A brother will always help you

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +4    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    258
    Spolliciometro
    +538

    Status
    Offline
    Having those weird conversations with your
    friends and thinking if anyone head us
    we would be put in a mental hospital.
    Con sguardo più che eloquente, fissava il pene che suo fratello teneva in mano. «Non sono affatto sorpresa dalla tua scelta.» No, proprio per niente. Alzò e abbassò le sopracciglia più volte, spostando l’attenzione solo allora sul viso di Gid. Andiamo, tanto lo sapeva che a Gideon i peni piacevano, e mica soltanto perché era quella cosa che gli permetteva di fare pipì ed espellere le tossine!! #wat
    «Mmmh, ho interrotto qualcosa? Devo lasciarvi da soli? Posso chiederti consulenza più tardi, ecco.» Si schiarì la voce, senza alcun tentativo di nascondere una risatina malefica mentre gli diceva baldanzosa quale fosse il suo problema. «COMUNQUE, dato che tu sei esperto in tutti i sensi...» Si scansò per evitare la borsa a tracolla di Gid, che quest’ultimo, tuttavia, all’ultimo si decise di non lanciarle. Figuriamoci, lì dentro c’erano tutti i suoi appunti – e magari un lubrificante???? IHIHIH –, mai avrebbe rischiato che si rovinassero.
    «SMETTILA.»

    Davanti a uno dei due lavandini nella stanza, Hazel fissava corrucciata l’organo genitale maschile che aveva scelto alla lezione di educazione sessuale di settimane fa. Era stato piuttosto immediato e prevedibile: Haz aveva sempre desiderato nascere maschio e avere il pene, quindi per un po’ poteva far finta di sognare ed esserlo davvero, un maschio(??) Era pure attrezzata adesso! Il fatto, data la sua totale mancanza di pudore, non le aveva suscitato alcun problema, e ancora si ricordava dei bagnetti con Gid quando erano piccoli e nudi come mamma li aveva fatti. Niente di sconvolgente!!1!
    Se lo rigirò tra le mani, notando con una smorfia quanto si fosse arrossato; non aveva idea del perché fosse diventato così, insomma, lo faceva pure dormire nel letto accanto a lei come un cucciolo, tenuto al calduccio dalla coperta! No, proprio Hazel non aveva capito dove stesse il problema, perciò era subito corsa ai ripari e aveva chiamato in suo soccorso Gideon, che tanto lo sapeva che di peni se ne intendeva eccome.
    E aveva scoperto qualcosa di… sciokkante. Si era irritato perché per tutto quel tempo non lo aveva lavato, ma????? «Credevo che si lavasse da solo!!! Al mio ipotetico ragazzo mica gli dovrei lavare la mazza.» (Mazza? Be’ dai, era una battitrice, aveva a che fare con le mazze ogni giorno) E non aveva mica tutti i torti, la giovane McPherson.
    Bah. Stette ad ascoltare i suggerimenti di Gid su come andasse lavata la povera riproduzione genitale, che senza l’intervento del Corvonero tra un paio di giorni avrebbe lampeggiato di rosso come un semaforo. «In questo modo?? Ochei.» Strofinò con quanta più delicatezza possibile la finta pelle del pene – ce l’avrebbe fatta? Ki lo sapeva –. Dov’è che il sapone non doveva finire? Ah, forse lì. «Va bene??? E ora?» Si girò verso Gideon, ridendo sadica delle sue parole impacciate. «Che c’è, non avresti mai pensato di ritrovarti a insegnare a tua sorella minore queste kose??» Spoiler: no. Prese a fischiettare, aprendo l’acqua corrente per sciacquare Mister Mazza. «Uao come sei abile ihihih, sicuro solo perché sei un maschio??» Lo vide arrossire di imbarazzo, gongolando soddisfatta. Che ridere. «Come sei sushittibile. AHAHAHAH, l’hai capita???? Eh??????»
    HAZEL E. MCPHERSON
    age:16 y.o.
    hobby:Quidditch
    house:Gryffindor
    QI:404 NOT FOUND
     
    .
  2.     +4    
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,073
    Spolliciometro
    +2,074

    Status
    Anonymous
    GIDEON MCPHERSON
    Gideon non era pronto a prendersi cura di un pene che non fosse il proprio. Ancora meno lo era se si trattava di un busto a grandezza originale, men che meno se il busto non era nemmeno suo, ma di sua sorella. Le lanciò uno sguardo simile ad una coltellata, alla sua battutina.
    Non l’ho scelto io, era rimasto questo. Ma che importa? Ci tenne a precisare, non che fosse importante ai fini del racconto, ma ecco, con Hazel un dettaglio rischiava di diventare un pilastro su cui basare fan fiction boys-love.
    Come se avesse scelto il busto in base ai propri gusti sessuali, che schifo! Ma non l’aveva con lei, certo che no, era abituato alle sue uscite orride. Era molto concentrato mentre, piano, sfilava le mutande del busto di sua sorella, posto affianco al proprio. L’odore non prometteva bene, era sgradevole e camuffato male da un deodorante maschile. Storse il naso.
    Insomma, non c’era niente di entusiasmante o di stimolante nel prendersi cura di un pene o di una vagina, in particolare se questi non avevano un corpo con una faccia, e soprattutto un cervello. A Gideon poco cambiava, che si trattasse di un organo maschile, o femminile, che fosse l’organo sessuale, o un’ascella o una cavità poplitea. Solo gli faceva un po’ ... senso, ecco. Cioè sembravano proprio veri! Con peli e liquidi compresi.
    Una volta calate le mutande di Mister Mazza, si aspettava di vedere un pene normale, magari un poco arrossato, ma scoprendo quello di Hazel, ciò che vide lo lasciò davvero di stucco.
    Aprì la bocca un attimo, e poi la richiuse, allontanando subito le mani da quel nido di batteri e malattie.
    Il pene di Hazel, chiamato appunto amichevolmente Mister Mazza, non era solo molto arrossato, ma era così gonfio che, se anche lo avessero appeso ad un albero di Natale, nessuno ci avrebbe fatto caso e sarebbe sembrato una palla rossa qualsiasi. Poveraccio, ma cosa gli hai fatto??? Il McPherson era davvero scioccato da ciò che stava osservando. Non era solo questione di trascuratezza, questo era proprio sadismo. Hazel era sadica. Ascoltò la sua spiegazione sul fatto che “pensava si lavasse da solo” strabuzzando gli occhi e poi stringendo le palpebre come a volerla analizzare come il caso umano che era.
    E come diavolo avrebbe dovuto fare a lavarsi da solo? Voleva davvero capire, non era un accanimento. Non ha mica le mani. Scosse la testa e per darle una lezione ancora più dura, ci tenne a paragonare i loro busti, per mostrarle come dovrebbe avrebbe dovuto essere un pene in salute e, invece, come NON avrebbe mai dovuto essere un pene, nemmeno per sbaglio. Abbassò le mutande del proprio busto, scoprendo l’organo genitale perfettamente pulito, dal colorito pallido nella norma, nessun odore in particolare a far sospettare infezioni. Noti qualche differenza? Domandò, sarcastico. D’accordo che il suo di recente aveva manifestato qualche problema di dubbia origine: aveva quelle che parevano delle ragadi anali, che il McPherson stava curando con un po’ di pomata adatta. Come vedi, il mio è perfetto, ha avuto solo piccoli problemi dietro di recente, spero qualcuno non abbia avuto l’indecenza di usarlo senza dirmelo. Poi l’illuminazione. Osservò prima il pene di Hazel, poi sua sorella in persona e poi il suo macchinino nudo. Hazel. Mantenne la calma. Non hai...fatto accoppiare i nostri busti, vero? Si sentiva violato e orripilato. Aveva tenuto con estrema cura il suo busto vergine e pulito, e poi era arrivava Hazel di soppiatto a distruggergli il lavoro??? Ma certo che lo aveva fatto, MA CERTO! Glielo poteva leggere negli occhi. PERCHÉ? Con chi altro lo hai fatto accoppiare??? Hai usato il preservativo? Non riusciva a credere che sua sorella gli avesse fatto una cosa simile, era... un untore a tutti gli effetti.
    Certo che l’ho usato! E l’espressione angelica con la quale accompagnava le sue bugie da demonio. Ma volle crederle, forse perché crederle al momento era più semplice o perché non la riteneva così irresponsabile e cattiva. Gideon prendeva seriamente i suoi compiti, anche troppo. Trattenendo le lacrime, mentre pensava e calcolava quanto tempo il suo ano ci avrebbe impiegato a guarire prima della consegna del compito, tirò su di forza la valigetta che aveva portato con se, leggermente scocciato, e l’aprì. Tiro fuori due grembiuli in nylon, legandone uno in vita ed aspettando che Hazel facesse lo stesso, due paia di guanti, uno per entrambi, e li indossò facendo in modo che arrivassero fino al gomito. Allo stesso modo, poi, tiro fuori una mascherina ed indossò anche quella, comprendo bene metà del volto. Era pronto.
    È così che ti occupi del tuo partner? Sexy.
    Il mio partner non ha la gonorrea, e comunque non ha nemmeno un pene. Sollevò entrambe le sopracciglia, in maniera allusiva. Non avevano mai parlato apertamente nè troppo nello specifico di Narah, ma entrambi sapevano che questa esisteva, ecco, anche se al momento le cose con lei non stavano proprio funzionando bene. Con calma, le mostrò come avrebbe dovuto fare per lavarlo bene, facendo l’esempio sul proprio busto così che Hazel lo copiasse. Devi portare giù la pelle così, sennò come fai a lavarlo bene? Sì così, non troppo...il giusto. Gli venne il dubbio che non lo avesse mai fatto, in questi mesi. La osservava, domandandosi in effetti che senso avesse che fosse lei a lavarlo, dato che un probabile partner avrebbe avuto due mani ed un cervello in grado di farlo da solo, o almeno sperava. Alla fine, però, era tutta cultura. Provava un po’ di compassione per lei. Haz, forse era meglio una vagina, era più semplice. Le disse, con tono tranquillo e cauto. Ci teneva che lei riuscisse nel lavoro, ma forse doveva partire da qualcosa di più ... conosciuto? Usa un sapone neutro questi giorni, non usare profumi, tanto la puzza si sente lo stesso. Era evidente che sua sorella avesse spruzzato del deodorante sul sul busto per coprire il misfatto. Era tanto che non gli avesse applicato anche un fondotinta per camuffare l’arrossamento, probabilmente perché non usava trucchi, sennò lo avrebbe fatto. Guardò Mister Mazza spurgare roba purulenta, con in volto un’espressione davvero disgustata che non riusciva ad evitare. Sciacqualo, e poi, molto importante, devi asciugare bene, non lasciarlo bagnato. Lava tutto, da davanti a dietro, mai il contrario.
    Anche lui fece lo stesso, con il proprio busto, sciacquando bene l’organo genitale sotto l’acqua corrente, più fredda che tiepida.
    Ti assicuro che non c’entra che io lo abbia, si tratta proprio di igiene personale. Asciugò bene il busto del suo manichino, prima l’organo genitale, e poi le natiche e l’ano. Adesso prima di ricoprirlo metti un po’ di questa crema, è per gli arrossamenti ed è anche antibiotica. Non metterne troppa. Gliela passò. Lui ne prese un’altra, cicatrizzante, per il proprio manichino tristemente stuprato. Una volta finito il lavoro, diede un paio di mutande pulite a sua sorella, ed un paio per sè. Lavalo tutti i giorni e... non fargli fare sesso. Non è proprio pronto per questo. Era un altro livello, magari Haz avrebbe potuto farlo l’anno prossimo. Forse.
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco
    due
    peni
    e
    una
    capanna
    ballin flossin
    17 y.o.
    ravenclaw
    outraged
    speechless




     
    .
1 replies since 14/12/2019, 13:53   180 views
  Share  
.
Top