mannaz

La situazione era sempre peggio? La situazione era sempre peggio. Fischi, rombi, suoni che non avrebbe mai presagito di sentire nella sua vita – non così vicini almeno – e tutta la vicenda che andava ad aumentare terribilmente il suo status di ansia, nervosismo. Paura. Se avesse parlato ora che sfrondone lessicale avrebbe mai tirato fuori? Se fosse stato qualcosa di così divertente da ammazzare gli avversari dal ridere e ne avesse avuto la sicurezza, probabilmente avrebbe parlato.

Diana intanto sembrava intenta a voler… mordere? Davvero? Non aveva però tempo di sorprendersi, «Stupeficium!» su di lei, il tentativo di sbalzarla via quanto meno da quell’attacco che aveva poco di socialmente accettabile – come se tutti gli altri fossero più perdonabili. Certo.

La cosa più meccanica che invece gli venne da fare per poter evitare che l’acqua creata dall’incantesimo avversario raggiungesse Olga fu roteare la bacchetta velocemente due volte e guardando le bolle crearsi tentò di formare un barattolo che potesse contenere tutta l’acqua – l’incantesimo pudet - e sparire. Sperando fosse abbastanza grande.

La cosa grave era il sentire che dalla tasca interna della giacca il bisturi decise di volare via velocemente. Non sapeva cosa stava per succedere ma i suoi sensi di medico stavano pizzicando e tutti in negativo. Qualcuno lo aveva chiamato “Signor John”, una voce femminile. Poi una mano. Deglutì rumorosamente e basta.