extra: grifondoro vs corvonero

Indossò tutta la divisa, annuendo tristemente verso Ash. Anche a lui sarebbe piaciuto giocare come erano abituati a fare in allenamento, quindi magari senza maglia, visto che iniziava pure a fare più caldo, ma alla fine dovette ricredersi, quindi batté una mano sulla spalla del cacciatore e fece spallucce «non tutti hanno fatto allenamenti regolari e possono flexare gli addominali come te» e sì era certamente una motivazione, ma in realtà non era quello il vero motivo per cui ringraziava di dover indossare la divisa in tutta la sua interezza.
Lanciò uno sguardo verso Ezra e sospirò sollevato vedendo che anche lui stava indossando tutta la divisa, poi tornò a vestirsi. Si sentiva un po’ in colpa a pensar male del compagno di squadra però scusatelo tanto la paura che lo zingaro si presentasse in campo con strap-on, reggicalze strani o copricapezzoli in pelle era del tutto fondata; per Ezra stesso – perché se gli avessero lanciato un bolide addosso senza alcuna protezione era sicuro che sarebbe caduto dalla scopa prima di poter dire chalamamma, ma anche un po’ per se stesso perché dai si sarebbe sentito un po’ a disagio in campo con un outfit simile. Ma fortunatamente non era quello il caso!!!11! Certo che la squadra di quell’anno era strange fortissimo: avevano perso Aidan che si limava le unghie in mezzo al campo e al suo posto avevano guadagnato Ciruzzo che chissà che fine avrebbe fatto fare al manico di quella scopa a fine partita; e poi c’era Lux, anche lei un pericolo pubblico, soprattutto perché sembrava non sapere quale ruolo le spettasse, e poi Hot, che insomma il nome è già un programma, no? e poi vabbè Hazel e Ash non avevano bisogno di presentazioni.
Guardò tutto lo spogliatoio giallo-oro con un pizzico di emozione (tecnicamente sarebbe il suo ultimo anno a Hogwarts) perché per quanto fossero peculiari e problematici, voleva bene a tutti quanti e credeva fortissimo in tutti loro «siamo una squadra fortissimi» e ne era più che convinto, bisognava solo concentrarsi sulla partita e… sperare in un pizzico di fortuna.
Perlomeno, non avrebbero giocato contro Serpeverde che erano infami veri fino all’osso; nei corvi c’era (vabbè Willow, ma lo sapeva che in fondo in fondo c’era del buono anche in lei quindi non lo spaventava più così tanto) Mac, e lui si fidava ciecamente di Mac, così come sapeva per certo che Joey avesse ordinato a tutti di giocare pulito, e la presenza di Gideon lo rassicurava (perché in caso i fulmini avrebbero colpito lui).
Non aveva fatto i conti con la carta Barry, però.
«Mac could never» lanciargli il primo bolide da 22 pa, davvero Skylinski, davvero. Ma Julian era fiducioso chissà perché e quindi si spostò di lato, quel tanto che sperava bastasse per evitare il bolide ed evitare anche di colpire gli anelli con la testa. Era troppo presto per quello.

sì sì twat era cheerleader corvonero, e gli aveva lasciato un bacino al volo e anche una canna in caso di emergenza, ma lui sedeva tra gli spalti rosso-oro perché al cuor non si comanda e se Livy voleva stare lì a fare il tifo per suo fratello (dai Livy non dirmi che fai il tifo per i corvonero per mac, sarebbe un tradimento troppo alto non lo accetto mentalmente), allora toccava anche a lui fare il tifo per i grifondoro.
E si era seduto sugli spalti tranquillo, aveva preso posto con un «opppplà» che non era quello dei vecchietti di paese ma una famosa esclamazione svervegese, e poi si era girato una canna. Faceva le cose con calma, tanto gli avevano assicurato che sarebbe stata una partita tranquilla, e invece «ètroppoprestopermorire!!! non ho ancora iniziato a fumare, il potere di papà non è ancora così potente!!!» quindi cosa si fa in questi casi? ovviamente quello che si faceva in tutti gli altri casi: saltino tattico al fianco dei cheerleader grifondoro e «tieni Rolollo» aveva ancora difficoltà con i nomi italiani «se fumi anche tu funziona» dispensava canne e la parola divina, Swag, quindi perché no? «per ikea con ikea in ikea accogli oggi diopadreonnipotente il nostro appello a difendere il nostro fratello giuliano» basta, è troppo presto per fare tutto il resto