I gotta read between the lines Cuz I'm living out the script of my life

ooh-okiedokie + pit-tore

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  1. challis.
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    This mind isn't mine, who am I to judge? I should be fine, but it's too much.
    when & where
    22 | 02.02.01
    what
    metamorphosis
    who
    aka hartley
    Come disse un saggio: io di risposte non ne ho, mai avute e mai né avrò — anche perché, le rarissime volte in cui provava ad averne, Maddox finiva col dare la «risposta sbagliata». Sempre, ogni singola volta.
    Come in quel momento (o quella interna serata, per meglio dire), appunto.
    Si rendeva conto che il suo continuare a ripetere, come un disco incagliato, di non sapere assolutamente nulla lo avrebbe fatto passare come uno stupido o un bugiardo (ed era solo una delle due cose, lui) ma non sapeva – appunto. – cos'altro dire, se non quello, perché era così: non sapeva nulla, della vita in generale, nisba. Tre quarti delle cose traumatiche (e non.) che gli capitavano, venivano subito rimosse dal Rory per autoconservazione e (scarso) istinto di sopravvivenza; il restante quarto delle volte, non sapeva nemmeno che fosse mai capitato, ad essere del tutto onesti, fatti accaduti in uno dei suoi tanti momenti di shutdown, duranti i quali erano al comando le altre akas — di solito quelle meno frequenti, personalità che apparivano forse una volta nella vita e si godevano quelle scarse ventiquattro ore di aria fresca e poi sparivano di nuovo, portando con sé ricordi di intere giornate che Maddox non ricordava di aver vissuto.
    Insomma, un qualsiasi martedì nella vita del metamorfo.
    Quindi no, neppure quella volta aveva una risposta da dare al Capo del Consiglio che fosse diversa da quella; e la reputasse pure errata, se voleva, era comunque l'unica che Mad avesse da offrire. Magari qualche altra aka, messa alle strette e minacciata dal catalizzatore puntato alla gola, avrebbe almeno avuto la decenza di inventare una balla, ma non lui: Maddox era troppo (idiota) onesto per quelle cose, un (vero infp lawful good — gli mancava solo di essere un virgo) un fottuto libro aperto sull'indice e tutti i capitoli in bella mostra, con tanto di immagini esplicative ad accompagnare il tutto; piuttosto che dire una bugia, preferiva rimanere in silenzio e far dubitare gli altri del proprio QI (un dubbio, comunque, molto più che lecito), non era così terribile infondo.
    «un incidente»
    Anche per questo rimase in silenzio quando Jack Daniels ripeté quelle parole, limitandosi ad annuire una volta, e facendosi il più piccolo possibile — forse anche letteralmente, accedendo inconsciamente alla sua capacità di modificare il proprio aspetto, cosa che non faceva mai volontariamente.
    Era stato un incidente.
    O, perlomeno, era quello che le altre akas avevano ripetuto per giorni, per settimane, fin quasi a convincersene. Maddox, invece, aveva preferito dimenticare. E se non fosse stato per quella spiacevole piega, avrebbe continuato ad ignorare il problema a lungo. Per tutta la vita, se fosse stato necessario (e possibile). Ma il saggio diceva che non si può scappare dal passato, perché prima o poi torna a chiedere il conto, e forse quello era il momento in cui bussava sulla spalla del Rory per riscattare tutto il trauma che aveva cercato di evitarsi così a lungo.
    «che tipo di incidente?»
    Uno terribile, di cui Maddox non aveva voglia di parlare.
    Seguì per un breve istante lo sguardo del Daniels verso la folla, facendolo perdere in quel mare di gente che sembrava non badare minimamente a loro, e domandandosi solo marginalmente come sarebbe stato essere in grado di utilizzare il proprio potere consciamente, assumere l’identità di una persona normale, e scivolare tra i corpi accaldati per far sparire le proprie tracce.
    Con un sospiro pesante (e un mezzo singhiozzo), decretò che non l’avrebbe mai saputo perché, nonostante le lezioni di Controllo, trovava sempre molto complicato alterare il proprio aspetto, e non lo faceva mai se poteva evitare.
    «hai ucciso qualcuno?» Non fraintese il tono più morbido di Jack Daniels a quella domanda per qualcosa che non era – compassione – e lo accolse con prudenza e aria guardinga, conscio che quell’espressione aliena sul viso del ministeriale non fosse dettata da un’improvviso cambio di marcia nei suoi confronti, ma forse da una pericolosità tutta nuova. Un predatore che, improvvisamente, cambia strategia d’attacco; la preda non aveva scampo.
    Avrebbe potuto negare, mentire o inventare una spiegazione plausibile per quanto condiviso con l’altro — ma non ne era in grado, e Maddox era consapevole dei propri (tanti) limiti. Fece, invece, esattamente quello che una preda non avrebbe dovuto fare mai: distogliere lo sguardo dal suo aggressore, e abbassarlo. Avrebbe pagato caro quel gesto, probabilmente, ma non aveva il coraggio di guardare qualcuno negli occhi in quel momento; non quando la verità (o la cosa più vicina ad essa che Maddox potesse offrire) era lì sulla punta della lingua, pronta ad essere condivisa con qualcuno di esterno alla Scatola, per la prima volta in per sempre. Qualcuno che, e se ne rendeva conto solo con una piccolissima porzione di raziocinio, poteva arrestarlo, per una confessione del genere.
    Non lo fermò comunque dal farla.
    «non sono stato io quando parlò, lo fece con un filo di voce, così bassa e tremolante che temeva non sarebbe mai arrivata alle orecchie dell’avvocato, ma continuò comunque. «io… io non c’ero nemmeno.» non c’era stato per un sacco di tempo. «avevo bisogno di spazio, e hartley di godersi un po’ la superficie e…» un altro singhiozzo gli mozzò le parole in gola, e Maddox strinse i denti attorno alla carne del labbro inferiore, fino a sentire il sapore metallico del sangue scoppiargli in bocca. Doveva smetterla di piangere, non avrebbe minimamente aiutato la situazione. «andava tutto bene… era felice Non era necessario specificare chi; un evento più unico che raro, ricordi sbiaditi che aleggiavano nella Scatola come spettri di tutto quello che aveva(no) perso. Si asciugò le ultime lacrime rimaste impigliate tra le sopracciglia scure, e proseguì, incerto su come percorrere quel sentiero disastrato (e disastroso). «poi non so cosa sia successo… non di preciso, comunque. non ce l’ha mai voluto dire, e quei ricordi li ha nascosti fin troppo bene,» era complicato seguire il processo logico e funzionale della Scatola, e non era quello il momento per spiegarlo al ministeriale, ma sperava che, vista la sua mente brillante, potesse comunque stargli dietro e ricostruire da se un puzzle a cui mancavano importanti pezzi qua e la. «un– un giorno mi sono svegliato, ed era passato molto più tempo del solito… ed erano tutti agitati… tutti terrorizzati... e hartley era sparito. hartley… l’unico che c’è sempre» purtroppo, o per fortuna, anche quando nessuno lo voleva, «e c’erano abiti sporchi di sangue… non fresco, non ho idea di quanto tempo fosse passato. o cosa sia realmente accaduto. o chi sia stato il fiato corto, come se avesse corso una lunga maratona, lo costrinse a fare una pausa; si portò entrambe le mani al viso, e le passò sugli occhi stanchi prima di concludere, con la voce sempre più bassa, così flebile da risultare quasi trasparente. «adesso, ogni volta che… prendo del tempo per me, al mio ritorno ho sempre il terrore di svegliarmi e scoprire che sia tornato… che abbia fatto del male a qualcun altro.»
    perchè piangi? Gli aveva chiesto.
    Piangeva perché, per quanto negasse persino con se stesso un suo qualsiasi coinvolgimento, non poteva mettere a tacere le voci di chi sosteneva che fosse stato lui, fossero stati loro, a macchiarsi le mani di quel sangue che, a distanza di tempo, Maddox ancora sentiva sotto le unghie.
    Piangeva perché, dopotutto, nessuno poteva assicurargli che non sarebbe più successa una cosa simile — e lui non era abbastanza forte per impedirlo, sempre pronto a rifugiarsi nell’oblio al primo accenno di problema, alla prima situazione troppo grande e difficile da gestire, contento di chiudere gli occhi e ripetersi che non fosse un suo problema.
    Lo era, lo era eccome.
    Quando rialzò lo sguardo sul Daniels, lo fece con la consapevolezza di aver firmato la propria condanna. «ora mi arresterai?» altri special erano stati considerati defective per molto meno, ma non c'era paura, per una volta tanto, nella voce di Maddox; solo cupa rassegnazione.
    maddox
    h. rory
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
     
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