[oblinder] once upon a dream

rosegold + starmix | pazzesko + sushigirl33 | oliodipalma + aw00 | b.kaffééé03 + 00sette

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    Non era bravo a cogliere gli indizi troppo sottili, Mckenzie Hale. Non era mancanza di spirito d’osservazione, quanto più un’innata, ed alquanto ingenua, parte del Corvonero ancora convinta che tutti fossero onesti - che non significava semplicemente affrontare la verità, quanto … essere diretti. Gli [HINT], come avrebbe detto una gen Z (elisa) qualsiasi, non rientravano nella categoria di comprensione del californiano. Lui non suggeriva idee, e quella sua incapacità si rifletteva nel comprendere i sottintesi degli altri. Attenzione! Lungi da Mac essere onesto e diretto, eh; lui propendeva semplicemente per la morte interiore ed un finger gun aggiusta tutto, lasciando che il flow trascinasse le cose sempre più in basso piuttosto che alludere a quel che realmente pensava.
    Il che, chiaramente, non gli faceva onore, ma spiegava perché al sibilo trattenuto da Ty il battitore gli avesse lanciato una curiosa occhiata di sottecchi: Mac sapeva di aver fallito; semplicemente, non sapeva come. «credo...forse dopo averli baciati? Credo? Però...quando li bacio in realtà lo so, penso» Ah ochei.
    Aspetta -
    Mac corrugò le sopracciglia, lo sguardo rivolto verso l’orizzonte mentre cercava di scomporre e ricomporre la frase di Livy dandole un senso logico. «non mi sembra amore» (involontariamente) rude, ma onesto e coerente alla sua natura razionale: la definizione data dalla principessa, non sembrava affatto quella di amore, quanto più di «infatuazione» annuì fra sé, umettando il labbro superiore. «sono temporanee e confuse, più adatte alla spiegazione» AVEVA PARLATO L’ESPERTO. Solo dopo aver parlato, Mac si rese conto che nessuno (davvero nessuno, neanche un’anima) gli avesse chiesto un’opinione, e l’imbarazzo si fece strada sotto forma di sangue a imporporare orecchie e guance. «cioè, n-non era mia intenzione dirti come dovresti sentirti, volevo solo-» ma perché aveva parlato. Inspirò ed espirò un po’ troppo rapidamente, allentando (ancora? sì) la cravatta. Volevo solo aiutarti? «scusa» concluse impacciato in un borbottio appena percettibile, abbassando rapido lo sguardo sui propri piedi. «e comunque non ti meritano, se per loro ha l’effetto contrario» ad un tono di voce ancor più basso, privo di sorriso sulle labbra curvate verso il basso. A parte che (1) Mckenzie poteva anche essere gay, ma aveva degli occhi, e Sullivan Hawkins era indubbiamente una bella; togliendo il lato superficiale, (2) voleva farla sentire meglio, perché Mckenzie credeva che tutti meritassero brave persone al proprio fianco, fossero partner o amici – non lo adattava a se stesso, ma in compenso cercava, per quanto possibile, di essere quello per gli altri: una brava persona.
    «io...ecco senti, vuoi una mela?»
    Per un attimo vide il volto di Bucky, gli occhi chiari della ragazza in quel di Bodie a fargli una domanda inquietantemente simile: hai mai assaggiato della mela essiccata?
    Chissà se Mac aveva la faccia di uno a cui piacessero le mele.
    Oppure – Squadrò la ragazza a palpebre assottigliate, le rughe a incavarsi sulla fronte per la concentrazione: gli stava lanciando un HINT? Era vestita da cattiva di Biancaneve, dovevano fare la scena di qualcosa…? Vedete? Ci provava, Mac. Non capiva gli HINT quando c’erano, e quando non c’erano li trovava: un fallimento su tutta la linea.
    «grazie» un sorriso timido a sollevare gli angoli delle labbra, un occhiolino alla ragazza. «le amo da morire» WINK! WINK! WINK! Afferrò la mela con aria saputa, osservandola sotto le soffuse luci della stanza. Indovinate chi, pur non apparendolo, aveva un talento innato per la recitazione? Esatto! Non Mac, come voi tutti avrete immaginato.
    Mentre Ty e Livy si prodigavano per una rappresentazione di romeo e giulietta («ma dai, ho dovuto farlo per un compito di drama!! BRAVISSIMI!!)») Mac accostò cauto le labbra alla mela.
    Hahaha pensa se fosse avvelenata sul serio XD
    non la era, vero?
    Meglio se la fosse stata, in effetti.
    La morse, chiudendo gli occhi aspettandosi il Colpo di Grazia; quando comprese che no, niente, si trattava di una banalissima mela, ingollò il bolo e si portò una mano al cuore: gli toccava il lavoro Vero. «jULiE»t, ciao ty!
    Sdraiato a terra, ruotò il capo posando la guancia sul pavimento per lanciare un’occhiata alla Giulietta momentaneamente morta. Ironico come, visti da fuori, potessero apparire come il classico duo adolescenti che, in qualunque film/romanzo/cosa, si appiattiva sull’erba per guardare le stelle, mentre la realtà li vedeva decisamente più affini a due bare posate sul tenero terreno del cimitero in attesa della sepoltura. Alla sua domanda, non ebbe bisogno di pensarci su, replicando spedito con «personaggio secondario dimenticato nella torre e lasciato morire di solitudine» mani incrociate sullo stomaco, girò ancora la testa per osservare il soffitto.
    E chiuse gli occhi, morto.
    Finalmente.

    Basta, fine evento, lasciatelo lì.
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    CUORI: 3 (+3 prompt quindi 6 #wat)

    parla con livy, con aveline e ty + prompt biancaneve!

    [nda] tra l'altro non avevo pensato al fatto che anche noi facessimo prompt morte, ed ora è tutto più divertente: mac e ty portano #im out# al livello successivo, e honestly relatable
     
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    Non era certamente una novità il fatto che Shiloh Abbot fosse confusa. Tuttavia, quella volta non era del tutto colpa sua, si erano succedute troppe cose una dietro l’altra e il suo cervello non era stato in grado di rimettersi in pari. Polgy, una fatina dal nome del suo cellulare, un vestito che sembrava preso da una fiaba e una stanza piena di sconosciuti, ma come ci si aspettava che riuscisse a cope con tutto quello con solo una manciata di ore di sonno? Le borse sotto gli occhi della ragazza facevano invidia a quelle firmate di sua madre, e se non fosse stato per l’abito elegante che indossava probabilmente chiunque l’avrebbe scambiata per una barbona: carnagione pallida, capelli all over the place e un’espressione che la faceva sembrare completamente strafatta. Quella era la vita di una scrittrice, la quale dopo l’ennesimo blocco creativo era stata costretta a cercare ispirazione in altre forme artistiche, come i manga o gli anime, la Fenomenologia dello spirito o il kamasutra completo. Non era ancora convinta se a rovinarla di più fosse stato il cercare di comprendere quella merda di Hegel o il leggere yaoi fino a tarda notte, fatto stava che la Abbot era confusa ed aveva passato gli ultimi dieci minuti a fissare i suoi interlocutori senza riuscire a spiaccicare parola. Anche se avesse voluto intervenire, il tempo di mettere in ordini i propri pensieri e connetterli alla bocca che erano saltati ad un altro argomento. E allora vaffanculo, si limitava a bere e palpare le cameriere (chi) come un vecchio di mezz’età. Almeno quel semi-rapimento era stato utile alla sua ispirazione, da quando era entrata là dentro la sua mente stava appuntando tutti gli sguardi rubati e i sorrisi che si erano scambiati gli altri, accoppiando già le sue otp anzi di pensare a trovare la sua - figurarsi se aveva paura della delusione di non trovare nessuno di adatto, e quindi di restare sola tutta la vita circondata da libri di quando era il suo nome contava ancora qualcosa; spaventata dall'inesorabilità della morte e della solitudine, cullata solo dal pensiero che la Volontà l’avrebbe guidata sul sentiero giusto, non importava che il mondo fosse menzogna e illusione fino a che ci sarebbe stato lo Spirito a tenerle la mano, guidandola sul sentiero della vita fino a che sarebbe venuta a conoscenza che lei stessa non era altro che una manifestazione dello Spirito, dandole quindi un posto a cui appartenere. Era in quel pensiero che si crogiolava quando la paura di morire sola divorata dai suoi gatti la assaliva la notte nel letto, e doveva quel tepore ai suoi due grandi amici Hegel e Schopenhauer. Ah, beata gioventù spigliata e senza preoccupazioni, rifletté finendo il suo secondo cocktail e sporgendosi per prenderne un altro. Non si rifiutava mai l’alcool gratis, specie quando era così buono, mica era come Jay-z e Beyoncé ai Grammys. «scusate non è che per caso, visto che siamo in tema... avete mai pensato a come sareste morti se la vostra vita fosse stata scritta da Shakespeare?» ah! Il ragazzino che shippava con la tipella aveva finalmente fatto una domanda interessante, la Abbot in qualità di scrittrice e fan sfegatata di Shakespeare non poteva tirarsi indietro proprio ora «CERTO» sbottò di colpo, probabilmente spaventando la maggior parte delle persone in quella stanza con il suo improvviso risveglio «sicuro sarebbe una cosa zozza, tipo accoltellata nel letto mentre mi stavo facendo qualcuno – magari anche una cosa kinky?? Mai dire mai» annunì fra sé e sé, lo sguardo trasognato ad immaginarsi stretta nelle cinghie di un bel fusto medievale. Eh, quando c’era qualcosa che non andava nel cervello. «cioè, se proprio si deve morire meglio andarsene con un bang, no?» la maggior parte non sembrava pensarla come lei, anche se nel profondo sapeva che la sua anima gemella era con lei.
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    «Lo facciamo Ty?????? DAI IO GIULIETTA TU ROMEO»
    «si! sì, ti prego! faccio io Giulietta.»

    Lo vedete?
    Problemi di comunicazione.
    Ma poco importava: come avessero fatto a trovarsi due così, apparentemente tanto diversi, era ancora un mistero per il mondo intero, ma ciò che contava davvero era il fatto che il loro rapporto era - per quanto frainteso in certi aspetti da entrambe le parti???? - puro e sincero. Se Livy decideva di iscriversi ad un appuntamento al buio organizzato da Polgy per San Valentino? Ty era pronto a seguirla, così come quando la ragazza lo svegliava nel cuore della notte per andare ad esplorare un nuovo passaggio segreto ad hogwarts trovato in un'antichissima planimetria del castello. Se Ty le diceva che era nervoso prima di un concerto, allora Livy passava una settimana buona a tentare di dargli coraggio, continuando a ripetergli quanto fosse bravo e nascondendogli post-it motivazionali tra libri, vestiti e persino nelle scarpe.
    Era certa fosse amore, quello, perchè quel tipo di attenzioni e di affetto nei suoi confronti non l'aveva mai mostrato nessuno.
    Non la sua famiglia, non così sinceramente.
    Non i fratelli con cui era cresciuta, perchè lei l'avevano sempre lasciata in disparte.
    Non quelli che aveva perso troppo presto, perchè non avevano avuto il giusto tempo per farlo.
    Per questo Livy aveva deciso di non dar peso alle parole di Mac, di far finta di non averle sentite, e cambiare argomento così repentinamente. Perchè tutte le altre storie, di ragazzi che l'avevano sedotta ed abbandonata dopo aver ottenuto quello che volevano da lei, forse potevano esser definite infatuazioni. E solo da quando aveva conosciuto Ty aveva iniziato a realizzare che forse quello non era amore. Ma con il Lìmore? Non poteva saperlo, di star sbagliando anche con lui. E per una come lei era difficile distinguere il tipo di amore che si prova per un amico vero e quello che invece si prova per la persona di cui si è innamorati, non quando nella vita non aveva mai avuto nè l'uno, nè l'altro, prima di ty.
    «...mi risveglieró da questa morte apparente e potrò vivere per sempre con l'amore mio, Romeo 'er mejo der colosseo' Montalcini.» Afferrò la mano del ragazzo, mentre si portò la destra al cuore «No, mia amata, non farlo!!& Non sai cosa c'è al di là della morte, RESTA CON ME E FUGGIREMO INSIEME!!» non aveva mai letto davvero romeo e giulietta, quindi non capiva ancora perchè si fossero ammazzati entrambi: scappare da una porta sul retro no??? Misteri della vita, un po' come Jake e Rose che potevano star tranquillamente in due sulla porta. Ma Ty-etta oramai era morta «OH NO, MIA ADORATA! Non posso sopportar questo dolore, e una vita senza te è come una giornata senza...» cosa piaceva agli uomini dell'800??? (perchè era ambientata nell'800, vero?) «...cavalli da portare al trotto!!&» ??? Detto ciò, si portò l'immaginario pugnale al petto e si lasciò cadere a terra come un sacco di patate.
    Finiti gli applausi - dai, come potevano non applaudire ad un capolavoro simile???? - la ragazza si alzò e dopo aver fangirlato un po' (tanto) su Shiloh ( «omg è shiloh abbot, SHILOH ABBOT NELLA NOSTRA STESSA STANZA, SONO MICA MORTA DAVVERO????» ) e risposto alla domanda di ty («se fossi nata in una tragedia shakespeariana probabilmente mi sarei suicidata dopo poco, per sconforto. L'avete visto quanto sono sfigati i protagonisti????» ) si rese conto che doveva fare una cosa. Avvicinandosi a Mac, lo prese un attimo in disparte rispetto al resto del gruppo «so che non ci conosciamo ma...grazie» raramente aveva trovato qualcuno che le parlasse così onestamente?? e, soprattutto, non per offenderla «nessuno di solito dice cose così carine su di me» cioè, aveva detto che erano gli altri a non meritare lei????? Mai successo «grazie»
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    CUORI: 3 (+ 3 bonus)
    scenetta con ty, muore per l'arrivo di shiloh e poi ringrazia mac
     
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    PROMPT #3 (+3 cuori bonus)
    "KARAOKE TIME! Scegliete un partner ed esibitevi in una canzone a scelta!"
    (nda: può trattarsi di chi credete sia la vostra soulmate, di chi già sapete lo sia, ma anche di qualcun altro a caso)



    INDIZI:
    4. se potessi passare una giornata con un professore di hogwarts, vorresti fosse con:

    a)anjelika queen
    b) eugene jackson
    c) richard quinn
    d) maeve winston
    e) phobos campbell


    rosegold + starmix
    [ opzione e + opzione e ]

    pazzesko + sushigirl33
    [ opzione d + opzione b ]

    oliodipalma + aw00
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    b.kaffééé03 + 00sette
    [ opzione c + opzione e ]

    may the odds be ever in your favor

     
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    «c'è booh, ASSURDO! Sapevo gesù avesse detto "dio li fa e poi li accoppia" - o era accoppa?» #questMood «ma questo è davvero, , TROPPO» portandosi le mani alle tempie, Ash minò un'esplosione aprendo le dita al tempo del pwee.
    Nessuna risposta da parte della sua dolce metà (o quella che lui aveva deciso essere tale; perchè? Perchè se lo sentiva), ma il Ketchum non si fece scoraggiare. «Non sei uno di troppe parole, eh?» Con sguardo improvvisamente serio, Ash annuì «Eh, capisco, bro. Anche a me a volte le parole confondono, tutte quelle lettere... e non parliamo dei numeri!» qualcuno aveva anche cercato di fargli imparare una canzoncina per farglieli ricordare, ma ogni tanto aveva ancora dei dubbi; dopo il trenta c'era novembre, giusto? «Sai, sento di potermi davvero aprire con te» E sorrise il Ketchum, posando una mano sulla spalla dell'altro. Era così... felice, in quel momento, sapete? Il 2020 non gli aveva dato troppe gioie, ma quella sera? Era contento. «Non mi sentivo così a mio agio a parlare con qualcuno che non fosse uno dei miei bro BDSM da- sempre? Sento che siamo simili» indicò prima sè poi l'altro. Neanche gli importava che fosse un ragazzo (eh, per forza, una donna vestita da cavaliere??? Seh vabbè, magari facciamole pure votare)! Mica era da gay, Dio non avrebbe mai messo Ash in quella posizione (solo posizione del missionario per i veri credenti!!!!). «Cè, proprio-... uguali» si sfiorò la testa «qui dentro» (daje era il 2020, il futuro, ormai avevano capito che i sentimenti non derivavano dal cuore come si credeva nel medioevo ma a crearli erano i criceti magici che vivevano dentro la testa di ognuno). E AH, quanto aveva ragione, il nostro Ash! Davvero, lui e il suo interlocutore lì dentro erano uguali: neanche mezzo cervello funzionante fra entrambi, ma se almeno l'armatura vuota aveva la scusa di essere un'armatura vuota, Ash era solo.... beh, Ash.
    E aveva appena perso gran parte della sua vita a parlare con un oggetto di scena.
    Eh, c'est la vie.
    Ignoriamo per favore il fatto che se Mac non avesse gridato quel richiamo («CALDO PERSO!») il nostro eroe avrebbe continuato a ciarlare con un'armatura vuota per tutta la sera (innamorandosi di "lui" a scatola chiusa), diamo ad Ash questa parvenza di dignità lasciandogli il beneficio del dubbio sul fatto che forse, e dico forse, entro qualche minuto si sarebbe comunque accorto dell'errore, e andiamo avanti.
    «CALDO COME UN BOILER CAVALLO IN CALORE!»
    e a quel punto si rese conto che, fuori dalla sua piccola bolla romantica, stavano succedendo cose. Cosa? Cose.
    «Ah ochei» aggrottò le sopracciglia.
    Era confuso.
    Quanto era stato distratto? «In che anno siamo» che poteva essere vista come una domanda scherzosa (ah ah come quando un rp oblivion medio si alza da un "riposino"! XD) ma sapete com'è, quando uno vive un viaggio nel tempo non si sa mai.
    In ogni caso gli parve di capire che si stavano chiedendo informazioni per l'indizio che avevano ricevuto dalla fata (COME SEI INTELLIGENTE ASH BRAVO CHE L'HAI CAPITO ♥), e anche se lui aveva già trovato l'anima gemella, decise di essere magnanimo e rispondere dicendo la sua: «Non so chi sia questo shakerare» fece il gesto di agitare un cocktail «ma so che io non morirei. , muoio ma di piacere, capite che intendo?» WINK WINK -e ok forse non aveva capito bene la domanda, ma chi è che capisce bene le domande, alla fine? Persino nella bibbia mosè chiedeva a dio chi fosse, e Lui rispondeva "io sono colui che sono"; cè, che risposta delle balle. «E già che ci siamo, potete anche immaginare con chi passerei la giornata» e come il ragazzo delicato e per niente volgare qual era, fece con le mani il gesto di avere due meloni sul petto. «scorpacciata gratis» lasciamo pure credere alla gente che fosse un modo davvero rude di riferirsi alle tette di anje e a quello che ci avrebbe fatto, mentre lui pensava davvero ai meloni da mangiare e che gli avrebbe offerto ad un appuntamento. FOOD BEFORE TETTE! «e poi ANGELICA, chi non la sceglierebbe? Cosa siamo, Å T È I ?!?!?!»
    Ah ma dovevano cantare? vabbene ok. A chi chiedere? Si voltò verso il suo grande amore Armatura, ma questo con lo sguardo (vitreo e vuoto, perchè con l'elmo gli occhi non si vedevano) gli fece capire che non voleva mettersi in mostra; era uno di poche parole, ash lo capiva. Quindi chiamò- «MAAAAAACCCCCCC» se lo tirò a sè. Oh, era l'unico che conosceva, e anche se era uno sfigato era carino (IN SENSO MACHO E NON GAY !!!!), e gli sapeva di uno che cantava bene. Soprattutto, conosceva le stesse canzoni che conosceva Ash. «Cantiamo l'inno di bodie???» forse lui voleva cantare con qualcun'altro, forse voleva scappare, ma ash importava?
    no.
    «COL BALLETTO DAI, SO CHE LA SAI PURE TE, L'ABBIAMO FATTA ALLA FIERA DEL BROCCOLO» e one, e two, e one two three GO! «Fa schifo l’Alabama
    e ora ti dirò il perchè
    non è la california,
    la nostra bodie lì non c'è

    c'è il sole e il caldo e jesus
    e poi sempre allegria
    - e paradossi temporali
    MA l'importante è la compagnia!

    (TUTTI INSIEME COPIATE NOI!)

    Oh mia bodie
    ti amo tanto e sai perchè?
    sei la città più bella
    (e più strana)
    credi a me!

    Oh mia bodie
    nel mio cuore ci sei tu
    prendiamo un po' di whiskey
    e non ci pensiamo più

    E solo l’altra notte che
    è arrivato padre gemes
    ma par sia qui da sempre
    forse perchè gli vogliamo bene

    i vippini sono er mejo
    ma questo lo sai pure tu
    li vedi e quel che pensi
    è che son fiki com gesù

    Oh mia bodie
    siam tutti belli sai?
    perchè i brutti li bruciamo
    come le streghe coi rosai

    Oh mia Bodie
    Gesù ama tutti i suoi cristiani
    - ma a noi un po' di più
    perchè oltre belli siamo anche sani»
    BODIE DROP! Mac sentiti in diritto di aggiungere strofe (o di suicidarti pur di farla finita con questa tortura)
    if you fap to a girl you lowkey gay half
    her genes are from her dad wich is a man
    asher
    ketchum
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    where: ???
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    +4 cuori (entrata più prompt)

    è vestito da lupo (basic bitch). Chiacchiera con un'armatura e poi afferra Mac per cantare con lui. Scusa mac
     
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    Avete mai pensato a quanto guadagnano i Ferragnez esponendo Leone sui social media? Probabilmente no, ma in quel momento Shiloh stava a stento controllando i suoi istinti da creatrice digitale, vedere tutti quei ragazzini fare cose kawaii e instagrammabili era davvero troppo da reggere. Oltre a tutti i talenti che la Abbot aveva (scrittura, pilates, canottaggio), lo scovare nuovi talenti era nel suo sangue brangelina e quella volta aveva trovato una miniera d’oro. Non che la sua mente lo comprendesse davvero, era troppo concentrata ad osservare i ragazzini ormai trasformati in piccoli e famosi gattini virali. No, scosse il capo, doveva ripigliarsi; non poteva chiedere a dei semi sconosciuti un selfie, doveva escogitare un piano più articolato, e cosa c’era di più ingegnoso di «chi si offre per un duetto di toxic??» esclamò d’un tratto, un sorriso estasiato stampato in faccia, simile a quello di un tossicomane. Avrebbe proposto qualcosa di Rosario Muniz, ma temeva che fosse troppo per quella situazione. «sì! VOGLIO TE» chi? Ovviamente Livy, la sua nuova discepola preferita. «Alexa, play Toxic! E…tu, sì proprio tu, facci un bel video per i fan» era così presa dalla foga che affidò a uno dei suoi gattini il telefono, sperando che sapessero cosa farci e non glielo rubassero per poi venderlo su ebay – le era già capitato, sebbene non si fosse mai preoccupata di imparare la lezione. «baby, can't you see I'm calling» la Abbot era pronta alla solita melodia, mani sul bacino e dito sassy già alzato in aria, quando qualcosa di profondamente sbagliato arrivò alle sue orecchie: bachata. Non era naturale, era una dissacrazione di ciò che più santo ci fosse sul pianeta. «the show must go on» che, si era confusa tra le canzoni? Allungò la mano verso la sua partner di ballo, pronta a mettersi in gioco fino alla fine per onorare Britney, dopotutto non aveva preso quelle lezioni di ballo con Yale, Fergie e Davide per nulla. «A guy like you should wear a warning / It's dangerous, I'm falling / There's no escape, I can't wait I need a hit, baby, give me it / You're dangerous, I'm lovin' it» strinse le mani della ragazza tra le sue, incominciando a muovere le anche a tempo e a spostarsi a destra. Era più difficile di quanto sembrasse dall’esterno, e forse non se n’era mai resa conto mentre prendeva per il culo Davide, ma cantare mentre si cercava di tenere il ritmo era troppo per i suoi due ultimi neuroni. «Too high, can't come down / Losing my head, spinnin' 'round and 'round / Do you feel me now?» approfittò del mezzotempo per alzare la mano della ragazza in aria e farla girare, prima da una parte e poi dall’altra, quasi avesse davvero un’idea di quello che stava facendo. Durante le lezioni era stata troppo occupata a fissare il Maluma dei poveri, in pratica stava prendendo tutto da un video di youtube che aveva visto. Le due ragazze si esibirono poi in un magnifiko avvitamento che nemmeno vi sto a spiegare com’è, ma soprattuto: il casquet «With a taste of your lips, I'm on a ride / You're toxic, I'm slippin' under / With a taste of a poison paradise / I'm addicted to you / Don't you know that you're toxic?» diede tutto il suo kwore in quell’ultimo pezzo, cantando le parole con una passione che Morgan levate, e facendo roteare Livy in una piroetta, azzardando poi un casquet. Forse, e dico forse, se la ragazza fosse sopravvissuta avrebbero potuto persino azzardare a un cinque della vittoria.
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    your love your love i wanted it




    Bo-Hyun Bakery //I love you 네가 뭐라든 간에

    Bo non era snob come appariva, era molto socievole e aveva sempre voglia di fare. Non era mai stata l'anima della festa ma sapeva come divertirsi, ma quella volta non era riuscita ad entrare nel mood, forse perché le mancava la compagnia di Hye. Non erano mai state lontane, tranne che per volta che era finita nei laboratori, ma insomma non era stato tanto. Tra l'altro si stava pure domandando cosa stesse facendo e se si stava divertendo. E se avesse trovato la sua anima gemella?No, non poteva essere perché chiaramente erano destinate a stare insieme loro due e non poteva finire con qualcun di diverso che non fosse lei o peggio con un maschio poi. E se le fosse capitato uno come Shia?! No. E vi domanderete, come fa a conoscerlo? Era shia Ryan Hamilton era molto conosciuto tra gli esperimenti,diventati tali per colpa sua. Non poteva finire nelle sue mani. No. Anche se lei non era messa meglio, quando vide comparire un ragazzo di nome Asher quasi non gli scoppiò a ridere in faccia. Parlava davvero con l'armatura?! Fu quasi tentata di muoverla per fargli credere che ci fosse qualcuno al suo interno ma sembrò ridestarsi dai suoi pensieri. Che tipo assurdo anche se la canzoncina, seppur mai sentita non le dispiaceva perché non l'avea ascoltata tutta e prese a battere le mani «sei un tipo strano ma questa canzone mi piace. Ripetiamola dai» disse al ragazzo per poi intonare di nuovo l'inno con o senza di lui, oramai era partita e se avesse potuto usare il proprio potere avrebbe anche fatto muovere a ritmo l'armatura per fare felice quel ragazzo, che chiaramente aveva dei problemi irrisolti, anche per solo il modo in cui parlava di Anjelika. Se lei fosse stata presente se lo sarebbe senza alcun dubbio mangiato o peggio torturato fino a vederlo implorare la morte. Ma,per sua fortuna non era così e lui poteva esserne felice perché c'era Bo con lui a cantare quell'inno «e..1..2..mia bodie
    ti amo tanto e sai perchè?
    sei la città più bella
    (e più strana)
    credi a me!

    Oh mia bodie
    nel mio cuore ci sei tu
    prendiamo un po' di whiskey
    e non ci pensiamo più.. E.. »
    o caspita ma diceva di bruciare le streghe?! «tu non stai bene. Sul serio, sei stato da un esorcista o uno psichiatria, di quelli bravi. » troppo diretta? Era un suo difetto. Ma la donna della sua vita era strega e anche lei lo era stata,non poteva tollerato. E poi, sul serio pensava di sopravvivere nel mondo magico?! Sciocco.Anje le avrebbe strappato il cuore ancora vivo.
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    Cuore 2 +3 per il karaoke a metà
    E offende Ash ciao.
     
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    INDIZI:
    5. stai tornando a casa, quando senti due ragazzi litigare::

    a) fai scattare la rissa
    b) chiami i cacciatori
    c) rimani a guardare
    d) cerchi di separarli
    e) ...non hai sentito niente

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    sdraiato a terra sul pavimento freddo, una mano ancora stretta attorno al bicchiere vuoto, tai-chi si sentiva finalmente in pace con il mondo.
    la condizione di cadavere gli si addiceva per tutta una serie di motivi, a partire dal colorito bianco verdastro che permetteva al ragazzo di brillare al buio (mica per niente aidan lo sfruttava come lampada a led), tra i quali il più evidente era che i morti non parlavano. Tranne quella bestia di AmaDeus, divenuto ormai stalker personale del límore - una storia che sarebbe anche stata divertente, se fosse capitata a qualcun altro: nel dubbio, se vi chiama un numero sconosciuto che inizia per 0673, voi non rispondete; e se commettete quell'errore già di per sé imperdonabile, almeno alla domanda 'vuoi sottoscrivere un abbonamento a "sette sataniche e dove trovarle" condannando così la tua anima alla perdizione', rispondete no. O almeno prima controllate su google traduttore cosa intendono gli inglesi con sette sataniche.
    «OH NO, MIA ADORATA! Non posso sopportar questo dolore, e una vita senza te è come una giornata senza...» non avrebbe mai dovuto bere quelle due dita di rum, e lo sapeva. se da un lato si poteva considerare apprezzabile l'effetto calmante che l'alcol aveva sul battito cardiaco, i contro rimanevano comunque troppi: black out, suicidio istantaneo dei neuroni, sciopero generale di qualunque filtro tra il cervello e la bocca. praticamente gli effetti di un attacco di panico ma più chill. forse un tantino troppo chill. «...cavalli da portare al trotto!!&» william s. non avrebbe saputo dirlo meglio. «iiiiiiiihhhhhh» aveva appena nitrito? aveva appena nitrito.
    ancora non si mosse, traendo forza dalle piastrelle ghiacciate sotto il sedere, tentando quasi di fondersi con esse. in uno stato di sobrietà completa avrebbe percepito immediatamente lo sguardo di mac su di sé - ho qualcosa in faccia? ho detto una cazzata. sicuro vuole dirmi che ho sbagliato la battuta. e anche se fosse? nemmeno lo conosco. ma magari dovevo stare zitto. ecco perché ho partecipato? non dovrei essere qui NICOLE DOVE SEI - ma il sorriso beato che gli si era dipinto sulle labbra raccontava una storia diversa.
    aprì piano gli occhi quando lo spostamento d'aria provocato da una livy cadente al suo fianco segnò la fine della loro scena; solo che per il límore il momento drama non era ancora finito. gli era stato chiesto di interpretare una parte e PER LA REGINA DI INGHILTERRA! l'avrebbe recitata tutta! «buongiorno mondo! chissà se l'amore mio è già giunto. oh Romeo romeo, 'ndo stai romeo????» si mise seduto, le iridi scure a sondare la stanza prima di soffermarsi su una hawkins apparentemente priva di sensi. lei si! che sapeva recitare. «ah, sei qui! ma che fai, dormi??? ti sembra il momento???? che succede? chi si è sentito male??? romeo ti pare il caso di farmi sti scherzi??????????» e la prese per le spalle shakerandola come un caffè col ghiaccio, un singulto strozzato a risalire su per la gola. «MA É MORTO!» forse doveva davvero iscriversi al drama club, l'importante era abbondare con gli ansiolitici. senza pensarci su una quindicina di volte prendendo in considerazione tutti i pro e i contro del suo gesto (come avrebbe certamente fatto in condizioni normali), ty si chinò in avanti posando le labbra su quelle di sullivan, puntando poi un pugno contro il proprio stomaco. «TIME TO DIE (again)» e ty/etta morì, questa volta per sempre.
    *applausi* *stacchetto*
    «personaggio secondario dimenticato nella torre e lasciato morire di solitudine» ma dai? si era già dimenticato di averla posta, quella domanda. ecco perché devibstare lontano dall'alcol, taichi sssshhh, zitto. «mh mh.» prese nota - mentalmente, perché a differenza di jane non s'era portato dietro un block notes - delle varie risposte, ritrovandosi comunque punto e a capo. non aveva la più pallida idea di quello che sulla carta avrebbe potuto scegliere la sua anima gemella, in compenso sospettava di sapere cosa avrebbe scelto livy, ed era già un passo in avanti (verso l'oblio). perché sul fatto che si incastrassero alla perfezione il sedicenne non aveva dubbi: sullivan era lo yang per il suo ying (?), la panna sulle sue fragole (????), il colesterolo basso ne sue analisi del sangue; perfetti persino nel contrasto visivo, colori in perfetta contrapposizione, un'height difference notevole che love tropes levatevi tutti.
    e allora perché schwantz non poteva semplicemente smettere di far finta di stare insieme e lasciarsi andare all'evidenza?
    continuava a scambiarla per paura, quell'ansia che gli saliva in gola con un terribile retrogusto di bile ogni volta che livy faceva qualcosa di carino - e lo faceva sempre - e ty non era in grado di ricambiare allo stesso modo; continuava a scambiarla per paura, perché sono troppo giovane, i'm a free spirit, dobbiamo solo divertirci!, e tutti gli adolescenti l'avevano. giusto?
    «sì! VOGLIO TE» prima che tai potesse rendersi conto di cosa stava succedendo - con una punta di terrore nel pensare erroneamente che shiloh parlasse con lui -, livy se n'era andata roteando su se stessa come una trottola, risucchiata in quel vortice mondiale chiamato Britney Spears. per Britney non servivano traduzioni, mai. «questo va sul nostro canale.» perché gli Hawkmore ne avevano uno, eccome! ci mettevano un po' di tutto, dalle cover strimpellate con chitarra e tamburello passando per le spedizioni alla scoperta dei segreti di hogwarts alle recensioni non richieste dei film un'uscita - una collaborazione con Frigo D'oro sembrava d'obbligo. stava quasi per riprendere tutto (aveva un telefono? chi lo sa), quando da breve distanza gli giunse alle orecchie un lamento familiare, quasi una richiesta d'aiuto nemmeno tanto mascherata. «panico-» e zoom tattico sul volto di aMACdeus «papanico-» !!!! NON POTEVA ESSERE! PROPRIO LEI!!! si perché, crediateci o no, magari taichi non aveva mai letto la versione inglese di Romeo&Giulietta, ma di certo aveva sentito la canzone dello Zoo. cosa dico sentito, ne aveva fatto un mantra! la preghiera di un ateo convinto che non conosce altra via di fuga dall'ansia di vivere! una sorta di rito Voodoo che - a scanso di equivoci - non possedeva alcuna utilità se non quella di essere valvola di sfogo quando nient'altro sembrava funzionare, testate al muro comprese. «oh, com'è??»
    panico papanico papanico
    braccio sinistro alzato al cielo
    «PAURA! oh, com'è? PAURA!»
    mano destra a grattare su un vinile invisibile appoggiato su una console altrettanto invisibile
    «minchia PAURA! minchia PAnicO!»
    panico papanico papanico paura
    berretto arrotolato usato come microfono
    «oh zio, cosa c'è?» chi si è sentito male? «MA QUANTA CE N'ERA????»
    minchia 'na cifra.


    i'm always open to feedback
    that i can get defensive about
    and ultimately ignore.
    taichi limore
    when: 31.12.2003
    where: china
    sign: capricorn
    status: more dead than alive


    4 (post) + 3 (drama) 3 (karaoke) = 10 ♡

    Karaoke!!!


    Edited by anxie/ty - 20/2/2020, 22:40
     
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    PROMPT #4 (+3 cuori bonus)
    truth or dare?
    (il primo a postare darà il via scegliendo tra obbligo o verità;
    si procede a catena)



    INDIZI:
    6. SERATONA! dove vai?

    a) al fiendfyre (discoteca)
    b) al lilum (locale a luci rosse)
    c) a casa tua
    d) a casa di un amico
    e) al big dick energy (gelateria)


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    - CHICOSABOH
    Recap molto veloce: aveva passato una mela al ragazzo dai capelli blu e questo era morto stecchito a terra dopo averla mangiata. Io...mi dispiace??? QUALCOSA le suggeriva di aver già sentito quella storia - senza contare che le pessime doti recitative del ragazzo non lasciavano spazio a dubbi: fingeva, come anche la ragazza che era caduta a picco a terra al suo fianco. Ecco che, improvvisamente, un cassetto della memoria si aprì, sorprendendola, e tutto - o quasi - le fu chiaro.
    Com'è che si faceva? Non lo ricordava, ma seguì la logica, facendo ciò che era più ovvio ecco. Quello che avrebbero fatto i principi veri se si fossero trovati in una favola reale. Poggiò a terra il cesto di mele inchinandosi al fianco del ragazzo ed iniziando a scuoterlo per farlo riprendere, perchè iniziavano a venirle i dubbi. IN PIEDI DAI. Stai fingendo vero?? L'ultima cosa che voleva era finire chiusa in un'ennesima cella per aver ucciso un ragazzo. Si trattenne dallo schiaffeggiarlo.

    Altro recap, altrettanto veloce: tutti iniziarono a cantare. Ma, breve storia triste, Aveline non ricordava nemmeno una canzone. Per questo scelse il prompt che l'avrebbe messa meno in ... difficoltà: OBBLIGO! #puntidivista

    Aveline Jodene - 22 y.o.
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    La cinese dall'aria inquietante e gli occhi che ti scrutavano nell'anima (oh boi lo avrebbe ucciso??) si rivelò una fan dell'inno di bodie, e Ash felicemente si premurò di cantarlo ancora insieme a lei, afferrando più stretto mac per (non farlo scappare) farlo ondeggiare con loro «OH MIA BODIEEEEEE» un po' lo sorprendeva che un viso giallo come lei apprezzasse quella forma d'arte ma EH, nel 2020 erano strani. Tanto più che: «tu non stai bene. Sul serio, sei stato da un esorcista o uno psichiatria, di quelli bravi»
    cosa. Si controllò; no, niente sangue, era sano come un pesce «Ma sì che sto bene» sbuffò «e certo che sono stato da un esocista!!! Ma da uno psichiatra, non credo nei vaccini» ??? si strinse nelle spalle «qual è il prob.- OH!!! PER LE STREGHE DICI!!!!» scoppiò a ridere «Ma non hai capito! Guarda che sono un mago anche io. Streghe in senso-» agito le mani «vecchie e brutte eretiche che non credono a Gesù nostro bro signore e salvatore» ora sì che andava bene.

    /STACCHETTO!/

    La tipa fika (dai, era un vippino: le notava subito le ragazze con qualcosa in più) (più follower) propose un duetto tossico, e ascoltando attentamente, Ash non potè che annuire, commentando alla fine dopo un veloce applauso. «Il coronavirus ha ucciso una cifra di persone belle» perchè toxic era dedicato a quello, no? cè, palese: a guy like you (cinese medio) should wear a warning / It's dangerous (EH), I'm falling (mi ammalo!!) / There's no escape, I can't wait I need a hit (*medicina), baby, give me it / You're dangerous «aiutiamoli a casa loro» ???

    /STACCHETTO!/

    Ma mac stava morendo??? How, quando era successo????? In panico, Ash si buttò ai suoi piedi. «MAAA/AAAAA/AAAAAC» non eramo mai stati grandi amicic a bodie, però era un tipello simpatico che gli metteva allegria con le sue mani tremolanti e i sorrisi insicuri, ed era sempre stato convinto avesse una cotta per loro BDSM (cosa? Non era così? Ma sì che era così, chi non li amava?) E POI VENIVA DAL VENTESIMO SECOLO! ERANO BRO DI BODIE! BRODIE! NON POTEVA MORIRE COSI! PER COLPA DI UNA «STREGA! -nel senso di vecchie e brutte eretiche che non credono a Gesù nostro bro signore e salvatore, e per estensione meretrice assassina, non è che ti do della strega come femminile di mago» eh, questi giovani del 2020 che chiedevano sempre che venisse dato il consenso, e che non si usassero insulti omofobi o maschilisti «MAAA/AAAAA/AAAAAC»
    Non gli fece la respirazione bocca a bocca perchè non era mica gay (ma..... se fosse servito si sarebbe sacrificato.................... solo per salvarlo..............), ma poi tanto era vivo, quindi CIAONE

    «OBBLIGO»
    si abbassò «cavalcami il cane, guido io tuo padre» cosa.
    «è un gioco delle mie parti. ti obbligo a salirmi a spalle e a non venire disarcionata per trenta secondi. da dove vengo io lo facevamo sempre così quando» ci sentivamo un po' in carenza d'affetto e volevamo una scusa per stringerci ai nostri amici bro dude homie mezzi nudi «eravamo a feste da paura» i tori meccanici esistevano già? O usavano i tori veri? o davvero il gioco è nato da gay ingenui? Chissà.
    Si chinò di più, pronto a raccogliere il fortunato sfidante.
    if you fap to a girl you lowkey gay half
    her genes are from her dad wich is a man
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    where: ???
    sign: jesus
    status: avoja


    +4 cuori (entrata più prompt) + questoù??? conta come prompt???

    risponde alla kinese, commenta la canzone di liv e shiloh, si preoccupa per mac :c
    propone di farsi cavalgare wink wink
     
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    «non schiaffeggiarmi» suonò come una supplica, cosa che a conti fatti era, la richiesta sussurrata ad una Strega Cattiva intenta a scrollarlo come un panno steso ad asciugare. Poggiò un gomito al suolo e sollevò il busto, portando la mano libera al petto. «sto bene» [i’m fine...i’m dead] rassicurò, abbozzando un timido sorriso verso la bionda.
    «MAAA/AAAAA/AAAAAC»
    A parte che…. Mckenzie Hale non aveva idea che uno qualunque dei vippini conoscesse il suo nome, motivo per cui rimase a fissare Ash fra il confuso e lo stupito, e quando infine l’informazione sedimentò nel misto di caos e disordine dei pensieri del Corvonero, non potè fare a meno di aspirare sconvolto l’aria fra i denti, arrossendo d’alcool e imbarazzo nel rivolgersi al Ketchum. «eri preoccupato per me???» [equazioni intorno all’Hale] Da bravo bodiotto ch’era, certo che insieme a Maggie ed Est, e poi Harper, avesse stalkerato i vippini in quel della California. Erano belli da vedere da lontano, nonché unico materiale sul quale valesse la pena fantasticare a Bodie, California, 1919; ci aveva mai parlato? Un paio di balbettate volte e per obbligo, probabilmente, tipo quando chiedeva loro se volessero fare un’offerta per la chiesa.
    «??? grazie????» Si sentì davvero in colpa, Mac, rendendosi conto di averli sempre visti come oggetti, e non come persone. La mancanza di cervello gli aveva fatto dedurre che anche a cuore non fossero tanto a posto, ma? Ash si era preoccupato per lui!!!&& Harper non ci avrebbe mai creduto. Si alzò in piedi spolverando i vestiti, porgendo educato una mano al Ketchum per aiutarlo a rialzarsi. Si girò solamente quando sentì una mano sulla spalla, e la Principessa gli indicò di seguirla poco distante.
    Mi odia. Ecco, lo sapevo, certo che mi odia, non so farmi gli affari miei e??? parlo a sproposito?? perché non dovrebbe - «so che non ci conosciamo, ma...» «SCUSA!» «grazie»
    pausa. Corrugò le sopracciglia verso la ragazza, ingoiando i battiti frenetici del cuore sulla lingua. ...Lo stava… ringraziando? Cosa stava succedendo. La confusione dell’Hale dovette essere palese, perché la biondina aggiunse: «nessuno di solito dice cose così carine su di me, grazie» Premette un palmo freddo sulle guance in fiamme, guardandola come un cervo che fosse appena stato abbagliato dai fari. «grazie…?» Era così, così difficile trovare persone gentili; lo era stato nel ventesimo secolo, continuava ad esserlo nel ventunesimo. Non aveva mai imparato come comportarsi in situazioni del genere, Mac, che iniziò a balbettare e gesticolare vago nell’aria fra loro. «io cioè, beh? Nel senso, mi sembrava scontato, ecco, e insomma ok prego grazie a te» soffiò tutto d’un fiato, sciolto come un budino lasciato fuori dal frigo in estate, lasciando che un sorriso curvasse genuino le labbra sottili.
    Poi qualcuno lo trascinò via, e l’Hale entrò nella sua modalità preferita: angoscia.
    «dfghjh eeeeeeeeeeee» ultrasuoni a cui, a distanza, risposero un paio di delfini, mentre Ash lo stringeva a sé per cantare l’inno di Bodie. CHE SUCCEDEEE «che succedeeeee» CHI SI è SENTITO MALEEEE «iooooo» oh my oh my, Mac temette sul serio (come ogni istante della sua vita) che gli stesse per venire un infarto. Cioè: un VIPPINO!!!! di BODIE, CALIFORNIA?? era trOpPo ViCiNo. «panico» squittì, seguendo passivo i movimenti dell’altro come una banderuola al vento. «papanico» is this the real life is this just fantasy «paura» «oh, com'è??» In quell’istante, Mac comprese come dovessero sentirsi le damigelle in pericolo quando all’orizzonte spuntava il cavaliere di turno pronto a salvarle. Sollievo, riconoscenza, perfino ammirazione. Chiuse gli occhi e sospirò. Se fosse stato più incline alle manifestazioni d’affetto, avrebbe abbracciato Ty come un naufrago al salvagente, ma l’Hale non si sentiva a suo agio da anni in quella sfera che invece, un tempo, gli veniva così naturale. Si limitò quindi a soffiargli un bacio, infondendoci tutto il suo amore imperituro, rilassandosi nella stretta letale di un’Ash triggeratissimo per l’inno di Bodie.
    «solo a te piaceva quel posto» Bisbigliò, voltando leggermente la testa per lanciare uno sguardo di sottecchi al Ketchum. Si liberò solamente quando Ash si offrì per un fantastiko gioco che Mac, un intellettuale, non aveva mai compreso – e non ci aveva mai neanche provato, a capirlo. Un altro respiro sollevato scivolò dalle labbra. Prese uno dei bicchieri pieni che giravano (dove) per la stanza, e se ne infiammò ancora la gola, sperando che una bella ciucca lo rendesse meno awkward e più...socievole? Era chiedere troppo? Chissà. «lo so che te lo chiederanno tutti, ed è sicuramente frustrante, ma?? non è che mi faresti un autografo?» imbarazzato ma reso coraggioso dal Bene Superiore, si avvicinò trotterellando a Shiloh Abbott. «una delle mie...» mamme? Sì, lo stava per dire. «amike è una tua grande fan» ciao run questo è per te SMAK!
    Poi, dato che Ash non ha detto se vuole fare obbligo o verità, metterò le due opzioni:
    a) «se potessi cambiare faccia, di chi la vorresti?»
    b) «vogliamo la replica del ballo del cowboy but shirtless» cosa? Cosa.
    eh.
    «verità!» tanto non aveva segreti xd e a proposito di verità. Sempre imbarazzato, e sempre in bilico fra uccidimi e sotterrami vivo, Mac si approcciò a Ty. Deglutì guardandosi con non chalance attorno. «bella giornata, eh? Non esistono più le mezze stagioni» tratto dalle tattiche per rompere il ghiaccio by wikihow. «e...senti, stavo p-pensando, no...» si sentiva: stressato. «abbiamo un...sacco di...cose in...» sguardo fieramente puntato sui propri piedi, sul quale spostava il peso prima sull’uno e poi sull’altro. «comune, no, e non vorrei fare il guastafeste, nel senso, penso che si sia trattato semplicemente di un, uh, calcolo logistico delle affinità, quindi, uh, cioè non è che voglia dire niente» una rapida occhiata a Livy. Più della vergogna generale di quell’outing, a soffocare la gola di Mac era il senso di colpa. Immaginava che la Principessa sognasse una conferma dalle stelle che Ty fosse la sua anima gemella, e arrivava lui a...rovinare tutto. Si sentiva come Taylor al matrimonio di Ridge e Brooke. «e mi dispiace, davvero, non -» gesticolò vago nell’aria, serrando poi i pugni lungo i fianchi. Sentiva quasi le vertigini dalla concentrazione di sangue alle guance, e la mancanza di afflusso al cervello iniziava a farsi sentire. «penso di...» deglutì, schiarendosi la voce e sforzandosi infine ad alzare lo sguardo verso il Limore, indicando prima lui e poi se stesso. «aver trovato la mia anima gemella?» oh god y y y y y y y y y doveva essere così imbarazzante. Siri farai meglio a sentirmi perchè NON LO RIPETO OK MAC OUT
    'Cause I feel my life's been so tongue-tied
    I'm trapped outside, inside my mind
    mckenzie
    l. hale
    when: 04.02.1903
    where: london
    sign: aquarius
    status: SINGLE


    CUORI: 7 (+3 prompt quindi 10)

    parla con aveline, livy, ash, da sia un obbligo che una verità perchè non sa cos'abbia scelto ash, sceglie verità, parla con shiloh, parla con ty e fa outing!!! (UAU)
     
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    «MINCHIA 'NA CI-» ma, stava cantando da solo? «-fra.» forse in cuor suo sperava che mac si sarebbe aggiunto al duetto rendendo le cose meno strane - evidentemente era stato troppo ottimista il límore. che ora si sentiva come se qualcuno avesse aperto la tenda della doccia beccandolo nudo come in verme nel bel mezzo di un concerto immaginario, il flacone dello shampoo al posto di un microfono (tratto da una storia vera, e sì fake sto guardando te.)
    la cosa bella era che non se lo stava cagando di pezza nessuno - livy troppo presa a cantare toxic con la tipa famosa, mac a morire male strapazzato dal un feticista di città fantasma -, e questo in teoria avrebbe dovuto dare a ty il tempo per tirare il fiato, ricomporsi.
    ma solo in teoria: improvvisamente gli parve di avere la bocca piena di saliva, al punto da sentirsela colare persino sul mento, moderno cane di Pavlov di fronte ad un'inevitabile figura di merda. passò distrattamente un braccio sulla bocca ritrovando la manica della maglia perfettamente asciutta, proprio come in realtà era tutto il resto - la lingua simile a carta vetrata, una manciata di sabbia cacciata a forza in gola. «ochei.» un po' gracchiante e incerto, perché non c'era proprio niente di ok. l'effetto delle due dita di rum sembrava svanito nel nulla, l'ennesima novità per uno che le novità le adorava quanto avere un cactus infilato nelle mutande; per questi forse taichi fece l'errore fatale di afferrare un altro bicchiere, il cui contenuto violaceo questa volta lasciava ben pensare si trattasse di un veleno privo di antidoto. ad un ragazzo è concesso di sperare, no?
    «cavalcami il cane, guido io tuo padre. è un gioco delle mie parti. ti obbligo a salirmi a spalle e a non venire disarcionata per trenta secondi. da dove vengo io lo facevamo sempre così quando» pur conscio del fatto che ash non stesse parlando con lui, taichi si sentì in dovere di incassare le spalle nel disperato tentativo di rimpicciolire la propria figura - difficile, quando si ha la forma di un lampione -, un passo più vicino alla parete con la quale condivideva la tonalità bianco sporco ed il volto imberbe quasi interamente nascosto nel bicchiere; prima di poterci pensare due volte, metà del liquido all'interno era scomparso, strappando al sedicenne una smorfia di disgusto comunque non sufficiente ad evitare che anche l'alcol rimanente facesse la stessa fine.
    faceva schifo, ma anche la vita e bisognava mandarla giù comunque, giusto?
    «bella giornata, eh? Non esistono più le mezze stagioni» siccome non bastava l'essersi vestito come un nano da giardino, la morte inscenata sul pavimento, l'esibizione solitaria di panico paura, ty pensò bene di reagire al tentativo di mac di rompere il ghiaccio (quando si era avvicinato????) con uno scatto da Parkinson e conseguente sbrodolamento. bellissimo. gli sfuggì un «heilige scheibe» sfilacciato tra i denti, mentre una macchia viola si spandeva sulla stoffa ignare di una situazione già al limite. «dici che me la fanno pagare?» priorità. finalmente incrociò lo sguardo con quello del ragazzo, e ciò che vide fu così familiare da avere un effetto calmante, quasi la regola delle due ansie che si annullavano valesse davvero: se mac osservava intensamente le proprie scarpe ty riusciva a tenere la testa alta, se mac passava il peso del corpo da un piede all'altro ty ritrovava la stabilità. doveva assolutamente chiedere a nicole info scientifiche che spiegassero tale fenomeno.
    «abbiamo un...sacco di...cose in...comune, no, e non vorrei fare il guastafeste, nel senso, penso che si sia trattato semplicemente di un, uh, calcolo logistico delle affinità, quindi, uh, cioè non è che voglia dire niente» ty sapeva che stava succedendo qualcosa, e non proprio di magico. riconosceva i sintomi, ma quel mezzo bicchiere di (vodka con colorante alimentare viola) schifezza ormai diviso tra stomaco e cervello gli impediva di interpretarli a dovere; poteva ancora annuire, però, e per onestà intellettuale lo fece. si perché il disagio condiviso con mac era evidente anche agli occhi del sedicenne e a taichi non capitava spesso di incontrare qualcuno che vibrasse (letteralmente) sulle sue stesse, impanicate frequenze. «e mi dispiace, davvero, non - penso di...»
    che succede.
    «aver trovato la mia anima gemella?»
    chi si è sentito male?
    a giudicare dal fiato corto e dalle guance in fiamme, ty avrebbe scommesso su mac. con il senno di poi avrebbe dato di matto anche il kinese, se solo avesse capito - solo che non aveva capito.
    «ma dai? ehi sono contento per te!» almeno era sincero. evitó di battere una mano sulla spalla di mac per non dare l'impressione sbagliata che fosse la ricerca di un non specificato contatto fisico - non si sa mai! -, ma comunque gli sorrise nel modo un po' sghembo che avevano gli astemi al secondo superalcolico.
    mac:
    ty: !!!
    mac:
    ty: ???
    mac:
    qualcosa non andava.
    perché Siri lo fissava brutto? perché mac sembrava voler morire ancora di piu? dov'era andato bugo?
    ma: «ah.» e poi: «ah» con il ritardo tipico di internet Explorer, ma alla fine c'era arrivato anche lui. ed in quella breve eppure infinita manciata di secondi ty ebbe modo di rivivere tutta la sua vita, come lo scorrere rapido di un film su pellicola: nasce, cresce, poi finisce e se svanisce ti sarà chiaro che- non era questo che volevo dire. «beh, io- credo..» occhiata impanicata ad una livy poco lontana intenta a fangirlare mani premute sulle guance accanto a shiloh, i muscoli di braccia e gambe di pietra. come procedura medica richiedeva in casi del genere ty premette due dita contro la propria gola, prendendo mentalmente nota del battito cardiaco ormai ben oltre il livello di guardia - 120????? questa volta time to die davvero - «[hysterical fake laughs]» un po' al limite della disperazione, ma sempre meglio di uno svenimento in diretta.
    «è per quella cosa- sai quella cosa che abbiamo. come dici tu.. in comune! sicuramente è per quello, insomma, per darci-» tentò di asciugare il sudore sulla fronte con la maglietta sporca, lasciandovi impressa una strisciata viola tipo segno di guerra «- modo di condividere, no??? dividere l'onere» cit. sam ne Il Signore degli Anelli. chiaro (mica tanto) si riferisse al peso insopportabile della social ANXIETY (giustamente in maiuscolo, grazie telefono), aura opprimente e oscura che si nutriva del loro disagio e di tutta una serie di problemi inesistenti creati dalle loro menti sulla base del nulla. «così possiamo.. come dire, parlarne????» almeno quello per taichi non era mai stato difficile: gli piaceva minimizzare con nicole per renderle il lavoro più complicato (smack), ma se aveva da lamentarsi random ricordando a chi gli stava vicino quanti attacchi di panico aveva al giorno e che aveva la pressione bassa, allora non si sottraeva mai al suo dovere.
    «per caso ti vedi con qualcuno?»
    oh, era una domanda innocente.
    almeno dal punto di vista di uno con evidenti problemi di comunicazione.
    con la coda dell'occhio vide livy sbracciarsi alle spalle di mac scuotendo la testa, impossibilitata ad intervenire in una situazione che ormai dopo cinque mesi era diventata prassi: tai apriva bocca, diceva una stronzata, livy lo correggeva e tai finiva col voler morire. semplice, sempre efficace. mimó un che c'è?? con le labbra rivolto alla hawkins, prima di bloccarsi sul posto.
    oh taichi you stupid son of a nutte. «NON FRAINTENDERMI! intendevo- sai no, un dottore, tipo strizzacervelli. per.. l'ansia, sai? cioè non voglio dire che sei ansioso ok? magari no insomma, l'ho pensato perché io mi sento sempre morire quindi mi sembrava di aver riconosciuto... i sintomi? no ma dimmelo se sto andando oltre eh» ti prego.


    i'm always open to feedback
    that i can get defensive about
    and ultimately ignore.
    taichi limore
    when: 31.12.2003
    where: china
    sign: capricorn
    status: more dead than alive


    11♡
    balza elegantemente il truth or dare.
    praticamente parla solo con mac ANIMA GEMELLA TROVATA smack livy ti ama lo stesso e attacco di panico in corso byee
     
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  15.      
     
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    PROMPT #5 (+3 cuori bonus)
    la scatola dei ricordi
    a ciascun pg verrà recapitata una scatola contenente i propri (quali? a scelta!) effetti personali; bisogna lasciare a tutti coloro presenti nella stanza un regalo (di nuovo, ovviamente, a scelta).



    INDIZI:
    7. Which One Of My Garbage Sons Are You?

    a) royce (the first son)
    b) prenston (the second son)
    c) lance and blake (two names for just one son)
    d) dreaded laramie
    e) He For Whom The Bell Tolls


    rosegold + starmix
    [ opzione c + opzione b ]

    pazzesko + sushigirl33
    [ opzione a + opzione b ]

    oliodipalma + aw00
    [ opzione a + opzione a ]

    b.kaffééé03 + 00sette
    [ opzione d + opzione d ]

    may the odds be ever in your favor

    [/QUOTE]
     
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