«E se non si ricorda di me?» chiese all'improvviso Hyunjin in ansia, certo che come empatico a volte faceva davvero pena. Aveva le mani sudate e continuava a camminare su e giù mentre Yeontan, il loro cucciolo gli passeggiava accanto come se fosse un gioco. «Tannie per favore» gli disse prendendolo in collo cercando di calmarsi, magari cccolandolo poteva calmarsi. «Almeno tu mi vuoi bene?»
«Ma parli col cane o con me?» disse Jae entrando in stanza e prendendo di prepotenza il cane per poi rimanere a fissare Jin che riprese a camminare su e giù come un matto «Cioè lui era morto e ora è tornato. Cosa si ricorda? Mi vorrà ancora bene?»
«Hyung. Calmati.» disse improvvisamente il ragazzo, lasciando il cane e prendendo le mani del biondo. Si guardarono per un secondo negli occhi e riuscì a sentire tutta la calma che il compagno emanava. Certo che come empatico a volte faceva davvero schifo, si lasciava influenzare dalle proprie emozioni, però quella volta fu positivo e riuscì a calmarsi.
«Grazie.» gli fece un sorriso sincero e poté quasi sentire l'imbarazzo del suo ragazzo farsi spazio, tanto che lasciò la presa e si voltò facendo finta di niente. Tae rise e lo abbracciò da dietro, il compagno in risposta quasi sicuramente era diventato rosso e gli sentì borbottare qualcosa, poi si voltò e gli sorrise. Quel sorriso da coniglietto, ogni volta si scioglieva «Solo tu non capisci quanto sia facile amarti. Sei speciale e lo Hyung ti vuole sicuramente ancora bene.» quelle parole gli stavano riscaldando il cuore anche se sapeva nel profondo che era vero, era pur sempre in ansia come lo era stato rivedere Ritter «Hai ragione, sono riuscito a rivedere persino Mudeom hyung, con lui sarà più facile no?» vide il compagno annuire. Sapeva che era così, perchè tra i due quello più semplice era sicuramente Park, era sempre stato meno complicato approcciarsi a lui, a farsi trascinare nella sua rete. Ricordava ancora il giorno che Sehyung si era avvicinato e dopo essersi presentato lo aveva abbracciato. Facile e semplice. Il loro rapporto era nato e cresciuto in un modo così spontaneo e genuino che iniziò a darsi dello stupido per aver dubitato. «E non sei stupido»
«Che fai, leggi nel pensiero?»
Dopo diverse ore e qualche tisana calmante, perchè si le parole del suo ragazzo lo aveva tranquillizzato ma neanche del tutto e non avrebbe mai usato la magia su di sè per farlo; questi erano gli accordi tra i due kinesi: nessuno dei due poteva usare la magia o il potere con l'altro se questo non fosse stato d'accordo. Forse per i comuni mortali era sottinteso il consenso ma dopo varie incomprensioni avevano deciso di sottoscriverlo e censirlo con un bacio. Comunque finalmente era pronto per abbracciare di nuovo il suo amico, che nonostante avessero la stessa età, sembrava sempre più grande tra i due, forse per il trascorsi. Si erano dati appuntamento da Madama Piediburro perchè i due erano da sempre tipi da tè no? ma ovviamente il biondo arrivò in ritardo, dopo più di un anno ancora non conosceva bene la strade e il suo inglese non era dei migliori, andava spesso per memoria fotografica e lui non si muoveva così spesso come avrebbe voluto, un tipetto gelosetto preferiva portarlo in giro senza farlo abituare a farlo da solo. Comunque arrivò tutto trafelato, sperando di non aver fatto troppo tardi. «Sehyung-ssi ci sono»
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