cosa ti accadrà mordendo quel dolcetto?

per Nick

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  1. Je$$ie
         
     
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    Jessie Whitefield
    Hufflepuff • 16
    « Perché permettiamo che le nostre vite siano dominate dagli eventi, dalle persone e da qualunque altro fattore tranne che dai noi nostri sogni?»


    Si poteva essere felici in un mondo dove sai che la maggior parte della gente soffre e viene torturata? in un mondo dove esistono persone che lottano per rendere questo mondo migliore e permettere alle persone di sognare liberamente come vogliono?
    Può sembrare impossibile forse, ma anche in un mondo del genere ci sono attimi in cui una persona riesce ad essere felice e serena dimenticandosi completamente ciò che le sta intorno o ciò che avrebbe potuto succedere qualche attimo prima. Basta un semplice tocco di meno, la sensazione di una mano calda a contatto con la tua, più grande perchè di un uomo, a trasmetterti ulteriore sicurezza e farti comparire un sorriso sul volto.
    Era quello che stava accadendo a Jessie in quel momento. La mano di Nick aveva stretto nuovamente la sua dopo averle dato un buffetto sul viso rispondendole con gentilezza a tutto ciò che aveva detto.
    Come poteva esistere una persona tanto dolce in un mondo che, da li a pochi giorni, avrebbe messo alla gogna, pubblicamente, uno dei docenti della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts?
    Quello era uno sogno tramutatosi in realtà, non quello che aveva fatto e del quale, Nick, le stava chiedendo informazioni.
    -Oh...niente di che...ma semplicemente io credo che i sogni calmi e tranquilli siano un segno di qualcosa di bello in arrivo, mentre se sogni qualcosa di cupo ed ansioso aspettati una brutta giornata. Io ho sognato semplicemente un ampio prato verde pieno di margherite nel quale correvo spensierata con l'aria che mi faceva volare i capelli all'indietro...niente di che come vedi...- arrossendo per l'imbarazzo o forse la paura di sentire che il sogno che lei considerava positivo in verità era solo una semplice sciocchezza.
    -Prego, entrate Madame...- le disse poi Nick una volta arrivati sulla soglia del locale aprendole la porta e facendola entrare.
    Jessie mosse i primi passi all'interno dopo avergli sorriso e fatto una specie di inchino di ringraziamento visto che lui l'aveva chiamata madame, ridendo poi di gusto.
    La divertivano i modi galanti di un tempo e tutti quei piccoli gesti che, al giorno d'oggi, non tutti facevano.
    Si avviò verso un tavolo vuoto posto accanto alla finestra. I tavoli erano quasi tutti tondi e con tovagliette floreali e c'erano delle fatine svolazzanti che facevano cadere, di tanto in tanto, petali di fiori sulle teste delle persone. Jessie aveva sentito dire che a San Valentino al posto dei petali di fiori facevano cadere cuoricini rossi, ma le sue storie non erano mai durate così a lungo da arrivare a trascorrere un San Valentino in quel locale.
    Si sedette sulla sedia posta accanto al tavolo e prese in mano il menù iniziando a leggerlo.
    -oh...è vero!!- esclamò -anche se io sono cresciuta in una famiglia di soli maghi dimentico sempre che qui ad Hogmseade non si trovano cibi babbani. Mi sa che devo accontentarmi di una Cioccolata Calda épicé con panna, oppure...mmm...sono indecisa...i dolci sembrano tutti ottimi...gli effetti...beh...- continuò pensando *chissà chi vedrà se mordo un Cookies Trasfigurante...oddio...* e terminando dicendo: -sarebbe interessante vederli tutti, ma staremmo qui tutto il giorno visto la loro durata...-
    -ODDIO...qualsiasi colore di crema sui Cupcakes!!...Nick...questo locale è la tua rovina...perchè adoro troppo i dolci...non so che scegliere...- disse ancora guardandolo poi con i suoi grandi occhi da cerbiatto in attesa di qualche suo commento in merito a quel menù così fantasioso e stuzzichevole. Chissà come reagirebbe al morso di uno di quei dolcetti che mettono in mostra la tua voglia di affetto??


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  2. Nick Stroke
         
     
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    -Oh...niente di che...ma semplicemente io credo che i sogni calmi e tranquilli siano un segno di qualcosa di bello in arrivo, mentre se sogni qualcosa di cupo ed ansioso aspettati una brutta giornata. Io ho sognato semplicemente un ampio prato verde pieno di margherite nel quale correvo spensierata con l'aria che mi faceva volare i capelli all'indietro...niente di che come vedi...-
    Aveva risposto così alla sua domanda riguardo cosa avesse sognato di premonitore, un altro sorriso affiorò sulle labbra del ragazzo quando vide Jessie arrossire, davanti alla porta di Madama le fece cenno di entrare prima di lui, la galanteria prima di tutto.

    Una volta entrati Nick si ritrovò contronato da petali che cadevano dal soffitto, delle fatine svolazzanti stavano spargendo petali per tutto il locale, sorrise e poi seguì la ragazza. Una volta seduti osservò il menù, c'erano molte prelibatezze, ma decise di star lontano da biscotti trasfiguranti e docle della verità, voleva tutto, ma non rovinarsi la giornata.
    -oh...è vero!!-
    Esordì Jessie attirando la sua attenzione.
    -anche se io sono cresciuta in una famiglia di soli maghi dimentico sempre che qui ad Hogmseade non si trovano cibi babbani. Mi sa che devo accontentarmi di una Cioccolata Calda épicé con panna, oppure...mmm...sono indecisa...i dolci sembrano tutti ottimi...gli effetti...beh...sarebbe interessante vederli tutti, ma staremmo qui tutto il giorno visto la loro durata...ODDIO...qualsiasi colore di crema sui Cupcakes!!...Nick...questo locale è la tua rovina...perchè adoro troppo i dolci...non so che scegliere...-
    Nick rise scuotendo la testa e poi rispose
    Fossi in te punterei a Macarons, io li amo, quelli al pistacchio sono ottimi, giuro...
    In seguito osservò ancora la ragazza e riprese
    Anche i cupcakes non osno male tuttavia, se deve essere la mia rovina, sarà un piacere ocn una compagnia come la tua Jessie
    Sorrise sincero, si divertiva ad ascoltarla e a guardarla, era carina, molto, gli piaceva proprio, mentre la osseva ancora sospirò e poi chiese
    Allora...io prenderò un Irish coffee e un macaron al pistacchio...ma visto che tu sei indecisa...potresti ordinare anche tutto sai?Qualsiasi tuo desiderio sarà un ordine per me.
    Nick abbozzò un inchino e poi sorrise ancora.
     
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  3. Je$$ie
         
     
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    Jessie Whitefield
    Hufflepuff • 16
    « Perché permettiamo che le nostre vite siano dominate dagli eventi, dalle persone e da qualunque altro fattore tranne che dai noi nostri sogni?»


    In un locale del genere, con tutte quelle prelibatezze gustose e che stuzzicano la mente come poteva Jessie starsene ferma e buona ad ordinare un solo dolcetto quando Nick le aveva appena detto che poteva ordinare tutto ciò che desiderava? Lui sapeva bene cosa scegliere, sia da mangiucchiare che da bere e l'idea di vederlo tutto zuccheroso e desideroso di contatto fisico e tenerezza non era nemmeno un'idea proprio malvagia.
    Di sicuro avrebbe ordinato la Cioccolata Calda épicé, ma non sapeva proprio decidersi cosa scegliere da pucciarci dentro.
    Scorse di nuovo la lista di tutti i dolcetti, leggendo attentamente ogni cose e poi, sollevando di nuovo la testa per guardare Nick disse: -Se però ordino tutto dovrai stare qui tutto il giorno, alcuni dolcetti hanno effetti di durata di ore...però, forse, se ne addento solo un pezzo l'effetto sparisce prima...mmm. facendo una leggerissima parte prima di aggiungere: -Ma se ordino tutti i dolci dai un morso anche tu ad ognuno? diamo un morso ad ogni cosa ad entrambi!! dai!!- guardandolo ancora sperando che dicesse di si e che acconsentisse a mordere anche lui ogni dolcetto di quella lista.
    -In sostanza ordiniamo il tuo Irish Coffee, la mia Cioccolata Calda épicé, Un Macaron al pistacchio, un Cupcakes alla polvere di Fata con la crema alla vaniglia di colore azzurro, i Cookies Trasfiguranti, un Muffins Verita una fetta di Amortentia's Cake ed i Cioccolatini mon amour...ti va?- rivolgendosi ancora a Nick mentre una penna prendi appunti comparsa accanto al loro tavolo stava già segnando tutto su un blocchetto. Probabilmente erano ancora a corto di personale e così avevano velocizzato di molto la cosa, oppure quando erano troppo distanti dai tavoli o impegnati a rassettare tutto spingevano quella penna pazza a scrivere le ordinazioni e loro gliele portavano solamente. Pazzesco!! si, era veramente pazzesco!! eppure tutti i dolci riportanti sul menù erano già stati segnati sul blocchetto delle ordinazioni.
    Quando Jessie se ne rese conto riguardò Nick esclamando: -Ops!! quella penna ti ha fregato prima ancora che tu potessi obiettare ed ha scritto tutto ciò che ho detto!! ah ah...ora ti tocca!!- e così, dopo che le loro "bevande" e tutti i dolcetti arrivarono al loro tavolo lei prese in mano il Cupcake ricoperto di crema alla vaniglia azzurra, ne diede un morso guardando Nick e poi glielo porse subito!!
    Alla fine quel cupcake rendeva solamente un po' euforici e se uno lo mangiava tutto lo sarebbero stati solo per quelche ora. Con un solo morso la durata dell'effetto doveva essere mono no? anche se un morso tira l'altro e quando rivide sul piattino il cupcake morsicato Jessie non resistette a dargliene un'altro dopo averlo anche inzuppato nella cioccolata calda.
    Sul volto di Jessie si era formato un sorriso 32 denti che non accennava ad andare via e se già così era sempre tutto un fermento quel coso le impediva proprio di stare ferma. Si guardava in giro...guardava Nick, beveva un sorso di cioccolata calda sorridendo a Nick e cose così, fino a quando non prese in mano un'altro dolcetto a caso, addentandolo prima lei e poi portandolo verso la bocca di Nick mentre lei stava ancora masticando il pezzetto. Cosa aveva preso in mano?


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  4. Nick Stroke
         
     
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    Nick Stroke




    Jessie lo faceva sorridere, lo faceva sorridere il suo modo di parlare, di essere, tutto.
    -Se però ordino tutto dovrai stare qui tutto il giorno, alcuni dolcetti hanno effetti di durata di ore...però, forse, se ne addento solo un pezzo l'effetto sparisce prima...mmm. Ma se ordino tutti i dolci dai un morso anche tu ad ognuno? diamo un morso ad ogni cosa ad entrambi!! dai!! In sostanza ordiniamo il tuo Irish Coffee, la mia Cioccolata Calda épicé, Un Macaron al pistacchio, un Cupcakes alla polvere di Fata con la crema alla vaniglia di colore azzurro, i Cookies Trasfiguranti, un Muffins Verita una fetta di Amortentia's Cake ed i Cioccolatini mon amour...ti va?-
    Quell'entusiasmo così...magico, spontaneo, gli riempiva il cuore, era felice, si felice di stare con lei in quel momento piuttosto che stare da solo a pensare a una storia che non reggeva più. La osservò ascoltandola e prima ancora che potesse dire si o no, Jessie gli disse
    -Ops!! quella penna ti ha fregato prima ancora che tu potessi obiettare ed ha scritto tutto ciò che ho detto!! ah ah...ora ti tocca!!-
    Sorrise, lo aveva fregato alla grande quella ragazzina.

    Accidenti, mi hai fregato davvero...questa me la pagherai
    Disse ridendo alla ragazza, quando il tavolo si imbandì di dolcetti vari, Nick provò una strana sensazione allo stomaco, sorrise e diede un morso al cupcake e in seguito lo rimise sul piattino, Jessie aveva dato il primo morso e lui il secondo, in seguito lei morse nuovamente e un sorriso a trentadue denti si fece largo sulle sue labbra.
    Guarda che così facendo quel sorriso non sparirà dalle tue labbra per un po'...
    Poi vide che lei gli porgeva un altro dolcetto spizzicato, sorrise e morse, il sapore lo conosceva bene, era uno di quei dolcetti che ti trasformavano in ciò che volevi, magia delle magie, Jessie non cambiò, ma lui? Lui era forse cambiato? Sperava di no, davvero.

    Prese un sorso della cioccolata che lei aveva ordinato e poi prese il suo Irish coffee dicendole poi
    Non fare la furba sai?
    Sorrise ancora senza staccare gli occhi di dosso alla ragazza, era furba.
    Vuoi davvero finire tutta questa roba? Non ti verrà mal di pancia poi?
    Chiese sorridendole, stava bene, dannatamente bene.


     
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  5. Je$$ie
         
     
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    Jessie Whitefield
    Hufflepuff • 16
    « Perché permettiamo che le nostre vite siano dominate dagli eventi, dalle persone e da qualunque altro fattore tranne che dai noi nostri sogni?»


    -Accidenti, mi hai fregato davvero...questa me la pagherai- gli disse Nick con un tono di voce che faceva capire che, in verità, non era per niente arrabbiato e lei, facendo una mezza lingua scherzosa disse:-Non sono stata io, è stata la penna prendiappunti che ha segnato tutto prima ancora che decidessi sul serio ^_^- anche se, in verità, quella poteva essere solo una scusa visto che Jessie aveva visto perfettamente con la cosa dell'occhio la penna accanto a se che scriveva e scriveva senza fermarsi.
    Ma in quel momento si sentiva così libera, come se i sogni che faceva, ed il mondo che le aveva descritto in essi l'immagine di sua nonna, fossero divenuti realtà.
    Quando addentò il secondo pezzetto di quel cupcake che ti rendeva euforico Nick la guardò divertito dicendole: -Guarda che così facendo quel sorriso non sparirà dalle tue labbra per un po'...--Tu dici?...beh...così non mi dimenticherai per un bel po', un bel sorriso non si dimentica facilmente giusto?- rispose mentre si sporgeva per fargli addentare qualcosa prima di bere entrambi un sorso di cioccolata calda.
    Quel coso non faceva effetto, o per lo meno a Jessie non sembrava ed infatti disse:-questi cosi non fanno effetto o sbaglio? capendo solo in quel momento che, probabilmente, erano quei biscottini trasfiguranti e che, per il desiderio di lei di passare quella giornata (e chissà...) con il ragazzo che aveva appena conosciuto non avevano fatto cambiare nulla.
    L'allegria del cupcake e la cioccolata calda che liberava i suoi istinti nascosti di bisogno di affetto la fecero sorridere ancora di più e spostare la sedia verso di lui mentre gli rispondeva: -Furba io??? quando mai!! :P - andando verso il suo visto e chiudendo gli occhi.
    Il sapore delle sue labbra era ancora un ricordo vivo ed il desiderio di sentirsi nuovamente baciata da lui era co forte ed intenso, quasi difficile da domare.
    Quando gli fu vicinissima rispose ancora: -solo un morso o due ad ogni dolcetto al massimo sono come se ne avessimo mangiati due interi...al massimo non facciamo più cena no?...- e mentre lo diceva prese in mano il Macarons al pistacchio portandolo verso le labbra di Nick. Lo guardò, sbattendo le palpebre mentre gli sorrideva ancora, un sorriso sincero anche se più marcato a causa degli effetti magici. -Tu volevi questo giusto?- tenendolo con la sua mano davanti alla bocca di lui.
    Tutte le sensazioni ed i desideri più nascosti erano elevati all'ennesima potenza. Sentiva di aver bisogno di affetto e mentre gli porgeva il dolcetto che avrebbe accresciuto il suo desiderio di contatto fisico lo guardò intensamente sussurrando piano: -mi piace stare in tua compagnia...-


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  6. Nick Stroke
         
     
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    -Non sono stata io, è stata la penna prendiappunti che ha segnato tutto prima ancora che decidessi sul serio -
    Disse giustificandosi la ragazzina, Nick sorrise divertito, si lo divertiva parecchio, era molto carina, sul serio, gli piaceva anche. Quando le disse che se avesse continuato a mangiare il cupcake il sorriso le sarebbe durato molto tempo lei rispose
    -Tu dici?...beh...così non mi dimenticherai per un bel po', un bel sorriso non si dimentica facilmente giusto?-
    Un solo gesto della testa, affermativo, non disse una parola.

    -questi cosi non fanno effetto o sbaglio?-
    Chiese Jessie, nemmeno lui aveva notato cambiamenti in lei, o erano altri dolcetti o per entrambi valeva il fatto che stessero bene l'uno con l'altra.
    -Furba io??? quando mai!! Solo un morso o due ad ogni dolcetto al massimo sono come se ne avessimo mangiati due interi...al massimo non facciamo più cena no?...Tu volevi questo giusto?-
    si avvicinò alle sue labbra e in seguito lui la vide chiudere gli occhi, sorrise e poi si trovò davanti alle labbra il macaròn da lui ordinato. Guardò prima il dolcetto, poi lei e poi di nuovo il dolcetto, diede un morso masticando lentamente senza distogliere lo sguardo da lei, nonostante avessero preso diversi morsi da diversi dolcetti e qualche sorso di cioccolata, Nick si sentiva lucido, ma Jessie, era evidentemente ed irrimediabilmente sotto effetto di quei dolcetti che ti facevano sentire innamorato perso, vivo e bisognoso di affetto.

    -mi piace stare in tua compagnia...-
    Sussurrò ancora lei, la baciò di nuovo sfiorandole una ciocca di capelli con la mano. Si scambiarono quel bacio con naturalezza, lui se ne sbatteva in quel momento di cosa avrebbe potuto pensare la gente di Madamapiediburro, se ne sbatteva altamente, il bacio fu passionale eppure di durata non eccessiva.
    Punto uno, tu sapevi benissimo che c'era quella penna, non mentire..
    Disse ridendo
    Secondo, il tuo sorriso non potrei mai dimenticarlo, nememno se volessi...insomma, è qualcosa di contagioso, devo ammetterlo; punto terzo no, non hanno fatto effetto i dolcetti trafiguranti, buon per me e per te, no?
    Chiese ancora vicino al suo volto.
    Si, sei fin troppo furba per i mie gusti, ma mi piace molto tutto questo e per finire...anche a me piace molto stare in tua compagnia, ma basta mangiare dolcetti che non ti fanno essere lucida...
    Gli occhi azzurri di Nick si puntarono sulle iridi scure della ragazza, era serio, se doveva baciarlo ancora, doveva farlo perché lo voleva lei, non per "colpa di un dolcetto". Così dicendo, si scansò leggermente e le diede un buffetto sul naso. Prese un sorso del suo Irish coffee e poi si guardò intorno, diamine nel giro di poco il locale si era riempito.
     
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  7. Je$$ie
         
     
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    Jessie Whitefield
    Hufflepuff • 16
    « Perché permettiamo che le nostre vite siano dominate dagli eventi, dalle persone e da qualunque altro fattore tranne che dai noi nostri sogni?»


    I dolcetti facevano effetto, vero, ma Jessie desiderava realmente poter baciare di nuovo Nick.
    Prima, nel vicoletto dietro ai Tre Manici di Scopa erano stati interrotti da quel gruppetto di maghi oscuri quando lei avrebbe voluto che quel momento non finisse mai.
    Aveva solo 16 anni, era una ragazzina, si, ma allo stesso tempo, quando le circostanze lo richiedevano, era anche matura e, probabilmente, Nick se n'era accorto, così come si era accorto di come lei, in verità, aveva fatto apposta ad ordinare tutto.
    Si lasciò baciare chiudendo gli occhi assaporando la sensazione piacevole e gustandosi il suo profumo ed il suo sapore aumentato dall'effetto di tutti quei dolcetti. Il bacio che Nick le diede dopo aver morso il macaron (o come si chiamava) fu intensissimo anche se breve.
    Quando riapri gli occhi, prima di ascoltare le sue parole, Jess notò come il locale si fosse riempito alle loro spalle e che, i clienti, erano quasi tutti coppiette. -hai visto...sono quasi tutte coppiette...- disse lei prima ancora di guardarlo negli occhi ascoltandolo. Quando le disse che i dolcetti trasfiguranti non avevano effetto le sue guance arrossirono. Si...lei stava bene in quel momento ed era come se il mondo che c'era fuori non fosse mai esistito, o meglio che i suoi sogni fossero divenuti realtà così come i racconti di sua nonna su com'era il mondo prima...della paura costante.-guarda che io sono lucida Nick...vorrei...che questa giornata non finisse mai- gli rispose, arrossendo ancora, ma ascoltandolo scostando da lei i dolci avanzanti nonché gli ultimi sorsi di quella cioccolata squisita.
    -Nick...- sussurrò poi appena... Aveva paura che dopo quel giorno non l'avrebbe più rivisto e non voleva che accadesse....-ci rivedremo vero?...voglio dire...un'altro giorno... e lo fissò, più intensamente di quanto non avesse fatto fino a quel momento.
    I suoi occhi color nocciola erano luminosi e con le pupille così dilatate che luccicavano.
    Si dice che quando si incontra una persona con la quale stai bene e vorresti passare il resto del tempo con lui gli occhi brillano ed è vero perché le pupille si dilatano così tanto da far brillare gli occhi e gli occhi di Jessie stavano brillando. Non riusciva a capire come mai si sentisse bene con Nick o cosa l'avesse colpita...Forse era per lo sguardo che si nascondeva dietro il suo pizzetto che non riusciva a decifrare sempre e le sembrava che avesse un sacco di lati da scoprire, fatto sta che si trovava bene con lui nonostante fosse più grande. Si sentiva libera e capace di poter conquistare qualsiasi cosa... era furba? Non lo sapeva, ma ciò che sapeva è che con accanto a lui sentiva un pizzico di forza in più, come accadeva da piccola quando si trovava con suo fratello.
    Probabilmente se avesse detto a suo fratello che desiderava ardentemente uscire con Nick, che era un ragazzo di 25 anni, lui avrebbe disapprovato, ma era ciò che desiderava sul serio...
    Non voleva andare a casa, voleva conoscerlo ancora di più... La giornata era ancora lunga, si, ma ad un certo puntò sarebbe arrivata alla fine e dopo? Cosa sarebbe successo?
    -mi racconti qualcosa di te? Dove abiti? Vivi da solo?...e dove sei stato in questi anni? Perché se ho capito giusto devi essere tornato da poco qui...giusto?- e senza pensarci avvicinò ancora di più la sedia alla sua chinandosi e finendo con la sua testa sul suo petto prendendogli la mano destra iniziando ad intrecciare le dita attorno alle sue.


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  8. Nick Stroke
         
     
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    Nick Stroke


    -hai visto...sono quasi tutte coppiette...-
    Nick si guardò intorno, poi parlò, quando le disse che secondo lui lei stava esagerando coi dolcetti enon era lucida lei lo contraddisse dicendo
    guarda che io sono lucida Nick...vorrei...che questa giornata non finisse mai
    Nick sorrise e prese un altro sorso del suo Irish Coffee.

    -Nick...ci rivedremo vero?...voglio dire...un'altro giorno...-
    Nick la guardò negli occhi e fece cenno affermativo con la testa.
    -mi racconti qualcosa di te? Dove abiti? Vivi da solo?...e dove sei stato in questi anni? Perché se ho capito giusto devi essere tornato da poco qui...giusto?-
    Nick sospirò e poi iniziò con le risposte.
    Vivo ad Hogsmeade per ora, si vivo da solo...con la mia cagnetta briciola, che è un volpino di colore bianco...0in questi anni ho viaggiato per L'europa e in seguito sono stato tanti anni in Giappone, ho imparato l'arte del combattmento, della meditazione e un sacco di altre cose....sono tornato perché il fratello della mia ex ragazza mi aveva detto che lei aveva bisogno di me...
    Non voleva mentirle, non aveva senso.
    Forse la conosci...è l'insegnante di Volo, Ilary Italie...storia passata che voglio dimenticare...
    Bevve un sorso della sua bevanda, ormai era rimasto l'alcolico, ottimo, gli serviva giusto quello, nei suoi occhi la rabbia non era nascosta, anzi era vivida.
    Non posso credere di essere tornato per lei, quando potevo tornare per una come te...
    Le disse sorridente, in seguito la guardò ancora e le chiese curioso
    Tu invece? vivi con tuo fratello?
    Chiese, poi sorrise ancora e disse
    E comunque si ci rivedremo presto, quando vorrai...
    Le fece l'occhiolino e poi sorrise ancora.
     
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  9. Je$$ie
         
     
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    Jessie Whitefield
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    « Perché permettiamo che le nostre vite siano dominate dagli eventi, dalle persone e da qualunque altro fattore tranne che dai noi nostri sogni?»


    Tutto era dolce in quel locale.
    Il buoi del mondo che li circondava era come se restasse fuori dalla porta, che non potesse entrare per qualche strano motivo. Le coppie sedute ai tavoli erano allegre, sorridenti e si scambiavano effusioni alcuni in maniera più evidente che altri.
    La dolcezza regnava sovrana e gli occhi di Jess che guardavano Nick erano la prova evidente che in quel mondo buio si poteva ancora provare speranza, gioia, amore e desiderio per qualcosa o, come in quel caso qualcuno.
    Era strano, lo conosceva da poco, ma dentro di se sentiva come una fiamma che ardeva e che la spingeva a volerlo conoscere più a fondo, in ogni piccolo dettaglio, osservare ogni suo gesto e vedere e prendere nota delle sue piccole manie.
    Era tardi, lo sapeva.
    Dentro quel locale il mondo si era come fermato eppure fuori le ore erano andate avanti.
    A breve suo padre o suo fratello sarebbero arrivati a prenderla per smaterializzarsi congiuntamente a Diagon Alley visto che lei, da sola, non poteva ancora farlo. Però voleva avere la certezza che si sarebbero rivisti.
    Lo ascoltò parlare e quando disse che la sua ex fidanzata era l'insegnante di volo non riuscì ad esclamare: -La professoressa Italie???- cercando di immaginarseli insieme.
    A lei quella donna incuteva un po' di timore...era una donna semplicemente stupenda fisicamente, aveva un viso delicato che poteva appartenere alla ragazza più dolce del pianeta eppure c'era una strana luce nei suoi occhi, quando li incrociavi, che ti faceva venire la sensazione di poter venire incenerito da un momento all'altro.
    Una frase che disse lui la fece poi arrossire tremendamente: -Non posso credere di essere tornato per lei, quando potevo tornare per una come te...-
    -Per una come me?...ma...ma la professoressa Italie è una così gran bella donna in confronto a me...anche se ammetto che mi fa un po' paura...- assumendo poi con la bocca una smorfia come per dire "brrr che paura".
    -Tu invece? vivi con tuo fratello?- chiese poi lui e Jessie si ritrovò a dire: -Diciamo con mamma e papà e con lui solo ogni tanto quando torna per la mancanza di affetto familiare ^_^ Io a volte lo prendo in giro dicendo o che è un mammone o che sente troppo la mia mancanza per starmi lontano troppo a lungo.- sorrindendo allegra pensando alla voglia matta di suo fratello di strangolarla quando lei gli mandava frecciatine sui suoi sentimenti affettivi anche se nessuno avrebbe potuto negare che tra lei e suoi fratello c'era un fortissimo legame affettivo.
    -E comunque si ci rivedremo presto, quando vorrai...-
    -Perchè non mi mandi un gufo per dirmi quando sei libero e posso venire a trovarti? sia...mi piacerebbe tantissimo vedere dove abiti...o dove lavori...anche perchè ora è meglio che vada...ti avevo detto che avevo il corpifuoco vero? la prossima volta mi organizzo in modo da poter passare con te quando più tempo possibile!!!- e dopo aver detto quelle parole si alzò in piedi per poi chinarsi con il suo viso verso quello di Nick.
    Un ultimo bacio di saluto per quella giornata dolce e delicato. Due sole dolci labbra a sfiorare le sue calde e morbide, passione mascherata dalla dolcezza di una ragazzina che stava diventando donna giorno dopo giorno.
    -Aspetto il tuo gufo!!- disse poi staccandosi e facendogli ancora ciao per salutarlo con la mano mentre andava verso la porta.
    Si giò poi ancora verso di lui mandandogli un bacio con la mano per poi uscire dal locale.
    Uscì dal locare di corsa, con un sorriso enorme sulle labbra e si diresse allangolo della via principale vicino a mielandia dove qualcuno sarebbe arrivata a prenderla.
    Nel tragitto tirò fuori dalla tasca dei jeans un pacchetto di sigarette sfilandone una. Doveva rilassarsi per alcuni istanti dopo tutte le emozioni che aveva provato con quell'incontro bizzarro incominciato ai tre manici ci scopa.
    Nick era molto più grande di lei, ma lei era stata così bene quel giorno in sua compagnia che sperava vivamente di ricevare un suo gufo.
    Si appoggiò al muro accando alla vetrina di mielandia inspirando l'aroma di tabacco da quel piccolo bastoncino. Mancavano solo pochi tiri quando un sonoro crack si udì nell'aria facendola sobbalzare e facendole finire a terra il mozzicone di sigaretta.
    -Fortuna che sono io!! lo sai che mamma e papà non vogliono che fumi!!- la ammonì subito una voce maschile prima ancora di sguadrarla mentre lei, con un piede, spense la cicca a terra.
    -ma cos'hai?- disse poi lui guardandola in faccia e vedendola con due occhi lucenti mentre lei puntava per l'ultima volta di quella giornata lo sguardo verso Madama Piediburro. -Che hai fatto oggi??- chiese lui guardando nella sua stessa direzione.
    Jessie si voltò a quel punto verso suo fratello -Ho conosciuto un tipo!!!-
    -Cosa?-
    -Non è tardi? andiamo!!-
    -Dimmi di sto tipo!!-
    -A casa-
    -No, adesso!!-
    -ti ho detto che te lo dico a casa...-
    -Ed io ti conosco e so che a casa troverai una scusa. Dov'è? Dove abita? Come si chiama? Quanti anni ha?-
    -Hei...cos'è...l'interrogatorio?...a casa prometto che ti dico tutto!! PROMESSO!!! non è il caso che fai quella faccia...- e continuando a battibeccare lei si aggrappò al braccio di suo fratello e dopo un crack al posto dei due Whitefield era rimasto solamente l'eco delle loro voci accompagnato dalla scia dei loro profumi


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    mi è sembrato più logico ripondere qui ed uscire dal locole così, in un certo senso, la ruolata e conclusa e l'incontro successivo sarà, effettivamente, successivo.
    Attendo il tuo gufo per ora, dove, come e quando ^_^
     
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