I have an intelligence of six. I know what I’m doing.

Murphy b skywalker // nella giungla dovrai stare finché un 5 o un 8 non compare

«beh, in fondo è come se vivessimo insieme da sempre, capisci?» provò inutilmente a tirarsi su le maniche della tunica viola scuro, senza successo. il tessuto era così liscio e morbido che arrotolarle anche solo un po' era impossibile, e dai buchi spuntavano a mala pena le punte delle dita. ma nel complesso faceva la sua porca (metaforicamente) figura, e quel piccolo inconveniente non aveva il potere di rovinarle il gusto della serata.
anche se stava parlando dei fatti suoi ad un ragazzino che si dondolava sulla sedia e beveva succo di frutta da un bicchiere di vetro da brandy.
«si ma.. eravate tipo fratello e sorella, no? sarà tutto diverso. e poi gli uomini sono dei rompicoglioni, si sa.» sip sip sip. sister eddie moonarie aveva detto la sua, e murphy non poté fare a meno di ridacchiare sotto i baffi che non aveva - forse non dormiva sul lettino dall'estetista come babbi, ma ci mancava poco -, conscia che quelle non erano davvero le parole di un quattordicenne. no, c'era un adulto chiuso lì dentro da qualche parte, che la skywalker non aveva mai avuto il piacere di conoscere, ma che in quella forma ancora acerba non si era risparmiato dal raccontarle tutto quello che sapeva di suo zio dick.
perché richard era suo zio, giusto? iniziava davvero ad avere troppi parenti, murphy, così abituata a formare una famiglia biologica a sé stante da rimanere momentaneamente senza fiato. zii, cugini, figli, fratelli.
una novità, quella, che non aveva ancora trovato le forze di raccontare a nessuno, ancora troppo pesante sul petto ad ogni respiro. «parole sante!» con un sospiro murphy si alzò in piedi, le labbra piene a tendersi in un sorriso quando jade tornò dalla cucina con pacchi di patatine tra le braccia e una confezione da sei di lattine di birra per mano. «edward, tu no. le sembrava giusto ricordare al ragazzino che fino a prova contraria al momento era minorenne, e quello si limitò a roteare i suoi occhioni verdi al soffitto e ritorno, prima di succhiare dalla cannuccia l'ultimo sorso di succo e cacciarsi in bocca una manciata di patatine al formaggio: quando il boss era piombato al BiDEt spargendo la voce di una serata d&d a casa sua, barbie lo aveva letteralmente pregato di partecipare, perché ti fA BEnE paSSAre uN po' dI TEmPo fuOri DA QUi e in effetti a edward l'idea non era dispiaciuta. solo, sperava almeno in una birra, ecco.
«ricevuto, mamma» genitore 3, genitore 4. murphy gli scompigliò i capelli, trattenendo a stento le lacrime quando vide il ragazzino arrampicarsi come un animaletto selvatico sulla schiena immensa di tjade, guardando i partecipanti da quel suo nuovo punto di osservazione privilegiato. «molto bene, intanto che aspettiamo i ritardatari voglio dirvi che sono felice di vedervi vestiti a tema, come vi avevamo caldamente suggerito.» minacciato era la parola giusta, ma tant'é. sistemó con cura il cappello a punta - anch'esso viola - sui capelli ancora biondi raccolti in una coda morbida dietro la nuca, aprendo poi davanti a sé il manuale della campagna che non aveva avuto assolutamente il tempo di preparare.
le toccava andare a braccio, affidandosi alla fantasia, e per fortuna che aveva visto stranger things almeno due volte!
«jade, vai con la musica!» nel caso ve lo steste chiedendo, sì: murphy aveva perso due giorni a cercare i pezzi giusti per la soundtrack perfetta, qualcosa che ricordasse Il signore degli anelli con un pizzico di Labirinto del Fauno - e un paio di pezzi di David Bowie che non facevano mai male - e una spruzzata di Fantasia a condire il tutto. la verità era che da quando aveva preso la più greve e adulta decisione della sua vita, la ventitrenne si sentiva sempre più mancare l'aria; faticava a respirare, la pressione le scendeva improvvisamente sotto le scarpe e un paio di volte shot era dovuto intervenire afferrandola al volo prima che crollasse a terra con tutto il suo dolce peso. amava quel ragazzo con tutta se stessa, sebbene nei mesi successivi alla sua miracolosa resurrezione non fosse mai riuscita a trovare il coraggio di dirglielo - due parole che le rimanevano sempre incollate alla lingua e questa al palato, quando inevitabilmente alle farfalle nello stomaco si sostituiva la sensazione gelida della mano di shot abbandonata tra le sue dita, l'assenza infinita di battito prima che il mondo le crollasse addosso.
era la paura a bloccarla, questo murphy lo sapeva, ma il doversi infine separare da sin non faceva altro che alimentare un panico infondato, malsano.
forse per quello si era presa così bene all'idea della serata giochi, al limite della psicosi; forse per quello jade l'aveva lasciata fare, leggendole negli occhi una muta difficoltà senza bisogno che lei dicesse una parola. facevano questo, anni e anni passati fianco a fianco dimentiche di cosa fosse un'adolescenza normale, una vita normale.
«il mondo sta per finire, ragazzi miei. siete pronti a combattere, a morire per ciò che vi è più caro?» solenne, come durante i suoi interventi allo shipper club, i palmi delle mani premuti sul tavolo di fronte a sé. tra i piedi, invisibile agli altri, un breuge col cappottino di ciniglia e lunghi tentacoli di gomma incollati ai fianchi attendeva placido il suo momento per entrare in scena. oh, da qualche parte un mostro orribile e malvagio murphy doveva pur trovarlo.

23 yo
rebel
geokinesis
master
'roll the dice'

Jaden fulminò il malcapitato che aveva detto a Barbie che non c'erano cowboy a D&D: c'era un po' quel che volevano. Forse non li avrebbero chiamati cowboy ma ranger (???), o guarda-maiali, ma se il falegname dal far west voleva essere un mandriano con speroni e cappello a fedora, poteva esserlo, poteva esserlo. Giocare a D&D era un po' come festeggiare halloween (?)
«giusto un ripassino veloce delle regole???? Davvero basic, imparo in fretta»
Jaden si allungò sul tavolo per prendere una birra. AH, che bello introdurre gente al magico mondo dei gdr. Bevve un sorso, passando poi a Barbie, e a chi altro mancava, la scheda personaggio da compilare per lasciarle Murphy. «Questa notte vivremo un'avventura magica, guidata e gestita da Murphy - il nostro Master, o Fato bellissimo che dir si voglia - che ci proporrà delle sfide e degli obiettivi che sarà nostro compito superare e raggiungere. Il successo o il fallimento sarà determinato dalle nostre azioni in concomitanza del destino» prese in mano i dadi, muovendoli «...ovvero questi; questi sono il destino. Ognuno di noi interpreterà un personaggio da lui o lei creato - nel tuo caso un cowboy - e devi anche decidere a inizio partita, oltre a nome, storia personale e carattere, le tue doti - forza, destrezza, carisma, costituzione, saggezza e intelligenza -, le quali influiranno sulle capacità e sull'evoluzione del tuo personaggio per tutta la durata del gioco» gli indicò sul foglio dove aveva scritto, apposta per i nuovi giocatori (come anche lei ihihihih) cosa significasse ogni caratteristica. Arianna potrebbe ivi riassumerveli, ma perchè farlo, quando potete googlarli come ha fatto lei? Tanto nessuno ha sbatti di leggerli ihihih «Il Fato bellissimo magari ci dirà "vi trovate davanti ad un cavallo inferocito, che fate?", tu dici la tua, ma per ogni azione il successo sarà determinato dal lancio dei dadi in combinazione con le doti scelte a inizio gioco»
Si voltò verso Murphy, eccitata come una bambina «ammetterò che non so neanche io che campagna - avventura- ci abbia preparato murphy, ma non vedo l'ora di scoprirlo» Tornò a guardare Barbie, con sguardo affabile «Per regole in più, non ti preoccupare: te le diremo man mano, e chiedi pure quello che vuoi. E' più facile di quanto sembri...» si grattò il collo, ridacchiando nervosa «o almeno... credo. Io non ci ho mai giocato. Però ho sempre sognato farlo, conta? E ho studiato i manuali» e letto tante fanfiction. Cosa? Cosa.
Indicò delle buste chiuse sul tavolo «Per colore che non hanno voglia di pensare ad un personaggio, o che vogliono un po' di sfida, io e Murphy abbiamo preparato dei personaggi extra; se vi va, prendeteli pure» Davvero, se volete un personaggio imbarazzato non creato su misura per voi chiedete e avrete!!! «e come già detto, per chi non avesse capito di doversi vestire a tema» guardò male coloro che erano ancora in borghese «abbiamo portato dei vestiti»
Dopo n tempo, si guardò in giro nella stanza; avevano mangiato, bevuto, scherzato... avevano aspettato abbastanza, no? Nel frattempo erano arrivati altri (e altri erano già lì dall'inizio) - e tanto secondo me non risponderete mai MA IO VOLEVO POSTARE CIAO
«qualcun altro vuole iniziare a raccontare il proprio personaggio, o preferite rivelarli man mano giocando per un'esperienza più immersiva? In quel caso, Murphy, direi che puoi iniziare»
Game on.

dec '19

special wizard

jaden beech