[oblinder] Crash Into Me

Strinse i fogli contro il petto con premura e cautela, gli occhi bruni a guizzare nervosi da una parte all’altra del recinto dei tori. Cameron Wellington, approfittando delle calde temperature di quei giorni, sfilava attraverso Bodie con indosso una semplice camicia sbottonata, calpestando (persone) il suolo senza realmente guardare dove stesse andando, cosa che lo portò a scontrarsi (più volte) con individui ancor più distratti di lui. Ma Joshua era da quelle parti, ed il compito di Cam era trovarlo. Quando aveva saputo che sarebbe stato in città, non aveva esitato (…sì, l’aveva fatto: si era assicurato non ci fosse nessuno nei paraggi, prima di bussare alla loro porta) a contattare le sue assistenti, sperando di poter organizzare un incontro con il grande romanziere. Aveva scritto dei poemi che reputava perfetti per le narrazioni dell’uomo, e quella era l’occasione perfetta per far conoscere la propria poesia al pubblico. Non sognava la fama, Cam; non voleva diventare famoso: il suo obiettivo era far sciogliere il cuore delle fanciulle di tutto il mondo, trasmettere qualcosa. Poco importava che non sapesse scrivere correttamente, e che ci fossero più errori grammaticali che punteggiatura – contava il pensiero, no?
Inutile specificare che non avesse capito assolutamente una barbabietola di quel che le due donne gli avessero detto, ma si era prodigato comunque ad annuire saputo</>, sorridendo in quelli che credeva essere i momenti più opportuni. Non era forse <i>fingere di aver capito, esso stesso il capito? Umettò le labbra morbide e piene, scrollandosi nelle spalle per cercare di placare l’agitazione. Il giorno prima gli era stato recapitato un biglietto con quella che Cam era convinto fosse una promettente lettera di raccomandazione, ma quel giorno – MIRACOLO!!!!!!!!!!!!! – aveva modificato il proprio contenuto, dicendo di presentarsi lì, a quell’ora specifica – o almeno credeva: non sapeva leggere le lancette dell’orologio, ma, come i bravi contadini, sapeva all’incirca misurare il tempo grazie ai raggi del sole. Capite? DIO GLI AVEVA MANDATO UN SEGNO! Aveva pregato a lungo affinchè arrivasse quel momento, ed il Signore, evidentemente gratificato dalle Ave Marie e le Danze Kuduro che padre Shaw (dita al cielo per il NOSTRO PARROCO, TI AMIAMO SEI TRPPP FORTE) gli faceva compiere ad ogni confessione, l’aveva premiato: era proprio il caso di dirlo, alleluia. Si sventolò con le poesie, un po’ per allontanare il bollente fetore delle bestie (i bambini che giravano per il recinto, non i tori: Gesù diceva di amare tutti, okay, ma Cam amava abbastanza gli adulti per compensare quella lacuna!! Ma non te, bambin Gesù – sciallo, a te ti amava FIKISSIMO BRO) ed un po’ per rinfrescare le guance in fiamme. La sua occasione. Era il suo cespuglio in fiamme parlante, la sua vocazione - L’ArCam con cui salvare i popoli. Poggiò un gomito su una balla di fieno, prendendo un filo d’oro per infilarlo in bocca; incrociò le caviglie nella sua miglior espressione non curante, soffiando sorrisi e sopracciglia arcuate a chiunque posasse lo sguardo su di lui – e non lesinò dal contrarre i muscoli dell’addome e del petto, così da dare un’idea di cosa ci fosse sotto il tessuto sottile della camicia. Eh? DONTCHA WISH YOUR GIRLFRIEND WAS HOT LIKE ME – oOoOoOh
- cit una delle sue poesie.
(sì, le pussycat gliel’hanno rubata #ossequi)

cameron + ??

Hate me baby, maybe I'm a piece of art

«che cos'ha due palle così e si annoia?» Il gatto sul tavolo lo osservò inclinando leggermente la testa di lato, e visto che non pareva intenzionato a rispondere, Arci si portò le mani sulla faccia stile quadro di Munch, facendo da solo: «il sottoscritto»
Nel mulino che voleva (BJ Banderas se lo faceva) la vita a bodie era eccitante e divertente - yeeppi yaaa yeee con cowboy e indiani da scacciare, qualche storyline secondaria alla westworld e giovani fanciulle da salvare dalle grinfie di banditi - ma no, era sempre. La solita. Noia. Mortale. E neanche mortale per davvero! O almeno, non per Arci #sad #ciaogenteabodiechecontinuamorireenessunosincula. Aveva davvero sperato che il mercato d'inverno potesse essere un evento divertente per le sue membra stanche (quando era invecchiato così tanto dentro? Damn, si era trasformato in un gen z) ma, ahimè, sebbene la città fosse in fibrillazione per l'arrivo di tal Brown, Arci non poteva che galleggiare nella sua bolla di "chi se ne frega"; se da un lato gli sarebbe potuto interessare incontrare un tizio famoso nel 1919, dall'altro non toccava libri da quando Aidan aveva smesso di leggerglieli, e causa mancanza di occhiali non poteva mettersi ad aggiornarsi sui presunti capolavori di questo acclamato scrittore... che senso aveva andare ad incontrare un autore di cui non conosceva assolutamente niente? Mica era - boh, Alessandro Borghese, che puoi non seguire ma è così famoso che un autografo ed una foto gliela chiedi comunque.
Lanciò uno sguardo alla pergamena lasciata aperta sul tavolo del saloon, dove era apparso un indirizzo la mattina. Aveva sentito Gwen sparlottare con Tooth, ed gli pareva di aver capito che la missiva avesse a che fare con Brown, secondo loro. Ripeto, ad Arci non interessava ma... sarebbe stato interessante avere qualcosa da fare. Magari era una caccia al tesoro? Cos'aveva da perdere, oltre ad una giornata libera dalla panetteria che avrebbe passato a rotolare in giro per il paese alla ricerca di qualche cosa di interessante? Con un sospiro si alzò dalla sedia, afferrò la pergamena, e si decise ad andare al luogo indicato. XXX_pannokkia (chiunque... fosse) lo aspettava, sotto lo sguardo curioso del gatto con cui aveva fatto amicizia.
Arrivato al recinto dei tori per poco non si strozzò con la saliva. Perchè c'era un ragazzo in posa per un photoshoot degno di un giornale porno? Arci guardò a destra e a sinistra, alla ricerca del/la fortunell* che si stava gustando il bodiotto da copertina di cowboy moderno, ma ahimè, non c'era nessuno nei paraggi intento a fermarsi per chiacchierare col belloccio. Ragazzine (o donne mature che fossero #milc) gli passavano davanti ridacchiando e rosse in volto, ma nient'altro. Che il ragazzo volesse semplicemente mettersi in mostra e contare quante persone gli sbavano dietro? Sembrava un passatempo interessante, in effetti - perchè non ci aveva pensato prima lui? (ah ah lol ics di ovvio che ci aveva pensato - ogni tanto lo faceva pure). Arci si fermò poco distante, schiena appoggiata contro un'altra bala di fieno mentre osservava affascinato i sorrisi sexy e random del tipello. Che fosse lui il famoso scrittore di harmony? Aveva la faccia un po' scema, ma chi era arci per giudicare? Magari Pannokkietto era solo il primo passo di una caccia che lo avrebbe portato al tesoro.
«dovresti aprirti la camicia» Fece un cenno con la testa in avanti. Cosa? Era febbraio e non era davvero come nei film dove nel far west fa caldo tutto l'anno? Dettagli «fai vedere un po' di pelle; Gesù Cristo Nostro signore ti ha donato un corpo sexy, e sarebbe peccato non mostrarlo agli altri» spallucce. Oh, Arci era un tipo religioso.

archibald + cam

according to my zodiac sign gordon ramsay is my sugar daddy

Joshua l’aveva già visto? L’aveva già visto?? Se fosse stato nei paraggi, sicuramente Cameron non gli sarebbe passato inosservato: non aveva mai compreso come funzionasse la dinamica sole / girasole (era il sole a spostarsi, o i fiori?) ma - beh, avete capito la metafora. Potendo scegliere, avrebbe preferito essere il fiore: chiunque avrebbe potuto concordare sul fatto che fossero entrambi decisamente petalosi, ed al contrario dei suoi amici, Cameron profumava. Non aveva bisogno di conformarsi alla moda, per essere un tipo all’avanguardia – lui i trend li lanciava, come le mutande con sopra ricamato il Padre Nostro. Non c’era atto carnale che non portasse con sé Gesù: come recitava l’interno della copertina della sua raccolta di poesie, senza Salve Regina, non voglio la tua vagina. Era un bravo cristiano, Cameron Wellington – il migliore che si potesse trovare in circolazione; dalle tante volte in cui in sua presenza aveva sentito invocare Dio o la Madonna, aveva anche pensato che la sua vocazione fosse prendere gli abiti talari: tanto la posizione del Missionario non era mica peccato, altrimenti perché chiamarla missionario e non pescatore di anguille? Portava il Verbo del Signore sulla bocca di tutte le fanciulle, e per farlo non aveva neanche bisogno della Bibbia.
Se non era fede quella!
Mordicchiò il filo di grano volgendo un caldo sorriso alla signora Orange (acerrima nemica della Yellow, narrava la leggenda), affatto preoccupato dal fatto che alla sua età, gli attacchi di cuore fossero all’ordine del giorno. Se Dio la voleva, significava fosse giunto il momento. Cam ne era solo umile portavoce, motivo per cui le fece anche l’occhiolino; quand’ella dovette tenersi al recinto per mantenere l’equilibrio, fece un rapido segno della croce soffiando un bacio al cielo: te ne ho spedita un’altra, bro, ti vi bi, amami pls.
«dovresti aprirti la camicia» DIO GLI STAVA PARLANDO? La testa di Cameron scattò all’indietro, gli occhi scuri a cercare il bonario finger gun di Gesù fra le nuvole. Portò le mani al tessuto, sentendo nel profondo del proprio cuore che fosse – finalmente! – giunto il momento dei suoi dieci comandamenti: era sempre stato un po’ geloso di Mosè, dopotutto cosa poteva mai avere più di lui? Un bastone? Lui aveva l’aratro, skste se è poco. «fai vedere un po' di pelle; Gesù Cristo Nostro signore ti ha donato un corpo sexy, e sarebbe peccato non mostrarlo agli altri» No vabbè….zì…..Dio gli aveva appena detto fosse secsi….. C’È, MA SCHERZIAMO? ASHER SAREBBE MORTO D’INVIDIA!! Non vedeva l’ora di accennarlo nella bacheca comune di Bodie, così che qualcuno potesse commentare con un secondo foglio, e lui potesse ribattere “in pvt amo ♥”.
Amo nel senso che gliel’avrebbe riferito a pesca, eh - GUYS BEING DUDES.
«certo signore, sì signore» si affrettò a rispondere, strappando con un gesto secco I primi quattro bottoni della camicia. Fu abbassando lo sguardo sulla pelle arrossata (beh? Era un ragazzo delicato!) del petto, che si rese conto del ragazzo in piedi poco distante ad osservarlo. Aveva sentito anche lui la voce di Dio? !!&& UAU. O forse… o forse era…lui.
Joshua.
Danihel Simmons era JOSHUA?
o…era DIO?
Oh my Dan – suonava anche bene!!&& UN SEGNO.
Battè le palpebre, un sorriso a premere morbido sugli angoli delle labbra. «sei…proprio tu?» Joshua? Dio? DIO JOSHUA? S’illuminò come un bambino la mattina di natale, lo sguardo a scivolare verso l’alto (con più calma del dovuto, ovviamente solo perché cercava segni del divino!!&& tipo boh, stigmate) alla ricerca dello sguardo scuro del Simmons. «sei sempre stato tu?» ammirazione, nella voce di Cam – nel sorriso a brillare di luce propria. «è una vita che ti aspetto» C’È MA ASSURDO!!!!!!!!!

cameron + arci

Hate me baby, maybe I'm a piece of art

«certo signore, sì signore» ancora doveva abituarsi al fatto che la gente a bodie lo trattasse con tanto zelo (belliximo essersi preso l'identità di un soldato coraggioso - tutti pensavano fosse un essere umano decente degno di rispetto !!! shokkante), e ad essere sincero non gli dispiaceva particolarmente. Era un po' la versione daddy del 1919, alla fine.
«bravo ragazzo», commentò soddisfatto guardando magic pannokkia denudarsi come un bellissimo cowboy stripper. Avrebbe dovuto chiedergli se era lui Brown, o se era lì alla sua ricerca come arci e lo stava davvero per fare ma, boy, lo sguardo di Panny gli bloccò qualsiasi parola. Perchè lo guardava sconvolto? Oddio, ovviamente Arci sapeva di essere bello, una visione divina per chiunque avesse la fortuna di vederlo, gli autografi sulle bibbie dopo, ma quello sguardo reverenziale era quasi - troppo, e inaspettato. Alla fine, Danihel era a Bodie da mesi ed era convinto di aver incrociato il ragazzo anonimo in altre occasioni; non andava sempre a comprare il pane da loro? Sicuro doveva aver già visto il Simmons da qualche parte. ANDIAMO! Non era una faccia che si dimenticava facilmente! Che si fosse improvvisamente scoperto gay grazie alla presenza di Arci? Non una novità, era bravo a smuovere cose nelle mutande con una sola frase o un solo sorriso. Nel dubbio, guardò se aveva indossato i pantaloni (non si sa mai: been there, done that). Yep, era vestito, e non aveva addosso neanche il proprio crocifisso migliore.
«sei…proprio tu?» Arci assottigliò gli occhi, camuffando lo sguardo confuso per uno serio - qualcosa in cui era bravo, visto che non capiva mai una sega ma gli piaceva farlo credere «sei sempre stato tu?» Nel dubbio, Arci portò la mano sul mento, perchè pensava gli desse un'aria intelligente.
«Io sono colui che sono» e insomma, tecnicamente non era una bugia. «ma già ci conosciamo» o almeno, ne era convinto sinceramente. Certo Pannokkia era anonimo, ed era complicato ricordarsi il suo vero nome, ma sforzandosi Arci riuscì a tirare fuori dalla nebbia un Cam. Ma certo! Cam! Quando Arci aveva sentito la prima volta il suo nome e l'aveva visto mezzo nudo in mezzo alla piazza (così, a caso; lui non chiede io non dico) aveva subito pensato fosse l'equivalente bodiotto di un camboy! l'xxx nel nickname non doveva essere una coincidenza, allora.
«è una vita che ti aspetto» E U L A addirittura??? Se voleva una ripassata per avere la sua prima esperienza con un ragazzo, bastava chiedere. Arci era sempre disponibile a far scoprire la propria vocazione a poveri peccatori insoddisfatti, fossero essi donne o uomini.
«ora sono qui. Avvicinati... ragazzo» non era COSI sicuro del suo nome, e non poteva gridare PANNOKKIA XXX ai quattro venti: magari era il suo nome da pornoattore (di teatro) e avrebbe finito per sputtanarlo in pubblico e mandarlo alla forca. «cosa posso fare per te? avrai molte domande» e arci avrebbe dato molte risposte, con tanto di esempi pratici.

archibald + cam

according to my zodiac sign gordon ramsay is my sugar daddy

No, scusate, vogliamo parlare del fatto che il Signore gli avesse appena detto fosse un bravo ragazzo? a LUI! CAMERON WELLINGTON!!! THIS *clap* IS *clap* SO *clap* IMPORTANT! Sorrise chinando umilmente il capo, i denti a premere sul labbro inferiore. Quando passò una mano fra i corti capelli bruni, non rinunciò a contrarre involontariamente!!! i muscoli del braccio, gli occhi a saettare verso il cielo terso di quell’inizio febbraio. Cosa? Se stesse flirtando con Nostro Signore? EMBè – voi, avendone la possibilità, non lo fareste? C’è, si stava parlando del Boss. E ricordava ancora, Cameron Wellington, quando tredicenne aveva preso posto nel confessionale della chiesa, l’imbarazzo ed il senso di colpa a togliergli il respiro. Ho fatto una cosa brutta, aveva raccontato sull’orlo delle lacrime al prete, scendendo nei particolari di quella che avrebbe appreso chiamarsi M Ä S T Û R B Ä Z Î Ø N Ë; don Matthew, imponendogli due rosari ed un assolo di polka, sfiorandosi la croce al collo, gli aveva detto che quando senti l’impulso a toccarti in maniera impura, pensa a Gesù.
Mah. Non era proprio il suo tipo, eh, lo vedeva più come un BroTM, ma per quei 6 pack abs aveva fatto un eccezione – e poi oh, gliel’aveva detto il parroco!!!
Tornando a noi, ed al miracolo di Bodie che avrebbe fatto rinascere la morente città con una nuova via di pellegrinaggio per celebrare l’elevazione spirituale del Wellington: «Io sono colui che sono.» Io…sono… colui che…sono. Non aveva idea di cosa significasse, ma il suono di quelle parole gli suggerì che fosse qualcosa di fiko ed importante, motivo per cui si ritrovò ad annuire solenne. Io sono colui che sono sembrava proprio una frase da scrittore, o da Signore - da Dio Romanziere. Non poteva essersi sbagliato. Non c’era grammo di percentuale per la quale Cameron potesse essere in errore. Non era così eccitato dalla Prima Comunione!!& «ma già ci conosciamo» E CHI ALTRO AVREBBE POTUTO DIRE UNA COSA DEL GENERE, EH?? VI SFIDO!!! FATEVI sOtTo!! (chiunque, considerando che abitava a Bodie da tutta la vita, ma non erano dettagli di rilevante importanza per il Wellington). Portò una mano al petto avanzando di un cauto, misurato passo nella sua direzione, labbra dischiuse ed occhi spalancati. «sai chi sono?» SI PISCIAVA DALL’EMOZIONE!!!!! Dopo una vita passata ad essere quello stupido, incapace d’intendere e di volere, (s)fottuto anche dai suoi bro, FINALMENTE l’unico che contasse l’aveva scelto!! Proprio lui!!! CAPITE? «e – curiosità, eh – per caso conosci anche ashersilasjameslucas?» Sapeva che in quel caso pregare fosse gioco sporco, considerando che Lui poteva sentire tutte le preghiere, ma nel suo cuore elevò a livello Atto di Fede la supplica che il Signore rispondesse who dis. «ora sono qui. Avvicinati... ragazzo» Parlava ancora con lui?? DIO PLIS NOTICE ME – dopo una rapida ed angustiata occhiata attorno a sé, confermò che sì, stava parlando ancora con lui. Sorrise, testa china ed un nuovo, piccolo, passo verso di lui. Si sentiva un po’ vuoto senza la coppola stretta al petto in segno di Rispetto (classic masterpiece) ma confidava che Dio, il quale tutto vedeva e tutto sapeva, potesse vederla malgrado non ci fosse. Comunque, oh. Possibile che nessun altro avesse notato quel miracolo? Non che a Cam dispiacesse, eh; si sentiva privilegiato, scelto, l’unico meritevole della considerazione del divino…ma aveva anche timore che qualcun altro potesse rubarglielo. Normalmente non temeva la competizione, conscio che non ne esistesse alcuna, ma quella…quella era un eccezione. Ecco perché abbassò il tono di voce, di modo che nessun altro potesse udirli. «signore, ma…» doveva saperlo. Doveva. Umettò le labbra, azzardandosi a sollevare gli occhi castani alla ricerca di quelli altrettanto scuri dell’altro. Non trovava neanche troppo strano che Dio, o chi per esso (Gesù?? Mi old amigo?? Is that u??????? #WETDREAM), avesse scelto come manifestazione terrena un individuo scuro - forse con origini, boh, indiane pellerossa. Non era razzista, Cameron: i pregiudizi di razza, religione od etnia richiedevano una conoscenza in materia che il Wellington non possedeva, ed uno sforzo che mai sarebbe stato disposto a fare. «perché hai scelto me?» DIMMI CHE SONO (un uccello! – le pagine della nostra vita) SPECIALE!! Cioè, nessuno aveva mai mancato di fargli notare quanto speciale fosse, ma sentirselo dire da dio – boh, brividi. «cosa posso fare per te? avrai molte domande»
SI!!!
NE AVEVA!!!! SI!!! PER FORZA!!! LA VITA ERA FATTA DI DOMANDE E SOGNAVA SEMPRE DI INCONTRARE DIO PER……farglie….le, giusto?
Aprì la bocca, la richiuse. L’entusiasmo negli occhi scuri venne sostituito da una neutra confusione (la sua espressione standard) fino a sfociare in puro terrore.
Dai, Cam. Ce l’avrai una (1) domanda per Dio, no?
…No.
Quelli erano i momenti in cui un imbarazzato Cam avrebbe spinto avanti Silas o James, limitandosi a pendere dalle labbra di qualunque parola proveniente dagli uni o l’altro – anche perché, in ogni caso, non avrebbe capito. Nelle situazioni più disperate, avrebbe perfino, come si soleva dire, buttato sotto l’aratro Asher, che sicuramente con la sua parlantina avrebbe distratto Dio abbastanza da permettere al Wellington di….beh, non pensare ad una domanda, ma almeno chiedere suggerimenti ai passanti.
«sì?» Ne era proprio sicuro? Dondolò sui talloni piegando le labbra verso il basso, piegando il busto per avvicinarsi maggiormente a…Lui. «signore, sei certo che questo sia il luogo più opportuno?» non voleva che qualcun altro sentisse le risposte sull’universo – magari potevano andare in chiesa?? Così si sarebbe sentito A CASA!! «ci sono così tanti …» P*clap*E*clap*C*clap*C*clap*A*clap*T*clap*O*clap*R*clap*I «curiosi» Dai, okay che non era molto sveglio, ma non poteva mica fare la spia!!&& e poi Lui già sapeva, no?? «e domande – si, ne ho davvero parecchie!!!!!!!!!!!!» ????????????????????? «tipo, no……» Massaggiò le guance con una mano, sopracciglia corrugate nello sforzo (level EXTREME) di pensare. «perché…» viviamo? Dobbiamo mangiare la verdura?? Perché PER ME LO SAI SEI MUSICA NELL’ANIMA. «esistono…» Un sussurro, quello del Wellington.
Il vero dubbio – SuPrEmO.
«le persone brutte?» Davvero, non capiva. Se Dio li aveva fatti a loro immagine e somiglianza??? Che senso aveva??? Era giunto alla conclusione che non arrivassero da La Sopra - ma chissà!! «e ci tenevo a dirti che – sono un grande fan. Davvero.» il migliore.

cameron + arci

Hate me baby, maybe I'm a piece of art

Non era certo nessuno fosse mai stato tanto genuinamente contento di vederlo, e la cosa era stranamente piacevole. Sorridendo soddisfatto, Arci si tirò ancora più su, le spalle larghe e la schiena dritta come quando - neanche due anni prima - si presentava davanti ad Anjelika Queen per mostrarsi in tutto il proprio mascolino splendore.
«sai chi sono?» non aveva tutti i torti a stupirsi: effettivamente archibald- danihel simmons era un uomo impegnato (?????) ed era un onore essere notato da lui. Annuì flemmatico. «e – curiosità, eh – per caso conosci anche ashersilasjameslucas?»
«mh.» avrebbe dovuto? Magari di faccia sì eh ma EHI, così a brucio???? non era mica un fucking computer. E poi chi erano, i suoi amici del gay club?? altri giovani che avevano fondato OMG AVEVANO FONDATO UN ARCI- DANHIEL FAN CLUB????? Suck it aidan!! «silas come» cercò di fare un gesto con le mani per imitare un tubo cilindrico. «quei cosi che usate voi per tenere il grano?» no. scosse le spalle, borbottando fra sè e sè: «che nomi strani che avete quaggiù»
in ogni caso. «signore, ma…» arci abbassò lo sguardo sul giovincello. «perché hai scelto me?»
Perchè aveva scelto lui? L'aveva fatto? Did I, was I sober? ... ... oddio, pensava di essere gay per colpa (merito!!!) di arci?? Non che il Leroy fosse un genio eh, ma almeno sapeva che gli orientamenti sessuali non potevano dipendere da lui - al massimo il risveglio sessuale di un bodiotto, ok, ma non altro. Com'è che nel 1919 ancora la gente credeva a ste cose??? Non so, magari erano pure convinti che il riscaldamento globale fosse reale, o la terra fosse rotonda, B A H . «guarda che ce l'hai sempre avuto dentro, ragazzino» agitò la mano in aria indicandolo nell'insieme «era destino; prima o poi doveva capitare»
Quando arrivarono al momento domande, cameron.exe smise di funzionare. «con parole tue» Arci assottigliò le palpebre, tentato di bussare sulla testolina mora per chiedere se ci fosse ancora qualcuno dentro. «sì?» oddio lo stava chiedendo a lui?? Voleva una lezione completo sul magggico mondo lgbt+ senza dare ad arci linee guida su cosa gli interessasse in primo luogo? «signore, sei certo che questo sia il luogo più opportuno?» Arci aprì la bocca pronto a rispondere: cielo no che non era il luogo più opportuno. Non avrebbe fottuto un tipo lì davanti a tutti??? Ma cosa pensava di lui???????????? Poi insomma, mica funzionava così, le cose andavano preparate!!!!! aveva proprio bisogno di un guru, fortunello ad aver trovato Arci - forse per questo qualcuno gli aveva lasciato quella pergamena «ci sono così tanti… curiosi» AH ECCO . arci era un ragazzo kasto e puro non poteva mica rovinarsi la reputazione che lancaster aveva donato lui. «va bene casa mia?» indicò dietro di sè, dove spiccava la chiesetta del paese dietro cui si trovava villa simmons.
«e domande – si, ne ho davvero parecchie!!!!!!!!!!!!» qualcosa di facile, dai!!! tipo cos'è il punto g, perchè sei kosì bello, come si infila un preservativo, come capire se qualcuno è gay/bi per poterci provare senza finire scazzottato dal ryan finto etero di turno... «perché…»
«si?»
«esistono…» Arci si allungò in avanti, curioso «le persone brutte?»
Oh.
OH!!! Che domanda difficile. Effettivamente, era sempre lì, l'eterno dubbio - ti piaceva una persona perchè c'era chimica e poteva esserci una buona intesa a letto, o solo perchè aveva una bella faccia? O le cose erano collegate? si rizzò nuovamente, la mano di nuovo sul mento pronto a dire la propria massima: «disse un saggio: non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che arrapa» allargò le braccia «Se fossero tutti belli, poi chi è bello davvero come noi come potrebbe essere sicuro di esserlo?» eh.
«e ci tenevo a dirti che – sono un grande fan. Davvero.»
«!!!» M A D D A I che topolino!! Aveva voglia di abbracciarlo (e poi magari paccarlo in ringraziamento - se non fossero stati davanti a mezzo paese e non avesse tenuto le torce e i forconi) «aw stop it you!! volevo giusto chiedere se avevate, tipo, un fan club dove parlate di me» agitò la mano in aria verso il basso «tu e i tuoi amiki con i nomi strani»

archibald + cam

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Dovette pizzicarsi (con cura: non voleva rimanessero segni sulla pelle, avrebbe rovinato la sua reputazione di intoccabile) il braccio per essere certo di essere sveglio: era troppo fantastico per essere vero. Lo sapeva che essere il più bello di Bodie (i suoi amici erano carini, e Cameron era sempre il primo a ricordarlo loro, toccando loro il braccio – e non la gamba, perché come narrava il Vangelo: un maschio che tocca la coscia di un altro maschio poteva sembra un omosessuale – ma cerchiamo di essere realisti: la fascia di mr barbabietolino era sua) avrebbe dato i suoi frutti, prima o poi. Un sorriso estasiato illuminò il viso del Wellington, alleggerito dalla consapevolezza che il Signore non avesse idea di chi fossero gli Altri: era proprio un privilegiato. Doveva aver davvero fatto colpo, nella sua collezione di Punti Paradiso, aver scritto il Gloria a Dio sul soffitto della sua stanza, così da recitarlo come prima cosa ogni mattino – e poter trovare sollievo alla gioia mattutina. «guarda che ce l'hai sempre avuto dentro, ragazzino» La mano di Cam corse al petto, il palmo a premere sul costato trattenendo i battiti d’emozione. Normalmente non sarebbe stato certo che avere qualcosa dentro (eccetto lo Spirito Santo, amen) fosse positivo, perché – insomma – aveva un corpo ben definito, e non voleva avere strane escrescenze che avrebbero rovinato la linea. E poi, scusa, dove avrebbe dovuto infilarsi le cose?? Mica ci stavano, aveva già tipo…boh…gli organi, e già un organo occupava un casino di spazio, bastava vedere quello in chiesa. «era destino; prima o poi doveva capitare» Quindi…era tipo scritto nel Grande Libro della Vita? Aprì la bocca stupito, le palpebre a battere veloci sugli occhi scuri. «lo sapevo. lo sapevo» Una risata allegra, accompagnata da un sospiro trionfante, sgusciò dalle labbra piene del Wellington, mentre una mano scivolava abitudinaria fra i corti capelli bruni. «lo sapevo che tu – tu fra tutti – avresti compreso. Mi sento così…» Aspirò, un sibilo nel cercare le parole adatte. Era abituato a parlare a Dio con il kwore, dove di parole ne bastavano un paio (“tvb” “amen”) ed il Wellington poteva andare a dormire felice; una conversazione a doppio senso era molto più di ciò cui fosse comunemente abituato. «accettato – capisci cosa intendo?» Aveva trovato il suo scopo nel mondo. «è difficile con …gli altri» corrugò lievemente le sopracciglia, un’ombra a guizzare nelle iridi castane. Con i suoi amici parlava di FOOTBAAAAAAAAAAAAAAAAAAALL PERCHè SIAMO ETERO VERI, di quanto Gesù fosse grande e non solo Gesù, ma il resto era per la scienza eh!!!! - ma nessuno aveva mai dato reale considerazione al Wellington. Perlomeno non con i vestiti addosso, uno dei motivi per il quale spogliarsi, indipendentemente dal contesto o dalla stagione, era diventata ormai consuetudine. «loro non capiscono» scosse il capo, le labbra a curvarsi verso l’alto nell’alzare lo sguardo sul Signore. Non solo non lo comprendevano, ma non erano all’altezza della sua crush per Gesù: tutti a dire che lo amavano, e poi Asher si faceva compromettere nei vicoli bui, e gli altri sgranocchiavano pannocchie insieme. OH, QUI CI SONO #STAN SERI, PORCA CALOCCHIA! Pensavano di poter competere con la sua purezza d’animo? Mmmmh no, sono io la Guardia dei cieli amen – e quell’incontro ne era la dimostrazione. Credevano di essere amati di più solo perché sapevano contare fino a dieci, o arare un intero campo in una notte? SUCK IT, beccatevi ste monete d’argento!!&&
«va bene casa mia?» e potè giurare, Cameron Wellington, che nel momento in cui il pollice di Danihel sfiorò la cupola quale della chiesa, un raggio ne illuminò invitante il profilo.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Annuì, lento ed inebriato, umettandosi piano le labbra. «non avrei potuto pensare a posto migliore, signore» …cioè, davvero, anche se ci avesse provato non gli sarebbe venuto in mente niente: pensare non era il suo punto forte, era più la sua personale corona di spine. A proposito di corona di spine!! MA CI PENSATE SE DIO JOSHUA GLI AVESSE PERMESSO DI LAVARGLI I PIEDI??? Oh my Dan – sarebbe diventato la nuova M*clap*A*clap*D*clap*D*clap*A*clap*L*clap*E*clap*N*clap*A! Dopotutto era stata una donna a mettere al mondo Gesù, erano cose che Cameron apprezzava – e poi erano morbide e profumavano sempre? Cam seguiva il flow per il quale fossero una razza inferiore, ed in pubblico mai si sarebbe azzardato a complimenti che andassero oltre all’immaginarne, con tinte colorite e maliziose, la curva delle caviglie, ma in realtà?? Talvolta pensava che non sarebbe stato così brutto nascere donna: avrebbe potuto partorire GESù II !!!!!! o…o che Dio fosse sceso in terra per dargli quel compito? Doveva forse…rimanere incinto del nuovo Messia?
Le rondini volavano nel cielo cinguettando un coro angelico.
Chissà se Dio l’avrebbe portato nella stanza dei Sentimenti - aspettava quel momento da quando aveva quattordici anni; zia Giulia ne parlava sempre, narrando della voce del Signore e le farfalle che ivi sbattevano le ali, dicendo di passarvi ore insieme a zia Sara e Polly, la loro capra.
Ovviamente, il Signore aveva una risposta brillante- eccelsa, DIVINA – al suo interrogativo sulle persone brutte. «disse un saggio: non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che arrapa» FANTASTICO! POESIA!!!! Prese appunti fingendo di sapere come si scrivessero le varie parole, alzando poi dubbiosi occhi verso l’altro. «arrapare è tipo…sbucciare le rape, giusto? Quando – togli il ciuffo » mimò il movimento, annuendo fra sé – perché era CERTO fosse quello, altrimenti ste melanzane che l’avrebbe detto di fronte al Signore!! «Se fossero tutti belli, poi chi è bello davvero come noi come potrebbe essere sicuro di esserlo?» BARBABIETOLIC MASTERPIECE!!! Annuì convinto, un sorriso morbido a languire sulle labbra: DIO MI HA DETTO CHE SONO BELLOOoOoOoO!!!!!! AMIKI DV SIETE??? Ma la gesoopatia non funzionava?? Maledetti – perché non stavano pregando?? Lo sapevano che funzionava solo così!! #USCITE IL VIENI SPIRITO SANTO! «aw stop it you!! volevo giusto chiedere se avevate, tipo, un fan club dove parlate di me. tu e i tuoi amiki con i nomi strani» Arricciò lievemente il naso, restio a parlare degli /altri/. Non voleva che li amasse più di quanto amava lui – e, pur sapendo di essere il più bello, sapeva per esperienza che fosse difficile non cedere al loro fascino. STUPIDI BROHTM. «SI! Ci incontriamo sempre nella Sala Dei Sospiri» perché in quella dei pensieri, lui ed Asher erano stati esiliati. «ABBIAMO ANCHE UN NOME!» Si volse verso il cielo muovendo una mano come se l’insegna fosse nell’aria di fronte a loro. «i bdsm.» I Bimbi del Signore Nostro.
E sì, come avrete potuto notare, non avrebbero dovuto lasciar scrivere la sigla a Cameron – a suo favore, la M e la N si assomigliavano!!&&&&

cameron + arci

Hate me baby, maybe I'm a piece of art

«lo sapevo che tu – tu fra tutti – avresti compreso. Mi sento così… accettato – capisci cosa intendo?»
Ok, le cose iniziavano a diventare davvero, davvero tenere. Arci si era aspettato di dover insegnare ad un adolescente qualunque come si usa il lubrificante, l'importanza del profilattico, il modo migliore per godere e far godere, o l'antica arte del "non sei tu, sono io" - ma quello? quello era un discorso a cuore aperto, un discorso i m p o r t a n t e . Non ci aveva neanche provato, eppure era diventato il guru spirituale di un ragazzino - che fosse il suo destino, aiutare le persone? Insomma, gli stava cambiando la vita- no, meglio, gliela stava salvando. Chissà quante notti passate a piangere, quanti ave maria piena di grazia perchè non voglio fottere la mia ragazza risparmiati!!
Si portò una mano al cuore in un #julie super sentito, gli occhi quasi (quasi, eh; non esageriamo) alle lacrime.
«è difficile con …gli altri» annuì lentamente. Bodie. «loro non capiscono»
Poteva fare un'eccezione? Una minuscola eccezione e dire che in cento anni le cose sarebbero migliorate - almeno nella maggior parte degli stati? Oh, magari non gli poteva fregare di meno sapere che i suoi propronipoti avrebbero potuto provarci con un ragazzo al bar liberamente senza paura di finire chiusi in un centro di recupero (??) ma E H I !! era un discorso che donava speranza - e quel ragazzo sembrava averne bisogno. «Forse non ora. Ma con tuo aiuto?» allungò una mano, toccandogli la spalla e facendo un sorriso sincero. «potrebbero arrivarci. Abbi fede»
Ovviamente, c'era ancora un sacco di strada da fare, e Cam era ancora decisamente lontano da essere un gay funzionante ma ci si poteva lavorare.
«arrapare è tipo…sbucciare le rape, giusto? Quando – togli il ciuffo » Arci seguì il gesto del ragazzo con molta attenzione, annuendo lentamente e cercando di copiarlo con movimenti lenti e calcolati. Sì, sì stava decisamente facendo il mimo di una sega, non c'erano dubbi. Rapa doveva essere il loro modo di dire pene in pubblico (o forse palle?? la forma in effetti la ricordava di più), senza paura di finire all'inferno o essere guardati male dai concittadini - in fondo in quei mesi Arci aveva sentito usare un infinito numero di verdure per giochi sporchi (o almeno ne era convinto; dai, chi parlava così tanto delle barbabietole intendendo PROPRIO le barbabietole????). "MADDAI - arrapare deriva proprio dalla rapa? E' proprio geniale. Alta filologia".
«sì, è quando provi quella stessa sensazione. Oppure» alzò gli occhi al cielo, cercando l'ispirazione per un secondo esempio. con una mano unì pollice e indice facendo un cerchio, e col dito dell'altra iniziò a bucarlo «oppure quando inzuppi la rapa per fare la minestra. La sensazione è quella... a volte basta guardare una rapa; a volte la rapa non è neanche necessaria in primo luogo, basta l'idea della stessa» far capire a quel ragazzo che eccitarsi per un altro maschio non era un male era complicato, ma Arci iniziava a prenderci la mano. «immagino tu capisca» abbassò la testa verso di lui, con sguardo complice. «in qualche modo devi pur aver capito che a piacerti è questo» si indicò.
Ma la parte più bella - più magika - doveva ancora arrivare.
avevano DAVVERO un club su di lui .
Di nuovo, il Leroy si portò la mano al cuore, shokkato da tanto affetto provato nei propri confronti. Cioè, tipo, si riunivano attorno a suoi disegni e dicevano quanto fosse fiko?? dai TROPPO BELLO, ma com'è che si era perso questa cosa bellissima? Non vedeva l'ora di andare a casa e raccontarlo a Gwen per vantarsi.
«ABBIAMO ANCHE UN NOME! i bdsm.»
per poco non gli andò di traverso la saliva.
«i... bidiesse...» ciao kinesi raffreddati «...emme...» ok, doveva decisamente aver sottovalutato quel ragazzino e i suoi amici ancora senza faccia (anche se, man mano che stava con Cam, iniziava ad avere vaghi ricordi di capodanno e quei quattro idioti con cui era stato). facevano DIRETTAMENTE bdsm??? MA sapevano... come?? OH! Non che fosse deluso!! Figuriamoci!! solo parecchio sorpreso. Sì che Aidan qualche mese prima aveva già fatto tutti la lezione su come quelle pratiche erotiche già fossero in uso da anni nel 1919, ma ?? bodie ??? Neanche lui si era mai dato particolarmente al bdsm, aveva giusto provato qualcosa per dare pepe e vedere se gli piaceva (sì, ma non è questo il punto).
«quindi voi fate queste-» agitò le mani in aria in modo vago (il nodo) e poi le congiunse come in preghiera (per far capire che erano legate). «pratiche» sollevò le sopracciglia allusivo «tutti insieme? vuol dire che loro sono come te? gli piace-» di nuovo, si indicò. «o mangiano anche altro oltre alla rapa? -NON PER GIUDICARLI EH !!!» oh signore, non voleva essere il fautore dei pregiudizi contro i bisessuali «anche se sei uno a cui piace sia la rapa sia» no, niente, non gli venivano verdure, doveva andare sul basic «la patata, siamo tutti figli di Dio» mani in alto «lo so bene, perchè io lo sono, e da molto più tempo di te» uno a cui piacciono entrambe, ovviamente, ma anche figlio di Dio essendo più vecchio (ok, erano nato un secolo dopo MA!!! Era comunque più vecchio). «Se andiamo da me potresti farmi vedere cosa fate tu e i tuoi amici di solito. Sono un po' arrugginito, potrei farmi insegnare io qualche trucco» ammiccò

archibald + cam

according to my zodiac sign gordon ramsay is my sugar daddy

This is the way you left me
I’m not pretending
No corn no cob no turnip
No paternoster
This is the way that we die,
In California,
the world ends not with a bang,
it was an horny bull.
amen drop

Stava andando tutto troppo bene nella vita di Cameron Wellington, perché la fortuna continuasse ad essere dalla sua parte. Non solo quel giorno aveva conosciuto Dio ed era – per logiche assunzioni - diventato profeta della rapa, ma quando si era svegliato quel mattino, aveva trovato un dollaro sotto lo zoccolo di una sua mucca. I raggi del sole entravano dalle vetrate della chiesa illuminando di santa umiltà i tratti di Gesù Bambino, le rondini volavano, e la gente – for unrelated reasons – ballava girando in tondo e ceste di carciofi di stagione. Cè, il Signore gli stava anche per svelare l’ingrediente segreto della zuppa di rape della signora Marina (andiamo, altrimenti perché parlare di tutte quelle foglie?) – poteva forse sentirsi più felice ed in pace con se stesso, il moro? Aveva da poco annuito felice, gli occhi colmi di orgoglio nell’affermare che «la rapa mi piace davvero un sacco» aggiungendo rapido un «e anche tu, Signore !!!!!!!!! di più!!!!!11 ti penso sempre quando le raccolgo!!!»; erano appena giunti al suo terzo argomento preferito (dopo Gesù e la propria innegabile bellezza), ossia i suoi migliori e quasi super belli amici, quando il Wellington s’era lanciato in una sentita spiegazione riguardo la stanza dei Sospiri, ed il loro gesùtempi (perché non passavano il tempo, loro #BOOM lo gesuizonavano!! JESUED IT).
«noi amiamo queste pratiche» annuì tronfio, le fossette sulle guance (che, era risaputo, significavano fosse stato baciato dal signore quando ancora in fasce) (ma se Dio l’avesse graziato baciandolo ancora, sarebbero nate altre fossette?? Gli sarebbero venuti altri buchi???? Magari – magari per non offenderlo, FOSSE MAI, avrebbe potuto offrirgli tipo, boh, le mani??? C’erano tipo dei posti che boh, uscivano no, tipo cinque come le dita, con un nome strano tipo mocche, magari lì?????) enfatizzate dall’enorme sorriso a tendere le labbra. «le facciamo ogni giorno – cè, ogni giorno – sempre insieme, perché cè, l’unione fa la forza no» Portò le mani sui fianchi gonfiando il petto d’orgoglio. «sono quello che riesce a rimanere in ginocchio più a lungo!!» neanche un sibilo (NESSUNO UNO, DI SECONDO, NEMMENO ZITTO!!%% ) dalla bocca di un Cameron prono a graziarsi il Signore, mentre i suoi compagni cadevano l’uno dopo l’altro come perle di un rosario. «abbiamo anche un gesto segreto per dirci quando incontrarci lì – beh, a te posso dirlo, cè insomma» arcuò allusivo le sopracciglia, le spalle strette fra loro. Era onnisciente ed onnipresente, non poteva S I C U R O esserselo perso – e glielo mostrò per rinfrescargli la memoria. Chiuse la mano sinistra a pugno, e vi picchiò sopra il palmo della destra per tre volte, portando infine la mancina alla bocca per baciarla, e distendere la dita nell’uNiVeRsAlE simbolo della condivisione dello Spirito Santo su tutto il popolo.; concluse l’Arco Santo soffiando l’aria fra i denti. «e siamo tutti bravi, eh, cè sul serio, ma – se devo essere onesto!!!!! – io sono il più bravo» Che poteva farci se UN SIGNORE! ABBIAMO SOLO UN SIGNORE! SOLO UN SIGNOREEE ABBIAMO SOLO UN SIGNOOOORE. Ancora fece spallucce, l’indice a sfiorare distratto il naso. «e lo so perché qualche volta mi piace guardarli, ma senza di me….» schioccò la lingua sul palato, ripensando a quando Silas si era dato fuoco ai capelli con la candela cerimoniale, e mentre James invocava il soffio di Cristo immergendo le mani nella Bacinella Delle Benedizioni, Asher strofinava la testa del Powell sul proprio petto per spegnere le fiamme.
Ah. Non aveva voluto svelare la propria posizione, ma se ci fosse stato lui avrebbe loro fatto notare che ovviamente bastava chiedere scusa – chissà che aveva fatto, golden potato, per meritarsi quelle fiamme!!!!! Ma #no kritike solo complimenti per i suoi BROTM. «non è lo stesso, capisci cosa intendo» figurarsi un po’ se non capiva!!! «e…non so se gli piacciano anche le patate? Noi non parliamo di quelle cose lì» roba da donne. Ma se voleva un opinione personale: «asher credo di sì. Insomma, l’hai visto» tutti quei carboidrati, ad una certa, si facevano notare. «james l’ho visto più volte con patate in faccia, ma boh, non mi sembrava molto contento» che non fosse colpa delle patate crude, ma delle ferite sotto?? NOOOOOOOO impossibile. «ed assomigliano troppo a silas, cè boh, non credo gli piacciano, sarebbe tipo » cannibalismo, no? Cè, zì, una volta aveva messo la criniera del suo cavallo Antonio su una patata sulla quale aveva disegnato una faccia, e poi l’aveva salutato perché – oh, Sì, mica ti avevo visto arrivare! «strano» eh!
ed a quel punto.
Ed a quel punto</>.
Troppo in estasi all’idea di mostrare quanto fosse bravo nella coreografia dell’alleluia, <i>non l’aveva visto arrivare. Un attimo prima prometteva al Signore che «MA CERTO, NON TE NE PENTIRAI!! QUANDO VUOI!!» e quello dopo si ritrovava con una mano al ventre, ed il sangue a sporcargli i polpastrelli.
Cioè
Cos’era appena successo.
Cameron Wellington non era solito sanguinare; non era mai in prima fila contro gli invidiosi, ben nascosto – e senza particolare pudore – dietro le spalle del Marshall, mandato in guerra con un bacio in fronte ed una benedizione. Nelle situazioni più disperate, si era celato dentro i capelli di Silas, insieme ad un nido di procioni e qualche ghianda, o era corso lanciando nel mentre chicchi di mais, con Asher dietro a scagliare noci sui nemici, per confondere le acque mentre battevano in (onoraria.) ritirata. Non era abituato a quello. Spalancò la bocca stupito, incapace di elaborare (punto: il suo cervello non gli stava dietro) il dolore anche quando si ritrovò al suolo, gli occhi puntati al cielo. Cercò le dita del suo Signore, un po’ felice di sapere non sarebbe morto vecchio e brutto: «portami con te» sussurrò, ignorando il sapore acre del sangue sui denti. «“signore, nelle tue mani affido il mio spirito”» Passò la lingua sul labbro inferiore, sentendosi sempre più debole.
Nel suo ultimo sussurro: «e dì ai miei amici “la pannocchia è nel granaio”, loro sapranno cosa fare»
Cancellare la cronologia della sua bacheca: c'erano preghiere che il mondo non avrebbe mai capito.
...Ah no, forse l'ultima volta che ne avevano parlato, erano rimasti a lanciare il crocefisso in aria e prenderlo al volo. E quale tupinambur era la password per la cronologia??? «no, no, digli: non è peccato se la mano hai purificato» no, aspetta - forse quella era una delle sue poesie inedite. Allora?? «ugh» Era tempo di sentimentalismi.
Come poteva dire addio ai bdsm? «ssc 4 life» Santo Signore Cristo. Ripetuto tre volte davanti allo specchio, faceva apparire il volto di Gesù.
amen

cameron + arci

Hate me baby, maybe I'm a piece of art

«la rapa mi piace davvero un sacco- e anche tu, Signore !!!!!!!!! di più!!!!!11 ti penso sempre quando le raccolgo!!!»
«tu cosa?» Arci allargò teatrale le braccia, fingendo di starsi dovendo tenere a qualcosa per non cadere dallo shook.
C'è gente che è felice a sapere propri conoscenti felici, altri che sorrido al pensiero di un bel maneggio (eh jay), e ragazzi che - come arci - non sarebbero potuti essere più contenti di sentire qualcuno che si toccava - no, raccoglieva rape - immaginando lui. Proprio lui !!!! cioè non nonno Gallagher nella sua rikka casa (un po' l'equivalente bodiotto di leonardo di caprio secondo arci, sicuro la gente aveva i suoi poster quadri attaccati alle pareti) o il prete con la verga (sì, fantasia avuta - l'avete visto gemes con l'abito talare???), nè Aidan o Shia vestiti da poracci in mezzo al campo stanchi e sudati nonchè già ansimanti dopo un giorno di lavoro (magari con aidan che si versava l'acqua in testa dopo essersi tolto la camicia - sono solo idee causali eh.......) MA LUI !!!! ARCHIBALD FUCKING LEROY !!!! COL SUO FUCKING CORPO DA URLO CHE NESSUNO APPREZZAVA MAI ABBASTANZA !!!! «sono lusingato, figliolo» allungò la mano per arruffargli i capelli (perchè stringergli la mano dopo averlo immagino a farsi una sega gemendo "danihel" non era proprio il massimo) «pensami quando e come vuoi. Mentre raccogli le rape, mentre sgrani le pannocchie, mentre inzuppi la barbabietola, sia che la infili in pentola o in altri recipienti» iniziava a diventare bravo con le allusioni, chissà perchè nel 2017 non usavano quei termini vegetali - alla fine erano parole piuttosto sensuali, se ci facevi caso!!! D'argen D'amico era già nel 1919 futuro mentre tutti loro ancora vivevano nel ventunesimo secolo #faicomel'ortolano «se ti serve per farti gustare di più, pensa quando vuoi di star mangiando - bevendo? - me» eh era proprio un santo cristiano, sì. Tutta quella gente che si offendeva per i nudes leakati dai cellulari o cose del genere non le capiva - ARCI ERA COSI FIERO UN DICIASSETTENNE SI ARRAPASSE PENSANDOLO!!! OH erano life goals!!! Poi neanche il primo sfigato venuto (ahah) ma quello più bravo della squad, più dotato, e che stava in ginocchio più a lungo.
LOUDER FOR THE ONES IN THE BACK !!! QUELLO CHE STAVA IN GINOCCHIO PIU' A LUNGO!!!! chiaramente, emanava degli arci vibes non indifferenti. chissà se i bdsm erano la prima generazione di catafratti!!! I LORO ANTENATI!!!! quelli porno, dove i casta erano quelli scemi (+rea), i freaks quelli psycho, e i cata quelli perfetti. «mi ricordate troppo me e i miei migliori amici» sospirò «non li vedo da secoli» quasi letteralmente ah ah. «Prima eravamo di più, poi uno ci ha traditi» EH OSCAR !!! #arcinondimentica #ciaojack. Ricordandosi che stava parlando come Danihel, si corresse velocemente; l'idea iniziale era dire che fossero morti MA visto che arci era superstizioso e non voleva tirarla a nessuno, si limitò ad un: «non sono di bodie. Vengono da un posto lontano ed esotico» l'inghilterra era lontana e valeva come esotica, dai, non era una bugia.
Ascoltò attentamente i resoconti dei bdsm (quel nome l'avrebbe ricordato sicuramente) quando un movimento alla spalle del ragazzo fece rizzare più dritto Arci. Neanche il tempo di dirgli di fare attenzione, a male pena quello di spostarlo. Una mano sul fianco del ragazzo e lo spinse di lato - seguendolo a ruota nel buttarsi per terra mentre un fucking toro correva loro di fianco, non toccandoli per un pelo. Col fiatone più perchè faceva fiko che per vera stanchezza arci si tirò leggermente su, osservando l'animale che correva via verso il tramonto, inseguito dal proprio proprietario urlante.
«c'è mancato poco, eh?», borbottò, e solo non udendo risposta, si allungò a cercare il ragazzino. Ragazzino in stato vegetativo (e non nel senso che aveva un'erezione per Cavalier Simmons) a terra «cazzo» l'aveva ucciso?? Arci si alzò rapido andando a raggiungere Cam, affacciandosi sopra di lui che, ad una seconda occhiata e ignorando lo sbuffo di sangue di un'incornata di striscio o forse di un legnetto a terra che lo aveva ferito, era decisamente vivo e decisamente sano. «ehi? C-» ma alla fine si chiamava cam o no?? dannazione, non ne era ancora sicuro. «-colombella?»
«portami con te» ???? dove ???????? a casa propria? Nel senso... a medicarlo? «“signore, nelle tue mani affido il mio spirito”» sì ok si stava affidando a lui per le cure.
arci si guardò intorno. «non so se- ??» ?? era una buona idea ?? lui non era bravo a curare. Ma nessuno si fermava ad aiutarli??????????? E chi era quello stronzo che invece che avvicinarsi, stava in disparte a fare un ritratto della situazione con se stesso in primo piano?? Certe cose non cambiano mai, oh. Arci si arrischiò a dare un'altra occhiata alla ferita. Meh, dai, non sembrava davvero niente di grave - era solo il bodiotto ancora avvezzo all'idea che un raffreddore potesse uccidere. «non morirai per questo; alzati»
«-e dì ai miei amici “la pannocchia è nel granaio”, loro sapranno cosa fare»
perchè ora sussurrava. aveva battuto la testa cadendo?? maddai, gli aveva appena dato una spinta! «ehi, giovanotto, dico a te: alzati.»
«no, no, digli: non è peccato se la mano hai purificato» eh, onesto. «anche perchè sennò fa un po' schifo. Sai, dovremmo fare una lezione sulla-»
«ssc 4 life» ah. Beh, quindi almeno facevano il tutto in maniera abbastanza sicura, anche se riguardo l'igiene e la contraccezione da malattie veneree arci non credeva fossero troppo pratici.
Sospirò.
«facciamo così, ok?» e mettendosi più comodo, senza tante cerimonie, arci lo prese in braccio stile principessa con un piccolo grugnito per lo sforzo. Ok, era decisamente pesante, ma fino a casa Simmons poteva arrivare. meh, tanto aveva di meglio da fare? No. E voleva comunque portarlo a casa quindi #dueinuno «ora andiamo a mettere qualcosa su quella ferita, e a disinfettarla con tintura di iodio o con dell'alcol; se non ne trovo, ci faremo bastare dell'acqua» magari già che c'era si sarebbero fatti anche un bicchierino di qualcosa. non voleva farlo ubriacare per approfittarsi di lui EH !!! però dai, un po' di whiskey in corpo ci stava per sciogliersi. Quel ragazzino aveva troppe aspettative e non voleva deluderlo. «eh, il miracolo della vita» ???

archibald + cam

according to my zodiac sign gordon ramsay is my sugar daddy

O Vergine Danihel, dolcissimo Marines,
fammi poggiare la testa
sul tuo tenerissimo cuore.
Ho urgente bisogno di serenità
e di pace, perché la sofferenza
e la solitudine mi accerchiano ogni giorno
nel tentativo di sfiancarmi.
Prendimi fra le tue braccia
e fammi sentire la tua voce paterna,
affettuosa, rigenerante.
Aiutami a superare le difficoltà
di questo momento doloroso
e guidami sulla via della speranza
illuminata dal tuo sorriso
e dalla tua affabile pannocchia.
Non permettere che la tristezza
e le angustie quotidiane
oscurino il mio volto
e allontana dal mio cielo
le nuvole gravide di egoismo
e di paura.
Fa che anch’io venga rapito
dalle meraviglie del Signore
e canti, come te, il Magnificat
della mia vita.
Amen.

Come in uno di quei disegni grandi grandissimi quadri che decoravano le chiese, Cameron si abbandonò alle braccia del Signore con il capo (morbidamente poggiato al suo petto, con tanto di strofinatine come i gatti) sul suo busto, e le mani allargate lungo i fianchi richiamando la scena dei Giochi della Semina dove la protagonista, Erbagatta Sempreverde , veniva sollevata dall’aratro giungendo nell’abbraccio illuminato dell’altissimo (amen). Alzati, ordinava la voce perentoria del Signore, vibrando in ogni osso del Wellington; ancora cinque minuti, mamma replicavano le palpebre abbassate del Bodiotto, la cui linfa vitale scivolava come gioia nel momento dei doveri. Sarebbe andato in Paradiso? Cioè, volare sarebbe stato davvero fichissimo, ed aveva sempre sognato di assaggiare una nuvola; non se la sentiva di andare all’inferno, con tutto quel…caldo, e le fiamme, e la scarsa luminosità che avrebbero impedito ai dannati di vedere il suo bellissimo viso. Ma poi perché avrebbe dovuto andare all’inferno?? NON VOLEVA – era buono, era bello, ed era SUPER BELLO! Che senso avrebbe avuto? «non mi lasciare» come il cucciolo di koala impaurito che in cuor suo era, inebriato dalla presenza del suo Idolo, Cam si raccolse contro l’altro nella famosa posizione a ovetto che noi tutti conosciamo, e per il quale sicuramente non v’è bisogno di un disegnino, pregando fra sé che gli tenesse la mano fino a che i cancelli del Paradiso non l’avessero accolto. Tipo primo giorno di scuola, ma con più Gesù.
Oh mio dio. Avrebbe conosciuto Gesù! !!! L’UNICO E VERO!!!! Chissà se sarebbe andato a prenderlo all’entrata, saltellando sulla sua croce (perché mica scendeva mai, no? Cam non era sicuro di aver capito. Cioè, era morto?? Ed era tornato ma?? Bo’, lui l’aveva sempre visto sulla croce, quindi?? Magari negli anni era riuscito ad imparare ad andare a cavallo anche così) (vabbè!!!). Quando aprì infine gli occhi, si ritrovò in una stanza che non conosceva.
Ma…dov’erano le rondini? E gli angeli?? E le arpe??? Portò una mano alla bocca, allacciando l’altra dietro la nuca del Signore (beh?? Era un dolce peso da portare, e Dio sapeva fare tutto – anche leggere l’ora!!! – quindi poteva tenerlo PER SEMPRE!!!) ed alzando poi verso di lui confusi occhi bruni. «siamo – siamo arrivati?» No dai?? E dov’erano i fotografi? Non era possibile. «proprio qui? niente trombe??» ?? angeli scusate?? Sono io, cameron Wellington, quello bello di Bodie!!! Ehi?? Sono arrivato eh!!! «ho fatto – » si guardò frenetico intorno, le dita a scivolare sul proprio ventre. «qualcosa di sbagliato?» No dai?? Per favore?? INACCETTABILE!!%% Forse... forse doveva pagare pegno. Era pronto ad affrontare le conseguenze delle sue azioni: «forse morire troppo belli è peccato» Sollevò consapevole le iridi scure su Danihel, improvvisamente illuminato. «per questo si dice bello da morire e non morire da bello» eh!!! VISTO JAMESILAS ANCHE IO SO LE COSETM.

cameron + arci

Hate me baby, maybe I'm a piece of art

Pur essendo un nanetto, Cam pesava decisamente troppo per i gusti di Arci, abituato a scarrozzare in giro Bells, Gwen, o proprio quando si sentiva ispirato un Jay che voleva riprodurre Dirty Dancing («Non sappiamo quando si aprirà la quest un portale, meglio essere pronti a nuove tecniche contro i nemici nel caso in cui il cul fatal ci tradisca»), ma si convinse che era tutto allenamento. Non è che solo perchè ora faceva semplicemente il panettiere e non attaccava briga con gente a caso, poteva permettersi di diventare moscio e flaccido; aveva una reputazione da mantenere!! Vecchie signore da intrattenere quando tagliava la legna e fingeva di togliersi la camicia per il caldo!!
Varcò la soglia di casa con il ragazzo ancora fra le braccia, stile sposa nella nuova casa (si sa mai che servisse di buon auspicio per la prima notte di nozze anche a loro) e rimase giusto qualche secondo a osservarsi in giro. Divano della sala? Oppure doveva portarselo direttamente in camera? «siamo – siamo arrivati?» abbassò lo sguardo, e sebbene l'istinto gli dicesse di usare il sarcasmo e dire che no, non erano arrivati, ma per arrivare a casa Simmons usava quella scorciatoia passando dal salotto di uno sconosciuto, si morse la guancia e sorrise.
«benvenuto a casa nostra» sua e dei simmons + simmons d'adozione, ovviamente.
«proprio qui? niente trombe??» riprese a camminare, alzando gli occhi al cielo ridacchiando. «quello più tardi. Prima pensiamo al tuo fianco»
Alla fine, optò per il divano - più vicino alla roba per disinfettare, ma soprattutto, dalla confusione negli occhi di Cam, Arci dedusse che non fosse poi così pronto ad un focoso incontro con lui in camera da letto; in effetti aveva pur sempre il fianco mezzo aperto, no ??? bdsm ok ma non erano selvaggi. Stava per smollarlo lì, ormai convinto che di nuovo non avrebbe inzuppato la pannocchia (grazie eh, toro random), quando- «ho fatto – qualcosa di sbagliato?»
Arci si ritirò su, imbarazzato. Oddio, non voleva essere messo sul divano? Voleva comunque andare in camera???? «vuoi... andare di sopra?» aggrottò le sopracciglia indicando verso l'alto, i muscoli delle braccia ormai stanchi a tenere l'adolescente. «Così? sei sicuro di essere pronto? Possiamo aspettare, se vuoi. Non vado da nessuna parte»
«forse morire troppo belli è peccato. per questo si dice bello da morire e non morire da bello»
Lentamente, annuì. Doveva aver sbattuto forte la testa. «ssssì, magari ti lascio comunque qua, eh?» lentamente, lo adagiò sul divano, notando come si fosse sporcato la camicia di rosso. «Meglio non salire, per ora. Prima ti diamo una... ripulita. A Mary non piace troppo quando la gente sporca in giro» Dai tutti i fratelli maggiori davano nomignoli alle sorelle - Mariel, Mary... appropriato per Bodie, no? Cam avrebbe capito che si riferiva alla perpetua. Sperava non avrebbe capito che era lui però a non volersi sporcare le lenzuola di sangue. Cristo, gli fosse piaciuto quel tipo di roba malata avrebbe chiamato qualcuna del club delle neo mamme e avrebbe chiesto se poteva fare qualche preghiera in privato con i loro figli mai nati, ew.
Si allontanò leggermente per andare a pucciare uno strofinaccio nella bacinella già piena d'acqua, e trovata la tintura di iodio prese anche quella prima di tornare dal ragazzo. «sei pronto per un po' di fiamme? E' per un bene superiore» non era una crocerossina, non sapeva come prendersi cura di una ferita - di solito le proprie era bravo giusto a lavarsele perchè non facessero infezione.

archibald + cam

according to my zodiac sign gordon ramsay is my sugar daddy

Com’era che faceva quel modo di dire, sudare sette vasetti? eh lucas #cosa Cameron Wellington, nel dubbio, ne stava sudando otto: mentre Asher conquistava l’inquisizione spagnola con i suoi jesus jokes, i bro intelligenti si spannocchiavano in un saloon, Christopher sniffava l’incenso e Lucas non portava più Cristina dal loro maisbabbaro (beh? Siamo nel far west, mica c’erano i kebab), Cam stava morendo.
Ma vi rendete conto. Senza neanche un pubblico ad accarezzarlo con foglie di palma, né i muggiti delle sue vacche a ricordare con affetto quanto fosse stato un bravo spremitore di latte. Era proprio vero, quel che diceva il Vangelo: “Dio delle città e dell'immensità / se è vero che ci sei e hai viaggiato più di noi / vediamo se si può imparare questa vita […] Ci sono uomini soli” Facchinetti 4:20 BLAZE IT . Aspirò l’aria fra i denti in un sibilo di pura sofferenza, una mano poggiata sugli occhi e l’altra sul busto a palparsi i pettorali. Ogni tanto lo faceva – così, per passatempo – ed in quel momento più di sempre, sentì il bisogno di sentirsi bello e definito. Sorrise perfino ammirato, annuendo fra sé nel constatare che fare i pesi sollevando Susy (la sua pecora; era la sua migliore amica dopo Maria Vergine) al cielo per mostrarle come quello, un giorno, sarebbe stato suo, aveva dato i suoi frutti. «non so se sono pronto» ammise in un sussurro, abbassando lo sguardo sulle proprie dita. «per andare di sopra, intendo» umettò le labbra, gli occhi a sollevarsi verso l’altro. Cioè, aveva sempre sognato di incontrare Gesù e chiedergli un autografo (lo voleva sul KWORE), e possibilmente un disegnino perché leggere era difficile, ma – sapere di essere lì, ad un passo dall’ottenerlo, lo rendeva insicuro e sensibile. «non è facile per me…» deglutì, le dita a scivolare sulle labbra tirandole verso l’esterno. «cè, insomma, è una cosa nuova, no» Cameron si sentiva a disagio: cioè, boh, era insensibile dato che suo figlio era morto, dirgli che non voleva morire? Non le insegnavano quelle cose a catechismo. «è la prima volta per me» ci tenne sottolineare, perché invece oh, James aveva detto di essersi svegliato morto una volta!! Cè, SHOCKBASITO quando l’aveva saputo, troppo fiero. «fa male?» osservò il soffitto, le sopracciglia corrugate e le labbra piegate verso il basso. Cioè, da quel che aveva capito era tipo nel posto santissimo del Purgatorio, no, e non sapeva se, boh, dovesse attraversare il fuoco dello Spirito per poter passare al livello successivo. Nessuno gliel’aveva detto?? Padre Shaw come aveva potuto tradirlo così? L’unica figura paterna che avesse mai desiderato, e non l’aveva preparato a quello. «sii sincero, posso sopportarlo» menzogna: avrebbe probabilmente pianto. Quando l’altro si allontanò, allungò d’istinto un braccio cercando di afferrarlo, terrorizzato all’idea di rimanere da solo. Lui, Cameron Wellington, il ragazzo che si perdeva anche rimanendo fermo, non poteva pensare (punto: davvero, non ci riusciva) di essere abbandonato anche da Lui. «le fiamme???» squittì, appiattendosi quanto più possibile sul divano, spalancando gli occhi bruni. ECCO!!! ERA ARRIVATO IL MOMENTO!!! COSì PRESTO??? Un bene superiore. Come narrava il Vangelo secondo Renato, “l’inferno no / non l’avevo considerato” 6:66. «okay. okayokayokayokay sicuro - mh» Serrò le palpebre, ingoiò saliva ed aria. «NO SENTI – non preferiresti, non so, una tazza di pa-» si guardò attorno. «-pa-» Cosa stava succedendo. Tirò le lettere fino a che non decise di dar loro l’esitante conclusione di «-ia?» e va bene, la parola papaia non aveva alcun significato, ma?? Dio ce l’avrebbe trovato, ed avrebbe capito. «sono disposto a fare qualunque cosa» #TI PREGO CHIEDIMI LA Novena alla Vergine del Santo Rosario di Pompei si ho fatto copia incolla e non viene il caps it be like that sometimes LA SO LA SO!!!!! LE SO TUTTE!!!!! ANCHE SALTANDO LA CORDA!!!!!!! «m-ma niente fiamme» poi cioè, e se gli avessero bruciato le sopracciglia? Non poteva morire senza. “Chi nasce uomo non può morire uovo” lo diceva la Bibbia, eh.

cameron + arci

Hate me baby, maybe I'm a piece of art