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@ufficio del preside | H. Ilary Italie.

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  1. Eris;
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    ERIS KATHERINE HOWE - 25 - SLYTHERIN


    "La vita va avanti, a meno che non la fermi."
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    L’ufficio della preside era cambiato dai tempi dei buoni presidi. I ritratti parlanti dei predecessori di Eris Katherine Howe erano quasi tutti stati staccati e sostituiti con immagini di Mangiamorte affermati.
    Quello era il suo terzo anno in carica. Era salita su quella sedia d’ebano di fronte all’ampia scrivania dal piano di vetro per la prima volta a ventidue anni, diventando la persona con più potere nel mondo magico.
    Da subito aveva apportato modifiche essenziali che il Preside precedentemente non aveva preso in considerazione, come quella di staccare i dipinti che ricordavano il vecchio regime. L’incantesimo era stato gettato su tutti, ma era meglio non fornire spunti per cercare di ricordare.
    Con un incantesimo le pareti si erano scurite notevolmente e i libri riguardanti le arti oscure, le torture e le maledizioni avevano preso il posto di strani oggetti di divinazione, materia da lei tanto disprezzata.

    Adesso la donna era seduta davanti a un sacco di carte in un ufficio che la rispecchiava e che rispecchiava l’oscurità che dominava quel mondo. Aveva chiamato una docente e la stava aspettando nel suo ufficio. Solitamente non era una buona cosa per l’insegnante in questione, ma stavolta era una visita quasi amichevole. Aveva ritrovato nell’elenco che stava sfogliando un nome conosciuto: Italie Ilary. Erano state a scuola insieme, nello stesso corso, e anche se Eris non aveva mai legato con nessuno in particolare, poteva dire di averla avuta quasi in simpatia.

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  2. H. Ilary Italie
         
     
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    u84Bq
    Ilary Italie
    Professoressa di Volo • 25
    «Di tutti I veleni, l’anima è il più forte…»


    Tic-tic-tic-tic…
    I tacchi fecero quel ticchettio per tutto il tragitto, dalla Sala Grande all’ufficio. Alcuni dei ragazzi, guardando la ragazza – la loro professoressa di Volo, per la precisione – si allontanarono dai suoi passi.
    Mamma mia ragazzi, sono famosa anche qui?
    Sapeva che alcuni genitori avevano detto ai loro figli di stare lontano dai mangiamorte. Soprattutto se erano professori. Ed era una cosa naturale. Lei era una mangiamorte spietata. Le comparve un ghigno in volto.
    Tic-tic-tic-tic-tic.
    Si fermò davanti all’ufficio di una delle più illustri e temute mangiamorte del mondo magico.
    Eris Katherine Howe.
    Preside di Hogwarts.
    25 anni.
    E già la giovane età indicava la forza del suo controllo. Da giovane diventò professoressa e poco più tardi, Preside.
    Una donna forte e di ghiaccio, una compagna di scuola.
    Sorrise nel vedere la statua della fenice davanti a lei. Disse la parola d’ordine ed essa si mosse circolarmente. Lei salì sulla scala che comparve.
    Si ricordò di una sera in particolare, nel dormitorio femminile delle Serpi, quando Eris espresse fermamente la volontà di essere mangiamorte e di dominare tutto, anche la scuola.
    E così era stato. Negli occhi, a quell’annuncio, bruciava la fiamma del potere che voleva.
    L’aveva convocata con una lettera, la preside. E Ilary era accorsa quasi subito.
    La scala si fermò. Finalmente. Bussò alla porta di legno, in attesa della vista della vecchia compagna di scuola. Non troppo vecchia.
    Nonostante non avesse legato così tanto con lei, le piaceva quell’aura di potere che emanava. No, non le piaceva il potere, ma come lo esercitava, ed era felice per lei, in un certo senso. E anche orgogliosa,a nche se non aveva fatto nulla. Semplicemente, erano state compagne di scuola, avevano parlato insieme, avevano dormito nella stessa stanza per tutto l'anno, e così via.
    E ora si sarebbe trovata di lì a poco davanti a una delle persone più temute al mondo magico.
    Ma sapeva che quella convocazione era di gentilezza.
    Per non dire di amicizia.


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  3. Eris;
         
     
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    CITAZIONE (Eris; @ 2/5/2013, 17:42) 

    ERIS KATHERINE HOWE - 25 - SLYTHERIN


    "La vita va avanti, a meno che non la fermi."
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    Toc, toc.
    Il rumore delle nocche di una mano contro la solida porta di legno si sentirono nettamente nella stanza quasi vuota. Eris alzò lo sguardo da tutte quelle carte che affollavano la sua scrivania e con voce ferma e decisa disse: *Avanti*, mentre con un gesto della bacchetta fece aprire un varco tra gli incantesimi di protezione che avvolgevano lo studio.
    La persona più potente de mondo doveva in qualche modo tutelarsi.
    Probabilmente avrebbe fatto qualche Hocrux dopo aver passato la trentina, non si fidava all'idea di lasciare quel mondo in mano a persone che non erano lei.
    Forse un pochino di fiducia verso il prossimo non farebbe male..
    Non avrebbe mai avuto completa fiducia in una persona, lei lo sapeva. E sapeva com’erano le persone: o troppo fragili o troppo dure. In entrambi i casi si spezzano, prima o poi.

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  4. H. Ilary Italie
         
     
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    u84Bq
    Ilary Italie
    Professoressa di Volo • 25
    «Di tutti I veleni, l’anima è il più forte…»


    *Avanti*
    Forte, decisa… Potente. Sì, era la voce della sua ex compagna di scuola.
    Con un piccolo spintone alla maniglia, aprì la porta, mentre il suo udito fine sentì una specie di ronzio… Incantesimi? No, non ve n’erano in arrivo, forse la Preside aveva fatto cessare un incantesimo di difesa…
    Naturale: prudente, difensiva, pericolosa, potente… E altre qualità. Si auto tutelava, e maggior ragione. Chissà quante persone volevano vedere la sua testa su un palo…
    Ila, fortunatamente, non era fra quelle persone. Fortunatamente per lei e per la Preside. La Preside si risparmiava la vita, Ilary pure. Perché la Preside avrebbe capito subito, non era scema.
    Entrò con passo deciso nell’ufficio, chiudendo la porta dietro di sé.
    Guardò la donna potente che aveva davanti, poi guardò com’era cambiato l’ufficio. Tutti i ritratti erano spariti… Una rivoluzione, era una rivoluzione quello che voleva la Preside. Una rivoluzione di Hogwarts.
    Una rivoluzione del mondo magico.
    Le comparve un ghigno di soddisfazione. Fece un passo avanti, per permettere alla barriera di difesa – perché sapeva che c’erano – di richiudersi.
    «Benissimo, rieccoci qui» sentenziò, posando una mano sullo schienale della sedia davanti la cattedra della donna più potente del mondo magico.
    Rieccoci qui nella stessa stanza… Dopo tanto tempo.
    Ed erano il contrario di quello che erano una volta. Ora potevano fare tutto quello che volevano. Beh, sì, lei di più. Ma erano cambiate. E molto.


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    OFF:// ti ricordo che in questo mondo TUTTI sono mangiamorte, quindi i ragazzini 99% ti guardano con ammirazione perché conoscono solo questa realtà oscura. Fai più attenzione in seguito.

    ERIS KATHERINE HOWE - 25 - SLYTHERIN


    "La vita va avanti, a meno che non la fermi."
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    Non è mai stata una persona amorevole, Eris. Quando la porta si aprì senza fretta e la donna che era stata sua compagna ai tempi della scuola, non la accolse il sorriso caloroso che ogni persona farebbe, ma un ghigno di soddisfazione. In quella cosa tutti facevano quello che LEI voleva e ciò la compiaceva.
    «Benissimo, rieccoci qui»
    Allontanando un attimo la sedia dalla scrivania vitrea, si alzò in piedi stirando con le mani la giacca color bordeaux a coda che, arrivando a metà coscia, sovrastava dei leggins di pelle neri. La guardò negli occhi chiari.
    *Quando ho letto il tuo nome per la candidatura a insegnante ho firmato senza esitazione, Ilary.* le disse mantenendo la sua espressione e alzando leggermente il mento.
    Se fosse stata un'animale probabilmente sarebbe stata un leopardo, elegante, superbo, meraviglioso, ma letale.

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    u84Bq
    Ilary Italie
    Professoressa di Volo • 25
    «Di tutti I veleni, l’anima è il più forte…»


    *Avanti*
    Poi la preside si decise ad alazrsi, sistemandosi la sua giacca.
    *Quando ho letto il tuo nome per la candidatura a insegnante ho firmato senza esitazione, Ilary.*
    Ilary annuì, quasi disinteressata. Le aveva fatto piacere prendere quel posto. Era da un po’ che aveva chiarito le sue idee, pur non prendendo una vera e propria decisione, sul fatto di “da che parte stai?”. Aveva deciso che non si doveva fare prendere dai problemi di famiglia, cose inutili e futili.
    Che doveva interessare a suo fratello, il fatto che Ila fosse una mangiamorte. Era quello che faceva Sebastian. Era la cosa giusta… credeva.
    Fece vagare il suo sguardo nella stanza. Di sicuro la preside aveva firmato la sua assunzione poiché era una mangiamorte, poteva istruire bene quelli futuri. Non perché erano compagne di scuola. Non bisognava prenderla come una sentimentale.
    Vide altri volti appesi, al posto di quei noiosi e blateranti presidi. Mangiamorte.
    «Finalmente una preside con la testa a posto…» sussurrò, in modo quasi impercettibile.
    Osservò la preside, fissandoli negli occhi di ghiaccio, riuscendo a sostenere lo sguardo e aspettando una qualsiasi sua richiesta, sicuramente l’aveva convocata per qualcosa… di serio? Boh, era imprevedibile.



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    "La vita va avanti, a meno che non la fermi."
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    Superbia.
    Il volto alto, il collo allungato, la schiena dritta, tutto ciò era simbolo di superbia, ed Eris lo era, era superba.

    Di tal superbia qui si paga il fio;
    e ancor non sarei qui, se non fosse
    che, possendo peccar, mi volsi a Dio.


    Questo scriveva uno scrittore Babbano su chi peccava di superbia. Affermava che sarebbe finito in Purgatorio, obbligato a portare un masso sulla schiena e guardando scene di peccatori puniti.
    Eris non lo pensava allo stesso modo.
    Lei aspirava all'inferno.

    Ilary borbottò qualcosa, e anche se la Preside non tollerava i borbottii, la lasciò fare.
    *Hai già conosciuto i tuoi colleghi? Cosa ne pensi?* le chiese con un lieve sorriso sulle labbra.

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    u84Bq
    Ilary Italie
    Professoressa di Volo • 25
    «Di tutti I veleni, l’anima è il più forte…»

    “Hai già conosciuto i tuoi colleghi? Cosa ne pensi?”
    Ilary si aspettava quella domanda e sorrise lievemente con un non-sorriso. Avete capito, normale routine.
    «Beh, sì… Alcuni non è che li abbia incontrati, però li conosco…». Si era informata, non si faceva cogliere impreparata. «E… beh, mi sembrano tutti preparati, sì, ma in alcuni c’è qualcosa che non va… Ad esempio, una collega ha direttamente insultato il governo, dicendo esplicitamente di combattere per qualcos’altro, per i suoi ideali…» la guardò. Una nemica, la Davis. Perché era di lei che parlava.
    Io, come dici te, preferisco essere non salva, ma pensare con la mia testa e seguire quelli che sono i miei ideali, anche se questo comporta l'essere in lotta continua. E sai una cosa, non me ne frega niente se morirò, ma almeno lo avrò fatto cercando di creare un mondo migliore…
    Scosse la testa. Povera illusa.
    «Poi… Beh, che innamorati quei due, eh? Firefly e Alexander?». Fece disse apposta a non dire il cognome del fratello. Per ora lo rinnegava. Aveva esplicitamente detto di essere neutrale, e non dalla stessa parte di Ila. «Simpatici e preparati, sì, ma c’è qualcosa che non mi torna in loro, come… come Leroy… Ma posso anche sbagliare, ripeto: non è che li abbia incontrati, ad eccezione del professore di pozioni», aggiunse, sempre riferendosi ad Alex tentando di non pronunciare il cognome.
    Errare è umano, perdonare è divino… Perseverare è diabolico.
    Dice così uno scrittore babbano. Che aveva ragione. Ila non si sarebbe facilmente disillusa anche solo dopo un primo incontro.
    «Invece gli altri, in special modo la Moonstone , li ritengo ottimi… Boh, ho detto quello che penso, ma non sempre ciò che si pensa è esatto. Esistono i traditori» aggiunse con un’alzata di spalle, am con sguardo freddo.
    Traditori che vengono scoperti prima del tempo. Traditori che vengono subito repressi.
    Tornò a fissarla. Aveva detto quel che pensava, chissà cosa le frullava in testa alla sua ex-compagna.
    Forse che Ila dava un giudizio troppo velocemente? Bof, le sue compagne sapevano che se Ila pensava a una cosa.. era sempre esatta.


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  9. Eris;
         
     
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    "La vita va avanti, a meno che non la fermi."
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    «Beh, sì… Alcuni non è che li abbia incontrati, però li conosco…»

    In realtà ad Eris non importava un granchè di quello che la donna che aveva di fronte pensasse di coloro che erano stati assunti affianco a lei, soprattutto perchè per ognuno di loro c'era un motivo per la loro presenza in quella scuola che solo la preside stessa conosceva.

    «E… beh, mi sembrano tutti preparati, sì, ma in alcuni c’è qualcosa che non va… Ad esempio, una collega ha direttamente insultato il governo, dicendo esplicitamente di combattere per qualcos’altro, per i suoi ideali…»

    La donna alzò le sopracciglia come stupita. In realtà quella determinata persona non era stata la prima e non sarebbe stata l'ultima a criticare il regime, ma prima o poi avrebbe subito la giusta punizione, come del resto tutti i traditori prima di lei.

    «Poi… Beh, che innamorati quei due, eh? Firefly e Alexander?
    Simpatici e preparati, sì, ma c’è qualcosa che non mi torna in loro, come… come Leroy… Ma posso anche sbagliare, ripeto: non è che li abbia incontrati, ad eccezione del professore di pozioni»

    *Immagino che tu conosca bene il professor Italie, del resto siete parenti, non è così?* le chiese. Nulla lasciato al caso. Eris conosceva le storie che stavano alle spalle dei suoi docenti. Nulla lasciato al caso.

    «Invece gli altri, in special modo la Moonstone , li ritengo ottimi… Boh, ho detto quello che penso, ma non sempre ciò che si pensa è esatto. Esistono i traditori»

    *Un bel resoconto, non c'è che dire.* affermò con un gelido sorriso sulle labbra rosse come il sangue. *Non trarre troppe conclusioni affrettate nella tua testa, Ilary. Possono fuorviarti, e possono fuorviare i tuoi interlocutori.*
    Avvertimento? Minaccia velta? Semplice consiglio? A lei l'interpretazione.

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  10. H. Ilary Italie
         
     
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    Ilary Italie
    Professoressa di Volo • 25
    «La vita, per essere sinonimo di perfezione, oltre a altre cose importanti come ridere e piangere, deve avere un ciclo finito. Deve finire. E può finire solo con una cosa: la morte. Quindi sfruttala, la tua vita, vivi: sorridi, ama, piangi, ridi… Sii la vita.»


    “Immagino che tu conosca bene il professor Italie, del resto siete parenti, non è così?”, chiese Eris.
    Ila sorrise disgustata, mentre da sé pensava che diavolo volesse quella.
    «Purtroppo sì» disse, con una nota di disappunto.
    Una nota di disappunto molto veritiera, del resto. Ma il suo cervello era in allerta, molto in allerta. Conosceva bene -abbastanza- la Howe per capire che era una vipera: ti ipnotizzava, e poi sparava il tranello e tu rimanevi invischiato dalle tue stesse parole.
    “Un bel resoconto, non c'è che dire”.
    Certamente, e io sono una mucca, pensò sarcasticamente Ila.
    “Non trarre troppe conclusioni affrettate nella tua testa, Ilary. Possono fuorviarti, e possono fuorviare i tuoi interlocutori”, cioè lei, Eris.
    Ila fece una leggera alzatina di spalle.
    Aveva lasciato le sue frasi a sua interpretazione, quindi non si lamentava...
    Stette zitta fissandola tranquillamente. Che altro voleva?
    Ilary poteva stare quanto voleva la Howe, ma certo non fino all'ora di pranzo, per carità. Aveva una fame da morire. Guardò il suo orologio da polso. L'una meno un quarto.
    Con una leggera alzatina di spalle tornò a fissare la preside con un gentile sorriso-non sorriso chiedendole «Altro?».


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  11. Eris;
         
     
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    ERIS KATHERINE HOWE - 25 - SLYTHERIN


    "La vita va avanti, a meno che non la fermi."
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    Ilary sembrava parecchio sotto stress: in un momento il suo umore cambiava, prima somigliava alla preside e sembrava che ci fosse affinità tra le due donne, poi tutt'a un tratto la guardava in cagnesco, come se non capisse che cosa voleva.
    *Sai, cara, ti leggo negli occhi un senso di smarrimento.* le disse tornando vicino alla sedia e sedendosi con delicatezza *Non tutte le persone parlano con dei secondi fini.*

    <<altro?>>
    *No, puoi andare. Spero che potrai trovarti bene qui.* le disse con un ultimo sorriso per poi tornare ai suoi fogli, e alle sue scartoffie.

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  12. H. Ilary Italie
         
     
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    Ilary Italie
    Professoressa di Volo • 25
    «Di tutti i veleni, l'anima è il più forte»


    “Sai, cara, ti leggo negli occhi un senso di smarrimento”
    Ilary guardò la preside avviarsi verso la scrivania. “Non tutte le persone parlano con dei secondi fini”.
    Ilary le sorrise, tranquilla. «No, non di smarrimento... Credo tu sappia dei miei pensieri verso mio... Fratello, no? Trovo sia una cosa riprovevole non appoggiare il regime della propria nazione». Come al solito, la parola ‘fratello’ era stata pronunciata con un senso di disprezzo.
    Alex aveva dimostrato già sin dalla fine dell'anno scolastico la sua neutralità. Non voleva né appoggiare il regime, né aiutarlo. Non sapeva se Eris criticava altamente quelle persone, ma Ilary, sì, le criticava.
    Erano quelle persone che si nascondevano come degli struzzi sottoterra per non prendere parte alla battaglia. E morivano, in un modo o nell'altro, nell'anima e nel corpo: nessuno si sarebbe mai più ricordato di loro. Sarebbero andati in Inferno.
    I cerchi più profondi dell'Inferno sono riservati a coloro che in tempi di grande crisi morale si mantengono neutrali.

    Poi, dopo aver chiesto se ci fosse altro da dire, Eris rispose “No, puoi andare. Spero che potrai trovarti bene qui”.
    Ila le sorrise gentilmente. «Sicura? Pensavo che volessi parlare di Alexander... Ma se così non fosse, beh, la Sala Grande ci aspetta».
    Sarebbe stata sicuramente una discussione difficile, ma Ila sorrideva, tranquilla. Alla fine non sapeva se conosceva bene Alex. Da quando se n'era andato, l'aveva rinnegata come sorella. All'inizio Ila era affogata nella disperazione, aveva perso tutti gli appigli. E aveva imparato ad appigliarsi a se stessa, rinnegando a sua volta Alexander come fratello. La famiglia Italie non poteva permettersi qualcuno che non appoggiasse il governo, anche se quel qualcuno non era neanche contrario. Neutrale, insomma.


    made by mæve.



    OFF:// Scusa tanto il ritardo! Non mi dava la tua risposta, nel Pannello di Controllo t.t


    Edited by H. Ilary Italie - 15/8/2013, 10:33
     
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