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.Jaden BeechSPOILER (clicca per visualizzare)primo post di Jade *^* poteva essere meglio, ma devo abituarmici hvjkrqgnkjr e... il titolo è quello del libro delle sorelle di frozen *gomitino a auri (?) e qui per leggerne una parte e capire (?)*.
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Lienne Jane HaleNon poteva dire di star facendo una mossa astuta, ne tanto meno intelligente ma Jade era sempre sua sorella e nonostante tutto non voleva vederla ne imprigionata, ne torturata da nessuno, figuriamoci dai suoi colleghi del ministero. Era una dottoressa ribelle, avrebbe dovuto morire circa un anno prima ma se questo fosse accaduto Lienne non starebbe più camminando sulla terra. Era difficile da ammettere ma sua sorella le aveva salvato la vita anche se l’aveva trasformata in qualcosa che non si poteva più definire “umano” o “normale” la odiava per averle tolto la magia, tutti gli anni passati a combattere giorno dopo giorno con i dottori per mantenere il suo potere non era stato facile, l’aveva portata in fin di vita ma forse avrebbe preferito di gran lunga morire piuttosto che risvegliarsi diversa, privata dell’unica cosa di cui andava fiera. Nonostante avesse fatto di tutto per impedire che accadesse, ormai non era più una strega, aveva accettato la cosa, imparato a trarne i vantaggi cercando di non ricordare cosa era stata costretta a subire per troppo, veramente troppo tempo ma accettare cosa Jade faceva era un’altra storia, un altro paio di maniche. Lienne aveva sempre ritenuto che la sua famiglia, che sua sorella, venisse prima di ogni altra cosa, da quando la piccina aveva più o meno due mesi, la giovane non aveva fatto altro che dedicarle tutto il suo tempo, amava stare con lei, amava giocare e poi studiare con lei. Il tempo era passato in fretta, molte cose erano cambiate ma non l’affetto che Lienne provava per Jade, quello rimaneva immutato, sempre. Eppure quando la bionda si era svegliata nel laboratorio della sorella qualcosa tra loro si era inevitabilmente rotto, Lienne in quel momento si sentì tradita dal suo stesso sangue, dall’unica persona di cui si era sempre fidata ciecamente e che mai avrebbe visto intrigata a sperimentare chissà quale sostanza sui corpi della gente. Da quel momento le due non si erano quasi più nemmeno parlate, la mangiamorte era tornata quasi subito al lavoro dopo la riabilitazione e aveva perso i contatti sia con sua sorella che con suo fratello. Nessuno avrebbe mai definito la Hale capace di preoccuparsi seriamente per qualcosa o qualcuno ed invece da qualche settimana la ragazza quasi non ci dormiva la notte al pensiero che qualcuno trovasse ciò che rimaneva della sua famiglia e la distruggesse per sempre. Si era così convinta di mandare un gufo alla sorella perché aveva urgentemente bisogno di parlarle, di certo non poteva incontrarla in qualche centro commerciale babbano di Londra, aveva scelto un luogo molto più appartato e solitario, uno dei tanti vicoli dell’inferius a Diagon Alley. Li se ne sarebbero state tranquille, quasi nessuno si aggirava per quelle zone a parte qualche mago o qualche esperimento intento a scoprire ed avventurarsi per il mondo.
Dopo aver sbrigato due lavoretti Lienne dovette raggiungere la cittadina senza potersi smaterializzare, odiava i mezzi pubblici, odiava non poter usare nemmeno la scopa, perdendo la magia aveva anche perso tutte quelle piccole cose che miglioravano la sua giornata e questo proprio non riusciva a sopportarlo. Incamminatasi per le vie di Diagon Alley diede velocemente un’occhiata ai negozi, avrebbe pagato pur di tornare una semplice studentessa, per poter entrare e comprarsi dolci strani, oggetti magici, scope di ogni tipo, era sempre stata una grande appassionata di volo e di Quidditch ma ormai si limitava a fare il tifo alle partite. Svoltò l’angolo dell’ultima piazzetta a suon di tacchi e si trovò nella via principale dell’iferius, non andava più in quel luogo da anni ma ricordava ancora tutti quei vicoli praticamente a memoria perciò non trovò difficoltà nel proseguire e nel destreggiarsi in quel piccolo labirinto. Il volto ben coperto sotto un mantello marrone , i capelli biondi lasciati cadere disordinatamente sulle spalle, la testa china, il passo spedito, non era psicologicamente pronta a rivedere sua sorella ma doveva metterla in guardia. Doveva assolutamente. Un ultimo vicolo e poi sarebbe arrivata, prima di svoltarlo controllò che nessuno l’avesse seguita e poi silenziosamente si affacciò sul viottolo deserto, a circa metà, posata su un muro in rovina, c’era una figura incappucciata dai lunghi capelli dorati , le si avvicinò con passo sicuro, lo sguardo perso nel vuoto fin che non incontrò quello della donna ormai di fronte a lei. Erano passati mesi dall’ultima volta che avevano avuto occasione di vedersi, non si erano lasciate in modo molto amichevole, avevano litigato, entrambe troppo orgogliose per ammettere i propri errori ed ora erano di nuovo li, insieme.
“Jade." Sussurò Lienne tirando un sospiro di sollievo abbracciando la sorella e stringendola a se, non le era successo nulla, stava bene e per il momento era ancora al sicuro. La lasciò quasi subito, ricomponendosi e riprendendo il solito modo di fare da “sorella maggiore” anche se le fu difficile mantenere i nervi saldi. “Sono venuta fin qui per avvertirti, non dovrei ma al diavolo, il ministero è sulle tracce dei babbani e dei dottori superstiti” continuò mantenendo un tono di voce freddo, distaccato, come se cercasse di starsene fuori da quella questione, “devi stare attenta maledizione. Evita di commettere imprudenze capito?” concluse infilandosi le mani nella tasca del mantello. Non aveva intenzione di rimproverarla, solamente di metterla in guardia anche se probabilmente doveva smetterla di preoccuparsi, non era più una bambina Jade ormai se la sapeva cavare benissimo anche senza di lei ma questa era un’altra di quelle cose che Lienne faceva molta, ma molta fatica ad accettare.❝ don't get too close, it's dark inside ❞code © psìche. -
.Jaden BeechSPOILER (clicca per visualizzare)Rispondo dopo una vita chiedo venia vhrejkgherkwjgh Jade è ancora difficile da ruolare *mani in alto*.
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LienneJaneHale« Don't get too close, it's dark inside»#teamhamilton| 36 | assorbimento cinetico | deatheater | spyFamiglia. Bella parola davvero, suonava anche bene ed era una delle prime che si imparava sui banchi di scuola.“
Amore. Altro bel sostantivo dalle origini antiche, greche, latine o boh... storia non è mai stata una delle materie preferite della bionda. Qualsiasi fosse stato il significato di quei vocaboli però, la vita lo storpiava, lo rendeva esilarante, Lia ne era ben consapevole. Ogni dannato giorno passato sul quel pianeta le dimostrava che gli umani avevano tutti uno strano modo d'affrontare i problemi derivanti dalla famiglia, dall'amore, dai sentimenti. Lei non faceva di certo eccezione, infatti si trovava lì, in quel momento, in un vicolo dell'inferius ad abbracciare quella che molti avrebbero potuto scambiare perfino per sua figlia. Jaden Beech. Erano così diverse, eppure così simili, a dividerle solamente l'età e quell'irrazionale modo di pensare che aveva spinto Jade a diventare un medico ribelle, una specie di Frankestain in versione rimasterizzata , 1080p , blu ray 3D.non ce la faccio a stare seria i cannnn't.Già perchè quella storia cominciava a prendere una piega talmente assurda che Lia, da brava regista qual'era, avrebbe potuto benissimo girarci un film d'azione, magari quella era la volta buona che anche lei, come di Caprio, riusciva a vincere almeno un Golden Globe se non l'Oscar. Certo che salire sul palco di Hollywood e fregare la statuetta al celebre attore del "nel titanic muoio per passione" era assolutamente un'esperienza da fare ma preferiva lasciare l'omino dorato a chi inseguiva quella statuina da almeno vent'anni... insomma una gioia Leo se la meritava proprio, forse più per il fatto che nel celebre film della nave che affonda, s'era congelato i coglioni girando tre quarti delle scene in una piscina dell'acqua gym per le neo mamme in dolce attesa.
Bocciato quindi il futuro da attrice o da possibile regista, alla Hale non restava altro che una via da percorre, quella versola morte/gli hamiltonil ministero della magia, uno degli unici luoghi dove la bionda poteva vantare d'essere una donna rispettabile e rispettata, un luogo dove ancora nessuno poteva immaginare che lei fosse stata trasformata in un'esperimento dal potere imprevedibile, insolito e pure inutile. L'assorbimento cinetico era infatti una vera e propria arma giocattolo, una di quelle che se anche te la punti in faccia ti lascia a mala pena un livido, le permetteva però di difendersi da qualsiasi tipo d'incantesimo e quindi di passare inosservata agli occhi dei più. Sapeva recitare molto bene e se qualcuno l'avesse vista con la bacchetta alla mano, difficilmente avrebbe sospettato qualcosa visto che urlava pure le formule magiche. Aveva trovato il metodo per fregarli tutti, per dimostrarsi ancora una volta un'eccellente combattente e sopratutto, una pavor su cui poter contare #credeteciproprio. Viveva una vita tranquilla Lienne, non rompeva le scatole al mondo e il mondo non gliele rompeva a lei, la sua filosofia era molto easy ma non veniva adottata praticamente da nessuno, nemmeno dalla sua cara sorellina che le stava davanti con aria attonita, sospettosa. «Non sono venuta per farti fare un giretto al parco giochi di Azkaban perciò sta tranquilla e leva la mano dal grilletto della pistola» le sussurrò quasi ridendo e portando le dita alla sommità del cappuccio, abbassandolo. Le aveva insegnato bene, era sangue del suo sangue dopo tutto, mai fidarsi di nessuno, mai perdere la concentrazione o il proprio obiettivo, peccato che la Hale conoscesse abbastanza la Beech da prevedere quasi le sue mosse se si trovava in determinate situazioni, la conosceva fin troppo e al contempo le era perfettamente estranea. Quella che lei ricordava era una Jaden che non simpatizzava per le provette da piccolo chimico o per la tavola degli elementi ,*acqua, fuoco, terra, aria e Will, questo gruppo vincerààà! Le super Witch!Ragazze ok! Non molleranno proprio mai! E tu paura più non avrai! Con le grandi Witch!*era semplicemente una ragazzina dalla mente brillante e dai capelli dorati in cui si ritrovava in tutto e per tutto. Chi aveva ora davanti Lia? Chi stringeva forte sperando che non fosse troppo tardi? Che le cose si potessero aggiustare? "Non dovresti neanche parlarmi, o sapere della mia esistenza." Ma si, dettagli. Tanto nessuno avrebbe mai potuto immaginare che le due bionde si conoscessero o fossero addirittura imparentate, cognomi diversi, vite diverse, passioni diverse. «Ma chi sei! Chi ti vuole! Chi ti conosce! Vade retro! Sta lontana da me donna!» esclamò ridendo divertita e prendendo in giro l'affermazione seria della sorella. Si preoccupava sempre troppo Jaden, doveva riuscire a vivere con più entusiasmo, con meno problemi, per questo le aveva dato appuntamento in quel luogo, per cercare di sapere come se la cavava senza di lei, ora che era tra la gente ricercata. I brutti periodi e le brutte situazioni erano pane quotidiano per Lienne, nel dubbio, lei ci spalmava sempre sopra un bel cucchiaio di burro e marmellata. Rimase a fissare la sorella per qualche istante mentre questa affermava d'essere sempre stata attenta e lasciava cadere la conversazione su un argomento che la bionda non voleva di certo affrontare "A te come sta andando invece? Riesci a... stare a lavoro? Nessuno l’ha scoperto, vero?" Un'occhiata allusiva, il volto della Hale si fece serio per qualche secondo, il suo sorriso si spense mentre portava lo sguardo a staccarsi dagli occhi zaffiro della ragazzina, si morse appena il labbro inferiore mentre faceva scivolare una mano sotto il braccio della biondina ed iniziavano a camminare, a braccetto, come avevano sempre fatto. Che avrebbe dovuto risponderle? Che andava bene? Che Crowley le voleva fare il culo? Che probabilmente era solo questione di tempo prima che anche lei venisse scoperta come tanti altri? Nah. Lia non era per il dramma melodrammatico, lo aveva sempre ritenuto una pratica artistica noiosa e snervante, preferiva di gran lunga il cinema. «Che ti devo di' sorellina, va bene! Riesco a stare al lavoro nonostante il sonno e le notti brave, nessuno ha scoperto che faccio la webcamgirl per un sito porno sta tranquilla!» concluse alzando leggermente le spalle ed ammiccandole divertita, raggirando la serietà nascosta in quella domanda ed i dubbi esistenziali che inevitabilmente poteva sollevare.
Passo dopo passo, finirono con l'abbandonare l'inferius senza nemmeno accorgersene ed a quel punto, Lia decise di condurre la sorella in una specie di pub semi deserto, aveva bisogno di due cose, un bicchiere di Whiskey ed una fetta di torta. Solamente quando furono entrambe sedute e con davanti quell'ordinazione, Lia, con un colpo di polso, fece scivolare il piatto con la bellissima crostata alla frutta ricoperta di crema pasticcera davanti alla sorella «Se non sbaglio è la tua preferita no?» chiese afferrando il bicchiere e portandoselo alle labbra. Il liquido ambrato le raggiunse ben presto la gola , non aveva alcuna intenzione di ubriacarsi, doveva dare il buon esempio, però non poteva nemmeno pretendere d'entrare in un pub senza ordinare nulla di alcolico... sarebbe stato un sacrilegio, un affronto alla società moderna ed una sofferenza per lei che amava il gusto amaro dell'alcol sulla bocca. «Per te un succo di frutta eh! Uno di quelli multivitaminici!» esclamò ridendo ancora una volta e facendo segno al barista di portarle un'altro bicchiere. «Sta andando così Jaden, diciamo che è un periodo tranquillo, al lavoro va bene nessuno sospetta nulla. Non preoccuparti per me, non lo hai fatto nel momento in cui mi hai stravolto la vita. » si lasciò sfuggire mentre alzava un sopracciglio e la sua voce acquistava un briciolo di serietà, si trasformava in un sottile sibilo d'accusa, una frecciatina per ricordarle che non bastava chiederle se stava bene per risolvere tutto quanto. « So che quello che hai fatto ci ha permesso d'essere qui oggi, davanti a due bicchieri di Whiskey in un pub dimenticato da Dio ma faccio fatica a dimenticare e preferisco evitare l'argomento. » Quello fu l'unico attimo in cui Lienne perse completamente i suoi modi impertinenti, il suo ego, il suo sarcasmo, quelle parole facevano male, la costringevano a tornare indietro, a calcolare cosa sarebbe accaduto se gli Estremisti non l'avessero imprigionata o se Jade non fosse riuscita a far mutare la magia che le scorreva nelle vene. La defaiance durò poco, giusto un minuto, dopo di che la bionda svuotò il contenuto del bicchiere ed esclamò «Beh, allora sorellina come passi le giornate? Ti sei trovata un ragazzo figo, bello, attraente e simpatico pronto a farti compagnia nelle notti oscure?» La Beech non poteva certamente vantare d'avere la moralità di un medico senza frontiere ma era una gran bella giovane dagli occhi di ghiaccio ed insomma...si sa, agli uomini piacciono le bionde.vero gemes?
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.19 | rebel | wizarddo monsters make war, or does war make monsters?Jaden
is abeechFingete qui ci sia scritto qualcosa di molto profndo, non so, tipo il rapporto fra Jade e i suoi fratelli, o cosa ne pensa della marijuana #wat insomma, quelle cose fighe che mettete voi a inizio post ma che io #nope #whatarefeels #nonsoscrivere #ciaoitaliano #ciaotreno
«Non sono venuta per farti fare un giretto al parco giochi di Azkaban perciò sta tranquilla e leva la mano dal grilletto della pistola»
Jade roeteò gli occhi, sbuffando. «Non è per te, lo sai». Ma non ritirò le dita dal freddo del metallo, e non diede segno di volerlo fare. Amava Lienne, davvero, ma da qui a fiddarsi di lei o dei ratti del ministero per cui lavorava la strada era ancora lunga. Amava Lienne, ma non era sicura di conoscere la donna che era diventata dopo le esperienze nei laboratori. Era ancora la ragazzina che le faceva la cioccolata calda e poi ci metteva dentro i marshmallow? Che quando aveva piovavuto la notte di san Lorenzo le aveva appeso sul soffitto della camera le stesse foscorescenti, perdendo tempo per lei invece che uscire con gli amici?
La guardò non esattamente felice mentre si toglieva il cappuccio, mostrando il suo bel visino ai passanti mentre una Jade ben più preoccupata pensava a come coprire di più il proprio. «Ma chi sei! Chi ti vuole! Chi ti conosce! Vade retro! Sta lontana da me donna!» «Sei un'idiota. Proprio un'ex tassofessa», le rispose senza riuscire a stare seria per più di qualche secondo.
Jaden Beech e Lienne Hale non avevano niente in comune, a parte una parte di sangue e i capelli chiari. Anzi direttamente, Lia era diversa da entrambe le sue sorelline, forse si avvicinava di più a Sean... ma, cosa non indifferente, amava comunque i tre piccoli biondi che aveva praticamente cresciuto, e Jade le sarebbe stata per sempre grata per questo... nonostante ciò, non si poteva più dire che la stimasse come persona come accadeva una volta. Era cresciuta, Jade, e aveva imparato la differenza tra omicidio e sacrificio, tra volere e dovere; non credeva più nelle favole, e non accettava lo stile di vita della sorella. I mangiamorte non erano la risposta, e Jade non li avrebbe mai accetatti nella propria vita come era stata cresciuta a fare.
Lienne la prese sottobraccio, trascinandola per strada nonostante Jade avrebbe preferito non farsi vedere con lei; due ragazze biondissime non passavano esattamente inosservato, e Jade non voleva che qualcuno la sapesse lì. Non aveva ancora preso bene la decisione di cosa fare della sua vita, se dichiararsi per provare a seguire ancora i potenziamenti degli esperimenti a Hogwarts e magari provare a sviluppare un proprio potere... per ora era soltanto la ragazza senza memoria con la faccia della bastarda che aveva ucciso più persone di quante gli piacesse ricordare.
«Che ti devo di' sorellina, va bene! Riesco a stare al lavoro nonostante il sonno e le notti brave, nessuno ha scoperto che faccio la webcamgirl per un sito porno sta tranquilla!»
Jade sbuffò una risata, roteando gli occhi evoltando un istante la testa a guardare il viso della sorella, per poi tornare a fissare la strada e i suoi abitanti viscidi e sospetti. «La prendi con troppa calma. Non è una vancaza... puoi rimetterci tutto»
Lo aveva mormorato senza guardarla, con tono leggero. L'aveva già detto a Lienne più volte, ma non era sicura lei avesse capito a fondo: rimetterci tutto, voleva dire tutto. Un wizard che non si dichiarava passava guai non indifferenti, ed era questo il motivo per cui Jade aveva forzato la mano con Sean per farlo andare a Hogwarts. «Non fare cazzate Lia. Per mamma e papà, per Ego... Ego ha bisogno di una figura normale che la guidi.... per quanto poco tu possa esserlo»
Avevano continuato a camminare fino ad un pub, al che Jade fece una smorfia. Ci sarebbe stata gente, e a lei non piaceva particolarmente. Perchè Lia doveva sempre essere così... Lia? La tassorosso della porta accanto che ama la vita e l'attività? La seguì all'interno, senza ascoltare le ordinazioni della sorella ma distratta a pensare alla propria vita, a quel nulla che stava combinando, a quel tutto che fino a un anno primo pensava di star facendo per il mondo. Voleva tornarci. Voleva i laboratori, voleva sentire l'odore sterile dell'ospedale, segnare i risultati dei test, sentirsi utile. Aveva fatto tante cazzate in quegli anni, lo sapeva, ma aveva anche lottato per quello che credeva giusto. L'Elijah che aveva conosciuto appena arrivata nei laboratori, il giovane affascinante e con un ideale come lei, le avrebbe dato ragione. L'Elijah che forse ora era morto, a causa sua, perchè quando il laboratorio era stato scoperto non era andato a salvarlo dalla sua prigione. L'Elijah che-
«Se non sbaglio è la tua preferita no?»
«Mh?»
Jade si riscosse alzando lo sguardo, notando la crostata di frutta che la sorella le metteva davanti. «Ah». Sorrise. «Sì, mi piace». Quello che Lienne forse non ricordava, era che Jade amava tanto quel dolce non tanto per il sapore, quanto perchè la ricollegava ai compleanni di quand'era bambina, ai pasticci in cucina, alle ore passate con Lienne a provare a fare qualcosa di decente mentre dei piccoli Sean e Ego saltellavano in giro. "Buon compleanno Jaja"
«Per te un succo di frutta eh! Uno di quelli multivitaminici!»
«Andiamo, ho quasi diciannove anni. Pensi non abbia mai bevuto?». Sollevò un sopracciglio divertita, ripiobata per un attimo nella normalità di due sorelle che vanno al bar insieme per passare il tempo, prima di ricordarsi che loro non erano quello, e finchè il governo restava in piedi non lo sarebbero mai state.
Aspettò che il cameriere se ne andasse, poi si sporse verso Lienne quando questa riprese la parola. «Sta andando così Jaden, diciamo che è un periodo tranquillo, al lavoro va bene nessuno sospetta nulla. Non preoccuparti per me, non lo hai fatto nel momento in cui mi hai stravolto la vita»
Jade sorrise. Jade sorrise, facendo la linguaccia, ed era questo che avrebbe visto Lienne... ma la biondina stava anche stringendo i dentri, per non ribattere, chiudendo le orecchie, per non sentire davvero quella fracciatina. Lienne giocava sporco, usando l'unica arma che avesse mai ferito Jade contro di lei, e giocava sporco nell'insinuare in un luogo pubblico che Jade non si fosse preoccupata per lei. Per quanto l'aveva cercata Jaden? Cosa aveva sacrificato per salvarla? Tutto. Per tirare fuori lei e Sean, non aveva neanche provato a lottare contro il governo per tenere in piedi il proprio mondo. Per salvare Lienne aveva sacrificato Elijah. Per salvare Lienne, avrebbe dato la vita. «So che quello che hai fatto ci ha permesso d'essere qui oggi, davanti a due bicchieri di Whiskey in un pub dimenticato da Dio, ma faccio fatica a dimenticare e preferisco evitare l'argomento»
«L'hai trato fuori tu», mormorò. «Ma prego. Per averti salvato il culo»
Jaden si allontanò nuovamente, distogliendo lo sguardo. Lei voleva parlarne. Voleva chiarire... e non capiva perchè Lienne non accettasse le sue ragioni, o come potesse continuare a lottare per un mondo che permetteva che le sue sorelle venissero torturate a sangue a scuola, o che cercava di estrometere suo fratello dalla loro vita perchè nato leggermente diverso.
Imitò la sorella, buttando giù il bicchiere che il cameriere aveva portato (che non sembrava affatto succo alla frutta; o almeno, non solo), e cercando di non incazzarsi provò a tornare serena anche lei, come già Lienne aveva fatto. La Hale era tornata la frivola di sempre.
«Beh, allora sorellina come passi le giornate? Ti sei trovata un ragazzo figo, bello, attraente e simpatico pronto a farti compagnia nelle notti oscure?»
«Chissà perchè dai per scontato che debba essere un ragazzo». Jaden sollevò lesopracciglia guardandola, facendo l'occhiolino per poi finire in un solo sorso quello che rimaneva del whiskey. Voleva fare lalesbicasimpi, ma in ogni caso il primo pensiero era andato a Elijah. Così, istintivamente, perchè vogliamo sempre quello che non possiamo avere. «Ma no. In realtà sto pensando di dichiararmi come wizard» La guardò di sottecchi. Cosa ne avrebbe pensato?- sorry dear, i'm allergic to bullsh*t - code yb ms. atelophobia.