2000 | hufflepuff | neutral SYRIA HOLLINS | Have some fire. Be unstoppable. Be a force of nature. Be better than anyone here, and don’t give a damn what anyone thinks. |
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Le vacanze per tutti gli studenti erano il periodo migliore dell'anno, niente compiti, niente lezioni, niente professori, niente punizioni, niemte torture, niente di niente. Che poi di torture in estate neanche voleva sentirle nominare, che di cicatrici, sul suo corpo, già ne aveva a bizzeffe ed era diventato quasi inevitabile che i genitori venissero a saperlo, eppure aveva imparato come nasconderle. Aveva visto qualche video interessante su youtube, anche su come nascondere i tatuaggi, il che l'aveva un po' invogliata a farsene uno, ma per il momento aveva decretato non essere il momento più adatto. Così come al solito aveva perso il filo del pensiero ed era finita a guardare video sulle spose bambine, cosa che l'aveva inorridita non poco. Comunque vacanze eguagliava solamente a pace, al caldo delle vacanze e al dolce beato ozio. Per Syria, le vacanze non facevano eccezione, finalmemte tornava a casa, nella solita quiete dove dopo un anno intero trovava finalmente pace ed inoltre erano il momento in cui si dava alla pazza gioia mangiando dolci a più non posso sì, beh avete capito, si fa la panza. Aveva lasciato suo fratello gemello a dormire in pace, più o meno, ma non prima di avergli dipinto due baffi arricciati e la scritta "I'M FAB" a caratteri cubitali sulla sua fronte. Insomma, dopo tutto quello che gli aveva scritto e disegnato, non si era mosso di solo un millimetro, era emozionante vederlo dormire come un angioletto, bello sereno, già immaginava il suo risveglio uhm diciamo turbolento che però non l'avrebbe vista partecipe data la lontananza da casa poiché, sì, stava uscendo per fare una bella scorpacciata di dolciumi. La leggenda narra che i primi buongustai, furono proprio gli Hollins che, assaggiando ogni tipologia di dolciumi esistenti al mondo, tramandarono la capacità di padre in figlio, di saper riconoscere tutti gli infiniti dolci del mondo ad occhi chiusi, insomma, una gran cazzata #abassoleleggendemetropolitane #widolcipersyria.
Saltellò allegramente, priva di ogni tristezza verso il Red Velvet, il mitico Red Velvet. Avrebbe dovuto fare una scultura dell'edificio stesso solamente per il fatto che esistesse un luogo del genere in quel triste mondo. Magari poteva progettarla, rendendola più bella aggiungendo dolci che crescevano tutt'attorno l'edificio quasi fossero funghi, che fuoriuscissero dalle finestre e dal tetto. Così facendo sarebbe diventata la scenografia horror della casa di Hansel e Gretel. Questi questi problemi erano spiegati dalla mancanza di abbastanza zuccheri nel suo corpo da renderla normale, per quanto potesse esserlo. Non resistette altro tempo fuori dal negozio e con passo svelto buttandosi con aria sognante entrò nel negozio. Il suono familiare del campanello che tintinnava sopra la sua testa, le preannunciò le prelibatezze che avrebbe trovato lì. Si guardò intorno, la sua pupilla si spostava da un luogo all'altro attirarata in tutte le direzioni, l'odore in quel luogo era così dolce che si sentiva coccolata. «Il luogo dei miei sogni.» Prima che potesse dire altro o fare altro il suo sguardo catturò la figura di una ragazza a lei molto familiare. Sfortunatamente era di spalle e non riusciva a vederla. Ci vollero alcuni minuti ferma ad osservare il profilo della ragazza, in piedi in mezzo al negozio senza dire una parola prima di riconoscerla: quella era assolutamente sua cugina. «Eeeekaaaateeeeeeeee.» Prima che la ragazza potesse fare qualcosa una Syria selvatica si lanciò addosso alla cugina come un koala in un abbraccio stritolante e spaccaossa. Syria quasi mai teneva conto che la cugina fosse un po' più piccola di lei e la trattava come se fosse sua coetanea o addirittura come se fosse più grande di lei. Solo i suoi sensori di dolci la costrinsero a lasciare la cugina per chiudere gli occhi ed annusare l'aria in cerca della provenienza del profumo appena riconosciuto. «CIOCCOLATO.» I suoi occhi si spalancarono e in un secondo aveva già raggiunto la sezione delle torte, trascinando con sè la cugina. Aveva smesso di comportarsi così da anni, ma quel luogo sembrava l'unico che potesse risvegliare la bambina che c'era in lei. Osservò una torta interamente ricoperta di cioccolato e sorrise con sguardo sognante. «Credo di essermi appena innamorata.»
| ms.