ansuz

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  1. arale
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    i berserker hanno la violenza nel sangue. scatenano la loro furia sul nemico con efferatezza, incuranti della propria salvaguardia.
    C'era una volta (pandi che stava scrivendo Hans e ha dovuto fare switch tattico a metà post, terribile) una bambina dai capelli rossi che viveva in una casa bellissima ed enorme, con una mamma un po' strega e un papà che lei amava così tanto da non vederne i tanti lati negativi e tossici, il carattere ambizioso e il luccichio malevolo negli occhi della stessa sfumatura di verde che condivideva proprio con la bambina.
    C'era una volta, poi, quella stessa, confusa, bambina seduta sugli scomodi sgabelli del ministero della magia, di fronte a tanti uomini e donne che le facevano domande e le chiedevano se avesse visto nulla, indicando con cenni del capo severi quel fratello ricevuto da poco, come un dono che per anni la bambina aveva supplicato i genitori di farle avere, come un giocattolo o una bambola di pezza.
    E poi c'era quella stessa bambina, un po' meno confusa, e un po' più immatura, avvolta dall'abbraccio caldo e soffocante delle sue migliori amiche e dell'età adolescenziale, in grado di farle dimenticare dell'assenza di quello di un padre che, da qualche anno, non era più lì — nel bene o nel male che fosse stato, a volte anche nel peggio, quell'uomo dalla dubbia natura era stato suo padre. Il suo papà.
    Quella bambina che era diventata una giovane donna, in un mondo non facile, dove la morte era quasi un pasto quotidiano da offrire all'intera popolazione che, affamata e disperata, lo accettava senza battere ciglio.
    Alla morte, Dylan Kane, s'era abituata. L'aveva toccata da vicino, e aveva rischiato di sfiorarla altre volte nel corso degli anni, le aveva permesso di incontrare Gaylord — ma vederla di nuovo, da vicino, esserne artefice, era una storia diversa.
    Solo alla fine della battaglia, quando lo scudo che teneva stretto in mano come fosse un'ancora di salvezza iniziò a bruciare contro la pelle arrossata, quella stessa bambina diventata grande all'improvviso, tornò nuovamente bambina. «sono–» cercò istintivamente Gaylord e Thor, stringendosi a loro per sentirne il calore e la presenza solida contro il suo corpo scosso dai tremori, «sono...» sì, lo erano. Morti. Uccisi. Da loro. Chi più, chi meno, avevano contribuito tutti e a quel massacro. Il “o noi o loro” non funzionava molto bene come scusa.
    Non riuscì a trattenere le lacrime, non voleva farlo, e nascose il viso contro la spalla di Thor per non guardare ancora l'orribile spettacolo davanti a loro.
    Qualcuno suggerì di continuare – Dave, senza ombra di dubbio –, e Dylan ci mise un po' a riprendere controllo sul proprio corpo, obbligandosi a seguire il resto della squadra anche se con movimenti a scatto. La mano andò istintivamente a cercare quella della De13th, pur tenendo l'altra non troppo lontana dal braccio di Gaylord — aveva bisogno di entrambi, in quel momento. Aveva bisogno di Joni.
    Aveva bisogno di Kaz.
    «secondo voi,» tirò su col naso, senza vergognarsi di star provando delle emozioni: non era un cazzo di robot, lei. «come stanno?» tutti gli altri volontari, nel dubbio, ma anche le persone che stavano cercando. Soprattutto quelli che stavano cercando. «chissà dove... dove sono.» Involontario il labbruccio tremulo, denti a spingere all'infuori, e occhi a cercare quello che sperava essere conforto nello sguardo dei compagni. «spero che–» non ebbe tempo di dire altro, perché nuovi attacchi iniziarono a piovere su di loro.
    Mai un minuto di tregua, porca pupazza.
    Accettò di perdete la presenza confortante della mano di Thor, affidandola completamente a Gaylord, prima di immolarsi come scudo umano per proteggere la piccola neo furia, MJ. «stai attenta!!» le urlò, arrivandole accanto e abbracciandola per spostarla con lei. «come stai?» e poi, in un attimo, accanto a lei c'era Gaylord e — «ohhhh, mannaggia!!!!» lasciò cadere i bastoni escrima a terra, e portò le mani a coppa intorno alle guance dell'influencer, facendo scontrare le loro labbra con urgenza e disperazione. Se rischiavano di morire (di nuovo!) voleva almeno concedersi l'ultimo bacio con il suo fidanzato bellissimo e dolcissimo e premuroso e muscoloso e — si staccò, lightheaded per l'intensità del bacio e la concitazione della battaglia. «ok, va meglio» sussurrò sulle labbra di Gaylord, sperando che nel frattempo non l'avessero beccata i nemico, ecco.
    Poi, in un impeto di furia e psycho shippaggine, si girò verso Olaf e gli urlò in faccia: «GAYLORD BACKHAM È IL MIO FIDANZATO!!!» sipario.


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    dylan
    Kane

    At the end of this road, where should we be?
    What should we become, in what form?
    guerriero berserker
    [un tiro PA bonus]
    strega
    Lvl leader
    2005 — cacciatrice — furia rossa (escrima sticks)at the end of this road,
    if we must become something in this form,
    I hope to be myself.
    (passion, young, fever.)
    turbulence
    ateez
    Mother of Night, darken my step



    (17) DIFESA MJ (gay + dylan): scudo!! (Umano, non avendo più l'altro.)
    (15) DIFESA DYLAN (syria + dylan): BACIA IL SUO FIDANZATO BELLISSIMO GAYLORD BECKAHM!!!!!!!!
    ATTACCO OLAF (dylan): l'attacco è che urla in faccia a olaf

    CODICE
    <b>(9) DIFESA THOR (syria + gay):</b>
    <b>(17) DIFESA MJ (gay + dylan):</b>
    <b>ATTACCO STUART ( gay + syria):</b>

    <b>(15) DIFESA DYLAN (syria + dylan):</b>
    <b>ATTACCO OLAF (dylan):</b>
     
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46 replies since 13/4/2024, 23:00   533 views
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