salsa barbecue in quelle quantità!
    «Cosa ho vinto? Un... un..»
    Una pacca sulla spalla per la tua furbizia?
    Un cartellone con scritto "congrats idiot you may live to see another day (and do something even dumber)"?
    Un apparato digerente nuovo di zecca?
    Un cervel...
    «..ok, credo di non sentirmi molto bene»
    Oh. Dov'erano finiti tuti?! Dov'erano gli studentelli che fino a quel momento si erano aggirati furtivi nelle cucine, incitando Muphy Hammond in quella sciocca impresa? Oddio, c'erano stati studenti o Nice se li era immaginati?! Fatto sta che, in quel momento, mentre Hammond moriva lentamente #rip con le mani strette sull'addome, e diventava un tutt'uno con il pavimento freddo, in cucina c'erano solo loro due.
    Nice, ovviamente, rimase immobile al suo posto.
    Avrebbe voluto ridere.
    Albie avrebbe forse riso.
    (Florence avrebbe decisamente riso.)
    Ma lei non era suo cugino (e non era di certo sua sorella) quindi rimase stoica ad osservare mentre Hammie si accasciava al suolo avvelenato dalla sua stessa idiozia. Avrebbe dovuto fare qualcosa, si rendeva conto che era il minimo che ci si aspettasse da lei, ma... cosa?
    «devo vomitare. promettimi che non racconterai mai di avermi visto così»
    Prima di tutto: che schifo.
    E, secondo: assolutamente no, era palese il fatto che Albert poteva considerarsi già informato della cosa. O, insomma, Adalbert. Dannati nomi. E idem Buck, a lei diceva tutto.
    Per non parlare del fatto che probabilmente lo avrebbe preso per il culo i fondelli ancora per molto. Se avese avuto il suo fidato smartphone avrebbe persino ripreso quella scena, così, giusto per accertarsi che le future generazioni potessero crescere sapendo.
    Annuì poco convinta, mentre un sorrisetto poco rassicurante le si disegnava lento in volto. Stava già pensando a chi, come e quando dirlo.
    Decise solo a quel punto di scavallare le gambe e, con un piccolo saltello, tornare con i piedi saldamente a terra. I tacchi neri risuonarono nella stanza vuota mentre si avvicinava al Corvonero, passo lento e composto. Se aveva fretta di accertarsi che non stesse davvero morendo? Mpf, assolutamente no. Confidava nelle ottime capacità di Dakota e Dominic per rimetterlo in sesto entro il tramonto successivo qual'ora l'avvelenamento fosse stato un po' troppo. Poteva quindi farlo crogiolare ancora un pochino nella sua stessa idiozia! Era divertente (#notveryNiceofyou)
    Una volta arrivata abbastanza vicina al (quasi) cadavere, si accucciò accanto a Murphy, per niente impietosita, arricciando le labbra. Con le mani sulle ginocchia e il sedere poggiato sui talloni lo osservò silenziosamente per svariati minuti.
    Lo stava giudicando?
    Lo stava giudicando.
    «mi metti due dita in gola?»
    «Ew.» Se c'era un'espressione che Nice aveva imparato a padroneggiare nel corso degli anni era quella di SchifataTM, la stessa espressione che stava ora riservando al corvetto. «Pensare che proprio quando mi ero finalmente decisa ad aiutarti,» ma quando? Non terminò la frase, comunque, lasciò semplicemente che il piccolo 'tsk' risuonasse nello spazio tra loro. Una pausa carica di pathos (?)
    «potrei morire. qui, oggi, adesso, di fronte a te. Murphy Hammond ucciso dalla BBQ»
    «No.» un "no" fermo e deciso, risoluto. Non sarebbe morto per colpa della BBQ. «Se muori è solo colpa della tua stupidità, Hammie
    Gli passò un'unghia curata (club nail art lovers) delicatamente sulla fronte per spostare un ciuffo di capelli biondiccio, mentre studiava la sua aria sofferente. Chissà se stava davvero davvero soffrendo.
    «Dimmi, da uno a dieci quanto ti senti vicino al mondo degli spiriti?»
    Non è che Nice Hillcox provasse piacere nel vedere gli altri soffrire (Albert, ti vedo che stai scuotendo la testa! Don't.) ma non le andava neppure di gridare "al lupo!" per nulla; avrebbe atteso ancora un po' prima di portarlo in infermeria - ma non avrebbe mai accettato di aiutarlo a vomitare. EW sul serio!
    Quindi, in pratica, era stata utile come un pettine in mano a Claudio Bisio, ma almeno era rimasta coerente con se stessa #cos E, tanto per esserlo finot alla fine «Se mi vomiti sulle scarpe sarò io ad ucciderti ♡»
    I'm a nightmare dressed like a daydream
    Berenice
    Hillcox
    when: 21.11.2022
    where: cucine
    sign: scorpione
    status: #toocool4U


    Edited by antarctica - 10/7/2020, 20:06
     
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    Murphy Hammond stava morendo - quasi.. ma almeno lo stava facendo circondato da fan in visibilio per il compimento della sua impresa. Ah no, aspettate un'attimo - dove sono finiti tutti? All'accasciarsi sul pavimento del ragazzo, la folla si era rapidamente materializzata fuori dalla cucina - eh ti pareva - lasciando il povero eroe foca a terra, dolorante a dondolarsi per i crampi. Eccezione fatta per Nice Hillcox, meglio conosciuta (da chi? dall'Hammond ovviamente) come "Nike gonnellina sexy"; la quale era stranamente rimasta ferma, seduta al suo posto d'osservazione. Tutto sommato al corvonero avrebbe potuto finirgli decisamente peggio.. per quanto fosse profondamente concentrato a soffrire, da sdraiato la visuale non era niente male.
    Quando l'Hammond aveva chiesto alla giovane sepreverde di mettergli, gentilmente, due dita in gola, aiutandolo nel momento del bisogno, questa aveva esordito con un classico «Ew.» (giustamente) storcendo il naso e mostrando disgusto verso di lui e verso quella situazione. Non era nuovo nel trovarsi difronte qualcuno che esibiva un tale sguardo nei suoi confronti: lo "sguardo alla Holeden" era solito chiamarlo; nominato così per tutte le volte in cui suo fratello (o meglio, suo fratellastro/coinquilino dall'età di cinque anni) gli aveva riservato tale espressione. Per fortuna che il nostro Mandy era molte cose fuorché un tipo permaloso: that sound like your problem.. non aveva mai dato troppo peso a quello che le altre persone pensavano di lui. Pensi che sia un genio? bene, pensi che sia un'idiota? bene, ad Hammie cambia qualcosa? assolutamente no. Non saranno le vostre opinioni i motori della sua vita - per fortuna o purtroppo.
    «Se muori è solo colpa della tua stupidità, Hammie.» e come contraddirla. Per quanto si trattasse di /Murphy Hammond/, si rendeva benissimo conto da solo di non essere stata una mente eccelsa nel compiere tale gesto. Eh, che ci volete fare, l’incoscienza dell’eroe. Chi lo avrebbe detto che il risultato nello scolarsi un'intera bottiglia di salsa BBQ sarebbe stato questo.. (tutti ad eccezione di Mandy, ecco chi).
    «Dimmi, da uno a dieci quanto ti senti vicino al mondo degli spiriti?» - un momento di pausa per riconnettere i neuroni dopo la delicata passata d'unghia - vicino al mondo degli spiriti? mmh, fammi pensare: Sempre. Forse la Hillcox si era dimenticata di stare parlando con un esemplare di corvonero propriamente detto, rappresentante ufficiale della legge di Murphy, confratello di Gideon McPherson, nemico giurato di pastina aka la capra maledetta. In quest'occasione in particolare? «mi sento come se avessi un’alien nello stomaco» non era certo che la moretta sapesse cosa fosse un alien, ma non sarebbe stato quello il momento in cui Murphy Hammond avrebbe indottrinato Nice Hillcox sulle meraviglie di Ridley Scott. «devo partorire la BBQ» ma forse, nel tentativo di espellerla dal corpo, (così come suggerimento) sarebbe meglio vomitarla.
    «Se mi vomiti sulle scarpe sarò io ad ucciderti» non che non gli interessasse delle meravigliose scarpe della ragazza (non gliene poteva fregar di meno), ma la struggente situazione in cui si trovavano i due amici non permetteva alcun inserimento di paletti, (sorry Nice): se Murphy doveva vomitare, Murphy avrebbe vomitato - ovunque. «forse il lavello della cucina?» dai, un po' di buon senso lo aveva anche. L'Hammie sapeva benissimo che meno avrebbe sporcato, meno avrebbe dovuto ripulire in un secondo momento. Il problema stava nell'arrivarci al lavello, o più semplicemente, (an endless love story: mandy+floor) riuscire ad alzarsi in piedi. «mi dai una mano?» stese il braccio destro in direzione della serepverde.. voleva essere tirato su da una ragazza? esattamente. Parità di sessi, nessuna vergogna nel chiederle aiuto. «aspetta!» un lampo di genio (?). L'Hammond bloccò la Hillcox prima che questa potesse fare o dire /qualcosa/, poggiandogli una "delicata" mano sulla faccia (ci vedeva? respirava? ci penseremo dopo). «non è che conosci qualche incantesimo disintossicante?» la conoscenza di un incanto tal tipo avrebbe potuto rendere le loro (si, loro.. Nice non hai scampo) agonie decisamente più brevi - ma chi lo conosceva? Hammie non di sicuro (va apprezzata l'idea).






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    Edited by almond‚ - 7/6/2020, 10:53
     
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    Ad essere del tutto onesti Nice era rimasta nelle cucine per un motivo ben preciso.
    Ma, ancora, Nice era tutto fuorché una persona abituata a dire la verità. Che Cameron e la Serpeverde fossero padre e figlia era innegabile, non tanto per l'aspetto fisico (che ricordava fin troppo quello della madre) quanto più per l'indole bugiarda che li contraddistingueva entrambi. Cam era stato famoso in gioventù (e lo era stato anche da adulto) per le sue continue bugie, non sempre atte a ferire ma, per un motivo o per un altro, sempre la prima risposta a tutto. Alle volte gli uscivano ancora prima che potesse rendersi conto di aver scelto di dire una bugia, anche quando magari non serviva a nulla. Era, semplicemente, fatto così.
    L'uomo rimaneva comunque la prova vivente che si poteva migliorare e perdere (o smussare, ecco) certi vizi, crescendo, ma Nice era ancora lontana da tal maturazione. Per lei, esattamente con per il papà, il primo istinto era sempre quello di dire una bugia; che fossero per divertimento, a fin di bene, per nascondere qualcosa, per depistare o semplicemente per giocare degli scherzi ad altri, non aveva importanza. Nice mentiva. Le veniva fin troppo naturale.
    Motivo, questo, per cui i suoi cugini e i pochi amici che poteva contare avevano smesso di credere alle sue parole già da tempo; erano rare le volte in cui era onesta e sincera. Un occhio esperto avrebbe saputo certamente cogliere i segnali, ad esempo il tono incerto della voce e quel modo che aveva di tamburellare con le dita della mano, o con il piede, quando si ritrovava ad dover ammettere la verità, ma erano occasioni estremamente rare. Era fin troppo brava in quello che faceva. In tutto quello che faceva.
    L'unica con cui rimaneva sempre sincera, però, era se stessa. Per questo era cosciente del motivo reale che l'aveva tenuta nelle cucine e, plot twist, il motivo era lo stesso Hammond.
    Sia lei che Albie sapevano bene di non dover interferire troppo (erano pur sempre di passaggio... forse.) e Hogwarts non era il posto più adatto per evitare simili tentazioni ma... al diavolo, doveva già trattenersi quasi quotidianamente dall'andare a Different Lodge e assalire Erin - no, Harper - con fatti randomici e pettegolezzi vari! Poteva permettersi di punzecchiare un po' Murphy senza rischiare di far esplodere l'asse spazio-temporale, dai.
    Se ci riuscivano gli altri ad essere molesti ma con garbo (ciao Amalie, insegnale come) poteva farlo anche lei! Era Nice fucking Cox-Hill!
    Cioè, no.
    Era Berenice fucking Hillcox. Poteva farcela.

    E questa era la breve storia triste (cos) di come Nice era finita a fare da infermiera ad un povero Hammond avvelenato.
    «mi sento come se avessi un’alien nello stomaco» Non capì al volo la reference (non era mica lei la nerd della famiglia, ciao Florence) e si limitò a fissare il compagno senza dare il minimo segno di avere anche solo la più piiiiiccola intenzione di provare a capire cosa stesse dicendo. Il suo sguardo impassibile la diceva lunga: non sapeva cos'era un alien e non avrebbe di certo voluto scoprirlo in quel momento. Il fatto che lui avesse aggiunto quel "partorire" non faceva presagire nulla di buono: le parole erano importantissime e quella scelta... beh, Nice sperava di non dover assistere davvero alla scena, ecco. Glielo fece capire con un commento da vero zuccherino - ma hey, erano le sue scarpe preferite! Ci doveva solo provare a sporcarle. E, a giudicare dal colorito pallido del Corvonero e la fronte sudata, non era molto lontano dal mettere in bella mostra sul pavimento i resti della cena. Ew, al solo pensiero del pavimento inondato di salsa BBQ...
    «Oh babba bia» Eh, davvero poco elegante, certo, ma sentiva la cena risalirle su al solo pensiero. «Troviamoti un posto che non sia il pavimento, che dici? Uno facile da ripulire, quanto meno...» se pensava a cosa fare almeno non pensava a ciò che sarebbe potuto succedere ♡ era fin troppo debole di stomaco per i suoi gusti. Lasciò vagare lo sguardo nella stanza posandolo sul lavandino nello stesso momento in cui il Corvo suggeriva lo stesso; gli lanciò un'occhiata stupita e fece cenno d'assenso con la testa. Alla sua richiesta di aiuto allungò la mano ma venne bloccata... da una manata in pieno volto.
    Peter, io ti disintegro, pensò furiosa mentre cercava di divincolarsi e allontanarsi dalla manona dell'Hammond, spostando la faccia e sventolando in aria le mani alla cieca - letteralmente. Era a tanto così dal strappargli le dita a morsi. O dal cavargli un occhio se continuava a gesticolare in quel modo, ma vabbe. Non lo avrebbe fatto. Sarebbe rimasta composta. Concentrata. Paziente.
    Morgana dammi la forza, pensò niente si costringeva ad abbassare le mani, portando giù anche quella di Hammie.
    Infondo... ne avevano viste di peggio. Lei c'era abituata. Ed era quasi piacevole che, sotto certi aspetti, lui fosse sempre lo stesso.
    No, okay Nice, concentrati. Prima che qualcuno partorisca salsa BBQ nelle cucine. Che immagine... no, meglio non pensarci.
    «non è che conosci qualche incantesimo disintossicante?»
    «Sì, ovviamente.» rispose subito, cercando di non sentirsi punta sul vivo dal fatto che lui avesse dovuto persino chiedere. Doveva darlo per scontato, l'avevano utilizzato in più di un'occasione!
    No.
    Nice e Peter lo avevano utilizzato. Era giusto che Hammond chiedesse.
    Cercò di cacciare quei pensieri tornando a concentrarsi su Murphy, prima di dire qualcosa di cui si sarebbe sicuramente pentita. «...ma non ho con me la bacchetta.» D'altronde era andata nelle cucine con l'intento di rubacchiare qualcosa dalla scorta scolastica, non curare avvelenamenti da salse per condimento! Non era preparata!
    «Stai perdendo colpi, cugina.» poteva sentire chiaramente la voce di Albie sfotterla come solo lui sapeva fare, l'infame. Fece spallucce come a volersi giustificare della cosa con Murphy: era un'idea intelligente ma il massimo che Nice poteva offrire era un «Infuso?»
    Da sua zia aveva imparato tante cose nel corso dei suoi ventuno anni, in primis come utilizzare letteralmente qualsiasi cosa trovasse a disposizione in casa per reinventarla e trasformarla in qualcosa di utile. E come preparare infusi e rimedi naturali vari. «Forza Hammond, in piedi.» lo incitò battendo le mani due volte, e poi alzandosi con grazia, in uno svolazzare di gonna e capelli. Allungò una mano perché dai, infondo non era proprio così bestia da lasciarlo sul pavimento anche se "murphy+floor=OTP" ormai era chiaro anche ai quadri di Hogwarts. Un battito di ciglia dopo, e un eyeroll così potente e da vera Maestra, tornò ad accucciarsi per aiutarlo davvero. Gli passò un braccio intorno alla vita, pronta a sostenerlo una volta in piedi. Se avessero raggiunto una delle sedie libere avrebbe potuto lasciarlo lì mentre cercava nella cucina l'occorrente per una bella tisana zenzero e miele, ottima per rilassare lo stomaco e aiutare con la sensazione di nausea. Avrebbe fatto ben poco per il resto ma... l'obiettivo di Nice era quello di rimetterlo in senso affinché riuscisse a raggiungere la Sala Comune bronzo-blu; da lì in poi sarebbe diventato problema della sua squadra di fanatici del Quidditch.
    «Sai, ero davvero sicura che il primo Corvo a lasciarci le penne sarebbe stato McPherson...» annunciò all'improvviso, senza preamboli. «Ci ho addirittura puntato su dei galeoni!!» eh, stupide scommesse erano nate per molto meno nella sua famiglia. «Vedi di non farmi perdere il mio denaro, Murphy
    Era un modo carino per dirgli di non morire?
    Era un modo carino per dirgli di non morire.
    I'm a nightmare dressed like a daydream
    Berenice
    Hillcox
    when: 21.11.2022
    where: cucine
    sign: scorpione
    status: #toocool4U


    Edited by antarctica - 10/7/2020, 20:06
     
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