Day Out

Cazzo disse ad alta voce Nicole chinandosi per raccogliere l’iphod per la musica da terra.
Era il suo tesoro da quando la musica era diventata parte di lei e con esso quell’aggeggio babbano che suo padre le regaló per il suo compleanno passato.
Era una cosa nuova per entrambi, vivere come babbani sapendo infondo di essere diversi, i babbani avevano tecnologie avanzate, ma non sempre efficaci quanto la magia.
Nicole non aveva un telefono o almeno ce lo aveva ,ma uno di quei vecchi Nokia che anche se lo bruciavi sarebbe continuato ad andare sempre, era come un vampiro nonostante tutto non moriva mai #wat, ma non le piaceva molto dato che si era veloce nel mandare messaggi rispetto al gufo magico, ma vedeva i babbani e non voleva essere come loro perché sapeva che diventava come una droga, non potevi farne a meno.
Quel giorno aveva le mani di ricotta ed era già la seconda volta che le cadeva quel giorno, per fortuna non si era fatto niente se no vedevate Nicole dare davvero di matto da sola in camera sua.
Era nervosa quel giorno,quando mai non lo era (?), perché non sapeva come mai aveva davvero la testa e le mani da un’altra parte, le cadeva tutto e non rifletteva su quello che faceva, non pensava a niente e soprattutto a nessuno, ma quel giorno andava così.
Suo padre era andato via per qualcosa che non aveva neanche ascoltato per cui dato che le andava qualcosa da mangiare per togliere il nervosismo uscì da casa.
Fuori era bel tempo e nonostante tutto il freddo si faceva sentire, a Nicole non dispiaceva che fosse freddo al contrario le dava ancora più danno vedere il sole, ma la cosa la rincuorava era che sarebbe durato per poco dato che l’inverno stava per arrivare o forse era già arrivato.
Entró nel primo bar che aveva incontrato dato che le scocciava girare a vuoto e aveva anche fame.
Il posto era abbastanza affollato per cui trovare un posto sarebbe stato un dramma, ma vide come un’illuminazione un posto libero di fronte a un ragazzo.
Non le importava fare amicizia o conversare davvero con lui voleva solo sedersi e mangiare.
Si sedette davanti a lui spostando la sedia velocemente senza guardarlo per poi sentire degli occhi puntati addosso e decide di prendere il menù per poi guardarlo.
Potevo sedermi no? chiese come se fosse ovvio che non dovesse chiedere e decise di prendere un muffin al cioccolato fondente.
Il ragazzo non aveva nulla davanti a se quindi supponeva che anche lui era appena arrivato.