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MelanieSummer Evans
Quando quella mattina si svegliò, stiracchiandosi rumorosamente nel suo letto a baldacchino la prima cosa che guardò fu fuori la finestra. Da dietro le tende leggermente tirate si poteva vedere uno spicchio di sole.
La sua compagna di stanza la guardò da sopra il libro che stava leggendo. Era un grande tomo vecchio quanto sua nonna. Non disse neanche buongiorno alla sua compagna di stanza perché non le stava simpatica. Ovviamente
Spostò le coperte di lato e alzandosi, si stiracchiò per bene la schiena. La vecchiaia, brutta bestia.
Anche se erano poco dopo le dieci quando entrò nelle cucine del castello, quel giorno decise di starsene per i fatti suoi e non andare in sala grande per fare colazione. Sicuramente qualcuno stava lì a studiare e sinceramente non aveva voglia neanche di starsene a chiacchierare. Prima di scendere non si era messa la divisa scolastica ma aveva indossato un leggins e una felpa... Non voleva stare comoda, ma quel giorno aveva deciso che magari si sarebbe potuta fare una corsetta intorno al lago nero. Si, era abbastanza strano vedere Melanie fare esercizio fisico ma quelle rare volte che aveva voglia di farlo, da qualche parte del mondo una fativa moriva.
Se ne stette in un tavolino a mangiare leggendo un libro che si era portata (e che poi avrebbe lasciato sotto a qualche albero insieme alla sua roba) a farsi principalmente i cacchi suoi mentre gli elfi delle cucine si avvantagiavano con il pranzo. Quando ebbe finito ringraziò gli elfi e si diresse verso il lago nero.
Mentre andava pensò che avrebbe venduto l'anima pur di ascoltarsi un po' di musica... Ma lì le cose babbane non funzionavano. Si chiedeva da sempre come un mago riuscisse a correre o farsi una passeggiata senza musica. Era straziante, decisamente. O magari esisteva ma lei era all'oscuro di come! Cioè, poteva essere... Insomma, ti pare che non si erano evoluti facendo si che gli studenti potessero sentirsi un po' di sana musica? L'avrebbe scoperto ohssì. Magari per la prossima volta che sarebbe andata a correre. Cioè almeno un paio di anni, ma dettagli.
Lasciò la sua roba sotto ad un albero poco distante dal lago nero e, facendo un po' di preparazione muscolare prese a correre avanti e indietro per la riva del lago.
Un'altra cosa che si era sempre chiesta era: perché lago nero? E soprattutto, se era un lago come era possibile che gli studenti di Dumnstrong arrivavano sempre dal lago nero? Cioè non era mica un fiume che aveva un punto da dove cominciava e dove finiva.
A volte si chiedeva se quelle domande servissero a qualcosa. Melanie era, principalmente, una persona curiosa. Le interessava scoprire tutto ciò che la circondasse.
Per poco non inciampò in un ramo per terra e sbuffò. Maledetta goffaggine e maledetta lei che non guardava dove mettesse i piedi.
"Certo che sarebbe figo potersi fare una nuotata nel lago nero." Pensò. "Ecco cosa manca ad Hogwarts. Loro vedono come sport solo il quidditch. Ma non calcolano che magari ci sono persone che il quidditch lo odiono. Dovrebbero dar la possibilità di avere un campo da calcio o da pallavolo o addirittura una piscina" Si fermò, appoggiando le mani sulle ginocchia e riprendendo un po' di fiato. "Oh, una piscina. Sarebbe bellissimo!" Non era sbagliata come idea. Avrebbe proposto al direttore di casa una cosa del genere. In fondo metà della scuola era nata babbana. Possibile che nessuno ci aveva mai pensato?
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