it's a bird? It's a plane? /nO/...yes, it's a bird

sharyn x connor [challenge #05]

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    Più di tre mesi di lavoro come pavor, e Connor Walsh non aveva ancora capito effettivamente cosa fosse tenuto a fare. Per lui, l'assegnazione di quell'incarico era stato un po' un colpo: già fare il legionario era stata una scelta dettata più da una necessità pratica che da un reale interesse, figuriamoci quanto gli potesse piacere fare un lavoro al di fuori del suo comodo ufficio, lì dove era libero di passare tutta la sua giornata a fare bozze sul suo blocco da disegno o scrivere post per il frat.
    Come pavor invece? Metà del tempo cercava di non farsi vedere in giro in modo che non gli venissero affidati incarichi, e l'altra metà era lì a chieder a Sharyn di spiegarle come portarli a termine.
    «e quindi per pochissimo non le hanno beccato l'erba» Si faceva sempre tener aggiornato da Maple sugli sviluppi ad Hogwarts, soprattutto da quando non aveva più la possibilità di andare a trovarla con la scusa di dover fare un controllo agli alloggi degli special minorenni. Quello era uno dei motivi principali per cui gli mancava il suo vecchio incarico, e non vedeva l'ora che il suo periodo da pavor finisse: gli unici momenti della giornata che gli piacevano erano quando doveva far da babysitter a pearl e quando aveva l'ora libera per andare a pranzare. «all'inizio anno pensavo si trattasse solo di un modo per spaventare gli studenti, nulla di più» quando era stato pubblicato il nuovo ordinamento scolastico, Connor aveva cercato di rassicurare la sorella in ogni modo, convinto che quelle non fossero altro che minacce che poi non sarebbero state portate alla pratica: aveva sempre considerato la loro scuola già abbastanza violenza e rigida di suo, non credeva sarebbe potuta peggiorare. E invece. «grazie a dio ci siamo diplomati, io non ce l'avrei fatta a vivere così» Era già distratto e menefreghista di suo, figuriamoci se avesse perso tempo ad escogitare modi per non farsi beccare con l'erba: l'avrebbero scoperto dopo nemmeno una settimana.
    A quel punto si avvicinò loro Josie, che seppur veniva scacciata in malo modo ogni giorno, puntualmente si ripresentava chiedendo loro di andare a pranzo insieme. E infatti..«ci siete per andare a mangiare insieme oggi??» E Connor e Sharyn, come ogni giorno, rifiutarono la proposta in una serie di «mh scusa io proprio non posso»«io ho un impegno urgente»«non credo nemmeno di mangiare, prima ho divorato ben tre kinder bueno»«e io mi sono appena ricordato di esser diventato fruttariano da ieri?? »«GIUSTO! Penso di seguirti, la natura va salvata!!»«W LA NATURA!!!1 » sks josie, non sei simpatica a nessuno. E come ogni giorno, Connor fece del suo meglio per rimanere impassibile ed evitare di scoppiare a ridere prima che la ragazza si allontanasse. Dopo tutto quel tempo non aveva ancora capito che facevano finta?? O era scema, o aveva davvero troppa fiducia nel mondo. E a volte si sentiva quasi in colpa nei suoi confronti, ma il rimorso durava appena cinque minuti, giusto il tempo di ricordarsi di quando fosse una persona scorretta e pesante da sopportare: un pranzo in sua compagnia probabilmente gli avrebbe fatto salire alle stesse l'indice di depressione e sfiducia nella specie umana. Era sempre bello inventare scuse nuove con lei, anche se quel giorno avrebbe avuto una motivazione valida per declinare il suo invito. «comunque, oggi ho davvero da fare» UH, anche lei? Meglio così. «anche io! Avevo... » gli conveniva mentire? Si sentiva un po' in colpa, certo, ma non voleva rivelare il vero luogo dov'era diretto «...promesso a Maple che l'avrei accompagnata a cercare qualche viaggiatore» quando in realtà, di au non ne aveva visti neppure uno, così come non aveva ancora capito bene di cosa si trattasse nel concreto. Ma gliene importava ben poco, perché in quel momento aveva una cosa più importante in mente: quando si trattava di arte, per Connor in resto del mondo non esisteva più. E quel giorno era proprio uno di quelli da dedicare completamente ad essa.

    Esattamente mezz'ora dopo, il ragazzo era in equilibrio precario su un ramo di un grande faggio, una mano saldamente stretta ad un altro ramo davanti a sé e l'altra a tratteggiare sul suo blocco, poggiato in modo instabile su una delle sue gamba, il profilo di un uccello poggiato a qualche ramo di distanza da lui. E non un volatile qualsiasi: si trattava di un rarissimo Kingfisher, che mai il ragazzo aveva visto per le strade Londinesi prima di qualche settimana precedente: da quando l'aveva avvistato, Connor non aveva fatto altro che tornare all'avis per studiarne i movimenti e gli alberi del parco che prediligeva, in modo da creare un'occasione come quella in cui aver la possibilità di osservarlo e soprattutto disegnarlo da vicino. Chissà, magari era arrivato lì proprio dall'AU #wat Ad un tratto però, un rumore da terra fece scattare l'uccello, che si spostò su un altro ramo più lontano, fuori dalla visuale del Walsh a causa della chioma dell'arbusto. «Merda» Era stata solo la sua immaginazione, o si era trattato di un click di macchietta fotografica?? Cioè, qualcuno stava davvero provando a fregargli il soggetto???? Inaccettabile!! Non ebbe il tempo però di guardare sotto di sé perché, volendo tentar di continuare lo schizzo, molto pericolosamente, proprio come una scimmia, si spostò da un ramo all'altro: ciò che non calcolò, invece, fu la matita che gli scivolò dalla tasca e finì a terra. E non soltanto a terra, ma più precisamente, su una persona. Il gridolino che essa emise bastò a far volare via il Kingfisher, lasciando un Connor chiaramente scocciato da quella situazione senza più un soggetto da dipingere. Fu solo allora che, aggrappandosi al tronco con le mani, si lasciò cadere nella maniera più aggraziata possibile a terra, già pronto ad insultare chiunque era stato la causa dell'allontanamento dell'animale. «SCUSA MA NON POTEVI FARTI I CA...» e solo allora si rese conto di chi aveva davanti «...sharyn??»
    O-M-G, anche lei condivideva la passione per gli uccelli??? MAgiKo!!
    07/12/2018 - H: 13.20
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    Non ci poteva credere. Non ci poteva credere.
    Sharyn era nera come la schiena dell’amica di Irama, e con un po’ di attenzione si sarebbe potuto persino notare il fumo fuoriuscire dalle orecchie, non poteva credere ai suoi occhi. Sbatté il telefono sulla scrivania, sicura di aver spaccato la pellicola, sentendosi scuotere dalla rabbia – doveva resistere all’impulso di andare a casa e scuoiare suo fratello, era troppo giovane per andare ad Azkaban. Enubi le aveva appena mandato un messaggio con scritto che quel lurido verme del suo ex era in salotto con su fratello.
    Ora. Non poteva credere di essere stata pugnalata alle spalle dal suo stesso sangue, come se non avesse assistito a tutte le volte che Sharyn si era rifiutata di alzarsi dal letto, o che scoppiava a piangere mentre stava stendendo il bucato. E nonostante tutto aveva avuto la faccia tosta di iniziare a frequentarlo comunque.
    Era stata un’annoying bitch per anni e ora giocava a fare l’amicone. La Howl non si arrabbiava quasi mai, ma quella volta era furiosa: era una questione di principio. Un po’ come se lei fosse uscita con il suo ex, sempre che non l’avesse ucciso. Si trattenne dall’urlare solo perché si trovava sul posto di lavoro e non ci teneva a essere licenziata, doveva pur mangiare con qualcosa che non fossero i coupon di Groupon. E a proposito di mangiare «ci siete per andare a mangiare insieme oggi??» era talmente presa dall’immagine di sventrare Marcus e Isaac che neanche aveva datto retta a Connor, /fortuna/ che Josie decise di compere di nuovo le palle «mh scusa io proprio non posso» kavolo k pkkato, Josie era la sua bff «io ho un impegno urgente» spostò lo sguardo verso il ragazzo, era sicura che fosse molto impegnato: doveva recuperare il nuovo walk-in closet tour della Ferragni. «e io mi sono appena ricordato di esser diventato fruttariano da ieri??» uau konny ma kome siamo fieri di te !11!!1 Osò alzare lo sguardo su Josie, e Cristo se la sua espressione era senza prezzo: a metà tra lo spaventato e l’isterico. Chissà quanti altri giorni ci sarebbero voluti a terrorizzarla, avevano scommesso cinque ma a quel passo sarebbe stato anche prima. «comunque, oggi ho davvero da fare» aspettò che Josie se ne fosse andata prima di parlare, non voleva tornasse a rompere le palle. Era raro che la bionda avesse dei piani, eppure capitava anche a lei, che poi non avesse voglia di alzarsi dalla sedia era secondario. «anche io! Avevo...» anche Connor?? Sentiva che il mondo stava per implodere su se stesso. «...promesso a Maple che l'avrei accompagnata a cercare qualche viaggiatore» quasi non gli diede uno schiaffo nel tentativo di tappargli la bocca, certo che però non era colpa sua se diceva cert cose ad alta voce. «connor…….non puoi dirlo» per quello che ne sapeva lei, chiunque trovasse un Viaggiatore aveva l’obbligo di portarlo alla Giustizia. Ed erano loro, tecnicamente. Quello che stavano facendo era pericoloso, ma non si fidava abbastanza del Ministero per consegnare persone innocenti – non erano Ribelli in quel mondo, non si meritavano lo stesso trattamento. Still, stavano disobbedendo a degni ordini, e preferiva non sventolarlo in giro. Senza contare di quando aveva lasciato andare il suo ex fidanzato, il quale aveva ammesso di essere nella resistenza, senza sbatterlo in una cella. «beh, sono in ritardo ne parliamo dopo!» non era vero, ma stava iniziando a deprimersi. Alzò la mano per salutare il Walsh, polverizzandosi poi in una nuvoletta come in un anime qualunque.

    «SU DI NOI NEMMENO UNA NUVOLA» alzò le braccia al cielo e chiuse gli occhi, la musica che trasportava i suoi movimenti. Non capiva una parola di quello che un certo Pupo stava cantando, ma si accontentava di quello che aveva trovato sull’apple music di Isaac – e sì, stava ancora usando il suo account perché era povera «SU DI NOI L’AMORE E’ UNA FAVOLAAAA» improvvisò persino un acuto, usando il telefono come microfono improvvisato. Sperava davvero tanto che non ci fosse nessuno al parco, a parte il suo uccello. Quello che stava osservando da giorni e che amava la sua musica. Dovette zittirsi all’improvviso nel sentire un rumore sopra di sé, troppo self-conscious per cantare davanti ad altri volatili che non fosse il suo. Prese piuttosto la fotocamera, decidendo che fosse il momento buono per provare a fare qualche scatto - non che avesse una qualche esperienza. L’unica ragione per cui si trovava a praticare birdwatching era perché Pinterest gliel’aveva fatto fare.
    Scattò la prima foto, e si preparò per un miglior scatto. Poi, un qualcosa le cadde in testa e convinta che fossero escrementi emise un gridolino acuto. Scattò in piedi, le mani a tastare disperate i capelli «PERCHè A ME???? ODIO TUTTI» un mood di vita, honestly. Si calmò solo quando si accorse di non aver nessuna merda in testa, quel panico sostituito subito da un principio di infarto per colpa di Connor «SCUSA MA NON POTEVI FARTI I CA...» un secondo urlo da parte della bionda, la mano poggiata sul petto. «cOnNOr???» «...sharyn??» CIUCHINO????? Purtroppo no, tanto dopo l’uccello ci mancava solo quello. «….cosa ci fai qua?» domandò al college, cercando di sistemarsi al meglio i capelli affinché non sembrasse una pazza lo era «non saresti dovuto andare da maple? MI HAI MENTITOH?» era davvero triggered, non ci ci poteva fidare più di nessuno: non suo fratello, non del Walsh.
    07.12 - H: 13.20
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    Connor Walsh voleva bene a Sharyn Winston. Avevano passato ben sei anni di scuola - tolta la parentesi giapponese del walsh, altrimenti sarebbero stati sette - insieme, tra scleri per trattati di storia della magia da scrivere e pomeriggi interi a commentare uomini e donne. Era stata una delle prime persone (ed anche una delle uniche, a dirla tutta) a capire da subito la vera natura del ragazzo: un idiota. Erano arrivati ad un tale livello di confidenza che quel «cOnNOr???» e la conseguente realizzazione del fatto che ai piedi dell'albero ci fosse l'amica non lo mise per nulla in imbarazzo: okay, era in equilibrio precario su un tronco durante una pausa pranzo ed aveva appena imprecato perché l'uccello che pedinava da giorni era appena volato via, ma la ragazza l'aveva visto in occasioni peggiori. «non saresti dovuto andare da maple? MI HAI MENTITOH?» Ah giusto, l'averle rifilato una scusa in ufficio già se l'era dimenticato, e doveva ammettere che si era decisamente trattato di un colpo basso. Vabbè un pochino era giustificato dai, entrambi mentivano sempre (e dico, sempre) a josie, tanto che ormai il ragazzo era più abituato ad inventare scuse piuttosto che dire la verità. Stava quasi per dirlo ad alta voce, quando però si rese conto di una cosa: mettere Sharyn e Josie sullo stesso piano era terribilmente sbagliato, e fortunatamente aveva chiuso la bocca in tempo: se l'avesse detto ad alta voce, un ceffone dalla Winston non gliel'avrebbe tolto nessuno, e lui di certo non avrebbe avuto niente di cui lamentarsi. Insomma, se lo sarebbe meritato. «....noo macché ti pare??» vabbè, non ci credeva nemmeno lui. E bastò l'occhiata fulminea lanciata dalla bionda per sentire il terrore gelargli il sangue, così da rimangiarsi quelle parole «okayforsetihomentitoscusa» Rimase per un po' fermo a meritare sul da farsi: scendere dall'albero, ed esser a portata di sfuriata ravvicinata, o rimanere lì sopra a debita distanza dalla ragazza, con però il rischio che le lanciasse qualcosa contro? Alla fine optò per la prima opzione perché a) non voleva rischiare di perdere l'equilibrio e rompersi una gamba e b) il pennuto era ormai volato via, e dunque per il Walsh non c'era più motivo di rimanere lì sopra. Con grande (grandissima) fatica riuscì a scendere dal faggio (salire era stato più facile, scendere??? Un incubo)(non si trovava nemmeno troppo in alto eh, però era comunque troppo sforzo per i suoi standard) e quando toccò terra con i piedi, si parò davanti a Sharyn con la stessa espressione che lui amava definire il mi-vuoi-bene-dai-perdonami, ma che Maple aveva ribattezzato con un nome molto più diretto ed efficace: paraculo. Chissà se sarebbe bastata (spoiler: #no) «un po' mi vergognavo a dirti che dovevo venire all'avis per dipingere un Kingfisher durante la pausa pranzo» insomma, era uno dei pochi momenti liberi della giornata che avevano a disposizione e le persone normali lo sfruttavano meglio, no? Tipo...mangiando ad esempio? Facendosi una dormita?? Il Walsh invece avrebbe messo sempre al primo posto la sua arte. Ma se la ragazza si trovava proprio lì, poteva dire soltanto una cosa.. «anche te hai la passione per gli uccelli?? Non me l'hai mai detto!!&» Insomma, in tutti quegli anni di amicizia un'informazione fondamentale come quella non era mai venuta fuori?? Avevano discusso di uccelli un sacco di volte, i due, ma mai riferendosi agli animali. O forse sì, e non se ne erano nemmeno accorti?? Chissà, forse Connor aveva ereditato l'abilità di fraintendere le conversazioni direttamente dal suo antenato nel far west.
    Pannocchie, uccelli, same vibes.
    E visto che erano lì, tanto valeva porle la domanda che il ragazzo tratteneva da qualche giorno «ma hai il ciclo??» A lavoro non avrebbe fatto una domanda simile davanti ad altre persone, ma lì erano da soli quindi tanto valeva togliersi il dubbio. E poi era cresciuto con una sorella: un argomento come il ciclo mestruale per lui non costituiva un tabù «sei..» incazzata «..strana in questi giorni» Non c'era nemmeno il bisogno di dirglielo: la ragazza sapeva che, ogni qual volta avesse sentito il bisogno di parlare con qualcuno, lui ci sarebbe stato sempre.
    07/12/2018 - H: 13.20
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    Tips per superare il tuo ex: vai a caccia di uccelli. Così le aveva detto Pinterest, aka il suo psicologo personale, e aveva preso così a cuore il suo consiglio che aveva davvero mosso il suo culo fuori dall’ufficio. Solo, non si aspettava che anche Connor fosse alla ricerca di qualche uccello. Aveva un amante segreto e non gliel’aveva detto? Non accettava queste omissioni da parte dell’amico, proprio lei che condivideva qualsiasi cosa come la crema che aveva comprato la settimana prima e le aveva fatto break out. Si sentiva tradita, sebbene potesse capire in parte il Waldo: era un hobby davvero strano. «un po' mi vergognavo a dirti che dovevo venire all'avis per dipingere un Kingfisher durante la pausa pranzo» annuì, la
    bionda, un deep understanding a passare nei suoi occhi, era risaputo che tra disagiati ci si intendeva. «anche io mi vergognavo un sacco a dirlo‼ perché dai, la gente non capirebbe» non era una passione per tutti, la loro, specie quando le era capitato di parlarne ad alta voce vicino a dei bambini - l’avevano pure additata come pedofila, ma ci credete? Andare a cercare funghi sì, ma uccelli no? «anche te hai la passione per gli uccelli?? Non me l'hai mai detto!!&» «in realtà no? me l’ha consigliato pinterest per superare una rottura e sai…..pinterest ha sempre ragione» anche in quel caso, doveva ammettere che da quando aveva messo piede nel parco il suo umore era migliorato, anche se forse era più dovuto a un Connor su un albero che all’efficacia del birdwatching. «però a te piacciono gli uccelli?? non pensavo fossi il tipo» perché, c’era un tipo particolare? Domande con risposte troppo difficili per una Sharyn con quattro ore di lavoro alle spalle, anche se la maggior parte di queste consistevano nel giocare a carte con Brad. Osservò il Walsh scendere dall’albero con qualche difficoltà, non potendo non ammirare la sua grande agilità: al suo posto sarebbe già caduta tre volte. «senti ma vuoi qualcosa da magiare? dovrei avere un panino dietro. Anche se è tipo di tesco? potrebbe essere radioattivo» anzi, era sicuramente radioattivo, rifletté nel ripensare allo scaffale poco invitate del supermercato. Fece per avvicinarsi a una panchina lì vicino, già troppo stanca dalla camminata dal ministero al parco per stare in piedi «ma hai il ciclo??» and I oop- Sharyn non si aspettava una domanda del genere, anche se a dire la verità non si aspettava la metà delle cose che uscivano dalla bocca dell’amico. Aprì la bocca per rispondergli, richiudendola qualche momento dopo nel realizzare che voleva troppo morire per parlare. Ma che argomenti erano‼ La Winston era una persona pudica, non parlava di ciclo mestruale neanche a sua madre, e quando lo faceva era per tormentare Marcus. Quindi era così che ci si sentiva? «sei…strana in questi giorni» ah ecco, ora sì che si spiegava l’uscita dell’ex corvonero. La voglia di morire davanti alla confessione del ragazzo aumentò solo quando si accorse che probabilmente aveva girato come una madwoman per giorni, emettendo un’aura satanica e poco socievole - pensava di essere brava a fingere di non odiare tutti, e invece finiva col cascarci sempre. «è per colpa di mio fratello e il mio ex» ammise finalmente quando riuscì a superare lo shock, incrociando le braccia al petto con fare indispettito «marcus sembra aver sviluppato una crush per isaac e adesso lo invita sempre a casa, a fare cosa io non so. Ero rimasta che a Markino piaceva un altro, ma magari ha cambiato gusti? spero di no, morirei» cosa? Nessuno l’aveva autorizzata a iniziare con il super pappone sulla sua vita? Era sicura che Connor thrivasse con quel tea, così come lo faceva lei «non pensa che, tipo, io odi Isaac e no me lo voglia trovare tra i piedi a casa» ma la cosa più importante «poi quando ci stavo insieme l’ha sempre odiato, quindi?? Connor cosa dovrei fare, picchiare entrambi?» severo ma giusto, era convinta che Connor l’avrebbe anche aiutata.
    07.12 - H: 13.20
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    Non aveva mai pensato che andare a osservare uccelli potesse essere terapeutico per superare una rottura, ma insomma: chi era lui per giudicare. Ognuno elaborava i lutti a modo proprio, e se Sharyn era arrivata a chiedere consigli a Pinterest per farlo evidentemente tutti i metodi classici avevano fallito. O forse preferiva camminare per l'avis piuttosto che stare a casa a mangiare gelato e cioccolata davanti a qualche film romantico a lieto fine: lo sapevano tutti che era uno tra i modi peggiori per superare i postumi da rottura, anche perchè una volta superata ci si rendeva conto di aver preso minimo cinque chili e la depressione tornava a schiacciarti dopo averti fatto respirare di nuovo giusto cinque minuti, il tempo di alzarti dal letto e arrivare a pesarti sulla bilancia. «però a te piacciono gli uccelli?? non pensavo fossi il tipo» Effettivamente non lo era, o almeno, non lo era mai stato prima: non riusciva mai a focalizzarsi su una sola categoria di cose da dipingere, ed era normale per lui passare a fissazioni diverse all'incirca ogni due mesi «mi ero stufato di dipingere biciclette abbandonate» Era stata quella la fissa dalla quale era uscito relativamente da poco, perchè 1) si era stufato, come sempre, e 2) era stanco dei legittimi proprietari delle bici che puntualmente le ritrovavano mentre lui era intento a dipingere e lo accusavano di avergliele rubate: star lì a spiegare ogni volta che non era stato lui a prenderle ma le aveva semplicemente trovate così ed aveva deciso di dipingerle non sempre funzionava, e troppo spesso si beccava minacce o cose tirate addosso. Gli uccelli, senza dubbio, portavano meno rischi: bastava aver pazienza e buon equilibrio per arrampicarsi sugli alberi. Scendere, invece, era un tantino più complesso, ma alla fine riuscì a farlo così da arrivare al fianco dell'amica. «senti ma vuoi qualcosa da magiare? dovrei avere un panino dietro. Anche se è tipo di tesco? potrebbe essere radioattivo» UH!! Effettivamente non aveva mangiato «AAA GRAZIE!!» Si, ogni volta che vedeva cibo si emozionava, indipendentemente da che cibo fosse «Ho mangiato di peggio??? Dai, È BUONO!!» Che ci volete fare: Connor era stato abbandonato da poco dai genitori, che si erano portati dietro anche la cuoca e la domestica, quindi aveva imparato a mangiar qualunque cosa pur di rimanere vivo. Perchè ovviamente lui non sapeva cucinare, quindi si affidava ai cibi sottomarca surgelati dei supermarket più economici.
    E più del cibo, Connor amava sapere gli scoop (anche se non l'avrebbe mai ammesso ma insomma: in realtà era una comare) e così, mentre addentava il panino ed ascoltava Shar, si era già totalmente dimenticato il fiasco con l'uccello: non gli importava più fosse volato via, e non aveva alcuna intenzione di andare a ricercarlo. «Pensi che a Marcus piaccia Isaac???» Il primo pensiero che fece fu: che ingiustizia. Inutile dire che Connor aveva sempre avuto la crush per il fratello maggiore dell'amica, soprattutto quando era più piccolo e lo incrociava di sfuggita quando andava a casa loro. Quindi, insomma..ISAAC???? «non pensa che, tipo, io odi Isaac e no me lo voglia trovare tra i piedi a casa» «ma dai!!! Non può farlo, sarebbe proprio un colpo basso» E fosse stato in lui, Connor non si sarebbe mai presentato a casa loro con una Sharyn così incazzata: doveva parlarci il prima possibile per capire cosa stesse succedendo. Anche Isaac si era sfogato un sacco di volte riguardo a Sharyn con Connor (non che questo la ragazza l'avrebbe mai scoperto) ma non aveva mai accennato nulla su Marcus???? VOLEVA SAPERNE DI PIÙ!!!! «poi quando ci stavo insieme l’ha sempre odiato, quindi??» «forse...» no, ma era impossibile: non ce lo vedeva marcus a far finta di odiare isaac solo perchè l'avrebbe voluto con se e non con sua sorella «nah, lascia perdere» «Connor cosa dovrei fare, picchiare entrambi?» mh... «minaccia tuo fratello di vendere tutte le sue armi al mercato nero!!!!! Sono sicuro che ti dirà la verità» Era un piano geniale «e se ha davvero la crush per isaac....picchia entrambi» dai, se lo meritavano (scusa isaac tvttb ma IL FRATELLO DELLA EX???? NON FUNZIONA COSÌ) «se ti serve aiuto, count me in!!»
    07/12/2018 - H: 13.20
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