mission abort (literally)

[willow ft. hazel & halley]

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    «scommetto non avresti mai il coraggio»
    Oh, ingenuo gaylord: con chi pensava di esser cresciuto per diciassette anni??? E dire che erano gemelli, insieme da una vita intera (in realtà due, ad esser pignoli)(CIAO MAMMA PENN, CIAO PAPÀ DAVID!!): possibile che suo fratello fosse ancora tanto scemo da regalarle soldi in quel modo? Non che le dispiacesse, sia chiaro - qualche galeone in più nel portafoglio era sempre un bene - ma ogni volta si stupiva di lui. Meh, - non tryhard - del resto c'era un motivo per cui il cappello parlante aveva smistato lei nella nobile casata dei corvonero e lui tra i grifonfessi. Mai una singola volta, nel corso della sua (breve) vita, la Beckham aveva perso una sfida di quel genere: troppo competitiva, per dare la soddisfazione a chiunque di dirle "gne gne te l'avevo detto!!&" perchè, sempre, doveva esser lei quella a poterlo fare.
    Quindi aveva accettato la scommessa del fratello in un attimo, senza neppure rendersi conto che in realtà quello di gay era solo un commento random e non una vera sfida. Too late, lei aveva colto l'occasione al volo. E poi, insomma: non poteva certo sfuggire ad una nuova occasione per apparire stramba agli occhi dei suoi compagni di scuola e alimentare la sua fama da outsider, soprattutto perchè da quando quell'anno era entrata nella squadra di quidditch tutti sembravano comportarsi in modo più carino con lei??? Sorrisi di qua, buongiorno a colazione di là, ciao will come stai? ma chi sei e soprattutto chi ti ha dato il permesso. Le persone erano gentili con lei?? Quando avrebbe solo voluto esser lasciata per i fatti propri come sempre??? E invece le toccava destreggiarsi tra pacche sulle spalle e chiacchiere di cortesia per i corridoi, nonostante fulminasse tutti con lo sguardo. Che doveva fare, iniziare a farlo con fulmini veri??? Avere la capacità di farlo sarebbe stato davvero un sogno, già sapeva a chi avrebbe scagliato contro il primo (ciao gid tvb)(dai, lo sanno tutti che ti manca venir preso in pieno da un fulmine) La popolarità non faceva proprio per willow, non le era mai appartenuta, e per questo aveva bisogno di adottare misure drastiche per riportare le cose al loro equilibrio naturale.
    E l'ultimo articolo di Polgy Girl, nemmeno a farlo di proposito, era caduto a pennello. Cioè, qualcuno aveva spifferato che la ragazza aveva perso la verginità con un fantasma e pensava di avere le ovaie infestate?? CHIUNQUE TU SIA, EROE DELLA PATRIA, WILLOW TI AMA E TI RINGRAZIA. Senza nemmeno saperlo, l'anonimo salvatore (#cos) le aveva dato un ottimo modo di riaffermare il suo vero status sociale.
    Ed ecco perchè, quel pomeriggio, subito dopo l'allenamento di quidditch (sì, aveva comunque delle priorità)(non era mica a caso vice capitano) (e si, joey incazzato le metteva ansia) la ragazza fece il suo ingresso in infermeria urlando a squarciagola «QUALCUNO MI AIUTI!!!» corse all'interno, poggiandosi alla testiera metallica di uno dei letti per riprender fiato (la corsa per arrivare fin lì era stata faticosa) «sento di aver concepito una creatura che non dovrebbe esistere in natura, NON VOGLIO ESSER COSTRETTA A TIRAR FUORI UN FANTASMA DALLA MIA VAGINA» Le voci ad Hogwarts giravano veloci come il vento, e sapeva che di lì a qualche ora più o meno tutti sarebbero venuti a conoscenza del suo delirio isterico: se non fosse bastato quello a far tornare le persone a cambiar strada quando la incrociavano per i corridoi, allora willow si sarebbe arresa al suo infelice destino. «VI PREGO AIUTATEMI!!!!!»
    Ma, a prescindere da come sarebbero andate le cose, una nota positiva in tutta quella storia c'era in ogni caso: era comunque più ricca di ben due galeone e cinque falci.
    17 y/o - raven - ghost lover
    Candle's burning
    Will you find?
    Will you find me
    afterlife?
    willow


    ciao post a caso e no, non è un prompt del drama ma solo willow scema che si diverte con poco
     
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    Hazel non riusciva a capire come facesse la gente del castello a conoscerla ormai da anni. E non sapere che aveva la testa più dura della zucca vuota di suo fratello che l’aveva portata in infermeria, per poi correre via dato che aveva un impegno urgentissimo – chissà, magari una lezione o un appuntamento con la sua bella, eh vabbè –. «Sicura che ti possa lasciare da sola??» le aveva chiesto, facendola sbuffare dall’alto del suo lettino candido e immacolato. A dire la verità, pure seduta sul lettino era considerevolmente più bassa di suo fratello, ma non se n’era mai fatta un problema.
    Gli aveva puntato l’indice contro la tempia, battendolo un paio di volte. «Pronto?????» Si trattenne dal rispondersi da sola con un “ki è????”, e gli lanciò un’occhiataccia come se Gid fosse improvvisamente ammattito. E insomma, in genere la pazza tra i due era solo lei. «Sono solo caduta, non ho niente che non va! Non volevo neanche venirci qui!!!» Aveva ricambiato lo sguardo severo del Corvonero, incrociando le braccia sotto il petto dal quale iniziava a spuntare qualche curva femminile che lei si sforzava di nascondere in ogni modo. Già sua madre, quell’estate, le aveva fatto notare che stesse incominciando a diventare una signorina, e le aveva fatto venire voglia di vomitare. No no, Hazel avrebbe sempre difeso la propria natura di maschiaccio, non importava se con gli anni il suo corpo l’avrebbe tradita!!! Per dispetto a quello che lei reputava un insulto bello e buono, aveva persino cominciato a mangiare con la bocca aperta tra il disgusto generale e… a essere ancora più grezza di prima, ecco. Non esisteva che qualcuno potesse pensare a lei come femminile. Insomma, che schifo. «Hai sbattuto la testa.» Un’altra persona avrebbe pensato a Gideon come il poveraccio che era, a sorbirsi da anni tutte le preoccupazioni derivanti dalle condotte di una sorella scellerata e iperattiva col talento per cacciarsi nei guai. Lei, invece, aveva tagliato il discorso e insistito per mandarlo via con espressione imbronciata.
    «Nessuno badi a me, STO BENE!!1! Ho un fratello apprensivo.» Ma sì, diamo tutta la colpa a Gid che se lo meritava. Sperava non arrivassero gli infermieri, più che convinta di non avere una commozione cerebrale o chissà che, era solo stupida al normale. Avrebbe continuato a contare i minuti sprecati passati lì, domandandosi se potesse sgattaiolare fuori come un gatto in tangenziale senza che venisse ripresa, se non avesse visto una macchia scura spuntare dal nulla e aggrapparsi al suo letto, quasi rovesciandola. MA CHE???? «QUALCUNO MI AIUTI!!!» «Kosa ti affligge.»
    Fantasma dalla vagina.
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    Fantasma dalla vagina.
    Dio, poi dicevano che erano i babbani, la gente strana. «EH???» ERA POSSIBILE????? La fissò, interdetta da quell’interrogativo, e storse infine le labbra facendo spallucce. «Ehi, non parlare così di tuo figlio.» #ahochei Willow aveva beccato proprio la ragazza più adatta di tutta Hogwarts. «Però insomma, lo vedo molto strano.» Le fece pat pat sulla testa. Le precauzioni funzionavano coi fantasmi?? Ma soprattutto. «Senti un po’, non voglio accusarti di gravidanza isterica Lo stava facendo. «Ma mi sembra???? Strano?» Oh sentite, lei non sapeva consolare la gente.
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    hazel mcpherson
     
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    Attraversò i corridoi del castello a passo spedito, i pugni stretti e il viso contratto in un’espressione che non lasciava presagire nulla di buono. Halley Oakes era furiosa. E incredula. E pronta ad afferrare suo fratello per le spalle, scuoterlo come se fosse una palla di vetro natalizia e rimescolare i pensieri che gli frullavano per la mente da diverse ore. Perché per essere un corvonero e avere un quoziente intellettivo di centodiec- centoquatt- di un numero talmente elevato da rendere impensabile, per Halley, di poterlo utilizzare all’interno di una divisione, si stava comportando veramente da stupido. Come poteva essere arrabbiato con lei e i Losers? Ma lo aveva visto quel cucciolo di foca di Behan e il suo sguardo affranto all’idea di aver ferito uno dei suoi migliori amici? Che razza di mostro poteva far piangere il tassorosso? Ok, forse più di qualcuno e per i motivi più disparati, ma il fatto che il Tryhard fosse una persona dalla lacrima facile non rendeva meno grave l’atteggiamento di Hunter. Si stava comportando da pazzo, stava ingigantendo una situazione su cui un giorno, forse, chissà, magari in una reunion in stile sitcom americana – “Ti ricordi quando abbiamo rapito Viktor?” “Ah. Ah. Ah. Non vi ho mai perdonato.” –, ci avrebbero riso su. Perché era ovvio che i loro amici non avessero cattive intenzioni – e non soltanto perché quell’aggettivo era inconciliabile con la definizione di Losers. Riusciva ad immaginare che Nicky potesse intenzionalmente fare del male a qualcuno? O che Mehan avesse agito per danneggiare Hunter e il suo rapporto con l’ex-grifondoro? Era da folli anche solo pensarlo. Come lo era credere che lei non avesse fatto nulla per evitare quel sequestro di persona. Lo aveva fatto eccome! Halley era lì per tentare di ridimensionare quella bizzarra ed eccessiva dimostrazione d’affetto – perché era quello il motivo per cui avevano agito, puro senso di protezione nei confronti del corvonero – e salvare Viktor qualora la situazione fosse diventata insostenibile. E ci aveva provato a portarlo via da lì; con scarsi risultati, certo, ma suo fratello avrebbe dovuto apprezzare il tentativo. E invece no, ce l’aveva con loro sol perché “non si rapiscono le persone!” Sì, beh, tecnicamente aveva ragione; non avevano alcun diritto di tendere un agguato al pirocineta e rischiare di ucciderlo per aver inalato sostanze tossiche. E forse l’ambientazione cupa, i toni minacciosi – almeno nella loro fervida immaginazione – e il buffetto erano stati un tantinello eccessivi. E magari gli argomenti sfiorati erano fin troppo privati da farne una questione collettiva, ma- ok, Hunter non era completamente uscito di senno. Avrebbe potuto accettare di farsi carico del 50% delle colpe. Del 40%. 25% e non ne avrebbero parlato più!
    Rallentò l’andatura tenuta sino a quel momento fino a fermarsi in prossimità dell’infermeria, la rabbia scemata quasi del tutto e rimpiazzata dalla ragionevole prospettiva di poter conversare con suo fratello senza dover ricorrere alla forza bruta – se si fosse dimostrato ragionevole. Era decisamente sfibrante tentare di essere una ragazza a modo. Riprese a camminare, nella speranza di trovare Hunter in quell’ala del castello, quando sentì qualcuno chiedere aiuto. Accelerò il passo, vagliando, tra le varie possibilità, quella di ritrovarsi al cospetto di un giocatore di Quidditch mutilato da un bolide, di uno studente vittima di un incantesimo malriuscito, di un povero incosciente che aveva osato contraddire la Furia Rossa, di tutto e tutti, tranne che quello. «sento di aver concepito una creatura che non dovrebbe esistere in natura, NON VOGLIO ESSER COSTRETTA A TIRAR FUORI UN FANTASMA DALLA MIA VAGINA» what. the. fuck. Aprì la bocca, per tentare di dire qualcosa – o quantomeno annunciare la sua presenza – ma si rese conto di non essere in grado di pensare a nulla. Corrugò la fronte e spostò lo sguardo da Willow ad Hazel. «Scusate, non volevo interrompervi, cercavo… non importa.» che rilevanza poteva avere un banale bisticcio tra fratelli quando un fantasma rischiava di fuoriuscire dalla vagina della corvonero? Avrebbe dovuto trovarlo bizzarro? Probabilmente, ma il confine tra realtà e fantasia diventava piuttosto labile quando ci si ritrovava ad avere amici risorti dal regno dei morti o quando si scopriva di essere niente più di un’aberrazione temporale. «Ehi, non parlare così di tuo figlio.» quindi Willow era incinta. Di un essere indefinito. E quel figlio avrebbe potuto rivelarsi un fantasma. Era… parecchio da digerire. «Vuoi che chiami qualcuno?» che non sia inutile come noi e che non sia Hunter, ovviamente. Sapeva quanto i membri della squadra di Quidditch dei corvonero avessero mal digerito il fatto che suo fratello si fosse schierato dalla parte dei grifondoro, durante l’ultima partita; di conseguenza avrebbe preferito non nominarlo per evitare di dover discutere con una ragazza in dolce attesa – e chiaramente sconvolta da quella recente scoperta. «Senti un po’, non voglio accusarti di gravidanza isterica-» perché no. Come si faceva a sapere di aver concepito una creatura ultraterrena? «Senti… uhm, qualcosa di strano?» era una cosa successa da poco tempo? Erano già passati diversi mesi dal rapporto? Avrebbe potuto effettivamente avvertire la presenza di un mini-fantasma dentro di sé? COME FUNZIONAVA. Aveva visto diversi film su individui posseduti, Alien su tutti, e la stragrande maggioranza di questi non finivano nel migliore dei modi. «Magari basta un incantesimo e via, si risolve tutto.» stava riuscendo a tranquillizzarla? Non ne era per niente sicura. Cercò Hazel, con lo sguardo, per poi tornare a concentrarsi su Willow. «E poi, se ci pensi, il fatto che si tratti di un fantasma ti risparmierebbe le atroci sofferenze del parto.» no, non era affatto d’aiuto. «Come non detto, vado a cercare qualcuno, ok?»

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    Scusate l'intrusione (e il post meh), ma l'input di Willow è oro puro.
     
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    Forse aveva sbagliato.
    Forse avrebbe dovuto scegliere un luogo ancora più frequentato, ad esempio mettendo su quella sceneggiata direttamente dopo la fine degli allenamenti: l'avrebbero vista tutti i suoi compagni di squadra + gli spettatori abituali sugli spalti, e da lì era certa che la voce si sarebbe diffusa in tutta la scuola. Allora perchè aveva scelto l'infermeria??? In cuor suo, doveva ammetterlo, aveva sperato di trovarci più persone: erano una scuola con una dannata sala delle torture, com'è che nessuno era lì a farsi richiudere le ferite da crucio???? DOv'era la professoressa Queen con le sue splendide punizioni????? Assurdo!& Evidentemente proprio quella settimana avevano tutti deciso di rigar dritto, traditori. Tutti a fare i trasgressivi e poi una (1) volta che serviva eccolì lì, un branco di studenti modello.
    Perchè tra tutte - dico tutte - le persone che poteva ritrovarsi in infermeria quel giorno, perchè proprio loro??? Poteva anche accettare Hazel, anche perchè se la ragazza fosse andata a raccontar tutto a suo fratello, sarebbe stato un buon modo per spaventarlo ancora di più (sicuramente non sarebbe mai andato a vedere cimiteri con lei, dopo aver scoperto che si poteva venir ingravidati dai fantasmi)(anche gli uomini? ovviamente, gli spiriti mica fanno caso a queste sottigliezze) ma halley???
    Quando vide la ragazza entrare nella stanza, si pentì di tutto: e dire che all'inizio la prospettiva di guadagnare due galeoni era stata il motivo principale che l'aveva portata ad agire, ed ora le sembrava il nulla! Avrebbe decisamente preteso più soldi da Gay, una volta uscita di lì.
    «Scusate, non volevo interrompervi, cercavo… non importa.» anche se già morta dentro, in quel preciso momento willow desiderò di morire di nuovo. Un pugnale con cui trafiggersi il petto, un veleno ad azione rapida: avrebbe accettato qualunque cosa in quel momento pur di passar a miglior vita, disposta persino a rinunciare ai suoi sogni di una morte plateale e con grande spargimento di sangue. Perchè, con halley oakes, willow si era comportata come un mehan tryhard qualunque: da perfetta idiota. L'aveva invitata ad uscire nel bel mezzo di una partita di quidditch, presa dall'euforia e dal fatto che finalmente quel giorno era arrivato e non rischiava più di esser accusata di corruzione di giocatore (#cos) in caso le avesse chiesto un appuntamento prima del match ma poi, dopo la festa dei corvonero, non aveva più trovato il coraggio di invitarla, o anche solo scriverle un messaggio! Era stata pessima!, e più le settimane passavano, più sentiva che avrebbe fatto la figura dell'idiota a farlo. Che poi magari Halley non voleva uscire davvero con lei???? E la sua risposta durante la partita era stata solo un gesto di cortesia????? Ecco, ritrovarsi ad urlare di essere incinta di un fantasma di certo non migliorava la situazione, per la Beckham.
    «Ehi, non parlare così di tuo figlio.» Hazel McPherson che tu sia lodata: lei ed halley da sole sarebbe stato il triplo più imbarazzante. «Senti un po’, non voglio accusarti di gravidanza isterica-» non era gravidanza, ma un po' isterica in quel momento lo era sicuro «Senti… uhm, qualcosa di strano?» Mi sento morire. Lei, che di solito non si vergognava mai!!& Ed era entrata lì con tutte le buone intenzioni, con il semplice scopo di salvare la sua reputazione e estorcere qualche soldo al fratello. «Come non detto, vado a cercare qualcuno, ok?» «nO!» d'istinto, afferrò il polso della Oakes per fermarla: ci mancava solo che lasciasse le cose in sospeso così, con halley che la credeva matta! «scusa» con la stessa rapidità con cui l'aveva afferrato, lasciò andare la presa «è solo che...» non sapeva davvero cosa fare. Con chiunque, chiunque!, altro non avrebbe avuto problemi anche perchè l'apparir strana era proprio uno dei suoi obiettivi - voleva riportare le cose alla normalità, e cancellare quel briciolo di popolarità guadagnata grazie al quidditch - ma.. non /così/. Osservò prima Hazel, poi Halley, e capì cosa doveva fare. «sapete quale sfiga abbiamo in comune noi tre???» no, non un figlio fantasma: quello fortunatamente solo willow «l'avere un fratello» lei aveva gaylord, loro entrambe un hunter oakes: non era facile per nessuno. «ed è in virtù di questo che vorrei svelarvi un segreto» era la cosa migliore da fare, e sperava che non avrebbero raccontato la verità a nessun altro??? aveva una reputazione da difendere «però mi promettete di non dirlo a nessuno????» Pls ci teneva davvero al fatto che le persone cambiassero corridoio quando la vedevano da lontano!
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