young and menace

Non era colpa di Sersha se la sua sopportazione per gli esseri umani non era mai stata ottima, e l’aria di Bodie non aveva fatto altro che abbassarla a livelli drammatici. Dopo un po’ vedere sempre le stesse facce da culo e i soliti due luoghi che la cittadina aveva da offrire, avrebbero fatto impazzire chiunque - menomale che la Kavinsky lo era già quindi no prob. Ciò che quel giorno fece scattare l’interruttore della ragazza furono i vippini, delle creature troppo stupide per anche solo esistere, ma che in qualche modo convivevano con le leggi della natura. Vedete, la bionda si trovava nella versione povera di un saloon con la sua gang e non stavano impiegando il loro tempo in nulla di utile, se non progettare come fare cerchi nel grano. Uno stato di calma ancestrale, il loro, prima della venuta dei vippini, che quasi buttarono giù la porta dalla violenza con cui entrarono. Eppure, Sersha non prestò loro particolare attenzione, preferendo tornare ai suoi piani di controllo della popolazione. Non capiva l’hype per quei cinque coglioni, dato che non erano né simpatici e né utili alla società: zappavano? No. Spacciavano droga? No. Ecco dimostrata la loro inutilità in due semplici mosse. Le incominciarono a girare davvero tanto le palle quando si piazzarono nel tavolo dietro di loro, gli schiamazzi simili a quelli delle oche a perseguitarla per interminabili minuti - sapete cosa? Provò persino a meditare pur di calmarsi, ma alla fine le loro urla e lo stronzo che li stava fissando era diventato troppo per loro «ma cosa guardi, coglione» scattò dalla sua sedia, alzandosi in piedi per mostrargli che era seria. E va bene, il suo metro e un cazzo non erano particolarmente minacciosi, i suoi coltelli però lo erano «bro frate ma la nana sta parlando con me?»
E basta
Ne aveva avuto abbastanza
Con un balzo si buttò contro James, il primo pugno a colpirgli la mascella, e poi un secondo sul naso. Avrebbe potuto continuare tutto il giorno, Kentucky, pur di togliere quel ghigno dalle labbra del ragazzo.

Everybody thinks that I'm crazy
I don't care, I'm not listenin'
I'm a freak, it's fucking amazing
So come be free, be a freak like me

kentucky jagger
sersha kavinsky