gebo

Stanno succedendo un sacco di cose. Davvero tante.
All’Olimpico, intendo — ma in effetti anche nei Gebo. Lisi la stava vivendo certamente meglio di me, che dopo quaranta minuti di partita mi sento come se ne avessi già visti centoventi *manine* Ho bisogno di una tregua.
«hey, joueur de flûte» tentò di chiamare l’attenzione del loro personale Pifferaio Magico arrivandogli vicino e strattonandolo – delicatamente!! – per la maglia, per evitare che Rico facesse anche di lui un colabrodo. «fai attenzione, d’accord?» aveva già altri due scemi che si alternavano a fare i ghiacciolini, e una bucherellata da mille fori, non le serviva dover aggiungere anche la preoccupazione per Eggsy. «almeno tu, che hai un visino intelligente e sveglio.» gli prese il mento fra le dita, osservandolo come una mamma a un passo dalla ramanzina farebbe, e poi lo lasciò andare, correndo a sua volta verso Rico per accoltellarlo ad una coscia.
Oddio ma ci hanno dato sette fottuti minuti di recupero ma come faccio a sopravvivere.
Mega sospiro.
Torniamo a Lisi che, approfittando della confusione della battaglia, si avvicinò a Delilah per chiederle come stesse (Del, bucherellata: thumbs up) e darle un bacino sui capelli scuri, prima di ricordarle che «stai andando alla grande sono fiera di te» e sparire nuovamente in una nuvola di fumo PUFF per arrivare nei pressi di Paris e castare un veloce «protego!» per contenere l’arrivo della bufera. «l’inverno sta arrivando?» cosa? Era una cosa solo della sua generazione, GoT?! Non andava più di moda?! Ma pensa.