2119: lakshmi

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    It's fate, not luck.

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    lakshmi
    yoann jackson - roman glücksburg - asa kaplan - adrien tanaka - shot happens - wath happens


    Non avete alcuna certezza, Viaggiatori temporali o dimensionali che siate: andare a Salem, cento anni dopo i vostri compagni, non assicura alcuna risposta certa sul vostro futuro, ma quale altra possibilità avete? Quale altra speranza avete? E quando pensate di separarvi, di lasciare al sicuro i più fragili – coloro ad un soffio dalla morte; le bambine, certo che altri rimarranno con loro per proteggerli – vi viene messa di fronte un’altra scottante verità: non c’è certezza, che torniate. O quando lo facciate: se cercando Lafayette e Lancaster rimaneste incastrati nell’universo alternativo, con il tempo a sbeffeggiarsi di voi e scorrere in maniera diversa, al vostro ritorno potrebbe essere tardi. Troppo tardi. E se c’è una minima, minuscola!, possibilità che possiate davvero tornare a casa…non potete che concordare con la logica esposta.
    Perché alla fine, è l’unica scelta che avete.
    Chi abita il 2119 da tutta una vita, vi riferisce quel che è successo all’antica scuola di Magia – ma non vi prepara allo spettacolo che vi si para innanzi agli occhi nel momento in cui gli Altri praticano il rito del Trasporto.
    Il buio non dovrebbe stupirvi. Le sette ore di differenza da un continente all’altro, gravano in una notte densa terribilmente, disperatamente, silenziosa, quasi l’intero universo stesse trattenendo il fiato prima di sbuffarlo in tempesta. Tutto sembra immobile, alieno, nel luogo che il secolo precedente ha ospitato i vostri amici - la vostra famiglia.
    Dopo l’esplosione del Dicembre 2017 in cui i Traditori sono stati dichiarati morti, la scuola non è mai stata ricostruita. Le macerie paiono macabri fiori schiusi in Primavera a costellare un prato un tempo verde smeraldo; i lampioni, entro cui fuochi fatui guizzano beffardi, delineano il percorso che porterebbe alle porte dell’istituto, se solo ve ne fossero ancora. Una fitta nebbia, di cui nessuno sa quanto vi sia di artificiale, e quanto di scenico per propaganda, vi scivola nei polmoni e sugli occhi, ovattando suoni e forme e dandovi l’illusione di essere gli unici superstiti. Giace scomposta, la scuola di Salem; una parte, ancora integra, sembra invitarvi ad entrare - e sapete, per sentito dire, di non essere gli unici ad aver percepito l’inquietante e tentatore canto dell’azzardo.
    La zona, dichiarata chiusa al pubblico dopo diversi incidenti avvenuti nel 2026, è divenuta leggenda e spauracchio per bambini: si dice che all’interno di Salem i corridoi si snodino in Labirinti machiavellici, gonfi di creature vomitate direttamente dai vostri incubi; che i maghi più pericolosi, i ricercati, abbiano ivi trovato dimora, e non attendino altro che un passo falso per mietere nuove vittime; che i pazzi, gli stravaganti, abbiano trovato una casa dove poter adempiere al loro destino, fatto di torture ed urla nella notte. Che sia infestata, da fantasmi del passato e del presente. Il tutto, porta ad unica e univoca conclusione, indipendentemente dalla storia celata alle spalle: chi vi entra, non ne esce mai.
    Ovviamente: «dobbiamo entrare»
    Lo fate, perché - quale altra scelta avete? Rimanete stretti gli uni agli altri, un fronte compatto a muoversi armonico. Bacchette, magia, torce; qualunque sia lo strumento utilizzato, i fasci dorati incrociano i vostri passi tracciando forme che potrebbero esserci, ma è assai più probabile non sia così. Pezzi di statue, maschere abbandonate - vestiti laceri, computer. Manichini? Rabbrividite, ma il passo è stabile.
    E andata avanti.
    Avanti.
    Ci siete tutti?
    Sì; e allora, avanti.
    Fino a che di fronte a voi, memori di altre avventure, non si diramano sette diversi corridoi.
    Qualcuno ci prova, a proporre di non dividersi. Voci deboli, ma determinate: cedete solo quando, infine, non giunge l’ammissione.
    Nessuno sa quale sia la strada giusta. Potrebbero esserlo tutte; potrebbe non esserlo nessuna. Potrebbe esserlo solo una. E come dividersi, domanda qualcuno? Dall’universo alternativo, non fidano né dei Viaggiatori, né degli abitanti di quel futuro; i Viaggiatori non possono fidarsi delle ombre di un’altra vita, e chi abita quel mondo – beh. In ogni caso, non avrebbe molto da perdere, ma non è intenzionato a perdere di vista i propri amici, per una guerra che non li riguarda.
    Il suggerimento giunge quasi in un sussurro. Quasi divertente - tanto da sembrare uno scherzo. Le scuole elementari magiche hanno adottato sin dagli albori un metodo per prevenire il bullismo che colpisce i bambini quando entra nel loro vocabolario la parola gioco di squadra, utilizzando un neutro, semplicissimo, incantesimo, sottovalutato ma importante. Tale magia segue la logica di ogni genere di magia, irragionevole ma funzionale, e sceglie i membri di una squadra basandosi sulle eguali possibilità di ciascun membro.
    Vi prendono per il culo?
    Sperate davvero di sì, ma sapete - vedete che la risposta è no – e sentite di non avere altra scelta, perché quello dell’incanto non è un suggerimento: è un obbligo. Nel palmo di ciascuno di voi appare una moneta; coloro che possiedono la moneta del medesimo colore, fanno parte dello stesso team. Potete provare a scambiarla, ma non funziona. Nel momento in cui la moneta cambia proprietario, cambia colore assumendo quello della squadra originale.
    Coloro esclusi dalla partita verranno scortati da Ron Parker nelle retrovie; seguiranno uno dei gruppi, ma ad una debita distanza di sicurezza: sono al sicuro, per quanto possibile.
    Se, possibile.
    Ed anche se non vi piace, ed anche se non vorreste, non vi rimane che salutarvi. Se c’è davvero, davvero, la possibilità di porre fine a quelle pazzie, dovete provarci. Dovete fidarvi.
    E dovete pregare, nell’imboccare uno dei corridoi, che sia abbastanza.

    Tenete le mani premute sulle mura per farvi strada, cercando di seguire una via tracciata dalle pareti crollate; la via è impervia, le rovine ostacolano il vostro quieto vagare per i corridoi di Salem, fino a quando non vedete una luce innaturale, ed avvertite una lieve brezza sulla pelle. Non avete alcuna idea di quanto siate saliti, o di dove siate; sapete solo che la nebbia si dirada, lasciandovi intravedere quello che una volta doveva essere stato un giardino interno della scuola americana – sono però ormai centodue anni che il suo perimetro destro è crollato, e con sé buona parte della scuola, lasciando quel trascurato cortile ad affacciarsi su alte macerie. Rischiarata dalla fioca luce lunare, notate una costruzione al centro dell’architettura: avvicinandovi per studiarlo, questo si accende. Altro non è che un lampione magico, che in men che non si dica illumina tutto l’ambiente.
    «chi ha acceso il lampione?» la voce, viene dal lato opposto al vostro: una lunga vetrata, coperta da cartoni con chiari segnali dipinti di divieto d’accesso, si apre, mostrandovi dietro di essa un’aula. O meglio, quella che doveva essere stata un’aula: vedete degli strani macchinari, luci lampeggianti – un laboratorio?
    La risposta viene quando cinque individui, con al guinzaglio dei prototipi di persone, escono dalla vetrata. Un giovane tatuato tiene stretta a sé una donna dai piedi cibernetici ed enormi, ed una strega con un enorme cappello vi guarda da dietro gli altrettanto giganti occhiali da sole, stringendo un rottweiler dal muso robotico; un tarchiato uomo senza collo, antico, è vicino ad una bionda dal busto completamente in acciaio inossidabile, e poco distante quello che sembra un imprenditore di mezza età ha al guinzaglio una bellissima donna dai lunghissimi, vibranti ed autonomi capelli d’oro puro.
    «oh, non li maltrattiamo!» alza le mani una ragazza, gli abiti da cheerleader a svolazzare nel vento mentre vi si avvicina – e con sé, un aitante ragazzo con delle abnormi mazze chiodate al posto delle braccia. «sono volontari per delle sperimentazioni, solo che… mh, sono instabili» lo dice con leggerezza, lei. La stessa che usa per continuare: «già che siete qui, vi andrebbe di aiutarci a provarli?»
    Per loro, la risposta è sì.

    yoann25 pa25 pd80 psARMA: revolver | potere: medium
    roman20 pa20 pd70 psARMA: fucile
    asa15 pa15 pd60 psARMA: demon carver
    adrien15 pa15 pd60 psARMA: fioretto
    shot h.10 pa10 pd50 psARMA: ak-47 | POTERE: mimesi
    wath10 pa10 pd50 psARMA: mitra
    brad & angelina25 pa25 pd70 psattacco: 21 + 13 (yoann)pistola | geocinesi
    mila & shiro20 pa20 pd60 psattacco: 2 + 9 (roman)katana
    maurizio & maria15 pa15 pd50 psattacco: 6 + 1 (asa)frusta | telepatia
    fedez & ferragni15 pa15 pd50 psattacco: 9 + 13 (adrien)chakram | telecinesi
    the lady & luc10 pa10 pd40 psattacco: 6 + 8 (shot)lanciafiamme
    archie & hiram10 pa10 pd40 psattacco: 8 + 1 (wath)mazza da baseball


    YOANN: Brad evoca delle liane dal terreno per stritolarti, mentre Angelina usa i tuoi capelli per infilzarti.
    ROMAN: Mila si fa lanciare in aria da Shiro, per poi schiacciarti in testa con la katana.
    ASA: Maria e Maurizio ti guardano, ti giudicano, ed effettivamente la donna cerca di metterti in soggezione mentre Maurizio vuole prenderti a frustate.
    ADRIEN: la Ferragni cerca di distrarti con la foto di suo figlio Leone, mentre Fedez ti lancia il chakram per staccarti un braccio.
    SHOT: The Lady ti lancia un disperato yabai, aizzando poi il suo fido cagnolino per maciullarti.
    WATH: Archie cerca di stordirti con un confundus, mentre Hiram la cui testa è completamente robotica, cerca di disintegrarti con il suo sguardo laser.

    ┉┉┉ info. potete fare un solo attacco per post, e massimo due difese. A meno che non ci sia un solo PNG, solo un massimo di due PG può attaccare lo stesso nemico. Vi ricordo sempre di parlare al condizionale, e mai auto determinare le vostre mosse. Più postate più potrete guadagnare PE, e viceversa.
    Ricordate che potete usare solamente incantesimi del vostro livello [INCANTESIMI - POTERI] - e no, non c'è il limite di utilizzi del vostro potere come scritto nella pagina, potete usarlo quanto volete. Plus, ogni 10 post (del pg, non della slot) i pg a livello master avranno diritto ad una SUPER, differenziata da potere a potere; i maghi, a seconda che il loro potenziamento sia di pa o pd, potranno fare un incantesimo di guarigione che ridia tot ps (variabili a seconda del livello del pg da curare) o attaccare due png anzichè uno.. [P.S.: le granate possono essere utilizzate contro più di un PNG, ma il loro danno si dimezza. Se viene estratto, ad esempio, 9, contro un png farà danno 9, contro due png 4, contro tre png 3]
    Dopo 48 ore dall'ultimo fateggio, se il vostro PG non viene difeso da altri personaggi e non avete postato per difendervi autonomamente, ai vostri PS ne verranno sottratti tanti quanti sono i PA dell'avversario (es: Tizio attacca Sempronio con un Expelliarmus da 10 PA; Sempronio non si difende entro le 48h, quindi ai suoi Punti Salute di partenza, ne vengono sottratti 10). Nel caso si dovesse arrivare a 0 PS il pg rimane "bloccato" per 48 ore durante le quali non può postare; dopo le 48h, può riprendere a postare, ma con la metà dei punti salute.

    ➞ combo. gli attacchi/le difese combo fra più personaggi, devono essere postati a massimo due ore di distanza.

    ➞ spoiler. specificate sempre sotto spoiler l'attacco/la difesa + numero munizioni usate.

    ➞ è obbligatorio. mandare del tutto K.O. i nemici, quindi farli arrivare a 0 PS.
    Se non riuscirete a concludere l'ostacolo in tempo, ve lo trascinerete anche a settimana successiva, quindi l'accanimento terapeutico è caldamente consigliato. Se, al contrario, riuscirete a finire prima delle 23:59 del 24.05, avrete la possibilità di raccogliere BONUS che potranno influenzare i punti (attacco; difesa; salute) del vostro personaggio fino a che non sarà scoccata l'ora per il balzo epoca.

    avete tempo fino alle 23:59 del 24/05 per postare.

     
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    Se fosse stato un altro sarebbe rimasto a casa. Perché? Perché no. #rekt
    Ma chi glielo aveva fatto fare? Ah, sì. Shot. Equannomai. Tutte le disgrazie della sua vita erano colpa di suo fratello; per carità, gli voleva bene – ma non troppo, cioè, il giusto – ma alle volte era un tale cagamento di minchia che non sapeva nemmeno il perché ancora non gli avesse dato un colpo in testa con la mazza da baseball. A pensarci bene non avrebbe corso nessun rischio in particolare, se non quello di tramortirlo; alla fine, intelligente non lo era. La botta avrebbe solo disperso quei pochi neuroni ad abitare lo spazio vuoto in mezzo alla fronte del minore e quindi niente, daje, tuttappò.
    Non aveva il cuore di fargli male, c’aveva pensato già la vita.

    «Dopo che tutte queste vaccate del tempo saranno concluse, me ne andrò in vacanza a Honolulu come Mago Merlino. Eeeeh sì, farò le valige! Non mi vedrai più, Shot» niente più missioni swag o suicide come quella. Aveva una certa età e un passato da militare alle spalle, ci aveva lasciato un braccio sul campo di battaglia! Nope, basta così. Ultima missione, poi vafancù.
    Magari, invece, gli sarebbe semplicemente venuto un infarto; come cazzo era possibile che un lampione, nel bel mezzo del nulla cosmico, in una struttura dimenticata da Dio, potesse accendersi così all’improvviso? Quei cazzo di maghi, sempre con il bidibibodibibù pronto per far danno.
    «Nella prossima vita, non voglio nascere» direttamente, per evitare ogni problema.

    Ed evidentemente i problemi c’erano eccome, nascosti dietro una vetrata. Ma loro, da bravi spavaldini, avevano per caso pensato di non avanzare e andare a fanculo da un’altra parte???? EH VOLEVI.
    Cinque loschi individui, uno più brutto dell’altro – il nano senza collo era quasi… tenero con quel “boni, ‘ttate boni”, se non fosse stato per l’accompagnatrice dallo sguardo assassino – sembravano intenzionati a farli rimanere lì per sempre. Tipo… le bambine di Shining. Si chiamava così quel film super antico che aveva visto una volta al campo??? Boh, vabbè, sti cazzi.
    Non aveva assolutamente idea di cosa il tizio avesse urlato nella sua direzione – confundus? Confindus?? Fidus! Voleva dei bastonini di pesce?? – ma sapeva riconoscere un laser quando ne vedeva uno.

    Per questo, con uno scatto atletico non come Virgil nell’altro gruppo che pare una patata con i piedi quando cammina tenta di schivare il desiderio di pesce di Archie e lo sguardo penetrante dell’altro, afferrando Roman di passaggio per evitargli un trauma celebrale causato dalla schiacciata di quei due pallavolisti che, era evidente, avevano smesso di crederci da un po’.

    «Si ma già mi avete rotto il cazzo e per rompermelo così veloce o vi chiamate Shot pure voi o non so» perché suo fratello aveva il primato ed era stato imbattibile prima di quel momento.
    Animato dalla voglia di tornarsene a casa il prima possibile, impugna il mitra e lo punta verso i loschi figuri, tentando di colpirli.
    I would love to slap you right now
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco


    (9) DIFESA WATH (wath + shot): schivata molto atletica
    ATTACCO ARCHIE E HIRAM (wath + yoann): Pew pew con il mitra
    (11) DIFESA ROMAN (wath + yoann): lo afferra al volo mentre schiva
     
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    this is a beautiful title
    papaya banana look at my iguana
    «ADRIOOONN» come un koala col suo fidassimo albero di eucalipto, il ragazzo si abbarbicò sul francese - poco importava che lo superasse per stazza e altezza; era il principio che contava. «non mi piace il futuro. Riportami a casa» abbandonò la testa sulla sua spalla «in braccio» e così com'era certo che l'amico, col suo solito sorriso da "lo faccio per i soldi e avere una vita agiata quindi non posso spaccargli la testa", gli avrebbe detto che sticazzi già ci stavano provando, a tornare nel loro mondo, Roman sapeva che l'unico modo per uscire da quella scuola di merda con tutti gli arti al proprio posto era stringere i denti e andare a cazzo duro contro i nemici.
    Non letteralmente.
    Forse.
    Si staccò dal Tanaka con un sospiro sconfitto, gli diede uno schiaffetto sulla guancia e un bacio in fronte, e restandogli appiccicato al culo (wink wink) guardò un po' com'era la situa. Non è che si fidasse molto di quel "non li maltrattiamo", anzi. Gli esperimenti sembravano piuttosto incazzusi, per i suoi gusti. «questo sarà un fantastico nuovo numero del The prince's diaries» la sua bellixima serie di webcomic dove raccontava le proprie (dis)avventure come principe della (arianna non lo ricorda e sta ridacchiando da sola come una psycho per la carenza di sonno; credo norvegia? domani controllo) «secondo te posso prendermi qualche licenza d'autore e aggiungere un limone duro?» si voltò verso il ragazzo, il naso a sfiorare il suo mentre ammiccava esageratamente mordendosi il labbro. Imbarazzante, più che secsi, ma sono punti di vista; gli piaceva credere di essere troppo attraente per non piacere sempre. «forse non dovrei mentire ai lettori, e paccare qualcuno e basta. Ti offri?» e come ogni volta che si avvicinava tanto alla linea di non ritorno, Roman si ritrasse, ridacchiando leggero. Sapeva di non dover superare quel flebile confine con Adrien, e principalmente perchè non sarebbe riuscito a tornare indietro. Andava bene flitare, ammettere che era la persona più importante della sua vita (ciao bug tvb bro), ma erano tutti scherzi, fintanto che non si andava nel fisico. A quel punto, avrebbe dovuto iniziare a mentire davvero, per non spaventare il franco asiatico e farlo fuggire al love-radar.
    Senza contare che era certo al novanta per certo che Adrien non provasse niente di romantico per lui ma solo per i suoi soldi, quindi perchè complessarsi tanto??
    «YATTA!» Alzò lo sguardo al familiare grido di battaglia, restando affascinato a guardare Mila volargli addosso... per poi spostarsi di un passo a destra all'ultimo, se siamo fortunelli senza farsi male ma lasciando che la katana si piantasse a terra. «sorprendente» mormorò. Non aveva prestato molta attenzione ai nemici, se doveva essere sincero, e notò solo allora!! THE LADY !!! «grande fan!!» avvicinandosi di corsa a lei, avrebbe per sbaglio spinto via il ragazzo sordo. Eh, Roman aveva la soglia dell'attenzione di un bambino di cinque anni, e non riusciva a concentrarsi su troppe cose. «un passato top secret e un futuro molto complesso» imbracciò meglio il fucile, e facendolo l'avrebbe dato in faccia a Luc. Ops. «il suo english humor non la smentisce mai»
    ROMAN GLÜCKSBURG
    (fake) royal baby- poi aggiorno

    strategy! jay twentysix joey plus sandy
    i dont really remember beyond this ciao




    (11) DIFESA ROMAN (wath + roman): si sposta

    (34) DIFESA YOANN (yoann + roman): lo scansa

    ATTACCO THE LADY E LUC (roman + shot): fucile in faccia a luc


    CODICE
    (9) <b>DIFESA WATH (wath + shot):</b>
    <b>ATTACCO ARCHIE E HIRAM (wath + yoann):</b>

    (14) <b>DIFESA SHOT (shot + yoann):</b>
    <b>ATTACCO THE LADY E LUC (roman + shot):</b>

    (11) <b>DIFESA ROMAN (wath + roman):</b>

    (34) <b>DIFESA YOANN (yoann + roman):</b>


    Edited by finger-guns - 20/5/2019, 21:33
     
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    My anaconda don't
    want none unless you got buns, hun.
    «Dopo che tutte queste vaccate del tempo saranno concluse, me ne andrò in vacanza a Honolulu come Mago Merlino. Eeeeh sì, farò le valige! Non mi vedrai più, Shot» con quali soldi?, avrebbe voluto chiedere Shot, ma lungi da lui distruggere i sogni di gloria del fratello. Gli sorrise piuttosto, accondiscendente, così avrebbe potuto fare con un bambino con gravi disturbi mentali o una pecora «ceeeerto» lo circondò con un braccio, lasciandogli un lieve pat pat sulla spalla prima di mollarlo per avvicinarsi al lampione magiko «altro che 'alexa accendi sto cazzo'» commentò, riparandosi gli occhi con una mano ma continuando a fissare la luce con sincero interesse. «Nella prossima vita, non voglio nascere» «euulà, ma ti hanno concepito proprio per cagare il cazzo non c'è altra spiegazione» voleva bene a Wath, davvero, solo che condivideva l'idea che avesse seriamente bisogno di una vacanza. Per quel che ne sapeva, suo fratello aveva bisogno di una vacanza da praticamente quando era venuto al mondo: viveva col culo stretto, sempre in ansia, sempre preso male dalla vita. «e scialla bro, sei ancora giovane, abbastanza carino» non saprei descriverlo meglio in questo momento, ma il gesto con cui accompagnò quella frase era simile a quello del 'meh, quasi quasi', mano in orizzontale ed oscillazione a destra e a sinistra (??) «te la puoi fare una scopata di rilassamento, poi ti aiuto io tranqui» dove lo trovava un altro fratello così attento alle sue esigenze, dove?
    Decise che gli avrebbe persino lasciato un momento per ponderare la sua offerta, affiancando Yoann e attirandolo a sé con un braccio «c'è un lampione che si accende da solo» annunciò fiero, accorgendosi solo dopo qualche istante che «ah giusto: sei sordo, mica cieco» e, col linguaggio dei segni, gli spiegò che le patate erano difficili da sbucciare senza l'apposito strumento. Ancora immerso nel suo sproloquio, quasi non si accorse delle figure apparse oltre la vetrata. «mi sa che ci tocca rimandare il dibattito pelapatate o pelacarote ad un altro momento» mormorò, poggiando la mano sul manico dell'AK-47. Scrutò le new entries una per una, provando a captarne le potenzialità per poterle, all'occorrenza, rigirare a proprio vantaggio: un geocinetico, un telecinetico ed un telepate. «già che siete qui, vi andrebbe di aiutarci a provarli?» ed anche per Shot, la risposta era s«ì ma i soldi?» le priorità erano molto chiare: 74 centrimetri di lunghezza per la valigia piena di banconote. «io gratis non faccio un cazzo» per chi l'avevano preso, Madre Teresa di Calcutta? Vabbé che prima di pagare un viaggio al fratello avrebbe dovuto saldare un paio di debiti e riparare il tetto di casa, ma se si fosse messo ad accettare lavori senza compenso ci avrebbe messo una vita prima di raggiungere l'obiettivo Wath-fuori-dalle-palle.
    «cosa» intendiamoci: Shot non ne capiva un cazzo di niente di incantesimi, e per lui tutto quel 'yabai yAbAAI YABAI' era più arabo del linguaggio dei segni di Yoann, perciò fu verso di lui che si voltò: «ma mi vuole menare, non l'ho capito?»«ah ochei» si chinò ad afferrare il cane, tenendolo con le braccia tese dinanzi a sé per evitare che gli mordesse la faccia. Poi, senza ulteriori indugi, lo lanciò dritto contro la sua legittima proprietaria «DEVO METTERTI IN RIGAH!!» semicit.
    E, dopo averla messa in riga, si sarebbe voltato verso il fratello - probabilmente Wath la morte avrebbe anche potuto prenderla come una manna dal cielo, ma a lui serviva qualcuno con cui dividersi i turni delle pulizie di casa, perciò «signor Hiram, quale o n o r e» lo prese sottobraccio, tirandolo a sé per distoglierlo dal proposito di incenerire il minore degli Happens «spoiler alert: ma lo sa che ad archie la lotta in realtà fa schifo e si finge entusiasta solo per bombarsi sua figlia?» diretto e sincero, così come mamma lo avrebbe voluto.
    shot happens
    29 . muggle . mimetic
    This one is for my
    bitches with a fat ass
    in the fucking club.
    I said, where my fat ass big
    bitches in the club?


    (9) DIFESA WATH (wath + shot): rivela ad hiram che ad archie la lotta in realtà fa schifo e si finge entusiasta solo per bombarsi sua figlia
    (14) DIFESA SHOT (shot + yoann): afferra il cane
    ATTACCO THE LADY E LUC (roman + shot): e lo lancia contro la lady
     
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  5. deaf/ected
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    Hey child
    Let your neon lights Keep shinin' bright
    «yoann…» il Jackson, gli occhi fissi sulla costruzione al centro del cortile ed il muscolo cardiaco a strepitare per spaccare la gabbia toracica, cercò di ignorare il fantasma, fingendo di non vedere né lui né il labiale a chiamare il suo nome: si era affezionato allo sperduto spettro, probabilmente dal momento stesso in cui era entrato nella sua vita – incapace, il francese, di non prendere a cuore una causa evidentemente tanto persa come quella -, ma l’ultima cosa di cui avesse bisogno in quel momento era aggiungere l’ansia cronica ed illimitata di Immanuel alla propria.
    Si era posto volontariamente in prima fila, quando aveva saputo del varco dimensionale che s’era aperto nel bunker; non aveva esitato un solo secondo, a prendere lo stretto indispensabile e correre laddove era stato richiesto aiuto – indipendentemente dal fatto che non lo avessero chiesto a lui di persona: era discreto, Baptiste, e nelle vite altrui abitava costantemente nelle retrovie, sugli spalti a fare il tifo, ma questo non gli aveva mai impedito di essere tra i primi a scendere in campo quando che fosse stato necessario. Non gli serviva il via libera, per porgere la propria mano e far vedere che, a prescindere dalla situazione, si poteva contare su di lui.
    Ed era lampante, che i Viaggiatori avessero bisogno di tutto l’aiuto possibile. Senza contare, poi, che non avrebbe mai, mai potuto neanche soltanto immaginare di lasciare che la sua fratella sorellina partisse per Salem alla volta di una missione potenzialmente rischiosa - tanto bastava, a Yoann, per scattare sull’attenti – senza di lui, o rimanere a Parigi pensando che Gamal, Shot, Vin, Will e Jamie stessero rischiando la vita dall’altra parte del mondo. Era inconcepibile.
    Il fatto che avesse tutte le buone ragioni del mondo per essere in America quella notte, che fosse carico in tutti i sensi possibili ed immaginabili, non poteva di certo significare non avesse affatto angoscia. Di situazioni - di vite - al limite della realtà, il venticinquenne ne aveva viste parecchie, scivolando da sotto i ponti più umidi alle case più squallide per donare un’esistenza più dignitosa a chiunque, che se la meritasse o meno; di risse, che fossero o no giustificabili, ne aveva vissute sulla propria pelle più di quanto quest’ultima portasse i segni, pronto ad offrirsi come carne da macello nel momento in cui, al posto suo, sarebbe stato colpito un ragazzo la cui unica colpa era stata trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, nella vita più errata: sapeva incassare un colpo, sapeva rispondere a dovere.
    Era buono, Yoann, ma non uno sprovveduto – e non era per se stesso, che all’accendersi del lampione il nodo alla gola si fece più stretto e concreto.
    «continuo a credere, ed a ripeterti, che avremmo fatto meglio a rimanere a casa – mi pareva di avertelo detto che queste cose vanno sempre a finire a merda, ho gli screen! -, ma… vado a controllare?» le palpebre a celare la vista agli occhi celesti, lo psicologo scosse lieve la testa – non aveva alcuna idea di che cosa potesse esserci oltre il lampione, ma non avrebbe mandato il ragazzo a controllare nonostante fosse un fantasma ed era, a scanso di equivoci, particolarmente difficile che gli succedesse qualcosa: stupidamente avrebbe voluto che nessuno si azzardasse a proseguire, ma sapeva di star chiedendo troppo -, prendendosi quell’infinitesimo di secondo per pensare, privo di due sensi su cinque.
    Era per Callie, per la moneta dal colore diverso dal suo, che il battito si faceva tachicardico – per Gamal e Vin, che almeno avevano la stessa tonalità della lumocineta. Per l’Hamilton ed il Barrow, così lontani da fargli perdere la diretta live sulla proclamazione del loro amore. Per Shot, che era scemo come il fratello aveva già vissuto gli orrori della guerra, ed avrebbe voluto poter fare di tutto per impedirgli di riviverli. Per Neeve, che chissà dov’era – li aveva seguiti? Era rimasta nel bunker? Nel bunker c’era mai stata?
    Perché la lugubre aria di quella parte crollata di Salem, non poteva che consolidare l’idea che il suo fido spettro aveva su quelle situazioni.
    Ma ci sperò fino all’ultimo secondo, che riaprendo gli occhi potesse dire d’essere, lui come i suoi compagni, al sicuro.
    «manco pe ‘er cazzo» fine e sintetico come suo solito, Immanuel rese perfettamente l’idea che Yoann ebbe puntando lo sguardo dall’altra parte del giardino, ma che troppo educato non si sarebbe mai permesso di espletare.
    Non che… non che capisse realmente cosa stava accadendo; vide solo una dozzina di figure, alcune mezze robotiche ed altre animali («aw un cagnolino!»), e basta. Per quanto lo riguardava, la scena era paragonabile a quella di Dot Pixis che parla alla gente del Wall Maria da cinquanta metri d’altezza: se non c’erano balle di fieno a rotolare nello spazio tra i due schieramenti, era soltanto perché il periodo del far west s’era concluso una decina d’anni addietro. Si indicò più volte l’orecchio, ondulando l’indice come un metronomo davanti a sé, nel disperato tentativo di far loro capire non li sentisse; oh, completamente inutile. «che hanno detto?» domandò in un sussurro all’Happens più biondo, le braccia incrociate sul petto e la testa piegata nella direzione dell’altro. «ah, ma…» si morse le labbra, battendo languido le ciglia un paio di volte. «ci attaccano? rude» cioè io boh, nemmeno una chiacchierata? Un salutino?
    O forse lo avevano fatto ma non li aveva sentiti? Non era il tipo da fare la vittima per la propria disabilità, ma damn boi. «scusate ma… chi siete?» la cortesia prima di tutto. Avrebbe anche voluto chiedere loro se avessero voglia di parlarne, trovare un accordo e magari lasciarli passare perché oh, si erano solo persi, ma meh - la risposta pareva sarebbe stata un no. Almeno così dedusse, quando sentì la terra smuoversi sotto i suoi piedi: così, mentre Roman s’impegnava a buttarlo a terra («grazie!»), il Jackson avrebbe cercato di scivolare (???) metaforicamente (???) nell’uomo, così da annullargli il potere. Non aveva mai capito come funzionasse quella roba, ma a volte funzionava.
    Comunque: «yaaaaaaaaabai y-» «ma mi vuole menare, non l’ho capito?» Yoann avrebbe osservato il proprio orologio, ma non lo aveva quindi fece solo finta. «abaAaAaAI YAB-» «vuole trasformarti in una statua di ghiaccio» «-aaaaaaiIIIIII» «tra un paio di secondi, appena finisce di sclerare» «yABAAAAI yyyyyaaaa-» e prima che potesse effettivamente lanciare l’incanto (tutti si erano già fatti una famiglia!), il medium avrebbe evocato un infero, ad uscire dalla terra tra la strega e Shot, così che a prendere l’incanto fosse il cadavere. «-BAI!!!!» e speriamo tutti sia andato tutto molto bene, che sennò il Jackson ci muore – sempre che non sia già morto con il suo attacco ahahaah!! YAY!!!
    Beh, comunque: «manu,» il fantasma. «ti andrebbe di sputare un po’ di ectoplasma su quello lì?» ed avrebbe indicato quello lì. «ma sì dai, tanto non ho un cazzo da fare»
    Lele: a summary.
    yoann jackson
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    [difesa yoann: yoann + roman] annulla potere
    [difesa shot: yoann + shot] infero a fare da scudo
    [attacco archie & hiram: yoann + wath] chiede al fantasma di sputare ectoplasma su archie

    CODICE
    (9) <b>DIFESA WATH (wath + shot):</b>
    <b>ATTACCO ARCHIE E HIRAM (wath + yoann):</b>

    (14) <b>DIFESA SHOT (shot + yoann):</b>
    <b>ATTACCO THE LADY E LUC (roman + shot):</b>

    (11) <b>DIFESA ROMAN (wath + roman):</b>

    (34) <b>DIFESA YOANN (yoann + roman):</b>
     
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    adrien15 pa15 pd60 psARMA: fioretto
    shot h.10 pa10 pd50 psARMA: ak-47 0/12 | POTERE: mimesi
    wath10 pa10 pd48 psARMA: mitra 5/60
    brad & angelina25 pa25 pd70 psattacco: 18 + 13 (yoann)pistola | geocinesi
    mila & shiro20 pa20 pd60 psattacco: 14 + 6 (roman)katana
    maurizio & maria15 pa15 pd50 psattacco: 6 + 1 (asa)frusta | telepatia
    fedez & ferragni15 pa15 pd50 psattacco: 9 + 13 (adrien)chakram | telecinesi
    the lady & luc10 pa10 pd12 psattacco: 4 + 9 (shot)lanciafiamme
    archie & hiram10 pa10 pd33 psattacco: 7 + 5 (wath)mazza da baseball


    (9) DIFESA WATH (wath + shot): 5 + 2 = 7 pd (-2 ps)
    Hiram rimane interdetto dalle tue affermazioni sulla lotta, ma Archie vuole dimostrare che non è vero ed il suo confundus riesce a colpire Wath.
    ATTACCO ARCHIE E HIRAM (wath + yoann): 2 + 12 = 14 pa
    DIFESA: 7 pd (-7 ps)
    L'ectoplasma fa scivolare entrambi un po' in giro, dando così ai proiettili di Wath ti bucherellare un po' ingiro Archie & Hiram

    (14) DIFESA SHOT (shot + yoann): 7 + 19 = 26 pd (+12 pa)
    ATTACCO THE LADY E LUC (roman + shot): 17 + 7 + 12 = 36 pa
    DIFESA: 8 pd (-28 ps)
    Uellà, cattivissimi. Luc è praticamente già mezzo ammaccato, mentre The Lady cade a terra con qualche costola rotta per il peso del suo cane.

    (11) DIFESA ROMAN (wath + roman): 9 + 17 = 26 pd

    (34) DIFESA YOANN (yoann + roman): 12 + 5 = 17 pd (-17 ps)
    Poteva davvero andare molto meglio, ma comunque: l'annullamento del potere non va così a buon fine, e la spinta di Roman non è abbastanza repentina; nel cadere a terra inciampicando sulle liane, diversi finissimi capelli di Angelina ti si conficcano nel ventre.

    YOANN: Brad & Angelina vogliono evidentemente distruggere la concorrenza, e mentre la donna allunga i suoi capelli per stritolarti, lo special ti spara.
    ROMAN: Mila & Shiro iniziano a girarti intorno cercando di confonderti, e poi la prima tenta un affondo con la katana mentre il secondo di spaccarti la faccia con la sua mazza.
    SHOT: hai fatto incazzare The Lady, e mentre il cane ripete come un pappagallo «DEVO RIMETTERTI IN RIGA», entrambi cercano di darti fuoco - la donna con il lanciafiamme, la bestia attraverso la bocca.
    WATH: Archie, dicendoti che «non hai mai davvero conosciuto le sconfitte ed i trionfi, gli epici alti e bassi del football scolastico», cerca di prenderti a mazzate mentre Hiram ti da una potente capocciata.
     
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    «euulà, ma ti hanno concepito proprio per cagare il cazzo non c'è altra spiegazione» si era portato la mano sul petto ed aveva messo su un’espressione platealmente offesa, prima di rifilargli un dito medio. Tra di loro era sempre stato così. S e m p r e. Ma questo non voleva di certo dire che non avrebbe fatto di tutto per tenere a sicuro Shot; insomma, nonostante litigassero come tutti i fratelli del mondo, teneva all’incolumità del maggiore e non voleva vederlo schiattare per mano di qualche mostro totalmente inutile. Avevano vissuto gli orrori della guerra sulla pelle ed era proprio per quel motivo se non voleva, in nessun modo, ritornare ad impugnare un’arma senza una vera e propria necessità.
    Se aveva seguito Shot era stato solo per proteggerlo, non di certo per buon cuore; non lo aveva, non gli interessava rischiare la vita per altri, perché già una volta si era ritrovato a dover combattere delle battaglie che non l’avevano mai riguardato e per questo aveva perso un arto. Non aveva assolutamente voglia di rischiare ancora, non per degli estranei. Tuttavia, ormai, non poteva fare altro se non darsi da fare per aiutarli.
    Proprio per questo motivo, notando la difficoltà di Asa nel tenere a bada il nano da giardino e il mastino biondo, cerca di far cadere il primo con una spallata – beh… era troppo basso Maurizio, forse sarebbe stato meglio un pedatone ignorante?? – ben assestata, sparando un colpo di mitra verso Maria; dopo, approfittando dell’aiuto di Yoann – con il quale non aveva idea di come comunicare. Non sapeva il linguaggio dei segni, al massimo poteva fare le ombre con le mani per allietarlo – si butta nel salvataggio di Adrien, lasciando le foto di Leone al Jackson e prendendosela con il ninja dei poveri, tentando di stordirlo con un pugno.

    I would love to slap you right now
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco


    (7) DIFESA ASA (yoann + wath): Spallata a Maurizio
    ATTACCO SU MARIA&MAURIZIO (yoann + wath): spara un colpo a Maria
    (22) <b>DIFESA ADRIEN (yoann + wath): pugno in faccia a Fedez
     
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    Strinse i denti, un gomito a premere sul terreno erboso mentre la mano opposta scivolava cauta sui diversi buchi al fianco, cercando di soffocare un basso gemito di dolore mentre le dita sfioravano le ferite; se fosse stato più incline al turpiloquio di quanto non fosse, avrebbe volentieri sollevato un dito medio verso la coppia avversaria, lasciandosi sfuggire un veramente sentito «troIA!» - per cui, fortunatamente o meno, aveva un Immanuel a fare le sue veci. Lo osservò gesticolare offeso verso i nemici per una manciata di secondi, prima di distogliere lo sguardo e cercare, istintivo, la figura di Shot laddove l’aveva lasciato poco prima – laddove, Yoann Baptiste Jackson vide cadere una statua di cristallo al suolo, frantumandosi in un’infinità di piccoli frammenti di ghiaccio. Se non avesse continuato a vagare lo sguardo, e se gli occhi celesti non avessero individuato la figura dell’Happens ancora integra qualche metro più in là, non si sarebbe nemmeno accorto di aver trattenuto il fiato fino ad allora. Ci mancava soltanto che, oltre a rischiare la propria vita, non riuscisse a difendere la sua squadra – che fosse perfettamente consapevole una metà di questa arrivasse da un mondo che, per quanto ne sapeva lui, aveva vissuto più guerre di loro, o che i fratelli babbani fossero letteralmente reduci di guerra, rendendo il francese l’unico ad essere di troppo, abituato ad una vita da strada ma non ad una di battaglie, non limitava il senso di responsabilità che avvertiva nei loro confronti. Già più felice e motivato, noncurante del proprio sangue a macchiare la felpa, il medium spinse con i palmi a terra per rialzarsi, un sorriso gioviale a premere sulle labbra carnose nel togliersi i fili d’erba da dosso: ne aveva viste di peggiori, ma se avesse contribuito alla distruzione del mimetico non se lo sarebbe mai potuto perdonare.
    A proposito di che cosa cazzo sta succedendo. «ehi,» scivolò al fianco di Wath, la mano a premere sul braccio del ragazzo: non gli era di certo sfuggito l’attacco al babbano, e per quanto dovesse oramai essere avvezzo al mondo magico Yoann non era certo avesse mai realmente subito un incantesimo del genere. «come va?» il sorriso a sparire, lasciando spazio ad un’espressione più apprensiva; non gli era sembrata un’offensiva molto convinta, ma se fosse stato come il fratello, che già di suo risultava parecchio confuso, avrebbe potuto essere un problema. Ed avrebbe davvero tanto voluto rimanere a controllare che tutto andasse bene, ma c’erano questioni vagamente più urgenti da tenere a bada.
    Ad esempio: «GUARDA!!!» avrebbe voltato il capo verso la ragazza dai piedi di latta, che felice come una pasqua correva verso uno dei mezzi coreani con il telefono stretto tra le mani. «GUARDA IL MIO BAMBINO!!!!» triggered, il biondo avrebbe intercettato l’esperimento da laboratorio, affiancandola per sbirciare da sopra la sua spalla. «oh mio dio!! bellissimo!!!» si sarebbe addirittura portato una mano al cuore, commosso, mentre nella testa passavano più dilemmi di quanti non fosse necessario: insomma, era davvero suo figlio? Lo avevano rapito, lei e quell’altro disgraziato che la teneva al guinzaglio? Lo trattavano bene? «quanti anni ha??» le domande veramente importanti; sarebbe poi tornato, o avrebbe chiamato qualche suo collega, per portare via il bambino ed affidarlo a qualcuno di più sano dopo che li avessero uccisi. Cosa? Cosa. «mi raccomando, per un po’ solo omogeneizzati e pappa reale – se ti servono altri consigli, chiedi!» ma non in quel preciso istante, ecco, dato che l’altro mezzo coreano stava per venir frustrato da due icone della televisione. Con tutto il rispetto per la De Filippi, Yoann avrebbe cercato di allungare la propria coscienza fino a lei, e così facendo sostituire il suo pensiero a quello della donna ed impedirle di manipolare la mente di Asa; pacifista convinto, osservando poi Wath alzare il mitra verso la donna avrebbe anche tentato di dirgli «cerchiamo di non ucciderli» almeno fino a quando non fosse stato strettamente necessario. Comunque avrebbe cercato di mantenere la presa su di lei, immobilizzandola così da facilitare il lavoro al Soldato d’Inverno.
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    DIFESA ADRIEN (yoann + wath): parla con la ferragni
    DIFESA ASA (yoann + wath): prende il controllo della mente di maria
    ATTACCO SU MARIA&MAURIZIO (yoann + wath): e la fa stare ferma mentre wath spara

    HTML
    (7) <b>DIFESA ASA (yoann + wath):</b>
    <b>ATTACCO SU MARIA&MAURIZIO (yoann + wath):</b>

    (22) <b>DIFESA ADRIEN (yoann + wath):</b>
     
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    archie & hiram10 pa10 pd33 psattacco: 7 + 5 (wath)mazza da baseball


    (7) DIFESA ASA (yoann + wath): 24 + 9 = 33 pd (+26 pa)
    ATTACCO SU MARIA&MAURIZIO (yoann + wath): 25 + 6 + 26 = 57 pa
    DIFESA: 1 pd (-56 ps)
    Cerchiamo di non ucciderli: le ultime parole famose. Immobilizzata, Maria si lascia perforare ripetutamente dai proiettili di Wath, e guarda caso poco dietro c'era Maurizio che, nolente, rimane vittima dello stesso attacco. Cadono entrambi a terra: l'uomo alza una mano verso di voi, cerca di dire qualcosa, ma muore prima di concludere.

    (22) DIFESA ADRIEN (yoann + wath): 19 + 4 = 23 pd

    ASA & ADRIEN: la Ferragni approfitta delle protesi al posto dei piedi per sferrare lunghi calci rotanti verso di voi, mentre Fedez lancia il chakram ad Asa, per poi alzare con la telecinesi un enorme masso e rivolgerlo contro Adrien.
     
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    My anaconda don't
    want none unless you got buns, hun.
    Si sarebbe potuto credere che Shot fosse un ottimista o un ingenuo, probabilmente anche un po' poco intelligente, ma sarebbe stato un giudizio alquanto superficiale, nonché riduttivo. Il fatto era che sdrammatizzare era quel che gli riusciva meglio da tutta una vita, prendere le cose alla leggera non come meccanismo difensivo, ma come puro e semplice temperamento. Nonostante ciò, questo non aveva mai fatto di lui uno sprovveduto, o un completo idiota, o uno a cui importava esclusivamente di sé stesso. Certo, in cima alle priorità avrebbe sempre messo la sua incolumità, ma il gradino che separava un livello dall'altro non era poi così esteso, e l'interesse che nutriva nei propri confronti somigliava terribilmente a quello che avrebbe mostrato per suo fratello, o per Yoann.
    Per questa ragione, in un altro momento, avrebbe certamente mostrato un eccesso di entusiasmo verso la statua di cristallo ad infrangersi al suo posto dinanzi a sé, azzardando persino una pessima battuta verso il medium, ma quella volta non lo fece. Rimase immobile, serrando i denti per impedire che la propria bocca si lasciasse sfuggire una qualsiasi frase carica di preoccupazione che certo non avrebbe giovato a Wath, colpito da un incantesimo di cui Shot non conosceva neppure l'entità e che, per quel che ne sapeva, avrebbe anche potuto ucciderlo.
    Non lo uccise comunque, più per fortuna di Archie che di Wath, perché in caso contrario niente avrebbe impedito al maggiore degli Happens di occuparsi personalmente che il rosso andasse incontro ad una lenta e dolorosa dipartita. Incrociò lo sguardo del fratello, annuendo greve nella sua direzione perché capisse che, di lì in poi, avrebbe provato a coprirgli le spalle sino al limite delle proprie possibilità.
    «yo?» si voltò a cercare il Jackson, un lieve sorriso nuovamente accennato «fika la roba di prima, dovresti -» oh. Silenzio, sguardo perso nel vuoto per qualche istante, elettroencefalogramma piatto. «ma porca di una puttana, LA FINITE DI COLPIRE I MIEI???» poteva anche accettare che ferissero Wath; il fratello, in fondo, era stato addestrato per quelle cose, e in un modo o nell'altro se la sarebbe sempre cavata. Ma Yoann, cristo, chi mai avrebbe potuto colpire Yoann? Evidentemente la Brangelina, sì, ma se quegli stessi capelli finissimi (semicit.) avessero colpito il suo di stomaco piuttosto che quello del Jackson, con tutta probabilità gli sarebbe importato meno. Sapeva reggerlo il dolore Shot, era stato un cazzo di soldato, ma non avrebbe mai imparato a sopportare la sofferenza di quelli a cui teneva, mai.
    Il punto era che, per quanto si ostinasse a fingere il contrario, avrebbe continuato ad attribuire a sé stesso la colpa per le ferite di Yoann o di Wath, perché fondamentalmente aveva tutte le capacità per impedirle e non farlo avrebbe significato soltanto una cosa: che era in grado di fallire persino in ciò in cui, in linea teorica, avrebbe dovuto esser bravo.
    E che non voleva perderli.
    «DEVO RIMETTERTI IN RIGA»
    «chiwawa del cazzo» mormorò, scostando lo sguardo dal Jackson per puro istinto di sopravvivenza; avrebbe voluto raggiungere il medium, se solo glielo avessero permesso.
    Di certo l'Happens non aveva alcuna intenzione di lasciarsi arrostire, né di screcare più di qualche istante su di loro - avevano una Ferragni telecinetica in gruppo? Beh, l'avrebbe usato a proprio vantaggio, tentando di rendere intangibile il proprio corpo per non lasciarsi bruciare.
    E davvero, per lui poteva anche finire così, senza rancore. Avrebbe rivolto a Luc un «la tua aggressività e la tua violenza sono ingiustificabili, capisci?» (cit.) prima di superare lui e la sua padrona senza ulteriori indugi, se solo — non era una questione di orgoglio, né una disputa su chi avrebbe dovuto difendere chi, «ma cristo, non devi restarci secco per me» afferrò il medium per un braccio, sentendosi in colpa l'istante successivo per averlo detto e basta, quando in genere faceva del proprio meglio per mettere insieme un linguaggio dei segni decente e non far fare troppa fatica all'altro. Lo mollò immediatamente, passandosi una mano fra i capelli e sforzandosi di sorridere, come al suo solito «né per nessun altro motivo, okay?» continuò più docile, ordinando a sé stesso di riprendere il controllo come aveva sempre fatto negli scontri precedenti a quello; solo che lì era diverso, perché ai tempi del servizio militare i suoi compagni erano soldati, erano addestrati per combattere, non erano Yoann.
    E gli avrebbe voltato lo spalle proprio per questo: perché così, debole, non sarebbe stato d'aiuto a nessuno.
    «who's the next kinese??» avanzò verso i due asiatici, afferrando Mila per le spalle nella speranza di riuscire a tirarla verso di sé prima che potesse colpire Roman. «ma non vi insegnano niente a scuola dalle vostre parti? quello lì è un principe!!» le indicò col mento il principe, rivolgendo a lui un'occhiata dispiaciuta «e la prima guerra mondiale è scoppiata per molto meno, just saying» e, nel dirlo, lasciò andare Mila mollandola contro Brad. «noi due avevamo un conto in sospeso!» gridò dietro a quest'ultimo, tornando poi a rivolgersi al Glucksburg «li perdoni eh, io sono davvero indignatissimo - big fan comunque!!» thumbs up.
    shot happens
    29 . muggle . mimetic
    This one is for my
    bitches with a fat ass
    in the fucking club.
    I said, where my fat ass big
    bitches in the club?


    (20) DIFESA ROMAN (roman + shot): afferra mila per le spalle -
    ATTACCO BRAD & ANGELINA (roman + shot): - e la lancia contro brad.
    (13) DIFESA SHOT (shot + yoann): usa la telepatia per rendersi intangibile (?)
     
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    The lady non lo cagò minimamente. Ma proprio per niente. Roman incrociò le braccia mettendo il broncio, lo sguardo a vagare sul resto della sala per cercare nemici più interessanti e degni della propria attenzione. «tanto si capisce nel primo episodio che sei troia» borbottò a tutti e nessuno, e dopo aver notato il ragazzo sordo buttato per terra («t'apposto bro? v u o i u n a m a n o??» ancora non aveva capito se ci sentiva o no - ma almeno il labiale lo capiva se andava piano, giusto? life is confusing at this point) si avvicinò ad Asa, mettendosi in punta dei piedi mentre gli posava un gomito sulla spalla.
    «eh.» sospirò, lo sguardo sulla scena che gli si presentava davanti. Oh, possibile che Chiara e Fedez fossero imbarazzanti ancora dopo un secolo, con le foto di Leone nudo a sei mesi sempre in tasca da mostrare alla fidanzatina come in una commedia romantica? Assurdo. E lui che pensava che il massimo l'avessero raggiunto quando avevano fatto la diretta streaming della prima volta del figlio, nonchè della sua prima cilecca, sputtanandolo di fronte al mondo con un "il nostro ometto si fa grande!! ma non d'appertuto ics dì #leonepenefifone"
    «eeeeeeh sospirò di nuovo. L'attenzione di nuovo spostatasi. «ne hanno ucciso due» e ciaone il "cerchiamo di non ucciderli". Indicò maria de filippi e maurizio costanzo ad Asa. «peccato. Niente rinnovo di Nemici di Maria nel futuro» perchè nell'au non ballavano e cantavano allegramente, ma si sfidavano negli hunger games; insomma, un po' come nel canon ma con meno musica e più sangue. «oh, guarda. Cercano di uccidere il ragazzo sordo» Maddai com'erano rudi i brangelina; avevano adottato tipo cinquant'anni prima un sacco di gente con varie etnie, ma potevano colpire una persona disabile??? Mh-mh, Roman era un principe moderno, che salvaguardava le minoranze, partecipava ai gay pride, manifestava per i diritti umani e la salvaguardia del pianeta, e aveva sempre una parola buona per i più disgraziati (#cheschifoipoveri non andava più di moda da almeno dieci anni, ugh); di certo, non gli piaceva che quelli lì se la prendessero col loro povero, adorabile (fottutamente sexy, diamo a cesare quel che è di cesare) ragazzo sordo. Si avvicinò a Brad, e cercò di dargli il retro del fucile in faccia, per bloccarlo prima che sparasse. «ti ricordavo più gentile» Alzò lo sguardo per cercare Yoann, ma invece trovò Mila e Shiro gli stavano... girando attorno (per confonderlo? in effetti, stava funzionando), e prima che la katana potesse colpirlo Roman si spostò, lasciando che la lama si conficcasse piuttosto nel corpo del Pitt. Ops.
    Di nuovo, andò alla ricerca del ragazzo sordo per chiedergli se era stato d'aiuto il suo pronto intervento, se stava bene o il proiettile gli aveva creato una ferita aes (sì, Roman aveva bisogno di essere elogiato e apprezzato ogni cinque secondi, fategli causa se il suo ego era fragile)... ma il belloccio era già preso a civettare con l'amico suo (il Fratello bruttino, se chiedete il parere di Roman... ma diciamocelo: era un bel figliuolo pure lui).
    Sentendosi solo e bisognoso d'affetto, si avvicinò ad Adrian e Asa, indicando indiscreto Yoann e Shottino. «secondo voi sono innamorati? Un po' li shippo» schioccò la lingua sul palato, scuotendo la testa. «per me shotttino è cotto, ma yoann non glielo dà, povero cuoricino. Si vede che ha in mente qualcun altro» Gamal COSA chi ha parlato.
    e a proposito di shottino...
    «ma non vi insegnano niente a scuola dalle vostre parti? quello lì è un principe!! e la prima guerra mondiale è scoppiata per molto meno, just saying»
    Roman si portò le mani al cuore. AW quindi anche dal futuro au lo conoscevano!!!!!!!! o forse aveva solo ripetuto un migliaio di volte nell'ultima mezz'ora di essere il principe della norvegia ihihih k lo sa «li perdoni eh, io sono davvero indignatissimo - big fan comunque!!» Ok il Fratello brutto aveva guadagnato punti stima. Agitò la mano in un saluto reale sorridendo a trentadue denti «grazie! tu non demordere, magari farete un threesome alla fine!» cosa
    ROMAN GLÜCKSBURG
    (fake) royal baby- 19 y.o.

    strategy! jay twentysix joey plus sandy
    i dont really remember beyond this ciao
    EDIT and i will lascerò così




    (31) DIFESA YOANN (yoann + roman) fucile in faccia a brad!
    (20) DIFESA ROMAN (roman + shot) si sposta-
    ATTACCO BRAD & ANGELINA (roman + shot) -e la katana colpisce brad


    CODICE
    (31) DIFESA YOANN (yoann + roman)
    (20) DIFESA ROMAN (roman + shot)
    ATTACCO BRAD & ANGELINA (roman + shot)

    (13) DIFESA SHOT (shot + yoann)
    ATTACCO THE LADY (yoann)

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  12. deaf/ected
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    Hey child
    Let your neon lights Keep shinin' bright
    Cerchiamo di non ucciderli.
    La sua stessa voce, distorta e masticata e sputata in quello che per il Jackson sarebbe sempre stato troppo caos, continuava a rimbalzargli nella testa, come una maledetta pallina da squash. Lasciò la presa sulla donna, e lo stacco mentale fu talmente forte – almeno, gli parve esserlo - da costringere il medium ad indietreggiare di un passo, un grumo acidulo a rendergli più difficoltoso e fastidioso il respiro. Non cercò Wath Happens tra la folla, consapevole che l’avrebbe trovato con il mitra ancora imbracciato e fumante dei colpi appena sparati; non reputò affatto opportuno chiedergli cosa diamine gli fosse saltato per la testa, più emotivamente coinvolto di quanto non avrebbe fatto ad uno dei suoi ragazzi che, senza motivo apparente, aveva pensato fosse cosa buona e giusta prendere a schiaffi uno dei propri compagni. Perché era innegabile, che l’ex soldato un motivo lo avesse, e troppo stupido sarebbe stato, da parte del venticinquenne, prenderla sul personale dal momento che non aveva esitato a togliere la vita ad un altro essere umano – che non lo aveva sentito, quando aveva tentato di salvaguardare un approccio più pacifico e che non prevedesse l’omicidio: a non venire ascoltato, Yoann c’era abituato da tutta una vita; perlomeno, quella volta era stato fatto senza malizia a caricare gli sguardi ed a sollevare gli angoli delle labbra, e con uno scopo più grande.
    Morse le labbra e strinse i denti fin quando non sentì dolere la carne, e sebbene l’istinto di sopravvivenza gli suggerisse di arretrare ancora, di prendere maggiormente le distanze dalle schiere avversarie, non riuscì a non muovere un passo in avanti – ed un altro, ed un altro ancora; fino a che i piedi non furono vicini ai corpi caduti sul manto erboso, e l’odore di sangue a macchiarlo non si fece più intenso nelle narici. Si piegò, contro ogni buon senso a vigere su di un campo di battaglia, ed anche se l’uomo era stato uno tra i primi a levare le arme contro di loro fu incapace di stringere debolmente la sua mano, sporta in avanti in un ultimo tentativo di comunicare. «b-b-bboni…» corrugò le sopracciglia, un mesto sorriso a piegare le labbra piene. «st-staaa-state…» scosse la testa flebile, Yoann, sforzandosi quanto più possibile per decifrare le parole: anche non riuscendo a capire il labiale, e troppo fioca la voce per essere pienamente recepita dall’apparecchio acustico, finse di comprenderlo; era quanto di più potesse concedergli, in quegli ultimi istanti. «bbonih.» e lo percepì sulla propria pelle, nella stretta della mano che andava a scemare, quell’ultimo anelito di fiato a lasciare il corpo martoriato dell’anziano. «je suis désolé» fece scivolare le dita sul viso di lui, forzando le palpebre a celare uno sguardo ormai vitreo. Aveva visto più persone nella situazione di quel tipo di quanto gli piacesse ammettere, e meschinamente, alzandosi in piedi ed allontanandosi dai cadaveri, non poteva che, perlomeno, essere felice che almeno la sua vita l’avesse vissuta, prima di giungere all’epilogo in quel di Salem: sempre meglio di uno dei loro, poco ma sicuro, ma l’idea di non aver dovuto chiudere gli occhi privi di vita di un ragazzo o di una ragazza con ancora tutto un futuro davanti, in parte, lo faceva dispiacere di meno per la sua dipartita.
    Sollevò un pollice verso le petit prince, un sorriso più gioviale a sporcargli le labbra. «basta che non sussurri,» maciullò le parole, distorcendole più di quanto non gli sarebbe piaciuto: se parlava a gesti, la maggior parte delle volte era per non farsi sentire. «e ti sento perfettamente» unì indice e pollice in un cerchio, nell’universale segno dell’okay verso il ragazzo. Sperava di non essere risultato, in qualche modo, arrogante: voleva solo il regale si disturbasse il meno possibile per lui, figuriamoci. Gli sarebbe davvero un sacco piaciuto continuare a parlare con il moro, ma lì si continuava a morire: con un sentito «merde» a scivolargli sulle labbra, addirittura inconsapevole che con quello slancio avrebbe potuto, idealmente, evitare la presa di una frustrata Angelina Jolie, il Jackson sarebbe corso il più velocemente possibile nella direzione dell’Happens, sfruttando un potere a lui precluso ma che nonna Jess non perdeva occasione per raccontare: la velocità dornettiana. Non ci pensò più di tanto, al fatto che magari Shot potesse difendersi benissimo da solo da un paio di fuocherelli: era più preparato di lui, senz’ombra di dubbio, ma era anche diventato una sua responsabilità dal momento in cui aveva accettato di farsi seguire da lui; non avrebbe permesso che lo arrostissero vivo. Gli si sarebbe quindi gettato addosso, gli occhi chiusi per non vedere i due lanciafiamme che si preparavano per colpire il mimetico. «ma cristo, non devi rimanerci secco per me» Yoann sorrise morbido, un biondo sopracciglio inarcato. «né per nessun altro motivo, okay?» gli posò una mano sulla spalla, premendo appena e strizzando l’occhio verso di lui. «non preoccuparti per me,» fece spallucce. «sono un tipo tosto.» magari ne riparliamo dopo aver visto con il fateggio quanti altri punti salute ha perso, mh. E lasciandolo andare al suo destino, avrebbe puntato la propria revolver verso la spalla della donna che aveva aperto il fuoco su Shot, ricambiando il favore da parte del ventinovenne. Non voleva ucciderla, ma non poteva permetterle di imbracciare di nuovo così facilmente un maledettissimo lanciafiamme.
    yoann jackson
    25 yo ♦ medium ♦ deaf
    You called me with a voice
    I didn't recognize
    So you're numbin' the pain,
    stuck in your ways
    Since we were kids it was like this


    [difesa yoann :yoann + roman] scatta via
    [difesa shot: yoann + shot] e già che c'è placca shot
    [attacco su the lady: yoann] spara alla spalla (1/24)

    HTML
    (31) <b>DIFESA YOANN (yoann + roman)</b>:
    (20) <b>DIFESA ROMAN (roman + shot)</b>:
    <b>ATTACCO BRAD & ANGELINA (roman + shot)</b>:

    (13) <b>DIFESA SHOT (shot + yoann)</b>:
    <b>ATTACCO THE LADY (yoann)</b>:
     
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    yoann25 pa25 pd63 psARMA: revolver 1/24 | potere: medium
    roman20 pa20 pd66 psARMA: fucile 0/12
    asa15 pa15 pd60 psARMA: demon carver
    adrien15 pa15 pd60 psARMA: fioretto
    shot h.10 pa10 pd50 psARMA: ak-47 0/12 | POTERE: mimesi
    wath10 pa10 pd48 psARMA: mitra 5/60
    brad & angelina25 pa25 pd58 psattacco: 24 + 3 (yoann)pistola | geocinesi
    mila & shiro20 pa20 pd60 psattacco: 1 + 11 (roman)katana
    maurizio & maria15 pa15 pdk.o.attacco: --frusta | telepatia
    fedez & ferragni15 pa15 pd50 psattacco: 13 + 7 (adrien) 7 + 3 (asa)chakram | telecinesi
    the lady & luc10 pa10 pdk.o.attacco: --lanciafiamme
    archie & hiram10 pa10 pd33 psattacco: 7 + 5 (wath) 3 + 7 (shot)mazza da baseball


    (20) DIFESA ROMAN (roman + shot): 8 + 8 = 16 pd (-4 ps)
    Schivi la katana, ma non la mazza chiodata di Shiro, che ti graffia la spalla con violenza.

    (31) DIFESA YOANN (yoann + roman): 21 + 18 = 39 (+8 pa)
    ATTACCO BRAD & ANGELINA (roman + shot): 12 + 10 + 8 = 30 pa
    DIFESA: 18 pd (-12 ps)
    Confusi dal volo di Mila, la Brangelina non si rende conto della lama ad affondare nel ventre dell'uomo, lasciandogli una lunga ferita.

    (13) DIFESA SHOT (shot + yoann): 4 + 20 = 24 pd (+11 pa)
    ATTACCO THE LADY (yoann): 15 + 11 = 26 pa
    DIFESA: 4 pd (-22 ps)
    Volevi, eh!??!, colpirla alla spalla!! E invece, pensa un po', la becchi al cuore. Proprio al cuore. E muore.
    Il suo cagnolino le se avvicina, lo sentite piangere mentre, con il musetto meccanico, cerca di scuotere la sua padrona e di farla ritornare da lui.
    Non lo fa, ed allora Luc si accascia vicino a The Lady, ed in poco si spegne anche lui.

    YOANN: mentre Angelina prova a frustarti con i suoi capelli, Brad fa emergere un enorme spuntone dal pavimento per trafiggerti.
    ROMAN: dopo qualche capriola, Shiro cerca di spezzarti una gamba mentre Mila prende la bacchetta e ti lancia un balsamum.
    SHOT: Hiram ti fissa negli occhi, attivando la modalità ipnosi per farti scendere in trance mentre Archie si preoccupa di prenderti a mazzate.
     
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    君に追いついたんだよ
    E’ un mondo crudele quello che girava intorno a loro, come fossero prede senza rendersi conto di essere già stati asserviti al volere che li ripiegava in ciò che serviva ed in ciò che doveva essere. Erano gli impulsi, secondo il Tanaka, come battiti di un cuore già morto che si negavano nella costrizione, ed esplodevano in un attimo di ribellione che aveva smosso lo stesso nipponico, che aveva richiesto rivalsa già soddisfatta, ma che alla fine si mutavano negli scheletri che da un armadio infilano dita ossee in mezzo all’unica fessura lasciata aperta, violando il rispetto che viene pretesto e strappato via quando si rifiuta di essere teso, sfilacciando fino all’ultimo del punto di rottura. Erano sempre stati lì, alla fine, su quel punto precario a lottare contro un equilibrio, in un tentativo fallimentare educato da sé per essere perfetto. Erano sempre stati lì, a destreggiarsi tra un letto immerso nell’oscurità e un gesto secco che spostava una tenda facendo entrare la luce invadente profusa di sguardi altrui, quelli che non erano mai stati capaci di discenderne apparenza dal significato e viceversa. Quelli che impugnavano un’arma credendo di fare un torto ad un vecchio sovrano stanco, troppo poveri per capire che il difetto invalidante l’azione sarebbe stata la reazione stessa che gli si era ritorta contro, con la furia di una tempesta con gli occhi limpidi e chiari, e un sorriso vivo che si sarebbe bagnato del sangue nel lambire di una lingua lenta. La stessa che si sarebbe disfatta nelle lacrime di un pianto silenzioso e privo di sale a seccarsi sulla pelle se non fossero usciti da quella situazione, quelle di un ossimoro che sembrava muovere lo stesso ragazzo dalla zazzera corvina, lì, a sfiorare con la punta dei polpastrelli le mura di quel labirinto senza fine, in un sospiro che sarebbe morto sulle sue stesse labbra ben presto, quando quei pensieri volarono via in un battito del suo cuore, in un’occhiata rivolta a Roman. «BUUUUTA!» disse rivolgendosi al ragazzo e, con quell’adorabile soprannome che in giapponese voleva dire “maiale”, ma che gli aveva fatto credere volesse dire qualcosa del tipo “dolcezza”, portò una mano sulla sua spalla per potergli lasciare qualche pacca /amichevole/ e sperare che qualcuno potesse salvarlo da quella situazione; ma ehi, lui era un influencer serio, avrebbe fatto di tutto per diventare famoso e portare più gente possibile a diventare un suo Tanakino o Tanakina. Ed alla fine dei conti non era altro che quello, Adrien Tanaka, una maschera di se stesso, il fantasma di quello che sarebbe davvero voluto essere; un ragazzo profondo (in tutti i sensi wink wink) a cui era stato insegnato che la fama sarebbe venuta prima della saggezza, che non avrebbe raggiunto nessun obiettivo senza il suo faccino ed i soldi che avrebbe potuto farci vendendolo al miglior offerente. Corpo ed anime, visibile ed invisibile, ragione e sentimento, Adrien Tanaka. «Paaaaccare? That means…Melon Pan? E’ un dolce? Yabai, avrei dovuto fare i compiti a casa…» in quel momento avrebbe voluto solamente sapere quelle due parole in inglese necessarie per poter sponsorizzare FitWizTea (con il codice sconto AdAdTanTan10 per il 10% di sconto), ed invece no, gli era toccato capire cosa Roman stesse blaterando; davvero era in grado di pensare a paccare in una situazione del genere? Almeno aveva dei soldi con sé? « But if anata wa escargot zum zum desu ka, there is asa-kun!!! » nella sua testa sarebbe dovuto suonare come un “se vuoi essere succhiato come un escargot, c’è il mio amico asa!”, e chiese l’aiuto da casa, il mezzo francese, tenendo il bordo del colletto del principe per tenerlo a degna distanza e trascinarlo dall’altro interessato, «Zum Zum, Fraternité, yabai, escargot, okay?» finger guns e passa la paura, no?
    Okay, quando Adrien aveva chiesto l’aiuto da casa non intendeva / quel / genere di aiuto; e per genere di aiuto intendeva un potenziale giro all’inferno, purgatorio e paradiso. Storie su wizapp del genere erano da vecchi, oramai! Le nuove generazioni preferivano orsetti alla gomma contro l’ansia, glitter in posti sconosciuti ed altre sciccherie che avrebbe sponsorizzato nel suo prossimo video, basta tenersi aggiornati! «BAKA, il est la mauvaise personne!!!!!!» aka, “idiota, è la persona sbagliata!”, rivolgendosi a Fedez che, a dirla tutta, non trovava così aesthetic di persona, non riuscendo bene a capire come fosse diventato così tanto famoso. Fatto stava che il Tanaka sfilò - dalla fondina che aveva legato alla cintura – il fioretto che avrebbe provato ad utilizzare per prendere al voro il charkam lanciato, sperando almeno che le lezioni di lancio dello zoccolo fossero servite a qualcosa. E se l’azione fosse andata a buon fine, facendo poi un occhiolino a Roman, giusto per farlo emozionare un po’ e fargli muovere il suo – doveva ammettere – bel sedere verso il contrattacco; sarebbe avanzato, Adrien, provando ad infilzare il proprio nemico, cercando di trasformarlo in quel formaggio con i buchi che amava tanto. «Ogenki desuka?» avrebbe detto ad Asa se, beh, quel charkam non gli avesse tranciato qualche arto, porgendogli una mano come segno di amikizia, esercitandosi per un suo prossimo firmacopie di un libro su come prendersi cula dei follicoli delle unghie. Si passò il polso contro la fronte, il nipponico, sospirando pesantemente e ringraziando di essere nel mondo dei social piuttosto che nello sport, tutto quel correre e saltare già gli stava dando alla testa; eppure non finì lì, no signor baguette! Infatti tentò di gettarsi addosso a Wath, sperando che quell’immagine non circolasse in giro perché, ehi, sarebbe stato parecchio imbarazzante da spiegare.
    Adrien Tanaka
    liberté, égalité, fraternité, yabaité
    零れるままの涙を見てわかった
    嬉しくて泣くのは



    (10)DIFESA ASA (roman+adrien): cerca di bloccare l'arma nemica
    ATTACCO SU FERRAGNEZ (adrien+roman): lo punzecchia con il fioretto

    (12)DIFESA WATH(adrien+wath): gli si butta addosso wink wink
     
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    Lo aveva sentito perfettamente. E lo aveva ignorato. Perché? Perché era sordo? Perché non pensava di poter prendere sul serio il Jackson? Nessuna di tutte quelle cose; se aveva deciso che fosse meglio togliere la vita a quelle “persone” – che poi, ormai, di vivo avevano ben poco e sembravano essere stati progettati per uccidere, tanto quanto le macchine utilizzate dall’esercito – era stato per salvaguardare la loro. Quella di Shot in primo luogo, con cui si era scambiato un lungo sguardo carico di preoccupazione, dove il momento dello scherzo e dell’indispettirsi a vicenda era mutato in uno colmo di serietà. La realizzazione di essere fin troppo vicini alla morte e che questa potesse prenderli da un momento all’altro era bastata per convincerli a riporre l’ascia di guerra – fraterna, quella bonaria – e pensare più a pararsi le spalle che ad insultarsi.

    Il mitra ancora fumante stretto tra le mani gli ricordava i tempi della guerra in una maniera quasi dolorosa. Li sentiva ancora gli spari, la notte; il tanfo della carne bruciata, le urla a trafiggerlo come delle stilettate nel petto. Ma lui era abituato a tutto quello, era stato forgiato per combattere fino all’ultimo respiro, non aveva problemi nell’uccidere; ma gli altri? Suo fratello era un soldato tanto quanto lo era lui, per questo non aveva assolutamente nessun tipo di preoccupazione nei suoi confronti. Sarebbe rimasto vivo, in qualche modo. Voltandosi verso Yoann, però, si era reso conto che qualcosa si stava inevitabilmente rompendo; la conosceva quella sensazione, il momento preciso in cui la coscienza iniziava a macchiarsi di rosso.
    Forse non c’era tempo per pacche d’incoraggiamento o discorsi esortativi, ma vista l’importanza che quelle persone avevano per il maggiore, forse avrebbe dovuto fare uno sforzo e comprendere. Il problema principale era che… diamine, non conosceva la lingua dei segni. Parlare piano sarebbe servito per farsi capire?

    «Yoann?» gli si avvicina poco dopo, stringendogli per un attimo il braccio «O loro, o noi. Niente scrupoli. Se esiterai, ti uccideranno» era stato troppo diretto? Forse. Ma non era mai stato bravo con le parole.
    «Mi dispiace» e… sì, gli dispiaceva sul serio. Lo vedeva il pentimento a incupire gli occhi di quel ragazzo. Lo percepiva.
    Con un ultimo sguardo, alla fine, imbraccia nuovamente il fucile, buttandosi tra la mischia.

    La sua intenzione era quella di postare il fratello con una spallata e sparare un colpo in testa a Hiram, per farlo finalmente morire in pace. Come osava prendersela con Shot? Ma anche perché non era propriamente felice che Archie tentasse di prenderlo a mazzate «MA COSA BLATERI!?» avrebbe dovuto portare con sé anche le granate ed infilargliene una in bocca.
    «Cos--» le ultime parole prima di ritrovarsi Adrien addosso, probabilmente gettatosi per salvargli la vita – poi il Tanaka doveva spiegargli come pensava di smuoverlo, visto che era massiccio come un armadio e alto 1.90 cm – e… «… NON LO CAPISCO IL GIAPPOCINOCOREANO!» eccheccazzo. Un sordo, un cinese e un americano. Sembrava l’inizio di una barzelletta.

    I would love to slap you right now
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco


    (12) DIFESA WATH (wath + adrien): si lascia spostare da Adrien
    (3+7) DIFESA SHOT (wath + asa): spallata contro il kattivo
    ATTACCO HARCHIE (wath): spara un colpo
     
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43 replies since 17/5/2019, 23:45   818 views
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