I need your lovin

ALIDA AMARYSSO LENNOX . EX SERPEVERDE . 27 ANNI . NEUTRALE

A destinazione Ali lasciò la mano di Matrim e diede dei rintocchi particolari sulla porta con la nocca dell'indice della mano destra, la porta si aprì e lei entrò per prima, poi fececenno a Cauthon di seguirla. L'appartamento era molto carino, piccolo, ma carino, appena passata la porta d'entrata ci si ritrovava in una piccola entrata, dove c'era un attaccapanni, qualche passo e sulla destra v'era il salotto, il camino, al centro della stanza, si era acceso con l'entrata di Ali in casa, a destra c'era un morbido e confortevole divano in pelle nera a quattro posti, davanti un altro divano a quattro posti e in mezzo, a dividere un tavolinetto di cristallo nero; tutto intorno, c'erano libri e libri e piante e libri e tre finestre medio grandi coperte da sottili strati di stoffa bluette.

Sulla sinistra del corridoietto d'entrata invece c'era la cucina, composta da una stufa in ceramica vecchio stile, abbastanza larga, su cui era posato un bollitore dell'acqua, davanti c'era un tavolo rotondo in legno di ciliegio, davanti ad esso c'era una vetrina in legno di ciliegio e accanto una credenza, con due enormi finestre coperte da sottili e coprenti tende color bordeaux.

Uscendo dalla cuina si girava a destra e si andava verso il grande bagno della casa, c'era una vasca piantata al suolo azzurra, mobili color dell'acqua e una grande finestra da cui entrava un bel po' di luce, coperte da tende bianche.

Infine c'era la sua stanza, una grande finestra davanti alla porta in legno massiccio e sulla destra il letto a due piazze, coperto da un copriletto rossastro, davanti un grosso Armadio in ciliegio e a terra dei tappeti persiani di vari colori.

Erano nel corridoietto quando Ali chiese a Matrim
Direi che è un bel posto dove passare la notte no?
Lo guardò negli occhi e non potè resistere all'impulso di baciarlo ancora, ancora e ancora. Si mise spalle al muro trascinandolo a sè, baciandolo, mischiando il suo sapore con quello di lui, di nuovo, il corpo era pervaso da milioni di brividi che la facevano tremare mentre passava una mano tra i capelli di lui con dolcezza. Si sentiva una folle, eppure si sentiva viva, una folle viva ecco la combinazione delle cose che era. Sapeva che quanto stava facendo era rischioso, si stava giocando con il fuoco probabilmente, ma anche se si fosse incendiata non avrebbe certo urlato dal dolore delle bruciature. Si scansò da Matrim solo quando sentì che l'aria stava per finire, poggiò la testa sul muro, inclinandola leggermente all'indietro e sussurrò
Scusami, io...io non volevo prenderti così alla sprovvista...
Iniziò, le labbra rosse sapevano ancora di lui, le sfiorò con la lingua con un gesto istintivo, poi lo guardò ancora mentre le mani erano scese alle spalle di lui.
solo che...ogni volta che ti guardo io...io impoazzisco, io non mi rendo conto di cosa faccio, nè perché...io...
Non finì la frase, non voleva finirla, anche perché non sapeva come a dire il vero. Chiuse gli occhi rimanendo appoggiata ancora al muro, con la testa inclinata leggermetne all'indietro, poi riaprì gli occhi e si disse di non affondare in quelli di lui, non poteva o sarebbe impazzita di nuovo.

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Quando Ali si era fermata e aveva poggiato la testa al muro le labbra del ragazzo iniziarono a sfiorare il suo collo, chiuse gli occhi e respirò profondamente, dio se amava quei baci, poi, Mat iniziò a parlare, tra un bacio e l'altro, menstre sfiorava ogni centimetro di pelle e tessuto addosso alla donna.
Ti prego... Continua pure... E poi... Non sei... L'unica ad impazzire...
Ali strinse Matrim a sè mentre godeva di quei baci lenti, lui le prese di mano la bottiglia di Whiskey scansandosi dal collo della donna che lo guardò quasi persa in una sorta di trance
Giuro resterei qui, contro questo muro, per tutta la vita...
La bottiglia produsse un suono sordo, cadendo a terra, i baci di Matrim erano ancora lenti sul suo collo, poi iniziarono a salire. Ali lo strinse ancor più a sè e poi sussurrò
Tutta la vita è molto tempo Matrim...
Trovò poi le sue labbra, le baciò e sussurrò di nuovo
...ma...anche io ci passerei il resto della mia esistenza così...
Lo baciò con passione, mentre le loro lingue si sfioravano, il cuore di Alida batteva all'impazzata, batteva, batteva e batteva ancora, forte, sempre più forte.

Ali si strinse ancor più a lui, poi si scansò leggermente e lo guardò, riaprendo gli occhi, pensò a quanto fosse bello, a quanto lo desiderasse fin dentro l'anima a quanto volesse che quel contatto durasse per sempre...lo baciò di nuovo chiudendo ancora gli occhi e poi si scansò dalle sue labbra,lo ribaciò mentre erano ancora in piedi, iniziò a slacciargli la camicia dal primo bottone, poi scese dalle sue labbra al suo collo, mentre slacciava ogni singolo bottone dell'indumento che lui indossava, lo spinse leggermente per potersi scansare dal muro e lo trascinò con se, camminando all'indietro, senza smettere di baciarlo, verso il salotto, qui, davanti al divano gli tolse la camicia con un rapido gesto e lo guardò di nuovo negli occhi, poggiando la sua fronte a quella di lui, carezzandogli il collo nudo e il petto, respirando a fatica quasi. Riprese fiato e lo baciò di nuovo dolcemente, togliendosi il cardigan che aveva addosso, non riusciva a dire niente, non riusciva a pensare, non riusciva a fare nulla che non coinvolgesse il ragazzo, si impose però di parlare e sussurrò, staccandosi appena dalle labbra di lui
Ti desidero...
Non disse altro, lo baciò di nuovo, scivolando con le mani dal suo petto ai suoi capelli, tirandolo a sè più che poteva, respirando il suo respiro, sentendo il suo sapore, scaldandosi con il calore che il suo corpo emanava misto al proprio.

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Le mani di Matrim percorrevano il corpo di lei e la facevano fremere sotto le carezze, quando lei si avvicinò a lui, lui la strinse assecondandone la vicinanza, in seguito, mentre lei si portava verso il salotto, arrivarono davanti al divano, qui lei gli disse che lo desiderava e lui, rispose con voce piena di desiderio
Mi dici perché siamo ancora qui in piedi a parlare?
Ali lo baciò di nuovo mentre lui le slacciava il corpetto con una mano, rabbioso, bruciante di desiderio, Ali lo aiutò a liberarsene, ma mentre ci provava lui le baciò il collo, arrivando fino all'addome e tornando su, lei inclinò la testa all'indietro, gemendo.

Quando tornò su, baciandola ancore Ali sentì le mani di lui sul suo bacino, la tirò a sè, potè sentire il piacere che cresceva in lui, gettò a terra il suo corpetto e si tolse il reggiseno, con foga, rabbia, desiderio, voleva Matrim, lo voleva adesso. Lui si stese sul divano tirandola su di se, Ali gli era sopra, sorrise staccandosi dai suoi baci e andò, con le mani, verso la fibbia della cintura di lui, il piacere cresceva e lei lo sentiva chiaramente adesso, slacciò la cintura di Matrim e poi aprì la zip dei pantaloni, si buttò di nuovo sulle sue labbra, baciandolo con passione e voglia estrema, con le mani lo aiutava ad abbassarsi il pezzo di stoffa inutile, fatto ciò con rapidi movimenti di piedi si tolse le ballerine e poi, prendendo le mani di lui, si tolse anche i propri jeans, ora era sopra di lui, solo con gli slip addosso, così come lui era sotto di lei solo con i boxer.

Si scansò leggermente e gli morse appena il labbro dicendogli
spiegami perché mi fai impazzire tu...
Lo baciò di nuovo, scendendo dalle sue labbra verso il collo e poi verso il petto, portando le braccia di lui sopra la sua testa, poi tonò a baciarlo sull'addome, in seguito arrivò all'elastico dei boxer, guardò Matrim con sguardo malizioso e di sfida iniziò a sfilargli i boxer, sorrise e poi iniziò a baciare l'intimità del ragazzo e ad accarezzarla con le mani, con lentezza, armonizzando, di tanto in tanto, il "bacio" con la lingua, sentiva il corpo del ragazzo reagire a tali attenzioni e non se ne vergognava, affatto, dopotutto era una cosa naturale e non c'era nulla di sbagliato.

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Mentre Ali continuava il suo andare Matrim l'assecondava, carezzandole i capelli e spingendola a osare sempre più, facendole assaporare in pieno il suo membro.
Se continui in questo modo farai impazzire me e non ti assicuro nulla sulle mie azioni.
Detto ciò Matrim si era messo semi seduto, osservandola, cercando nuovamente di far assorbire tutto il suo piacere alle labbra della donna, il suo membro arrivava infondo alla sua gola, dopo diversi movimenti, Ali prese aria e poi sentì nuovamente la mano del suo compagno tra i capelli continuò il suo movimento sull'asta dl ragazzo e, una volta assecondato il suo volere, accarezzò il membro di lui con le mani, quasi prendendosi cura di un gioiello inestimabile.

Chi ti dice che io non voglia farti uscire di testa Cauthon?
Ali pronunciò quella domanda con aria di sfida, guardando il ragazzo, salì baciando l'inguine del ragazzo, l'addome, il petto, il collo, la mascella e di nuovo il collo, sentiva il sesso del ragazzo sotto di se, lo avrebbe voluto in quel momento, ma nel sesso, l'attesa era un punto a favore se era ben dosata. La donna si sedette sul bacino dell'uomo e iniziò a muoversi su di esso avanti e indietro, quasi a imitare l'atto della penetrazione che ancora non era avvenuto. Gemette silenziosamente per provocazione, prendendo le mani di lui e portandosele sul fondochiena, poi gli sussurrò all'orecchio
Sono tua...prendimi....
Morse il lobo dell'orechio dell'uomo con delicatezza ed eccitazione, poi vi passò la lingua sopra e lo baciò, in seguito scese nuovamente sul collo del ragazzo e lo morse leggermente, passandoci la lingua in seguito. Era all'apice dell'eccitazione, non ragionava quasi più, voleva Matrim a tutti i costi, lo desiderava con ogni fibra del suo essere.

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Ali stava riuscendo nella sua "missione" di provocare l'uomo strusciandoglisi sopra, lui si era drizzato con la schiena mentre la teneva ancora attaccata a se, con calma la mise stesa sul divano, poi, respirando frettolosamente, così come lei stessa stava facendo per l'eccitazione, le sussurrò
Vediamo se questo ti farà impazzire..
Ali sorrise maliziosa e in seguito lui la baciò, prima sulle labbra, poi sul collo, poi scese ancora, al petto, ddicò parecchie attenzioni ai seni della ragazza Matrim, li assaporava entrambi nella loro pienezza, li accarezzava, li stringeva, scatenando così gemiti di piacere della donna che riceveva tali attenzioni. Ali sospirava sotto di lui e inarcava leggermente la schiena a ogni tocco di Matrim, sfiorandogli lentamente i capelli, come lui aveva fatto con lei.

Scese ancora, stomaco, addome e infine inguine, baciò l'intimità femminile di lei dall'esterno dei suoi slip provocandole un gemito più forte degli altri, strinse piano i capelli del ragazzo che scese ancora, scansando gli slip e iniziando una danza con il sesso della donna che iniziò a respirare e gemere di piacere, quando sentì il contatto della lingua e delle dita di lui con la sua intimità, inarcò la schiena inclinando la testa all'indietro, aggrappandosi con entrambe le mani al cuscino del divano che si trovava sotto la sua testa.
Mat...Dio Mat ci sei riuscito...
Sussurrò tra i gemiti e i respiri violenti che le scariche di adrenalina le provocavano., si sentiva bene eppure si sentiva male, si sentiva completamente elettrica, un cavo fatto di rame che conduce elettricità, ecco.

Il respiro era corto, Mat era riuscito ad accendere un interrutore che nessuno aveva mai acceso, Ali sorrise tra i gemiti e le piccole grida che uscivano senza controllo dalle sue labbra, lasciò fare Matrim per un po', poi alzò il sedere e fece scivolare giù gli slip che aveva, guardò l'uomo negli occhi e gli fece cenno di avvicinarsi ancora, quando fu abbastanza vicino, gli mise le braccia al collo, lo baciò sulle labbra e con lentezza lo fece scivolare in mezzo alle sue gambe, dalla bocca passò al collo di Cauthon e poi tornò alle labbra, socchiuse gli occhi, aprendoli e perdendosi ancora in quelli dell'amante, lo guardò per un breve ma intenso momento, poi scivolò con le mani dal collo, alle spalle, agli addominali al bacino dell'uomo e da li ai suoi fianchi. Il suo cuore si fermò un istante, poi riprese, lei baciò di nuovo le labbra di Mat e attese l'incontro tra i loro sessi, voleva sentirsi completa, un tutt'uno con Cauthon, voleva sentire ciò che lui sentiva, urlare come lui urlava e godere come lui godeva, voleva che la loro unione fosse vera e non mancasse nulla. Poiché quell'incontro era qualcosa di perfetto, almeno ai suoi occhi, magari non sarebbe stato per sempre, ma era abbastanza per lei, anche se sperava con tutta se stessa che quella notte non finisse, che avesse altre notti, che Matrim avesse continuato a guardarla.

Scosse la testa e ridestandosi da quei pensieri e lo baciò ancora, invitandolo, muovendo il proprio bacino contro quelllo di lui, a penetrarla.

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Mentre Ali muoveva il suo bacino, Matrim le sussurrò dolcemente
Spero di non farti provare troppo dolore...
Ali sorrise appena e lo baciò di nuovo, mentre Matrim iniziava la penetrazione, in quel momento sentì un brivido percorrerle la schiena, strinse le mani sulle spalle dell'uomo, lasciando uscire un gridolino di piacere, mentre lui si aggrappava al divano con una mano e con l'altra le accarezzava dolcemente il seno, la soddisfazione, mista all'eccitaizone, mista ancora alla voglia di lui, al desiderio di essere sua era qualcosa di indescrivibile. Insomma, la donna si sentiva libera, libera di provare piacere per quell'atto, libera di godere delle attenzioni del suo amante, libera dalle morse del passato.

Il suo respiro era veloce e si infrangeva sul collo di Matrim come le onde si infrangono su di uno scoglio, si sentiva dannatamente bene, si sentiva maledetta dal benestare. I primi movimenti del ragazzo erano stati dolci, ritmici, ora voleva di più, si Ali voleva di più, si strinse al bacino del ragazzo ancorandosi con le sue gambe su di esso, lo spronò ad andare più veloce, ad essere più violento, deciso, a darle ancora più piacere.

Dalle sue labbra uscivano gemiti di piacere, gridolini di soddisfazione, mentre lasciava il cuscino del divano per aggrapparsi ancora all'amante. Ringraziò le scale della scuola per averlo portato da lei, ringraziò il suo svenimento improvviso per averle fatto vedere un nuovo uomo e ringraziò quel maledetto wisky comprato e non bevuto per quanto stava a ccadendo. Un sorriso si disegnò sulle sue labbra mentre Matrim aumentava l'andatura e lei si lasciava a ndare inarcando la schiena e sussurrando
Matrim...si...si...
La sua voce era rotta dai sospiri lenti e veloci che uscivano dalle sue labbra, misti a gemiti sussurrati.

Quando Matrim estrasse del tutto il suo membro da lei lo guardò negli occhi, come a chiedersi perché, ma poi sentì nuovamente la verga dell'uomo peneterarla ancora e la si lasciava andare ai peggiori istinti, alla lussuria estrema. graffiando con i polpastrelli la schiena del compagno. Dio se le piaceva quel momento. Erano ancora ben lontani dalla meta, eppure era certa ci sarebbero arrivati insieme, il più tardi possibile, mentre sentiva lui aumentare la forza penetrandola ancora e ancora, Ali iniziò ad assecondare i movimenti del bacino di lui contrapponendoli, mentre lui spingeva verso l'alto, lei si spingeva verso il basso, così che il piacere fosse più intenso per entrambi.

I sussulti di Matrim le facevano capire che erano in sintonia perfetta, gli occhi chiusi e la mente persa nella lussuria più totale.
Non smettere, non smettere
Sussurrava di tanto in tanto Ali presa dalle scosse d'eccitazione che la percorrevano e la costringevano a inarcarsi per poterle sopportare.

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Le voci dei due erano roche, profonde, quasi dei ruggiti, Mat aveva risposto alla richiesta fatta dalla sua donna quasi ruggendo un
E chi c'è la fa a smettere...
Ali lo aveva baciato ancora e ancora, mentre lui continuava con le sue spinte forti, prorompenti, dentro di lei, muovendo quasi convulsamente il bacino, avevano in mente lo stesso pensiero, si muovevano in sincrono, facevano le stesse cose, era perfetto.

Matrim strinse ancora di più Ali a sè, si tirò su e con un assestato colpo di bacino si ritrovò in piedi, Ali gemeva nel suo abbraccio mentre lo baciava per fermare in qualche modo le grida di piacere puro che fuoriuscivano dalle sue labbra, Cauthon fece un breve movimento e si mise seduto, facedno star sopra di se Ali, ed eccola la la valkyria, lui inclinò indietro la testa, poggiandosi al divano e Ali ne approfittò baciandogli il collo e mordendolo appena, provocandogli dei gridolini di piacere, con il bacino spingeva verso il basso e gemeva ancora sotto le attenzioni di Matrim.

Inclinò la testa all'indietro un istante mordendosi le labbra mentre sentiva le mani di lui accarezzarle i glutei e stuzzicarla, sorrise e lo guardò con uno sguardo nuovo, negli occhi acqua marina della donna si potevano intravedere le fiamme rosse della lussuria stessa. Baciò nuovamente Matrim continuando il suo andare su di lui, poi iniziò a dare dei colpi circolari di bacino su quello del ragazzo, facendo si che il piacere fosse estremo ancor più di poco prima. Si mise retta sulla schiena e sull'asta del ragazzo godendo delle sue carezze mentre le sue mani stringevano le spalle di lui, poi lo guardò ancora una volta con sguardo lussurioso come quello di prima, sorrise e si spostò leggermente in avanti, baciandolo ancora e ancora, lo voleva, voleva la stessa cosa che voleva lui.