2019: tefnut

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    It's fate, not luck.

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    tefnut
    mitch winston - marcus howl - eloide dubois - kami winston - niamh barrow - syl tragott


    Dovete andare nei sotterranei, saranno le pietre a indicarvi la strada. Era parsa una frase enigmatica, se non addirittura filosofica - un problema da risolvere per il quale nessuno di voi ha tempo; una, perdonando il francesismo, sentenza del cazzo prima di mandarvi al macello. Perché di mattatoio può benissimo trattarsi: l’ignoto che v’attende nei sotterranei di Hogwarts potrebbe essere una trappola mortale, e lasciando i vostri amici, la vostra famiglia, i vostri colleghi, le contro parti di un altro universo, a combattere una guerra che sapete di non poter vincere, siete pienamente coscienti del pericolo verso cui state andando incontro. Al piano di sopra, i vostri compagni sono sotto assedio – ma conoscete i tranelli dei Ministeriali, sapete cosa vogliono.
    Il sottosuolo, è un mistero.
    Eppure un gruppo di voi si fa coraggio, abbandonando gli altri per seguire un destino incerto, ed una speranza sottile. Alle vostre spalle udite i strazianti suoni della battaglia, percepite il peso degli incanti protettivi trattenere incantesimi che, senza indugio, sarebbero giunti anche voi.
    Ma scendete comunque, perché che altro potete fare?
    I sotterranei non sono diversi da come li ricordate, con le poche aule ad affacciarvisi sgombre e buie ed il tanfo pesante di pozioni antiche ad incollare la lingua sul palato. Non avete tempo di domandarvi quale sia il percorso da seguire: perché Andy è un ragazzo dannatamente pragmatico, e con saranno le pietre ad indicarvi la strada intendeva in senso letterale. Un grido sorpreso, ed in fretta soffocato, sfugge dalle labbra di Stiles, un palmo a coprire il dorso della mano opposta mentre le gemme volteggiano di fronte a voi. Una porta che prima non c’era, cigola di fronte a voi invitandovi ad entrare. Il vostro sguardo vaga dalla fresca entrata alla mano dello Stilinski, sul quale è impresso un tatuaggio colorato.
    Una clessidra.
    E nel momento esatto in cui uno di voi sfiora il ragazzo, l’inchiostro vi contagia ad uno ad uno, passando fluido da una mano all’altra, fino a che voi tutti non portate lo stesso marchio. Alcuni dello stesso colore; altri, di colore diverso. Non ci fate caso, o magari non pensate sia importante, fino a che, superata la spessa - ed antica - porta in legno, sette linee delle medesime tonalità non si ramificano sul pavimento di fronte a voi come vene iniettate di sangue.
    Ci sono tre corridoi: in quello più a destra, spariscono le linee magenta, viola, e blu; in quello centrale, solamente le verdi; nell’ultimo a sinistra, giallo, arancio, e rosso. Solo cercando di oltrepassare la soglia di uno dei colori che non vi appartiene, vi rendete conto di non poterlo fare.
    Siete legati al vostro marchio.
    È lui, a decidere per voi.
    Le vostre strade si separano dal principio. I corridoi con i tre gruppi, mano a mano che scendete infiniti, claustrofobici, tunnel sotterranei, si ramificano ancora costringendovi a separarvi dagli altri.
    Sette gruppi. Sette strade. Sette porte, i cui intarsi mostrano creature leggendarie dagli occhi vuoti - ma non per molto: le gemme che vi hanno accompagnato galleggiando al vostro fianco fino a quel momento, colmano le cavità orbite delle bestie magiche, le quali prendono vita attivando il meccanismo d’apertura. Sentite il rumore degli ingranaggi.
    Click.
    La porta si apre. Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate.

    Non si rivela facile, il vostro viaggio; a ostacolarvi ci sono pietre pesanti, ammassate in alte pile così da scoraggiare chiunque provi ad affacciarsi anche solamente a tentare di procedere ulteriormente. L’aria è pregna di magia antica – incantesimi la cui rarità metterebbe in ginocchio anche il ricercatore più esperto. Dalla vostra parte, però, avete risolutezza e pazienza; uno scopo, un fine. Stringete i denti, dunque, e come mille e mille volte hanno fatto in precedenza i vostri antenati, vi adattate: trovate sovversivi, controincantesimi che diramano gli effetti delle maledizioni fino a renderle sopportabili, e ce la fate.
    Il corridoio angusto che vi ritrovate a percorrere vi obbliga a proseguire in fila indiana – e alcuni di voi provano a protestare, quando Mitchell Winston propone di stringere l’uno le mani sulle spalle dell’altro; ma vi ritrovate ad accettare lo stesso, la fronte aggrottata e la mascella rigida del vice preside a preoccuparvi più di quanto vi piacerebbe ammettere. Qualcosa non va, lo sentite sussurrare. È quanto basta a farvi rabbrividire.
    Stretti l’uno all’altro, quindi, riprendete il cammino, finché non potete più. Credevate fosse frutto della vostra immaginazione, ma basterà guardarvi brevemente alle spalle per comprendere che non è solo prospettiva, né tantomeno è colpa della claustrofobia. State attraversando un imbuto, Tefnut: più andate avanti, meno sarà lo spazio a vostra disposizione. E procedete ancora, schiene contro le pareti e mento alzato in cerca d’ossigeno; è sempre più difficile riempire i polmoni, ma i primi in fila v’incoraggiano a persistere. Si allarga di nuovo, dicono. Bisogna solo superare–
    Il tempo di un secondo, e spariscono.
    Allarmati, cercate d’indietreggiare, ma è come se il pavimento s’innalzasse sotto i vostri piedi, e vi sentite spinti in avanti. Sylvester, ultimo pezzo della coda, barcolla e vi cade addosso; e come tasselli di domino scivolate anche voi verso l’oscurità.

    Quando finalmente la caduta nel vuoto cessa e siete scaraventati al suolo, notate due cose: primo, che un suolo, in realtà, non c’è. Fluttuate in aria – un’aria peculiare, solida in alcuni punti. E secondo, ma non meno importante: siete soli. Per un attimo temete il peggio – la magia, nello strano spazio liminale in cui vi ritrovate, non funziona, né tantomeno i vostri poteri. Sparare vi farà solo sprecare cartucce. Disperati, vi arrendete; forse, dio, forse non avete notate qualche difesa. Forse siete morti. Forse– alzate gli occhi, quando sentite il click di un lucchetto che s’apre. Non sapete se è sempre stata lì, la porta rossa che vi ritrovate davanti, o se è apparsa all’improvviso; non vi fate troppe domande, prima di lanciarvi dentro. Ma ciò che trovate, ahimé, non fa che confondervi ulteriormente.
    Sentite risate riecheggiare sulle pareti, e indietreggiate istintivamente, ma: «niente paura, squirrel friend! Forza, avvicinati di più!» Di certo non avete altra scelta. Man mano che i passi s’addizionano, l’ambiente si fa sempre più nitido – fino a completarsi. Siete… siete. Su di un palco.
    Su di un palco?
    Una donna dai lunghi capelli corvini, che alcuni di voi riconosceranno essere nientepopodimeno che Michelle Visage (che… ci fa, lì, Michelle Visage?), si schiarisce la gola; quindi punta gli occhi su di voi: «muovendo il braccio–» e fa scorrere una mano da destra a sinistra, azionando con un beep ciò che ai vostri occhi appare come una cinta d’anelli, simile a quella di Saturno, che va ad abbracciarle la zona pelvica. «…avrai accesso al menu.» Tocca il primo anello, quindi, e in aria si materializzano delle cuffie disposte di microfono; le prende, e le alza così che possiate vederle meglio. «per parlare con gli altri.» Tocca il secondo, e in aria si materializzano una serie d’applicazioni dalle forme più variegate. Sei, in totale: acqua, fuoco, elettro, ombra, erba, psico. «per aiutare i tuoi amici.» Infine, tocca il terzo anello: «questo, invece, è… per difenderli.» Il pulsante che appare è – già. L’emoji dei soldi. Michelle preme con l’indice sull’ologramma, e dal nulla si materializzano soldi che, a pioggia, si posano sui vostri abiti.
    Vi fa un inchino, quindi, e prende posto al banco della giuria.
    «we’re all born naked», canta RuPaul – da dove, non ne avete assolutamente idea. Distogliete lo sguardo da Michelle, e vi rendete conto di avere compagnia. «and the rest is quest!»
    Che la sfida abbia inizio.




    mitchell25 pa25 pd80 psARMA: pistola semiautomatica (0/24)
    niamh25 pa25 pd78 psARMA: pistola semiautomatica (0/24)
    kamikaze13 pa17 pd55 psARMA: sai | POTERE: guarigione
    eloide15 pa15 pd60 psARMA: arco del crepuscolo (0/24)
    sylvester10 pa10 pd49 psARMA: bowie
    marcus10 pa10 pd50 psARMA: machete | POTERE: empatia
    raven30 pa25 pd80 psattacco: 11 + 21 (mitch)tetsubo | illusioni
    alyssa25 pa20 pd100 psattacco: 8 (niamh)gari
    valentina20 pa20 pd70 psattacco: 9 (kami)ventaglio | empatia
    manila15 pa15 + 15 pd50 psattacco: 6 (el)kampilan
    alaska20 pa10 pd50 psattacco: 9 (syl)lupara
    katya10 pa20 pd50 psattacco: 3 (marcus)rivoltella



    Parte la musica, e le queen si mettono in posizione.
    The time has come, Tefnut, for you to lipsync... for your life.
    MITCHELL: Raven ti fulmina; poi ti sfida a un lipsync di Don't Be Jealous of My Boogie.
    NIAMH: Alyssa, un po' più egocentrica, ti sfida a un lipsync di Drop Dead Gorgeous. Get a grip, get a life, and get over it.
    KAMIKAZE: she's beautiful, she's gorgeous, she looks like Linda Evangelista, e ti sfida a un lipsync di Supermodel.
    ELOIDE: Ma-Ma-Manila Luzon, vera vincitrice di All Stars, ti sfida a un lipsync di The Realness.
    SYLVESTER: HIEEEEEEEEEEEE!!! Alaska tira fuori gli artigli, e ti sfida a un lipsync di Nails.
    MARCUS: Yekaterina Petrovna Zamolodchikova, the only high class Russian whore, ti sfida a un lipsync di Adrenaline.

    // Come avrete già avuto modo di leggere, vi ritrovate in cabine separate. Ciò significa che finché tutti i nemici saranno provvisti di punti salute, l'unico modo per aiutare i vostri compagni sarà dando loro supporto - e che significa, mi direte voi. Beh: i pulsanti non sono lì solo per decorazione. Quelli saranno gli strumenti che vi permetteranno di difendere e attaccare i pg / png delle stanze accanto alle vostre. Esempio pratico:
    DIFESA MITCH (Marcus + Mitch): Mitch balla, Marcus preme il bottone di supporto.
    ATTACCO RAVEN (Marcus + Mitch): Mitch spara un colpo, Marcus preme uno dei bottoni offensivi.


    ┉┉┉ info. potete fare un solo attacco per post, e massimo due difese. A meno che non ci sia un solo PNG, solo un massimo di due PG può attaccare lo stesso nemico. Vi ricordo sempre di parlare al condizionale, e mai auto determinare le vostre mosse. Più postate più potrete guadagnare PE, e viceversa.
    Ricordate che potete usare solamente incantesimi del vostro livello [INCANTESIMI - POTERI] - e no, non c'è il limite di utilizzi del vostro potere come scritto nella pagina, potete usarlo quanto volete. Plus, ogni 10 post (del pg, non della slot) i pg a livello master avranno diritto ad una SUPER, differenziata da potere a potere; i maghi, a seconda che il loro potenziamento sia di pa o pd, potranno fare un incantesimo di guarigione che ridia tot ps (variabili a seconda del livello del pg da curare) o attaccare due png anzichè uno.. [P.S.: le granate possono essere utilizzate contro più di un PNG, ma il loro danno si dimezza. Se viene estratto, ad esempio, 9, contro un png farà danno 9, contro due png 4, contro tre png 3]
    Dopo 48 ore dall'ultimo fateggio, se il vostro PG non viene difeso da altri personaggi e non avete postato per difendervi autonomamente, ai vostri PS ne verranno sottratti tanti quanti sono i PA dell'avversario (es: Tizio attacca Sempronio con un Expelliarmus da 10 PA; Sempronio non si difende entro le 48h, quindi ai suoi Punti Salute di partenza, ne vengono sottratti 10). Nel caso si dovesse arrivare a 0 PS il pg rimane "bloccato" per 48 ore durante le quali non può postare; dopo le 48h, può riprendere a postare, ma con la metà dei punti salute.

    ➞ combo. gli attacchi/le difese combo fra più personaggi, devono essere postati a massimo due ore di distanza.

    ➞ spoiler. specificate sempre sotto spoiler l'attacco/la difesa + numero munizioni usate.

    ➞ è obbligatorio. mandare del tutto K.O. i nemici, quindi farli arrivare a 0 PS.
    Se non riuscirete a concludere l'ostacolo in tempo, ve lo trascinerete anche a settimana successiva, quindi l'accanimento terapeutico è caldamente consigliato. Se, al contrario, riuscirete a finire prima delle 23:59 del 24.05, avrete la possibilità di raccogliere BONUS che potranno influenzare i punti (attacco; difesa; salute) del vostro personaggio fino a che non sarà scoccata l'ora per il balzo epoca.

    avete tempo fino alle 23:59 del 31/05 per postare.

     
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    Sylvester Lancelot Tragott // Not today Satan, not today
    La battaglia al piano superiore sembrava farsi sempre più accesa. Poteva sentire le urla, gli incantesimi scagliati contro i suoi ragazzi, il dolore di non essere lì a difenderli come avrebbe voluto. Tuttavia sapeva che l’unico modo per far terminare al più presto quella guerriglia era scendere nei sotterranei ed ascoltare le parole di Andy. Non credeva che la situazione sarebbe degenerata così tanto, né che l’idea degli AU di andare al Ministero si rivelasse un buco nell’acqua, ma forse erano stati loro troppo ingenui da credere che le cose si sarebbero risolte in modo facile, senza vittime e senza alcun problema a tagliare loro la strada.
    Aveva ancora davanti agli occhi lo schianto di Hazel sul muro in pietra, la testolina castana a sbattere violentemente fino a farle perdere i sensi; era stata forse la visione più emblematica di quello scontro, in cui non importava a nessuno l’età o l’esperienza di chi si opponeva al Regime, perché chi lo faceva si trasformava irrimediabilmente in un disertore. Non c’era pietà nei Pavor, non una stilla di bontà; erano stati capaci di prendersela con una bambina, coraggiosa e piena di buoni propositi, e lasciarla sul pavimento freddo senza nemmeno passarsi una mano sulla coscienza.
    E se pensava che lì sopra, nella Sala Comune, c’erano altri giovani come lei… lo stomaco gli si contorceva in preda ad una spietata preoccupazione. Sarebbero sopravvissuti? Avrebbero retto fino alla fine? Cosa ne sarebbe stato di Hogwarts una volta recuperato ciò che stavano cercando? Quanto sangue avrebbero dovuto sopportare e quante perdite? Sperava, con tutto il proprio cuore, di non dover essere costretto a spostare i loro corpi. Di non dover prendere tra le braccia Chelsey o Erin o Heather e posare sul loro viso un manto nero.
    Lo sapeva che la guerra non perdonava. Lo sapeva che la Ribellione era qualcosa di estremamente pericoloso e che opporsi ai Mangiamorte prometteva solo paura e disperazione; il fatto di avere membri così giovani tra le file della Resistenza gli aveva sempre provocato un mix di orgoglio e di apprensione, quest’ultima ben nascosta per non scoraggiarli. D’altronde non poteva di certo fermarli, né biasimare i loro ideali; era stato egli stesso a prenderne parte da ragazzo, con la stessa spericolata convinzione che avrebbe potuto fare la differenza.
    Voleva vedere il positivo e non pensare, non dare peso ai sentimenti negativi che sembravano pesargli sulle spalle come mai prima di quel momento. Era stato sempre un ottimista nella sua vita e non avrebbe di certo smesso solo per paura.

    I sotterranei erano gli stessi di sempre, con lo stesso olezzo di chiuso, con l’umidità ad appiccicarglisi addosso ad ogni passo. Era per questo che aveva deciso di dedicarsi alla mansione di Bibliotecario, perché c’erano odori che adorava, come quello dei libri antichi, e altri per cui provava fastidio, come le pozioni stagnanti nei calderoni. Guardandosi intorno riconosceva però le aule e i corridoi; cosa dovevano fare? Andy era stato abbastanza chiaro nel dire che le pietre avrebbero indicato la giusta via da seguire, ma in che senso?

    Quasi non sobbalza indietro dallo spavento date le gemme a fluttuare in aria, scioccato tanto quanto lo Stilinski; lo sguardo si posa istintivamente sulla mano di quest’ultimo su cui vi era disegnata una clessidra colorata e, dopo, sulla porta apparsa proprio davanti ai loro occhi.
    «Non—credevo che fosse possibile qualcosa del genere» non ricordava di aver letto nulla del genere nei libri in Biblioteca, ma l’unico modo era proseguire, andare avanti e sperare che fosse la decisione migliore.
    E sembrava proprio che il cammino di tutti fosse destinato a dividersi: sette vie indicate dai rispettivi colori tatuati sulle mani. Le clessidre ad indicare, alla fine, il loro destino.
    Non capiva, ma… come avrebbe potuto? Sembravano più designare la corsa contro il tempo, i minuti a scorrere pesanti sulle loro teste, che qualsiasi altra cosa.
    Alla fine aveva imboccato il corridoio con Mitch, Marcus, Eloide, Kami e Niamh, tutti legati dallo stesso verde; sempre più stretto, sempre più claustrofobico ad ogni passo. E forse era stata proprio la sbadataggine o essere sovrappensiero a farlo inciampare, facendo capitombolare tutti gli altri in un baratro nero, scuro e denso «I gatti non sono fatti per volare!» esclama, con una punta di panico, ritrovandosi sospeso a galleggiare nel vuoto, prima di notare una porta rossa, unica ancora di salvezza.

    «niente paura, squirrell friend! Forza, avvicinati di più!» what the fuck is going on.
    Un… palco?? Gira per un attimo su se stesso, sbatacchiando le ciglia per capire dove diamine fosse finito – e perché gli altri non fossero lì con lui – prima di realizzare che… «ma io lo conosco questo palco» e per forza!!! Un gay gasp gli sfugge dalle labbra, voltandosi verso la voce dell’inconfondibile Michelle Visage, unica e sola «muovendo il braccio avrai accesso al menù» non… non aveva fumato prima di scendere in battaglia, poteva anche giurarlo «per parlare con gli altri. Questo, invece, è… per difenderli» una pioggia di soldi cade sulla sua testa, lasciandolo ancora più alt f4.
    «Io… io non sto capendo, ma nel dubbio sono un big fan di RuPaul’s Drag Race» la sua preferita era Miss Vanjie ora e per sempre.

    «We’re all born naked» la mitica voce di Ru in sottofondo «DOPO VOGLIO L’AUTOGRAFO!» dovunque tu sia MamaRu.
    Dopodiché distoglie lo sguardo da Michelle seduta al banco dei giudici, voltandosi verso l’altro lato del palco, trovandoci… «ALASKA SEI PROPRIO TU!» e che lo stava… sfidando ad un lipsync for your life.
    Non importava se quella cosa non aveva il minimo senso, era tutto bellissimo «Ho sempre sognato di fare un lipsync con voi» ed avrebbe davvero voluto solo ballare but non credeva fosse solo quello lo scopo dell’intera vicenda.
    Con la bacchetta ben stretta nella mano, attende l’inizio della canzone per poi mimare le parole, destreggiandosi come una vera queen; con una ruota degna della pubblicità dei Lines seta Ultra, arriva al pulsante di Kami, premendolo e facendo comparire il menù, premendo il tasto di difesa e dopo quello per parlare «Dimmi che anche tu hai una Drag Queen vicino. TI PREGO». Dopodiché, dimostrando di essere un grandissimo fan, si sposta verso Alaska con un «HIIIEEEEE!!!» lanciandole addosso un Glisseo «SCUSA MA VOGLIO ESSERE LA QUEEN STASERA» almeno una gioia, dai.

    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco
    Real is what you feel
    Feelings aren't real
    Put your money down
    It's your best spell to win
    RuPaul - The Realness
    27 y.o.
    Ex-Gryffindor
    Big fan
    #teamMissVanjie






    (9) DIFESA KAMI (eloide + syl): Preme il pulsante
    (3) DIFESA SYL (syl + niamh): Ruota
    <b>ATTACCO ALASKA (eloide + syl): Glisseo


    Edited by Fancy|Bitch - 25/5/2019, 22:32
     
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    Think you're so criminal
    I'm that bad type, Make your mama sad type
    Passò la lingua sui denti, sopracciglia inarcate mentre, incredula, tentava di, come dire – digerire la situazione che le si era posta di fronte.
    Inutile specificare che Eloide Anaïs Dubois, piccolo e innocente fiorellino la cui esperienza al fronte era pari a zero, aveva immaginato qualcosa di leggermente diverso, pensando alla guerra. Non necessariamente un battaglione di greco-romani in gonnelline e con scope Swiffer attaccate in testa che gridavano inni maori, ma insomma. Si era unita alla lotta sapendo di poter morire prima ancora di vedere il traguardo, la francese – certa delle proprie capacità, sempre, ma anche conscia di essere una diciassettenne affiancata da (cretini privi di cervello e adulti di qualità dubbia) persone altrettanto comuni, che tentavano di sfidare la sorte contro file di soldati addestrati e pronti a sopprimere quel po’ di resistenza che s’era riunita nel castello. Potenzialmente fatale, quella sua scelta; dopotutto, che possibilità avevano, loro, contro un organo statale? Fortuito, il caso che l’avrebbe vista tornare a casa tutta d’un pezzo.
    Quindi andava capita, ecco, se la vista di Michelle Visage con un aggeggio futuristico che le circondava la vagina era stato alquanto destabilizzante, per lei. E poi, certo!, era giunta anche Manila Luzon (Manila Luzon. una più assetata di sangue non potevano trovargliela) munita di spada – per non farsi mancare nulla. Fece scorrere indice e medio davanti a sé, con una rapidità tale da sentire i muscoli del braccio dolere; quindi afferrò le cuffie con tanta di quell’aggressività da rischiare di spezzarle in due. Scosse il pugno in direzione della Visage, quindi, un «ma le avete comprate su Aliexpress?» sibilato in direzione della giuria; quindi portò il microfono alle labbra laccate. «fatemi vincere e portatemi fuori da qui altrimenti io giuro che–» e sistemò meglio l’affarino, naso arricciato e sopracciglia comicamente arcuate come una degna Leslie Knope. «giuro che vi vengo a trovare dall’aldilà e mi assicurerò che il vostro primogenito e il resto della stirpe crepino di morte raccapricciante.» Ah! Ora si sentiva meglio. Curvò la bocca in un sorrisetto smagliante, e infine coprì le orecchie con le cuffie, dita a smussare le ciocche miele così da mantenere un aspetto decente nonostante la divisa scolastica – vedi: l’antitesi dell’aesthetic – e le cuffie di un triste grigio topo. «siete drag queen e mi date ‘sta roba da poveracci – va bene eh, che vita di merda. Manco delle dannatissime Razor Quartz. Chissà se avevano tagliato di nuovo i fondi a Rupaul’s Drag Race. «non la guardo la prossima stagione se mi riproponete le sfide da sfigati, eh!» e puntò un dito accusatorio verso Carson Kressley, perché . Fu allora che la sua attenzione venne nuovamente attirata da miss Manila; la guardò dall’alto al basso, mani a posarsi lente sui fianchi, e con occhi ridotti a fessure mormorò «ti rispetto», perché, insomma, era la fottuta Manila Luzon. Quando mai le sarebbe ricapitato.
    Fece roteare il busto così da poter sfiorare la spalla con il mento, quindi, e, braccia ora rilassate ai fianchi, mimò «real is what you feel» prima di far scorrere le dita verso l’alto. «feelings aren’t real» e allora deciditi. «put your money down, it’s your best–» e, una volta toccate le clavicole, completò un giro su se stessa – precisa fino all’ultimo attimo, te dico levate. «…spell to win.» dunque, muovendo graziosa le mani a ritmo di musica, avrebbe colto anche l’occasione per premere il simpatiko pulsante dei moneyz, inviando così mance alla Barrow – poi, why not, anche a («te le sto dando giusto perché mi fai pena MUOVITI RAGAZZINA») Kamikaze. Avrebbe unito i palmi in un sonoro clap, infine, prima di «real is what you feel» pigiare anche sul pulsantino a forma di fiamma. Hmmm kissà ke sarebbe sukkesso. «FEELINGS AREN’T REAL» che idee confuse aveva Lucian Piane quando ha scritto sta canzone, mamma mia.
    eloide dubois
    17 + slytherin + Heinous bitch
    I'll chew you up and I'll spit you out
    'Cause that's what young love
    is all about, So pull me closer
    and kiss me hard, I'm gonna pop
    your bubblegum heart


    (9) DIFESA KAMI (syl + eloide): pulsantinoh
    (8) DIFESA NIAMH (niamh + eloide): pulsantinoh x2
    ATTACCO ALASKA (eloide + syl): pulsante fuoco fuochino
     
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    Per quanto sbagliato fosse, Niamh si sentiva finalmente a casa tra le macerie e il sangue dei suoi nemici. Quanto le era mancato il clamore della battaglia a scuoterle le membra, mai si era sentita viva e completa come quando si trovava in mezzo a quel caos e violenza, quasi come se ce l’avesse nel fottuto dna. Sapeva di non essere l’unica, da qualche parte in quell’universo suo fratello stava provando le sue stesse sensazioni, e se William stava combattendo voleva dire che stavano tornando da loro. Quella volta per davvero, non importava neanche la sua ragione si rifiutasse di ammetterlo, c’era sempre stata quella parte di lei certa che non li aveva mai persi del tutto. Era ora di andarseli a riprendere, a qualsiasi costo.

    Non poteva crederci. Non era possibile.
    Dovette darsi uno schiaffo per assicurarsi di non star sognando, perché non era possibile che fosse finita nello show con cui era stata ossessionata per mesi. Certo, il metodo per giungere a quel palco non era stato dei più clementi, ma che importava? L’avevano rapita per fare il giudice, ditele di sì vi prego, aveva tanti consigli e commenti acidi da fare! Tipo che si vedeva dal lontano che quelle tette non erano contoured decentemente, o che il suo look non era niente su cui gag over. Eh vabbè gliel’avrebbe fatta passare liscia solo perché una ragazzina bionda era abbastanza inviperita per tutti, Niamh aveva abbastanza compassione da lasciarle tutte in pasto a lei, così che non avrebbe mangiato lei. «ma io lo conosco questo palco» «anche te?» la Barrow lanciò uno sguardo complice a Mitchell ovunque fosse, ma quanti fan c’erano là dentro? Non era certa che in giappone lo trasmettessero, però sperava che almeno Sharyn avesse costretto suo fratello a guardarsi RPDR. La ragazza ascoltò affascinata la spiegazione di Michelle Visage, certo che quelle cabine erano molto meglio delle bombe dei Droga! Si domandò se le avrebbero anche dato l’opportunità di esibirsi in una lap dance data l’emoji dei soldi: doveva mettere in pratica tutte quelle lezioni «we’re all born naked and the rest is quest!» il solo sentire la voce di RuPaul la rinvigorì come non mai, nel suo cuore la speranza concreta di poter fare un selfie con lui – quale più sommo onore? Nemmeno l’autografo di Denis Dosio sulle tette la batteva. Ora che Michelle era sparita dalla sua visuale, era finalmente libera di concentrarti sulle drag queen comparse davanti a lei e crISTO SE NON LE VENNE UN INFARTO. Si sentiva fisicamente male al solo, umano pensiero che fossero nella sua stessa stanza, ma in quale universo? Forse avevano fiutato quella squadra di gay ed erano state condotte da loro. Con sua grande sorpresa, Alyssa si avvicinò a lei e la sfidò a lipsync for her life «tesoro, ti distruggo» la mora scattò in piedi, l’indice puntato verso di lei per invitarla ad avvicinarsi. «Alright. Oh, I see where this is going» mimò con le labbra le parole dell’iconica canzone, droppando in ginocchio per passare una mano sui suoi occhi, mentre la testa si accasciava drammaticamente sulla spalla. Si rialzò in piedi solo quando sentì la chiamata del Signore, decidendo che quello era il momento. «I don't get cute, I get drop dead gorgeous» portò le braccia in aria nel roteare su se stessa, per poi compiere un salto in aria e andare giù di spaccata. Lanciò uno sguardo di sfida ad Alyssa: sapevano tutti che non poteva vincere quella sfida. Rotolò con una grazia naturale verso il pulsante dei soldih e lo premette, mentre sentiva piovere una pioggia degli stessi su di lei - quella era la gloria che meritava.
    nia
    mh
    barrow

    tefnut - glock
    1997 - soldier
    captain platinum - rebel
    That's how you know I'm a fighter
    I push through the pain, rise from the flames That's how you know I’m a fighter You won’t see me quit, no, I'm not giving in
    tumblr_m7w2n46Pdl1r6o8v2 fighter - sam tinnesz



    (8) DIFESA NIAMH (eloide + niamh): in ginocchio
    ATTACCO ALYSSA (niamh): spaccata
    (3) DIFESA SYL (syl + niamh): soldi soldi soldiiih
     
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    (9) DIFESA KAMI: 6 (syl) + 9 (eloide) = 15

    (8) DIFESA NIAMH: 18 (niamh) + 14 (eloide) = 32 (+24)
    ATTACCO ALYSSA: 17 (niamh) + 24 = 41
    DIFESA ALYSSA: 10 (-31)
    Awright. Alyssa è mortalmente offesa; prende +10000 di psychic damage e si dà accidentalmente la spada in un occhio.

    (9) DIFESA SYL: 15 (niamh) + 5 (syl) = 20 (+11)
    ATTACCO ALASKA: 8 (syl) + 12 (eloide) + 11 = 31
    DIFESA ALASKA: 4 (-27)
    Il glisseo la fa cadere a terra, e a malapena ha il tempo di registrare cosa sta accadendo prima che il soffitto sulla sua testa si apra e, come richiesto dalla Dubois, ne scende... un ancielo? No, Kennedy Davenport munita di lanciafiamme. Spara contro Alaska, bruciandole metà faccia.


    KAMI: offesa perché non l'hai degnata di uno sguardo, Valentina apre il suo ventaglio di lame e prova a decapitarti.
    SYL: Alaska è shookt. Comincia a urlarti contro drammaticamente, e ti dà uno schiaffo.
    NIAMH: Alyssa vuole una rivincita. Fa partire una nuova canzone, e si mette in posa.
     
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    Ormai l’anima della Barrow era così corrotta dal trash che non c’era nemico che non potesse sconfiggere con una spaccata volante. Ignorò i muscoli delle cosce a bruciare, almeno non si era strappata niente come la Fusco, tirandosi in piedi solo per avere la soddisfazione di deliver un hair flip ad Alyssa «bitch» era nata per quello, datele qualche mese e avrebbe incominciato la sua carriera nel drag. Who said that women can’t do drag? Ah, k scema, RuPaul. Vabbè, comunque, per assicurarsi di essere ancora concentrata sulla battaglia si tirò uno schiaffo, anche perché aveva visto Alyssa darsi una spada dell’occhio e voleva assicurarsi che fosse vero. Le cose si stavano facendo splatter in quel camerino, okurr. Per quando la queen fosse una visione celestiale, l’ex grifondoro si voltò curiosa ad osservare quello che stava accadendo dai suoi compagni e non ne rimase affatto delusa. Era ormai chiaro che nell’aria doveva essere stata sparsa della droga, perché non poteva credere un Marcus a dimenarsi come una quindicenne fosse frutto del suo cuore trash; ok che viveva con Sharyn, ma neanche lei poteva averlo plagiato fino a quel punto. Quello che sembrava più in difficoltà era Mitchell, che nonostante tutte quelle stagioni di RPDR non era ancora in grado di fare un lipsynch decente; scosse rassegnata la testa, Niamh, non tutti erano nati talentuosi e belli come lei ed era un suo dovere aiutarli e guidarli come Gesù. «a te ci penso dopo» le lanciò uno sguardo di avvertimento, mimando il gesto universale del te tengo d’occhio. Non si sarebbe persa per nulla al mondo la cover di Shallow, aveva già il costume di scena e il makeup pronto, ma Mitchy prima di tutto! «MITCHELL DEVI SCUOTERE IL CULO» lo istruì attraverso il microfono, sentendosi molto una cassiera al supermercato, con tanto di twerk per mostrargli la Via. Niente, nonostante tutti i suggerimenti della ragazza, il suo amiko sembrava essere un po’ scoraggiato, così per dargli un incentivo premette sul pulsante del ca$h «SHAKE IT, BABY» ma i gay non avevano un senso senso per quelle cose, guardate lei quanti culi aveva spaccato! Cavolo anche Syl ed Eloide avevano spaccato, chissà se era un hint sul loro orientamento sessuale. Si trattenne dal chiederglielo solo perché la bionda pareva in need of a hand, le avrebbe dato lo stesso consiglio del Winston se solo non avesse avuto un profondo terrore di lei. Chissà se era quello che suo fratello provava per la Beaumont, perché capiva molte cose ora. «el…oide?» ma che, doveva mica chiamarla signorina Dubois? «prova con una spaccata, funziona sempre» provò ad offrirle quel suggerimento, sperando che lo cogliesse senza fare tante storie, erano un sempre una squadra no? Premette nuovamente il pulsante dell’incoraggiamento, forse le banconote a scendere dal soffitto l’avrebbero motivata più delle sue parole. Dato che si sentiva proprio una kampionissima, Niamh schiacciò anche il pulsante affianco, quello della skossa (va bene!) elettrica.
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    (32) DIFESA MITCH (eloide + niamh): pulsante

    (6) DIFESA ELOIDE (niamh + eloide): pulsante
    ATTACCO MANILA (niamh + eloide): pulsante


    CODICE
    (32) <b>DIFESA MITCH (eloide + niamh):</b> pulsante

    (6) <b>DIFESA ELOIDE (niamh + eloide):</b> pulsante
    <b>ATTACCO MANILA (niamh + eloide):</b> pulsante
     
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    «cos’è stato» cos’era stato. «perché sento odore di pollo» perché sentiva odore di pollo. «CINESE» era giapponese «EXPLAIN» ma niente: immobile, la ragazza asiatica sconosciuta, mentre contemplava il nulla più assoluto con un inquietante sorriso vuoto stampato sulla faccia. Ma era morta? Fece schioccare la lingua contro il palato, occhi nocciola a scrutare un’ultima volta Kamikaze.png che chiaramente aveva scelto la tecnica opossum come difesa. E vabbè, sarebbe stato il loro primo sacrificio umano. Piuttosto: «professor wInStON?» che accipigna stava facendo pure lui. Picchiettò con unghie curate lo schermo, rendendosi conto solo troppo tardi che era principalmente composto d’aria; labbra arricciate per delusione e irritazione, quindi, tentò un «professore, se mi riceve alzi un braccio» che… però… hm. «una gamba.» hmmmmmm. «un sopracciglio?» Niente. Forse era il caso di cambiare tecnica? Schiarì la gola, sguardo ad alzarsi brevemente su una Manila Luzon particolarmente annoiata; palmo in aria in segno di scusa, quindi, tornò al docente in crash. «…pro-» «MITCHELL DEVI SCUOTERE IL CULO» ecco. Aprì la bocca, un follow up già sulla punta della lingua – poi la chiuse nuovamente, ricordandosi che usciti da quel posto lei ancora voleva e, idealmente, era in grado di diplomarsi. Scosse la chioma bionda, lingua a scivolare sull’arcata superiore dei denti mentre la mancina sistemava meglio il microfono; quindi avrebbe premuto ancora il pulsante de(i soooooldi sooooldi clap clap)lle mance, un po’ per assicurargli la sopravvivenza, un po’ per esperimento, che non era più del tutto sicura che quello non fosse un fermo immagine. «professore… un consiglio spassionato che può tranquillamente ignorare, eh…» …no, non poteva ignorarlo: may I repeat, Eloide voleva il suo maledettissimo diploma. Per avere tale maledettissimo diploma necessitava di professori vivi. Eddaje. «…lo muova» cosa. «lo strumento» perché. «USI LA PISTOLA» L’aggressività che aveva messo nel soffiare le parole verso il microfono probabilmente aveva reso circa ogni parola incomprensibile ma confidava che prima o poi anche il suo programma Windows si sarebbe riavviato. Ma ora: «dov’era-» «el…oide?» ancora. «ao» alzò gli occhi al cielo, mano stretta a pugno a schiudersi dito per dito in un conteggio silenzioso. Il prof Winston. Tizio a caso. Tizio a caso ma con la voglia di vivere. Asiatica a cui avevano rubato l’anima. Mancava… chi mancava. AH «doppie punte?» aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah. Mano sul fianco e testa inclinata di lato, quindi, ascoltò il saggio consiglio della Barrow: «prova con una spaccata, funziona sempre» Beh, legit. Gesticolò vaga in aria, la musica a riprendere finalmente con l’ausilio di un Santino Rice riscopertosi DJ, e, spalle a muoversi a ritmo, tirò fuori l’arco da… posti mistici, lanciandolo in aria e facendolo roteare tra le dita come una ginnasta dalla vita parallela. «the realness» Destra a sorreggere l’arco e sinistra ad aprire la sacca delle munizioni, infine, avrebbe fatto fare un ultimo giro della morte all’arma prima di far leva sui talloni, sollevarsi in aria e scoccare una freccia alla spalla di Manila – concludendo con una bellixxima spaccata. «ta-ta-realness» #rest in peace Mitch.
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    'Cause that's what young love
    is all about, So pull me closer
    and kiss me hard, I'm gonna pop
    your bubblegum heart


    (6) DIFESA ELOIDE (niamh + eloide): ... balla
    (...3....2..) DIFESA MITCH (niamh + eloide): preme il pulsante
    ATTACCO MANILA (eloide + niamh): freccia [1/24]
     
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    (32) DIFESA MITCH: 19 (niamh) + 12 (eloide) = 31 (-1)
    ma ke fai lì impalato. Raven ti dà uno schiaffo, offesa.

    (6) DIFESA ELOIDE: 24 (niamh) + 1 (eloide) = 25 (+19)
    ATTACCO MANILA: 18 (niamh) + 11 (eloide) + 19 = 48
    DIFESA MANILA: 7 + 2 = 9 (-39)
    La freccia le si conficca nella clavicola mentre, dall'alto, al grido di «OH Y'ALL WANTED A TWIST, AY», Laganja Estranja vola addosso a Manila munita di taser. La frigge a puntino.


    MITCH: pensi di poter scappare dal lipsync, Mitchell Winston? Raven muove le dita in aria, e ti sfida con una nuova base.
    ELOIDE: nonostante la scossa assurda, Manila torna all'attacco - stavolta con il kampilan. Tenta di trafiggerti lo stomaco.
     
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    i've got 99 problems
    but killing in order to survive ain't one.

    sentite, detto tra noi, qui ci dovrebbe essere una bella intro in cui rob descrive come marcus si sia infine unito al gruppo nei sotterranei, gli sia apparso il tatuaggio sul dorso della mano, ohmygod che gioia è dello stesso colore di quello di mitchell, cristo anche incontro alla morte ci deve andare con il winston attaccato alle palle, ahabaha non pensa affatto a quando si sono baciati, mhhh guarda che bel gruppetto sono tutti minorenni compresi mitchell e niamh, poi si infilano tutti in un imbuto e blabla cadono come pere. O forse era l'intro di un altro gruppo, credo los copriremo solo se rob sopravvive all'infinita giornata che aspetta lei e - incredibile a dirsi - altri tre poveri questanti: brotell, babbi, questo è per voi.
    «perché non ci uccidete subito e la facciamo finita?» a marcus serviva una risposta, e alla svelta. perché se quelle streghe si aspettavano davvero che per difendere se stesso si sarebbe messo a lipsyncare aspettando l'applauso dal pubblico allora si sbagliavano di grosso. O forse no. In mancanza di altro, impossibilitato ad usare il machete direttamente su rupaul, forse guadagnarsi l'occasione di premere uno dei pulsanti attacco a disposizione dei partecipanti gli avrebbe risollevato il morale più di quanto a marcus sarebve piaciuto ammettere. «se esco di qui vi rifaccio i connotati meglio del vkstrk chirurgo estetico.» gggrrr! annuì rivolto a Yekaterina Petrovna Zamolodchikova - ma cazzo. - perché la donna facesse infine partire la musica e far iniziare l'agonia, le palpebre calate sugli occhi chiari come se quel gesto avesse potuto in qualche modo nasconderlo alla vista del mondo intero. Se ci fosse stato un buco ai suoi piedi, dritto giù nel tunnel per l'inferno, ci si sarebbe volentieri gettato di testa.
    And to the ones I love
    Know that you're the reason why
    I dare to live my life
    I dare to liberate my mind

    ma che, l'avevano scelta apposta quella cazzo di canzone?
    strinse gli occhi ancora più forte, marcus, muovendo le labbra seguendo il ritmo e le parole quasi la voce uscisse direttamente dalla sua gola, i polmoni in fiamme più per la vergogna che per lo sforzo. non lo voglil dire, pensò, quando il testo di adrenaline divenne troppo personale e simile ad una lresa per il culo, la somma di tutti i sentimenti che l'howl cercava di reprimere da mesi.
    You're running through my veins
    Make me come alive
    Make me come alive

    «Make me come alive»
    poi anche quello spettacolo terribile finì, troppe strofe dopo, e le iridi grigio azzurre del corvonero si ritrovarono ad osservare una Yekaterina sconvolta quasu quanto lui, convinta forse di aver piegato il ventinovenne prima ancora di cominciare la sfida. «col cazzo!» non aveva davvero altro da dire, marcus christopher howl, e nemmeno rob ormai giunta al suo punto limite di non ritorno. Prendendo esempio da niamh, che intravedeva con la coda dell'occhio agitarsi come un'angiulla nell'altra cabina, anche l'empatico - ma quando - iniziò a premere frenetico il pulsante del sostegno, passando subito dopo a quello con il disegnino della fiamma sopra (?), probabilmente pensando cosi di darsi fuoco da solo e risolvere senza ulteriori indugi la questione.

    marcus howl
    29, empathy
    born to kill
    ravenclaw, hitman


    (3) DIFESA MARCUS (marcus + niamh): lip sync e morte interiore
    (1) DIFESA SYL (marcus e niamh): pulsanteeeh
    ATTACCO ALASKA (niamh + marcus): pulsante fuoco
     
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    Ci voleva poco per rendere fiera la Barrow, e lo scuotimento di culo di Mitchell fu quanto di più bello avesse visto nelle ultime settimane. Tranne le tette di qualche passante, ma tralasciamo questi dettagli. Ora che aveva scoperto quel talento nascosto dell’uomo, non avrebbe mai più smesso di tormentarlo, sperava che la telecamera montata sopra di loro stesse riprendendo tutto per dopo. Certo, Niamh pretendeva le cassette, si sarebbe goduta quello spettacolo per il resto della sua vita. Aveva anche una mezza idea di vendere i video a youporn, tipo qualcosa sul fetish drag queen/culo del Winston - anzi, che idiota, le avrebbe vendute direttamente a Marcus. Era sicura che pur di metterci le mani sopra avrebbe pagato oro. «la prossima volta ti spogli? Per mar-» ah no, aveva prometto a Nicky che si sarebbe trattenuta dal fare commenti troppo espliciti sulla ship in progress. Non era certo una Stiles, che aveva quasi letteralmente spinto la Sincope l’uno nelle braccia dell’altro. «-te! Per marte» ma sì, erano tutti grandi fan del pianeta rosso e di Elon Musk, e poi lei si sarebbe denudata volentieri per l’imprenditore sudafricano – sì, aveva un debole per i dilf. Niamh batté estasiata le mani dalla performance della Dubois, finalmente un biondo che non era scemo! Tra suo fratello e Lucas ormai stava incominciando ad avere dubbi sul loro quoziente intellettivo, fatele causa.
    «certo che non mi dai mai una gioia» osservò la difesa dell’Howl con disdegno, piegando le labbra in una smorfia. Data la sfida avrebbe almeno potuto impegnarsi come tutti stavano facendo ed esibirsi, che ne sapeva lei, in una danza dei coltelli. Scoprire un po’ la caviglia? Oramai era chiaro a tutti che fosse solo il fratellastro di Sharyn, il gene del disagio doveva essere andato tutto alla bionda. La Barrow, oltre ad essere bellissima, era però una creatura compassionevole e non poteva lasciare che una pecorella smarrita si facesse male. Premette così il pulsante delle mance sia per lui che per Sylvester, riponendo più fiducia sul secondo perché la ripagasse con un bel balletto. E sapete cosa? «POKEMON SPETTRO VI EVOCO» quanto sarebbe stato fiero Stiles di quella menzione colta! Niamh si era imposta di provare tutti i bottoni prima della fine della sfida, così provò quello spettro su Alaska.
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    (3) DIFESA MARCUS (marcus + niamh): soldi
    (1) DIFESA SYL (marcus e niamh): soldih
    ATTACCO ALASKA (niamh + marcus): pulsante spettro
     
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    mitchell25 pa25 pd79 psARMA: pistola semiautomatica (0/24)
    niamh25 pa25 pd78 psARMA: pistola semiautomatica (0/24)
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    alaska20 pa10 pdk.o.attacco: --lupara
    katya10 pa20 pd50 psattacco: 3 (marcus) 6 (syl)rivoltella


    (3) DIFESA MARCUS (marcus + niamh): 1 + 16= 17 pd

    (1) DIFESA SYL (marcus + niamh): 7 + 9= 16 pd (+15 pa)
    ATTACCO ALASKA (niamh + marcus): 19 + 4 + 15= 38 pa
    DIFESA: 6 pd (-32 ps)
    Detox Icunt viene evocata da Niamh, e in tutto il suo splendore viene calata dal soffitto con una fune «detox…sexy…HEROIN» sussurra sensuale prima di spruzzare il profumo negli occhi di Alaska. La nuvola di profumo la stordisce momentaneamente, e nemmeno si accorge di Kennedy che la manda a fuoco con il suo lanciafiamme.

    [ATTENZIONE!] La cabina di Marcus si unisce a quella di Sylvester

    MARCUS: Katya non può lasciare che la tua dolce metà Mitchell sia il solo a cantare, così ti sfida a un lipsync
    SYL: a te, invece, tenta di sparare un colpo in testa.

    Edited by cocaine/doll - 27/5/2019, 11:00
     
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    Sylvester Lancelot Tragott // Not today Satan, not today
    Erano i fumi delle Pozioni incrostate nei calderoni vecchi di cent’anni a dargli quelle visioni, ne era sicuro. Perché dubitava con la forza di mille soli che fosse davvero sul palco di RuPaul Drag Race a tentare, con tutte le proprie forze, di fare un lipsync degno di questo nome e ad uccidere la povera Alaska.
    Cioè, non aveva nulla contro di lei, anzi—era una di quelle che gli facevano simpatia!! Non come Silky Chittesencula Ganache che, okay essere iperattivi – lo era anche lui – e logorroici, ma davvero guuurl, doveva imparare a tenere meglio le critiche o al massimo ignorarle con stile. Ogni puntata su Netflix era diventata un rolleyes per colpa sua; cioè, doveva solo prendere esempio da Vanjie e farsi i gran cazzi propri, no???
    E comunque, Branjie forever.

    Nemmeno il tempo di pensare alla sua ship del cuore, che l’apparizione di Deatox be like Madonna era riuscita a far fuori la Thunderfuck insieme al magico aiuto di Kennedy.
    «Nooooo! Ma perché!!? TI TERRÒ SEMPRE NEL CUORE ALASKY» bacio in cielo per non dimenticarla. Poi, quasi che si fosse ritrovato ad interpretare il ruolo di Sora in Kingdom Hearts -ma non nel III perché altrimenti rischiava di sboccare-, tutto intorno a lui prende a sfumare fino a ritornare nel buio, con la familiare sensazione di cadere nel vuoto «When you walk away, You don't hear me say please Oh baby, don't go» ora si aspettava di ritrovarsi nella piattaforma con su disegnata una delle principesse Disney, in attesa di poter scegliere il proprio Keyblade. Daje, sarebbe diventato un custode della luce.
    #einvece

    Con un tonfo, alla fine, si ritrova spalmato nuovamente sul palco, con le luci colorate a sparaflesciargli le cornee «Meh» cioè, adorava le Drag Queen, ma avrebbe davvero voluto possedere la chiave per aprire tutte le porte, sai che figata!! Non avrebbe più dovuto portarsi dietro il portachiavi. Ed il suo era così pieno di robine kawaii sugoi desu che non ci entrava nemmeno nella tasca.
    «Ohhhh!» Eureka! -ihihihih
    Ad ogni Queen uccisa c’era la concreta possibilità di ritrovare i propri compagni? Beh, era alquanto ovvio arrivati a quel punto; alzandosi in piedi aveva visto il viso di Marcus – forse sofferente perché, pikkolo ancielo, non era abituato ad essere una strong woman – e poi quello di Katya e «AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!» OMG. O M G «Yekaterina Petrovna Zamolodchikova» la commozione – celebrale – era così tanta da non prestare minimamente attenzione al compagno, ma solo per poco, giusto il tempo di asciugarsi gli occhi con il dorso della mano «BEST TRIP EVER! Marcus, non fare quel muso lungo!!11»

    Dopo di che, non prima di eseguire un acrobatico shablam per dimostrare a Katya di essere degno, si dirige verso il tabellone del menù, schiacciando il pulsante di Niamh per comunicare «NON INDOVINERAI MAI CHI È LA MIA QUEEN ORA!!» prima di premere l’altro pulsante per difenderla, facendo piovere i soldi – magari fossero stati veri, quanti funko pop avrebbe potuto comprarci… - e rifacendolo con quello di Eloide.
    «MA TU CHI HAI?? Aspetta, voglio provare» e via con il palmo della mano a pressare il pulsante per attaccare, a sua insaputa, Manila. Vera e unica vincitrice di All Stars. #noregrets

    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco
    Real is what you feel
    Feelings aren't real
    Put your money down
    It's your best spell to win
    RuPaul - The Realness
    27 y.o.
    Ex-Gryffindor
    Big fan
    #teamMissVanjie






    (4) DIFESA NIAMH (syl + niamh): soldi
    (9) DIFESA ELOIDE (syl + niamh): soldissimiH
    ATTACCO MANILA (niamh + syl): Preme il pulsante
     
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    Niamh doveva aver respirato un po’ della heroine di Detox, perché non c’era nessuna spiegazione logica per il delirio che la stava guidando. Era l’unica ad aver visto due ancieli scendere dal kielo, era possibile che avessero bruciato viva Alaska? Sentiva un certo caldo, in effetti, che fosse il fuoco o la droga non importava, doveva proprio sbottonarsi la camicia. Lasciò scivolare la mano sul petto, le dita ad indugiare per qualche secondo sulla scollatura già pronunciata – ok, non aveva tette, ma un minimo di sforzo ce lo doveva mettere. Ammiccò ad Alyssa, prendendo a disfare il primo bottone «tell me somethin', girl» aprì le labbra appena la voce di Trisha raggiunse delicata le sue orecchie, muovendosi per la stanza per recuperare il suo cappello da cowgirl brillantinato. «Are you happy in this modern world? Or do you need more?» ormai Niamh Barrow non esisteva più, un potente stregone di nome Lady Niv si era impossessato delle sue membra, facendole dimenticare il timore che provava per Alyssa. Sorrise melliflua alla donna, premendo le dita sulle sue spalle per alzarsi in punta di piedi «Is there somethin' else you're searchin' for?» un sussurro appena udibile, prima di perdersi nella vastità dello spazio. Alzò le braccia al cielo e prese a roteare per l’intera stanza come una trottola mentre Trisha continuava con la sua magia, ormai era così gone che prese la rincorsa e tentò una sforbiciata aerea. «uuOOOO OOOOhhhOOO OOHHHHH i’M oFF THe dEeP eNd wATch As I DivE iN» scivolò direttamente sul pavimento, braccia allargare a prendersi la gloria del pubblico mentre andava in visibilio «i’LL NeVER MeET The gRounD» aahhhHHHH E VAI DI PULSANTE, presa dalla passione sbatté la punta del tallone sulla console. Non una volta, almeno dieCI CENTO MILLE ma che gliene fregava a lei. «cRAsH THRouHG thE SuRFAce» prese a roteare la testa facendo volare il cappello in giro, già sentiva di non starci più capendo un cazzo ma NON. IMPORTAVA perché era arrivato il vero pezzo forte «UER fffFFFAR FrOM the ShALLow NAAAuuuuuUU» con un balzo si rimise in piedi, buttandosi sulla console per twerkare a tempo con la musica – probabilmente stava schiacciando tutti i bottoni disponibili, ma sapere cosa? IN THE SHALLOW IN THE SHAAAAHAHAHALLOW
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    I push through the pain, rise from the flames That's how you know I’m a fighter You won’t see me quit, no, I'm not giving in
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    (4) DIFESA NIAMH (syl + niamh): lady niv

    (9) DIFESA ELOIDE (syl + niamh): pulsante
    ATTACCO MANILA (niamh + syl): pulsante acqua
     
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    (4) DIFESA NIAMH (syl + niamh): 4 + 10= 14 pd

    (9) DIFESA ELOIDE (syl + niamh): 3 + 16= 19 pd (+10 pa)
    ATTACCO MANILA (niamh + syl): 22 + 3 + 10= 35 pa
    DIFESA: 5 pd (-30 ps)
    Un tremore scuote la cabina di Eloide e dalle travi del pavimento emerge in tutto il suo splendore Kris Jenner. La momager è troppo impegnata per prestarvi attenzione, non vedete che è al telefono? «cosa? kylie si è fatta mettere incinta di nuovo? cristo kim-» come a notare di essere osservata si volta verso Manila, le rivolge uno sguardo disperato prima di agganciarla al suo braccio «no, non ti preoccupare ho trovato una sostituta» non capite bene cosa succede, e di certo non impedite alla Jenner di sparire con la drag queen. Non ha importanza, perché non ha più speranze: la sua anima appartiene alle Kardashian ormai.

    [ATTENZIONE!] La cabina di Kami si unisce a quella di Eloide

    NIAMH: Alyssa è infastidita dalle tue moleste sessuali, così decide di infilarti il gari nel ventre
    ELOIDE: Valentina tenta di convincerti con l'empatia a limonare Kami, lo sa che per te è una sorte peggiore delle sue lame.
     
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    KAMIKAZE: -20 ps
    Non vieni decapitata, non ancora, ma il ventaglio di lame di Valentina ti apre un enorme squarcio sul petto, che inizia a sgorgare sangue copiosamente.

    KAMI: Valentina sorride, e mettendosi in posa ti sfida di nuovo ad un lipsync.
     
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