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.commissioner gordon
the night
is darker
just before
dawnmehan
tryhardif you wanna be hunter's lover, you gonna get with his friendsprelevi? // i panic at a lot of places besides the discoSPOILER (clicca per visualizzare)dai l'ho aperta in stanza delle necessità perchè non c'era la sezione bagni #wat fatemi causa. -
.sheetpensieveaestheticheadphones
2002's alien hufflepuff do u ever look at your friends and be like "ah yes these losers are mine" «non capisco se questa sia una brillante idea, o una pessima idea» il mormorio di Nicky, soffiato all'orecchio di Beh mentre il gemello intratteneva il loro prigioniero, racchiudeva perfettamente quello che la ragazza pensava di quello che stava succedendo: da un lato credeva fosse fantastico ricreare la scena del cavaliere oscuro, interrogare vik sulle sue intenzioni con hunter per preservare il cuore del corvonero da possibili delusioni, dall'altro... eh, non voleva morire bruciata (#viktormifacosìpaura), nè soprattutto rovinare la storia d'amore dei viker. si era fatta convincere dalle parole di Meh («Se vuole stare con Hunter, deve superare il nostro test» «intendi: deve superare i nostri comportanti strambi e non lasciarlo solo perchè i suoi amici sono strani» «asterisco protettivi... ma sì»), ma nascosta nell'oscurità, sentendo il sarcasmo nella voce di Vik (daiiii ma perchè non stava al copione?? NON l'AVEVA VISTO BATMAN???) (bene . così avrebbero potuto fare serata cinema losers insieme se fosse andato bene l'interrogatorio), non era più tanto sicura fosse una buona idea. E se avessero fatto scappare vik, e hunter avrebbe finito per odiarli? O SE AVESSE DOVUTO SCEGLIERE FRA LUI E LORO, E AVESSE SCELTO LUI??????
Espirò piano. No, no non sarebbe successo niente del genere: lo stavano facendo per l'Oakes, per il suo bene. Lo avevano trovato in mezzo a centinaia di studenti lanciando un fresbee: era loro dovere assicurarsi avesse il meglio del meglio, e il meglio di una storia d'amore. Un ragazzo che gli avesse dato un ultimatum, non sarebbe stato materiale da otp endgame, e loro quello volevano per l'amico (che poi effettivamente stessero insieme per sempre o per un mese).
Se solo l'avessero fatto quando Beh si era preso una cotta per Maple, troncando i suoi sentimenti sul nascere invece che dargli corda... ogni tanto ci pensava, e stava male. Era colpa anche loro, che non avevano badato a lui come una vera fam dovrebbe fare.
«non esattamente» OH! OH ERA IL SUO MOMENTO !!!
«Quindi questa è Gotham City?? Weeeo. Non avrei mai creduto di poter interpretare Joker! Aspetta--- quindi» COPPINO!!!! (le parole non possono descrivere, ma immaginatevi nickyfainatipo rob, col suo sorrisetto psycho mentre dà lo scappellotto a vik) con amore ♥
quando si beccò lo sguardo assassino di Viktor, quasi scappò (ODDIO ORA L'AVREBBE UCCISA), per poi ricordarsi che Mehan le aveva dato il ruolo di batman, il ruolo dell'eroe, e non lo avrebbe deluso.
Non avrebbero di nuovo fallito con hunter come avevano fatto con behan. Basta delusioni amorose per colpa di un po' di negligenza.
Si schiarì la voce, e cercando di trattenere una voce ferma e autoritaria annunciò: «Nessun altromoriràavrà il cuore spezzato a causa mia» cosa? cosa.
Poi viktor parlò, e ok, il cuore di nicky si sciolse, tanto che si lasciò scappare un «awwwwwww» uscendo da personaggio (o forse no? Chi erano loro per dire che batman off screen non si inteneriva per le storie d'amore). DA UNO A DIECI GLI VOLEVA BENE CENTO !!! P I U C H E B E N E !!!!
Ma non era quello l'importante.
«hai detto ad hunter che per te le cose sono serie-» perchè dire "che lo ami" sembrava un po' eccessivo, se viktor non era il primo a usare quella parola con la A maiuscola; forse era ancora un po' troppo presto per quello? «...e lui non ti ha risposto? Forse hai capito male, forse te l'ha fatto capire senza dirlo? No?» si voltò verso halley, confusa. Abbassò il tono di voce coprendo la bocca con la mano da una parte, perchè vik non sentisse mentre passava lo sguardo da lei ai tryhard «ad hunter piace piace viktor, giusto? Non ce lo siamo immaginati» ebbe un'illuminazione fulminante. Sorrise nervosamente a Viktor alzando un dito «puoi scusarci un secondo-...»
indietreggiò, facendo segno agli altri di seguirla, per poi bisbigliare piano. «non sarà mica lui il cattivo della storia - quello a cui avremmo dovuto fare l'intervention» aggrottò le sopracciglia «insomma, sì che è un po'... logico, e poco impulsivo, ma-» ma-
cielo, in effetti aveva un po' l'aria di essere il tipo razionale che ignora i sentimenti perchè sotto sotto ha paura di rimanere ferito; era totalmente possibile non si fosse aperto con vik del tutto, ferendo lui l'altro, e incasinando lui le cose di tanto in tanto. O GEEZ HUNTER ERA JOKER !!! (nella versione di quella particolare ff batman x joker che aveva letto quella mattina per ripassare la parte - ma questa è un'altra storia) HUNTER ERA IL PROBLEMA, NON VIK !!! HUNTER ERA MAPLE !!!!!!!!! «abbiamo preso il viker sbagliato . » MAY DAY MAY DAY MISSION ABORT !!!nov. '19hogwartsdark knightprelevi? // i panic at a lot of places besides the disco. -
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hufflepuff vii year Behan usually, I'm all about
not poking the bearTryhard «me / e e e / h, possiamo accendere la luce? non vedo un piffero» Suo fratello sapeva quando il ragazzo fosse terrorizzato dal buio, soprattutto in un luogo nuovo e sconosciuto come quello!! Di quel piano non approvava davvero tante, tantissime cose, ma l'idea di usare il bagno dei prefetti era decisamente in cima alla lista. O almeno, nella top 3: e se fosse entrato qualcuno? Uno dei prefetti, uno studente che se ne fregava delle regole ed andava lì per il sapone - che magia era quella, non aveva mai visto un flacone di sapone pieno in un bagno ad hogwarts - o, ancora peggio, un professore. Poteva anche esser uscito dalla sua comfort zone un paio di volte nell'ultimo anno, behan tryhard, ma ciò non cancellava certo il fatto che, ogni qualvolta si ritrovava a fare qualcosa fuori dalle regole, si sentiva davvero morire. C'erano troppe cose che sarebbero potute andare storte, troppe falle nel piano, e per uno come lui a cui le cose andavano male anche quando non c'erano evidenti motivi per cui dovessero farlo, situazioni simili erano da tachicardia. «no, behan, non ancora.» damn, almeno ci aveva provato.
In tutto ciò, in quel piano gli era stato assegnato pure il compito più complicato: toccare viktor. Cioè insomma, non aveva fatto vedere agli amici di essersi offeso, ma ovviamente si era offeso: non lo conoscevano abbastanza bene da sapere che, se avesse potuto scegliere, di certo si sarebbe tenuto a debita distanza dal Dallaire??? Era terrorizzato da lui - come dalla maggior parte del genere umano, a dirla tutta - e temeva la sua reazione: se avesse deciso di ribellarsi, sapete su chi si sarebbe riversata per prima la sua ira?? SU BEH, oVVIaMeNTE!! visto che sarebbe stato il più vicino al ragazzo. Che poi, don't poke the bear era uno dei capisaldi della sua filosofia di vita (da quando aveva imparato quel modo di dire grazie ai tgig di giulia valentina) e fare da macchina della verità controllando il polso di viktor era totalmente contro quel principio. Ma vabbè, gli toccava oramai, ma sicuramente SI SAREBBE VENDICATO!!&! (lui, non viktor)(cioè sperava non viktor)(vik non ti vendicare pls)(ma chi vuole prendere in giro beh, non si sarebbe vendicato nemmeno lui)(che poi, per la cronaca: com'è che si fa a vendicarsi?)
Intanto, mentre il ragazzo si era perso nei suoi pensieri, suo fratello aveva già iniziato l'interrogatorio.
Wait a minute...
..
....
aveva già iniziato l'interrogatorio??? ALLORA ADESSO TOCCAVA A LUI! Si era perso anche la domanda che meh gli aveva rivolto, eh vabbè toccava improvvisare «credo stia mentendo... il cuore gli batte a mille!» Ma davvero fortissimo!! Un battito così veloce, prima d'ora, l'aveva sentito solamente su se stesso. «dev'essere perché stai sentendo le tue pulsazioni, bro.» «beh, biscottino, quello è il tuo polso» ah, ecco. Effettivamente gli era sembrato sospetto? E niente, non ce la poteva fare proprio. (e, soprattutto...SE VIKTOR L'AVEVA CHIAMATO BISCOTTINO SIGNIFICAVA CHE POI L'AVREBBE MANGIATO???? NON ERA UN BUON SEGNO, IL SUO INCUBO STAVA DIVENTANDO REALTÀ) Prendendo coraggio e facendo appello a tutta la forza che aveva - dai, meh era riuscito a sopravvivere alla furia di chelsey post partita: condividendo lo stesso sangue, a rigor di logica, anche beh doveva avere un briciolo del coraggio del fratello - posò la mano sul polso di viktor, pronto ad analizzare il suo, di battito. «ah ecco! ok bro, tutto normale, dice la verità.» chissà però quale era la domanda: sarebbe stato comodo chiedere, ma preferiva non interferire con le indagini più di quanto non stesse già facendo.
Inutile dirlo: per quanto avessero ripassato il piano tutti insieme nei dettagli, il tryhard non potè far a meno di saltare sul posto dalla paura quando nicky sbucò dal nulla dando un bel coppino al dallaire. Ricordate quando ho detto che behan considerava il suo ruolo il peggiore, in quel piano? Ecco, forse quello di Nicky era ancora peggio: non ce l'avrebbe mai fatta, lui, a fare una cosa del genere. Invece lei era stata così brava!!! Si premurò a rivolgerle un bel thumbs up per mostrarle quanto fosse fiero di lei, ben attento a riportare subito la mano sul polso di viktor per continuare a controllargli il polso.
E, inutile dirlo pt.2: durante il discorso del ragazzo, aveva gli occhi a cuoricino. Tutta la paura che aveva avuto fino a quel momento svanì (okay, forse non tutta tutta, ma gran parte sì) e gli sembrò di star leggendo una fanfiction: a ragazzi come loro, fortune così grandi di solito non capitavano. E INVECE ECCOLO LÌ, IL RAGAZZO IDEALE PER HUNTER CHE CONFESSAVA CIÒ CHE PROVAVA NEI SUOI CONFRONTI!!! ERA CIÒ CHE HUNTER MERITAVA, NON POTEVA CHE ESSER PIÙ FELICE PER LUI!!!! Ma aveva bisogno di sapere una cosa...«...con più che bene intendi più di 100? Diciamo..in un range compreso tra 100 e 200 o più vicino ai 400?? O AI 500????» COsa? Erano informazioni importanti, quelle. E poi lo sapevano tutti che l'amore si leggeva su una scala che andava dagli 0 ai 3000. Alla proposta di spostarsi in un luogo migliore del bagno dei prefetti, beh non potè far a meno di annuire perchè continuava, ovviamente, ad avere l'ansia costante per paura che qualcuno facesse il suo ingresso nella stanza «ti va bene anche un gelato?? Non lavoro più al red velvet» ma ciò non toglieva il fatto che pretendesse la compagnia dei suoi amici durante le ore di lavoro, almeno quando potevano.
E comunque anche beh, come nicky, arrivò alla stessa conclusione
«abbiamo preso il viker sbagliato»
«abbiamo preso il VIKER SBAGLIATO»
Occhiate di panico generale, per poi posare lo sguardo su meh «bro, ed adesso?? ti supplico, non un altro interrogatorio così» Eh poteva pure sopravvivere una volta, ma due sarebbe stato un po' troppo da reggere per il suo cuore.keep on sasha sloan aestheticspotifyprelevi? // i panic at a lot of places besides the disco. -
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BLA BLA BLABLA BLA BLA
BLA BLA BLAHALLEY
OAKESsheetpensieveaestheticheadphonesEra estremamente raro che Halley Oakes si pentisse delle sue scelte di vita; per quanto queste potessero apparire discutibili agli occhi degli altri, la grifondoro non esitava a difendere le proprie idee adducendo spiegazioni legate a un feroce idealismo, a una chiara dose di follia o a un’indubbia confusione di fondo. E continuava a farlo persino quando le suddette scelte portavano a conseguenze talmente disastrose da rendere palese che chiunque – al suo posto – avrebbe messo in discussione la propria capacità di giudizio.
Tutti, tranne la grifondoro.
Eccetto quel giorno, in cui si pentì di ben due decisioni.
Innanzitutto, rimpianse di aver aggiunto il proprio nome alla lista dei partecipanti alla lezione di Educazione Sessuale. «Sarà una passeggiata!», si era detta, immaginando che inserire nel piano di studi una materia del genere, le avrebbe permesso di ottenere un voto accettabile senza dover compiere il minimo sforzo: avrebbe osservato qualche modellino incantato, avrebbe ascoltato discorsi generici su quanto fosse importante prendere precauzioni per evitare di sfornare pargoli in tenera età e avrebbe partecipato a qualche semplice e simbolica esercitazione, una di quelle dimostrazioni che avrebbero fatto credere al docente di aver compiuto il proprio dovere e che lo avrebbero sollevato da ogni responsabilità in caso di comportamento scellerato da parte degli studenti. Peccato non fosse avvenuto niente di ciò che l’Oakes aveva immaginato. Al contrario, avevano ricevuto una riproduzione di un organo genitale, a scelta, di cui prendersi cura per una spropositata quantità di tempo. Non pochi giorni. Non una settimana. Non un mese. No. Halley aveva un pene da compagnia da settembre. Esatto, un pene. Non perché avesse una particolare predilezione per i cannelloni, ma perché si sentiva già piuttosto ferrata in materia di lasagne – e, onestamente, sopportare il ciclo per due volte al mese le sembrava una punizione che non avrebbe meritato neppure se nella vita precedente fosse stata un’assassina seriale. I primi giorni lo aveva osservato, punzecchiato, usato come elica, studiato e testato molto più di quanto non avesse avuto modo di fare durante la sua temporanea trasformazione in uomo, in occasione della festa al Lilum cui i losers avevano partecipato clandestinamente. Aveva persino chiesto consigli ad Hunter dal momento che gli Oakes non avevano alcun problema a parlare di simili argomenti – aveva ascoltato dettagliati resoconti degli incontri tra il fratello e Viktor senza scandalizzarsi per le scene descritte o trovare bizzarro il linguaggio tecnico ed asettico utilizzato dal corvonero – e le era stato detto di usare un finite incantatem per impedire che liquidi di vario genere fluissero da quella riproduzione. Tuttavia, Halley aveva preferito ignorare quel suggerimento, convinta di poter gestire il suo pene da compagnia con la stessa facilità con cui si era presa cura del sacco di farina che le aveva affidato Hunter tempo addietro.
Quella mattina, mentre nel bagno del dormitorio era impegnata a preoccuparsi dell’igiene del suo amico, si maledì per essersi lasciata distrarre da quelle complesse definizioni di potenziali malattie, secrezioni e infezioni e non aver dato realmente ascolto al fratello. Tirò a lucido il suo compito – nei giorni precedenti aveva persino chiesto a Chelsey Passione Estetista, di darle una mano con il diboscamento –, lo appoggiò sul baule e gli infilò un preservativo – ormai era diventata un’espertain qualcosa che forse non le sarebbe mai servito nella vita– convinta che il pene fosse stato incantato da William per creare più problemi possibili e che quella protezione, seppur minima, sarebbe stata sufficiente a tamponare la situazione in sua assenza. Gli infilò poi un paio di boxer che aveva chiesto ad Hunter e un paio di pantaloncini accuratamente trasfigurati perché potessero adattarsi alle dimensioni di quella porzione di corpo umano. Sistemato il suo amichetto, si precipitò fuori dal dormitorio per raggiungere il bagno dei prefetti, dove avrebbe avuto luogo l’interrogatorio a Viktor Dallaire.
Ed ecco la seconda scelta di cui Halley Oakes si era profondamente pentita.
Ciò che la turbava non era la meccanica del loro incontro – o rapimento, a voler essere pignoli. Non aveva neppure paura delle reazioni del ragazzo, certa che, dopo la battaglia ad Hogwarts, i losers fossero in grado di sopravvivere a tutto – persino alla minaccia che il potere del pirocineta poteva costituire. Non le dispiaceva neanche il fine ultimo di quella chiacchierata perché avrebbe potuto ascoltare ciò che l’ex-grifondoro provava per suo fratello senza infrangere la promessa che aveva fatto a quest’ultimo. Per la precisone, fin dal primo incontro tra i due ragazzi, aveva garantito al corvonero che non si sarebbe nascosta dietro le tende o i divanetti della sala comune per saltare fuori al momento opportuno, placcare il giovane e costringerlo a sputare il rospo sulle sue reali intenzioni con suo fratello, che non lo avrebbe seguito per scoprirne le abitudini, carpire i segreti e conoscere il suo lato più oscuro, che non gli avrebbe teso trappole per metterlo alla prova e capire se fosse degno dell’Oakes o che, più in generale, non si sarebbe comportata da Halley e non avrebbe interferito in alcun modo con la loro relazione. Ed era stato estremamente difficile mantenere quella promessa, non soltanto perché le occasioni per parlare con l’ex-studente erano state centinaia, ma, soprattutto, perché man mano che il coinvolgimento del corvonero aumentava, Halley sentiva la necessità di saperne di più, di sapere se Viktor fosse disposto ad adattarsi ai tempi di cui Hunter aveva bisogno, se avesse intenzioni serie o se ci fosse il rischio di vederlo scappare e di doverlo cercare in capo al mondopoi raccogliere i pezzi di un cuore infranto, se non fosse egoista al punto da riversare su suo fratello dei fardelli di cui avrebbe dovuto farsi carico, ulteriori pesi sulle spalle di un ragazzo che era cresciuto fin troppo in fretta. Voleva sapere se fosse giusto per Hunter, e non necessariamente per sempre. Se fosse giusto per l’Hunter che era in quel momento, quello che aveva subito torture fisiche e psicologiche, ma non aveva lasciato che ciò che aveva visto, che ciò che aveva sentito, che ciò che viveva quotidianamente lo distruggesse, mandando in fumo tutto ciò per cui aveva lottato fino a quel momento; quello incredibilmente insicuro e, allo stesso tempo, capace di essere forte per sé e per gli altri; quell’amico, fratello, padre che, talvolta, si concedeva il lusso di essere semplicemente un adolescente. Voleva sapere se fosse giusto per l'Hunter che conosceva e le parole dell’ex-grifondoro non furono altro che una conferma di ciò che Halley aveva compreso durante la battaglia ad Hogwarts.
Per questo, avrebbe potuto fare a meno di quell’interrogatorio.
Per questo e perché sapeva di essere l’unica a conoscere i pensieri di Hunter, l’unica che avrebbe potuto dissipare i dubbi di Viktor, l’unica che avrebbe potuto confermare a Nicky e Beh che, sì, avevano preso il viker sbagliato.
Si esibì in una smorfia che lasciava trasparire il profondo disagio provato in quel momento, allargando gli angoli della bocca in un sorriso plastico, inclinando leggermente la testa di lato e ridacchiando nervosamente. «Ma no, che dite.» tagliò corto, evitando gli sguardi dei losers e approfittando del plexiglass incantato per avere uno schermo che la separasse dal pirocineta e da ulteriori occhiate interrogatorie. «Direi che è stato un successo, no? Viktor non è morto e vuole più che bene ad Hunter, non abbiamo bisogno di altre domande.» con un movimento della bacchetta, fece sparire il vetro alle sue spalle e si avvicinò all’ex-grifondoro. «Fai ancora in tempo per il tuo appuntamento al Conservatorio?» dopotutto non era lì da tanto, poteva ancora rientrare in un lasso di tempo considerato di ragionevole ritardo, almeno agli occhi di chi non conosceva il significato della parola puntualità. «Possiamo smaterializzarci lì vicino e prendere una dolce di passaggio!» continuò la sua opera di smantellamento della scenografia facendo sparire le manette, il tavolo e le sedie – un modo come un altro per lasciar intendere che l’Oakes considerasse chiuso l’incontro. «Oppure dopo. O un altro giorno. Che dici? Andiamo? Perfetto!»2002
16 yogryffindor
rebellosers
404 not foundprelevi? // i panic at a lot of places besides the disco. -
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2002's alien hufflepuff do u ever look at your friends and be like "ah yes these losers are mine" «frenafrenafrena» Nicky, veloce come solo un'elisa la faina poteva essere, si piazzò di fronte a Halley a braccia allargate, quasi prendendosi in pieno il suo incantesimo atto a far scomparire pezzi importanti della scenografia (e no, non solo perchè le manette erano sue, e non fatte apparire magicamente) (ok sì, anche per quello) (cosa vuol dire "perchè aveva delle manette"? Voi non avete delle manette???) (ok, questa è un'altra storia). «frena.»
Guardò Meh, chiedendo supporto all'amico. Behan era entrato in modalità panico (e lo capiva), gli serviva più che mai che il suo gemello, invece, dicesse quello che già Nicky stava pensando: «non possiamo lasciarlo andare comunque» e non solo perchè a quel punto la nostra role diventerebbe inutile, sarebbe forzare i pg a fare cose che non farebbero CHE DITE! Ma perchè
a) si erano impegnati tanto con la sceneggiatura di quell'interrogatorio
b) non erano giunti a nessuna vera conclusione
c) si erano impegnati tanto con la sceneggiatura di quell'interrogatorio. Di nuovo, sì, perchè proprio tanto.
«ora sappiamo che vik è cotto, ma è comunque nostro dovere intervenire per far fare loro chiarezza. Se non per Hunter... insomma, per lui» indicò lo special. «abbiamo lottato fianco a fianco» lo abbiamo rapito cofcof «è nostro dovere da amici»
Si voltò verso Vik, mordicchiandosi il labbro prima di trovare il coraggio di dire: «ti avremmo comunque offerto un dolce» così, giusto per precisare «ma già che hai perso la lezione al conservatorio» MA ANDAVA AL CONSERVATORIO DAVVERO??? MA HUNTER GLIENE AVEVA PARLATO??? OMG CHE FIKO CHISSA' SE POTEVA CHIEDERGLI REFERENCE PER IL FUTURO !!!! «- perchè non ne approfitti per farti aiutare a chiarire la tua situazione sentimentale?» si sistemò degli occhiali finti che non aveva «devi sapere che ti trovi di fronte a ottimi agenti dello shipper club» - nel caso non l'avesse capito da solo; lo avevano o non lo avevano inspiegabilmente rapito con successo e portato ad hogwarts? I mean, neanche io so spiegarmi come diavolo avessero fatto «prendiamo hunter, lo portiamo qui con l'inganno, vi obblighiamo a fare luce sui vostri sentimenti - siano quel che siano» piccola pausa «e poi andiamo a prenderci un gelato tutti insieme; senza hunter, se fa lo stronzo. Te lo dobbiamo»
E mi direte: ora viktor la manda a fanculo. Ma sapete, era disposta a rischiare perchè ormai erano amici e per salvare un'amico sei pronto a prenderti tanti schiaffi in faccia !!!
E a riprovare poi la settimana dopo a fare un intervention.nov. '19hogwartsdark knightprelevi? // i panic at a lot of places besides the disco. -
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hufflepuff vii year Behan usually, I'm all about
not poking the bearTryhard Behan aveva smesso di capire cosa gli stava accadendo intorno: con troppa confusione, come in quel momento, la testa gli andava in tilt e non era più in grado di elaborare nuove informazioni.
Si era fermata a «abbiamo preso il viker sbagliato» E solo il quel momento si era reso conto della gravità di ciò che avevano fatto.
Insomma: avevano rapito un ragazzo.
E se il fine giustifica i mezzi, in quel caso comunque non li avrebbe aiutati perchè AVEVANO PRESO IL VIKER SBAGLIATO!!!& E lì, legato a quella sedia, c'era un ragazzo innocente e che probabilmente li avrebbe uccisi tutti. Cosa? COSA! Nel suo cuore in realtà si fidava di Vik, soprattutto dopo il suo discorso a cuore aperto su Hunter, ma non poteva far a meno di continuare ad avere paura di una sua reazione improvvisa: poteva anche sembrare calmo, ma chi gli garantiva che sarebbe rimasto così tutto il tempo??? Aveva il cuore debole, Behan Tryhard, e non ce la faceva proprio a non aver paura delle persone.
Tipo: Charles, nonostante ormai ufficialmente fratello suo e di Meh, ancora gli faceva venire i brividi. E Phoebe???? Non ne parliamo, il timore reverenziale nei suoi confronti a causa del suo status da mean girl probabilmente non sarebbe mai svanito.
Quindi non ascoltò minimamente il piano di Halley, o quello di Nicky: l'attacco di panico che lo stava assalendo gli impediva di ascoltare le amiche, così come di valutare con lucidità la situazione. «...e poi andiamo a prenderci un gelato tutti insieme; senza hunter, se fa lo stronzo. Te lo dobb..»
«AAAAAAAHHHHHHHHH» nella testa contorta di beh, quello era l'unico modo. Aveva fatto tutto da solo? Sì, ma era fatto così. Iniziò a urlare ed alzare le braccia al cielo girando su se stesso, sperando che i suoi amici capissero il suo piano (no) «QUESTA È L'APOCALISSE, DOBBIAMO SCAPPARE!!!!» era stato il professor henderson ad insegnarglielo: nel dubbio, recita. E quale momento migliore per svolgere il compito assegnato quella settimana, se non quello??? Qualunque altro, basically, ma behan questo non poteva saperlo. «NON LI VEDETE GLI ZOMBIE?????» Chissà, magari meh ci avrebbe creduto sul serio: non era certo la prima volta che i tryhard erano presenti ad un'invasione zombie «MISSION ABORT, VIA DI QUI AAAAaaAAaaaAAA!!!&&»
E così, braccia ancora in aria e quasi senza fiato, il ragazzo scappò via dalla stanza.
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Dai, magari poi capisce di aver esagerato e torna.
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Forsekeep on sasha sloan aestheticspotifyprelevi? // i panic at a lot of places besides the discoSPOILER (clicca per visualizzare)Prompt drama ★. -
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2002's alien hufflepuff do u ever look at your friends and be like "ah yes these losers are mine" È abuso di parola, o possiamo dire, per l'ennesima volta, che Nicky Winston era confusa? «behan-» un sussurro, il suo, che forse l'amico neanche aveva sentito, sotto i propri vaneggi su una tal apocalisse zombie. La tassa guardò a destra, guardò a sinistra.
Niente zombie.
«Behan cosa-» e poi capì. C'era solo una cosa che poteva far reagire a quel modo un (generalmente) normale (eh) ragazzo di diciassette anni:la drogail drama club.
Nicky sospirò, portandosi la mano sulla faccia. Guardò Meh, Halley, e gli lanciò un muto messaggio, da una losers ad un altro: non possiamo lasciare che sia lui l'unico quello strano. Glielo dovevano, in quanto loro migliori amici, di seguirlo verso (l'inferno) il fondo della scala sociale.
Si schiarì la voce, e- «AAAAAAAAAAAHHHH ZOMBI!!! SCAPPIAMO!!!» afferrò vik per un braccio, e come Behan, col pirocinante (piromane?) (piro...domaninte?) (ma come si dice) al seguito scappò dalla stanza, diretta verso uno dei passaggi segreti della scuola lì vicino, quello dal quale avevano fatto entrare il ragazzo «SCAPPA VIK, METTIAMOCI IN SALVO!!!!»
era divertente, dai. Voi non l'avete mai fatto di correre a caso fingendo di essere durante un'apocalisse zombie? (arianna) nicky sì - and she had no regrets. Tanto, una reputazione, non ce l'aveva da difendere.
Spinse Beh verso il passaggio (col cavolo che li abbandonava ora . ) e, prima di buttare fuori vik dal passaggio per seguire il piano di Halley di smaterializzarsi tutti al conservatorio, lo guardò dispiaciuta, accennando un sorriso stiracchiato. «siamo strani. ciao. Tvb. Ti accompagniamo a lezione, giuro che ci faremo perdonare e ti offriremo quella torta. Non siamo (sempre) così»
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