ansuz

Un secondo Syria era salva, il secondo dopo si era trovata sangue e cervella addosso di una Edith la cui testa le era appena esplosa. Letteralmente. «hai un po’ di…» alzò lo sguardo sul ragazzo, battendo un paio di volte le ciglia. Inspirò. Espirò. Poi non lo fece più perchè le veniva solo da vomitare e l'odore di sangue era sempre più pungente. Decise di non guardarsi, già solo lo sfiorare la pelle con pezzi di Edith non ben identificati, la faceva rabbrividire. «non mi dire» si allontanò di un paio di passi per darsi una scrollata come un cane appena uscito dall'acqua e far cadere qualunque cosa avesse addosso «se per voi è normale, per me non lo è. al massimo mi ritrovo coperta di peli e cibo per le creature» che anche lì, dipendeva che tipo di cibo, ma di sicuro non se lo ritrovava addosso in quel modo. «spero di potermi cambiare dopo perchè non ho intenzione di puzzare di morte tutto il tempo» sarebbe tornata indietro di quei pochi secondi che le bastavano per evitare di essere lavata come una fontana da quell'uccisione ma decise di non sprecare i suoi poteri per una cosa tanto stupida quando aveva previsto la necessità di vestiti di ricambio e ne aveva portati un paio con sé. Ritornando a loro: Halima era rimasto da solo in piedi, li guardava con i suoi mille attacchi rivolti verso di loro, il loro boss finale, con tutto l'orgoglio che ha uno che sta per essere attaccato su tutti i fronti ma ha tutti attacchi alti, in ordine e poi ha quell'1, quell'1 di chi è stanco, di chi non ce la fa più, di chi ha adottato Thor. Come biasimarlo. Quando si rese conto che stava rallentando il tempo per colpire Dave, non perse un secondo in più per contrastarlo e farlo riaccelerare per farlo tornare come prima e permettere a Dave di difendersi. Poi, già che ormai era zuppa di sangue, decise di renderlo zoppo con una falciata sulla gamba.