Bad Day

Amelia e Lucy

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  1. ;mjay
         
     
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    ⋆ Amelia Hepburn ⋆
    « Se molte cose possono andare male, andranno tutte male nello stesso tempo »
    Quando si svegliò quella mattina finalmente libera dal tirocinio, non si sentì fresca e riposata come aveva sperato. Tipico, la prima notte in un mese in cui avrebbe potuto dormire otto ore filate l'
    aveva passata in preda agli incubi.
    Quando chiudeva gli occhi rivedeva quell'orribile Mangiamorte e il volto del povero ragazzo che aveva aiutato al San Mungo. Che fine avesse fatto, Amelia non lo sapeva. Aveva provato ad insistere per rimanere oltre l' orario a vegliare sul paziente, per essere sicura che non lo portassero di nuovo via almeno finché lei fosse stata lì con lui, ma era stata letteralmente spinta fuori dal reparto con la scusa delle regole del coprifuoco scolastico.
    L' evento le aveva lasciato l' amaro in bocca, poiché non era mai stata una ragazza stupida, non le era difficile immaginare la fine che avrebbe fatto quel ragazzo. Forse, per evitargli altre pene, invece della Pozione Calmante avrebbe dovuto fargli bere il Distillato della Morte Vivente. Almeno, avrebbe trovato un po' di pace.
    Ma sarebbe stato contro la sua natura porre fine alla sua vita, anche se fosse stato per il suo bene,
    però quel pensiero non l' aveva mai abbandonata dalla sera prima.
    Ripensò a quelle ferite, le torture che avvenivano su qualche studente troppo caparbio o indisciplinato a cui era abituata, erano niente in confronto a quelle che aveva visto sul corpo del ragazzo. Non era riuscita nemmeno a chiedergli il suo nome, almeno per avvertire i suoi parenti, o anche solo per attenuare il suo senso di colpa. Non era riuscita a fare molto per lui.
    Per ora non ne aveva fatta parola con nessuno, e non sapeva se lo avrebbe mai fatto, tutti sembravano accettare silenziosamente e passivamente quei metodi poco ortodossi, poiché entrati nella quotidianità. Ma una crudeltà simile, Amelia, poteva dirsi fortunata a non averla mai vista.
    Quando si alzò dal letto, ebbe a malapena il coraggio di fissarsi allo specchio. Doveva essere in condizioni terribili, ma di certo non controllò solo per trovare fondamento alle sue paure. Provo a legarsi i capelli, pizzicandosi le guance per darsi un po' di colore ed indossò la sua divisa, pronta per la colazione, sperando che mangiare qualcosa l' avrebbe aiutata a tirarla su di morale.
    Non poteva trascinarsi quell'angoscia per il resto della giornata o peggio, per l' intera settimana, aveva giurato a sé stessa che qualunque cosa avrebbe visto al San Mungo non l'avrebbe mai fatta vacillare per il bene della sua carriera scolastica e della sua resa da tirocinante.
    Diventare Guaritore le avrebbe permesso di aiutare persone come quello sfortunato ragazzo, non lo avrebbe mai dimenticato, ma adesso doveva mettere da parte il suo ricordo per un bene maggiore.
    Ma quando si sedette al tavolo dei Serpeverde, Amelia sentiva comunque un fastidioso nodo allo stomaco, che tentò in tutti i modi di ignorare.
    Provò a riempirsi il piatto di bacon e uova, aveva sempre amato quel tipo di colazione da bambina, ma stranamente stavolta il suo appetito non sembrò risvegliarsi all'invitante odore della carne cotta.
    Con la forchetta iniziò a giocherellare con il tuorlo, mentre soffocava uno sbadiglio dietro alla mano.
    Con la coda dell'occhio vide Lucy sedersi accanto a lei e fu grata della sua presenza, se c'era qualcuno in grado di farle dimenticare gli eventi di ieri, era proprio lei.
    « Ti prego, ignora il mio aspetto e raccontami qualcosa di bello » l' anticipò con un sorriso tirato, appoggiando la testa sulle braccia, sicura che se non lo avesse fatto sarebbe finita con la faccia
    sopra il piatto.
    Sheet ⋆ 17 ⋆ Pureblood ⋆ Neutral ⋆ Slytherin

    © psìche

     
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0 replies since 25/1/2016, 16:55   195 views
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