Unemployed

x huHUhuHUgo (?)

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  1. ~lucas
         
     
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    chad m. murray as
    edward lucas italie williams
    l'anima è il più forte dei veleni
    tumblr_lyahsho2dZ1qgxqjk
    pensieve ▽ ex-gryffindor ▽ 18 ▽ scheda
    Aprii lentamente gli occhi. Il sole di Godric’s Hollow bruciava le mie palpebre. Le palpebre di un povero disoccupato steso a pancia in su sul suo letto della sua solitaria villa in quel villaggio misto di maghi e babbani. Sbuffai. Quando mi svegliavo la mattina, non c’era verso di provare a riaddormentarsi: potevo solo stare sveglio e basta. Anche se avevo la stanchezza addosso.
    Fortunatamente quella mattina non ero stanco. Solo, non avevo voglia di fare niente. Ecco come funziona la vita del disoccupato: svegliarsi la mattina, fare colazione, sedersi su una panchina al parco a nutrire i piccioni, andare a fare merenda in un bar a caso, passeggiare a *inserire luogo di svago a caso* e ritornare a casa per l’ora di cena. Dormire, stop.
    C’erano piccole eccezioni: a volte ero impegnato per missioni per conto della Resistenza. E le ragazze? Manco a pensarci: da quando Niahm mi aveva lasciato per un inganno ordito ai miei danni, mi ero disinteressato all’altro sesso. No, non nel senso che mi ero interessato al mio sesso, eh. Sempre a pensare male. Nel senso che il mio pensiero fisso era Niahm, ma forse non ci saremo mai riappacificati – e tutto a causa di uno stupido Amortentia – e io sarei morto zitello.
    Risi intingendo il biscotto nel latte. Avevo come l’impressione che la morte sarebbe giunta presto. Che pensieri allegri. Morsi il biscotto guardando fuori dalle ampie vetrate della cucina. Il sole era caldo e sembrava estate, nonostante fossimo ad ottobre. Ricordavo benissimo quando avevo 10 anni e uscivo con mamma a passeggiare per le vie della città del fondatore della casata rosso-oro. Già agli inizi di ottobre si crepava dal freddo e si ci metteva cappotti e mantelli pesanti e si faceva a gara contro il vento che soffiava.
    Bah, i tempi cambiavano. Il clima cambiava troppo velocemente. Forse meno velocemente della situazione del Mondo Magico. Si avvertiva aria di cambiamento, un’aria di rivincita.
    Le solite false speranze, mi dissi, ma chissà.

    Era tardo pomeriggio, e voi vi chiederete cosa diavolo ci facessi al Red Velvet. No, non avevo bisogno di dolci consolazioni – anche se avevo ordinato un Forbidden Forest visto che già c’ero –, infatti ero lì per incontrare un capo di un altro nucleo della Resistenza. Ma perché non se ne occupava Barrow, che due palle?
    Mi guardai attorno, seduto su uno degli sgabelli del bancone del Red Velvet. Mi avevano detto che l’avrei riconosciuto per il colore strano dei capelli. Sbuffai. Sempre a me quelli strani capitano.
    winston,©


    Proprio così, la role si svolge PRIMA del riappacificamento tra Lux e Niahm. #amafarsoffrireipropripg #malata #sadica
     
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  2. hugs for Hugo
         
     
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    Hugo Boobs
    You're beauteaful!
    Ottobre, un mese alquanto inglese per lo stereotipo dell'Inghilterra che prevade il pensiero di Hugo, Inghilterra piovosa, fredda, elegante, aristocratica (like a sir), l?inghilterra del rigoroso the caldo delle five o'clock. L'autunno era una stagione inglese pieno di foglie che cadono romanticamente spostate dal vento e di gente vestita tutta uguale secondo i canoni della moda del momento, mimetizzata col grigio del cielo e il marrone dei tronchi, solo Hugo dava un tocco di colore con i suoi capelli sempre stravaganti. Diagon Alley in autunno era romantica, romantica non nel senso che se ci porti il tuo ragazzo lui ti dice "o ma che romantico che sei" e poi inizia a sbaciucchiarti in mezzo alla strada (oddio potrebbe succedere ma Hugo non ci aveva mai provato), ma nel senso che sarebbe stata perfetta come soggetto di uno dei dipinti di William Barrow Turner.
    Hugo era a Diagon Alley perché quella mattina gli era arrivata una lettera che diceva che avrebbe dovuto incontrare una persona molto importante di cui si era già scordato il nome ma probabilmente quello era solo uno scherzo di quelche studente mago che voleva sapere in che casini si sarbbe cacciato da solo a Diagon Alley. Il ragazzo sbuffò annoiato e tirò fuori dalla tasca un orologio da taschino placcato in oro con degli intarsi e delle iniziali intagliate, iniziali che appartenevano al nonno di Hugo, era un po' ammaccato e aveva il vetro del quadrante crepato ma funzionava ancora, Hugo non lo voleva rimettere a posto perché quelle ammaccature erano un ricordo delle difficoltà affrontate nei laboratori, lui era come quell' orologio un po' ammaccato e crepato ma ancora funzionante. Guardò l'ora, erano le 16:50 "Tanto vale andare a prendersi un the" pensò e si diresse verso il Red Velvet. Quel posto era sempre stato adorabile agli occhi del ragazzino, sempre impregnato dal profumo di torte alla fruttae di cioccolato, pieno di personealcune sedute sui tavoli a conversare allegramente altre al bancone a provarci chiacchierare con ragazzo che faceva i caffé. Hugo optò per il bancone, si sedette, prese il listino dei prezzi e frugò nella tasca in cerca di soldi. Il detto "l'abito non fa il monaco" è esatto, almeno per Hugo, lui infatti ci teneva al suo aspetto, si faceva cucire con la magia da Niamh abiti degni della sartoria più famosa e costosa di Londra ma benestante lo sembrava solo, lo era stato ma ora non lo era più, viveva da solo e lavoricchiava qua e là, Boobs ormai era solo un cognome come tanti altri visto che il figlio del famoso Joseph Boobs era stato dato per morto. Contò i soldi ed ebbe la soddisfazione di scoprire che sarebbe riuscito a prendersi una tazza di the ed una torta monoporzione ed optò per un the nero aromatizzo ai frutti rossi ed ibisco ed una monoporzione di Come Helga Comanda.



    Scheda ▴ 16 ▴ Neutrale ▴ Pensieve code role by #epicwin for obliviongdr

     
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  3. ~lucas
         
     
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    chad m. murray as
    edward lucas italie williams
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    pensieve ▽ ex-gryffindor ▽ 18 ▽ scheda
    Ripeto: quelli strani capitano solo a me.
    Prima una rincoglionita che ti rompe il fidanzata mento lanciandomi libri, dildi, mazze e carte, poi un amico solitario rosso di capelli che stava per cadere in depressione, poi… Poi quel tizio accanto a me dai capelli dal colore strano. Non so il nome di quel colore, giuro: era tipo bianco misto a… a merda di un colore a random.
    Distolsi lo sguardo con una smorfia, pensando a come quella giornata facesse schifo. “A lei”, disse una donna porgendomi il cupcacke Forbidden Forest, per cui le diedi i Galeoni per poi… Beh, starmene a fissare quel dolcetto così invitante. Avevo i gomiti poggiati sul bancone, le dita delle mani tra i capelli e il naso a due centrimetri dal cupcake. Sì, ero il modello del disperato disoccupato, solo che c’erano altri problemi.
    Primo: quella trCENSURA non si sarebbe mai convinta della mia beatissima innocenza in quel benedettissimo tradimento che non era tradimento. A vedermi, si limitava a lanciarmi qualcosa di tagliente e trucida maghi giusto per godere rotolandosi nel mio sangue. Mimai una bestemmia con le labbra, ma senza neanche sussurrarla. Quella putCENSURA non si sarebbe mai degnata di ascoltarmi.
    Secondo: vedevo poco Shane e le uniche cose che sapevo di lui me le veniva a dire tramite Gufo. Sospettavo mi stesse tradendo per Maddox Mi mancava, quel ragazzo dai capelli rossi con cui avevo passato così tanti giorni a scuola, uniti nell’amicizia e nell’affetto. Un’amicizia e un affetto che lui stentava a dimostrare, ma ce l’aveva. Per me e per Hope.
    Terzo: Non facevo un cazCENSURA dalla mattina alla sera, e a fine giornata me ne stavo sveglio sul letto a rigirare i pollici guardando il soffitto, senza riuscire ad addormentarmi. Solo quando ritornavo da missioni per la Resistenza riuscivo ad addormentarmi grazie alla stanchezza. Ma per il resto delle volte, non riuscivo e riflettevo, divagando molto spesso, su tutto ciò che concerneva la mia vita. Partivo da una cosa e poi, a caso, ne iniziavo un'altra nel bel mezzo della prima. Poi mi veniva in mente un’altra cosa, e iniziavo a rifletterci mentre riflettevo sulla seconda. Poi riflettevo su cose senza senso #ovviamente. Ne uscivo sempre con la solita conclusione: la signora Vita si era fatta una di quelle mangiate epocali e adesso mi stava scoreggiando in faccia tutto. Non c’era altra spiegazione.
    Quarto: Dov’era quello stupido ribelle che dovevo incontrare? Coso dai capelli strani, e lì non ce n’erano persone dai capelli strani.
    Lucas, sei l’uomo più intelligente di tutta la terra: quello accanto a te non ce li ha strani, i capelli?
    Ah, vero. Se miss Vita mi ha scorreggiato in faccia, a lui ha cacato quel coso orribile che si ritrova in testa. Sì, se non si fosse notato ero in modalità ciclo, anche se sono un maschio. Del resto, tutti abbiamo una vagina interiore, quindi tutti abbiamo il ciclo in determinati periodi. Solo che ai maschi non esce il sangue e io ci godo mentre la mia rp mi invidia perché lei, la baldracca, è femmina.
    In realtà, se solo avessi avuto un minimo di felicità in quella giornata, avrei ammirato i capelli di quel ragazzo, che era pure carino. Ma ero in modalità “odio-tutti-levatevi-dalle-scatole” quindi non ero esattamente dell’umore di pensare che qualcosa fosse bello. Ma mi imposi di calmarmi, quindi mi misi con la schiena dritta e sorrisi al ragazzo, dicendogli la frase che lui avrebbe dovuto completare. Modi alternativi per riconoscere le persone. Sì, tipo le spie. «L’ananas aveva dei soldi in tasca e…». Lo guardai come a dire “tocca a te”.
    E se fosse stata la persona sbagliata? Beh, sarei passato per il cretino di turno che parla di ananas volanti che vanno a prendersi una vacanza spargendo soldi a destra e manca. Ma, diciamoci la verità, quante probabilità ci sono – tra quei pochi ragazzi con i capelli tinti strani – che PROPRIO l’unico ragazzo nel raggio di mille miglia che aveva i capelli dalla tinta strana non fosse la persona giusta.
    Dai, è impossibile.
    Non per la sfiga di Lucas Italie.
    winston,©
     
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2 replies since 13/10/2014, 16:04   305 views
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