#IIcdcm Gruppo Fiamma

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. #berqgvist
        +1    
     
    .

    User deleted


    Black, Siria Lilian
    Milkobitch, Jeremy
    Norrey, Raiden
    Quinn, Eleanor

    Sul braccio avete il simbolo di un lembo di fuoco di colore rosso.
    Quando entrate nella vostra cabina, scoprite che, a dispetto delle dimensioni esterne, è più che spaziosa. Il pavimento è bianco latte e c'è un tavolo, anch'esso bianco, con un foglio. Vi è disegnata una tabella:

    Creatura terrestre
    ClassificazioneXXX-XXXX
    Aspetto fisicoÈ un grande canide dal muso lungo ed appuntito, orecchie piccole e folto mantello bianco striato di rosso sangue. Come coda ha un ventaglio composto da un numero variabile di code. Corpo lungo 70 cm circa.
    Tentativi rimasti9
     


    Sulla parete opposta alla porta bianca c'è un pannello di vetro con un'altra porta, anch'essa in vetro. Oltre questo pannello trasparente potete vedere un grandissimo bosco di conifere. Vicino un albero è presente la creatura che vi guarda, seduta. Non potete vedere quante code ha: dovrete avvicinarvi.

    Oltre alla tabella, sul foglio c'è scritto:

    Scopri i seguenti aspetti:
    - comportamento;
    - alimentazione;
    - struttura sociale;
    - caratteristiche magiche.
    Se vuoi, inventa pure un nome, in base alle sue caratteristiche. Compila infine una breve relazione accennando schematicamente alle caratteristiche richieste. Puoi aggiungere altre cose rispetto a quanto richiesto.
    Puoi usare la bacchetta e gli strumenti che ti vengono forniti.


    Sul tavolo ci sono anche, per ognuno di voi:
    - un paio di guanti in pelle di drago;
    - fischietto con sopra disegnato uno scoiattolo;
    - mantello dell'invisibilità.

    Vi spiego cosa dovete fare.
    Dovete scrivere sotto spoiler cosa fa il vostro pg (o la squadra). Ad esempio:
    Tizio si avvicina alla creatura, stacca il ramo di un albero e lo sventola di fronte alla creatura.
    Dovete scrivere solo ciò che fate e non essere autoconclusivi (non sapete come reagirà la creatura).
    In base a come reagirà la creatura, capirete aspetti fondamentali di essa. Ad esempio (seguendo l'esempio precedente), io risponderò che:
    La creatura si rifugia scavando una buca sottoterra.
    Capirete che è una creatura paurosa e poco incline alla violenza (comportamento).

    Decidete bene le vostre mosse e fatelo in gruppo: potete usare solo 9 mosse in totale. Va bene anche se la prima mossa la posta Tizio e la seconda Pallino, l'importante è che agiate a nome dell'intero gruppo.
    Non sono considerate mosse:
    - prendere/indossare gli strumenti forniti;
    - recuperare qualcosa dall'ambiente (come un ramo o un po' di terra o un animale);
    - entrare/uscire all'interno dell'habitat.

    Dunque, interagite con la creatura. Quando avrete esaurito i tentativi (oppure quando sarete in possesso di tutte le informazioni), almeno uno di voi dovrà postare von un post ON GDR in cui, oltre a descrivere tutto ciò che è avvenuto finora (e ciò che è stato fatto nell'esercitazione), trascriverà cio che avete scoperto riguardo a quella creatura (oltre a inventare un nome originale per essa).

    Se alla fine posterete tutti guadagnerete più Punti Casata. Più che l'esattezza delle vostre ipotesi, nella valutazione conteranno soprattutto le mosse che farete (per questo consiglio di esplicitare anche il motivo per cui fate una determinata mossa). Vi consiglio di aprire un topic in Timeturner per discuterne o di creare un gruppo su WeChat.

    Se avete dubbi, sono, come al solito, a vostra disposizione.
    Avete tempo per fare tutto il lavoro fino alle 19.30 del 19/04.

    N.B. Le creature sono, sì, quelle inventate da voi. Potrebbero però aver subito qualche modifica.


    Edited by al-coholism - 5/5/2016, 19:09
     
    .
  2.     +1    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Special Wizard
    Posts
    736
    Spolliciometro
    +785

    Status
    Offline
    Jeremy si offre volontario come tributo –solo perché non è riuscito a convincere Raiden ad entrare dentro senza niente di quello che c’era sul tavolo- e prende il fischietto perché non si sa mai, i guanti ed il mantello dell’invisibilità, che indossa prima di attraversare la porta (così da dare uno scappellotto al corvonero senza che questo se ne accorga). Varcata la soglia, lasciando l’uscio socchiuso così da darsela a gambe levate se qualcosa dovesse andare storto, si avvicina di soppiatto alla creatura. Prima di osservarla più da vicino, però, prende un ramo di conifere e, fregandosene del pannello che classificava la creatura a metà tra il è pericoloso ed il se ti avvicini troppo sei fottuto (perché XXXXX nemmeno gli dava il tempo di pensare certe cose #wat), una volta a poca distanza dalla bestia, inizia a muovere il ramo davanti al muso di lei.
    E poi muore.
     
    .
  3. #berqgvist
        +2    
     
    .

    User deleted


    Creatura terrestre
    ClassificazioneXXX-XXXX
    Tentativi rimasti8
     


    Gruppo Fiamma
    Primo tentativo

    La creatura pare indispettita dal ramo. Alza la sua coda che è in realtà un ventaglio costituito da cinque code. Le code sono anch'esse bianche ma striate di rosso, ma stanno iniziando a diventare completamente rosse. La creatura osserva il ramo ancora per qualche secondo, incerta sul da farsi. Poi lo afferra tra i suoi denti aguzzi e lo tira a sé. È molto forte e coglie Jeremy di sorpresa, tanto che lui viene tirato insieme al ramo e cade a terra.
    Il mantello non scivola via e la creatura non si accorge dell'essere invisibile. Lascia andare il ramo e, con il naso che sfiora la terra, inizia ad annusare, alla ricerca di qualcosa.
    Si mette infine seduta protendendo il collo verso l'alto ed emette un ululato lungo e acuto. Quando smette, ritorna nella posizione iniziale, sventolando il proprio ventaglio di code, ancora rosse.
     
    .
  4.     +2    
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Inferius
    Posts
    2,525
    Spolliciometro
    +481

    Status
    Anonymous
    Eleanor resta ad osservare il tentativo di Jeremy, riuscendo a seguire con lo sguardo il ragazzo invisibile solo grazie al rametto di conifera che pare fluttuare nel nulla (?) Resta in silenzio, concentrata sulle reazioni della creatura e appuntandosi mentalmente ogni cosa, finchè non vede -per modo di dire- Jeremy cadere a terra e decide di intervenire. Indossa a sua volta il mantello ed i guanti, poi prende il suo fischietto fra le mani ed entra nell'habitat lanciando un'occhiata a Jeremy e sperando che rimanga dalla porta in modo da riuscire ad aprirla velocemente nel caso i due magizoologi improvvisati dovessero sfuggire da una situazione mortale. Ipoteticamente parlando, ovvio.
    Attende che la creatura abbia terminato di ululare e, quando la vede assumere la posizione iniziale, soffia dentro il fischietto ed aspetta una qualsiasi reazione da parte dell'animale oppure da parte dell'ambiente circostante, rimanendo alle spalle di Jeremy a debita distanza da Vulpix essa.
     
    .
  5. #berqgvist
         
     
    .

    User deleted


    Creatura terrestre
    ClassificazioneXXX-XXXX
    Tentativi rimasti7
     


    Gruppo Fiamma
    Secondo tentativo

    Prima che Eleanor inizi a fischiare, spunta dal bosco un'altra creatura. È simile a quella che avete visto prima, ma più agile e più grande. Tuttavia, non è quello a colpire l'attenzione: se osservate bene, notate che il suo ventaglio presenta ben sette code. Subito dietro di lei spunta un'altra creatura con sei code e un'altra ancora con sette code.
    Si guardano intorno, annusando dovunque. La creatura dalle cinque code li osserva senza fiatare, come aspettando un loro verdetto. A quel punto Eleanor fischia: Jeremy, Eleanor e Raiden non sentono nulla (e, a quanto pare, nemmeno le creature). All'improvviso accanto ai piedi di Eleanor appaiono cinque scoiattoli. Per loro sfortuna, essi non sono sotto il mantello dell'invisibilità. Le creature (le due dalle sette code e l'altra dalle sei code) saltano loro addosso. Gli scoiattoli cercano di fuggire, ma nulla possono contro tre predatori: vengono azzannati e tremano convulsivamente. Gli scoiattoli vengono uccisi sotto gli occhi di Eleanor: la legge della Natura ha decretato che gli scoiattoli sono i più deboli e meritano di perire. Una nota positiva: non si accorgono di Eleanor. O forse sì.
    Ogni creatura prende due o uno scoiattolo morto per la coda. Poi si voltano, avvicinandosi all'animale dalle cinque code. Quella con sei code lascia il proprio scoiattolo ad essa, poi le tre nuove arrivate si inoltrano nuovamente nel fitto della boscaglia.
    Meglio seguire le tre (consapevoli che il professore vi aiuterà in caso di pericoli) o meglio restare a guardare la creatura dalle cinque code?
    Agli studenti l'ardua sentenza (semicit.).
     
    .
  6.      
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Special Wizard
    Posts
    736
    Spolliciometro
    +785

    Status
    Offline
    Jeremy rimane a terra, sbigottito e leggermente inquietato dalla forza incredibile dimostrata dalla creatura: steroidi, senza ombra di dubbio quel canide si nutriva di steroidi, altrimenti non si spiegava. Resta immobile, osservando il manto della creatura che sembra diventare incandescente, e poco dopo si accorge che qualcun altro è entrato dalla porta d’ingresso: oltre il vetro, nota Raiden infilarsi i guanti, prendere il fischietto ed indossare il Mantello dell’Invisibilità.
    Ancora con il deretano poggiato sul terriccio e sulle foglie, intuendo che ad aver varcato in precedenza la soglia deve essere stata Eleonor ma non capendo cosa minchia stia succedendo perché è invisibile, nota le altre Vulpix creature uscire da dietro gli alberi. Che sia un branco? Ne discuteremo bene in seguito #wat. Il Milkobitch si annota mentalmente il fatto che tutte loro hanno un numero variabile di code, magari dovute a malformazioni genetiche (?) o all’età (???), poi assiste impotente allo sventramento brutale degli scoiattoli. Un po’ turbato –ma nemmeno troppo, dai- osserva che la volpe dalle cinque code non si è mossa, lasciando fare il lavoro sporco agli altri: è il capo, un boss mafioso delle creature magiche? O semplicemente è più piccolo e viziato? Ma soprattutto, perché sto scrivendo qui queste cose? A voi non interessa. Voi chi? Boh. Ciao voi.
    Evidentemente cannibali carnivore, le creature si allontanano nel bosco, tranne il boss. Allorché, Jeremy aspetta che anche Raiden entri nella radura (?) e, scoprendosi per un attimo infinitesimale la testa, gli fa cenno di seguirlo all’avventura: ci andrebbe da solo, ma in caso di pericolo ci sarebbe Rai da offrire in sacrificio per poi scappare.
    Quindi i due, quatti quatti, zitti zitti, cercando di fare il minor rumore possibile, iniziano a seguire le orme delle due volpe a sette code e di quella a sei code nel fitto della boscaglia, mentre Eleonor resta a fare cose, magari cerca di catturare la creatura con una pokèball.
    I nostri eroi riusciranno a scoprire qualcosa? O finiranno a Narnia? Oppure moriranno e basta?
    Si spera nella prima opzione.
    Dal gruppo Fiamma è tutto, passo e chiudo, e che Berqcoso sia con noi.
     
    .
  7. #berqgvist
        +1    
     
    .

    User deleted


    Creatura terrestre
    ClassificazioneXXX-XXXX
    Tentativi rimasti6
     


    Gruppo Fiamma
    Terzo tentativo

    • Eleanor rimane davanti la creatura con cinque code. Essa si guarda attorno, poi inizia a pregustarsi il pranzo: sta per squartare lo scoiattolo, ma scopre che è vivo. Lo scoiattolo cerca di scappare, ma la creatura lo trattiene, inchiodando la sua coda per terra con la zampa. Ringhia facendo gocciolare la saliva sul povero animale. Dopo qualche secondo il povero scoiattolo trema violentemente in preda alle convulsioni. Eleanor, ti prego di distogliere lo sguardo, a questo punto: la creatura uccide definitivamente e violentemente lo scoiattolo e ne fa la propria cena. Parte dalla testa.
    • Jeremy e Raiden, seguite le tre creature. Siete costretti a correre per non perderle di vista. Alla fine si fermano loro e voi vi fermate pure. Vi trovate dinnanzi una tana simile a quella dei lupi. Ci sono molti simili. Vediamoli bene insieme:
    - c'è una creatura con nove code. È l'unico a stare accucciato, accanto a sé ha un'altra creatura di nove code (e potete notare che è gravida);
    - ci sono creature con sette e sei code (incluse quelle che avete seguito), oltre che con otto code. Esse hanno uno scoiattolo, una lepre o altri animali fra le loro fauci. Le ripongono tutte vicino alla creatura da nove code;
    - stranamente, non notate nessuna creatura da cinque (ma nemmeno da quattro o tre code);
    - notate un bel po' di creature da due code o addirittura una sola coda. Sono indubbiamente le più piccole e dagli occhi più grandi. Sono completamente bianche, tranne per qualche leggera sfumatura rossiccia. Due di esse giocano insieme e rotolano.
    Quella da nove code annusa l'aria, perplessa. E vi fissa, senza vedervi. Le sue narici fremono, ma non fa nulla. Solo che le sue code si accendono immediatamente di un rosso incandescente. Rosso incandescente, tipo fuoco.
    Anzi, no.
    È fuoco: sulla cima delle code s'è acceso fuoco vero. Le code delle altre creature, spaventate, si accendono anch'esse di un rosso acceso, ma sulle loro code il fuoco non si accende.
     
    .
  8.      
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Special Wizard
    Posts
    736
    Spolliciometro
    +785

    Status
    Offline
    Somewhere, Eleonor osserva la creatura squartare il povero scoiattolo, al ché dato che vuole farsi squartare anche lei decide di nascondersi dietro un albero per togliersi il mantello dell’invisibilità e tornare, con calma, alla postazione nella quale stava poco prima per notare la reazione dell’animale a cinque code, l’unico rimasto in quella radura. Un perfetto tête-à-tête.

    Jeremy pensa bene di tirare fuori l’erba nascosta nella divisa, rollarsi uno spinello e chiedere alla volpe a nove code di fargliela accendere perché si è scordato l’accendino alla Stamberga. In contatto empatico con la cara amica corva (???), Jeremy pensa bene di lasciare Raiden da solo, sotto il mantello dell’invisibilità, per nascondersi dietro un albero e togliersi il soprabito di pelle di Camuflone. ”Tanto quella a nove code mi ha squadrato comunque ed ha preso fuoco, quindi ciao treno”, pensa. Si toglie i guanti, mettendoseli in tasca #qualetasca e, lentamente, si avvicina sempre di più al branco, sempre che sia un branco e non un clan mafioso. Le mani bene in vista, si abbassa per avvicinarsi alle due creature che sembrano essere le più anziane, quelle con più code, e cerca di far annusare loro i palmi delle mani per far loro capire che non ha cattive intenzioni: con i cani funziona, perché con loro non dovrebbe? Perché sono fottute volpi di fuoco. Ah già.

    sì insomma, eleonor si toglie il mantello, jeremy si toglie il mantello e si avvicina alle volpi a nove code per farsi annusare, sperando che le altre non lo aggrediscano prima
     
    .
  9. #berqgvist
         
     
    .

    User deleted


    Creatura terrestre
    ClassificazioneXXX-XXXX
    Tentativi rimasti5
     


    Gruppo Fiamma
    Non appena Eleanor si toglie il mantello e si fa vedere dalla creatura, le code di quest'ultima si accendono di un fuoco vivace. Ringhia: la saliva cola a terra e sulla carcassa dello scoiattolo. Eleanor, puoi notare che dello scoiattolo sono state mangiate anche le zampe: tra i denti puoi vedere un po' di pelo rossiccio dello scoiattolo e tanto sangue. La creatura indietreggia un po'.

    Terzo tentativo
    Jeremy, quando ti togli il mantello dietro l'albero non succede nulla. Ma non appena ti fai vedere, tutte le code delle creature si accendono: spunta un fuoco simile a quello della creaura da nove code. Le creature da una e due code si acquattano vicino ai cespugli, ma anche le loro code sono accese: i cespugli vanno a fuoco.
    Solo una creatura (con una sola coda) si avvicina a te, Jeremy. Annusa le tue mani, osservato da tutto il resto del branco. Poi i suoi grandi occhi guardano te. Inclina il capo, poggiandolo su una delle tue mani, come a volersi fare accarezzare.
    Scena dolce, vero?
    Goditela, finché hai tempo.
    Improvvisamente la creatura da nove code corre verso di te. In due balzi è di fronte a te, ma non fa nulla. All'improvviso giungono, veloci come un fulmine, le altre creature, ringhiandoti contro. Vedi le loro fauci aprirsi, dirigendosi verso la tua mano, il tuo viso, il tuo braccio. Non hai il tempo di tirarti indietro e un po' di bava cade sulla tua mano. Senti pruriti fastidiosissimi e la tua mano ha dei leggeri spasmi muscolari.

    Mi dispiace, sei deceduto.
    Scherzavo: RIFACCIAMOLA.

    «Arresto momentum!» tuona una voce possente alle tue spalle. Il professor Berqgvist s'è appena Smaterializzato alle tue spalle per bloccare le creature. Solo tu e Raiden potete muovervi (il Ravenclaw ti si avvicina, togliendosi il Mantello dell'Invisibilità, profondamente preoccupato e pallido in volto). Non ti sei fatto nulla, grazie all'intervento provvidenziale del professore, il quale vi sorride e vi sprona ad andare avanti. Il professore ti rimette addosso il Mantello dell'Invisibilità, poi si Smaterializza con un pop (dopo averti curato la mano con la magia).
    Dopo qualche secondo, il tempo ritorna a scorrere. Le creature chiudono violentemente le fauci... mordendo l'aria.
    Alcune creature, con un fuoco vivace sulle code, sventolano le code ovunque, incendiando alcuni alberi. Altre si mettono ad ululare.

    Eleanor: la creatura dalle cinque code rizza improvvisamente le orecchie: entrambi sentite l'ululato, in lontananza. La creatura allora ti guarda, poi indietreggia, senza distogliere lo sguardo da te. Solo dopo essersi allontanata di molto si volta, distogliendo lo sguardo da te, e si mette a correre. Non si dirige dove si sono dirette le creature precedenti, costeggia solo il limitare del bosco, senza addentrarvisi troppo, come alla ricerca di qualcosa.

    Come tentativo è stato contato solo l'azione di Jeremy (il porgere le mani alle creature). Tutte le altre mosse non sono state conteggiate come mosse effettive poiché il togliersi (o mettersi) il Mantello non viene contato come mossa.
     
    .
  10. #raiden
         
     
    .

    User deleted


    • Eleanor insegue la creatura dalle cinque code. Indossa nuovamente il mantello dell'invisibilità.

    • Jeremy raccoglie la cacca che s'è fatta per lo spavento immenso, quindi tocca al più piccolo fare cose. Raiden si avvicina al fuoco appiccato su uno degli alberi e fa la danza della pioggia lancia un Aguamenti non verbale per scoprire se quel fuoco è mmagggggggico o finto o vero o cose.

    Posto io in base a quel che hanno deciso gli altri (?)
     
    .
  11. #berqgvist
         
     
    .

    User deleted


    Creatura terrestre
    ClassificazioneXXX-XXXX
    Tentativi rimasti3
     


    Gruppo Fiamma
    Quarto tentativo

    Eleanor, segui la creatura mentre percorre il limitare del bosco. Non si inoltra dentro il bosco, ma pare alla ricerca di qualcosa. Devi metterti a correre, se non vuoi perderla. All'improvviso la creatura incontra un'altra creatura con cinque code. Proseguono insieme il cammino. Dopo un'altra corsa, incontrano una creatura a quattro code. Anche queste ultime due creature correvano, costeggiando il limitare della foresta. Solo dopo essersi tutte incontrare (era una cosa evidentemente programmata), fanno ritorno alla tana. Eleanor, continui a seguirle e arrivi alla loro tana, la stessa presso cui si trovano Raiden e Jeremy. Peccato che tu non possa vederli.

    Quinto tentativo
    Raiden, lanci Aguamenti: dalla tua bacchetta parte un fiotto d'acqua che colpisce l'albero su cui ai mirato. Il fuoco si spegne, ma dell'albero resta solo cenere. Dietro l'albero scoprite un torrente pieno d'acqua.
    Alcuni schizzi d'acqua colpiscono una creatura da sei code: le fiamme di quattro delle sue code si spengono. Le code rimangono di un colore rosso acceso e la creatura spegne tutte le altre fiamme sulla propria coda. Spaventata dal getto d'acqua proveniente dal nulla (Raiden è invisibile), guaisce abbassando la coda, cercando di nasconderla.

    Vi rimangono 3 tentativi. Vi ricordo che dovete (oltre a inventare il nome) scoprire:
    - comportamento;
    - alimentazione;
    - struttura sociale;
    - caratteristiche magiche.
     
    .
  12.      
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Special Wizard
    Posts
    736
    Spolliciometro
    +785

    Status
    Offline
    Jeremy si rialza tentando un tentativo (?) dell'ultimo secondo e, sotto il magico mantello dell'invisibilità che non si toglierà mai più per tutta la vita, si avvicina al torrente d'acqua. Alza la bacchetta per lanciare un incantesimo #qualeincantesimo che farebbe in modo che l'acqua del fiume si alzi misticamente oh mio dio non ha senso ILA COSA MI STAI FACENDO FARE e, una volta in suo potere, il Milkobitch decide di farne cadere un po' sulle code dei vulpix e un po' contro gli alberi che ancora vanno a fuoco ma c'è un incendio e siamo ancora tutti lì? ma che bello
    ciao non ha senso ma ILA SA
     
    .
  13. #berqgvist
         
     
    .

    User deleted


    Creatura terrestre
    ClassificazioneXXX-XXXX
    Tentativi rimasti2
     


    Gruppo Fiamma
    Settimo tentativo

    L'incantesimo funziona. L'acqua si solleva dal torrente e cade un po' sulle creature, un po' sugli alberi. In entrambi i casi il fuoco non si placa: l'acqua viene paradossalmente sconfitta dal fuoco. Le creature rimangono infreddolite e usano le proprie code usandole come stufette portatili.

    Vi rimangono 2 tentativi. Vi ricordo che dovete (oltre a inventare il nome) scoprire:
    - comportamento;
    - alimentazione;
    - struttura sociale;
    - caratteristiche magiche.
     
    .
  14.     +2    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Special Wizard
    Posts
    736
    Spolliciometro
    +785

    Status
    Offline
    catafratto
    jeremy milkobitch
    hufflepuff | neutral | addicted
    Oramai, non dava più fastidio, alcuno. Oramai, risultava essere più fastidiosa l’assenza di tutto quello. Assuefatto da tutto quello che era diventato così tanto abitudinario, Jeremy Milkobitch non riusciva più nemmeno a fare troppo caso a tutta quella polvere, a tutto quel sudiciume: nemmeno si preoccupava del fatto di ritrovarsi con la faccia contro lo squallido legno, la bocca semiaperta a respirare aria e pulviscolo che andavano ad intaccare due polmoni che già di loro non potevano vantare una grande salute. Avvertì solo un piccolo prurito alla base delle narici quando si ridestò dal torpore della notte, temendo però che non fosse stata una vera e propria notte quella. Si rigirò su sé stesso, mettendosi supino ed incamerando poco ossigeno ad ogni respiro, ancora non regolare, sentendo un’inspiegabile freddo lungo tutto il corpo. Frammenti, pochi e scaglionati nella memoria, gli ricordavano il dove fosse, il possibile perché non avesse riaperto gli occhi nel suo letto e cosa, effettivamente, avesse combinato poche ore addietro. Prim’ancora di schiudere le palpebre, il tassorosso si premurò di tastare tutto attorno a sé, cercando di essere sicuro della sua posizione attuale e, non da meno, il suo stato. Il quale, era definibile con una sola parola. Catafratto Nudo.
    ”Obbligo o verità, Jer?” Leccò la striscia di colla della cartina, bloccandosi una volta arrivato all’estremità di questa per alzare lo sguardo sui suoi migliori amici. Attimi di silenzio seguirono quella domanda, attimi di silenzio nei quali il Milkobitch reputò più opportuno chiudere la sigaretta prima di prendere una decisione. Nemmeno ne valesse della sua vita, poi. Aveva già optato per la verità, poco prima, dicendo che non aveva ancora preso l’illibata verginità di nessuno -”Blaze, sei proprio un Grifontonto, lasciatelo dire”-, e di certo non aveva alcuna paura ad affrontare un obbligo in loro presenza. Erano gli unici, loro, i Catafratti, con i quali Jeremy non avesse alcun freno inibitore, gli unici davanti ai quali sapeva di poter fare qualsiasi cosa senza venir giudicato. Ian, Run, anche con loro si sentiva abbastanza libero, tranquillo, ma non era la stessa cosa: si sforzava, con loro, di essere sé stesso, eppure non sembrava riuscirgli, sempre con la paura di non essere come loro si aspettavano che fosse. Si soffermò su ciascuno di loro, per qualche istante, notando negli occhi già i primi barlumi della mancata sobrietà e lucidità mentale. ”Obbligo”, disse, come se fosse la scelta più ovvia, come se fosse l’unica possibile.
    tumblr_nddtxl4VlL1rr3ghvo1_250
    «Jeremy... perché sei nudo?» Il giovane tassorosso strinse con più vigore, tra loro, le palpebre, rigirandosi ancora in quel pietoso stato di dormiveglia. In tutta risposta alla domanda del serpeverde, però, si limitò a mugugnare, scuotendo la testa ancora dolorante. Ecco cosa mancava: i vestiti. Si passò, lentamente, una mano sul petto, sul ventre, fino a scendere sulle gambe. Ma le aveva le mutande?
    ”Obbligo... ti tocca lo spogliarello, Milko” E di nuovo, lasciò scorrere le cerulee iridi su tutti i volti, inumidendosi le labbra. ”Sei un pervertito, dopo il bacio vuoi anche che mi spogli per te?” disse, divertito, nella direzione di Jack. Lì per lì, non si mosse d’un passo limitandosi a finire il lavoro già iniziato. Quando il silenzio fu rotto dall’altrui vociare, istigante e malevolo, si alzò, posando la sigaretta non tanto sigaretta dietro l’orecchio, in un precario equilibrio. Ed iniziò. Per primo, iniziando a maledire mentalmente uno per uno di loro perché, sì che avevano già bevuto e perciò erano abbastanza scaldati dall’alcool in circolo, faceva freddo, si tolse il maglione di dosso ondeggiando sinuosamente i fianchi al suono di un’ipotetica musica da streep tease. Calò languido lo sguardo su Bells, unica persona in quel gruppo dalla quale avrebbe gradito degli urletti da fan girl, ben conscio che però anche gli altri catafratti avrebbero gradito lo spettacolo; le fece l’occhiolino, portando la canna alla bocca ed accendendola con nonchalance mentre, aspettandosi un’occhiataccia da Oscar, portava lo sguardo altrove, ridente. Erano lì, erano loro, e non importava nient’altro: potevano permettersi di ridere, di scherzare, di provarci gli uni con gli altri –letteralmente- e sapevano che nessuno se ne sarebbe davvero risentito. Non tra loro, non gli uni con gli altri: si erano fatti forza, ognuno c’era stato per ciascuno di loro quando sembrava che davvero non ci fosse nessuno a fargli compagnia. Quei cinque disagiati, raccolti dal caso e che altrimenti, con molta probabilità, non si sarebbero mai rivolti la parola, si erano ritrovati quando tutto attorno sembrava crollare, quando non v’era altro rifugio se non la compagnia reciproca: dire che si volessero bene, dire che Jeremy volesse loro bene sarebbe stato oltremodo riduttivo. Non voleva classificarli come una sua nuova famiglia, considerando che una già l’aveva e sapeva che i rapporti con coloro che venivano identificati come familiari non erano sempre dei più rosei: erano di più. Un covo, un porto certo in un mare in tempesta. Una certezza. Visto e considerato il preambolo, il Milkobitch poteva tranquillamente continuare a provarci con la Dallaire come se nulla fosse, consapevole che Blaze non gli avrebbe mai detto nulla per quel motivo. Forse: in caso contrario, cannetta dell’amicizia. Continuò, inebriando nel frattempo il corpo e la mente con l’agrodolce sapore dell’erba, sfilandosi la cravatta quanto più seducentemente riuscisse a fare; tra le risate generali, lasciandosi trasportare dall’enfasi del tutto, fece scivolare la stoffa sotto le gambe e la strusciò per qualche secondo sotto al cavallo dei pantaloni prima di passare alla parte dello spogliarello più ardua. Bottone per bottone, comunque e senza cedere, aprì la linda camicia lasciandola aperta, ponendo un freno temporaneo a quella scena. Barattò momentaneamente lo spinello con la Sambuca, giustificandosi dicendo che si gelava –il che era vero, ma era anche vero che se avesse fatto caldo avrebbe comunque preteso l’alcolico durante quel gioco- e quando finirono il giro se lo riprese porgendo a Jack la bottiglia svuotata a metà. Se ne sarebbe pentito, il giorno dopo, ma per quanto concerneva quella sera non gliene fregava un cazzo di lerciarsi come poche cose. Lanciò la camicia in faccia ad Arci, leccandosi le labbra con fare ammiccante, per poi calarsi, finalmente, i pantaloni.
    Gli stessi pantaloni che, ad occhi chiusi, cercava di rinfilarsi la mattina seguente mentre il cerchio alla testa andava allargandosi sempre più martellante. Sinceramente parlando, dopo la danza denudante, ricordava poco e nulla: il cimitero di cicche e di bottiglie vuote sul pavimento, però, urlavano solo una parola ai due che erano rimasti alla Stamberga Strillante, abbandonati dai loro migliori amici. Coglioni. Non avevano di certo tutti i torti, considerando che v’era una lezione da seguire, ma come avrebbero potuto non fare quella serata? Rimandandola al giorno dopo, per dirne una. «Grifo degenere. Culla degli stronzi di cuore. Sta minchia fa di questo luogo uno splendore» A metà tra l’assonnato e il rincoglionito –più o meno sinonimi, alla fine dei conti- voltò la testa verso Leroy, alzando le spalle. «È Blaze, è normale. E poi» si alzò, faticosamente, raggiungendolo lì dov’era –fortunatamente, molto vicino. «Anche i corvistronzi ci hanno lasciato. Ingrati, col cazzo che gli passo l’erba la prossima volta» mugugnò, indignato. Ma nemmeno troppo, almeno loro ci avevano provato a svegliarli. Oscar, invece, no. Stronzo.
    Corse ansimante al seguito di Arci, costringendolo più volte a fermarsi perché i conati di stomaco sembravano sempre sull’orlo di fargli svuotare tutto: già le corse di prima mattina facevano schifo, poi come se non bastasse aveva ancora tutto l’alcool e il fumo dell’erba prima che ballonzolava da una parte all’altra del suo organismo. Per fortuna, solo falsi allarmi che non li rallentarono troppo e che permisero ai due catafratti di raggiungere il Lago Nero in tempo per la lezione, ma non in tempo per far sì che Jack, Oscar ed Arabells si prendessero gli insulti necessari. Inutile dire che non ebbe nemmeno il tempo, o la facoltà mentale, di capire cosa stesse succedendo in quel momento. Capì unicamente, seguendo l’andare degli altri studenti, di dover salire sulla creatura che oh mio Dio che cos’era quella cosa!?
    Ora, parliamo del fatto che l’unico mezzo di locomozione che non urtava il sistema nervoso, digerente, endocrino, cardiaco, muscolare, scheletrico di Jeremy Milkobitch era la scopa, e solo perché amava il Quidditch: altrimenti, avrebbe ripudiato anche quella. Aveva sempre odiato l’Espresso di Hogwarts, così come le metro londinesi, le automobili, gli aerei e chi per essi. Camminare, quello andava bene. Era sfaticato, quindi sostanzialmente non si muoveva molto, ma avrebbe camminato fino in Cina se solo fosse esistita ce ne fosse stato il bisogno. In altri modi? Passo. Tant’è che dovette sedersi su un fottutissimo sedile su una fottutissima creatura che si muoveva fottutamente e che non era sicura manco per la minchia. Si sedette all’ultimo posto dell’ultima fila di postazioni correndo per conquistarselo, e non curandosi di chi l’avesse seguito semplicemente chiuse gli occhi.
    Servì? No. Viaggiò per tutto il tempo e tutto il dove, che poi chissà dov’erano non gli interessava affatto, con le palpebre calate ed una mano chiusa a pugno davanti la bocca. Sperò di addormentarsi, tanto il sonno ce l’aveva, scordandosi tutto il tragitto ma ovviamente ciò non accadde, e quando la creatura smise di correre come un dannatissimo treno si degnò di aprire gli occhi. Sull’oceano. Erano in un oceano. A caso. Certo, perché era normalissimo andare nell’oceano durante una lezione. Perché no? Usualmente, amava il professor Berqgvist, e non solo perché era il capo dei Tassorosso. Sì, anche, ma era una persona degna d’amore -forse per la barba bianca? Anche Jeremy la voleva #wat- ma quel giorno era il numero uno della sua lista nera.
    «Siamo abbastanza vicini all'Africa. Possiamo usare le Passaporte»
    ...
    ...
    ...
    No.
    Scosse la testa più volte mentre il professore passava a distribuire biglietti, e quando toccò a lui ce la mise tutta per convincerlo che no, dannazione!, non avrebbe preso quel coso. «Soffro il mal di passaporta» disse, il più gioviale possibile, ma non servì a nulla: anzi, questo gli disse che avrebbero vomitato insieme, in caso. Ma che cosa dolce, eh? Ora gli sbratto addosso.
    E poco ci mancò, quando raggiunsero il deserto. Il deserto. No davvero, l’idea di andarsene da Hogwarts dello scorso Natale faceva capolino in quel momento, tra le dune sabbiose del Sahara, ritenendo che sarebbe stata una scelta intelligente. Faceva capolino anche nello stomaco, troppe volte. Decisamente troppe. Lanciò uno sguardo d’intesa al primo catafratto che trovò a ricambiare, per l’inciso Arabells, e a labbra serrate con la testa le indicava un luogo non meglio precisato, ma un po’ lontano dal resto di tutti. Aspettò che capisse –ergo aspettò poco, fortunatamente era Corva e non era Jack- e si allontanò prima lentamente, poi correndo, fino a cadere carponi sui granelli di sedimenta sabbiosi.
    Ciao treno, vi risparmio i dettagli. I suoni del suo intestino che si rifiutava di vivere, in ogni caso, coprirono le parole di Vik, lasciandolo ancora una volta nell’ignoto. Cosa dovevano fare? Cosa non dovevano fare? Boh, nel dubbio seguì i corvonero con i quali era stato smistato. Osservò prima i Blallaire, insieme, poi i Jarci (?), anch’essi nello stesso team, imbronciato come solo un Milkobitch sapeva essere: unico catafratto da solo. Era... Ingiusto.

    [... non so quanto dopo, forse poco...]


    «Norrey, a te l’onore» disse, un sorriso malizioso ad abbellire il volto ancora pallido per il viaggio. Ironico, non l’aveva mai sopportato eppure ora era la sua prima scelta. Che persona adorabile, Jeremy, sempre pronto a redimere gli altri per il loro essere così... altri, quando ce n’era bisogno. Ma il corvo non capì la richiesta, o forse se ne sbatté altamente: non sarebbe stato lui il primo ad entrare, e non poteva chiedere alle ragazze di avvicinarsi a quella creatura. Sì che era particolarmente bella ed elegante, ma sulla targhetta c’erano quattro belle croci a sottolineare che magari poteva essere un tantino pericolosa. Minuti di pesante silenzio intercorsero tra il tassorosso ed i corvonero, attimi di palpabile ansia, ma poi capì. Loro erano i cervelloni, quindi quello che doveva andare a rischiare le chiappe era lui. Per il bene della scienza un paio di palle. Prese tutto l’occorrente, si infilò il mantello dell’invisibilità e dopo aver dato uno scalpellotto a Raiden, infame blu bronzo, si dette alla sua attività non così preferita: l’esplorazione. Di certo, se avesse avuto la fortuna di incorrere nella creatura che lui stesso aveva spedito per il concorso, si sarebbe fiondato dentro la stanza. Mai ‘na gioia.

    Gotta catch 'em all! Gotta die us all!


    Avanzò cauto, lanciando sovente uno sguardo alle sue spalle per assicurarsi che la via di fuga ci fosse ancora, e solo quando si fu avvicinato si accorse di non sapere cosa fare. La volpe non si muoveva, e nemmeno Jeremy era così propenso a farlo. Di primo acchitto, si sarebbe sdraiato sul terreno erboso, magari per dormire un po’ o per rotolare accanto alla creatura, cercando di capire se le piacesse, ma qualcosa gli diceva che non era una buona idea: forse i neuroni stavano iniziando a svegliarsi. Cercò oltre lo specchio gli sguardi dei suoi compagni, alzando le braccia come a voler loro dire che non sapeva cosa fare. Un vero peccato che il mantello impedisse loro di vedere quanto il Milkobitch fosse incapace di pensare ad una strategia. Andò a fiuto, avvicinandosi ad un albero di conifere e traendone un ramo: lo staccò con deliberata forza, sperando di aver fatto poco rumore. Ok, aveva una strategia. No, non era una strategia intelligente. Avvicinò l’arbusto alla volpe a cinque code, ma fu quanto di più stupido potesse fare in quel frangente: quella infatti, indispettita dall’affronto, lo scaraventò letteralmente a terra, prendendo il ramo tra i denti. Fortunatamente, la voce si strozzò nella gola del tassorosso mentre veniva sbattuto contro il tappeto di foglie e terriccio, impedendogli di inveire contro la creatura così da attirarne l’attenzione. Trattenne persino il fiato mentre questa annusava l’ambiente circostante, timoroso di farsi scoprire. Insomma, non ci aveva messo poi così tanto a farlo ribaltare, dubitava che si fosse fatto scoprire sarebbe sopravvissuto per raccontarlo. Ok, sì, aveva il prof a parargli il sedere ma già sentiva in testa la voce della concorrenza: quella di Santana di Glee che gli cantava ”If I die young”. Quando smise di annusare il terreno, ululando ad una luna che non c’era, Jeremy tornò a respirare, ringraziando Ash Ketchum per non averlo lasciato morire a causa di un Vulpix qualsiasi. Sì, dovette ammettere che se non fossero usciti altri esemplari si sarebbe rialzato molto più volentieri, ma comunque si costrinse in ogni caso a non rimanere con il culo sul pavimento quando degli scoiattoli uscirono fuori dal nulla. Aveva intravisto, poco prima, la porta schiudersi ed immaginò che qualcuno l’ebbe seguito nella foresta: solo quando osservò oltre il vetro, capì che a mancare era Eleanor. Poggiò la schiena contro un albero, respirando piano: qualcosa stava per accadere, si capiva, si sentiva. E infatti, poco dopo le volpi si avventarono sugli scoiattoli, azzannandoli ed uccidendoli come se fosse una cosa totalmente normale. Il fatto era che, di naturale, c’era ben poco in tutto quello. Non aveva mai sentito parlare di creature del genere, il Milkobitch, ed erano in un Laboratorio. Se due più due fa quattro, allora quelle erano delle cavie. La logica spicciola del ragazzo l’aveva sempre fatto sopravvivere, e seppure non fosse impeccabile arrivava al fine. Quando la porta si riaprì, seguì l’invisibile Raiden muoversi per un po’, prima di rivolgere nuovamente l’attenzione alle creature: esse decisero di fare altro piuttosto che continuare ad uccidere animali, al che si allontanarono, lasciando la volpe a cinque code sola in quella radura. Assicurandosi che non potesse vederlo la bestia, colto dall’improvvisa voglia di capirci di più, tanto ormai erano in ballo e stavano per morire, si scoprì la testa, rivolgendosi ipoteticamente a Raiden -ipoteticamente, perché non era sicuro di dove fosse ma confidava nella sua corvoneraggine che lo capisse. I due, lasciando Eleanor a sé stessa –che gentlemen, signori e signore-, presero a seguire le volpi a sei e sette code per un periodo di tempo non quantificato, non era poi importante, e solo quando queste si fermarono dopo una breve corsa, che seppur breve rischio di far perdere un polmone a Jeremy, le videro. Erano tante, e ancor di più erano le code. Sembravano essere nel loro habitat naturale, una tana sicura. Forse erano un branco, o forse una famiglia, o forse entrambe: non ne era certo, quello di cui era certo era che non dovevano necessariamente essere ostili. Si erano palesate ai loro occhi come predatrici aggressive, ma non lo erano gli stessi umani quando procacciavano cibo? Fissò gli occhi cerulei in quelli del presumibile capobranco, osservando come le code di questa prendessero velocemente fuoco. Un sistema di difesa, come sarebbe stato per un mago quello di estrarre la bacchetta non appena si fosse avvertito un pericolo. Posò lo sguardo sulle creature più piccole, così docili e dolci nel loro giocare mansueto. Non erano ostili. Lasciò Raiden da solo, nascondendosi dietro un albero per liberarsi del mantello dell’invisibilità il più velocemente possibile. Lo lasciò a terra, uscendo allo scoperto, le mani ben in vista. Lento, ma lo sarebbe stato anche se non avesse voluto essere tanto cauto, si avvicinò al branco di volpi, rivolgendo loro i palmi. Con i cani funzionava, di solito. Quindi sì, doveva funzionare anche in quel caso. Reputò scontato, quasi, l’accendersi di tutte le code in quella radura, l’appiccarsi di fuocherelli nei cespugli, ma non si fece intimorire. Avanzò ancora, piegandosi sulle ginocchia: quando una volpe con una sola coda gli si fece vicina, sorrise contento. Aveva ragione, erano creature amorevoli! Oh, voleva farsi accarezzare. E lo fece, il tassorosso, convinto che fosse un’idea intelligente. Gli carezzò il soffice manto, le fece piccoli grattini dietro le piccole orecchie, pensò di rubarla al branco e portarsela a casa perché andiamo, era troppo bella. Lo dico? Lo dico: mainagioia. Quando alzò gli occhi, poté notare che qualcuno si era incazzato. «Che creature suscettibili» borbottò, il cuore a mille. Per un attimo, uno ancora, credette che nulla sarebbe successo: la creatura a nove code era davanti a lui, ma ciò non doveva necessariamente significare che l’avrebbe aggredito. Fece per alzarsi, rivolgendo quel sorriso più simile ad una paralisi facciale anche a quella, ma non fu abbastanza veloce. In un secondo, se le vide davvero tutte addosso e, dannazione, aveva visto come trattavano le prede: male. Fece per estrarre la bacchetta, ma tutto avvenne troppo velocemente perché il ragazzo potesse avvedersene. La voce cupa, seria e pacata del professor Berqgvist risuonò tra gli alberi, mentre il muscolo cardiaco del Milkobitch rischiava davvero di uscire dal petto: le creature, al suono dell’incantesimo lanciato dall’uomo, si fermarono. Il tempo, per loro, sembrava non scorrere più. Per la loro bava, però, sì: la vide appena scivolare dalle fauci di una delle bestie, toccargli la mano. E fece male, ma non quella in sé e per sé: di suo, era solo fastidiosamente urticante. No, fu il convulso muoversi di ogni singolo muscolo della mano a far male. Incontrollabile ed incontrollato, mentre cercava di tenerla ferma con l’altra mano, si chiese cosa mai sarebbe successo se sir Vik non fosse arrivato in tempo, se quelle l’avessero morso veramente. La risposta, non era così bella: probabilmente, sarebbe morto esattamente come uno di quegli scoiattoli. Poi, magari, sarebbe diventato cibo. Bellizzimo. Lasciò che il professore gli curasse la mano, mentre come un cucciolo ferito lo fissava nelle iridi chiare: un sincero grazie inespresso, di quelli più difficili da dire; di quelli che, Jeremy Milkobitch, non sapeva dire. E anche un “magari la prossima volta evitiamo creature letali?”, celato negli occhi azzurri del sedicenne. Vide Raiden, preoccupato, avvicinarglisi, chiedergli se fosse tutto apposto. Certo, lui era rimasto lì a guardare mentre Jeremy rischiava di morire, era lecito chiedere. Fanculo. «Sì, tutto bene... Grazie» asserì, sorridendogli amabile.
    Restò sotto il mantello, seduto contro uno dei pochi alberi non ancora in fiamme massaggiandosi la mano dopo che il docente se ne fu andato. Non fece nulla, semplicemente le osservò con astio, esattamente come con astio osservava qualsiasi essere vivente che non fossero i suoi fratelli o i suoi amici più cari: aveva creduto in loro, gli aveva dato una possibilità, e lo avevano tradito. Maledette volpi. Ciò non toglieva che ne volesse comunque una #ehVik. Stette fermo, a guardare Raiden spegnere il fuoco con la magia, ammirando come dell’acqua incantata avessero paura le bestie. Di quella sì, ma di quella naturale? Il torrente lì vicino diceva di no. Almeno, lo diceva al tasso. Questo si alzò, e mentre il tempo era agli sgoccioli, decise di provare ad usare l’acqua del fiume per spegnere l’incendio, o le code: non accadde nulla, peggio dello splash di un Magikarp.
    Tornarono poi alla stanza iniziale, tutti vivi e vegeti. Avevano un’ora di tempo per scrivere una relazione e Jeremy si propose per trascrivere il trattato. No, non gli andava, ma altrimenti avrebbe dovuto pensare a cosa scrivere e quello no, non era accettabile. Prese carta e penna, pronto ad udire le parole dei cervelloni del team.
    Di certo, se avessero lasciato carta bianca al Milkobitch, questo avrebbe semplicemente scritto che erano creature adorabilmente stronze.

    «Dobbiamo darle un nome»
    «Mozilla Firefox!»
    «Mozilla Firefox!»
    *high five Jeremy-Eleanor*

    tell me they know best.
    | 50 shades of grey | code by ms. atelophobia



    Nome (ipotetico): Mozilla Firefox.
    Deve il proprio nome –in particolare il secondo- all’aspetto con il quale si presenta, nonché alle peculiarità magiche che la caratterizzano. La creatura, di classificazione XXX / XXXX, è un canide di statura medio-piccola, molto simile ad una volpe, dal folto pelo bianco, striato da venature color rosso sangue; la stessa, in diverse situazioni –analizzate in seguito-, si infiamma letteralmente: le code, di fatti, generano fuochi di media o grande intensità. Il primo nome, Mozilla, è un riadattamento del più conosciuto Godzilla, ed è dovuto ai denti aguzzi ed alla forza sovrumana che possiede.

    Comportamento
    Le Firefox vivono in comunità [vedi: struttura sociale] più o meno grandi, e rispetto ai propri simili risultano avere un atteggiamento pacato e docile. Creature della stessa specie, di fatti, vivono armoniosamente gli uni con gli altri: tra di loro si proteggono –tale senso di protezione si acuisce nei confronti dei più piccoli-, in particolar modo da agenti esterni e creature che non corrispondono al loro habitat naturale. Verso di essi, sono aggressivi, temendo probabilmente ciò che è diverso e non conoscono, arrivando addirittura ad attaccare con tutti mezzi di cui dispongono. I più piccoli di questa razza, tuttavia, sembrano essere più propensi a socializzare, per esempio, con gli esseri umani, non provando alcuna paura per essi e anzi avvicinandosi senza alcun intento bellico: tale atteggiamento, più istintivo e meno coscienzioso, è probabilmente dovuto all’innocenza ed inesperienza che li caratterizza in tenera età. Ciò porterebbe a pensare che in passato agglomerati sociali di esseri umani possa essere entrato in rapporti ostili con queste creature e che queste, di conseguenza, abbiano sviluppato tale avversità per coloro che non appartengono alla loro collettività.

    Alimentazione
    Le Firefox procacciano cibo in gruppi più o meno piccoli, sfruttando le proprie caratteristiche magiche per immobilizzare le prede e nutrirsene in seguito. Solo pochi gruppi operanti sono “addetti” a ciò, e le stesse provvedono a catturare abbastanza fauna per tutto il proprio branco. Queste volpi si presentano come creature carnivore, che in particolar modo prediligono animali di piccola taglia –roditori, per esempio- facilmente trasportabili fino alla tana. Dopo uno studio dettagliato, si potrebbe essere portati a dire che, della propria fonte di sostentamento, le Mozilla preferiscano la testa dell’animale cacciato, quindi anche il cervello, e gli arti: sembrano invece avere un’avversione per il resto del corpo e degli organi interni (come fegato, cuore, polmoni, intestino), ma è possibile che li conservino. Non sembrano gradire, invece, erbe, arbusti e simili.

    Struttura sociale
    Queste creature non sono animali che amano vivere in solitaria: sembrano riunirsi in branchi numerosi, e piuttosto è plausibile che il branco combaci con la famiglia. Il padre-capobranco, se così si può definire, è facilmente riconoscibile dalle nove code che possiede: codesto è l’unico a possederle, se si esclude la compagna. Anch’essa ha nove code e, durante la simulazione, si è potuto notare che fosse incinta –l’unica di tutti i canidi presenti ad esserlo, il che può far ipotizzare che sia la madre di tutto il branco-famiglia. Gli altri componenti della tana hanno tutti un numero variabile di code, il che è probabilmente dovuto all’età. Più l’individuo è giovane, meno code ha (minimo: una coda); più cresce, più code ha (massimo: nove code –n.b. è possibile che gli individui che raggiungono nove code si distacchino dal nucleo familiare per costituirne uno proprio). In base al numero di code, e quindi all’età, i compiti all’interno del gruppo per ciascuna volpe sono differenti. Le volpi a una o due code, generalmente, rimangono vicino ai genitori passando il tempo a giocare e ad alimentarsi grazie alla fauna portata alla base dai più grandi. Le volpi a tre, quattro e cinque code si allontanano dalla tana alla ricerca di prede catturabili e, qualora le fiutassero e/o vedessero, emettono un ululato per avvertire le più grandi della riuscita della ricerca: evidentemente non sono ancora abbastanza forti da immobilizzare le prede da sole, o forse ancora non hanno sviluppato a pieno le proprie proprietà magiche. Le volpi a sei, sette ed otto code costeggiano la foresta nella quale abitano nell’attesa del richiamo delle più piccole: una volta udito, intervengono per aggredire la fauna –sempre di piccola taglia, nonostante la loro forza potrebbe portarle a fronteggiare bestie più grandi queste non sarebbero comunque facili da trasportare- e provvedono a sfamare tutta la famiglia, sia le più piccole che rimangono in giro, sia quelle stanziate presso la tana. Le volpi a nove code, le più anziane, hanno probabilmente il compito di procreare, in modo che non vi siano mai spazi vuoti nella struttura sociale; probabilmente sono anche queste a costruire la tana –simile a quella dei lupi- presso torrenti d’acqua dai quali attingono per bere.

    Caratteristiche magiche
    È indubbia la notevole forza che le Mozilla Firefox possiedono, in grado di far cadere un essere umano a terra senza nemmeno sforzarsi eccessivamente. Più una caratteristica magica che fisica potrebbe poi essere lo sviluppo, in base all’età, delle code di tale creatura: tali code, in più, in situazioni di paura, pericolo o simili, si infiammano letteralmente. Piccoli o medi fuocherelli si accendono sulle punte, talmente potenti da essere in grado di appiccare un incendio seduta stante. Il fuoco generato dalle volpi, per di più, ha anch’esso caratteristiche magiche: non è spegnibile grazie all’acqua piovana, di sorgente o marina, risultando contrastabile solo da un getto scaturito da altra magia (un Aguamenti, per esempio, o un Aqua Erupto funzionerebbero). Le fiamme divorano tutto ciò con cui vengono in contatto e, se spente, lasciano al loro posto unicamente un cumulo di cenere, inutile. Non è però, la superforza ed il fuoco, l’unico elemento magico che contraddistingue le creature da delle semplici volpi: la loro bava è in grado di creare spasmi muscolari potenti, rendendo inoffensiva la preda che malauguratamente capita sotto le loro fauci. L’effetto della saliva non è permanente, e risulta anzi abbastanza effimero: è durante tale periodo che le Firefox uccidono il loro cibo per poi nutrirsene.


    Edited by (un)lucky - 11/5/2016, 00:13
     
    .
  15. #berqgvist
         
     
    .

    User deleted


    Black, Siria Lilian
    Milkobitch, Jeremy
    Norrey, Raiden
    Quinn, Eleanor

    [continua dalla lezione]
    Passate per svariati corridoi, fino a giungere in una stanza molto piccola e completamente bianca. È presente una porta bianca per ognuno di voi. L'uomo che vi ha accompagnati vi consegna un foglio ciascuno e vi spiega che, in base alle informazioni fornite in quella scheda, dovrete prima far schiudere l'uovo, poi cercare di fronteggiare la creatura, difendendovi da essa. Aggiunge che il team di scienziati vi aiuterà in casi di pericolo estremi e che non dovete necessariamente uccidere la creatura. Vi congeda con un ghigno che ha qualcosa di sadico: «Ma potete farlo».

    Creatura marina
    ClassificazioneXX
    UovoLe uova deposte variano da 5 a 10. Sono grandi quanto quello di struzzo, per questo vengono nascoste dalla madre, dato che molte creature sono golose di esse. Sono di colore nero, screziate di bianco.
    AspettoÈ una zebra che, al posto delle zampe posteriori, ha una pinna, tipica delle sirene. Può raggiungere i 110-145 cm di altezza, i 217-246 cm di lunghezza, esclusa la coda, lunga circa 70 cm. Il manto è nero con strisce bianche, queste variano da un minimo di 3 ad un massimo di 5. Appena nate sono solo nere.
    CaratteristicheRespira anche fuori dall'acqua, ma preferisce il mare.
    È un abilissimo nuotatore, estremamente veloce.
    Adora guardare il sole (specialmente il tramonto).
    Preferisce il caldo asciutto in superficie, adora il freddo nei fondali del mare.
    Il suo verso porta alla confusione; adora la musica (specialmente il canto).
     



    Creatura terrestre
    ClassificazioneXXX
    AspettoHa una lunghezza compresa fra 70 e 80 cm. Il pelo è corto ma soffice, di colore arancione nella parte superiore, beige in quella inferiore, mentre il muso, la coda, lo spazio attorno agli occhi e al collo assumono una sfumatura tra marrone e arancione. Le spirali sui fianchi sono arancione scuro. La testa quasi triangolare ha orecchie verticali, un naso nero e gli occhi neri. Possiede artigli robusti, curvi e semi-retrattili.
    CaratteristichePuò decidere volontariamente di rilasciare calore, raggiungendo i 40 gradi.
    Può alterare la temperatura manipolando la vegetazione e le correnti d’ aria.
    Toccando un essere umano o un animale può assorbirne la linfa vitale.
    Adora ambienti caldi ed umidi, mal sopporta ambienti freddi.
    Non predilige la carne, ma è onnivoro.
    È estremamente solitario. Le femmine sono più aggressive dei maschi.
     


    Vi separate, ognuno entra in una porta diversa. Il micromondo che vi ritrovate di fronte, tuttavia, è lo stesso.
    Appena varcate la soglia, senza nemmeno accorgervene, fate un bel tuffo di due metri e cadere in acqua. Riuscite comunque a respirare sott'acqua (l'Algabranchia vi è stata iniettata via gas nella stanza precedente, progressi magico-scientifici). Una voce nelle vostre orecchie vi ordina di nuotare più in là fino a raggiungere la spiaggia. Dopo qualche minuto, la raggiungete e trovate sei uova deposte sulla spiaggia. L'acqua è piuttosto fredda, la spiaggia invece è quasi rovente. Sui rami di alcuni alberi presso la spiaggia ci sono alcuni uccelli.
    Dopo aver fatto schiudere le uova, la voce dentro le vostre orecchie vi ordina di allontanarsi di qualche metro dalla riva, avvicinandovi agli alberi. Da essi esce la seconda creatura.

    Partiamo da una cosa: dovete fare tutto in un solo post ON GDR. O, meglio, potete. Vi spiegherò meglio.
    Altra cosa fondamentale: agite da soli (siete divisi in gruppi, ma non lavorate in gruppo).

    Dovete scegliere tra queste opzioni:
    - aiutare l'uovo affinché si schiuda.
    - fronteggiare la creatura.
    Tuttavia è possibile anche fare entrambe le cose (entrambi in un solo post o ognuna in un post a parte, come volete voi).
    Specificate in spoiler quale delle due cose decidete di fare. Ad esempio, potete scrivere:
    Faccio schiudere l'uovo.
    Fronteggio la creatura.
    Faccio schiudere l'uovo e fronteggio la creatura.


    ON GDR i vostri pg fanno entrambe le cose. Tuttavia OFF GDR potete decidere di farne una cosa, saltando una delle due parti (potete anche non citarla nel post).

    Siate autoconclusivi. Siete voi a decidere come vi attacca la creatura, come reagisce, ecc. Voi decidete tutto ciò che non è stato scritto nel mio post. Non esiste un modo di agire corretto.
    Tuttavia dovrete agire seguendo la logica, senza fare mosse a caso. Ad esempio, se la creatura ama il fuoco, metterò il suo uovo vicino a una fonte di calore e per attaccarla la bagnerò.

    Potete usare qualsiasi incantesimo e qualsiasi mossa, quanti volete. Se volete vincere facile, potete usare un Avada Kedavra per sconfiggere la creatura (e guadagnerete 0 punti per l'originalità).
    Vi consiglierei anche di descrivere bene ciò che succede non appena la creatura esce dall'uovo: ciò conta nella valutazione.

    Valuterò l'originalità, la logica, la coerenza e le descrizioni.
    Dovete anche inventare un nome per le creature (va specificato sotto spoiler).


    Se avete dubbi, sono, come al solito, a vostra disposizione.
    Avete tempo fino alla notte compresa fra il 3 e il 4 maggio.

    N.B. Le creature sono, sì, quelle inventate da voi. Potrebbero però aver subito qualche modifica.


    Edited by al-coholism - 5/5/2016, 19:11
     
    .
17 replies since 9/4/2016, 19:20   539 views
  Share  
.
Top