psychoanalysis and chill

[ amalie ft. barry]

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    Quick tips: in presenza di valide alternative, evitare di chiedere al proprio ragazzo di fare da cavia da psicanalizzare. La ragazza aveva programmato di iniziare subito dopo la fine dell'ultima lezione, così poi da finire abbastanza presto ed aver il tempo di andare a trovare Maeve e le gemelle. Inutile dire che erano ormai nella stanza dove dormiva Amalie - che sfortunatamente avevano trovato vuota - da più di mezz'ora e non avevano fatto altro che limonare. Ci aveva provato, la Shapherd, a tirarsi su dal letto e tornare seria, ma ogni volta cedeva quando Barry la tirava di nuovo a sè e «altri cinque minuti e iniziamo, promesso». Cioè dai, come faceva a dire di no?? Poteva esser anche la persona più studiosa e diligente del mondo, la Shapherd, ma quando si trattava di Barry aveva ormai messo in conto che il suo cervello smetteva di funzionare come di default.
    Più di due anni da quando si erano baciati per la prima volta, uno e mezzo da quando avevano finalmente dichiarato i sentimenti dell'uno per l'altra. E spesso, alla ragazza capitava di incantarsi ad osservarlo - sapeva che Barry non l'avrebbe amata meno solo perchè sembrava un po'...strana. Del resto l'aveva accettata persino quando, riuniti nell'au, l'aveva vista in versione gattara e lei gli aveva lanciato gatti contro - e veniva sopraffatta dalle emozioni: era tutto vero. Mai, prima di lui, la ragazza si era aperta così tanto con qualcuno: aveva iniziato, con la diffidenza dettata dal modo in cui era stata cresciuta, ad abbassare un po' la barriera che si era costruita attorno quando i primi anni di scuola Maeve l'aveva presa sotto la sua ala protettiva, e poi ancor di più quando aveva ritrovato Erin, ma era stato grazie allo Skylinski che le aveva abbattute del tutto. Aveva sperimentato cosa significasse perderlo per ben due volte, la prima durante i mesi che aveva trascorso nell'upside down, convinta di rimaner lì per sempre, e la seconda quando era stata costretta a vivere, per un mese intero, il lutto per la sua morte. Per questo, ogni singola volta, si emozionava per il semplice fatto di averlo lì con lei, lo stesso motivo per cui fin troppo spesso si svegliava nel cuore della notte paralizzata dal panico e le ci voleva qualche minuto per tornare a respirare e ricordarsi che andava tutto bene, prima di riaddormentarsi.
    «okay è arrivato il momento» facendo appello a tutta la forza che aveva, si tirò su dal letto, questa volta riuscendo a sfuggire alla presa del ragazzo «ma..-»«gli "ultimi cinque minuti" sono passati..mh...venticinque minuti fa» Non che a lei fosse dispiaciuto, assolutamente, ma era pur sempre una Amalie Shapherd: se avesse continuato a fare altro piuttosto che studiare, sicuramente si sarebbe sentita male. In particolare in quei giorni, in cui stava sperimentando un qualcosa con cui mai, prima di allora, aveva fatto i conti: l'ansia per il suo andamento scolastico. Cioè insomma: aveva compiuto venti (20!!!) anni e doveva ancora diplomarsi!!!! Lei, che era sempre stata una studentessa modello!& L'idea di diplomarsi con persone di due anni più piccole di lei la metteva in crisi, ed ogni volta che si perdeva a pensarci doveva calmarsi pensando al fatto che non era stata colpa sua, e la maggior parte dei suoi amici erano nella stessa situazione. Ma l'ansia ce l'aveva comunque, ed in particolare si era fissata con il voler migliorare per diventare una (aspirante) psicomaga migliore: per questo motivo aveva chiesto aiuto a Barry, dopo la fine del mese di tirocinio. «tu puoi anche rimanere sdraiato se vuoi??? così sembra tutto più reale» Chissà se lui aveva studiato le schede che Amalie aveva preparato sui vari profili psicologici e aveva già pronto un personaggio, o se avrebbe improvvisato lì sul momento.
    Sì, sarebbe stato un po' come un gioco di ruolo (#cos): dato che le era sembrato poco professionale (?), visto il loro legale e tutto ciò che avevano passato insieme, psicanalizzare direttamente Barry, gli aveva proposto di inventarsi un personaggio, con tanto di background e problemi a piacere (?), da interpretare durante la seduta e senza dare in anticipo ad Amalie alcuna informazione, così da permetterle di esercitarsi ad individuarne il problema. Sarebbe stato divertente, dai!!& «Pronto?? UH aspetta che metto gli occhiali, così sembro più seria»
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    ci tengo a precisare che barry is very happy, so che dalle gif non sembra ma quel pezzente di miles non ne vuole sapere di accettare ruoli dove sia previsto sorridere così rob è costretta a giffare scene dove è sempre triste af ma almeno può dimostrare che è andato in palestra e si è fatto gli addominali, stupida merdina ❤
    ma torniamo a noi.
    «altri cinque minuti e iniziamo, promesso» a rieccola che si alzava. ma che comportazione era mai quella? ok, ok, forse l'errore principale lo aveva commesso barry accettando di fare da cavia quando un'amalie con troppi caffé a scorrerle nelle vene se ne era uscita con quella richiesta e un sorriso tanto ampio da illuminarle tutto il viso - ma ormai era in ballo e tanto valeva ballare.
    mai stato, barrow skylinski, un fan della psicoterapia: faticava a considerarla una formula magica in grado di sistemare i casini della gente come lui, convinto in cuor suo che parlare a briglia sciolta dei propri sentimenti irrisolti non potesse portare a niente di nuovo; ma chi era lui per arginare le convinzioni di amalie? o di stiles. un po' li invidiava, per quella fede che barry riponeva solo in pasticchette colorate utili a calmare nervi e pensieri, e nelle soluzioni estreme.
    tipo uccidere i tuoi genitori adottivi, appena si presentava l'occasione - e nessuna terapia avrebbe potuto farlo dormire meglio.
    «okay è arrivato il momento» figurarsi, con il sapore di ciliegia del suo burrocacao sulle labbra barry si era già dimenticato dell'ingrato compito. «ma-» sei sicura? non vuoi sdraiarti ancora un po'? guarda mi accontento anche di ripassare la lezione di erbologia se ogni tanto facciamo una pausa per- eccetera eccetera. era certo, il diciottenne (a breve 19, come il covit, ma chi vuole pensarci a queste brutture???), che se avesse insistito appena un po' di più la già instabile convinzione di amalie sarebbe crollata, ma era evidente che lo sapeva anche lei. per questo la vide sgusciare via come la faina che era, improvvisamente seria e risoluta. «tu puoi anche rimanere sdraiato se vuoi??? così sembra tutto più reale» con un sorrisetto divertito a tenere le labbra, Barry si lasciò ricadere all'indietro, posizione da corpo mummificato con tanto di mani giunte al petto. «grazie, doc. che dici, la maglietta me la rimetto?» incrociò un istante le iridi grigio azzurre con quelle altrettanto chiare della corvonero, poi un cuscino lo centró in piena faccia. touché.
    «Pronto?? UH aspetta che metto gli occhiali, così sembro più seria» «non è proprio il primo aggettivo che mi è venuto in mente.» «MA LA SMETTI???»«ok ok, ma smetto giuro, ho finito» e ridacchiando sotto i baffi le mostrò i palmi delle mano arrendendosi all'evidenza, soprattutto perché amalie era passata a minacciarlo con una scarpa da ginnastica. molto più pericolosa di un cuscino, questo è certo.
    «allora» le mani premute sul torace, Barry chiuse nuovamente gli occhi per concentrarsi al meglio. aveva imparato a memoria un profilo, che però non rientrava tra quelli preparati da amalie, quanto più nella sfera dei suggerimenti non richiesti. «sono jared» nome fittizio, ovviamente «ho 14 anni» dai che avete capito «"and never fucking learned how to read"» essendo una cit testuale del suo soggetto, il corvonero mimó un paio di virgolette a mezz'aria, il braccio destro poi ficcato sotto la testa. «mi sono fatto bocciare apposta per dare fastidio a mia madre - #relatable -, il mio passatempo preferito è lanciare bastoni tra le ruote di quelli che vanno in bicicletta e arrampicarmi sugli alberi.» perché baby eddie avesse aggiunto anche quel particolare barry non lo sapeva.
    si limitava a riportare fedelmente quello che il ragazzino gli aveva scritto su uno dei cartoncini preparati da amalie, con un entusiasmo che certo il corvonero non si era aspettato. 'oh, poi se dice che sono sociopatico fammelo sapere eh! ho una scommessa aperta con barbie.' okay eddie.
    «il fatto è che a volte mi annoio davvero a morte. così faccio succedere delle cose.» e si strinse nelle spalle, il biondo, proprio come aveva visto fare al moonarie. «hai domande per me, doc?»
    testami come una delle tue ragazze francesi.

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    «non è proprio il primo aggettivo che mi è venuto in mente.» già pronta a dargli un bel calcio a uno stinco, la shapherd si trattenne all'ultimo minuto: non sarebbero stati tutti barrow (per fortuna) i suoi pazienti, ma di certo nel corso della sua vita ne avrebbe trovati molti pronti a far commenti fuori luogo e senza averne il permesso, a differenza del ragazzo, quindi quello era un buon modo per allenarsi a rimanere calma. Del resto, non poteva di certo farsi la cattiva reputazione di quella che picchiava i pazienti! «MA LA SMETTI???» perchè doveva comunque concentrarsi e lui! non! stava! aiutando!! soprattutto in caso avesse deciso di passare tutta la fakeseduta senza maglietta «ok ok, ma smetto giuro, ho finito» «mh» ancora incerta, se posare o meno a terra la scarpa del ragazzo, afferrata poco prima come arma da usare in caso lui avesse deciso di nuovo di afferrarle un polso e trascinarla lì con lui sul letto. La scarpa non era professionale tanto quanto un calcio?? Dettagli. Con molta cautela, comunque, alla fine la riposò a terra, viste le mani di barry alzate in segno di resa.
    Si sistemò, schiena dritta sulla sedia al bordo del letto, armata di taccuino e occhiali da vista «okay, ora iniziamo» del resto, si trattava solo di applicare nella pratica ciò che aveva imparato da stiles durante le ore di tirocinio, no?? però un meh al proprio fianco con cui commentare tutto le mancava.
    «sono jared» lo doveva dire ciao jared??? O faceva troppo alcolisti anonimi???? «ho 14 anni» forse avrebbe potuto dirlo, tanto era troppo giovane per gli AA (si spera) «"and never fucking learned how to read"» poverino!! povera lei: dal basso della sua adolescenza senza conoscer le magie della tecnologia babbana - era stata erin la prima ad aprirle le porte dei social, facendole scoprire il magico mondo di pinterest - non ce l'aveva minimamente una cultura sui vines, quindi le era impossibile cogliere la reference.
    Annotò con cura le informazioni che barry le stava dando:
    - rapporto conflittuale con la madre
    - atteggiamenti autodistruttivi per infastidirla (ottenere la sua attenzione??)
    - divertimento nel far male agli altri

    Interessante.
    «hai domande per me, doc?» era forse troppo presto per dirlo, ma iniziava già a farsi un'idea del soggetto e, grazie a quelle poche informazioni, delinearne il profilo psicologico. Ma non voleva certo arrivare a conclusioni affrettate: bisognava esser cauti, altrimenti correva il grave rischio di andar fuori strada e non trovare il vero problema. «mi hai detto che ti sei fatto bocciare per fare un dispetto a tua madre» non giudicava eh, anche perchè #20-anni-e-ancora-a-scuola, ma voleva solo... capire. «mi vuoi parlare un po' del tuo rapporto con lei? Aprirsi con qualcuno aiuta, davvero» A lei, ad esempio, era servito: aveva avuto bisogno di aprire gli occhi sul mondo e vedere nel concreto come avrebbero dovuto esser dei genitori, per capire che erano gli shapherd ad esser sbagliati e non lei. Dopo che, per una vita intera, Amalie si era sempre sentita in colpa e aveva creduto di esser sbagliata e non degna di ricevere amore da parte loro. «ma..mh..se non vuoi, possiamo sempre parlare d'altro» non era mica semplice guadagnarsi la fiducia di un paziente «tipo... come mai ti piace così tanto arrampicarti sugli alberi?» sperava forse di cadere giù??? o era solo perchè da lì poteva sputare in testa alle persone????
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    «mi hai detto che ti sei fatto bocciare per fare un dispetto a tua madre. mi vuoi parlare un po' del tuo rapporto con lei? Aprirsi con qualcuno aiuta, davvero» non era mai stato di quell'idea, barrow cooper, finché non aveva incontrato qualcuno disposto davvero ad ascoltarlo. o ad interpretare i suoi silenzi senza pretendere un fiume di parole, colmare i vuoti con un tocco gentile o un pugno nello stomaco. parlare, aprirsi, conoscere se stesso non aveva cambiato le cose, non lo aveva reso improvvisamente felice, ma gli aveva dato qualcosa di meglio - una famiglia.
    per qualche motivo (vibes, soprattutto) il corvonero era convinto quel discorso non valesse per il paziente in questione. che se c'era uno che non aveva problemi a spiattellare i cazzi propri con chiunque, quello era edward moonarie.
    alla richiesta di amalie barry abbassò lo sguardo sugli innumerevoli foglietti gentilmente forniti dalla versione baby di Beetlejuice, cercando quello giusto; avendoli già letti tutti, non senza una certa ammirazione, sapeva che la risposta era lì da qualche parte. doveva assolutamente ricordarsi di chiedere a eddie come facesse a sapere con tale esattezza quali domande amalie gli avrebbe posto, perché la cosa iniziava ad essere inquietante.
    e poi eccolo lì, il golden ticket: poche righe in stampatello fitto fitto, qualche faccina stilizzata disegnata negli angoli. «stronza narcisista, zero senso dell'umorismo, un po' frigida, voleva un figlio macho e devoto. ho sempre pensato fosse divertente darle il contrario.» spinse il labbro in fuori, barry, incrociando nuovamente le iridi grigio azzurre con quelle dalla sfumatura simile della bionda. «mh. i felt that.» l'unica differenza con la splendida infanzia del serpeverde, era che baby barry aveva preferito incassare ogni colpo, ingoiare ogni rospo, somatizzare a poco a poco finché la bomba a orologeria nella quale si era lentamente trasformato non aveva fatto boom. non che gli fossero mancate anche le soddisfazioni, di tanto in tanto - i cooper stavano nella tomba, no?
    «sai cosa..» le labbra del diciannovenne si distesero in un sorriso divertito mentre cambiava posizione sul letto di amalie, le gambe incrociate con i gomiti sulle ginocchia «non capisco se per voi psiconaghi è meglio parlare con i pazienti che si tengono dentro le cose o-» e sollevó il blocchetto di foglietti, cosi che la ragazza ne notasse lo spessore «con gente che spiattella ogni dettaglio, compresi quelli - te lo assicuro - non richiesti.» si perché eddie aveva scritto delle cose, in quei bigliettini, che barry dubitava seriamente amalie avrebbe mai pensato di chiedergli.
    tipo l'intero paragrafo sulle attività sessuali preferite, per esempio.
    «voglio dire, quale dei due estremi è più da psicopatico probabile serial killer?» così, giusto per sapere. diede un'altra sfogliata al blocchetto di appunti poggiato sul lenzuolo, senza stupirsi nel trovare pronta la risposta all'ultima domanda di amalie. veniva da chiedersi se eddie non fosse già stato da uno psicologo (si), o più di uno (si), e nel caso non avesse imparato a memoria lo scambio di battute (si). «comunque salgo sugli alberi perché mi piace guardare la gente dall'alto, sapendo che non possono vedermi. osservare il mondo.» un'affermazione profonda, che nascondeva suo malgrado una forma di sensibilità «e poi così posso sputare in testa alle persone.» nvm.
    una cosa buona c'era: ams aveva già capito tutto.

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    «stronza narcisista, zero senso dell'umorismo, un po' frigida, voleva un figlio macho e devoto. ho sempre pensato fosse divertente darle il contrario.» Inutile stare a specificarlo: amalie già gli voleva bene. Magari il segreto professionale non gliel'avrebbe permesso, ma a fine di quella sedutaslashesperimento avrebbe di certo implorato barry per farsi rivelare chi fosse il ragazzino in questione (il dove e come l'avesse trovato forse era meglio non saperlo: aveva imparato presto che era meglio non farsi domande sui posti e le persone che frequentava #cos)
    «mh. i felt that.» spostò lo sguardo dal block notes, tenuto in equilibrio precario su un ginocchio, per posarlo sul ragazzo. E si ritrovò ad annuire, perchè insomma: madre nascisista? fredda come un blocco di ghiaccio? desiderio di figli soldatini?? Quella descritta dal jared poteva esser tranquillamente sua madre, o quella di barry «a little too close to home» sussurrò appena, prima di sporgersi un po' di più verso di lui e accarezzargli delicatamente il viso.
    La violenza non era nelle corde della shapherd, era un qualcosa che non le apparteneva e che aveva sempre condannato in nome di quelli che erano sempre stati i suoi forti ideali. Ma barry? Non c'era stata una singola volta, nemmeno un istante, in cui amalie l'aveva giudicato per come aveva risolto la situazione con i suoi genitori: se lui stava bene, allora aveva fatto la cosa giusta.
    E i cooper lo meritavano
    Anzi, amalie lo ammirava per il coraggio che aveva avuto: era riuscito ad affrontarli. Non come la ragazza che, al contrario, da quando era tornata nel presente aveva semplicemente fatto finta gli shapherd non esistessero: loro non avevano chiesto di lei, lei non si era fatta viva con loro. Non che amalie fosse intenzionata a farli fuori, sia chiaro, ma.. a volte sentiva di aver bisogno di un confronto diretto con loro e chiudere ufficialmente quella parte della sua vita. Il perchè, dopo mesi, non l'avesse ancora fatto era semplice: amalie non era coraggiosa quanto fingeva di essere.
    Nemmeno troppo bene in realtà, dato che non trovava nemmeno la forza di fare qualcosa di molto più semplice come ad esempio trovare una scusa per parlare con suo fratello arturo, invece che costringere erin - quando maeve era impegnata, ovviamente - a pedinarlo per i corridoi di hogwarts.
    «sai cosa..» la voce di barry la riportò alla realtà, ricordandole che quella era una seduta!! doveva esser seria e concentrarsi altrimenti non sarebbe mai riuscita a prender il posto di psicomaga, al fianco di stiles, l'anno seguente!! E poi come avrebbe fatto?? Per quotare un grande saggio: sarebbe stata una tragedia. O trovava un lavoro ad hogwarts o tanto valeva farsi bocciare: non voleva assolutamente lasciare la scuola visto che più della metà delle persone più importanti della sua vita erano lì (l'alternativa sarebbe stata andare a lavorare al ministero con hyde, al o scott ma mai, quello non era decisamente un posto per lei) Trattenne una risata nell'osservare il blocchetto di foglietti perchè mamma mia, erano davvero un sacco!! «poi mi dirai dove l'hai trovato» quando aveva preparato le schede da far compilare e le aveva date a barry, mai si sarebbe aspettata che qualcuno lo facesse con tale serietà e trasporto!! «gli voglio bene» davvero, si stava rivelando super utile ed il fatto che avesse la risposta ad ogni sua domanda era quasi.. rassicurante??? evidentemente non era estraneo al mondo delle sedute di terapia, e se aveva dato a barry quelle risposte significava che amalie stava facendo le domande giuste! «comunque... credo sia una sfida in entrambi i casi? di chi parla poco è difficile ottenere la fiducia e metterli in condizione di aprirsi, mentre le informazioni di chi parla tanto vanno filtrate per ottenere quelle vere e davvero importanti» le persone molto estroverse tendevano a riempirti di fun fact e parlare senza fermarsi, rispondere alle domande senza farsi problemi o pensarci troppo su prima di parlare, e molto di ciò che dicevano era in realtà solo uno scudo costruito attorno per non far trapelare i problemi che stavano alla base. «voglio dire, quale dei due estremi è più da psicopatico probabile serial killer?» mmmhhhh.. questa era difficile «...dipende dal singolo? ma spero di non avere mai a che fare con futuri serial killer, del resto sono studenti» meh, conosceva un gran numero di studenti che avevano ucciso persone: in quella stanza erano due e guarda un po', entrambi avevano fatto fuori qualcuno!!1! «o almeno, se proprio devono esser assassini spero siano delle kieran che uccidono con gli abbracci» perchè del resto sapevano tutti che quello era il modo più bello per morire ♡
    «comunque salgo sugli alberi perché mi piace guardare la gente dall'alto, sapendo che non possono vedermi. osservare il mondo.» uh, una frase così profonda e sincera non se l'era aspettata! Strano che.. «e poi così posso sputare in testa alle persone.» ah ecco, sapeva sarebbe arrivato.
    Appuntò sul foglio:
    - tendenza ad osservare gli altri da lontano
    Doveva capire una cosa
    «e dimmi: oltre che osservare, senti il bisogno di intrometterti e dare una spinta per fare andare le cose nella direzione che vuoi tu, se vedi le persone comportarsi in un modo che non condividi?» E qui, bisogna ammetterlo, non era solo amalie psicomaga a chiedere, ma anche quella che faceva parte dello shipper club: in caso di risposta affermativa, doveva assolutamente reclutarlo.
    O forse ne faceva già parte????
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    «poi mi dirai dove l'hai trovato» se la risposta fosse stata 'in un manicomio', nessuno si sarebbe sorpreso. edward moonarie non aveva assolutamente niente di normale, ma barrow non giudicava: nessuna delle persone che frequentava, compreso se stesso, rientrava nella categoria. amalie faceva eccezione, ma solo perché era quella che più si avvicinava alla definizione del termine. la verità era che anche lei usciva spesso e volentieri fuori dal cerchio ristretto dell'ordinario (non solo quando gli lanciava addosso gatti inferociti), e il corvonero la amava soprattutto per questo.
    non c'era niente di speciale nel rientrare all'interno di quello che la società reputa normale e forse erano tutti destinati a ritrovarsi per quello; fuori dagli schemi in ogni vita, in ogni tempo, mai banali.
    «più vicino di quanto credi..» le sorrise, sollevando la schiena per sistemarsi sul letto a gambe incrociate, il mento poggiato sui palmi. «tu vuoi sempre bene ai casi disperati» non c'era rimprovero o ironia nella voce del diciannovenne, al contrario; non l'avrebbe mai ringraziata abbastanza per essere riuscita a guardare oltre la superficie, scavare al di sotto fino a trovare qualcosa che volesse la pena amare, anche quando lui faceva ogni sforzo per nascondere la parte migliore di sé in favore di qualcosa che aveva costruito a lungo, con disperazione. e che ancora in parte permaneva ─ era parte di barrow, parte di lynch, volente o nolente. si sporse in avanti per posare ad amalie un bacio sulle labbra, abbastanza casto per non darle l'impressione, di nuovo, di volersi dedicare ad altro: iniziava a piacergli quel piccolo esperimento, soprattutto perché non era lui ad essere sotto esame ihih.
    «...dipende dal singolo? ma spero di non avere mai a che fare con futuri serial killer, del resto sono studenti» non dovette nemmeno inarcare sarcastico un sopracciglio, lo skylinski. come lui, anche la bionda sapeva perfettamente quale basta gamma di piccoli criminali frequentava hogwarts, per non parlare di quelli che l'avevano frequentata e ora ci insegnavano pure. era puuttosto certo, Barry, che se l'intero corpo studenti e quello professori fossero stati sottoposti a valutazione psicologica obbligatoria i risultati sarebbero stati disastrosi ─ un altro buon motivo per voler rimanere ad hogwarts ancora un paio d'anni. «o almeno, se proprio devono esser assassini spero siano delle kieran che uccidono con gli abbracci» annuì, passando una mano tra i capelli biondo cenere diventati ormai troppo lunghi. ci pensava ogni tanto, a farseli di nuovo platino, ma era come se anche quelli appartenessero a qualcun altro, in un'altra vita.
    o magari era solo paura di rimanere pelato come gli aveva predetto Jess.
    «sono i più pericolosi» anche se non si riferiva agli abbracci in sé, ma al genere di persone che kieran rappresentava: quelli che non potevano nemmeno immaginare di riuscire a fare del male a qualcuno, e che messi alle strette non sapevano come trattenersi. lo facevano inconsciamente per tutta la vita, finché la necessità non li costringeva ad esplodere, spesso rovinandoli per sempre. a barry era andata bene, tutto sommato: era sempre stato così, ne più ne meno. uccidere i genitori, un nemico, o qualche strana creatura deforme nel sotterraneo di beaubatonx non faceva alcuna differenza. «ma posso assicurarti che non è il caso del tuo soggetto di studio» detto sinceramente, il diciannovenne dubitava che Edward Moonarie si fosse mai trattenuto una volta nella sua vita ─ modus operandi che forse avrebbe potuto consigliare anche al nipote, di tanto in tanto. solo un suggerimento.
    «e dimmi: oltre che osservare, senti il bisogno di intrometterti e dare una spinta per fare andare le cose nella direzione che vuoi tu, se vedi le persone comportarsi in un modo che non condividi?» questa volta barry non ebbe nemmeno bisogno di cercare il cartoncino giusto: sedie aveva raccontato la 'storia del luna park' talmente tante volte (anche con un imbarazzatissimo Mehan Tryhard presente) che ormai era diventata leggenda. barry sollevò il pollice «ho un forte e davvero inspiegabile ascendente sulle persone» poi l'indice «e mi interessa molto poco l'opinione degli altri.» due cose che il corvonero aveva intuito già prima del racconto in questione, senza bisogno di conferme. «quindi si, adoro intromettermi. e la maggior parte delle volte ottengo quello che voglio, non importa come» a quel punto barry si strinse nelle spalle, omettendo il particolare del coltello a serramanico puntato contro le parti basse del tryhard.
    non era poi tanto diverso da una psycho shipper di sua conoscenza, sebbene Murphy skywalker in certe cose fosse molto più subdola, machiavellica, come un tarlo che scava nel cervello finché non ti convinci esattamente di quello che vuole lei.
    «detto tra noi, ames-» un sospiro rassegnato quello del corvonero, nel notare lo sbilluccichio negli occhi chiari della ragazza: la conosceva meglio di quanto conoscesse se stesso, e comunque non ci voleva un telepate per sapere a cosa stesse pensando amalie in quel momento «reclutare edward moonarie per lo shipper club sarebbe una brutta, bruttissima idea.» terribile.

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    «tu vuoi sempre bene ai casi disperati» ... verissimo, su questo non poteva di certo controbattere. Era lunga, anzi lunghissima, la lista dei casi umani disperati che la shapherd amava. Anzi, riflettendoci un po' su si rese conto che la lista delle persone a cui voleva bene comprendesse solo loro - ...maeve ed erin escluse??? dai, almeno loro si salvano - e forse la spiegazione stava nel fatto che, perlomeno, la loro compagnia facesse sentire amalie 1) utile, perchè ogni momento era adatto per esercitarsi a diventare una brava psicomaga e 2) meno strana dato che, per quanto negli anni avesse tentato di nasconderlo e mantenere una parvenza di ordinarietà, la ragazza in realtà era la prima dei casi disperati.
    L'esercito intero di gatti randagi prima adottati e poi costretta a lasciare, contro la propria volontà, nell'upside down e i video della curva corvonero caricati sul canale ufficiale della tifoseria ne erano la prova concreta. Poteva anche fingere di essere una persona seria e posata, ma ormai chiunque - e non più solo chi la conosceva davvero - sapeva che non era così come appariva.
    Corvonero uno, corvonero due, never forget.
    Rispose con delicatezza al bacio di barry, attenta a non lasciarsi andare più di quanto le fosse concesso: seppur una parte di lei in quel momento la implorasse di mettere in pausa quella fake seduta e concedersi almeno qualche minuto per tornare a dedicarsi a ciò che stavano facendo prima che amalie decidesse di fare la spaccagioie ed esercitarsi a fare la psicomaga, la corvonero non la ascoltò, conscia del fatto che due minuti non sarebbero stati mai solo due minuti, ed alla fine avrebbero passato il resto del pomeriggio a fare ben altro che studiare. Ma amalie aveva i mago!! e un futuro alle porte!!! e doveva fare del suo meglio per ottenere il posto libero ad hogwarts una volta diplomata, altrimenti sarebbe rimasta sola!!!!! TRAGEDIA, NON POTEVA PERMETTERLO!!!!! Per questo tornò subito a concentrarsi sul suo compito, e immaginare che al posto di barry ci fosse un ragazzino random con la fissa di arrampicarsi sugli alberi, tipo piccolo mowgli.
    «ma posso assicurarti che non è il caso del tuo soggetto di studio» ma come! da quanto le aveva detto, aveva quattordici anni ed era un potenziale e validissimo candidato per lo shipper club, come poteva non essere adorabile?? Poi aveva anche il rapporto conflittuale con la mamma fredda, cioè dai!
    ....anche se forse il concetto di "adorabile" della shapherd era diverso da quello comunemente accettato e condiviso: fin troppo spesso usava quel termine anche per descrivere hyde (non che il fratello ne fosse a conoscenza, sia chiaro: ci teneva a non farsi odiare), dunque c'era un'alta probabilità che il ragazzo in questione fosse effettivamente adorabile secondo gli standard della shapherd, ed era barry a non capirlo
    Ancora di più se «ho un forte e davvero inspiegabile ascendente sulle persone» !!! «quindi si, adoro intromettermi. e la maggior parte delle volte ottengo quello che voglio, non importa come» !!!!! Era forse il caso di disturbare murphy e dirle di aver trovato un nuovo membro?? Per di più super perfetto???? Giovane, ancora da plasmare e far diventare uno psycho shipper con i fiocchi, cioè un sogno!!!! Sì, anche a rischio di disturbare il suo shopping premaman (?) doveva assolutamente scriverle per informarla della bellissima notizia. Le restava solamente farsi dire da barry il nome del ragazzino e poi contattarlo, e il gioco era fatto. «detto tra noi, ames-» «mh?» alzò distrattamente lo sguardo dal cellulare, lì dove era impegnata a cercare il numero della skywalker nella rubrica (ma sì, ormai i cellulari funzionano anche dentro hogwarts, vero???) «reclutare edward moonarie per lo shipper club sarebbe una brutta, bruttissima idea.» Wait
    Un attimo
    Lei non...
    Cioè 1) «ma mi leggi nel pensiero?» si portò una mano al cuore, sinceramente commossa dal fatto che la loro relazione avesse raggiunto quel livello: era ormai da tempo che i due riuscivano a capirsi perfettamente senza il bisogno di parlare, ma mai prima di quel momento se ne era resa effettivamente conto, per quanto semplice e naturale le fosse sempre sembrato. Ma il piccolo attimo di felicità durò poco perchè 2) «... edward moonarie???? non ha quattordici anni!!» Per psicanalizzarlo al meglio (e reclutarlo per lo shipper club: le anime giovani erano più facilmente plasmabili) conoscere la vera età del paziente era fondamentale!!! «io dalle tue informazioni lo immaginavo tipo... tipo quel ragazzino che puntando un coltello contro meh ha finalmente fatto in modo che si dichiarasse ad erin!!!!!» amalie era una sua big fan, e gli voleva un sacco bene per aver fatto - finalmente! - ciò che la ragazza aveva sempre sognato (?) ma alla fine mai fatto concretamente, perchè sfortunatamente una coscienza l'aveva. E mehan tryhard, nonostante si fosse comportato da idiota con la sua migliore amica per mesi, le era simpatico.
    «hai appena infranto un sogno» quale? quello di fare amicizia con un nuovissimo giovane shipper, ovviamente.
    Cosa ne poteva sapere amalie, che edward, sandwich e il ragazzino a cui barry stava dando voce erano in realtà la stessa persona.
    20y/o - raven - (2043)
    Kiss me twice 'cause
    it's gonna be alright
    Three times 'cause
    I waited my whole life
    Amalie
     
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6 replies since 2/3/2020, 19:30   266 views
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