«Dannata pioggia» La giornata non era mai stata così rosea e così piena di vita. Kathleen non aveva di certo bisogno di un coach per stare bene con se stessa e con l'ambiente intorno a lei, anzi, viveva pacificamente, salutando tutti con un bel sorriso a trentadue - o sono trentaquattro? - denti. Eppure la realtà non è mai come ci si aspetta, infatti la giovane corvonero camminava indispettita lungo i corridoi perché a) voleva fare un giorno all'aperto e b) si era beccata la pioggia e c) beh, la colpa era sua per non aver né controllato il meteo e né portato un ombrello con sé. Ma questo è meglio non dirglielo e dai: ha solo beccato un po' di pioggia, mica è zuppa d'acqua! Non era di certo di buon umore ma quando è di buon umore lei??? «Ciao Lewis, nuovo look?» Non bastava la pioggia, pure i commenti di qualche deficiente e se avesse avuto il tempo avrebbe tanto desiderato appenderlo a testa in giù. «Bisogna fare sempre nuove esperienze. Sarò ben lieta di aiutare anche te, la prossima volta» Disse squadrandolo ma sorridendogli amabilmente e prima di procedere in avanti verso la sua destinazione, alzò con nonchalance la mano per salutarlo pacificamente. "Kathleen, mi raccomando sii gentile con il prossimo!" Le venne in mente una delle tremila raccomandazioni della sua apprensiva tutrice e quasi quasi era ben lieta di mettere in atto alla prima occasione. Oltre a questo piacevole incontro, la corvonero riuscì a raggiungere la sua stanza quasi sana e salva: cominciò a starnutire a più non posso, anzi, fece pure fatica a dire la parola d'ordine per entrare e quasi strappò il quadro per una risatina poco gradita. «Dannata pioggia, ora mi becco pure il raffreddore» proprio una brutta tragedia stare male e saltare scuola!!! Preso tutto il necessario (un asciugamano e un cambio pulito) prima di andarsene in bagno e darsi una sistemata, anche se era qualcosa di - forse???? - irreparabile: fronte corrucciata, i capelli un po' arricciati a causa dell'umidità e la sua bella divisa bagnata. Poteva andare peggio e di questo Kathleen n'era pienamente cosciente nonostante la rabbia che continuava a ribollire. Dopo aver chiuso la porta del bagno, la biondina si spogliò lentamente gettando gli indumenti per terra vicino a lei e rimase in intimo - almeno quelli erano salvi - cominciò a strofinare con delicatezza l'asciugamano contro la pelle. L'umore era comunque nero, ma diciamo che era nero sbiadito(????) o nero sasso(???) esistono questi colori?
In queste situazioni la gente normale si sarebbe messa a canticchiare o a fischiettare *rullo di tamburi* Kat era un'eccezione e rimase, così, in un silenzio tombale.
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