Dunque, fammi capire dam.

damian & amery

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  1. you're special‚ Damian.
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    E' talmente introverso e distaccato dal mondo da costringere sua madre, morta alla sua nascita, ad agire da consigliere invisibile e da lui solo percepibile.
    Il suo migliore amico è Tacito (Tea And Coffee Intelligent Talking Operator, una tazza verde.
    I babbani diagnosticherebbero in lui una sindrome di Asperger piuttosto accentuata. Nel mondo della magia lo considerano semplicemente parecchio strano.
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    abbigliamento / foto Gambe rachitiche fasciate da jeans neri nerissimi, con una cintura fatta di proiettili - strane cose babbane che a quanto pare si possono sparare: Damian l'ha trovata ad un mercatino, e quel giorno ha passato ore a tentare di soffiarli da un cilindretto di carta, ma niente, quelli non sparavano proprio, probabilmente per colpa della cattiva qualità dei polmoni del mio omino, striminziti come il resto del corpo. In ogni caso li aveva rimessi a posto nella cintura, che indossava con una delle sue maglie preferite, con una cassa toracica ed una colonna vertebrale disegnata, giusto perchè sappiate che al mio Dam piacciono questo genere di cose allegre, sì.
    I capelli castani appiattiti come al solito sulla testa, ciuffetti che gli decoravano i lati del volto spiovendo da sotto le stanghette degli occhiali, le mani dalle unghie smaltate di nero in tasca, la solita espressione amorfa.
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    Damian James Insomnia
    sheet ⋆ 15 ⋆ Purosangue ⋆ Neutrale ⋆ Studente ⋆
    Dunque, fammi capire, adorato.
    Perchè mai in una bella domenica come questa - ho già precisato domenica? Già, proprio il giorno del riposo, quindi nessuna, nessunissima pallosa lezione. Oh cielo, sono una coscienza, non dovrei dire questo genere di cose, ma oh, beh, che siano pallose è provato. E in ogni caso torniamo a te signorino: nessuna lezione, proprio zero, scolaretti che vagano per il parco impegnatissimi nel non essere assolutamente impegnati, canti che si levano, scope che volano, risate che tintinnano e pelli che si abbronzano nella distesa verde del prato di Hogwarts, e tu ti vai a rintanare nell'angolino più buio e soffocante del castello.
    Così non va. Che ne è stato dei miei consigli, quelli sull'essere socievole e cose simili? Puff, svaniti. Ma lo so tesoro, lo so.
    Tu sfuggiresti ad ogni benchè minima possibilità di cantare ad alta voce o addirittura - orrore orrore - abbronzarti.
    E perciò, dopo tutto questo bel prologo, vi dico che il mio caro Damian James Insomnia, in questa favolosa domenica illuminata da tutto quello che vi ho elencato prima, stava vagando per gli angolini più bui ed astrusi di Hogwarts, eben deciso a trascorrere un pomeriggio di insolita (?) solitudine. Solitudine no, certo: Tacito, suo fedele compagno, sorrideva all'interno del borsone che picchiava ritmicamente ad ogni passo contro la gamba striminzita del mio omino, fasciata da jeans neri nerissimi, con una cintura fatta di proiettili - strane cose babbane che a quanto pare si possono sparare: Damian l'ha trovata ad un mercatino, e quel giorno ha passato ore a tentare di soffiarli da un cilindretto di carta, ma niente, quelli non sparavano proprio, probabilmente per colpa della cattiva qualità dei polmoni del mio omino, striminziti come il resto del corpo.
    In ogni caso li aveva rimessi a posto nella cintura, che indossava con una delle sue maglie preferite, con una cassa toracica ed una colonna vertebrale disegnata, giusto perchè sappiate che al mio Dam piacciono questo genere di cose allegre, sì.
    I capelli castani appiattiti come al solito sulla testa, ciuffetti che gli decoravano i lati del volto spiovendo da sotto le stanghette degli occhiali, le mani dalle unghie smaltate di nero in tasca, la solita espressione amorfa, il mio figliolino si ritrovò tutt'un tratto in un'aula alquanto minuta e soffocante. Soffocante in modo letterale: nell'aria persisteva come una nebbiolina rosata che emavana un profumino alquanto nauseante, e infatti il mio caro storse appena il naso, prima di darsi all'esplorazione di quel nuovo angolo di castello. Dunque, dunque..pouf morbidosi. Naaa. Tavolini carini, rotondi. Naaa. The? Lui odiava il the.
    Caffè a go go, insomma. E poi, poi..tazze! Tante tazze! Nessuna neanche minimamente carina come Tacito, ovviamente.
    E poi insomma, Tacito non poteva neanche essere definito una normale tazza.
    Lui è un migliore amico, ecco. Un migliore amico sempre sorridente e che ti offre da bere più che volentieri.


    « So darken your clothes or strike a violent pose, maybe they'll leave you alone. but not me. »

    schema role © psìche



    Scusa il ritardo! Spero che il mio modo di ruolare non ti confonda - se è così dimmi che modifico ^^


    Edited by you're special‚ Damian. - 4/1/2015, 14:28
     
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  2. kingpënis
         
     
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    Amery J. Doyle

    Scheda ▼sedici ▼ ravenclawsome ▼ pure neutral ▼ Pensieve

    Amery non era mai stato per i divieti. Aveva sempre amato la libertà, l'anarchia della sua vita che pian piano era stata lasciata andare come una barca per mare: levata l'ancora si era sempre più allontanato dalla riva. Guardò il medico e con un leggero sorriso annuí, cercando di non far vedere quanto quel gesto fosse intriso di falsità: non aveva intenzione di rimanere a letto né di riposare; non voleva vegetare nella sua stanza mentre i compagni andavano e venivano e vivevano la loro vita o, ancora peggio, ritrovarsi rinchiuso in casa di sua madre e il suo nuovo marito a sorbirsi le loro scuse per averlo quasi obbligato a seguire Bea in quella stupida avventura. Strinse la mano al dottore, che terminato il suo lavoro si decise a levare le tende da quell'antisettico camerino d'ospedale: lo vide andarsene, attraversare la piccola porta bianca e chiudersela alle spalle lasciandolo solo con il suo sangue, i suoi punti infetti e il sapore della bile sulla punta delle labbra. Guardò una nuvola passare veloce, sospesa tra le braccia del vento: come se le folate fossero le dita e il suo candore fosse la pelle, si lasciava trasportare per il cielo leggera e inconsistente. Sembrava un'idea o l'idea di una idea ed Amery rimase ad osservarla per qualche istante, improvvisamente desiderando di essere fatto di acqua e aria e poter viaggiare come faceva lei: vedere il mondo e lanciare sulle persone se stessi sotto forma di pioggia o grandine. Qualcosa richiamò la sua attenzione alla realtà, un rumore di passi o forse il battito del proprio cuore; distolse lo sguardo da dove ne aveva rubato il colore ed estendendo il braccio si allungò sul lettino per prendere la camicia: cotone, bianca, semplice. La indossò faticando leggermente : dovette togliendosi la maschera insensibile che gli nascondeva sempre il viso, lasciando trasparire attraverso di esso il dolore che il costato e la gamba gli provocavano, laddove il Kelpie lo aveva morso e trascinato nelle profondità di quell'acqua gelata. Un brivido gli percorse la schiena, sentendo ancora il freddo attorno a se e dentro le ossa.
    Prese le stampelle e si alzò in piedi, senza nascondere una smorfia di disgusto al sentire i punti tirare come dei dannati. Con sforzo, un po' di coraggio e tanta voglia di andarsene da quel luogo che odorava di naftalina. Con un cenno del capo e un leggero sorriso sornione stampato in volto salutò il medico e prese la porta, ritrovandosi nel corridoio della scuola; si spinse in giro con il fastidioso ticchettio delle stampelle sulla pietra, rischiando di scivolare più di una volta e allontanandosi sempre più da dove sarebbe invece dovuto andare: si fermò solo quando non ne potè più e in quel momento era già in cima alla Torre dell'Orologio. In un angolo buio d'essa c'era un ragazzo che parlava a una tazza. « Disturbo? » disse, sorprendendolo e forse anche spaventandolo. « Non che m'interessi la tua opinione. » disse, ignorando la possibile opinione dell'altro corvonero nella stanza. Si lasciò cadere su una poltrona e tirò fuori il pacchetto morbido di Marlboro.

    You don't understand and I can't explain.
    role code by #epicwin for obliviongdr

     
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1 replies since 4/1/2015, 13:45   131 views
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