they say tomorrow's never promised

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.      
     
    .
    Avatar

    It's fate, not luck.

    Group
    Fato
    Posts
    3,796
    Spolliciometro
    +1,418

    Status
    Anonymous
    they say tomorrow's
    never promised
    CORVINA VAN VEEN - AMARANTH NOTT - MORT RAINEY - TAICHI LIMORE
    MADEIN CHEENA - THURSDAY DE THIRTEENTH - SINEAD MIKAILHOVA - JOHANNES BELBY


    È quasi un sollievo, quel cambio di scenario. Dovrebbe esserlo; ed è forse proprio questo a rendere il vostro viaggio così perturbante.
    Laddove lo Sri Lanka vi ha accolto con strade insidiose e flora incontaminata, c’è una strana… piattezza, nel cuore del Messico. Con i primi raggi del sole a tramontarvi alle spalle avete ancora una piena visuale dell’area che vi circonda: lunghe distese di prati così verdi da non sembrare reali, alberi folti a frusciare pigramente, e i primi cenni di fuochi fatui a tingere di blu le vostre scarpe. Pace.
    Troppa, pace. Camminate in silenzio, forse in attesa di un nemico fantasma che non sembra intenzionato a palesarsi. Ma nulla vi attacca alle spalle; nulla interrompe il suono dei vostri passi e respiri pesanti. Per metri e metri camminate e basta.
    Finalmente la foresta s’infittisce di nuovo. E nella familiarità di quelle piante a frustarvi in faccia trovate, ironico, un breve sollievo; finché non alzate lo sguardo, almeno, e notate la struttura a distanza. Superate massi di roccia, tronchi spaccati, testimonianze di una civiltà passata che sfidano tempo e spazio. Dev’essere stato davvero qualcosa, al pieno del suo splendore. Un luogo di culto così potente che giurate di poter sentire la magia sfrigolare ancora nell’aria, e più vi avvicinate alla piramide azteca, più la sensazione vi avvolge e sovrasta.
    Come in ogni luogo sacro toccato dal pantheon delle religioni arcane, l’energia è una traccia lasciata dal chiericato che abitava tra quelle mura. Una che nel vostro caso allevia il peso delle emozioni, nullificando ansia e paura e rabbia.
    C’è guarigione, sì. C’è protezione.
    Autorità.

    La scalinata che vi porta fino in cima alla struttura è stata stregata per velocizzare e aiutare; non percepite la fatica, nonostante vi alziate sopra gli alberi. E quando finite di radunarvi in quella stanza stretta, capite di non avere altra scelta se non quella di scendere di nuovo.
    Si tratta di un’enorme piattaforma, al centro della quale è posta una lastra in pietra levigata; ci sono dei simboli, scolpiti in bassorilievo, che sul momento non riuscite a decifrare. Solo quando vi avvicinate abbastanza da poterla sfiorare s’illumina di un bagliore violastro, riarrangiandosi in caratteri romani e una lingua a voi comprensibile:

    IN SOFFERENZA, PERFEZIONE
    IN PERFEZIONE, MORTE
    IN MORTE, RINASCITA


    E ancora – le lettere spariscono, si ricompongono:

    UN DONO PER UN DONO

    La pietra si ritira, rivelando una specie di lavabo. Non ci vuole molto a capire cosa dobbiate fare; al centro della piccola depressione c’è un pugnale d’argento. Tutto attorno, macchie scure che riconoscete subito come sangue secco e antico. Non avete scelta; Aidan Gallagher si fa avanti, e si procura un taglio netto al braccio. Basta una sola goccia.
    Di nuovo, siete trascinati da una sensazione esterna al vostro corpo. Vi sentite parte di qualcosa. Apprezzati. Amati, persino.
    Sotto di voi, la pietra trema e si solleva; scendete nell’abisso.
    E a conclusione di attimi interminabili, tutto cessa. Nel buio, fuochi arcani accendono le torce del sotterraneo.

    Due portali.
    Non sapete dove vi guideranno, ma sapete di dover fare la vostra scelta.
    Ascoltate le pulsazioni del cuore, lo scorrere del sangue nelle vene.
    Una parte di voi sa già dove andare; dovete solo capire quale.

    Ah.
    Battete le ciglia, e respingete lo strano senso di déjà-vu.
    Quindi proseguite.
    John, Mary Jane, Liam, Finley, Domenico, Kul, Aidan, Baltasar: voi vi voltate per primi, addentrandovi nel portale alla vostra destra. Da vicino notate che c’è una strana polvere diamantina che si solleva lungo i bordi dell’ovale; entrate uno ad uno, e quando anche l’ultimo della fila sparisce, un vortice risucchia ogni traccia del vostro passaggio.
    Una scena poco rassicurante per voi che ne rimanete testimoni, ma di nuovo, non avete scelta – Corvina, Amaranth, Mort, Taichi, Fake, Thursday, Sinéad, Hans. Guardate a sinistra, verso l’unica porta rimasta, e fate lo stesso.

    Sbucate in una stanza buia. Di per sé, non il migliore dei presagi.
    Avanzate con cautela, i respiri trattenuti; e quando il click delle trappole risuona tra le pareti è già troppo tardi. Non riuscite a capire del tutto di cosa si tratti – polverine scure che s’innalzano tra di voi dalle ventole nascoste sotto i vostri piedi – ma un singolo respiro vi basta a capire che dovete muovervi, e rapidamente.

    THOR: -3ps
    AMARANTH: -5ps
    VEENA: -3ps
    MINI: -8ps
    FAKE: -5ps
    MORT: -7ps
    TY: -8ps
    HANS: -7ps


    Chi più e chi meno prontamente riuscite a nascondere il volto dietro a gomiti e vestiti prima che l’impatto possa essere letale. Il veleno vi stordisce e si posa contro le vostre lingue con la forza di mille lame. Più che uscire dalla porta al lato opposto, la sfondate.

    Ma non c'è tempo di ricollezionarvi.
    Ancora, proseguite.
    Oltre la porta che vi divide da un corridoio, e poi giù – secondi o minuti, non ne siete più certi, a separarvi dalla vostra meta finale.

    Non dovrebbe essere possibile, in una struttura squadrata, ma siete certi di ritrovarvi in uno spazio circolare: la conuctio alchemica, spaccata in due spicchi complementari da una parete che risuona con il vostro stesso codice genetico. Sembra quasi chiamarvi.
    Le forme dei vostri compagni al lato opposto sono sfocate, e non potete sentire le loro voci, ma sono lì. Ancora vivi, ancora fermi.
    Poi l’olezzo vi colpisce tutto insieme; un odore pungente e dolciastro che vi fa indietreggiare, cercare riparo. E prima ancora che possiate rendervene del tutto conto, lo strano ammasso di carne al centro della stanza sussulta – si spiega, la pelle viscida e semitrasparente a pulsare con ogni movimento meccanico. Mugula e si dimena e spalanca quella che dovrebbe essere la bocca nell’imitazione sinistra di un neonato in cerca del latte materno. Nel suo estremo orrore, è la cosa più triste che abbiate mai visto.
    L’esperimento.
    Il mai nato.


    johannes18 pa35 pd26 psARMA: mazza da baseball | empatia
    madein30 pa23 pd57 psARMA: pugnali mezzaluna
    taichi18 pa20 pd49 psARMA: sai | atmocinesi
    mort22 pa20 pd47 psARMA: pistola
    sinead22 pa20 pd37 psARMA: chakram
    corvina28 pa15 pd36 psARMA: balisong | ombrocinesi
    thursday17 pa15 pd30 psARMA: spada
    amaranth19 pa13 pd25 psARMA: pistola | pirocinesi
    golem30 pa50 pd500 ps5 (hans) 25 (fake) 17 (ty) 29 (mort)
    22 (mini) 13 (veena) 13 (thor) 11 (ama)


    TUTTI: la creatura ruggisce, improvvisa e disumana; il suono è talmente potente da generare un'onda d'urto, che - chi con maggiore forza, chi di meno - vi spinge lontano, facendovi volare contro le pareti della stanza.






    ┉┉┉ recap.
    1. avete un massimo di 3 azioni a post, di cui solamente 1 di attacco (le altre due possono essere entrambe di difesa, o azioni curative/altro)
    2. INCANTESIMI - POTERI
    3. Il BONUS DI CLASSE (guerriero, etc) potrete usarlo una sola volta ad ostacolo (link ai bonus di classe) ed è azione bonus rispetto alle tre del punto 1.
    4. tempistiche bonus di genere:
    - INCANTESIMI OSCURI: + PA / - PD -- INCANTESIMI DIFENSIVI: - PA / + PD (da aggiungere secchi all'estrazione, 3 post di recupero)
    matricole e apprendisti: -1 pa / + 1 pd -- +1pd / -1pd
    mago, leader e master: - 1 pa / +2 pd -- +2 pd / -1pa
    - INCANTESIMI DI GUARIGIONE: 1-* PS (da estrarre, 4 post di recupero; post di recupero validi anche per altri bonus di genere degli special come la preveggenza)
    matricole e apprendisti: da 1 a 5 ps
    mago, leader e master: da 1 a 10 ps
    In caso di SPECIAL:
    ATTACCHI/DIFESE AD AREA (ALTRI NON SPECIFICATI): 5 post di recupero
    (n.b.: ricordiamo che le difese / attacchi ad area non possono essere in combo, e non sono azioni bonus, dovranno rientrare nelle tre azioni a pg)

    ➞ combo. gli attacchi/le difese combo fra più personaggi, devono essere postati a massimo due ore di distanza.

    ➞ spoiler. specificate sempre sotto spoiler l'attacco/la difesa + numero munizioni usate.
    - fucili d'assalto: capienza 80 colpi (ogni volta che sparate, dovrete estrarre un 1d10 per vedere quanti proiettili usate); finiti gli 80 colpi, prima di ricaricare con nuove munizioni, dovrete fare un (1) post di riposo in cui ricaricate l'arma. Partite con 80/80
    - semiautomatiche (e arco/balestre): 8 colpi. Conclusi questi, post di riposo in cui non usate l'arma e la ricaricate. Partite con 8/8


    avete tempo fino alle 23:59 del 04/05 per postare.

     
    .
  2.     +4    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Bolla
    Posts
    203
    Spolliciometro
    +446

    Status
    Offline
    si dice che sulle teste dei seguaci di arda vegli la dea da cui prendono il nome. queste abili sentinelle mirano ad indebolire il nemico e darlo in pasto ai loro alleati
    Hans non parlava da ore.
    Che, okay, non una grande novità, direte voi. In effetti. Ma in quel suo nuovo mutismo (non così tanto) selettivo c’era molto di più della solita mancanza di voglia di interagire con le persone, anche per un banale grido di avviso o ringraziamento per una buona copertura difensiva. Nelle labbra serrate e nello sguardo così chiaro da apparire trasparente, nei passi cadenzati e nell’intercedere interrotto solo da un’incespicata e l’altra, nella postura volutamente dritta e rigida, c’era un mondo.
    C’era il bisogno di conservare le poche energie che gli rimanevano solo per non dimostrare qualcosa a tutti quelli che avevano lasciato uno sbuffo di scherno in risposta al suo arruolamento volontario — che potesse farcela, che aveva qualcosa per cui dovercela fare. C’era la volontà di non sentirsi un peso, una zavorra, sulle spalle dei compagni, pur riconoscendo di esserlo: un’altra giornata come quella che ancora non ne voleva sapere di concludersi, e avrebbe avuto modo di concludere l’opera iniziata ad aprile dell’anno precedente. Non voleva. Non aveva mai voluto, era proprio quello il punto. C’era anche la volontà (il bisogno) di arrivare fino alla fine di quell’interminabile scalata verso l’ignoto e poter rilasciare il fiato che aveva iniziato a trattenere il 24 febbraio quando aveva registrato le figure di Mac e Twat stagliarsi nel suo campo visivo, insieme a quelle di tutti gli altri accorsi in loro aiuto.
    Non si stavano mettendo bene le cose — per loro, per lui.
    Era sfiancato da quanto superato (a malapena, e se strizzava gli occhi forte forte poteva quasi dire affatto) quello stesso giorno, e le ferite che si portava addosso (poche che saltassero all’occhio; molte che minacciavano di trascinarlo a terra e non farlo più rialzare) erano più pesanti del macigno che aveva sul cuore; ci mancavano solo le fottute piramidi azteche, gradoni alti più di lui (un’immagine… davvero qualcosa), e le trappole nelle pareti.
    Per un attimo, respirando il veleno in maniera quasi involontaria, denti stretti e un sibilo di dolore provocato dalla reazione involontaria di fuggire che il suo corpo aveva innescato come meccaniscmo di difesa, aveva pensato ecco, ci siamo. Forse non era destino che arrivasse dall’altra parte della barricata, insomma.
    Poi, contro ogni aspettativa, e reggendosi su gambe sempre meno stabili, c’era arrivato.
    Ed era terribile come sembrava, e come avrebbe dovuto immaginare.
    Inquietante al punto giusto. E anche abbastanza orrendo, se la creatura deforme al centro della stanza era un’indicazione.
    Non vomitò solo perché non ricordava di preciso quando fosse stata l’ultima volta che aveva messo qualcosa sotto i denti e dubitava di avere qualcosa oltre bile e sangue da riversare sul pavimento circolare, ma ci mancò poco. Cercò piuttosto di tenere gli occhi (sempre più fuori fuoco, sempre più distanti), sulla creatura orripilante, provando a contrastarne l’aggressività con la propria empatia. Dubitava ci sarebbe riuscito – gli sembrava troppo forte, e lui non propriamente al pieno delle (già scarse in partenza) forze –, ma avrebbe provato lo stesso. C’era anche da dire che lui pesasse 20grammi da bagnato, e contrastare l’onda d’urto della bestia gli sembrava un po’ eccessivo e francamente un’impresa epica viste le condizioni, ma non stava pensando a se stesso, in quel momento.
    Non pensava mai a se stesso.
    Fece invece la prima cosa istintiva che gli venne in mente, sempre senza perdere di vista il golem, e allungò una mano per afferrare Taichi e, di conseguenza, per via delle manette che li legava, impedire che Fake venisse sballottolato in giro per la stanza. Non gli interessava del neo torturatore di Hogwarts, ma gli fregava del suo migliore amico.
    (Lo erano ancora? Non ricordava l’ultima volta in cui si erano parlati.)
    Avvicinarsi alla bestia per attaccarlo, poi, era fuori discussione; cercò piuttosto una pietra o un sasso o qualsiasi oggetto che potesse lanciare contro il golem, usando la mazza di Mac come arma da lancio — un’alternativa come un’altra per impedirsi di darla in testa a Mort.
    Mac would never, e di conseguenza nemmeno Hans.
    (Ma se per curarlo lo tocchi, al prossimo giro ti picchia.)
    johannes
    belby

    when it feels like you just slept
    through all the best years of your life.
    sentinella seguace di arda
    [dimezza attacco o difesa del nemico]
    special
    lvl leader
    2004 — empatico (mazza da baseball)when the heart's beyond repair;
    when you wake and no one's there;
    when your home consists of only you;
    is there anything worth holding on to?
    Anything Worth Holding On To
    Cynthia Erivo
    Mother of Night, darken my step



    (25) DIFESA FAKE (hans 35 + ty 20): afferra taichi (che è ammanettato a fake)
    (29) DIFESA MORT (hans 35 + fake 23): contrasta l’aggressività del golem con l’empatia per calmarlo
    ATTACCO GOLEM (fake 30 - hans 18 - ty 18 - ama 19 - veena 28 - mini 22 - mort 22): gli lancia /qualcosa/ (sassolino? pietruzze? cose trovate in terra)


    CODICE
    <b>(25) DIFESA FAKE (hans 35 + ty 20):</b>
    <b>(29) DIFESA MORT (hans 35 + fake 23):</b>
    <b>(22) DIFESA MINI (fake 23 + mini 20):</b>
    <b>(17) DIFESA TY (mini 20 + ty 20):</b>
    <b>(13) DIFESA VEENA (mort 20 + veena 15):</b>
    <b>(11) DIFESA AMA (veena 15 + thor 15):</b>
    <b>(13) DIFESA THOR (thor 15 + ama 13):</b>
    <b>ATTACCO GOLEM (fake 30 - hans 18 - ty 18 - ama 19 - veena 28 - mini 22 - mort 22):</b>

    <b>CURA HANS 1-10 (mort @ hans):</b>
     
    .
  3.     +4    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Neutral
    Posts
    544
    Spolliciometro
    +948

    Status
    Offline
    gli anatemi hanno la resistenza e la capacità adatti per attutire l'offensiva avversaria, dando una possibilità in più per sferrare attacchi decisivi contro i nemici
    lo strano ammasso di carne sussulta – si spiega, la pelle viscida e semitrasparente a pulsare con ogni movimento meccanico. Mugola e si dimena e—
    «oh mio dio kugi, ma cos'è quella roba???» Taichi, due occhi troppo grandi spalancati nel buio, si fece un passo più vicino al China: non che avessero grandi possibilità di stare lontani. una voce, che sul momento non riconobbe, gli venne in aiuto «è Hans» ma pensa! «dai?? non l'avrei mai detto. che brutta cera, bro» sinceramente preoccupato, allungò una mano per fare pat pat sulla testa dell'empatico, che a quel punto con i suoi 20ps più che camminare si stava trascinando rasente le pareti.
    di tutto ciò che era successo prima, non parleremo: Lancaster? chi. un discorso pomposo entrato in un orecchio del lìmore e uscito dall'altro senza lasciare la minima traccia. non solo colpa del cocchino, ma anche quello faceva il suo. aveva trascinato se stesso in quel casino per recuperare Mac e Ryu e prenderli a ceffoni sui denti; guardato Galen e Shiloh limonare a distanza decisamente troppo ravvicinata, bevuto succo di cocco allucinogeno e UCCISO DELLE PERSONE (credo) con un solo scopo a infondergli la forza di proseguire — non c'erano proprio cavoli che tenevano. qualunque piano meraviglioso avesse in serbo Lancaster, con la sua piccola comunità artificiale fatta di automi controllati a distanza (una cosa che ty avrebbe anche potuto accettare; quasi a misura sua, si potrebbe dire), veniva cancellato dai rapimenti. bastava quello, allo special, per tirare una riga.
    e poi fake aveva detto sto cazzo e sto cazzone, e lui era l'unica famiglia che gli rimaneva: lo avrebbe seguito ovunque, per il semplice fatto che sapeva il cugino non lo avrebbe abbandonato.
    poteva dire lo stesso di quello rimasti dalla parte opposta della barricata?
    meh.
    poi
    oh, un lavandino!
    ewwww ma doveva proprio tagliarsi? emo (pagliaccio).
    ok, sono spariti tutti.
    [risata isterica]
    hhhhhh mi è andato qualcosa in boccaaa
    [colpi di tosse]
    Mr stark I don't feel so good

    e quindi
    «l'avete vista muoversi anche voi, vero?» chiese ad un certo punto molto specifico, quando finalmente giunsero tutti nella stanza quadrata che quadrata non era. qualunque cosa si trovasse a strisciare nel centro esatto dello spazio a loro disposizione, non era Hans. era decisamente più grossa, ed e mette a dei suoni, cosa che non si poteva sempre dire del belby «mi sa che devo vomitare» una mano la premette sulla bocca, senza nemmeno rendersi conto do aver smesso di respirare.
    creature di quel genere le aveva viste solo in certi film horror che Livy aveva tentato di fargli guardare durante la serata cinema: non era mai andato oltre il primo tempo «un vermone gigante, ugh» perché rob se lo immaginava così, strisciante e cieco, urla sgraziate a riempire l'aria di angoscia e orrore. poteva anche essere triste, il verme bastardo, ma pur nella sua pathetic big meow meow non sembrava voler rinunciare ad essere letale; forse era proprio quello il punto «cioè un po lo capisco eh, anche a me—» il vermone ruggì, ammesso sia il termine giusto per descrivere il suono acuto e terribile che la creatura soffiò loro addosso attraverso i denti. il risultato comunque, non cambiava: sentì prima lo spostamento d'aria del rumore Taichi, proprio come all'arrivo di uno tsunami.
    colto alla sprovvista, non poté fare altro se non allungare un braccio e stringere la mano libera dalle manetta attorno al gomito del cugino, tirando verso di sé. e già che Hans era li a strattonarlo come una bambola di pezza (BASTARDO INFAME CERTO CHE SIAMO ANCORA AMICI SEI TU CHE FAI IL DEPRESSONE E NON PARLI), ty passò anche all'empatico la mano destra attorno al polso, stringendosi ad entrambi. non un'idea particolarmente intelligente quando si trattava di evitare lo spiaccicamento contro una parete ma tant'è.
    «dovevamo portarci un cocchino» fu l'unica cosa che riuscì a dire, atterrando con loro da qualche parte e si spera in modo soft. lasciata la presa sul bby, avrebbe creato con il proprio potere un grosso spuntone di ghiaccio, appuntito e affilato quanti un coltello da macellaio, tirandol poi in direzione della creatura urlante — andasse a fare il patetico da qualche altra parte, no?

    taichi
    lìmore

    the streets are bare,
    there's no one there
    difensore anatema
    (toglie 5-10 pa all'attacco)
    SPECIAL
    LVL. MAGO
    19 — manip. agenti atmosferici — contabile (.)you're halfway there, the field is bare
    and the fire is gone
    are you all alone? are you feeling cold?
    go
    the black keys
    moonmaiden, guide us


    (25) DIFESA FAKE (hans 35 + ty 20): lo afferra con una mano e

    (17) DIFESA TY (mini 20 + ty 20): si tiene ad Hans con l'altra


    ATTACCO GOLEM (fake 30 - hans 18 - ty 18 - ama 19 - veena 28 - mini 22 - mort 22): crea uno spuntone di ghiaccio e glielo lancia
     
    .
  4.     +4    
     
    .
    Avatar

    Fly me to the Moon

    Group
    Death Eater
    Posts
    629
    Spolliciometro
    +421
    Location
    Moriō-chō

    Status
    Anonymous
    più comunemente conosciuti come flank, i sanguinari si occupano di indebolire
    il nemico con attacchi rapidi così da poter sferrare gli ultimi colpi fatali con facilità.
    Quello che vorrebbe poter fare durante quella lunga, tediosa, terribile passeggiata fuori programma è solo: chiudere la boccaccia a quel pallone gonfiato piantagrane di Lancaster. Non necessariamente con violenza, Corvina sapeva essere una persona inaspettatamente originale e piena di sorprese, ma avrebbe dato qualunque cosa per porre fine a quel seghino a due mani retorico in cui il fu preside di Salem si stava crogiolando. Mai come quel giorno non si pentiva di essere andata in guerra dalla parte di Abby, seriamente.
    Belle le piramidi azteche, belle veramente, ma era forse difficile concentrarsi tanto sul paesaggio mentre i ricordi riaffioravano, da che erano rimasti bloccati dalla magia che era stata imposta. Non c'era niente che frustrasse e riempisse di risentimento l'ex-serpeverde più dell'essere stata rapita, usata, manipolata come una bambolina nelle mani di quegli spocchiosi stupidi pezzi di merda. Fumava di rabbia, ma gliel'avrebbe fatta vedere, oh se gliel'avrebbe fatta vedere: si sarebbe ripresa Mackenzie, che a memoria doveva essere ancora vivo se non aveva fatto qualche stupidaggine - improbabile, conoscendolo, o molto probabile, sempre conoscendolo, dipendeva da con quanta voglia di morire si era svegliato quella mattina; ma oltre a riportarlo a casa, avrebbe anche distrutto i sogni di Iron Man quell'enorme figlio di puttana.

    Enigmi, trappole, bivi - sembra tutto così uscito da un film di Indiana Jones che fa il giro e sembra la norma. Aveva bisogno della compagnia giusta Corvina, del giusto stato d'animo, magari di una cannetta d'incoraggiamento, per sentire il senso dell'avventura: in quel momento l'unica cosa che sentiva era prurito alle mani. Questo più o meno finché non arrivarono alla stanza col veleno. Una boccata d'aria nel posto sbagliato e al momento sbagliato, che per fortuna non fu così dannosa da disintegrarle intere cellule cerebrali, ma il fastidio organolettico e sensoriale di tutta la sensazione la riassestò, portandola fuori dal suo corpo e poi dentro, dando una nuova dimensione a tutta la situazione.
    Quella fantastica dimensione chiamata sticazzi.
    Perché in fondo c'erano quasi. In fondo erano arrivati. Lancaster era lì a fare i discorsoni come se aspettasse di farsi spianare il culo in due come il Mar Rosso di fronte al fottuto Mosè. Mackenzie era da qualche parte, magari stava cercando di spuntarla anche lui e si sarebbero incontrati a metà strada. E poi lei era Corvina Fosca fucking Van Veen, e tutte quelle stronzate politiche non valevano un benemerito cazzo di fronte al suo ego gigantesco.
    « Ho come la sensazione di aver già visto una scena del genere. O forse erano due diverse... Barbie e lo Schiaccianoci comunque. » insomma, amici dall'altra parte di un qualche tipo di barriera e poi un golem, era... « ... chiaramente Barbie e lo Schiaccianoci. Non hanno proprio fantasia questi politicanti di oggi. » si mette le mani sui fianchi, piena di disappunto. Guarda il golem come si guarda un bambino di sette anni che si è fatto cadere il gelato proprio sui tuoi anfibi nuovi.

    L'urlo sonico... l'urlo sonico. Allora. Non è che abbia molti altri modi per difendersi da una cosa del genere, Veena, si deve un po' arrangiare con quel che passa il convento. Il primo istinto, per tenersi salda in posizione, è afferrare l'arto altrui più vicino, che è proprio la mano di Mort (insomma, una cosa per niente iellata detta così, la mano di Mort).
    « Oh, Generale, quanto tempo...! » non che non lo avesse notato nel gruppo o all'accampamento, ma non aveva notato fosse proprio lì lì, nelle sue prossimità.
    Allo stesso tempo, perché si sente collaborativa, con la mano libera che le rimane cerca di afferrare qualcun altro, totalmente a tentoni, per evitare che venga sbalzato indietro - e quel qualcuno è proprio Amaranth, che viene afferrata saldamente per un braccio.

    Le ombre si addensano, formando una propaggine informe che scatta veloce verso il Golem. Il tentacolo schizza come una frusta, un colpo mirato ad una delle gambe del golem al fine di provare almeno a destabilizzarlo in termini di equilibrio. Come al solito, suppone che costrutti di quel genere siano fastidiosamente resistenti, ma a maggior ragione non bisogna trattenersi in questi casi, no?
    corvina fosca
    van veen

    there is no running that can hide you
    'cause i can see in the dark
    rogue sanguinario
    [ toglie ps al nemico nel tempo ]
    SPECIAL
    MAGO
    mercenary — hitman — absent fatherSo I came down to crash and burn
    your beggar's banquet
    Someone call the ambulance
    There's gonna be an accident
    infra-red
    placebo
    Mother of Night, darken my step

    (13) DIFESA VEENA (mort 20 + veena 15): afferra la mano della persona più vicina (il Generale Mort)
    (11) DIFESA AMA (veena 15 + thor 15): afferra un polso di Ama per tenerla
    ATTACCO GOLEM (fake 30 - hans 18 - ty 18 - ama 19 - veena 28 - mini 22 - mort 22): cerca di colpire una delle gambe del golem con un tentacolo di oscurità
     
    .
  5.     +3    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Death Eater
    Posts
    120
    Spolliciometro
    +217

    Status
    Offline
    le lame mortali non hanno clemenza nè compassione per i nemici, e la loro furia va a discapito di loro stessi.
    Madein Cheena aveva uno span di attenzione molto, molto basso. William Lancaster parlava di minacce e Fake si assicurava che le manette fossero ben agganciate, e di salvare il mondo mentre il cinese osservava distratto il volo di una farfalla. Non gli interessava la politica, men che meno il destino dell’umanità. L’unica cosa in grado di attirare il suo sguardo era la città che si stagliava di fronte a loro, perché era il solo sacrosanto motivo che l’aveva spinto fin lì. Da qualche parte, lì dentro, c’era Ryu. C’erano Kieran e Murphy. C’era Sin. Il resto? Al Cheena non poteva fottere uno stracazzo di meno, e tanto dimostrò quando, non appena ce ne fu la possibilità, scartò di lato trascinandosi appresso il suo lampioncino personale (non solo perché era alto, ma anche perché era la sua luce – letteralmente, l’unico brandello di sanità che gli fosse rimasto). Fu egoista, perché in stato d’emergenza, come gli animali selvatici, non sapeva essere altro. Fu egoista perché non cercò Clod, e non guardò che fine avessero fatto Galen e Shiloh, o Lawrence. Si accorse di Balt solo perché lo trovò sul percorso, e gli sorrise agitando la mano con cui non era legato al cugino.
    Come prevedibile per Fake, colse poco di quanto stesse accadendo attorno a lui. Della battaglia alle loro spalle, del fatto che le divise le indossassero anche volti conosciuti, del fatto che fossero entrati in un posto mistico che neanche avrebbe dovuto esistere. L’unica cosa che aveva percepito, un po’ browser come piaceva a lui, era che alcune delle persone lì dentro sapessero dove andare. Quindi, quindi, dovevano essere parte di quelli che erano tornati. Gli stessi che avrebbe volentieri torturato non appena avevano messo piede su terreno britannico, se avesse significato cavar loro qualcosa di bocca riguardo dove fossero stati, ma su cui il suo responsabile aveva messo veto. Senza cattiveria, mero pragmatismo e questione di priorità. Ecco perché furono anche le stesse persone cui si avvicinò di soppiatto come un gatto poco avvezzo all’ambiente familiare, osservandole di sottecchi in attesa del momento in cui gli fosse stato concesso di parlare. Non era sempre così cauto, anzi, ma aveva davvero bisogno di quelle risposte. Si trattenne così a lungo che si ritrovarono di fronte ad un tempio, delle scale, delle scelte, e Fake non vide e non percepì nulla, concentrato com’era a pensare a come formulare la domanda. Non si rese conto di aver sniffato cocaina, o del fatto che fossero sparite delle persone e non ci fosse più traccia alcuna di Balt. Stava seguendo le sue prede, ok? E quando finalmente, finalmente!, aprì bocca per domandare a Corvina e Amaranth se conoscessero i suoi amici, qualcuno lo battè sul tempo.
    «ma tu non eri in gruppo con noi» alla massa informe al centro della stanza dove non ricordava di essere mai arrivato? Esatto. «balt… ti ricordavo diverso» non era balt, vero? Perché nei film succedeva, quindi chi poteva dirlo. Se socchiudeva un po’ un occhio, avevano lo stesso sorriso!! «dovevamo portarci un cocchino» Balt non Balt gridò fortissimo (amo, noi davvero) e mentre svolazzavano per la stanza, Madein Cheena, che tutto centrato non lo era mai stato, cercò di afferrare Il Generale con le gambe, aggrappandocisi come un primate al suo rametto. «oh… pensa su quante cose avremmo potuto sputare» c’era davvero un sacco di pelle! Allungò un braccio per afferrare Mini, tascabile si ma ci teneva rimanesse nella sua di tasca, cercando di stringerla al proprio petto perché era un bravo fratello maggiore. Il bacino alla tempia dopo, ma le rivolse un ampio sorriso comunque.
    E poi «kugi, ma cos’è che dovevo fare?» su cosa si era distratto per i cinque (anni) km di camminata che li avevano portati fin lì? Finendo di volare, provò – boh – a dare un calcio a qualche protuberanza di carne molliccia.
    «sai cosa mi ricorda? Un raviolo al vapore!!!» magari al prossimo post se lo sarebbe ricordato, dai.
    madein
    cheena

    i can't get angry at you
    so i just get angry at me
    rogue lame mortali
    [ OFF: 15-20 pa pa/pd dimezzati x2 ]
    MAGO
    LEADER
    22 y.o. — former gryff— chineseYou crush my heart
    and say it's nothing
    You broke me down,
    I kept on cutting
    SPIT IN MY FACE!
    thxsomch
    Mother of Night, darken my step



    (29) DIFESA MORT (hans 35 + fake 23): AFFERRA MORTINO CON LE GAMBEEHH
    (22) DIFESA MINI (fake 23 + mini 20): AFFERRA MINIII
    e come attacco?? da un?? calcio???

    CODICE
    <b>(25) DIFESA FAKE (hans 35 + ty 20):</b>
    <b>(29) DIFESA MORT (hans 35 + fake 23):</b>
    <b>(22) DIFESA MINI (fake 23 + mini 20):</b>
    <b>(17) DIFESA TY (mini 20 + ty 20):</b>
    <b>(13) DIFESA VEENA (mort 20 + veena 15):</b>
    <b>(11) DIFESA AMA (veena 15 + thor 15):</b>
    <b>(13) DIFESA THOR (thor 15 + ama 13):</b>
    <b>ATTACCO GOLEM (fake 30 - hans 18 - ty 18 - ama 19 - veena 28 - mini 22 - mort 22):</b>

    <b>CURA HANS 1-10 (mort @ hans):</b>
     
    .
  6.     +3    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Death Eater
    Posts
    166
    Spolliciometro
    +302
    Location
    Dalla Luna

    Status
    Online
    più razionali e metodici dei berserker, i cacciatori studiano attentamente le loro prede prima di passare all’attacco, considerando ogni punto debole

    Niente, non ci si poteva fidare proprio di nessuno. William Lancaster era ben lontano da essere quello con gli occhi scavati dalle nottati insonni, con la voce a tratti disturbata da interferenze alla radiolina: qui lo sentiva benissimo, e quello che diceva non le piaceva - ovviamente.
    Aveva stretto i pugni nel vedere che dietro tutto quello si nascondeva lo stesso uomo che l'anno prima aveva contribuito a muovere le fila contro Abbadon, le stesse in cui c'era anche lei.
    Ouch. Si sentì tradita e la sua mente non fece per niente fatica a sovrapporre per il tempo di un battito di ciglia, Abbadon alla figura di Lancaster mentre camminava fra loro, scherzava ma non scherzava. Raccontava storie. Cercava di abbindolare tutti loro con discorsi che alla fine, aveva già sentito.
    Chi schifo pensava, alla fine sono tutti uguali. OmG è proprio la politica!!
    Insomma: carina l'idea, pessima l'esecuzione. Secondo il suo modesto parere, sarebbe stato più funzionale perfino una letterina via gufo.
    E invece si era arrogato il diritto di giocare con le persone . Con la sua, con quella di Liam, con quella di quelli che aveva conosciuto dentro la Bolla.
    Contro le sembrò quindi la risposta più ovvia per una 50% permalosa e 50% rancorosa. Decisamente, la scelta di pancia era stata presa.
    Aveva scelto poi il portale di sinistra, perchè come Ginevra Linguini insegnava, i fascisti no e perchè perfino il suo inconscio sapeva che voleva qualcosa di diverso dalla speranza.
    Trattenne il fiato quando vide Liam svanire dentro quello il portale di destra chiedendosi cosa lo avrebbe aspettato. E cosa l'avrebbe aspettata. E, come ogni volta che si separavano, se si sarebbero rivisti.
    Le ci volle un po' per raggiungere quella stanza scura, camminare in un silenzio innaturale che servì solo a rendere più chiaro il rumore della trappola che scattò.
    Oh, fuck. Amaranth cercò di trattenere il fiato quanto potè, ma parte di quella polvere ormai inalata le entrò in circolo abbastanza da farla imprecare mentalmente, visto che parlare le sembrò impossibile, per un po'. Si massaggiò le guance mentre scendevano l'ennesimo corridoio verso l'ignoto.
    Diversa, questa volta: un po' per la forma, un po' perché ad attenderli quasi quasi avrebbe preferito il veleno di prima.
    «Ma che cazzo è.» il commento sottovoce che non riuscì a trattenere, mentre quello che invece io immagino come Mitty di Made in Abyss (chi sensibile non cerchi), si presentò con un urlo. Per contrastare l'alito pesante, Amaranth non se la sentì mica di fare l'anello mancante di quella catena umana che ne stava uscendo, così a sua volta acchiappò la Thirteenth per un braccio e una volta che potè impugnare la calibro 22 lo fece con la voglia proprio di premere il grilletto e mirare a bho, una parte qualsiasi con quei 500ps direi che va bene, no?
    Amaranth
    Nott

    Qui finisce il mio silenzio
    E inizia il mio agire
    Guerriero cacciatore
    rimuove 5-10 pd da difesa avversaria
    SPECIAL
    APPRENDISTA
    31 y.o — Pyrokinesis— GunA deeper dive
    Eternal silence of the sea
    I'm breathing
    Alive
    Faded
    Alan Walker
    Mother of Night, darken my step





    (25) DIFESA FAKE (hans 35 + ty 20):
    (29) DIFESA MORT (hans 35 + fake 23):
    (22) DIFESA MINI (fake 23 + mini 20):
    (17) DIFESA TY (mini 20 + ty 20):
    (13) DIFESA VEENA (mort 20 + veena 15):
    (11) DIFESA AMA (veena 15 + thor 15):
    (13) DIFESA THOR (thor 15 + ama 13): afferra Thor
    ATTACCO GOLEM (fake 30 - hans 18 - ty 18 - ama 19 - veena 28 - mini 22 - mort 22): spara


    CURA HANS 1-10 (mort @ hans):

    Gun (11/12)
     
    .
  7.     +3    
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Slytherin
    Posts
    40
    Spolliciometro
    +86

    Status
    Offline
    i berserker hanno la violenza nel sangue. scatenano la loro furia sul nemico con efferatezza, incuranti della propria salvaguardia.
    Indubbiamente, erano successe molte cose. Peccato che, detto papaple papale, la Mikhailova se ne sbatteva il topocazzo. Vi erano diverse ragioni per aver sofferto per due mesi frustate in faccia da parte di vegetazione sotto steroidi, essere stata buttata nelle fauci di squali (ed esserne uscita capobranco), e aver subito qualsiasi tortura avesse in serbo per lei il destino. Quelle ragioni non sarebbero state spazzate via da una lingua capace e favole tessute per orecchie abbindolabili. Aveva sedici anni, Sinéad, non voleva dire che fosse una rincoglionita. Non sarebbe stata la promessa di una nuova vita a farla vacillare: la vita era una merda, che fossi dalla parte di Lancaster o meno. Quindi aveva proseguito, gambe stanche e piedi doloranti, un passo dietro l’altro e la mente posata altrove a ponderare questioni di massimo rilievo intellettuale quali: «ma quella è una cazzo di piramide atzeca» batté le palpebre, poi si sfregò gli occhi con il dorso della mano per assicurarsi di aver visto giusto. Uh, ok cool cool. Per niente preoccupante girare in una giungla disseminata di ziggurat, ci mancavano solo i narcos e stavano una favola. E a questo punto dobbiamo davvero dire che Elisa si sentiva rappresentata da The Kill, nella fattispecie questi particolari versi Come, break me down / Bury me, bury me
    / I am finished with you, you, you / Look in my eyes / You're killing me, killing me
    perché voleva solo essere seppellita e chiudere gli occhi. Sinéad condivideva sentimenti simili, seppur indirizzati a terzi e che spesso si concludevano in scene cruente con protagoniste altre kill. Si concentrò su quei pensieri quando fu costretta a scalare la piramide, uno schiavo d’Egitto qualsiasi, le sue gambe troppo corte perché quegli scalini fossero una passeggiata. Strinse i denti e si ripeté che ne valeva la pena, che aveva uno scopo e col cazzo si sarebbe fatta fare il culo dai maya di merda. Quando si affacciò dalla sommità solo per essere confrontata con una discesa, considerò brevemente di appallottolarsi e lasciarsi cadere dalle scale. Cadere nell’ignoto sarebbe stato meglio delle scritte ominous che trovarono, quello era poco ma sicuro. Perché non c’era niente di più rassicurante che leggere un dono per un dono in un luogo di culto particolarmente conosciuto per i sacrifici umani. Per inciso, Sinéad era molto poco fan dei sacrifici umani. «questa è la parte dove uso quel pugnale per tagliarmi la gola» fissò il pugnale deadpan, e il pugnale la fissò di rimando. Lo fissò ancora più forte, gli occhi una fessura affilata come la lama cerimoniale, fino a che l’arma non vinse lo staring contest. La ragazza non si tagliò la gola, ma lo considerò per un momento di più del socialmente accettabile. Quando fu confrontata da due direzioni opposte, il suo cuore diede uno spasmo, un'affiliazione intrinseca del suo animo e che non poteva negare: negalo quanto vuoi, ma non puoi scappare al potere della Falce. Era naturale, palese, che svoltasse a sinistra. E successero innumerevoli altre cose, un cazzo di viaggio della speranza che nemmeno le persone che affrontavano i viaggi sui barconi dovevano percorrere. Il succo fu il seguente: si ritrovarono davanti a un golem di merda, ancora più brutto di qualsiasi uomo bianco cis etero. «Ma che cazzo è.» le parole di Amaranth riecheggiavano i suoi pensieri «non lo so, ma è brutto da morire» oh, poi poverino non doveva essere facile essere un aborto, ma di certo Sinèad non lo avrebbe reso un problema comune. Non si aspettava l’onda d’urto che il mostro emise, e fu colta alla sprovvista, costringendola a farsi afferrare da Fake. Mentre l’altra mano scattò ad aggrappare il polso di Ty, sì. Sapete, l’ho scritto prima di leggere come si difendesse Ty e quando poi ho visto l’ho trovato molto poetico. Immaginatevi la scena, perché io posso ed è qualcosa.
    Comunque, a proposito di Fake.
    Uh. Il TG, ma non regionale. Il torturatore gentile. Per quanto potesse essere gentile un torturatore, un ossimoro che la faceva sorridere, ma ancora si ricordava quando aveva condiviso la sua Monster con lei. Fu molto confusa dal bacio sulla fronte ma lo lasciò scivolare, perché aveva visto cose ben più strane quel giorno. «uh, grazie?» con tanto di pollice all’insù come un deficiente. E sapete cosa? Prese la bacchetta e lanciò un glacius in direzione del golem pregando che i suoi shards perforassero qualcosa.
    sinéad
    mikhailova

    I walk beside myself
    To see what's left
    guerriero bersereker
    [OFF: un tiro PA bonus]
    MAGO
    MAGO
    2008 — slytherin — chakramWe can be free if we want it
    Or we can stay in this lane all alone
    Just say the word and I'm on it
    The past is receding so we can move on
    free if we want it
    nothing but thieves
    Mother of Night, darken my step


    (22) DIFESA MINI (fake 23 + mini 20): si lascia afferrare
    (17) DIFESA TY (mini 20 + ty 20): lo tiene con un braccio
    ATTACCO GOLEM (fake 30 - hans 18 - ty 18 - ama 19 - veena 28 - mini 22 - mort 22): glacius
     
    .
  8.     +3    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Death Eater
    Posts
    102
    Spolliciometro
    +263

    Status
    Offline
    PIÙ RAZIONALI E METODICI DEI BERSERKER, I CACCIATORI STUDIANO ATTENTAMENTE LE LORO PREDE PRIMA DI PASSARE ALL’ATTACCO, CONSIDERANDO OGNI PUNTO DEBOLE
    Hans non parlava da ore cit.
    Mort: ah you wish
    Mort Rainey, fresco come una rosa, intoccato, nemmeno un po’ graffiato da quei giorni di battaglia, aveva iniziato a parlare a pochi mesi d’età, e si può dire che da allora non aveva mai smesso, ma aveva solo migliorato la sua abilità retorica. Aveva avuto dei mentori, ovviamente: aveva letto Cicerone, aveva letto Quintiliano, e Aristotele, e poi Saussure e Jakobson, tutti i grandi maestri della retorica e della linguistica aveva lasciato il segno nella sua anima, ma lui era stato così bravo da fare del tutto suoi i loro ragionamenti e le loro teorie. C’era stato un periodo in cui William Lancaster non gli era dispiaciuto – i suoi discorsi avevano /qualcosa/, lo avevano intrigato, ma man mano che cresceva il Rainey riusciva a smascherare sempre con più facilità gli impostori e quel giorno di maggio annunciò finalmente senza alcun dubbio «sta barando» a denti stretti, con gli occhi fissi sulla figura di un uomo che si voleva mostrare come un supereroe, il salvatore della patria, non gli era mica arrivata voce che c’era un nuovo Dio in città? Il Generale non era del tutto favorevole a quel nuovo culto, ma stava prendendo seriamente in considerazione la possibilità di rendere Troy il suo braccio destro – il Rasputin del suo Nicola II, dove ovviamente lui in persona prendeva il ruolo di zar di tutte le Russie mentre la ragazza si limitava al ruolo di consigliere religioso, omettendo però la parte in cui tramava contro il suo regno.
    Insomma, ci doveva pensare attentamente, era una questione delicata, e ora non aveva abbastanza tempo per pensare a quello perché stava accadendo qualcosa di così irrispettoso, ma così irrispettoso, che Mort era a tanto così dal perdere le staffe.
    «quella che sto per raccontarvi, non è una storia come le altre» first reaction: interessante «ed allo stesso tempo, è esattamente come le altre.» wait what «ci sono eroi, ci sono cattivi. è solo difficile scindere gli uni dagli altri» finally: «brutto figlio di un arturomaria» sputò con rabbia in direzione di quel mitomane, mentre prendeva dalla tasca della giacca un libricino formato bibbia tascabile, ma il cui titolo recitava: Mort Rainey: dai lego ai legami della più giovane personalità di successo. Aprì con sicurezza il libro, mentre afferrava la persona più vicina a sé per il braccio e la obbligava a leggere le prime righe di quello che lui medesimo Mort Rainey aveva ormai scritto anni prima. Le stesse esatte parole che aveva pronunciato quel pallone gonfiato di Lancaster «il mio agente lo verrà a sapere»
    E niente, quindi Mort era ovviamente contro, non c’era neanche il bisogno di specificare.

    Guardò uno per uno i suoi compagni di squadra, per essere più precisi, anzi, i suoi sottoposti, poi passeggiò lentamente davanti a loro per qualche attimo, studiandone la loro espressione, i loro visi, le loro condizioni fisiche. Rimase anche in silenzio per un po’, ma non durò troppo. «sapete, siete fortunati» were they «sicuramente mi conoscete già ma mi presento per i meno navigati: sono Mort Rainey» mano sul petto e sorriso affilato nel pronunciare il suo nome «sono stato nominato Generale a soli diciassette anni, Signore dei Draghi nella battaglia di Milli Mejlis» o come si chiamava «mi hanno dato anche il titolo di Vittorioso nella battaglia di Stonehenge, ma non mi piace vantarmi troppo di quello, è un po’ divisivo» perché l’umiltà era una delle sue doti più importanti «sono uno a cui piace molto l’azione, quindi taglierò corto» un miracolo, e solo perché alessia ha solo 10 minuti per postare «sono felice che siate nella mia squadra, potrete essere i miei mortini» disse con una certa soddisfazione, prima di distribuire spillette colorate con la sua faccia a tutti quanti per appuntarle sulle loro giacche – no, senza neanche chiedere il permesso.
    E poi furono dentro, e prima che quell’ammasso di cellule probabilmente aliene si rivelasse, si avvicinò furtivo ad Hans per parlargli a bassa voce «sai, non l’ho detto davanti agli altri perché non volevo metterti in imbarazzo, ma quando ho detto che siete i miei mortini, non intendevo… così mortino…» con la mano gli afferrò il viso pallido e lo scrutò attentamente «non ammetto che qualcuno metta in difficoltà la mia missione, Belly» da ora sarai Belly, non correggo nemmeno. Con la coda dell’occhio lanciò uno squadro all’arma dello special e dopo una smorfia quasi disgustata – troppi ricordi – soffocò una risatina dispettosa «sei già andato a frugare a casa del morto?» gli lasciò andare il viso, poi scosse leggermente la testa «avrò pietà di te, così potrai dire al tuo amichetto che il Generale Mort Rainey ti ha salvato le palle» e così detto gli puntò la bacchetta contro per (fare 1 e) mormorare un sicuro «epismendo».
    E poi davvero c’è poco tempo per elaborare le sensazioni che quella creatura aveva provocato nel Rainey, ma quando ruggì sentì l’impellente bisogno di coprirsi il viso perché gli sputazzi di bestia non piacevano proprio a nessuno, mentre tanto c’era chi lo teneva per le gambe, chi gli afferrava il braccio, insomma… «oh, non abbiate fretta, per gli autografi risolveremo all’uscita»
    « Oh, Generale, quanto tempo...! » ecco vedete, la sua fanbase lo seguiva anche in battaglia, nemmeno i one direction ai tempi belli e i bittiesse potevano vantare una cosa del genere. Afferrò Veena per il braccio per impedirle di volare via «ho ricevuto le tue lettere» la informò con fierezza «beemb@ dy Mort è un bel nickname» con un pat pat sulla spalla poi lasciò andare la sua fan per occuparsi di quella creatura e boh come si attacca? Provò a mirare agli occhi con la pistola boh
    mort
    rainey

    to do list
    - get revenge
    guerriero cacciatore
    [RIMUOVE 5-10 PD DA DIFESA AVVERSARIA]
    WIZARD
    lvl mago
    twenty — ex slytherin — general raineythere's no surrender
    there's no escape
    are we the hunters?
    or are we the prey?
    game of survival
    ruelle
    Mother of Night, darken my step


    SPOILER (click to view)
    CODE
    <b>(25) DIFESA FAKE (hans 35 + ty 20):</b>
    <b>(29) DIFESA MORT (hans 35 + fake 23):</b>
    <b>(22) DIFESA MINI (fake 23 + mini 20):</b>
    <b>(17) DIFESA TY (mini 20 + ty 20):</b>
    <b>(13) DIFESA VEENA (mort 20 + veena 15):</b>
    <b>(11) DIFESA AMA (veena 15 + thor 15):</b>
    <b>(13) DIFESA THOR (thor 15 + ama 13):</b>
    <b>ATTACCO GOLEM (fake 30 - hans 18 - ty 18 - ama 19 - veena 28 - mini 22 - mort 22):</b>

    <b>CURA HANS 1-10 (mort @ hans):</b>


    (13) DIFESA VEENA (mort 20 + veena 15): la afferra per il braccio
    ATTACCO GOLEM (fake 30 - hans 18 - ty 18 - ama 19 - veena 28 - mini 22 - mort 22): spara agli occhi (ha degli occhi??)

    cura hans: epismendo


    pistola: 7/8
     
    .
  9.      
     
    .
    Avatar

    It's fate, not luck.

    Group
    Fato
    Posts
    3,796
    Spolliciometro
    +1,418

    Status
    Anonymous
    johannes18 pa35 pd27 psARMA: mazza da baseball | empatia
    madein30 pa23 pd49 psARMA: pugnali mezzaluna
    taichi18 pa20 pd41 psARMA: sai | atmocinesi
    mort22 pa20 pd39 psARMA: pistola
    sinead22 pa20 pd14 psARMA: chakram
    corvina28 pa15 pd28 psARMA: balisong | ombrocinesi
    thursday17 pa15 pd25 psARMA: spada
    amaranth19 pa13 pd11 psARMA: pistola | pirocinesi
    golem30 pa50 pd391 ps5 (hans) 10 (fake) 1 (ty) 20 (mort)
    18 (mini) 12 (veena) 22 (thor) 13 (ama)


    (25) DIFESA FAKE (hans + ty): 30 + 8 = 38 (+13)
    (29) DIFESA MORT (hans + fake): 35 + 1 = 36 (+7)
    (22) DIFESA MINI (fake+ mini): 2 + 5 = 7 (-15ps)
    (17) DIFESA TY (mini + ty): 17 + 15 = 32 (+15)
    (13) DIFESA VEENA (mort + veena): 7 + 6 = 13
    (11) DIFESA AMA (veena + thor): 5 (-6ps)
    (13) DIFESA THOR (thor + ama): 8 (-5ps)

    Ama, Thor, Mini, non riuscite a reggervi a nulla: andate ad impattare contro il muro, chi più violentemente e chi meno.

    ATTACCO GOLEM (fake - hans - ty - ama - veena - mini - mort): 15 + 9 + 4 + 19 + 27 + 14 + 3 + 13 + 7 + 15 = 126
    DIFESA: 17 (-109ps)

    CURA HANS 1-10 (mort @ hans): +9ps

    Succede qualcosa.
    Lo sentite sotto pelle.
    Lo vedete davanti agli occhi.
    Quando colpite la creatura, ai suoi versi sofferenti sopraggiungono i vostri – strozzati, stretti tra i denti, urlati a pieni polmoni. Sputate il sangue che vi sporca il palato e bagna le labbra, e vi sembra di vedere il perimetro della stanza illuminarsi. Un solo istante, non di più.

    [ hans, fake, ty, mini, veena, mort, ama: -8ps ]

    La creatura batte le mani, le zampe o quel che sono, contro il pavimento, scuotendolo.
    FAKE, TY: scintille di fuoco si dirigono inesorabili verso di voi.
    MORT, MINI, VEENA: l'urto vi fa perdere l'equilibrio, rischiando di farvi cadere rovinosamente sul pavimento.
    THOR, AMA: l'ondata di potere a voi arriva dentro la testa, e la sentite premere contro le tempie – dolore, dolore, dolore.
     
    .
  10.     +3    
     
    .
    Avatar

    Fly me to the Moon

    Group
    Death Eater
    Posts
    629
    Spolliciometro
    +421
    Location
    Moriō-chō

    Status
    Anonymous
    più comunemente conosciuti come flank, i sanguinari si occupano di indebolire
    il nemico con attacchi rapidi così da poter sferrare gli ultimi colpi fatali con facilità.
    Se le stava segnando tutte, davvero.
    Stava prendendo tutto sul personale, più o meno come se Lancaster si stesse divertendo specificamente alle sue spalle. Sapeva che il ragionamento non aveva una base razionale solida ma, allo stesso tempo, le piaceva carburare la sua rabbia col pensiero negativo: tra le poche sensazioni della sfera emotiva che riusciano ad infiammarla davvero c'era proprio la rabbia e cosa c'era meglio di sentirsi così vivi poco prima di stare per morire?

    Non che avesse intenzione di fucking morire, capiamoci.
    Quando arriva la scossa, marchio registrato dell'Eredità, cerca di non perdere l'equilibrio con tutte le forze. Al punto che, andando a tentoni, si trova ad abbarbicarsi a Thor, senza sapere che la ragazza è lì lì per essere vittima di un attacco psionico ma contribuendo forse inconsapevolmente a distogliarla abbastanza dalla cosa da limitare i danni, chissà.

    Ha capito che c'è qualcosa che non va nel dannato Golem, naturalmente, ma che altro fare se non provare ugualmente a ostacolarlo? Attacca pure, lo stronzo. Ergo muove di nuovo l'oscurità, condensandola in una propaggine tentacolosa family friendly, e prova ad avvolgere la gamba del Golem per strattonarla, in modo che perda l'equilibrio o qualcosa del genere.
    Non vuole davvero danneggiarla troppo, in realtà, ma decide comunque di metterci il quid in più perché devo usare il bonus. Ergo, invece di cercare di infilzarlo col solito coltellino, con l'ombrocinesi crea... una freccetta. Sì. Quelle del tiro al bersaglio. E gliela lancia, ok? Magari lo punge e vale uguale, non giudicatemi.
    corvina fosca
    van veen

    there is no running that can hide you
    'cause i can see in the dark
    rogue sanguinario
    [ toglie ps al nemico nel tempo ]
    SPECIAL
    MAGO
    mercenary — hitman — absent fatherSo I came down to crash and burn
    your beggar's banquet
    Someone call the ambulance
    There's gonna be an accident
    infra-red
    placebo
    Mother of Night, darken my step

    (12) DIFESA VEENA (mini + veena): cerca di non cadere...
    (22) DIFESA THOR (hans + veena): ... reggendosi a Thor, così magari la distrae dalle cose mentali, tutto per sbaglio
    ATTACCO PNG (hans + veena + thor + ama + mini): cerca di sbilanciare il golem avvolgendogli un piede con un tentacolo d'ombra e tirando

    BONUS CLASSE ROGUE SANGUINARIO (veena): lancia freccetta ombrocinetica al golem
     
    .
  11.     +4    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Bolla
    Posts
    203
    Spolliciometro
    +446

    Status
    Offline
    si dice che sulle teste dei seguaci di arda vegli la dea da cui prendono il nome. queste abili sentinelle mirano ad indebolire il nemico e darlo in pasto ai loro alleati
    Hans aveva completamente tagliato fuori la voce di Mort per tutto quel tempo, così come aveva imparato a fare in quelle ultime... boh, da quante ore durava quella giornata, più di dodici? Venti? Sembrava passata un’intera settimana (ah ah) da quando erano cominciati i continui rant dell’autoproclamato Generale Rainey, e Hans non ne poteva più. Solitamente la sua soglia di pazienza era molto alta, perché non lasciava alle cose abbastanza tempo o spazio per insinuarsi nelle crepe della sua indifferenza e creare fastidi, ma Mort Rainey stava sfidando ogni genere di limite, e la sorte; perché Hans sarebbe esploso, prima o poi, avrebbe perso il controllo del proprio potere (non involontariamente) e ridotto l’ex serpeverde ad un vegetale. Era una promessa, che aveva fatto a se stesso ma tenendo le iridi ghiaccio fisse sull’altro per più tempo del necessario, con più determinazione del necessario.
    Se gli era rimasto un solo fiato di vita, giurava, l’avrebbe utilizzato per quel fine. Specialmente dopo che l’altro aveva avuto l’ardore di piazzarsi di fronte alla sua faccia e afferrargli il mento come se fosse una bambola di pezza da maneggiare come voleva lui. Scacciò la mano di Mort con uno schiaffo poco credibile, e spostò con ferocia il viso per non permettere al mago di studiarlo ulteriormente: non erano cazzi suoi le condizioni in cui verteva, Hans non gli doveva nulla, né voleva niente da quel pallone gonfiato. «non è la tua missione.» gli aveva risposto, semplicemente, con più astio nel tono di voce di quanto pensasse di provare nei suoi confronti. Per poco non gli sputò anche in faccia quando ebbe l’ardore!! di posare lo sguardo sulla mazza di Mac, e darlo già per morto. Strinse invece la presa intorno all’impugnatura, fino a far diventare bianche le nocche.
    Non era morto.
    Nessuno di loro era morto.
    Doveva credere che fossero ancora in tempo per salvarli.
    «avrò pietà di te, così potrai dire al tuo amichetto che il Generale Mort Rainey ti ha salvato le palle»
    Fu una reazione istintiva per Hans alzare le braccia per ripararsi dal fascio di luce della bacchetta — la magia era sempre stata una nemica, per lui. Contronatura. Un problema. Non si era mai fidato di nessuno che avesse libero accesso ad un catalizzatore e la possibilità di puntarglielo contro. Figuriamoci dunque se si sarebbe fidato di Mort Rainey, fra tutti; per quel che ne sapeva, con “avrò pietà di te” poteva intendere benissimo che avrebbe messo fine alle sue sofferenze in maniera letterale.
    E invece no.
    Per un attimo – davvero: una frazione di minuto – Hans si sentì persino meglio. Non bene, aveva preso troppe botte (e perso troppi ps) per stare bene, ma qualsiasi cosa avesse fatto l’incantesimo di Mort, aveva funzionato.
    E poi.
    L’onda d’urto.
    Lui che afferrava Taichi e Taichi che afferrava Fake e Fake che afferrava Mini.
    E tutti che finivano sbalzati all’indietro in maniera più o meno moderata, ma inevitabile.
    E poi il controattacco sul golem, i colpi andati a segno, i sui versi strozzati — e il dolore. Inaspettato, improvviso. Lancinante. Hans fu costretto a piegarsi su se stesso, e rimandare giù bile e sangue, perché non avrebbe mostrato ulteriori segni di cedimento, fanculo. L’effetto della magia di Mort era svanito, soppiantato da un dolore inspiegabile se non con la peggiore delle ipotesi.
    Alzò suo malgrado lo sguardo sulla creatura immonda, assottigliando le palpebre e formulando la sua ipotesi: non credeva di sbagliarsi, ma voleva disperatamente farlo. Dovevano colpirlo di nuovo, solo così avrebbe potuto dire se la sua teoria fosse giusta o meno. Non voleva farlo, ma doveva. Dovevano.
    Spostò l’attenzione su Taichi, l’unico lì dentro di cui, dopotutto, gli importasse qualcosa. Non avrebbe dovuto essere lì; quello era il posto adatto a lui tanto quanto lo era per Hans. E si accorse quasi per caso, solo perché si trovava ancora nelle prossimità di quella che poco prima era stata una catena umana, di Mini che, nel rimettersi in piedi, perdeva l’equilibrio per via dell’ennesima onda d’urto. Sciame sismico, o qualcosa del genere.
    Allungò d’istinto la mano per afferrare la manica e impedirle di cadere, contando sui riflessi che di recente aveva iniziato ad allenare per non fallire troppo la difesa. Fu comunque costretto a mollare la presa quasi subito, quando percepì distrattamente un dolore diverso — non suo, né del golem. In apparenza, non sembrava essere di nessuno; eppure qualcuno stava soffrendo, e buttando uno sguardo verso la donna dai capelli corvini e la furia rossa, non poté non notare le loro espressioni tormentate. Non era possibile. Guardò il golem e non gli sfuggirono le prime scintille generate dal contatto delle zampone contro il pavimento — ma non poteva essere. Non poteva essere. Cos’era, un’orrida accozzaglia di poteri, l’ennesimo esperimento mal riuscito? Cosa diavolo era.
    «onde d’urto. fuoco. empatia.» li elencò sotto voce, tenendo traccia di quelle cose più per se stesso che per gli altri, ma i versi sofferenti di Thor erano più rumorosi dei suoi stessi pensieri, così Hans decise che valeva la pena concentrarsi un (1) secondo sulla giocatrice per contrastare, in qualche modo, il dolore che il golem stava cercando di provocare empaticamente in lei. Non c’era alcun universo in cui era più forte della bestia, ma sperava almeno di distrarlo abbastanza da fargli interrompere quell’influenza e dare modo anche solo ad una delle due di respirare.
    Si permise di soffermarsi un secondo di più, indirizzando questa volta le proprie attenzioni proprio verso il golem, per passargli un po’ della sua stessa morte interiore (e non), con l’intendo di indebolirlo abbastanza da mandare a segno i nuovi colpi — perché, checché ne dicesse il Generale, dovevano colpirlo. Hans doveva farlo. Aveva una cazzo di teoria da provare.
    E così cercò un altro sassolino in terra, lo lanciò per aria e lo colpì il più violentemente possibile con la mazza, indirizzandolo verso il collo della creatura.



    «»

    johannes
    belby

    when it feels like you just slept
    through all the best years of your life.
    sentinella seguace di arda
    [dimezza attacco o difesa del nemico]
    special
    lvl leader
    2004 — empatico (mazza da baseball)when the heart's beyond repair;
    when you wake and no one's there;
    when your home consists of only you;
    is there anything worth holding on to?
    Anything Worth Holding On To
    Cynthia Erivo
    Mother of Night, darken my step


    (22) DIFESA THOR (hans + veena): contrasta empaticamente il dolore suscitato dal golem
    (18) DIFESA MINI (hans + ama): la tiene dalla manica per non farla cadere
    ATTACCO PNG (hans + veena + thor + ama + mini): tira un’altra pietruzza con la mazza

    BONUS GENERE EMPATIA (hans): gli passa un po' della sua morte tm (interiore, e non solo)

    CODICE
    <b>(5) DIFESA HANS (ama + thor):</b>
    <b>(12) DIFESA VEENA (mini + veena):</b>
    <b>(22) DIFESA THOR (hans + veena):</b>
    <b>(18) DIFESA MINI (hans + ama):</b>
    <b>ATTACCO PNG (hans + veena + thor + ama + mini):</b>

    <b>CURA @ MINI (thor):</b>
    <b>CURA @ AMA (mini):</b>

    <b>BONUS GENERE EMPATIA (hans):</b> -2pd al golem
    <b>BONUS CLASSE ROGUE SANGUINARIO (veena):</b>
     
    .
  12.     +3    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Death Eater
    Posts
    258
    Spolliciometro
    +409

    Status
    Offline
    i Berserker hanno la violenza nel sangue. Scatenano la loro furia sul nemico con efferatezza, incuranti della propria salvaguardia.
    Thor era incazzata. Con il mondo, ma questo era scontato. Con Lancaster, perché era davvero un figlio di puttana.
    Con Kaz, perché aveva deciso di stare dalla parte del figlio di puttana. Dopo che l’aveva rapito, seviziato (non voleva sapere come, ma aveva passato troppo tempo con l’Oh e Dylan per non avere qualche – terribile – idea).
    Con sua sorella, perché riteneva che il mondo prospettato da quella merda di Lancaster fosse la scelta più ovvia e giusta. Friday. La stessa Friday che le aveva insegnato tutto ciò che sapeva (persino a essere una bestia, in effetti), che le aveva dato tutti gli strumenti per decidere cosa fosse giusto e cosa sbagliato… aveva scelto un mondo finto, una bolla, in cui la schiavitù era esposta in piazza, sotto gli occhi di tutti.
    Dunque, Thor era incazzata. Tanto per cambiare.
    E, altrettanto come sempre, quando faceva una cosa era tutto o niente.
    Era passata dall’essere campionessa di slalom delle responsabilità, compresa quella di comprarsi i suoi stessi vestiti, all’andare in Sri Lanka con una spada e poco altro per spaccare i culi a chi aveva fatto sparire i suoi amici e decine di altre persone. E adesso, dopo il delirante discorso di un pazzo – non così dissimile, a conti fatti, da quello tenuto l’anno precedente da Abbadon –, non solo si era schierata, ma non ci aveva pensato due volte (anzi, non ci aveva pensato e basta) a buttarsi nella più assurda, e probabilmente mortale, delle scelte.
    Entrare nella Bolla.
    Non poteva essere altrimenti, per Thor. Doveva fermare Friday e riportarla fuori a calci, facendola così anche rinsavire. Doveva impedire che sua sorella rimanesse bloccata lì dentro… o peggio. E lo stesso doveva fare con Kaz e con Clay e con Giacomino e con tutti gli altri.
    Se avesse dovuto anche azzannarli, era pronta.

    Non era invece pronta ad azzannare l’Aborto. Aveva scalato piramidi e inalato sostanze peggiori della puzza dei dormitori maschili a Hogwarts, si era fatta male ancora prima di alzare un dito per combattere, ma… «Dio santissimo ma che cazzo è.» Aveva decisamente voglia di vomitare, eppure non riusciva a staccare gli occhi di dosso da quella cosa. Non aveva mai visto niente di così orribile e inquietante, e lei era pur sempre cresciuta in mezzo ai Freaks. «Nemmeno Sandy è così brutto.»
    L’unica gioia, in quel mare di merda in cui stava affogando, era che Joni e Dylan non erano più in prima linea, adesso. Certo, erano ben lontane dall’essere al sicuro, però i loro occhi erano salvi da quella vista. E, cosa ancora più importante, non erano dentro la Bolla.
    A differenza sua.
    Quando l’Aborto la scagliò contro al muro, prima del dolore dell’impatto in prima persona sentì quello delle sue compagne. Le riverberò nelle ossa, facendole digrignare i denti ancora più del normale. Sarebbero morti lì? Sarebbero diventati parte di quel corpo senza forma, parti indistinguibili di un’unica, orrenda, entità?
    Sputò il sangue che le pizzicava ferroso sulla lingua per terra e, per un attimo, le parve di scorgere un bagliore. «L’avete vista anche voi? Sembrava una luce…», domandò ai compagni, cercandoli uno a uno con lo sguardo. Erano ancora tutti in piedi, tranne… «Tranquilla, va tutto bene!» Lo disse forse più a se stessa che a Mini, ma le arrivò vicina e le porse una mano per aiutarla a rialzarsi, rendendosi conto a ogni passo di quanto si sentisse acciaccata in prima persona. «Aspetta…epismendo», cercò di farla sentire davvero meglio, al di là di quelle parole che, adesso, le suonavano stupidissime.
    Guardò l’Aborto, ponderando dove infilzarlo con la spada, ma poi notò Hans in una posizione molto precaria e, memore della botta appena presa, invece dell’arma continuò a dare la precedenza alla bacchetta, cercando così di non farlo andare a cozzare contro la parete: «Wingardium leviosa».
    Il mondo doveva davvero essere finito sottosopra, se Thursday De Thirteenth, invece di menare a destra e a manca, era costretta a usare la magia. E infatti, per la terza volta, tentennò. Voleva fargli male con tutta sé stessa, per la rabbia che sentiva dentro, per il dolore. Ma ogni volta che l’avevano colpito, l’Aborto aveva reagito esattamente come faceva lei: con violenza. «RAW RAW ma che merda è!!!!», si lamentò con una smorfia. «Dite che non dobbiamo menarlo?? Perché altrimenti ci sbatte al muro… o peggio?» Sperava con tutta sé stessa che i suoi compagni le dessero l’autorizzazione ad usare le mani (e i denti), ma per una (1) volta si limitò a tentare quello che, vanamente, ancora oggi le gemelle e persino Sandy tentavano di imporle, quando proprio non ne voleva sapere di dormire. Ninna Nanna, tentò di lanciare sull’Aborto, con una smorfia di disgusto e soprattutto di rabbia. Se non altro, nessuno avrebbe sentito mentre usava un incanto tanto... innocuo. Però, forse, se il coso si fosse addormentato, loro sarebbero poi riusciti a smembrarlo pezzo per pezzo…
    Thursday
    De Thirteenth

    Are you all ready where you are?
    And I’m coming for you now
    GUERRIERA BERSERKER
    [un tiro PA bonus]
    STREGA
    APPRENDISTA
    19 y.o. — red fury — assistant & chaserI hope you’re ready for a firefight
    ’Cause the devil’s got your number tonight, they say:
    “We’re never leavin’ this place alive”,
    but if you sing these words, we’ll never die
    Save Yourself, I’ll Hold Them Back
    My Chemical Romance
    Mother of Night, darken my step


    (5) DIFESA HANS (ama + thor): wingardium leviosa per non farlo andare a sbattere
    ATTACCO PNG (hans + veena + thor + ama + mini): ninna nanna (incantesimo favola della buonanotte)

    CURA @ MINI (thor): epismendo
     
    .
  13.     +3    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Death Eater
    Posts
    166
    Spolliciometro
    +302
    Location
    Dalla Luna

    Status
    Online
    più razionali e metodici dei berserker, i cacciatori studiano attentamente le loro prede prima di passare all’attacco, considerando ogni punto debole

    «sicuramente mi conoscete già ma mi presento per i meno navigati: sono Mort Rainey»
    Amaranth Nott non era molto navigata ma conosceva il nome di Mort- storpiato per lo più in coglione da un Liam eternamente offeso con colui che gli aveva dato del panettiere.
    E ora, la Nott si trivava nella scomoda posizione di dover inserire in lista nera il generale che a quanto pare, un coglione, lo era davvero.
    «potrete essere i miei mortini»
    Un No grazie che si tramutò in un sorriso divertito per quello che aveva e stava sentendo, che col senno di poi si era quasi rivelato un pronostico esatto, con quegli 11ps, uno sbalzo contro il muro e l'urlo del mostro ad entrarle prepotentemente in testa. Si sentì in obbligo a prendersela fra le mani e stringere perchè rompersi la scatola cranica piuttosto che continuare a sentire tutto quel male, non le sembrava poi una cattiva idea.
    Però, finchè aveva ancora vita in corpo non si sarebbe arresa a mettersi in un angolino; provare ad aiutare i suoi compagni le sembrava una più grande priorità e quando vide Hans provò a tenerlo saldamente a terra da un lembo di stoffa della sua maglia (?) che si sarebbe rivelata un po' stropicciata in quel punto, ma ci avrebbe davvero provato forte a non fargli perdere nemmeno un ps.
    Cercando di essere più forte del suo mal di testa avrebbe poi offerto una non proprio sana stabilità mentale a Sinéad mettendosi in una posizione tale da poterla acchiappare senza problemi qualora la sola presa di Hans non fosse bastata, improvvisandosi una spot qualsiasi durante un' esibizione di Acroyoga. La biondina aveva proprio ragione: era brutto da morire quel coso. Forse, in circostanze diverse si sarebbe pure soffermata a pensare quali orribili esperimenti avevano portato a quell'essere e dare una spiegazione a quella tristezza che a primo impatto le aveva fatto, ma poi aveva iniziato a dare di matto e ucciderlo prima di essere uccisi le sembrava la cosa più ragionevole, anche se quella più lontana dall'essere possibile: il golem non sembrava aver risentito dei loro attacchi, fino ad ora.
    Inspirò l'aria putrida e cercò la giusta concentrazione prima di sparare un nuovo colpo verso quell'agglomerato di carne.

    Amaranth
    Nott

    Qui finisce il mio silenzio
    E inizia il mio agire
    Guerriero cacciatore
    rimuove 5-10 pd da difesa avversaria
    SPECIAL
    APPRENDISTA
    31 y.o — Pyrokinesis— GunA deeper dive
    Eternal silence of the sea
    I'm breathing
    Alive
    Faded
    Alan Walker
    Mother of Night, darken my step


    CODICE
    <b>(5) DIFESA HANS (ama + thor):</b> lo trattiene forte per impedirgli di volare via
    <b>(12) DIFESA VEENA (mini + veena):</b>
    <b>(22) DIFESA THOR (hans + veena):</b>
    <b>(18) DIFESA MINI (hans + ama):</b> le prende la mano
    <b>ATTACCO PNG (hans + veena + thor + ama + mini):</b> pew pew

    <b>CURA @ MINI (thor):</b>
    <b>CURA @ AMA (mini):</b>

    <b>BONUS GENERE EMPATIA (hans):</b> -2pd al golem
    <b>BONUS CLASSE ROGUE SANGUINARIO (veena):</b>


    GUN: (10/12)
     
    .
  14.     +4    
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Slytherin
    Posts
    40
    Spolliciometro
    +86

    Status
    Offline
    i berserker hanno la violenza nel sangue. scatenano la loro furia sul nemico con efferatezza, incuranti della propria salvaguardia.
    Ma che cazzo. Una bestemmia poco elegante ma pienamente sentita uscì dalle labbra della Mikhailova quando fu sbattuta al muro. Si toccò la testa e credette di percepire qualcosa di umido sulle dita, oltre al conseguente bozzo che si stava formando. Strinse i denti e piantò gli incisi nelle labbra per evitare di gemere di dolore quando provò a muoversi. C’era– c’era qualcosa di sbagliato. In come erano posizionate le costole, nello sharp dolore che le faceva mozzare il fiato. Si rimise in piedi e sputò il sangue a coat la bocca, offrendo una mano a chi lo avrebbe necessitato, e puntò gli occhi su quella creatura di merda. «ma guardati, non ti vuole nemmeno tua madre» se avesse potuto, gli avrebbe anche tirato un calcio, ma non fece in tempo a formulare il pensiero che l’equilibrio le venne meno. Immediatamente, cercò le mani di Corvina per reggersi a qualcuno, ignorando molto forte Hans a tenerla dalla manica perché il suo cervello non lo stava elaborando «scusa– non, mi gira un po’ la testa» se no col cazzo che avrebbe iniziato a tocchicciare la gente, Sinéad rispettava gli spazi personali. Tranne quando si trattava di tirare mazzate. E sapete cosa? Le aveva rotto i coglioni quel golem, quindi si avventò su di lui senza pietà e tentò di tagliarlo da qualche parte con le lame dei suoi chakram. Qui speriamo forte che non oneshotti di nuovo Mini, che intanto si dedicò a curare la mommy perché aveva un debole per le mommies e non dovevano morire. Sperava di non fare +1ps di cura e fare brutta figura o non lo avrebbe mai superato. Mise da parte i chakram e tirò fuori la bacchetta, castando un auferte nella direzione di Amaranth «spero che aiuti? non lo so, ma è meglio di niente» manifesting??
    sinéad
    mikhailova

    I walk beside myself
    To see what's left
    guerriero bersereker
    [OFF: un tiro PA bonus]
    MAGO
    MAGO
    2008 — slytherin — chakramWe can be free if we want it
    Or we can stay in this lane all alone
    Just say the word and I'm on it
    The past is receding so we can move on
    free if we want it
    nothing but thieves
    Mother of Night, darken my step


    (12) DIFESA VEENA (mini + veena): si reggono a vicenda
    ATTACCO PNG (hans + veena + thor + ama + mini): lo tagliuzza

    CURA @ AMA (mini): auferte
    Formula: Auferte. Dona nuovamente energie alla vittima, prima in modo graduale, e poi in una letterale botta di vita. Il colore del fascio di luce è rosso.
     
    .
  15.      
     
    .
    Avatar

    It's fate, not luck.

    Group
    Fato
    Posts
    3,796
    Spolliciometro
    +1,418

    Status
    Anonymous
    johannes18 pa35 pd19 psARMA: mazza da baseball | empatia
    madein30 pa23 pd49 psARMA: pugnali mezzaluna
    taichi18 pa20 pd41 psARMA: sai | atmocinesi
    mort22 pa20 pd39 psARMA: pistola
    sinead22 pa20 pd9 psARMA: chakram
    corvina28 pa15 pd20 psARMA: balisong | ombrocinesi
    thursday17 pa15 pd17 psARMA: spada
    amaranth19 pa13 pd12 psARMA: pistola | pirocinesi
    golem30 pa50 pd301 ps29 (hans) 10 (fake) 1 (ty) 20 (mort)
    5 (mini) 20 (veena) 9 (thor) 28 (ama)



    CURA @ MINI (thor): +3ps
    CURA @ AMA (mini): +9ps

    BONUS GENERE EMPATIA (hans): -2pd al golem
    BONUS CLASSE ROGUE SANGUINARIO (veena): 7
    [ Il golem perderà 1ps ogni 24h // prossimo ps perso il 30/04 ]

    (5) DIFESA HANS (ama + thor): 8+13=21pd (+16pa)
    (12) DIFESA VEENA (mini + veena): 13+14=27pd (+15pa)
    (22) DIFESA THOR (hans + veena): 26+13=39pd (+17pa)
    (18) DIFESA MINI (hans + ama): 23+6=29pd (+11pa)
    ATTACCO PNG (hans + veena + thor + ama + mini): 16+24+1+13+8+16+15+17+11=121pa
    DIFESA GOLEM: 38-2 (malus empatia) -5 (malus ostacolo)=31pd (-90ps)

    Succede di nuovo: il mostro si contorce ed emette suoni disumani, sotto il peso della vostra resistenza, e come poco prima vedete una luce brillare nella stanza.
    Subito prima che il dolore si avviluppi a voi come un rampicante dalle malevole intenzioni, bloccandovi sul posto senza fiato.

    [ hans, mini, veena, thor, ama: -8ps ]

    HANS, VEENA, AMA: il golem vi punta – dire che vi stia guardando sarebbe un'esagerazione – eppure non avete bisogno di vederlo per sentirlo nella vostra testa; sta cercando qualcosa, la cosa più cara che avete, per stravolgerla e renderla un incubo ad occhi aperti
    MINI, THOR: contro di voi, invece, sguinzaglia due tentacoli di ombra appena evocati, e li usa per stringerli forte intorno alla vostra gola e mozzarvi il respiro.
     
    .
78 replies since 28/4/2024, 20:00   1276 views
  Share  
.
Top