1919: daikokuten

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    It's fate, not luck.

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    daikokuten
    barnaby jagger - jayson matthews - gwendolyn markley - delilah villalobos - cest lavie


    Quando scegliete di unirvi alla battaglia, quando iniziate a salutarvi pronti alla separazione, i ragazzi provenienti dall’altro universo vi fermano: perché se volete avere una possibilità di tornare a casa, dovrete partire tutti. È una piccola, minuscola probabilità, ma quella percentuale è abbastanza da convincervi a raccogliere i feriti, stringere il braccio di chi non può partecipare, e farvi avanti come un fronte unito con un unico obiettivo: riuscire nell’impresa. Non è sicuro, vi dicono, tornare con la corretta Giratempo fino a Bodie; non conoscete abbastanza l’oggetto magico da contraddirli, ed anzi, avete ormai così poca fede in Lancaster da lasciarvi convincere con le loro mere ipotesi che sia l’unica opzione: e se il mago, una volta messo piede nella vostra realtà, decidesse di sparire di nuovo? E se avesse trovato il modo per distruggerle? Un rischio che non potete correre.
    Perché, per quanto infinitesimale, potrebbe essere la vostra unica occasione di riabbracciare il vostro mondo – amici, famiglia. Di riavere la vostra vita.
    In poco meno di un’ora, siete pronti per la Missione.
    Di nuovo - sempre.
    Eravate scettici quando il popolo dall’altro universo, ha affermato di potervi portare in Francia con uno schiocco di dita. Pensavate si trattasse di un modo di dire. Li osservate mentre, nel giardino sul retro della villa ove si era tenuta la riunione, disegnano un cerchio ed alcune rune, chiedendovi – e non del tutto illegittimamente – se la loro intenzione non sia quella di sacrificarvi a Satana, ma qualcuno di voi, appassionato di aritmanzia, potrebbe riconoscere i simboli.
    Viaggio. Spazio. L’incantesimo non ha alcun senso, per voi. Quei ragazzi che ridono impugnando una cartina della Francia, pungendosi appena il polpastrello per sporcarla di sangue, non hanno alcun senso. E ne ridereste anche, se solo uno fra loro, una volta assicurati tutti all’interno del cerchio, non avesse schioccato le dita.
    Perché, una volta fuori dai maestosi cancelli di Beauxbatons, c’è ben poco di cui ridere. Più ruvida di una smaterializzazione, nessuno vi giudicherà se, in seguito al trasporto, dovrete rimettere nei radi cespugli che circondano la scuola – anzi. Quel genere di viaggi è raro e complesso perfino nel loro universo; nel 2038, hanno – decisamente – metodi più comodi per raggiungere luoghi oltre oceano, che non riti medievali e grezzi.
    Siete magicamente apparsi all’esterno della scuola francese. Un momento prima eravate a Bodie, California, e quello dopo - bam - in uno dei posti magici più segreti e protetti d’Europa. In quell’epoca, poi! Beauxbatons ad inizio ‘900 è ancora legata agli antichi valori di bellezza, più corte e regnanti che non scuola e docenti. Nascosti dietro solidi incantesimi di occultamento, avete modo di vedere alcuni ragazzi lasciare il castello, le divise…d’altri tempi a pendere morbide, e riccamente ornate, da fisici asciutti e delicati. Qualcuno, e potreste giurarlo, indossa parrucche bianche e cotonate. Pare più un quadro di Versailles, che non la scuola che, prima della vostra partenza, ha intasato la cronaca al grido di Ribelli e Traditori, dipinta come un covo di vipere nido di corruzione e mostruosità.
    È pacifica, quella Beauxbatons.
    Sarebbe bello se foste lì per esplorarla; se poteste, semplicemente, entrare e vedere con i vostri occhi - ma no, certo che no.
    Perché dopo qualche minuto, una delle vostre Guide vi indica un percorso fuori dalle mura che proteggono la scuola; un centinaio di metri dopo, vi mostra raggiante un tombino. Dobbiamo andare nei Sotterranei, vi dicono. È il modo più sicuro, vi ripetono, prima di spingervi – l’uno dopo l’altro – nell’impianto fognario della scuola.
    Con vostra immensa gioia, è asciutto. Non viene usato da anni; nessuno, vi fanno sapere, ha saputo della sua esistenza fino ad almeno il 2020: impossibile trovarlo, se non si avesse idea di dove cercarlo. Mentre camminate, spalla contro spalla per passare in corridoi che si fanno sempre più stretti, vi spiegano a grandi linee il piano: dobbiamo raggiungere la caverna sotto la scuola; è una specie di labirinto, ma noi – mi raccomando! – dobbiamo sempre tenere una direzione, e – soprattutto! – mai divid-
    Il pavimento sotto i vostri piedi crolla, separandovi dai vostri compagni.

    Vi rialzate, diversi - troppi - metri più in basso, senza avere la più pallida idea di dove siate. Cercate di tornare in cima, e vi rendete conto di non riuscirci: la magia non funziona.
    Nessun tipo di magia. Siete nella più completa oscurità, circondati da macerie crollate insieme a voi, e non sapete cosa fare. Quando farsi prendere dal panico non è un opzione, vi rimane solamente una cosa: andare avanti.
    Sfiorando i muri con le dita, trovate gli intarsi di una porta. È pericoloso? Sì. Più pericoloso di rimanere a marcire solo Dio, o forse neanche lui, sa dove?
    Nello sfondarla, decidete che no, non è così pericoloso.
    E l’avventura, ha inizio.

    Proseguite sul sentiero davanti a voi, aprendo porte che s'affacciano sul nulla, o su altri muri; ne scegliete infine una che pare avere uno svincolo, ma scoprite, tristemente, di essere in un vicolo cieco. Cercate sul muro qualche cosa, una strada, e qualcuno di voi è fortunato: sotto le dita, sente uno scatto; un mattone si fa indietro, e dopo di lui molti altri. Trovate un passaggio, e lo attraversate.
    Quel che vedete, è una stanza poco più larga del corridoio che vi siete appena lasciati alle spalle, e molto meno lunga; in tutto e per tutto, potrebbe rassomigliare ad un’aula scolastica.
    Se non fosse per l’assenza di banchi o sedie, di cattedra e lavagna; se non fosse per quel suono soffocato e strozzato, lamentoso. Aguzzate la vista, americani, perché forse non ci avete fatto caso all’inizio – non siete soli. Dei maghi vi scrutano, ed osservandoli a vostra volta noterete che hanno qualcosa stretto tra le mani: funi. Di cui seguite il percorso, trovando alla loro fine dei collari. Persone, tenute al guinzaglio dai maghi – e solo perché sono diversi. Notate dei gemelli siamesi tenuti insieme dal bacino, una donna barbuta, un uomo affetto da nanismo, un altro privo delle braccia a causa della focomelia, ed una donna con delle braccia spropositatamente grandi.
    Un freak show, al servizio dei maghi – e tutti e dieci, non esitano ad attaccarvi. Contemporaneamente.

    barbie25 pa30 pd90 psARMA: mazza | potere: guarigione
    jayson23 pa17 pd70 psARMA: coltelli da lancio | potere: telecinesi
    gwendolyn15 pa15 pd60 psARMA: katana
    delilah15 pa15 pd60 psARMA: artiglio spagnolo | potere: mimesi
    cest10 pa10 pd50 psARMA: lanciafiamme
    lilli & tramp30 pa25 pd80 psattacco: 18 + 14pd: --shuriken
    qui & quoqua20 pa20 pd60 psattacco: 12 + 9pd: --pistola | idrocinesi
    bonnie & clyde15 pa15 pd50 psattacco: 6 + 6pd: --spada
    albano & romina15 pa15 pd50 psattacco: 10 + 11pd: --fucile | em. onde
    romeo & juliet10 pa10 pd40 psattacco: 3 + 2pd: --granata


    BARBIE: mentre Lilli è impegnata a lanciarti uno shuriken alla gola, Tramp - affetto da nanismo - si scaglia alle tue gambe per morderle a sangue.
    JAY: doppio attacco d'acqua per te; Qui ti lancia un Geopum, mentre Quo e Qua, siamesi, usano l'idrocinesi per attaccare dall'altro lato.
    GWEN: mentre Bonnie cerca di infilzarti con la sua spada, Clyde - focomelico - ti salta addosso per prenderti a calci.
    DELILAH: Albano intona una canzone, ma ti spara allo stomaco col fucile; piuttosto preoccupati di Romina (barbuta) che lo segue, strillando così potentemente da puntare a farti saltare i timpani.
    CEST: Romeo e Juliet vogliono già morire, ma ad ogni modo il primo ti lancia una granata, e la seconda, dalle braccia possenti, cerca di darti un pugno in faccia.

    [ ogni pg avversario, farà doppio attacco ]

    ┉┉┉ info. potete fare un solo attacco per post, e massimo due difese. A meno che non ci sia un solo PNG, solo un massimo di due PG può attaccare lo stesso nemico. Vi ricordo sempre di parlare al condizionale, e mai auto determinare le vostre mosse. Più postate più potrete guadagnare PE, e viceversa.
    Ricordate che potete usare solamente incantesimi del vostro livello [INCANTESIMI - POTERI] - e no, non c'è il limite di utilizzi del vostro potere come scritto nella pagina, potete usarlo quanto volete. Plus, ogni 10 post (del pg, non della slot) i pg a livello master avranno diritto ad una SUPER, differenziata da potere a potere; i maghi, a seconda che il loro potenziamento sia di pa o pd, potranno fare un incantesimo di guarigione che ridia tot ps (variabili a seconda del livello del pg da curare) o attaccare due png anzichè uno.. [P.S.: le granate possono essere utilizzate contro più di un PNG, ma il loro danno si dimezza. Se viene estratto, ad esempio, 9, contro un png farà danno 9, contro due png 4, contro tre png 3]
    Dopo 48 ore dall'ultimo fateggio, se il vostro PG non viene difeso da altri personaggi e non avete postato per difendervi autonomamente, ai vostri PS ne verranno sottratti tanti quanti sono i PA dell'avversario (es: Tizio attacca Sempronio con un Expelliarmus da 10 PA; Sempronio non si difende entro le 48h, quindi ai suoi Punti Salute di partenza, ne vengono sottratti 10). Nel caso si dovesse arrivare a 0 PS il pg rimane "bloccato" per 48 ore durante le quali non può postare; dopo le 48h, può riprendere a postare, ma con la metà dei punti salute.

    ➞ combo. gli attacchi/le difese combo fra più personaggi, devono essere postati a massimo due ore di distanza.

    ➞ spoiler. specificate sempre sotto spoiler l'attacco/la difesa + numero munizioni usate.

    ➞ è obbligatorio. mandare del tutto K.O. i nemici, quindi farli arrivare a 0 PS.
    Se non riuscirete a concludere l'ostacolo in tempo, ve lo trascinerete anche a settimana successiva, quindi l'accanimento terapeutico è caldamente consigliato. Se, al contrario, riuscirete a finire prima delle 23:59 del 17.05, avrete la possibilità di raccogliere BONUS che potranno influenzare i punti (attacco; difesa; salute) del vostro personaggio fino a che non sarà scoccata l'ora per il balzo epoca.

    avete tempo fino alle 23:59 del 17/05 per postare.

     
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    It's a moment when I show up
    got 'em sayin' Wow
    «dobbiamo andare a beauxbatons»
    Gwendolyn Markley non riusciva ancora a crederci: avevano lasciato il far west. Dopo circa un anno e mezzo bloccati a Bodie, California, lì dove il tempo sembrava scorrere più lentamente del normale e le giornate durare settimane, era strano ritrovarsi davanti ad un luogo che sprigionasse così tanta vita. «È bellissimo» il castello, il non esser più a Bodie, l'avere finalmente la speranza di tornare a casa. C'era soltanto una cosa che continuava a torturare la ragazza, e non le dava la possibilità di viver a pieno quel momento con la solita euforia che la caratterizzava in ogni occasione: Toothy. Non riusciva ancora a credere al fatto che avessero dovuto lasciarlo indietro, anche se razionalmente sapeva che era la cosa migliore da fare, almeno per il momento: dovevano prima accertarsi che un modo di tornare ci fosse sul serio, e che non comportasse...morire, magari. Una missione verso l'ignoto non era certo il luogo dove portare tuo figlio a passare il weekend, eppure Gwen non poteva che sentirsi in colpa nei suoi confronti. Gli avevano promesso che sarebbero tornati a prenderlo ma, naturalmente, la possibilità di non tornare affatto era concreta. Soprattutto quando a fare una promessa del genere erano i phanes: il #24 non si dimentica, e satana non sempre era dalla loro parte «arci?» afferrò il Leroy qualche passo più avanti di lei per un braccio, costringendolo a fermarsi «secondo te abbiamo fatto bene a lasciarlo indietro?» okay, non l'avevano lasciato completamente solo, dato che poco prima di partire i Simmons l'avevano affidato a BJ, minacciandolo di morte in caso non gli avesse dato il cibo dalla dispensa di francisa monteiro - anche se avevano educato più che bene il bambino e sapevano che fosse in grado di cavarsela da solo, trovando un modo per sgraffignare da quella cantina o da una delle ville vicino - o non fosse stato abbastanza attento a controllare che non si allontanasse troppo di casa e non si mettesse nei guai, ma comunque era senza di loro. Dopo tutti quei mesi, Tooth era parte integrante della famiglia, e sembrava sbagliato fare qualcosa senza di lui «spero solo non ci sia rimasto troppo male» il suo animo da veggente ma dove già sentiva che quella, più che una missione, sarebbe stata una vera e propria avventura, e gli piangeva un po' il cuore a non poter avere il bambino al suo fianco ed osservarne le facce confuse o estasiate. Poi però si ricordò anche dell'ultima volta in cui erano stati in una scuola con un obiettivo da portar a termine, e tornandogli alla mente immagini di quei giorni si rese conto che no, se fossero accadute anche solo un quarto delle cose che erano accadute a Salem, Gwen avrebbe dovuto passar tutto il tempo a schermare la vista di Toothy piuttosto che combattere. Ancora vivida, nella sua testa, l'immagine delle chiappe di Arci e Jay mostrate al nemico. Nessuno uno di secondo, nemmeno zitto.
    «fani?» mentre camminavano per quei corridoi bui, sentì il bisogno di dirglielo: erano la sua famiglia. Era quello, il vivere con loro, la cosa che più le sarebbe mancata una volta tornati a casa «vi voglio bene» faceva tanto per dimostrarlo, ma poche volte lo aveva ammesso ad alta voce «e mi rakk, sempre unit..» cazzo, ma le era appena crollato il pavimento sotto i piedi?
    Here we go again

    «zio jay, sei la mia unica certezza» chissà dov'erano i suoi genitori. Chissà se stavano parlando civilmente o avevano già iniziato a litigare. Le piangeva il cuore pensando al fatto che, di lì a poco, avrebbero iniziato a limonare - dai su, lo sappiamo tutti - e Gwen non sarebbe stata presente ad osservare la scena. Inutile ribadire quanto fosse indignata: nemmeno il tempo di raccomandare ai fani di restare uniti, ed ecco che un attimo dopo il pavimento sotto i loro piedi li separava. Cattiveria pura. E, colpo ancor più basso, fu ritrovarsi davanti dei freaks au, non carini quanto li originali ma quasi. Ciò che avrebbe voluto fare la ragazza sarebbe stato liberarli dai guinzagli, ma sapeva che probabilmente quel gesto non sarebbe certo andato a loro vantaggio. Magari poteva regalar loro un calzino?? Aveva letto da qualche parte che così si guadagnava amore incondizionato e servilismo perpetuo. Con ancora i war flashback della morte dell'unicorno - perchè? così. Tornavano quando meno se l'aspettava - la ragazza si sarebbe buttata all'urlo di «ACQUAAA» contro Jay così da placcarlo e toglierlo dalla traiettoria dei colpi. Poi, notando l'attacco da parte di uno dei maghi contro di lei, la ragazza avrebbe provato a bloccare la sua spada con la propria katara e diamine, quanto le era mancata!! Nei mesi a Bodie aveva passato pomeriggi interi ad allenarsi con Darden, ma usare quell'arma senza accortezze e con l'unico scopo di infilzare l'avversario era tutta un'altra cosa. Così, avrebbe poi tentato di mozzargli una mano con la lama: tanto aveva l'altra, poteva pure fare a meno di una, no?? «VENTIQUATTRO!» Così? Così. Il numero di satana non era mai fuori luogo.
    Gwendolyn Markley
    20y/o - slyth - satanist - (2043)
    unicorn
    had a heavy sleep
    otherwise
    difficul night
    to take grazing


    DIFESA JAY (barbie + gwen) si fionda su di lui
    DIFESA GWEN (jay + gwen) blocca la lama con quella della katara
    ATTACCO BONNIE (gwen + jay) prova a tagliargli una mano
     
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    what do we say to the god of death?
    che ha rotto le palle si trovi qualche altro sfigato su cui accanirsi.

    «a-ah?!?» stringendo le braccia contro il torace, jayson si ritrovò ad annuire. Ma si, in fondo perché no. Cosa cazzo c'era di strano? «mi sembra giusto.» di strano c'era solo che per arrivare alla versione brutta dei freaks ci avevano messo venti miniti di scarpinata attraverso oscuri corridoi mal illuminati, per il resto gli pareva fosse tutto a posto.
    Perché c'era fottutamente abituato, il telecineta, a quel precipitare - letterale e metafisico - delle situazioni, al punto che prima di partire da bodie aveva scommesso con i fani che la missione sarebbe andata in vacca; e no, non si trattava di un disaccordo tra chi credeva avrebbe funzionato e chi no, ma solo di quanto tempo ci avrebbero messo a passare dalla padella alla brace rischiando di lasciarci la pelle.
    «cinque minuti dall'arrivo a beauxbatons.. cazzo, ha vinto arci.» aveva sussurrato nel buio polveroso senza rivolgersi a nessuno in particolare, dopo essere precipitato per almeno tre cristo di metri nel vuoto piombando culo a terra su un altro pavimento sotterraneo. Cinque minuti ed erano già separati, doloranti, nella merda fino al collo. Jay aveva scommesso dieci, gwen era stata più propositiva puntando a venti; aidan, sempre coerente con se stesso, aveva sostenuto non sarebbero riusciti a lasciare bodie, figurarsi arrivare in francia. «d'altronde: unicorno avesse sonno profondo altrimenti notte difficile da portare al pascolo, giusto?» volse le iridi caramello, spente quanto quelle di un godric a caso migliaia di chilometri e cento anni più in là, sul volto di gwen, l'unico membro del suo nuovo gruppetto che poteva cogliere l'essenza profonda di quella frase, assaporarne il significato intrinseco. Che, per un phanes di origine controllata, era siamo fottuti.
    Magari era lui che vedeva nero, eh, ma nani, donne barbute e menomati non gli sembravano proprio un segno di buon auspicio.
    «certo che se proprio dovevo morire ucciso da un freak preferivo fosse una delle nostre pannocchiette.» si lasciò sfuggire in sospiro dalle labbra, il fu myles shaw. Un'identità che aveva lasciato a bodie insieme ai suoi cavalli, per i quali non nascondeva di aver versato anche un paio di lacrime; quando non si ha una dignità anche la vergogna risulta superflua. Era bastato un accenno, la più lieve possibilità di sistemare quel casino e tornare a casa - o anche solo morire provandoci, sempre una soluzione da tenere in considerazione - per convincere jay a mandare a cagare bighe e maneggio, un bel dito medio alle vecchie bodiotte timorate e un cappello da cowboy lanciato in testa a gesú crocifisso. Serviva più a lui che a jay, in ogni caso.
    sad yee-haw.
    Gli parve quasi di sentire nano!joey (canon) ringhiare mentre tirava con impazienza il guinzaglio che lo teneva legato alla sua padrona, puntando il testone sproporzionato in direzione di barbie. Eh, si vede che era un buongustaio! «aww, che dolce bestiola. per le femmine funziona come ne Il Signore degli anelli? hanno anche loro la barba?» sfiorò il mento con la mano destra, sinceramente interessato alla genetica dei nani e a come farli riprodurre in un allevamento. Aveva già detto addio ai cavalli, jayson matthews, si trattava solo di trovare un nuovo hobby. «mi dica signora, è difficile addestrarli?» e lei, infame, non se lo cagava nemmeno. no, scherzi, era troppo presa ad infierire su barnaby lanciandogli stelline di acciaio per riempirlo di buchi come un dannato scolapasta mentre l'omino gli azzannava le caviglie.
    Satana li fa e poi li accoppia.
    «si vede che è una plebea in fatto di allevamenti.» sapeva bene di cosa parlava, miles. Fu sulla donna che si concentrò, infine distogliendo l'attenzione dall'affamato fenomeno da circo, iridi nocciola intente a focalizzare le piccole armi tra le mani di lei così da ricrearne un'immagine fedele nella mente. Era passato un po' di tempo da quando aveva usato il suo potere con quella precisione, preferendo lanciare bodiotti a caso contro i muri in maniera grossolana e senza badare troppo alla forma, ma si rese presto conto il ventitrenne che alla fine era come andare on bicicletta: non si poteva dimenticare. Un meccanismo ben oliato capace di muoversi in maniera autonoma, lo scatto di un pulsante primordiale annidiato nel cervello. Glieli avrebbe rimandati indietro, frenando gli shuriken mentre questi fendevano l'aria, una mano invisibile capace di respingere le armi al mittente. Anche se non puntava ad ucciderla ficcandogliene uno in mezzo agli occhi, non ancora.
    Che poi se pure gli fosse passata una mezza idea per la testa, al grido di «ACQUAAAA» gwen gliel'avrebbe fatta rimangiare. «cos-» nemmeno il tempo di chiedere spiegazioni - non te lo davano mai -, e la ragazza gli piombó addosso delicata quanto un tir in autostrada durante un sorpasso, spostandolo quando bastava (si spera) per evitare un attacco di cui il telecineta evidentemente manco si era accorto. Cosa aveva detto gwen poco prima che il karma lo punisse togliendo loro un appoggio solido da sotto i piedi? «fani? vi voglio bene» Cercò di tenere a mente quelle parole, e la sensazione di calore e rara serenità che gli avevano lasciato sulla pelle e nel cuore, mentre capicollava andando a sbattere con la schiena contro una parete di pietra grezza. «grazie gwennie, che il ventiquattro sia con te e-» oh, ma allora.
    Possibile che lo interrompessero tutti?
    Proprio mentre stava benedicendo sua nipote - SUA NIPOTE!1! assurdo - un.. coso tutto torso e niente braccia le si avventó addosso, le gambette a scalciare l'aria nel tentativo di tirarle una pedata. Tutta invidia, era chiaro: sembrava uno di quei tipi che si beccano a volte in palestra, così ossessionati dall'avere i muscoli delle cosce come quelli di arnold schwarzenegger da dimenticarsi di allenare anche bicipiti e tricipiti, finendo per diventare sproporzionati. Quelli magari erano più divertenti, ma per jay uno valeva l'altro. «ma come cazzo ti permetti?» nessuno insegnava le buone maniere ai mostriciattoli? niente da fare, i genitori non sapevano più fare il loro maledettissimo lavoro - cit. uno che non sa di essere padre. «le donne non si toccano nemmeno con un fiore.» e giù uno schiaffone potente in faccia a clyde «e non si interrompe la gente mentre parla, cafone.» e via un altra pizza sulla guancia opposta, la forza del signore morgan satana e gesú cristo a rendere il palmo della sua mano destra una roccia.
    Dopo avergliene date a due a due finché non furono diventate dispari, jayson si rivolse direttamente a bonnie, figura matriarcale fallita e unica vera colpevole per la mancata educazione del tizio senza braccia. Certo, prendere a sberle lui si era rivelata una piacevole parentesi, ma la lezione più dura bisognava riservarla per la donna, che come la sua collega con il nano al guinzaglio evidentemente non sapeva fare il suo lavoro. «signore care, posso consigliarvi un altro business? o un differente passatempo?» dai, non erano proprio portate. Così dicendo jay avrebbe estratto un coltellino dal fodero, approfittando della vicinanza con la donna per lanciarglielo direttamente in fronte; che le si conficcasse di lama tra gli occhi, o di impugnatura a romperle il naso faceva davvero poca differenza. L'importante era che di ps gliene togliesse almeno «VENTIQUATTRO!»
    sempre ottimista gwen, pikkolo ancielo.


    jayson matthews
    23 telekinesis satan-sitter
    myles shaw
    morgan's favorite, unabomber


    DIFESA BARBIE (barbie + jay): con la telecinesi respinge gli shuriken

    DIFESA GWEN (jay + gwen):posso prendermi clyde? voglio prenderlo a schiaffi così gli fa invidia che non ha le braccia
    ATTACCO BONNIE (gwen + jay): le lancia un coltellino in fronte


    Edited by blank/space - 12/5/2019, 11:34
     
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    barbie
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    Allora, innanzitutto, vaffanculo: non solo il salto di poco prima gli aveva rigato gli stilosissimi occhiali da sole che il buon Wellington si era prodigato a fargli ricevere prima della partenza; non solo, dato che la sfiga ci vedeva meglio di Occhio di Falco, era finito a girovagare per i sotterranei della scuola con la grl gang di Bodie, California (sì, con la VillaballacomeseiBona più bella da guardare, ma meno morbida da abbracciare rispetto al fratello) in cui spiccava la mancanza dell’unica che Barbie avrebbe realmente voluto al proprio fianco; no, e non bastava neanche che si fosse perso Zeus, il suo maiale (se l’aveva portato con sé? Certo, in tempo di carestia ogni dio è porchetta), nell’incidente precedente.
    Non era stato abbastanza neanche costringerlo a camminare (lui!, il cui animale guida era un opossum morto a bordo strada stirato da una biga!!) per minuti ore ed ore senza una meta.
    Doveva mettercisi anche quello.
    Allargò le braccia e battè poi le mani fra loro, le palpebre serrate ed una Madonna incastrata fra i denti. La sola gioia di quei sei gradi di separazione, era stato abbandonare al loro destino i (suoi) bambini psicopatici, che aveva origliato progettassero già di staccargli le braccia e usarle come racchette da tennis contro i nemici: voleva bene a quelle teste di minchia, più di quanto gli piacesse ammettere, ma quando nel contesto entravano carne e sangue, come i gremlin ch’erano, non capivano più una pippa e gli si fotteva il cervello. Barnaby Jagger, sopravvissuto alla Prima Guerra Mondiale ed a tutti i testimoni di Gesù del far west, non ci teneva a crepare per un errore di calcolo da parte del fuoco amico. Non era preoccupato per i freaks, sapeva che se c’era qualcuno in grado di sopravvivere ad inquietanti labirinti sotterranei, quelli erano loro - quindi perché…perché quello? Ironia bastarda. Coprì la bocca con le dita, osservando scettico il poco simpatico spettacolo ordito in loro onore da (…da chi, in effetti? da chi?? da quanto quegli stronzi erano lì in attesa di entrare in scena?) qualcuno con un senso dell’umorismo un po’ del cazzo. «m-mi p-p-prendi per il c-culo.» Si sarebbe mai liberato dei freaks, Barbie? Il Fato diceva no, sono io la guardia e Barnaby Jagger aveva imparato a proprie spese che Destino et similia, da parte sua, meritassero solo sentiti gesti dell’ombrello. Sollevò le lenti quanto bastava a massaggiarsi le palpebre, un sospiro a sfrigolare sul palmo. Era troppo vecchio per quelle stronzate moderne: sti gran cazzi accompagnare, avrebbe dovuto salutarli sul limitare del campo di grano, e tornare a quel che gli veniva meglio – sopravvivere. Malgrado tutto, anche non volendolo, era quel che gli riusciva meglio. «è r-r-ridicolo» come c’erano arrivati lì sotto? Le scuole non avrebbero dovuto, tipo, essere il luogo più sicuro del mondo? Nessuno li aveva visti entrare? Cioè, si parlava di fenomeni da baraccone: non passavano esattamente inosservati. Non capiva perché ancora, dopo tutte quelle cagate, cercasse di comprendere, ma…era davvero più forte di lui. Nessun altro si domandava il come, oltre al perché? Sì, il Jagger non sapeva neanche perché: voglio dire, farsi i cazzi loro? Non erano mica arrivati fin lì per stuprare le loro mogli e depredare il raccolto – quel bisogno implicito dell’uomo di ficcare sempre il naso dove non doveva, non l’avrebbe mai capito. Francesi del cazzo. Ovviamente, uno non aveva neanche il diritto di lamentarsi come Dio comandava, che gli stronzi partivano all’attacco. L’aveva già detto non ci fosse più rispetto? Era il momento per ricordarlo. «p-pezzi d-d-di m-merda quanto i n-nostri, eh» ci mise quasi affetto in quella frase, e non si sentì in dovere di specificare quali fossero i loro: di skerzoni della natura ne conoscevano tanti, ma di freaks, grazie a Dio Arci, non troppi. Puntò l’indice contro il nano, così com’era solito fare con Joey ogni qual volta il viso impassibile del ragazzino spuntasse, ad altezza ginocchio, con un coltellino stretto fra i denti pronto a recidergli l’arteria femorale: «a c-c-cuccia, p-p-pepito.» Con il suo funzionava. No? Evidentemente no, perché con la furia che solo gli individui sul metro e cinquanta potevano provare, gli si scagliò contro puntando ad avvolgersi alla sua gamba.
    Ancora, nulla di nuovo. Avrebbe tentato di scrollarselo di dosso proprio come avrebbe fatto con un Joey particolarmente cocciuto, scuotendo la gamba così da togliergli l’appiglio. Che kinky, oh. Osservò CJ e Sandy, meno inquietanti delle loro versioni originali, e decise che – come tutte le altre merdine – avrebbero pagato pegno per i peccati dei loro alter ego (e se nel mentre evitava a jay di affogare, uau! Ma cerchiamo di essere realisti: era solo un bonus). «c-c-cuc-c-cù» Avrebbe posato le mani sulle spalle dei beyoncè, ed approfittando dei riflessi velociximi alla celestebrowningdornette, avrebbe fatto piroettare le gemelle siamesi lontano da Jay, scagliandole contro uno dei maghi Pro che le aveva addomesticate. «t-t-tanto t-tra p-poco vi estinguete» ops spoiler alert :)
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    DIFESA BARBIE (barbie + jay): si scrolla joey di dosso (tanto è abituato)

    DIFESA JAY (barbie + gwen): cucù (prende sandy e cj)
    ATTACCO QUI (barbie): sETTETE (e li lancia su qui)


    master 1/10
     
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    DIFESA BARBIE (barbie + jay): 9 + 12 = 21 pd (-13 ps)
    Ci avete (quasi) provato. Lo shuriken ti graffia appena il viso, ma è il nano a fare maggior danno, piantando i denti nella morbida carne della coscia e riuscendo, contro ogni logica, a staccartene un pezzo. ueppà.

    DIFESA JAY (barbie + gwen): 21 + 3 = 24 pd (+3 pa)
    ATTACCO QUI (barbie): 5 + 3 = 8 pa
    DIFESA: 5 pd (-3 ps)
    Meh, Qui si libera in fretta dell'inghippo.

    DIFESA GWEN (jay + gwen): 8 + 9 = 17 pd (+5 pa)
    ATTACCO BONNIE (gwen + jay): 5 + 20 = 25 pa
    DIFESA: 15 pd (-10 ps)
    La mano rimane attaccata alla proprietaria, ma entrambi le praticate due tagli - uno sullo zigomo, l'altro sul polso.

    BARBIE: Lilli scaglia ancora uno shuriken mirando alla testa, sperando di accecarti; joey Tramp tenta una testata allo sterno.
    JAY: Mentre le gemelle kessler ti scagliano una bomba d'acqua, Qui tenta un permafrost.
    GWEN: Bonnie cerca di ricambiare i tagli impugnando la spada, un fendente al tuo stomaco, mentre Clyde tenta di aggrapparsi con i denti al tuo braccio.

    Edited by portavoce del karma‚ ossequi - 12/5/2019, 00:16
     
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    «c-c-c»riceto «c-c-c»avallo? «cRISTOSANTO» Barbie sputò fuori l’aria tutta d’un fiato, il palmo a premere sulla gamba dove Joey gli aveva lasciato la simpatica impronta dei denti, e gli aveva FOTTUTAMENTE STACCATO UN PEZZO DI COSCIA. Ma cosa cazzo non andava in quella gente? «c-c-cosa c-CAZZO NON V-VA IN T-TE» picchiare i nemici? Checked. Sparargli? Checked. Usare maledizioni? Been there. Ma il cannibalismo gli mancava, e sinceramente stava bene anche così. Il fatto che guarisse, non significava che non facesse un fottuto male del Signore. Morse l’indice mugolando la propria frustrazione sul palmo, la versione extended dell’Ave Maria a ripetersi in loop dietro le palpebre abbassate. Se insultarli non avesse richiesto il doppio del tempo (e quindi il doppio dell’ossigeno, e della fatica), il Jagger avrebbe anche passato tranquillamente la mezz’ora successiva a ricordare ai nemici quante piaghe sulle ginocchia avessero le loro madri a forza di fare genuflessioni, ma non potendo ricorrere ad un po’ di sana violenza psicologica, gli toccava quella più materiale e carnale. Schioccò la lingua sul palato e posò i pugni sui fianchi, un’occhiata eloquente verso il nano di merda con ancora la bocca cremisi del suo sangue: non importava quanto ci avrebbe messo, quanti punti saluti avrebbe perso nel mentre, perché quel cazzo di fake joey sarebbe morto malissimo. Era una promessa. Asciugò la guancia sulla spalla, doppiamente incazzato con i due figli di mignotta: cioè, non bastava morderlo, anche dei cazzo di shuriken a tagliuzzargli la faccia? Per chi l’avevano preso, un fottuto tiro al bersaglio? LUI NEANCHE CI VOLEVA ANDARE, Lì, ma che volevano? Ed erano pure testardi, i pezzi di merda, già pronti a tornare all’attacco.
    Perfino più cattivi di prima. Nei neri e porcini occhi del Nano, che noi immaginiamo come i folletti della Gringott, Barnaby Jagger lesse chiaramente la propria morte: li percepì, come un’insegna al neon sospesa sopra le loro teste, i quarantrè PA ad attentare alla sua vita. Non sapeva quale fosse l’approccio dei Fani a tali spiacevoli circostanze, ma sicuramente sapeva quale fosse il suo: dopo anni circondato da Bodiotti, naturale che il primo istinto del Jagger fosse alzare gli occhi al cielo, e domandare il mille trentaduesimo «p-p-perché?» della sua carriera da fervente peccatore. Se fosse uscito vivo da lì, avrebbe pisciato sull’altare di Bodie: e che cazzo chiesto un intervention ai vippini su come diventare cristiano DOB (di originali barbabietole).
    Va bene. Facciamolo. Lanciò un’occhiata a Gwen, stringendosi nelle spalle ed allargando le braccia lungo i fianchi: «eh, la stessa risposta che la mora riceveva, in qualunque vita, ogni volta che il mondo dimostrava di avercela particolarmente con lui. «t-t-tutto f-fascino» e mannaggia sta signora, figurarsi se non doveva proprio far colpo sul nano kinky! Bellissimo. Ricorrendo ai metodi bruti, nel vedersi correre incontro l’au di Edward Cullen, Barbie avrebbe stretto l’impugnatura della mazza con entrambi le mani, ed avrebbe colpito lo stronzetto direttamente sulla faccia. «p-p-provo un v-vago senso di d-deja-vu» Cosa? Se ad un Carnevale del 2043, lerci come due russi al fronte, avessero preso a calci in culo tutti i nani di Biancaneve incontrati sul loro cammino? Bitch they might had. Dai, ma chi cazzo si vestiva ancora da Nano? RIPIGLIATEVI – se l’erano meritato. Con un cenno del capo, le indicò i suoi nuovi fan, quasi – quasi – tentato di farle notare quanto si fossero abbassati i suoi standard, e quanto il suo freak fosse più fiko del suo.
    Ma che dico: «p-p-pepito v-vince su b-barry.» ed ancora con la mazza alla mano, avrebbe colpito la spada cercando di deviare il colpo prima che potesse arrivare a Gwen, avanzando nel mentre d’un passo così da trovarsi più vicino alla Stronza (l’avversaria, non la markley; di quei tempi, necessario specificarlo ihih). Voleva dire a Bonnie che avesse scommesso sulla patata sbagliata, ma tutto quel che riuscì a pronunciare fu «p-patata», apparentemente fuori contesto, mentre avrebbe tentato di stringere le dita sul suo braccio, e costringere il corpo di lei ad allargare la ferita già presente.
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    DIFESA BARBIE (barbie + gwen): dà una mazzata a joey

    DIFESA GWEN (barbie + gwen): devia il colpo con la mazza
    ATTACCO BONNIE (barbie + gwen): tocca e cerca di ampliare le ferite


    master 2/10
     
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    Sapete di cosa c’era terribilmente bisogno, in quel momento?? Rosari satanici. Si pentiva un sacco, la Markley, di aver lasciato il cellulare magico a Bodie, anche perché sentiva che con quello avrebbe potuto migliorare la situazione. Poi però si ricordó il perché non l’avesse portato con sè: lasciarlo a Toothy era stata la scelta giusta, anche perché sapeva quanto il bambino lo amasse ed era stato impossibile non darglielo per tirarlo su di morale, dopo che aveva molto poco gentilmente mandato a quel paese tutti loro. Che dicesse le parolacce non era poi una novità (insomma, crescendo in casa con i phanes + sandy, era inevitabile) ma rivolte contro di loro?? Non l’aveva mai fatto, ed inutile che il cuore di Gwen si era spezzato quando aveva udito quel vaffanculo, pieno di amarezza e risentimento.
    «riesco a sentirla» i suoi sensi da veggente si attivavano parecchio a caso, o forse di veggente in lei non c’era proprio nulla ed era unicamente il suo uso prolungato di droghe ad averle ridotto il cervello così. O forse, in quell’occasione, era semplicemente la constatazione dell’ovvio «la morte» incombeva già su di loro, ed erano soltanto all’inizio. Ke bll, chissà come si sarebbero sviluppati gli eventi. Forse Jay doveva finire la benedizione che poco prima era stata interrotta, forse c’era bisogno di sacrificare un neonato a Satana, forse era arrivato - già? Già - il momento di mostrare le chiappe al nemico. DOVEVANO FARE QUALCOSA! «Jagger?» aveva provato ad ignorarlo ma insomma, iniziava a non farcela più «forse dovrai sostituire Arci, tieniti pronto» lanció un’occhiata eloquente a Jay, sicura che si fossero capiti: chissà se il cùl fatál avrebbe funzionato anche sostituendo un paio di chiappe. Ed a proposito di Barbie... la ragazza avrebbe prima lanciato un « vitreo gelu! » per impedire che lo shuriken lanciato dalla strega con il nano gli si ficcasse in testa, andando a lesionare qualche parte fondamentale del cervello, per poi accorgersi di Dracula!Barry (era barry? Non ricordo già più) che tentava di morderle un braccio « che schifo VIA» consapevole del fatto di non aver qualche pasticca in tasca da lanciargli per allontanarlo, non le sarebbe rimasto altro che tirargli un calcio ben assestato alla bocca dello stomaco, così da toglierselo di dosso. Poi, giusto perché le piaceva calciare in giro ed erano mesi ormai che non tirava un calcio a qualcuno con l’intento di spezzargli l’osso del collo, si sarebbe avvicinata al mago che teneva il guinzaglio di Barry e avrebbe tentato di dargli un bel calcio in testa. Anni di arti marziali ed allenamenti sfiancanti dovevano pur aver portato a qualcosa, eh.

    Gwendolyn Markley
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    had heavy sleep
    otherwise
    difficult night
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    DIFESA BARBIE (barbie + gwen): Protego vitreo
    DIFESA GWEN (barbie + gwen): calcio allo stomaco
    ATTACCO BONNIE (barbie + gwen): calcio in faccia
     
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    DIFESA BARBIE: 30 (barbie) + 10 (gwen) = 40 pd (-3 ps)
    Beh, che culo! Tramp viene mazzolato così violentemente da farsi un bel voletto, mentre lo shuriken, per quanto congelato e rallentato, colpisce comunque Barbie in faccia, lasciando un piccolo taglio sullo zigomo.

    DIFESA GWEN: 10 (barbie) + 13 (gwen) = 23 pd (+7 pa)
    ATTACCO BONNIE: 4 (barbie) + 13 (gwen) + 7 = 24 pa
    DIFESA BONNIE: 15 pd (-9 ps)
    Bonnie nemmeno si lascia toccare da te, Barbie, schifoso plebeo (cosa), ma la distrai abbastanza da rendere il calcio di Gwen ben piazzato.

    BARBIE: Lilli ti lancia un mangia lumache, mentre imperterrito Tramp tenta di massacrarti la gamba a suon di pugni veloci.
    GWEN: Bonnie decide di provare a colpirti in faccia con il piatto della spada, mentre Clyde sferra un calcio rotante alla Chuck Norris.
     
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    what do we say to the god of death?
    che ha rotto le palle si trovi qualche altro sfigato su cui accanirsi.

    «Jagger? forse dovrai sostituire Arci, tieniti pronto»
    un brivido
    lungo la schiena
    sudore freddo
    tremiti.
    paura.
    Gwen doveva proprio fissarlo negli occhi mentre pronunciava quelle parole? a quanto pareva si, perché le iridi scure della ragazza si inchiodarono alle sue finché l'immagine di quella scena che jay aveva tentato inutilmente di scacciare dalla testa non tornò a popolare i suoi incubi. da sveglio, quindi forse doveva chiamarle allucinazioni. «io non..» cosa, jayson? non ti spoglierai?? troppo presto per dirlo. Se ne rese conto anche il telecineta e questo bastò ad indurre il suo sguardo spento fin sul pavimento, le spalle ricurve in avanti nella classica posa di chi è pronto a farsi dare qualche frustata sulla schiena tanto per gradire. Perché lo sapeva, jayson matthews, che se il momento fosse giunto le mutande sarebbero state calate, esattamente come recitava il terzo segreto <del>di Fatima dei phanes: insieme all'unicorno con il suo sonno profondo e alla regola del nessuno uno di secondo nemmeno zitto, costituivano un insieme di comandamenti ai quali non bisognava mai sgarrare, se si voleva sperare nel magnanimo favore di morgan e satana. Ve n'era anche un quarto, che però i fani citavano raramente, perché il ricordo di certe vicende bruciava ancora l'anima di tutti e quattro come l'acqua santa sulla loro fronte prima che gemes la sostituisse con la vodka; ma il rischio che barbie potesse lasciarci le penne (spoiler: bravi cicci, difesa grandiosa) era grande, e jay decise che valeva la pena di salvargli il segreto prima che fosse stato troppo tardi. «questa cosa ti suonerà strana, ora.. ma tu tienila a mente barnaby. mai, mai limonare con un nemico morto, attira le ire degli dei.» rip billie, insegna agli angeli a farsi arci.
    E chissà se fu grazie a quell'ammonimento che la sua otp trovò la forza interiore per resistere ai mistici 43 punti attacco, o se l'amore che era proprio sotto gli occhi di tutti come fate a non accorgervene i due provavano uno per l'altra aveva semplicemente fatto la sua parte, sta di fatto che barbie ne uscì vivo. Con un tocco di coscia in meno, qualche graffio e un taglietto sullo zigomo, ma ancora in grado di respirare. Che nella loro situa era già tanto.
    «il potere dell'unicorno è forte in voi, miei giovani padawan.» si affiancó al guaritore, battendogli una mano sulla spalla ben sapendo che non l'avrebbe rincuorato dall'essere stato morso da un nano cannibale. «vedrai che tra poco lo uccidiamo.» non avrebbe saputo quantificare quel poco, ma puntava più alla certezza della pena che alla durata del processo. Con la seppia maniaca avevano dovuto sopportare la stessa mancanza di rispetto, così a lungo che già a quei tempi jay aveva pensato di farla finita lasciandosi stritolare (anche se quella voleva chiaramente violarlo.) dai tentacoli appiccicosi, ma alla fine la loro perseveranza aveva ripagato. Ed erano morti tutti - le emoticons, non i phanes, per quanto lo fossero comunque un po' dentro.
    Anche Qui doveva aver fatto lo stesso discorsetto di incoraggiamento ai suoi freaks siamesi, perché dopo una piccola pausa per riprendere fiato jay li intravide voltarsi nuovamente verso di lui, piccoli occhi porcini carichi di odio ed evidente invidia. Un po' poteva comprendere il disagio provato da quo&qua: in fondo, se avesse dovuto passare la sua vita incollato a gemes costretto a condividere con il fratello non solo l'ossigeno ma anche qualche organo vitale, anche lui si sarebbe incazzato non poco. «sentite, a parte gli scherzi» fece un passo avanti, i palmi rivolti all'insù mentre i nemici gli puntavano contro la bacchetta e si preparavano ad annegarlo, again. «conosco qualcuno che potrebbe aiutarvi con la luce del signore. ammesso sia ancora vivo.» corrugó la fronte, constatando l'effettiva mancanza di informazioni sullo stato di salute di gemes hamilton. Che però era uno stronzetto benedetto da satana e quindi sicuramente stava respirando ancora. «se magari vi date una cazzo di calmata..» ma era abbastanza chiaro non volessero darsela.
    Almeno nessuno poteva accusarlo di essersela presa a prescindere con una banda di diversamente abili.
    Socchiuse le palpebre, jayson, concentrandosi quel tanto che bastava per avvertire ogni singola parte del suo corpo e le vibrazioni emanate dallo stesso, immaginandosi non più di fronte ai suoi avversari, ma alcuni metri più in là alle loro spalle. Teletrasportarsi non era tragico come quel viaggetto di novemila chilometri della durata di dieci secondi che si erano fatti per arrivare in francia - se qualcuno aveva dovuto ripiegare sui cespugli fuori dalla scuola per rimettere anche l'anima quello era jayson -, ma certo la sensazione che lasciava non era una delle più simpatiche al mondo. «look what you made me do, bitch» ah, cosa avrebbe dato per lanciarsi addosso a qui tirandole un calcio nelle chiappe poco sportivo! ma prima che potesse partire in quarta, le iridi caramello furono catturate da un movimento altrettanto scorretto, una scelta davvero sconsiderata. Stavano davvero lanciando una granata contro la sua assistente piromane? una che, nonostante la giovane età, comprendeva il valore di una bomba ben costruita come pochi altri, e non sembrava mai stanca di imparare o migliorarsi. Damn, quando se ne stavano accucciati tra le panche della chiesa con jayson che le spiegava quali fossero i punti migliori per sistemare i petardi, sembravano davvero peter parker e miles morales nel meme di into the spiderverse - sì, come floyd e mac. doveva solo provarci, oh romeo romeo perché sei tu romeo, a fargliela esplodere sotto il naso. «consiglio spassionato da un'intenditore:» si prese persino la briga di sollevare la mano destra tendendola verso la granata per fare scena come gli aveva insegnato run - blows a kiss in the wherever you are - mentre la mente si focalizzava sull'arma con l'obiettivo di intercettarla e cambiarne allo stesso tempo traiettoria. «la granata mettitela nel culo.» come avrebbe dovuto fare ant-man rimpicciolendosi a livello microscopico per lasciare una nella bomba tra le chiappe di thanos, così da evitare casini successivi. Just saying.
    «b o n a r m u z z a.»
    is the new burn 'em all.

    jayson matthews
    23 telekinesis satan-sitter
    myles shaw
    morgan's favorite, unabomber


    (37) DIFESA JAY (barbie + jay): (quo&qua) si teletrasporta

    (5) DIFESA CEST (cest + jay): (romeo) controlla la granata con la telecinesi e

    ATTACCO ROMEO (jay): gliela rilancia addosso
     
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    I'm sorry but
    I'd rather be getting high than watching the family die
    «ci muoviamo? mi scade lo yogurt» si picchiettò il polso con un dito, spostando il peso da una gamba all'altra con una certa impazienza. Cristo, odiava aspettare. In verità, odiava parecchie cose Cest Lavie, ma aspettare era proprio una di quelle che avrebbe messo in cima alla lista nera, assieme ai fiammiferi fallati e alle persone in vena di chiacchiere alle prime luci del mattino, o durante i suoi momenti in botta da barbabietola, o più o meno sempre.
    «il mio patrigno ripete sempre bonarmuzza - sai che significa, jay?» gli si parò affianco, afferrandolo per un braccio senza troppi complimenti «è un'antica lingua sacra introdotta da nostro signore» è siciliano «ed è tipo quando una persona è già morta a prescindere da quello che farà, perché il fato ha deciso così» arricciò le labbra in un sorriso, soddisfatta della sua spiegazione. Spostò lo sguardo verso i suoi nuovi compagni, chiedendosi chi di loro ce l'avesse già scritto in fronte - non è che volesse buttarla a qualcuno eh, ma cest la vie -, fermandosi infine su Barnaby Jagger e squadrandolo da capo a piedi. Senza smettere di fissarlo, volto il capo abbastanza da raggiungere l'orecchio di Jay e, in un sussurro, decretò: «lui ha degli occhiali troppo fiki per morire» sorrise al Jagger, come a volerlo rassicurare che no, non stava mica parlando di lui inserire qui meme di jerry scotti, prego «ma oh, se proprio dovesse schiattare, dici che posso considerarli miei senza passare per una che ruba ai cadaveri?» mica per una questione d'etica o di legge, ma perché dio aveva occhi e orecchie ovunque.
    Fece per riaprir bocca, forse per chiedere anche a Gwen un parere in proposito o magari per convincere il diretto interessato a far testamento in suo favore nel caso la missione non dovesse andare a buon fine, ma tutto ciò che riuscì a dire fu un «ah» un po' stupito, indietreggiando d'un passo all'arrivo del circo degli orrori.
    «chissà se colpire un freak avrà qualche effetto sulla legge del contrappasso nella nostra futura vita ultraterrena» si abbassò con uno scatto, sperando così di evitare il pugno della donna forzuta e di prender tempo per decidere il da farsi: sacrificare la propria anima pura o uccidere tutti no matter what?
    «voi però verrete sicuramente puniti!!» agitò un dito verso i due freaks cantanti, afferrando con l'altro braccio Delilah e trascinandola via dalla traiettoria dello sparo diretto contro di lei. Bastava un rapido calcolo: se meno per meno era sempre uguale a meno, allora ferire un freak che aveva già tentato di ferire qualcuno era un po' come annullare i due peccati in un unico gesto d'amore.
    Sì, ma Cest neanche l'aveva finita la scuola, e non era mai stata così studiata: «vabbé, li ammazzo e basta» si avvicinò al Jagger con passo deciso, allungandosi sulle punte per sfilargli gli occhiali dal naso «che gesù ti protegga fratello, questi ora servono ad un bene superiore» li indossò, tastando poi con un braccio il proprio zaino per poi tirarne fuori una radiolina ed il lanciafiamme. Poggiò l'arma tra le gambe, reggendola con le ginocchia, ed allungò l'antenna della radio per dare il via ad una mandolino cover di make it bun dem (ai tempi andava di moda più del violino), caricandosi come in un episodio di far cry 3 prima di riprendere il lanciafiamme e puntarlo verso la donna barbuta «DRACARYS».
    cest lavie
    24 . piromaniac. burn them all
    I nearly killed somebody,
    don't you mind,
    I gave you something you can
    never give back,
    don't you mind


    (5) DIFESA CEST (cest + jay) prova a schivare il pugno
    (21) DIFESA LILA (cest + barbie) la tira via
    ATTACCO SU ROMINA (cest + barbie) lanciafiamme
     
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    E quello era uno dei motivi per i quali non ci teneva particolarmente a far arrabbiare Gwen. Alzò le mani in segno di resa, allontanandosi di un passo per volgerle il mezzo inchino che il calcio da Lone Ranger meritava. Colpire il Nano del cazzo con la mazza, e percepire la carne protestare sotto il legno, aveva rinvigorito l’umore di Barbie (quasi) più di com’era solito fare uno spettacolo di Burlesque in quel di Bodie (certo, dopo l’arrivo dei freaks i war flashback delle gambe di BJ a fare il can can si erano vagamente sommati al PTSD che si trascinava dalla guerra, ma nulla era perfetto, no?). «il potere dell'unicorno è forte in voi, miei giovani padawan.» che dopo il tips sul non limonare i nemici (…potrebbe aver fatto un pensierino sulla donna barbuta, giusto per togliersi la curiosità se fosse più come paccare un uomo, o come leccare [FASCIA PROTETTA!]), avrebbe potuto significare tutto o nulla. Passò il pollice sul taglio sullo zigomo, pulendolo poi sulla spalla. Detto da uno che di cavalli s’intendeva, nel dubbio, decise di prenderlo come un complimento. Gli rivolse il sorriso sghembo che il commento meritava, mutandolo direttamente in un ghigno al «vedrai che tra poco lo uccidiamo.» Perché sì, oramai era quello l’obiettivo della sua vita, e sentiva nel cuore che il prossimo attacco gli avrebbe conferito (fato permettendo.) abbastanza potere da staccargli le braccia, e renderlo amico dell’altra foca mon(a)ca lì presente. Non era solito prendere in giro gli handicappati, infatti non aveva mai detto nulla di kattivo ai freaks (solo komplimenti), ma quando iniziavano a darsi al cannibalismo, far notare che NON DOVESSERO STACCARE ARTI PER COMPENSARE L’ASSENZA DEI LORO gli pareva il minimo. «p-puoi s-scommetterci il c-c-culo» e mai commento fu più opportuno, ma Barbie non poteva sapere del cùl fatal: in ogni caso, se fosse servito a distruggere quel nano di merda, sarebbe stato in prima fila per calare le mutande di zio Jay e fargli sbattere le chiappe in faccia. Non c’era dignità quando si picchiavano bambini tappi, e Sander lo sapeva meglio di chiunque altro.
    E uno non poteva neanche riflettere su come smembrare un essere umano, che subito gli altri stronzi si fiondavano a rompere i coglioni. Ma perché? Non ce li avevano dei passatempi? Nessuna brisca clandestina con cui impiegare tempo? Riti satanici? Mbah, le nuove generazioni non le avrebbe mai capite. Inarcò un sopracciglio verso Jay, che aveva evidentemente passato troppo tempo con il fratello, e stava cercando di convertire i Beyoncè e amiko a pentirsi ed iniziare una nuova vita: ma conosceva gli stessi freaks che conosceva lui? Perché, da che ne sapesse, l’unica moneta ch’erano in grado di comprendere era «amen» una bella mazzata fra le scapole, ch’era quello che Barbie, stringendo la mazza con entrambe le mani, avrebbe cercato di fare per impedirgli di battezzare Jayson. Poi metti che si scioglieva, oh – non si sapeva mai. E prima di tornare al suo fidato amico Jeoy, ‘nvedi un po’ se non entrava in partita anche BJ, rimasto fino a quel momento a scaldarsi la voce in un angolo della stanza. Alzò gli occhi al cielo passando l’arma da una mano all’altra, avvicinandosi alla coppia canterina per far loro notare che «n-nessuno v-vuole i c-CAZZO DI P-P-PANINI» la felicità. Sul bicchiere di vino non aveva da discutere: da qualche parte nel mondo era la comunione time. Avrebbe colpito la donna in faccia, spostandosi poi a portata di Cest appena in tempo perché la ragazza, prendendosi più confidenza di quanto le avesse mai dato (e poteva prendersene quanta voleva, eh; davvero, che facesse di lui quel che più o meno, a seconda dei kink, voleva: e, skste tanto, Gwen l’aveva lasciato senza vagina per un mese, da qualche parte doveva racimolare!! Smak così impari), gli rubasse gli occhiali.
    E va bene. «c-ce n-ne s-sono altri da d-d-dove arrivano q-quelli» e con classe, avrebbe tirato fuori dal taschino un altro magico paio di occhiali, rosa e con annesse foglie di Maria perché era un bravo cristiano. Mentre la fanciulla avrebbe cercato di arrostire BJ, stringendosi nelle spalle Barbie avrebbe ruotato la mazza verso Albano: «eh.» cosa? Niente, che doveva andare così ogni tanto – tipo con una mazza sui denti.
    Tipo.
    Hating my past, I found the old me Bullet proof vest, my only clothing
    alcatraz - Oliver Riot
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco


    (37) DIFESA JAY (barbie + jay): dà una mazzata ai beyoncè
    (21) DIFESA LILA (barbie + cest): dà una mazzata a romina
    ATTACCO ALBANO (barbie + cest): e anche ad albano



    master 3/10
     
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    It's fate, not luck.

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    barbie25 pa30 pd74 psARMA: mazza | potere: guarigione
    jayson23 pa17 pd51 psARMA: coltelli da lancio | potere: telecinesi
    gwendolyn15 pa15 pd60 psARMA: katana
    delilah15 pa15 pd60 psARMA: artiglio spagnolo | potere: mimesi
    cest10 pa10 pd50 psARMA: lanciafiamme
    lilli & tramp30 pa25 pd80 psattacco: 2 + 9shuriken
    qui & quoqua20 pa20 pd57 psattacco: 14 + 14pistola | idrocinesi
    bonnie & clyde15 pa15 pd31 psattacco: 8 + 4spada
    albano & romina15 pa15 pd35 psattacco: 7 + 9fucile | em. onde
    romeo & juliet10 pa10 pd28 psattacco: 4 + 2granata


    DIFESA JAY: 7 (barbie) + 11 (jay) = 18 pd (-19 ps)
    Beh. Il permafrost è preciso e congela il pavimento, rendendoti particolarmente instabile: il vero lavoraccio lo fanno i siamesi, che con la loro potentissima bomba d'acqua ti fanno cadere sul ghiaccio rovinosamente. Fa male, e probabilmente potrai notare d'esserti slogato una spalla.
    Partenza col botto! Col culo. Per terra.

    DIFESA CEST: 7 (cest) + 14 (jay) = 21 pd (+16 pa)
    ATTACCO ROMEO & JULIET: 6 (jay) + 16 = 22 pa
    DIFESA: 10 pd (-12 ps)
    Riesci a rispedire la granata al mittente, ma purtroppo non abbastanza vicino da farlo brutalmente scoppiare: cade lì vicino, e l'esplosione investe Romeo e Juliet, scagliandoli contro una parete.

    DIFESA LILA: 15 (barbie) + 8 (cest) = 23 pd (+2 pa)
    ATTACCO ALBANO & ROMINA: 17 (barbie) + 6 (cest) + 2 = 25 pa
    DIFESA: 10 pd (-15 ps)
    Albano e Romina subiscono passivamente i loro colpi, lanciando acute note melodiche ogni qualvolta li colpite - uno più prolungato, Cest, quando dai loro fuoco.

    JAY: Qui, Quo e Qua ce l'hanno parecchio con te, eh! Il primo ti lancia un cystarum, ed affida la pistola ai gemelli per spararti così che possano distruggere la statua di vetro che sei diventato.
    CEST: Romeo e Juliet decidono di caricarti, e mentre la donna vuole attaccarsi alle tue gambe per stritolarle, il primo prova a darti un calcio sul petto.
    LILA: Albano e Romina intonano un canto di qualche anno fa, e mentre l'uomo prova a prenderti a colpi di fucile in testa, la donna utilizza le onde sonore per librarsi in volo come Banshee e planarti addosso.
     
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    It's a moment when I show up
    got 'em sayin' Wow
    «il potere dell'unicorno è forte in voi, miei giovani padawan.» Capite perchè gli voleva così tanto bene? Se avessero fatto un sondaggio online sui phanes o, per rimanere in tema far west, una moderna rivisitazione del famosissimo momento di gloria di Ponzio Pilato del "CHI VOLETE SALVARE DALLA CROCE?" - niente da fare, un anno e mezzo da perpetua iniziava a farsi sentire - tra i fani, Gwendolyn probabilmente avrebbe scelto Jay. Nemmeno se stessa, capite?? Pur consapevole del fatto che il suo sarebbe stato un gesto vano, vista la palese ossessione del dio della morte per il Matthews, la ragazza avrebbe comunque detto il suo nome. Voi vi starete sicuramente chiedendo (ma #ki6) non quello dei genitori? Eh no, come faceva a sceglierne uno!! Nel dubbio, meglio puntare tutto sullo zio cool (ciao papà, vvb, smettetela di fare gli idioti e dateci i limoni che meritiamo ♡) «me lo sento nel kuore» che dire, lo sentiva fin da quando l'avevano fatto fuori! Evidentemente, nel mistico momento in cui l'aveva cavalcato, aveva inalato troppo glitter: non è che aveva anche acquisito il potere della super velocità come celestebronwindornette? Non ci aveva mai pensato, era arrivato il momento di controllare! Si sarebbe volentieri messa a correre così, giusto per provare, però non una ma ben due (2!) cose la distrassero dal suo intento. La prima fu il «c-ce n-ne s-sono altri da d-d-dove arrivano q-quelli» ??? ci stava forse provando?? VERGOGNOSO!! Da un mesetto a quella parte non se lo faceva più, ma insomma, non si faceva nemmeno qualcun altro. Che dire, forse era arrivato il momento di cambiare le cose: lila era super bellissima e gwen l'avrebbe già approcciata da mesi se non fosse stato per il fatto che fosse una sua antenata aveva una cosa in ballo con il Jagger, ed anche Cest era un sacco girlfriend material?? Se Barbie voleva davvero la guerra, Gwen era super pronta. Anche perchè sapeva di esser molto più bella e simpatica, sks non aveva alcuna speranza contro di lei, xoxo. Che dire, li criticava tanto ma in fatto di relazioni aveva ereditato tutto dagli arcidan: era idiota permalosa. Ed era già in procinto di fare la sua prima mossa quando...«ZIO JAY ANCOOORA??» Oh ma allora era davvero un sacco richiesto dall'aldilà!! Chissà quante persone aveva fatto incazzare nel presente, e chissà da quante altre si era beccato maledizioni nel far west restituendo ai proprietari i cavalli spazzolati male #cosa «non morire ti prego» Era forse arrivato il momento di una macumba?? Se la situazione fosse peggiorata, decisamente. Anche perchè. in quel momento, non aveva tempo, visto che Clyde sembrava essersi offeso dalle notevoli capacità da calciatrice - non di palle, o almeno, non di quelle di cuoio - della ragazza. Per evitare di beccarsi una piedata in faccia, la ragazza si sarebbe tirata indietro con un rapido panic moonwalk e sarebbe volentieri rimasta lì a rispondere con un altro calcio e mostrare le sue doti ma priorità: aveva un'altra guerra da vincere. «ROMEO E GIULIETTA!» Subito fece uno scatto verso di loro, pronta a difendere cest da ogni attacco «siete gli stessi su cui mamma ha scritto la canzone??» Che dire, Love Story non era tra le sue preferite, ma essendo della Swift era comunque un ca-po-la-vo-ro!! Lanciò prima un'occhiata eloquente a Jay, consapevole che potesse capirla: nominare Taylor voleva dire una cosa sola. Si sarebbe avvicinata ancor di più ai due, e nel tentativo di indurli a strapparsi le orecchie a vicenda distrarli dal colpire la povera Lavie, Gwen avrebbe iniziato ad urlare con tutta la voce da campana stonata (più di quella della chiesa di Bodie? #sì) che aveva in gola «la conoscete? fa così: ROMEO TAKE ME SOMEWHERE WE CAN BE ALONE, I'LL BE WAITING ALL THAT'S LEFT TO DO IS RUN!» non crane «YOU'LL BE THE PRINCE AND I'LL BE THE PRINCESS» a questo punto, non considerando quel supplizio abbastanza, avrebbe tentato di colpire Juliet al braccio con un colpo di katana: che dire, poteva esserci una sola principessa, e sapevano tutti chi fosse in quella stanza: jay. «IT'S A LOVE STORY» occhiolino verso Cest «BABY JUST SAY YES!» Era così che si flirtava con le persone: romantici salvataggi, sguardi tattici e canzoni d'amore. Sfortunatamente per lui, Barbie non aveva una Taylor Swift a guardargli le spalle: aveva perso in partenza.
    Beccati questa, Jagger.
    Gwendolyn Markley
    20y/o - slyth - satanist - (2043)
    unicorn
    had heavy sleep
    otherwise
    difficult night
    to take grazing


    (12)DIFESA GWEN (cest + gwen): panic moonwalk
    (6) DIFESA CEST (cest + gwen): canta a squarciagola per rompergli i timpani distrarli
    ATTACCO JULIET (cest + gwen): colpo di katana al braccio
     
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    amaris 🍑

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    I'm sorry but
    I'd rather be getting high than watching the family die
    Arricciò il naso la Lavie, l'odore di barba bruciata a invaderle fastidiosamente le narici. Era fatta così: non era in grado di entusiasmarsi e basta, di ritenersi soddisfatta del proprio operato senza trovare in ogni cosa un che di sbagliato. Che poteva farci? Di suo padre sapeva soltanto che fosse un pezzo di merda, e sua madre aveva ben deciso di morire e lasciarla assieme ad un uomo che, per quanto non così pessimo, restava per lei uno sconosciuto, oltre che un noiosissimo dispensatore di sermoni e perle di saggezza decisamente non richieste. E poi c'era il resto del mondo, che non faceva altro che farle venire continui mal di testa a furia di roll eyes e sonori sbuffi. In sintesi, «e w».
    Allungò un braccio dinanzi a sé, afferrando Gwen per la maglietta e tirandola indietro per agevolare il suo panic moonwalk «sarai il prossimo ad essere sacrificato a satana al suo catechismo, coso» minacciò Clyde, rivolgendo poi un occhiolino very proud alla Markley.
    Per quel che le riguardava, poteva anche fermarsi lì: aveva sfogato il suo animo da piromane, fatto la marpiona (tsk, barbie), arraffato i suoi nuovi occhiali preferiti - ah, e aveva un piede pericolosamente vicino alla faccia.
    «che piedino di fata??» tentò di afferrare con entrambe le mani la caviglia di Romeo, sperando di riuscire a sbilanciarlo indietro per impedire d'essere colpita in pieno volto.
    «BABY JUST SAY YES!»
    «YES??» erano sposate adesso? Qualcuno aveva sentito? C'erano i testimoni? Un prete? Un agnello sacrificale? In ogni caso: «QUEL CHE DIO UNISCE L'UOMO NON SEPARI» indicò con l'indice destro sé stessa, con il sinistro Gwen, e fece cozzare le due dita l'una contro l'altra ammiccando verso Barbie: eh, la tensione tra otp ferisce più di una spada (semicit.).
    Vabbé, nel dubbio, con ancora il lanciafiamme in spalla, si premurò di far nuovamente fuoco, per poi ficcarsi una mano in tasca alla ricerca di una delle sigarette che aveva preventivamente rollato prima di partire. Se ne portò una alle labbra e - sì, aveva ancora un lanciafiamme in mano, ma no, non sono così trash - o magari sì?? Non lo specificherò; vi basterà sapere che, ad un certo punto, la sigaretta era accesa, ed il lanciafiamme di nuovo nello zaino, fine della questione.
    cest lavie
    24 . piromaniac. burn them all
    I nearly killed somebody,
    don't you mind,
    I gave you something you can
    never give back,
    don't you mind


    (12) DIFESA GWEN: (cest + gwen): afferra gwen per la maglietta

    (6) DIFESA CEST (cest + gwen): prende il piede di Romeo per farlo sbilanciare indietro
    ATTACCO JULIET (cest + gwen): lanciafiamme (+ potere del far rosicare barbie, vale?)
     
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    what do we say to the god of death?
    che ha rotto le palle si trovi qualche altro sfigato su cui accanirsi.

    «cosa»
    almeno non era diventato un rastrello.
    «cazzo»
    forse sarebbe stato meglio.
    «è successo.»
    Morgan aveva scatenato su di lui la sua furia per non essersi spogliato al principio di quella follia? Conoscendo la sua indole provocativa, era più che possibile, a dir poco probabile. Tentò di mettersi quanto meno seduto, il matthews, la pressione dell'osso che spingeva dentro la spalla destra puntando nella direzione sbagliata e un dolore lancinante all'osso sacro, lì dove aveva battuto sul pavimento ghiacciato subito dopo aver impattato con il fianco. . «ZIO JAY ANCOOORA??» eh raga, non è che lo facesse proprio apposta; ok che a volte sembrava cercarsele appositamente per ottenere una morte più rapida, ma la verità era che in fondo al suo cuore sperava ancora di sopravvivere e tornare a casa, possibilmente tutto intero. Non osava dirlo ad alta voce, preferendo passare il suo tempo a lamentarsi di quanto la vita fosse una merda, perchè non sapeva più come essere ottimista jayson matthews - non dopo quattro quest una dietro l'altra, rapimenti e viaggi nel tempo. «s-satana mi sta mettendo alla prova.» doveva essere un test per essere ammesso nel paradiso infernale creato da belzebù e morgan, posto ambitissimo e di un certo livello, non c'erano altre spiegazioni.
    «tutto dipende da quando e quanto ti patata» troppo preso a strizzarsi la maglia fradicia con la mancina ancora utilizzabile, non si era accorto jayson dell'avvicinarsi di un barnaby jagger risoluto, il tono di voce calmo e quasi frivolo che risuonava completamente fuori luogo in quella guerra tra nani e bestiacce senza braccia; quando il telecineta si voltò verso di lui, era ormai tardi. «cos-AAAAAAAAAAAAAAAAHa a a a a a. ah.» ci mise cinque secondi netti, barbie, ad afferrargli la spalla malandata facendo scattare l'osso verso l'altro, facendolo tornare nella posizione ideale. «g-g-grazie, kuowe» e no, non balbettava per prenderlo in giro, quanto più perchè cazzo che dolore come si respira?!? non sento più la lingua. Gli diede persino un bacino sulla guancia, che a quel punto a chi serviva mostrarsi uomini duri e puri anche ad un passo dalla morte? Ne avrebbe dato uno anche a gwen, se solo la ragazza non avesse cominciato improvviamente a cantare, aprendo nella mente e nel cuore del ventitrenne l'ennesima finestra sul passato; con quella sua vocina acuta e /leggermente/ stonata, che in un pozzo profondo nei sotterranei di salem era riuscita a ferire i timpani di innumerevoli nemici, penetrando nei loro cervelli come un pungolo arroventato. «no buono.»
    Un altro presagio.
    Forse era davvero arrivato il momento.
    Anzi, togliamo il forse.
    Tutti i segnali puntavano al cul fatàl, compreso l'imminente pericolo in cui barbie si trovò un istante dopo che le note di taylor swift avevano iniziato a diffondersi nella stanza creando l'atmosfera da fine del mondo. «YOU'LL BE THE PRINCE AND I'LL BE THE PRINCESS IT'S A LOVE STORY BABY JUST SAY YES!» chiuse gli occhi, jayson, cercando in se stesso la forza per andare avanti, connettendosi intimamente con arci e aidan dispersi chissà dove: se lo sentiva dentro che stavano litigando come due merdine, emettendo energie negative cariche di angst come il succo di barbabietola faceva con le radiazioni. «ho bisogno di voi, cazzoni.» (ma l'avete premuto il pulsante?) solo un sussurro a fior di labbra, che sperava davvero sarebbe bastato; quando sollevò le palpebre, fu la figura di gwen che cercò per prima, perchè tra i presenti era l'unica ad aver già assistito al miracolo, la sola capace di comprendere il significato divino di tale gesto e trovare la giusta preghiera per supportarlo. «facciamola finita.»
    La markley ricambiù il suo sguardo portandosi le mani giunte al petto, e jayson capì che era cosa buona e giusta.
    «Raise your arms up into the air now shake 'em» con un breve scatto in avanti si piazzò proprio di fronte a lilli impedendole la visuale su barbie, le dita a scivolare lentamente lungo la maglia ancora inzuppata che faceva tanto film porno soft ambientato in un autolavaggio «You give me a reason to live, you give me a reason to live!» con un giro su se stesso di centottanta gradi, il telecineta le diede le spalle, infilando entrambi i pollici tra l'elastico dei boxer e la pelle, pronto a tirar giù tutto quando fosse arrivato l'attimo giusto. Forse pronto era un tantino ottimista come termine, ma ormai era in ballo. Letteralmente. «YOU CAN LEAVE YOUR HAT ON» occhi rigorosamente chiusi e schiena piegata in avanti, jayson matthews spinse verso il basso pantaloni e mutande con un unico, disperato movimento, mostrando alla donna le sue magnifiche chiappe sode nella speranza di distrarla con quello spettacolo ad alto contenuto erotico (quale) abbastanza da impedirle di lanciare l'incantesimo.
    Ueppa quanto tempo ha perso rob per far vedere il culo di jay a tutti, bisogna accelerare.
    Quando si raddrizzò, i boxer ancora a mezza gamba, la prima cosa che vide fu barbie che si sbatteva il nano (sul ginocchio!) e non ebbe bisogno di ricevere un invito scritto dal ragazzo per partecipare alla festa; sentì quasi un richiamo divino, il matthews, inviato forse da morgan in persona come compenso per il sacrificio estremo del cul fatàl in solitaria, e a quel richiamo decise di rispondere. Con un coltello stretto nella mano destra, la mancina intenta a chiudere la zip dei pantaloni tornati a coprire sedere e gioielli di famiglia, una luce celestiale ad avvolgerne la figura come un'aura ultraterrena. «muooore il nanoo, muore anche sua mammaaa» mentre barbie lo teneva fermo continuando a pestarlo, jay saltò alle spalle di trump affondando il coltellino nella schiena del nano, la lama corta ma affilata capace di scivolare tra le reni simile al famoso grissino nel tonno rio mare. «chiii non muoreee è un figlio di puttanaaaa» che, non faceva rima? Dettagli.
    E siccome gli stronzi viaggiavano sempre insieme, dopo aver pugnalato trump un'ultima volta - una non bastava con quelle bestie di satana - non gli fu difficile accorgersi di essere finito nuovamente nel mirino di quo e qua, che con due cervelli non ne facevano comunque uno buono. «vale anche per voi e per la vostra mamma, testine di minkia» lasciò la suddetta buona donna alle cure amorevoli di barbie, concentrandosi sui gemelli siamesi finchè non vide nella propria mente i due crani vuoti scontrarsi uno contro l'altro con forza, potendo quasi sentire lo scricchiolio delle ossa che impattavano e sfregavano tra loro; poi, semplicemente, avrebbe provato a controllarle affinchè ripetessero esattamente quello stesso movimento immaginato e si sfracellassero prima di fargli un buco in fronte.
    Ciaone chissà cosa ho scritto, non sto capendo più niente.


    jayson matthews
    23 telekinesis satan-sitter
    myles shaw
    morgan's favorite, unabomber


    DIFESA BARBIE (barbie + jay): (lilli) le mostra le chiappe per distrarla

    ATTACCO trump (barbie + jay): lo buca come un pallone in spiaggia

    DIFESA JAY (barbie + jay): con la telecinesi fa sbattere le due teste una contro l'altra
     
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45 replies since 10/5/2019, 23:00   943 views
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