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.you have a nice heartIl lato positivo del lavorare in un bar era quello di poter socializzare e conoscere varie persone. Non era poi così male, sopratutto perchè la clientela dei Tre manici era composta principalmente da studenti di Hogwarts ed a Gideon piaceva chiacchierare, e amava parlare di scuola, informarsi su quale parte del programma scolastico stessero affrontando quelli del settimo anno, prepararsi, conoscere. Il lato negativo poteva essere – a parte dover avere a che fare con clienti ubriachi - per esempio, quello di veder entrare sua sorella affiancata da Rose Anderson del quinto anno, prefetta. Esattamente come stava accadendo in quel preciso momento. Tentò di mantenere un contegno, mentre nella sua mente già si manifestavano scene in cui la rossa lo informava che “tua sorella ha rotto di proposito il braccio di un giocatore tassorosso, purtroppo dovrò fare rapporto ed è probabile che finisca in Sala torture” deglutì, a quel pensiero, mandando giù un groppo troppo grande. Combattè con l’idea di buttarsi dentro uno sgabuzzino a caso perché, davvero, non voleva saperne niente. Sua sorella la conosceva fin troppo bene, mentre per Rose non poteva dire lo stesso, sapeva che faceva parte della squadra di Quidditch di Grifondoro, e l’aveva incrociata varie volte nei corridoi ed a lezione, ma non aveva idea di quali fossero i suoi pensieri, e se davvero fosse stata capace di mandare un altro studente in Sala torture.
Si affidò alla propria logica, mettendo a tacere la sua parte più vittimistica: se la rossa avesse voluto mandare Hazel in sala torture, che senso avrebbe avuto presentarsi ai Tre manici con lei? Forse volevano solo rilassarsi e godersi un pomeriggio fuori, dopotutto erano della stessa casa, entrambe nella squadra di Quidditch, ci stava che fossero amiche...no? Asciugò un paio di bicchieri mentre le due si avvicinavano al banco, e si soffermò con lo sguardo sul sangue del proprio sangue. « Gesù, cos’hai combinato? » Domandò con tono misto tra il disperato e l'affranto, sperando solo in un "Non sono Gesù, sono Hazel" che gli avrebbe dato tutto il diritto di cacciarla dal locale. Era una cit. piuttosto ricorrente tra i due. Era abituato a chiederle - ancora prima di darle il buongiorno o domandarle come stava - quale danno avesse perpetrato. Poi si ricordò le buone maniere, spostò lo sguardo su Rose, e sorrise caldamente.
« Buon pomeriggio! Benvenute ai Tre manici di scopa. Cosa vi porto? » Gli era stato detto di salutare sempre con entusiasmo tutti i clienti, sorridere, essere affabile, ed a lui veniva spontaneo farlo, in genere. Quel pomeriggio, la vista di Hazel lo aveva destabilizzato.Gideon McPherson | 16 y.o. [sheet]ravenclaw | VI yearamerican halfbloodonce: gideon rosier
29/09/18 h 16.00
Edited by s t i t c h e s - 29/9/2018, 20:15. -
.IF YOU SEE A FRIEND WITHOUT A SMILE; GIVE HIM ONE OF YOURSAveva dimostrato coraggio, questo era sicuro. Oppure è solamente un incosciente.
Il tassorosso avrebbe dovuto ringraziare che, per puro caso, Rose stesse passando per quel corridoio proprio quando la furia di Hazel stava per scoppiare.
Aveva un aspetto quasi angelico la grifondoro, capelli biondi, lineamenti delicati… il ragazzo sicuramente non doveva conoscerla, se no ci avrebbe pensato due volte prima di osare pronunciare quelle parole.
Era risaputo che il caratterino di Haz non fosse certo placido e tranquillo, anzi, ed era anche per questo che Rose la trovava così simpatica e affine.
La tirò per un braccio istintivamente prima che compisse un linciaggio davanti ai suoi occhi. Si probabilmente ne sarebbe capace.
-Se proprio devi farlo, non farlo davanti a me…o a nessun testimone- le disse ridendo mentre si allontanava dando le spalle al ragazzo rimasto ammutolito.
La sua carica le imponeva di controllare gli studenti della sua casa e, in caso di infrazioni delle regole scolastichee di comportamento civile, riferire a chi di dovere per eventuali punizioni.
Inutile dire che nessuno era mai finito nella sala torture per opera sua, non avrebbe mai potuto. Le era capitato di finirci per non aver rispettato il coprifuoco al suo terzo anno e l’esperienza era ancora indelebile nella sua mente. Per questo, anche quando le era capitato di vedere qualcuno infrangere le regole, si era limitata a sgridarli e ad avvertirli che la sala torture non era di certo una leggenda e che no, non valeva la pena testare sulla propria pelle.
Ovviamente questo non doveva essere risaputo, non tanto per l’immagine da dura che di certo non le apparteneva ma non voleva rischiare di perdere la carica e ritrovarsi un prefetto che provasse piacere nello spedire la gente nella sala. Almeno lei sapeva che non l’avrebbe mai fatto se non costretta. È assurdo che esistano questo genere di cose in una scuola!
Dopo essersi allontanate avevano passato un po’ di tempo a chiacchierare e Rose si era sentita in dovere di sostenere le idee della grifondoro che effettivamente condivideva, anche se la sua squadra del cuore, da vera scozzese non poteva che essere i Montrose Magpies. Era stato amore a prima vista quando a quattro anni era andata allo stadio con Noah e il padre a vedere la sua prima partita di Quidditch.
Tra una chiacchiera e l’altra le due erano finite, grazie a un’idea di Hazel, a dirigersi verso il pub preferito di Rose, e di gran parte degli studenti di Hogwarts. I tre manici di scopa.
Il locale era abbastanza affollato ma diversi tavoli erano ancora liberi. Le due si avvicinarono al bancone e fu solo in quel momento che la rossa notò Gideon, il fratello della sua compagna.
Sapeva bene chi era ma non poteva dire di conoscerlo bene, infatti non riusciva a capire se fosse felice di vedere la sorella o se stesse pensando a un modo per rendersi invisibile…nel dubbio
-Ehi ma non mi avevi detto che tuo fratello lavorava qui! Ciao Gideon come stai?-
Gli rivolse un sorriso stando attenta a non dimostrare troppa…troppa qualsiasi cosa onde evitare possibili ripercussioni. A Rose era sempre piaciuta Haz e sin da subito si era trovata molto bene in sua compagnia ma sapeva bene quanto fosse protettiva nei confronti de fratello e, a differenza del tassorosso lei sapeva che era meglio non farla arrabbiare troppo.
-Una burrobirra anche per me, grazie-
Ormai era un rito, ai tre manici non si poteva prendere una bevanda che non fosse la burrobirra. Cosa c’è di meglio in fondo?
Si apprestò poi a sostenere la ragazza aggiungendo -Si è vero e avevi ragione ad arrabbiarti! Ma cosa ne vuole sapere lui poi? È tre anni che tenta di entrare nella squadra di tassorosso e ancora niente, tutta invidia-
Se c’era una cosa su cui era informata quella era il Quidditch e facendo parte della squadra, così come Hazel, doveva conoscere il nemico…anche quelli eventuali e futuri.Rose Anderson | 15 y.o.Ribelle | Animagus29/09/18 H 16.00Prefetto Grifondoro. -
.you have a nice heart« Nessun incontro interessante, finora. » Bugiardo. Di incontri interessanti ne aveva avuti eccome #ifyouknow #no. Diede un buffetto sulla guancia ad Hazel, veloce, così da non darle la possibilità di mordergli il dorso della mano, come sarebbe successo altrimenti.
« Nonna Bana non ci vorrebbe così blasfemi, porcodios. » Ed immaginò sua nonna Estebana imprecare, in un momento di rara lucidità, « Al che Dios quiere castigar le quita la razón! » Proprio lei.
Si soffermò nuovamente sulla nuova conoscenza, Rose, osservandone i lineamenti con espressione neutra, niente che potesse tradire anche solo un pensiero. Aveva sempre trovato interessanti le ragazze dai capelli rossi, forse perché a Boston non se ne vedevano tante, non erano certo così frequenti come lo erano in Scozia.
Rise tra sè, alla frase della rossa.
« Strano non te lo abbia detto subito, ama spargere in giro random facts sul sottoscritto. Ma forse so la ragione... » Immaginava sua sorella saltellare per i corridoi della scuola, con un cesto di vimini in spalla dal quale estraeva e lanciava biglietti con informazioni - private e non, ma certamente imbarazzanti -, su di lui, tanto per minarne autostima e reputazione. Ma era piuttosto sicuro del perchè Hazel avesse preferito tenere per sè quell'informazione e non divulgarla. Quel comportamento aveva radici profonde che affondavano a quando entrambi i McPherson frequentavano ancora le elementari.
Si avvicinò a Rose, in modo che potesse sentirlo solo lei. « Credo sia un po' gelosa di me. » Lo credi davvero, Gid?!
Ricordava ancora molto bene quel giorno di fine scuola, quando per la prima volta aveva trovato il coraggio di scrivere un biglietto alla bambina per cui aveva preso una cotta, Leandra, che diceva
" Ti metti con me? SI ☐ NO ☐ " Con tanto di faccine sorridenti, come se queste avessero potuto influire sulla decisione della bambina.
La risposta che gli era stata recapitata in classe, recitava tali, secche, parole.
"Decisamente no, ma dovresti stare con Josh."
Il povero McPherson aveva passato tutta l'estate a domandarsi cosa ci fosse di sbagliato in lui, a domandarsi il perchè di quella risposta: perchè secondo Leandra avrebbe dovuto mettersi con il suo migliore amico Josh? Ew!
Solo all'inizio della quinta aveva scoperto che, bè, Leandra non aveva mai ricevuto il suo biglietto, che adesso stava con un altro bambino e, soprattutto, che in realtà Hazel aveva intercettato la sua proposta d’amore ancora prima che le venisse recapitata. Era stata lei a rispondergli. Lei, che da sempre era stata convinta della sua omosessualità e speranzosa su un futuro prossimo coming out.
Non si era mai vendicato abbastanza per ciò che era successo. E con il tempo se ne era persino dimenticato, ma ogni volta che osservava una ragazza in presenza di sua sorella, provava una sorta di profondo disagio, che comunque non lo bloccava dall'essere gentile.
« Per quanto mi riguarda, puoi venire qui tutte le volte che vuoi. » Disse a Rose.
« Anche se Hazel ti farà del terrorismo psicologico, per la burrobirra questo e altro! » Per poi spostare lo sguardo su sua sorella.
Non voleva certo mettere zizzania tra le due, era solo curioso di vedere chi per prima avrebbe vuotato totalmente il sacco su ciò che era davvero accaduto quel pomeriggio. Riempì due tazze colme di burrobirra, porgendole alle ragazze con annesse due stecche di pallotti cioccocremosi in omaggio, poggiati su un piattino.
« Ha criticato i Finchbury Finchies?! » Chiese, con indignazione in volto. « Ed è... ancora vivo per poterlo raccontare? » Domandò, allora, interessato alla storia.
Meglio saperlo e tenersi pronti. Gideon era nato pigro ma pronto, tanto che aveva già redatto un testo da proporre in tribunale a favore di sua sorella quando, in un futuro che sperava lontano, fosse servito. Era probabile che i tempi fossero un po’ più celeri di ciò che pensava, comunque.Gideon McPherson | 16 y.o. [sheet]ravenclaw | VI yearamerican halfbloodonce: gideon rosier
29/09/18 h 16.00
Edited by s t i t c h e s - 18/10/2018, 18:51. -
.Lion-hearted GirlHazel McPhersonNessun incontro interessante, eh? Beh, peccato, meditò dopo il fallito tentativo di mordergli la mano con un ringhio. Non se ne stupì più di tanto, a dire il vero: senza di lei suo fratello non sarebbe mai riuscito a combinare nulla in campo amoroso e, da brava sorella minore con il compito di
accoppiarlo con ogni individuo di sesso maschile che le andasse a geniofargli trovare la felicitàma anche accoppiarlo con ogni individuo di sesso maschile che le andasse a genio, questo non dimentichiamolo, sono LE BA-SI., le spettava il dovere di dare una piccola spinta alle circostanze. Ma chissà, forse quello non era il giorno adatto e lo avrebbe lasciato in pace a lavorare. Forse.
E mentre una vocina nella sua testa, del tutto contrastante con la sua intenzione di risparmiargli la dignità, le faceva notare che nelle fanfiction che leggeva gli incontri più scottanti avvenivano sempre sul lavoro – mmmh, interessante, magari era proprio un bene che si fosse trovato un lavoretto allora –, fu strappata al suo mondo di complotti dalla conversazione che stava avvenendo sotto i suoi occhi. E prima che l’istinto omicida scattasse e Hazel mettesse in atto proprio il terrorismo psicologico cui Gideon avrebbe accennato pochi secondi dopo, il suo cervellino funzionante a ingranaggi arrugginiti e Quidditch le ricordò che quella era Rose, e Rose non avrebbe mai rubato Gideon alla sua vera anima gemella, no? No?! Fece scattare lo sguardo dalla rossa a Gid, di cui avvertì come sempre nient’altro che gay vibes – santo cielo, era cos’ palese, dai – e viceversa, decidendo che voleva troppo bene alla sua compagna di squadra per minacciarla. Lui, invece, avrebbe dovuto minacciarlo sicuro. Era per il suo bene!
E a proposito di random facts. «Tutta Hogwarts sa che abbiamo più calzini abbinati che altro.» Così, tanto per dire, sia mai si sarebbe poi sorpreso se qualcuno gli avesse chiesto “Ehi, tua sorella mi ha detto che andate a comprare da Calzedonia insieme!”. Cosa? Messo così il discorso cambiava leggermente, dite? Mah, Haz non aveva mai sparso in giro che suo fratello amasse comprare nei reparti femminili nonostante non fosse vero. Mai. Qui nessuno sa di cosa stiate parlando, men che meno lei.
Si strinse nelle spalle, fischiettando allegramente. «Credo sia un po’ gelosa di me.» Mamma mia Gid, che gorpa sei, una standing ovation per il tuo spirito d’osservazione! Haz si fermò, guardandolo male. Gelosia? Ora si chiamava così andare in cerca del suo vero amore??? Razza di fratello ingrato, non avrebbe neanche meritato la sua attenzione! Si distrasse a cincischiare con un cartellino sul bancone, e immancabilmente lo fece cadere per terra, seguendolo con gli occhi nella sua inesorabile disfatta. Alzò poi le iridi su Gideon con un sorrisetto innocente. «Ihih, questa forza di gravità, che malandrina eh?».
Si chinò a raccattare il cartellino per posizionarlo dov’era prima, mentre Rose, con le sue parole, si guadagnava tutto il suo amore incondizionato. Aaah, con lei sì che ci si poteva parlare, pensò, facendo un largo sorriso pieno di soddisfazione, per poi voltarsi verso Gid e fissarlo gongolando, come a esclamare “Visto? Una Prefetta mi sta dando ragione, mhmh”. «Principiante, non saprebbe neanche da dove iniziare per fare un Blagging senza cadere dalla scopa!» Ovvio che sapeva che il Blagging era fallo, era quello il punto! Lei era una vera esperta e ce ne voleva di equilibrio, per non cadere. Insomma, ci voleva talento anche per quello, inutile negarlo. Poi c’era quell’idiota di Kallistos Sinclair, con cui non faceva altro che litigare per quello, e lui era forse l’unico studente al castello che davvero non sopportava: Haz poteva arrabbiarsi e fare fuoco e fiamme per mezz’ora, un’ora, ma poi tornava a ridere e a distribuire pacche sulle spalle. Platinette, però, era capace di lasciarle addosso un malumore duraturo e non appena lo vedeva le veniva voglia di lanciargli un bolide in testa. Ricco viziato narcisista che non era altro.
«Ed è... ancora vivo per poterlo raccontare?» Vedendo la vaga preoccupazione sul volto di Gid, Haz schioccò la lingua e fece di nuovo spallucce, scambiando un’occhiata complice con Rose. Le sarebbe veramente piaciuto di rispondere di no e che la disputa era terminata con una rissa coi fiocchi – oh, sarebbe stato divertentissimo!! –, eppure si ritrovò ad essere davvero innocente. Uao, quelle occasioni si potevano contare sulle dita di una mano. «Mmh, sì.» Non nascose il lieve disappunto nella voce, pur continuando a sorridere. Si sporse a dare una spallata leggera alla sua compagna di squadra – così le sembrava, c’era tuttavia da sospettare non fosse cosìpovera Rose–. «Colp-MERITO di Rose, ma comunque ci penserà due volte prima di dire certe blasfemie in mia presenza. No?» fece rivolta all’amica. Agguantò la Burrobirra che Gid le mise davanti, attendendo l’avesse anche Rose per fare una specie di cin cin funebre alla mancata morte del disgraziato scampato alle conseguenze delle sue azioni, e bevve con una sorsata degna di uno scaricatore di porto, o del classico giocatore di Quidditch decerebrato e un po’ grezzo. La si amava per com’era fatta, dai.
«Bravo, nella prossima vita ti assumerò come maggiordomo(???). E farò in modo di avere altri bei maggiordomi che ti spalleggino mlml.»If you know what I mean.Perché sì, sarebbe stata molesta in qualsiasi vita e Gideon ci avrebbe sempre rimesso. «Non accadono mai risse qui, o qualcosa di interessante? Possiamo rimediare se vuoi,» pronunciò, con quell’evil smile che non presagiva mai nulla di buono, mentre Rose avrebbe fatto bene a pensare qualcosa del tipo “Aspetta, possiamo? No Maria, io esco” e Gideon, probabilmente, a compilare il modulo per le dimissioni.Gryffindor | 15 y.o.Halfblood | 29/09/18 H 16.00She wears black
but she has
the most colourful mind.I'm in love with your Butterbeer.SPOILER (clicca per visualizzare)Che tempistiche vergognose, non odiatemi svuhnbb.