'cool motive, still murder'.

[bagno dei prefetti, losers + vik]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +8    
     
    .
    Avatar

    get in l o s e r !

    Group
    Neutral
    Posts
    269
    Spolliciometro
    +753

    Status
    Offline
    commissioner gordon
    the night
    is darker
    just before
    dawn
    mehan
    tryhard
    if you wanna be hunter's lover, you gonna get with his friends
    nella stanza regnavano silenzio e oscurità.
    l'aria immobile era così densa da poterla tagliare con un coltello, pura elettricità statica a scorrere sulla pelle, solo il battito dei loro cuori a spezzare l'incantesimo. un momento cruciale, quello che stavano vivendo.
    «me / e e e / h, possiamo accendere la luce? non vedo un piffero »
    «no, behan, non ancora cosa doveva fare con quel fratello ingrato? COSA??? insomma, aveva spiegato il suo piano ai losers (meno hunter, ovviamente) nei minimi dettagli per qualcosa come una trentina di volte, giusto per essere sicuro che ciascuno dei suoi amiki sapesse come muoversi e cosa dire nel momento in cui dovevano dirlo - se aveva preparato loro dei cartoncini con le battute? lo state dicendo voi non io. -, niente poteva andare storto.
    «ragazzi, non credo che tutto questo sia necess--» «ssshhh, shhh» con una certa dolcezza, il grifondoro allungò una mano per sfiorare delicatamente quella di viktor, seduto dalla parte opposta del tavolino che avevano trasportato per l'occasione nel bagno dei prefetti, insieme ad un paio di seggiole, una lastra di plexiglass e quelle manette pelose al momento chiuse attorno ai polsi sottili della loro vittima di rapimento. perché di quello si era trattato, in fin dei conti. l'avevano fatto alla vecchia maniera babbana (?), sorprendendo viktor alle spalle con un panno premuto sul volto; in mancanza di cloroformio, Mehan aveva dovuto ripiegare sul profumo di hunter, mossa comunque vincente.
    così vincente che per un attimo, quando il ragazzo era stramazzato al suolo con un sorriso beato sul volto, avevano pensato tutti di averlo ucciso. for real.
    «qui facciamo noi le domande.» «ma, veramente..» uuuhh, madonna santa. con uno stridio acuto meh spinse indietro la sedia, rivolgendo le iridi nocciola alla propria destra, dove una Halley intenta ad osservare la scena da dietro il plexiglass gli fece un quasi impercettibile cenno con il capo, segno che era arrivato il momento di dare un taglio ai convenevoli e passare all'azione. «adesso ti farò delle domande base, per testare la nostra macchina della verità.» e con la mano aperta indicò beh, che in quanto suddetta macchina della verità si affrettò a posare due dita contro l'interno polso di viktor per controllare le sue pulsazioni durante l'interrogatorio. «cominciamo con qualcosa di semplice. il tuo nome è viktor?» «sì (???)» con un sopracciglio appena inarcato, ma senza mostrare emozioni, meh rivolse al gemello lo sguardo, in attesa di conferma. «credo stia mentendo... il cuore gli batte a mille!»
    meh:
    vik:
    beh: OwO
    «dev'essere perché stai sentendo le tue pulsazioni, bro.» amava suo fratello come un fratello - ah ah ah -, ma a volte le loro differenze di alignement rendevano la convivenza complicata, soprattutto in quei casi in cui mehan partiva per la tangente e si infognava testardamente con qualcosa senza che behan ne fosse altrettanto ossessionato. come, d'altronde, nel caso del rapimento di Viktor, chiaro frutto di una mente chaotic good: nessun altro dei losers, nemmeno halley, sembrava percepire vik come una minaccia, o considerare la sua presenza pericolosa per il benessere mentale e fisico di hunter e del gruppo, non quanto pareva preoccupare meh. sapeva di essere iperprotettivo ed esagerato, a volte ai limiti della meschinità, ma non poteva farci nulla nemmeno volendo; e non voleva.
    «ah ecco! ok bro, tutto normale, dice la verità.» eh dai, un piccolo passo avanti. dovevano procedere per gradi, soprattutto ora che arrivava la parte più importante. «perfetto. un ultima domanda di riscaldamento e poi passiamo alle cose serie.» reclinando appena la sedia all'indietro, il grifondoro estrasse dalla tasca dei pantaloni un foglietto ripiegato, sistemando lo stesso sul ripiano del tavolo tra lui e viktor, senza ancora spingerlo nella sua direzione. «58358 x 2737 fa 1.274.374?» e voi direte, cosa c'entra? e cosa può saperne Viktor, a meno di non essere come Russell crow in A beautiful mind? la risposta giusta era niente, ma una logica di fondo c'era. aveva tutto pronto, mehan tryhard, un copione preparato con largo anticipo e nei minimi dettagli, perfettamente eseguito da un ignaro Viktor che in quel momento lo stava fissando confuso. ed era a quella confusione che meh si aggrappò per continuare la sua scena, lasciandosi sfuggire un sospiro colmo di delusione. «e va bene, Vicky. se proprio dobbiamo fare dei giochetti...» si allungò in avanti, il diciassettenne, spingendo verso vik il foglietto per poi togliergli le manette pelose facendole girare attorno all'indice, il sedere sollevato dalla sedia e ora in piedi di fianco al tavolino. «mi serve un po' di caffè.» ah, se solo ci fosse stato il prof Henderson ad assistere alla sua performance! vabbè ma tanto c'erano i video.
    evidentemente vik non aveva mai visto the dark knight, o era troppo confuso dalla piega che aveva preso la situazione per collegare i vaneggiamenti di meh al film, perché rimase in silenzio senza dire una parola, con le sopracciglia così arcuate verso l'alto da fondersi quasi con l'attaccatura dei capelli. gli fece un po' di tenerezza, in quel momento, e per questo decise di aiutarlo indicando al ragazzo il foglietto davanti a lui, facendogli poi cenno con la mano perché leggesse le battute che gli aveva scritto in precedenza. «mmh.. eehh...il vecchio.. trucco sbirro buono sbirro cattivo???!??» sì, insomma, mancava la giusta verve nell'esecuzione, ma forse il tryhard poteva soprassedere. «non esattamente.»
    silenzio
    buio
    uno schiocco di dita
    la luce al neon del bagno di accende all'improvviso.
    nicky è alle spalle di vik, ora non più avvolta dalle tenebre
    nicky gli tira un coppino poderoso.
    «VIBE CHECK.»
    aaaand cut!
    bellissimo.
    SLAM! mehan battè improvvisamente entrambe le mani sul tavolino facendo tremare le quattro gambe striminzite tenute su con due viti arrugginite e tanta forza di volontà, sporgendo busto verso l'interrogato ormai giunto al limite del wat. come dicevano giustamente le spice girls if you wanna be hunter's lover devi prima farti farti dare la benedizione dai suoi amici anche quelli più psycho che ti rapiscono alle 9 del mattino e a guardarli bene sembra siano sotto lsd - semi cit. «la notte è più buia subito prima dell'alba, viktor, e l'alba è ormai arrivata!» eh, anche perché erano le dieci e non avevano più tempo, doveva riuscire a farlo confessare subito. cosa, poi, era tutto da capire. «PERCIÓ BASTA TERGIVERSARE! CHE INTENZIONI HAI CON HUNTER???? STATE INSIEME??? QUANTO BENE GLI VUOI DA 1 A 10? SEI CONSAPEVOLE CHE DOVRAI CONDIVIDERLO CON NOI PER IL RESTO DELLA TUA VITA?» le priorità, ma con una nota di chaotic energy mica da ridere. anche perché se aspettavano che fosse hunter a spillare il tea, stavano dannatamente freschi.

    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco


    dai l'ho aperta in stanza delle necessità perchè non c'era la sezione bagni #wat fatemi causa
     
    .
  2.     +7    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Inferius
    Posts
    426
    Spolliciometro
    +589

    Status
    Offline
    Viktor
    Viktor Asmodeus Dallaire
    Li aveva sentiti arrivare ancora prima che il panno umido di profumo toccasse il suo viso, confermando ancora una volta che i Losers, per quanto ci provassero, rimanevano comunque delle patate non tanto furtive. In realtà, era contento che non avessero optato per il classico sacchetto sulla testa, rischiando così 1. Un attacco di panico da parte sua e conseguente incendio; 2. Di morire carbonizzati. Perché per quanto bene volesse a quei ragazzi, c’erano dei limiti molto chiari ed una linea sottile di sopportazione; aveva ancora la paranoia di Mephistophele e coglierlo di sorpresa non era di certo la mossa più saggia per farselo amico… o per sopravvivere. Quindi era stata una fortuna che Beh fosse così carino da inciampare nei propri piedi e che Halley – povera anima che aveva cercato di fermarli – si fosse messa a chiedere agli altri componenti della cricca se fosse una buona idea quella di rapirlo per chissà quale arcano motivo.
    Mentre veniva trasportato in quello che era, senza alcun dubbio, il Bagno dei Prefetti – e che non aveva sicuramente immaginato come un luogo di un possibile interrogatorio – si era reso conto che la mente, dietro tutto quello, fosse di Mehan Tryard e che quest’ultimo fosse ben deciso a sapere. Cosa? Per semplice intuizione avrebbe potuto dire che volesse sapere cosa stesse succedendo tra lui e Hunter; la cosa buffa era che sperava glielo dicessero loro.

    Il buio non era stato così fastidioso, complice l’aria profumata e l’ambiente rilassato. Avrebbe dovuto mostrarsi terrorizzato o, comunque, far credere al ragazzo di fronte a sé che avesse realmente paura di una sua possibile mossa, ma diciamola tutta—non riusciva a prendere sul serio quel faccino corrucciato, né Beh intento a fissarlo con un’espressione da cerbiatto felice. A dire la verità, gli veniva da ridere; era solo per rispetto nei loro confronti se non lo stava già facendo.
    Quindi era lì, immobile e con le mani bene in vista sul tavolino improvvisato, ad attendere la sua sorte senza opporre resistenza; all’accensione delle luci, non aveva potuto fare altro se non sbattere le palpebre un paio di volte per mettere a fuoco la stanza e il vetro di plexiglas di fronte ad una Oakes non del tutto convinta che poteva facilmente aggirarlo.
    Ad attirare la sua attenzione, oltre all’immensa vetrata con la famosa sirena – perplessa tanto quanto lui, era evidente – era stata la vasca colma d’acqua, limpida e priva di schiuma «Avà. Pensavo fosse un piscina party» ci aveva creduto sul serio, fino alla fine.

    «Ragazzi, non credo che tutto questo sia necess--» con tutta probabilità, se fosse stata un’altra persona a sfiorargli la mano in quel modo – per zittirlo o per infastidirlo – gliela avrebbe staccata a morsi, rivolgendo al malcapitato uno sguardo agghiacciante. Mai toccarlo, mai zittirlo. Prima regola del Viktor club. – semicit
    Per fortuna, quella mano, era di Meh. Piuttosto che seccarlo sul posto, gli aveva semplicemente rivolto un’occhiata curiosa «Belle le manette, se me lo dicevate prima prendevo le mie» pelo rosa? Meglio rosso.

    «Qui facciamo noi le domande. Adesso ti farò delle domande base, per testare la nostra macchina della verità» stava diventando sempre più difficile contenere l’ilarità, mascherandola dietro un singolo movimento del capo, serio. Aveva osservato Beh avvicinarsi, allungando la mano verso di lui per permettergli di prendergli il polso «Il tuo nome è Viktor?» «» voleva davvero collaborare e far contento il Tryhard, ma… «Beh, biscottino, quello è il tuo polso» quanto. era. tenero.
    Non ce la poteva fare a farcela, sul serio. E forse – ma proprio forse – si era fatto scappare un grugnito simile ad una mezza risata che poi aveva diluito in un colpo di tosse tattico. Non voleva di certo che pensassero li prendesse poco sul serio, anche perché gli sembravano alquanto agguerriti.

    Che Mehan fosse quello più diffidente lo aveva capito subito, alla prima occhiata; se gli altri si erano sempre dimostrati più che entusiasti del rapporto venutosi a creare con Hunter – a quanto sembrava totalmente ignaro di quel rapimento – lo stesso non si poteva dire del Tryhard che, con tutta probabilità e con cognizione di causa, voleva essere certo che non creasse scompiglio all’interno del gruppo o nella vita dell’Oakes. Quello che l’altro non sapeva era che, per quanto gli riguardava, aveva sempre dimostrato senza nessuna remora i propri sentimenti nei confronti del Corvonero e che fosse quest’ultimo a non esserne convinto; la vittima, lì, era lui.

    «58358 x 2737 fa 1.274374?» se avesse avuto più tempo, un foglio e una matita, magari avrebbe potuto dargli il risultato esatto, ma era evidente che non fosse quello lo scopo della domanda. Era un modo per confonderlo? Non… non stava capendo. Per questo lo aveva guardato come a chiedergli “manchesenso” prima di sentirsi rivolgere con l’appellativo di «Vicky» che, senza volerlo, gli aveva fatto storcere il naso in disappunto. Solo una persona lo chiamava in quel modo – sua madre - e di certo non era esattamente quella con cui avrebbe voluto passare le giornate a prendere un tè.
    «Ma Vicky come le scarpe da donna?» ricordava vagamente di aver visto quella marca in qualche vetrina londinese «Che poi non sono nemmeno così belle, quelle scarpe. Personalmente non sono nel mio stile ma--- Halley, a te piacciono? O sei più tipo da Converse? AH… scusa. Giusto. Le domande le fate voi» e con un gesto della zip sulle labbra, era tornato in silenzio.
    «Mi serve un po’ di caffè» «Che Gordon vibes che mi dai, Meh» se il Tryhard pensava davvero di avere a che fare con un niubbo, allora non conosceva Viktor Nedino Dallaire. Batman era uno dei suoi fumetti/film/tutto preferiti «Quindi questa è Gotham City?? Weeeo. Non avrei mai creduto di poter interpretare Joker! Aspetta--- quindi» tre, due, uno—COPPINO.
    «Ehi!» aveva voltato leggermente il volto per fissare una Nicky/Batman, lanciandole un’occhiata abbastanza chiara: fallo di nuovo e questa volta ti faccio flambé.
    «Non è necessario ripassare tutti, ma proprio tutti i momenti del film» anche perché in quel caso… dov’era la sua matita?

    Il botto delle mani sul tavolo l’aveva fatto sobbalzare appena, non per reale spavento; era stato distratto dalla poderosa manata della Winston sul suo povero collo arrossato.
    «In realtà sarebbe “E io ti garantisco, Viktor, che l'alba sta per sorgere”. Ma ottima interpretazione Meh, sei davvero bravo! Fai parte del Drama Club, vero? Spero che facciate qualche spettacolo, insomma, mi piacerebbe venirvi a vedere» ed eccole, finalmente, le valanghe di domande urlategli nella faccia, ad una spanna dal naso.«PERCIÓ BASTA TERGIVERSARE! CHE INTENZIONI HAI CON HUNTER???? STATE INSIEME??? QUANTO BENE GLI VUOI DA 1 A 10? SEI CONSAPEVOLE CHE DOVRAI CONDIVIDERLO CON NOI PER IL RESTO DELLA TUA VITA?».

    Si era portato una mano sugli occhi, per stropicciarli, lasciandosi andare ad un sospiro rassegnato, prima di tornare ad osservare le iridi scure di Meh, poi alzando il viso verso Beh – omg, era sempre così carino, un orsacchiotto del cuore -, voltandosi verso Nicky e Halley alla ricerca di qualcosa da dire.

    «Eh.» eh. Carini loro a credere che sapesse qualcosa «in realtà confidavo in voi. Paradossalmente, non so niente.» onesto.
    Poi si era sistemato sulla sedia, nervosamente, mangiucchiandosi l’interno guancia. Non era così bravo ad esprimersi, lo aveva fatto solo con Hunter e perché non aveva avuto altro modo per fargli comprendere che fosse serio riguardo ai suoi sentimenti «Dovreste chiedere a lui, io sono stato sempre molto chiaro su quello che provo nei suoi confronti» se proprio bisognava essere onesti, non aveva mai nascosto di provare amore per Hunter «Le mie intenzioni sono serie. Molto serie. Ma non so se stiamo insieme o se mi considera ancora un amico. Un… amico un po’ meno amico? Non credo che voglio dirvi i dettagli. E—gli—voglio bene 100? Più che bene?» era una domanda così carina ma al tempo stesso così stupida.

    Alla fine accenna un piccolo sorriso più dolce, annuendo «lo so» e non avrebbe potuto chiedere di meglio «è fortunato ad avere degli amici come voi. Che non si sono fatti scrupoli nel rapirmi e quasi intossicarmi con tre litri di Bleu De Chanel e farmi perdere un appuntamento al Conservatorio» assottiglia le palpebre, con un sorrisetto sarcastico «avrei risposto anche davanti ad una fetta di torta, che ora mi offrirete perché me la merito. Ah, sì. Con del tè nero con un goccio di latte, senza zucchero. Grazie» ed infine, accavalla le gambe incrociando le braccia sul tavolo, in attesa.
    Special | 18 y.o.
    Joker? | Dei poveri.
    Oh, you. You just couldn't let me go, could you?
    What doesn't kill you makes you stranger
     
    .
  3.     +6    
     
    .
    Avatar

    👽✨ FEMALIEN

    Group
    Death Eater
    Posts
    283
    Spolliciometro
    +784

    Status
    Online
    sheet
    pensieve
    aesthetic
    headphones
    2002's
    alien
    hufflepuff
    do u ever look at your friends and be like "ah yes these losers are mine"
    «non capisco se questa sia una brillante idea, o una pessima idea» il mormorio di Nicky, soffiato all'orecchio di Beh mentre il gemello intratteneva il loro prigioniero, racchiudeva perfettamente quello che la ragazza pensava di quello che stava succedendo: da un lato credeva fosse fantastico ricreare la scena del cavaliere oscuro, interrogare vik sulle sue intenzioni con hunter per preservare il cuore del corvonero da possibili delusioni, dall'altro... eh, non voleva morire bruciata (#viktormifacosìpaura), nè soprattutto rovinare la storia d'amore dei viker. si era fatta convincere dalle parole di Meh («Se vuole stare con Hunter, deve superare il nostro test» «intendi: deve superare i nostri comportanti strambi e non lasciarlo solo perchè i suoi amici sono strani» «asterisco protettivi... ma sì»), ma nascosta nell'oscurità, sentendo il sarcasmo nella voce di Vik (daiiii ma perchè non stava al copione?? NON l'AVEVA VISTO BATMAN???) (bene . così avrebbero potuto fare serata cinema losers insieme se fosse andato bene l'interrogatorio), non era più tanto sicura fosse una buona idea. E se avessero fatto scappare vik, e hunter avrebbe finito per odiarli? O SE AVESSE DOVUTO SCEGLIERE FRA LUI E LORO, E AVESSE SCELTO LUI??????
    Espirò piano. No, no non sarebbe successo niente del genere: lo stavano facendo per l'Oakes, per il suo bene. Lo avevano trovato in mezzo a centinaia di studenti lanciando un fresbee: era loro dovere assicurarsi avesse il meglio del meglio, e il meglio di una storia d'amore. Un ragazzo che gli avesse dato un ultimatum, non sarebbe stato materiale da otp endgame, e loro quello volevano per l'amico (che poi effettivamente stessero insieme per sempre o per un mese).
    Se solo l'avessero fatto quando Beh si era preso una cotta per Maple, troncando i suoi sentimenti sul nascere invece che dargli corda... ogni tanto ci pensava, e stava male. Era colpa anche loro, che non avevano badato a lui come una vera fam dovrebbe fare.
    «non esattamente» OH! OH ERA IL SUO MOMENTO !!!
    «Quindi questa è Gotham City?? Weeeo. Non avrei mai creduto di poter interpretare Joker! Aspetta--- quindi» COPPINO!!!! (le parole non possono descrivere, ma immaginatevi nicky faina tipo rob, col suo sorrisetto psycho mentre dà lo scappellotto a vik) con amore ♥
    quando si beccò lo sguardo assassino di Viktor, quasi scappò (ODDIO ORA L'AVREBBE UCCISA), per poi ricordarsi che Mehan le aveva dato il ruolo di batman, il ruolo dell'eroe, e non lo avrebbe deluso.
    Non avrebbero di nuovo fallito con hunter come avevano fatto con behan. Basta delusioni amorose per colpa di un po' di negligenza.
    Si schiarì la voce, e cercando di trattenere una voce ferma e autoritaria annunciò: «Nessun altro morirà avrà il cuore spezzato a causa mia» cosa? cosa.
    Poi viktor parlò, e ok, il cuore di nicky si sciolse, tanto che si lasciò scappare un «awwwwwww» uscendo da personaggio (o forse no? Chi erano loro per dire che batman off screen non si inteneriva per le storie d'amore). DA UNO A DIECI GLI VOLEVA BENE CENTO !!! P I U C H E B E N E !!!!
    Ma non era quello l'importante.
    «hai detto ad hunter che per te le cose sono serie-» perchè dire "che lo ami" sembrava un po' eccessivo, se viktor non era il primo a usare quella parola con la A maiuscola; forse era ancora un po' troppo presto per quello? «...e lui non ti ha risposto? Forse hai capito male, forse te l'ha fatto capire senza dirlo? No?» si voltò verso halley, confusa. Abbassò il tono di voce coprendo la bocca con la mano da una parte, perchè vik non sentisse mentre passava lo sguardo da lei ai tryhard «ad hunter piace piace viktor, giusto? Non ce lo siamo immaginati» ebbe un'illuminazione fulminante. Sorrise nervosamente a Viktor alzando un dito «puoi scusarci un secondo-...»
    indietreggiò, facendo segno agli altri di seguirla, per poi bisbigliare piano. «non sarà mica lui il cattivo della storia - quello a cui avremmo dovuto fare l'intervention» aggrottò le sopracciglia «insomma, sì che è un po'... logico, e poco impulsivo, ma-» ma-
    cielo, in effetti aveva un po' l'aria di essere il tipo razionale che ignora i sentimenti perchè sotto sotto ha paura di rimanere ferito; era totalmente possibile non si fosse aperto con vik del tutto, ferendo lui l'altro, e incasinando lui le cose di tanto in tanto. O GEEZ HUNTER ERA JOKER !!! (nella versione di quella particolare ff batman x joker che aveva letto quella mattina per ripassare la parte - ma questa è un'altra storia) HUNTER ERA IL PROBLEMA, NON VIK !!! HUNTER ERA MAPLE !!!!!!!!! «abbiamo preso il viker sbagliato . » MAY DAY MAY DAY MISSION ABORT !!!
    nov. '19
    hogwarts
    dark knight
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco
     
    .
  4.     +6    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    169
    Spolliciometro
    +573

    Status
    Offline
    hufflepuff
    vii year
    Behan
    usually, I'm all about
    not poking the bear
    Tryhard
    «me / e e e / h, possiamo accendere la luce? non vedo un piffero» Suo fratello sapeva quando il ragazzo fosse terrorizzato dal buio, soprattutto in un luogo nuovo e sconosciuto come quello!! Di quel piano non approvava davvero tante, tantissime cose, ma l'idea di usare il bagno dei prefetti era decisamente in cima alla lista. O almeno, nella top 3: e se fosse entrato qualcuno? Uno dei prefetti, uno studente che se ne fregava delle regole ed andava lì per il sapone - che magia era quella, non aveva mai visto un flacone di sapone pieno in un bagno ad hogwarts - o, ancora peggio, un professore. Poteva anche esser uscito dalla sua comfort zone un paio di volte nell'ultimo anno, behan tryhard, ma ciò non cancellava certo il fatto che, ogni qualvolta si ritrovava a fare qualcosa fuori dalle regole, si sentiva davvero morire. C'erano troppe cose che sarebbero potute andare storte, troppe falle nel piano, e per uno come lui a cui le cose andavano male anche quando non c'erano evidenti motivi per cui dovessero farlo, situazioni simili erano da tachicardia. «no, behan, non ancora damn, almeno ci aveva provato.
    In tutto ciò, in quel piano gli era stato assegnato pure il compito più complicato: toccare viktor. Cioè insomma, non aveva fatto vedere agli amici di essersi offeso, ma ovviamente si era offeso: non lo conoscevano abbastanza bene da sapere che, se avesse potuto scegliere, di certo si sarebbe tenuto a debita distanza dal Dallaire??? Era terrorizzato da lui - come dalla maggior parte del genere umano, a dirla tutta - e temeva la sua reazione: se avesse deciso di ribellarsi, sapete su chi si sarebbe riversata per prima la sua ira?? SU BEH, oVVIaMeNTE!! visto che sarebbe stato il più vicino al ragazzo. Che poi, don't poke the bear era uno dei capisaldi della sua filosofia di vita (da quando aveva imparato quel modo di dire grazie ai tgig di giulia valentina) e fare da macchina della verità controllando il polso di viktor era totalmente contro quel principio. Ma vabbè, gli toccava oramai, ma sicuramente SI SAREBBE VENDICATO!!&! (lui, non viktor)(cioè sperava non viktor)(vik non ti vendicare pls)(ma chi vuole prendere in giro beh, non si sarebbe vendicato nemmeno lui)(che poi, per la cronaca: com'è che si fa a vendicarsi?)
    Intanto, mentre il ragazzo si era perso nei suoi pensieri, suo fratello aveva già iniziato l'interrogatorio.
    Wait a minute...
    ..
    ....
    aveva già iniziato l'interrogatorio??? ALLORA ADESSO TOCCAVA A LUI! Si era perso anche la domanda che meh gli aveva rivolto, eh vabbè toccava improvvisare «credo stia mentendo... il cuore gli batte a mille!» Ma davvero fortissimo!! Un battito così veloce, prima d'ora, l'aveva sentito solamente su se stesso. «dev'essere perché stai sentendo le tue pulsazioni, bro.» «beh, biscottino, quello è il tuo polso» ah, ecco. Effettivamente gli era sembrato sospetto? E niente, non ce la poteva fare proprio. (e, soprattutto...SE VIKTOR L'AVEVA CHIAMATO BISCOTTINO SIGNIFICAVA CHE POI L'AVREBBE MANGIATO???? NON ERA UN BUON SEGNO, IL SUO INCUBO STAVA DIVENTANDO REALTÀ) Prendendo coraggio e facendo appello a tutta la forza che aveva - dai, meh era riuscito a sopravvivere alla furia di chelsey post partita: condividendo lo stesso sangue, a rigor di logica, anche beh doveva avere un briciolo del coraggio del fratello - posò la mano sul polso di viktor, pronto ad analizzare il suo, di battito. «ah ecco! ok bro, tutto normale, dice la verità.» chissà però quale era la domanda: sarebbe stato comodo chiedere, ma preferiva non interferire con le indagini più di quanto non stesse già facendo.
    Inutile dirlo: per quanto avessero ripassato il piano tutti insieme nei dettagli, il tryhard non potè far a meno di saltare sul posto dalla paura quando nicky sbucò dal nulla dando un bel coppino al dallaire. Ricordate quando ho detto che behan considerava il suo ruolo il peggiore, in quel piano? Ecco, forse quello di Nicky era ancora peggio: non ce l'avrebbe mai fatta, lui, a fare una cosa del genere. Invece lei era stata così brava!!! Si premurò a rivolgerle un bel thumbs up per mostrarle quanto fosse fiero di lei, ben attento a riportare subito la mano sul polso di viktor per continuare a controllargli il polso.
    E, inutile dirlo pt.2: durante il discorso del ragazzo, aveva gli occhi a cuoricino. Tutta la paura che aveva avuto fino a quel momento svanì (okay, forse non tutta tutta, ma gran parte sì) e gli sembrò di star leggendo una fanfiction: a ragazzi come loro, fortune così grandi di solito non capitavano. E INVECE ECCOLO LÌ, IL RAGAZZO IDEALE PER HUNTER CHE CONFESSAVA CIÒ CHE PROVAVA NEI SUOI CONFRONTI!!! ERA CIÒ CHE HUNTER MERITAVA, NON POTEVA CHE ESSER PIÙ FELICE PER LUI!!!! Ma aveva bisogno di sapere una cosa...«...con più che bene intendi più di 100? Diciamo..in un range compreso tra 100 e 200 o più vicino ai 400?? O AI 500????» COsa? Erano informazioni importanti, quelle. E poi lo sapevano tutti che l'amore si leggeva su una scala che andava dagli 0 ai 3000. Alla proposta di spostarsi in un luogo migliore del bagno dei prefetti, beh non potè far a meno di annuire perchè continuava, ovviamente, ad avere l'ansia costante per paura che qualcuno facesse il suo ingresso nella stanza «ti va bene anche un gelato?? Non lavoro più al red velvet» ma ciò non toglieva il fatto che pretendesse la compagnia dei suoi amici durante le ore di lavoro, almeno quando potevano.
    E comunque anche beh, come nicky, arrivò alla stessa conclusione
    «abbiamo preso il viker sbagliato»
    «abbiamo preso il VIKER SBAGLIATO»

    Occhiate di panico generale, per poi posare lo sguardo su meh «bro, ed adesso?? ti supplico, non un altro interrogatorio così» Eh poteva pure sopravvivere una volta, ma due sarebbe stato un po' troppo da reggere per il suo cuore.
    keep on
    sasha sloan
    Self Portrait
    aesthetic
    spotify
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco
     
    .
  5.     +5    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    200
    Spolliciometro
    +530

    Status
    Offline
    BLA BLA BLA BLA BLA BLA
    BLA BLA BLA
    BLA BLA BLA
    BLA BLA BLA
    BLA BLA BLA
    BLA BLA BLA
    BLA BLA BLA
    HALLEY
    OAKES
    sheet
    pensieve
    aesthetic
    headphones
    Era estremamente raro che Halley Oakes si pentisse delle sue scelte di vita; per quanto queste potessero apparire discutibili agli occhi degli altri, la grifondoro non esitava a difendere le proprie idee adducendo spiegazioni legate a un feroce idealismo, a una chiara dose di follia o a un’indubbia confusione di fondo. E continuava a farlo persino quando le suddette scelte portavano a conseguenze talmente disastrose da rendere palese che chiunque – al suo posto – avrebbe messo in discussione la propria capacità di giudizio.
    Tutti, tranne la grifondoro.
    Eccetto quel giorno, in cui si pentì di ben due decisioni.
    Innanzitutto, rimpianse di aver aggiunto il proprio nome alla lista dei partecipanti alla lezione di Educazione Sessuale. «Sarà una passeggiata!», si era detta, immaginando che inserire nel piano di studi una materia del genere, le avrebbe permesso di ottenere un voto accettabile senza dover compiere il minimo sforzo: avrebbe osservato qualche modellino incantato, avrebbe ascoltato discorsi generici su quanto fosse importante prendere precauzioni per evitare di sfornare pargoli in tenera età e avrebbe partecipato a qualche semplice e simbolica esercitazione, una di quelle dimostrazioni che avrebbero fatto credere al docente di aver compiuto il proprio dovere e che lo avrebbero sollevato da ogni responsabilità in caso di comportamento scellerato da parte degli studenti. Peccato non fosse avvenuto niente di ciò che l’Oakes aveva immaginato. Al contrario, avevano ricevuto una riproduzione di un organo genitale, a scelta, di cui prendersi cura per una spropositata quantità di tempo. Non pochi giorni. Non una settimana. Non un mese. No. Halley aveva un pene da compagnia da settembre. Esatto, un pene. Non perché avesse una particolare predilezione per i cannelloni, ma perché si sentiva già piuttosto ferrata in materia di lasagne – e, onestamente, sopportare il ciclo per due volte al mese le sembrava una punizione che non avrebbe meritato neppure se nella vita precedente fosse stata un’assassina seriale. I primi giorni lo aveva osservato, punzecchiato, usato come elica, studiato e testato molto più di quanto non avesse avuto modo di fare durante la sua temporanea trasformazione in uomo, in occasione della festa al Lilum cui i losers avevano partecipato clandestinamente. Aveva persino chiesto consigli ad Hunter dal momento che gli Oakes non avevano alcun problema a parlare di simili argomenti – aveva ascoltato dettagliati resoconti degli incontri tra il fratello e Viktor senza scandalizzarsi per le scene descritte o trovare bizzarro il linguaggio tecnico ed asettico utilizzato dal corvonero – e le era stato detto di usare un finite incantatem per impedire che liquidi di vario genere fluissero da quella riproduzione. Tuttavia, Halley aveva preferito ignorare quel suggerimento, convinta di poter gestire il suo pene da compagnia con la stessa facilità con cui si era presa cura del sacco di farina che le aveva affidato Hunter tempo addietro.
    Quella mattina, mentre nel bagno del dormitorio era impegnata a preoccuparsi dell’igiene del suo amico, si maledì per essersi lasciata distrarre da quelle complesse definizioni di potenziali malattie, secrezioni e infezioni e non aver dato realmente ascolto al fratello. Tirò a lucido il suo compito – nei giorni precedenti aveva persino chiesto a Chelsey Passione Estetista, di darle una mano con il diboscamento –, lo appoggiò sul baule e gli infilò un preservativo – ormai era diventata un’esperta in qualcosa che forse non le sarebbe mai servito nella vita – convinta che il pene fosse stato incantato da William per creare più problemi possibili e che quella protezione, seppur minima, sarebbe stata sufficiente a tamponare la situazione in sua assenza. Gli infilò poi un paio di boxer che aveva chiesto ad Hunter e un paio di pantaloncini accuratamente trasfigurati perché potessero adattarsi alle dimensioni di quella porzione di corpo umano. Sistemato il suo amichetto, si precipitò fuori dal dormitorio per raggiungere il bagno dei prefetti, dove avrebbe avuto luogo l’interrogatorio a Viktor Dallaire.
    Ed ecco la seconda scelta di cui Halley Oakes si era profondamente pentita.
    Ciò che la turbava non era la meccanica del loro incontro – o rapimento, a voler essere pignoli. Non aveva neppure paura delle reazioni del ragazzo, certa che, dopo la battaglia ad Hogwarts, i losers fossero in grado di sopravvivere a tutto – persino alla minaccia che il potere del pirocineta poteva costituire. Non le dispiaceva neanche il fine ultimo di quella chiacchierata perché avrebbe potuto ascoltare ciò che l’ex-grifondoro provava per suo fratello senza infrangere la promessa che aveva fatto a quest’ultimo. Per la precisone, fin dal primo incontro tra i due ragazzi, aveva garantito al corvonero che non si sarebbe nascosta dietro le tende o i divanetti della sala comune per saltare fuori al momento opportuno, placcare il giovane e costringerlo a sputare il rospo sulle sue reali intenzioni con suo fratello, che non lo avrebbe seguito per scoprirne le abitudini, carpire i segreti e conoscere il suo lato più oscuro, che non gli avrebbe teso trappole per metterlo alla prova e capire se fosse degno dell’Oakes o che, più in generale, non si sarebbe comportata da Halley e non avrebbe interferito in alcun modo con la loro relazione. Ed era stato estremamente difficile mantenere quella promessa, non soltanto perché le occasioni per parlare con l’ex-studente erano state centinaia, ma, soprattutto, perché man mano che il coinvolgimento del corvonero aumentava, Halley sentiva la necessità di saperne di più, di sapere se Viktor fosse disposto ad adattarsi ai tempi di cui Hunter aveva bisogno, se avesse intenzioni serie o se ci fosse il rischio di vederlo scappare e di doverlo cercare in capo al mondo poi raccogliere i pezzi di un cuore infranto, se non fosse egoista al punto da riversare su suo fratello dei fardelli di cui avrebbe dovuto farsi carico, ulteriori pesi sulle spalle di un ragazzo che era cresciuto fin troppo in fretta. Voleva sapere se fosse giusto per Hunter, e non necessariamente per sempre. Se fosse giusto per l’Hunter che era in quel momento, quello che aveva subito torture fisiche e psicologiche, ma non aveva lasciato che ciò che aveva visto, che ciò che aveva sentito, che ciò che viveva quotidianamente lo distruggesse, mandando in fumo tutto ciò per cui aveva lottato fino a quel momento; quello incredibilmente insicuro e, allo stesso tempo, capace di essere forte per sé e per gli altri; quell’amico, fratello, padre che, talvolta, si concedeva il lusso di essere semplicemente un adolescente. Voleva sapere se fosse giusto per l'Hunter che conosceva e le parole dell’ex-grifondoro non furono altro che una conferma di ciò che Halley aveva compreso durante la battaglia ad Hogwarts.
    Per questo, avrebbe potuto fare a meno di quell’interrogatorio.
    Per questo e perché sapeva di essere l’unica a conoscere i pensieri di Hunter, l’unica che avrebbe potuto dissipare i dubbi di Viktor, l’unica che avrebbe potuto confermare a Nicky e Beh che, sì, avevano preso il viker sbagliato.
    Si esibì in una smorfia che lasciava trasparire il profondo disagio provato in quel momento, allargando gli angoli della bocca in un sorriso plastico, inclinando leggermente la testa di lato e ridacchiando nervosamente. «Ma no, che dite.» tagliò corto, evitando gli sguardi dei losers e approfittando del plexiglass incantato per avere uno schermo che la separasse dal pirocineta e da ulteriori occhiate interrogatorie. «Direi che è stato un successo, no? Viktor non è morto e vuole più che bene ad Hunter, non abbiamo bisogno di altre domande.» con un movimento della bacchetta, fece sparire il vetro alle sue spalle e si avvicinò all’ex-grifondoro. «Fai ancora in tempo per il tuo appuntamento al Conservatorio?» dopotutto non era lì da tanto, poteva ancora rientrare in un lasso di tempo considerato di ragionevole ritardo, almeno agli occhi di chi non conosceva il significato della parola puntualità. «Possiamo smaterializzarci lì vicino e prendere una dolce di passaggio!» continuò la sua opera di smantellamento della scenografia facendo sparire le manette, il tavolo e le sedie – un modo come un altro per lasciar intendere che l’Oakes considerasse chiuso l’incontro. «Oppure dopo. O un altro giorno. Che dici? Andiamo? Perfetto!»
    2002
    16 yo
    gryffindor
    rebel
    losers
    404 not found
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco
     
    .
  6.     +3    
     
    .
    Avatar

    👽✨ FEMALIEN

    Group
    Death Eater
    Posts
    283
    Spolliciometro
    +784

    Status
    Online
    sheet
    pensieve
    aesthetic
    headphones
    2002's
    alien
    hufflepuff
    do u ever look at your friends and be like "ah yes these losers are mine"
    «frenafrenafrena» Nicky, veloce come solo un'elisa la faina poteva essere, si piazzò di fronte a Halley a braccia allargate, quasi prendendosi in pieno il suo incantesimo atto a far scomparire pezzi importanti della scenografia (e no, non solo perchè le manette erano sue, e non fatte apparire magicamente) (ok sì, anche per quello) (cosa vuol dire "perchè aveva delle manette"? Voi non avete delle manette???) (ok, questa è un'altra storia). «frena.»
    Guardò Meh, chiedendo supporto all'amico. Behan era entrato in modalità panico (e lo capiva), gli serviva più che mai che il suo gemello, invece, dicesse quello che già Nicky stava pensando: «non possiamo lasciarlo andare comunque» e non solo perchè a quel punto la nostra role diventerebbe inutile, sarebbe forzare i pg a fare cose che non farebbero CHE DITE! Ma perchè
    a) si erano impegnati tanto con la sceneggiatura di quell'interrogatorio
    b) non erano giunti a nessuna vera conclusione
    c) si erano impegnati tanto con la sceneggiatura di quell'interrogatorio. Di nuovo, sì, perchè proprio tanto.
    «ora sappiamo che vik è cotto, ma è comunque nostro dovere intervenire per far fare loro chiarezza. Se non per Hunter... insomma, per lui» indicò lo special. «abbiamo lottato fianco a fianco» lo abbiamo rapito cofcof «è nostro dovere da amici»
    Si voltò verso Vik, mordicchiandosi il labbro prima di trovare il coraggio di dire: «ti avremmo comunque offerto un dolce» così, giusto per precisare «ma già che hai perso la lezione al conservatorio» MA ANDAVA AL CONSERVATORIO DAVVERO??? MA HUNTER GLIENE AVEVA PARLATO??? OMG CHE FIKO CHISSA' SE POTEVA CHIEDERGLI REFERENCE PER IL FUTURO !!!! «- perchè non ne approfitti per farti aiutare a chiarire la tua situazione sentimentale?» si sistemò degli occhiali finti che non aveva «devi sapere che ti trovi di fronte a ottimi agenti dello shipper club» - nel caso non l'avesse capito da solo; lo avevano o non lo avevano inspiegabilmente rapito con successo e portato ad hogwarts? I mean, neanche io so spiegarmi come diavolo avessero fatto «prendiamo hunter, lo portiamo qui con l'inganno, vi obblighiamo a fare luce sui vostri sentimenti - siano quel che siano» piccola pausa «e poi andiamo a prenderci un gelato tutti insieme; senza hunter, se fa lo stronzo. Te lo dobbiamo»
    E mi direte: ora viktor la manda a fanculo. Ma sapete, era disposta a rischiare perchè ormai erano amici e per salvare un'amico sei pronto a prenderti tanti schiaffi in faccia !!!

    E a riprovare poi la settimana dopo a fare un intervention.
    nov. '19
    hogwarts
    dark knight
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco
     
    .
  7.     +3    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    169
    Spolliciometro
    +573

    Status
    Offline
    hufflepuff
    vii year
    Behan
    usually, I'm all about
    not poking the bear
    Tryhard
    Behan aveva smesso di capire cosa gli stava accadendo intorno: con troppa confusione, come in quel momento, la testa gli andava in tilt e non era più in grado di elaborare nuove informazioni.
    Si era fermata a «abbiamo preso il viker sbagliato» E solo il quel momento si era reso conto della gravità di ciò che avevano fatto.
    Insomma: avevano rapito un ragazzo.
    E se il fine giustifica i mezzi, in quel caso comunque non li avrebbe aiutati perchè AVEVANO PRESO IL VIKER SBAGLIATO!!!& E lì, legato a quella sedia, c'era un ragazzo innocente e che probabilmente li avrebbe uccisi tutti. Cosa? COSA! Nel suo cuore in realtà si fidava di Vik, soprattutto dopo il suo discorso a cuore aperto su Hunter, ma non poteva far a meno di continuare ad avere paura di una sua reazione improvvisa: poteva anche sembrare calmo, ma chi gli garantiva che sarebbe rimasto così tutto il tempo??? Aveva il cuore debole, Behan Tryhard, e non ce la faceva proprio a non aver paura delle persone.
    Tipo: Charles, nonostante ormai ufficialmente fratello suo e di Meh, ancora gli faceva venire i brividi. E Phoebe???? Non ne parliamo, il timore reverenziale nei suoi confronti a causa del suo status da mean girl probabilmente non sarebbe mai svanito.
    Quindi non ascoltò minimamente il piano di Halley, o quello di Nicky: l'attacco di panico che lo stava assalendo gli impediva di ascoltare le amiche, così come di valutare con lucidità la situazione. «...e poi andiamo a prenderci un gelato tutti insieme; senza hunter, se fa lo stronzo. Te lo dobb..»
    «AAAAAAAHHHHHHHHH» nella testa contorta di beh, quello era l'unico modo. Aveva fatto tutto da solo? Sì, ma era fatto così. Iniziò a urlare ed alzare le braccia al cielo girando su se stesso, sperando che i suoi amici capissero il suo piano (no) «QUESTA È L'APOCALISSE, DOBBIAMO SCAPPARE!!!!» era stato il professor henderson ad insegnarglielo: nel dubbio, recita. E quale momento migliore per svolgere il compito assegnato quella settimana, se non quello??? Qualunque altro, basically, ma behan questo non poteva saperlo. «NON LI VEDETE GLI ZOMBIE?????» Chissà, magari meh ci avrebbe creduto sul serio: non era certo la prima volta che i tryhard erano presenti ad un'invasione zombie «MISSION ABORT, VIA DI QUI AAAAaaAAaaaAAA!!!&&»
    E così, braccia ancora in aria e quasi senza fiato, il ragazzo scappò via dalla stanza.
    ..
    ....
    .....
    Dai, magari poi capisce di aver esagerato e torna.
    ....
    .........
    Forse
    keep on
    sasha sloan
    Self Portrait
    aesthetic
    spotify
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco


    Prompt drama ★
     
    .
  8.     +2    
     
    .
    Avatar

    👽✨ FEMALIEN

    Group
    Death Eater
    Posts
    283
    Spolliciometro
    +784

    Status
    Online
    sheet
    pensieve
    aesthetic
    headphones
    2002's
    alien
    hufflepuff
    do u ever look at your friends and be like "ah yes these losers are mine"
    È abuso di parola, o possiamo dire, per l'ennesima volta, che Nicky Winston era confusa? «behan-» un sussurro, il suo, che forse l'amico neanche aveva sentito, sotto i propri vaneggi su una tal apocalisse zombie. La tassa guardò a destra, guardò a sinistra.
    Niente zombie.
    «Behan cosa-» e poi capì. C'era solo una cosa che poteva far reagire a quel modo un (generalmente) normale (eh) ragazzo di diciassette anni: la droga il drama club.
    Nicky sospirò, portandosi la mano sulla faccia. Guardò Meh, Halley, e gli lanciò un muto messaggio, da una losers ad un altro: non possiamo lasciare che sia lui l'unico quello strano. Glielo dovevano, in quanto loro migliori amici, di seguirlo verso (l'inferno) il fondo della scala sociale.
    Si schiarì la voce, e- «AAAAAAAAAAAHHHH ZOMBI!!! SCAPPIAMO!!!» afferrò vik per un braccio, e come Behan, col pirocinante (piromane?) (piro...domaninte?) (ma come si dice) al seguito scappò dalla stanza, diretta verso uno dei passaggi segreti della scuola lì vicino, quello dal quale avevano fatto entrare il ragazzo «SCAPPA VIK, METTIAMOCI IN SALVO!!!!»
    era divertente, dai. Voi non l'avete mai fatto di correre a caso fingendo di essere durante un'apocalisse zombie? (arianna) nicky sì - and she had no regrets. Tanto, una reputazione, non ce l'aveva da difendere.
    Spinse Beh verso il passaggio (col cavolo che li abbandonava ora . ) e, prima di buttare fuori vik dal passaggio per seguire il piano di Halley di smaterializzarsi tutti al conservatorio, lo guardò dispiaciuta, accennando un sorriso stiracchiato. «siamo strani. ciao. Tvb. Ti accompagniamo a lezione, giuro che ci faremo perdonare e ti offriremo quella torta. Non siamo (sempre) così»
    E losers out.
    nov. '19
    hogwarts
    dark knight
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco
     
    .
7 replies since 20/11/2019, 15:33   393 views
  Share  
.
Top