bring home the glory

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    It's fate, not luck.

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    bring home the glory


    La porta non oppone alcuna resistenza quando la spingete, quasi invitandovi a proseguire. Il problema è che si chiude prima che siate uscite tutti - o, in alcuni casi, non si apre affatto. Non importa con quanti pugni la colpiate, con quante armi cerchiate di buttarla giù: è incantata.
    Nessuno entra più.
    Nessuno esce più.
    E come vi ricorda un bruciore al palmo della mano, dove la sabbia scivola lenta, non avete più tempo. Per cosa? Non lo sapete. Il cuore pare assordarvi, la bocca improvvisamente asciutta. Urlate rassicurazioni dall’altra parte; gridate che certo, ci ritroveremo; potete provare a trovare un’altra uscita, noi cerchiamo un’altra entrata - perché di quelle rassicurazioni, avete bisogno.
    Ma l’unica vera scelta che avete, è andare avanti.
    Una scala.
    Un corridoio.
    Una stanza. Tonda, sette entrate. Identica a quella che i vostri compagni, in altri tempi, hanno trovato.
    Con l’unica differenza che non siete soli, nel cuore di Hogwarts.
    «prevedibili.» Dragomir Vasilov vi sorride quieto, le mani giunte dietro la schiena, circondato da decine di Mangiamorte, o schiavi dei sopracitati, con le armi puntate contro di voi. «vi devo ringraziare…» riflette, umettandosi le labbra. Con un rapido movimento della bacchetta, solleva centinaia di coltelli nell’aria, la testa reclinata sulla spalla.
    Perché deve ringraziarvi?
    Non c’è tempo.
    Si è sempre trattata di una trappola?
    Non c’è tempo.
    Per cosa, non c’è tempo?
    Non lo sapete.
    «non ce l’avrei mai fatta, senza di voi»
    Ve li scaglia contro, ed il sangue scorre cremisi e denso, sotto i vostri piedi.
    A fare cosa?, vi domandate.
    «ora potete anche morire.» ed i Mangiamorte, si lanciano all’attacco.

    nathaniel20 pa20 pd57 psARMA: katana
    jessalyn15 pa15 pd59 psARMA: manganelli | POTERE: moltiplicazione
    simon10 pa10 pd34 psARMA: tirapugni | POTERE: empatia
    mitchell25 pa25 pd62 psARMA: pistola semiautomatica (1/24)
    niamh25 pa25 pd75 psARMA: pistola semiautomatica (1/24)
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    marcus10 pa10 pd46 psARMA: machete | POTERE: empatia
    stiles30 pa25 pd14 psARMA: kalashnikov 2/12
    jeremy25 pa25 pd28 psARMA: mazza
    nicole10 pa10 pd42 psARMA: pistola 1/24 | POTERE: empatia
    richard15 pa15 pd51 psARMA: lancia da guardiano
    erin25 pa30 pd71 psARMA: arco (2/24)
    nicky20 pa20 pd60 psARMA: m26 teaser
    chouko15 pa15 pd49 psARMA: mazza chiodata con catena
    behan10 pa10 pd47 psARMA: balestra (0/24)
    howie30 pa25 pd80 psattacco: 1 (nate)falce
    cindra25 pa20 pd70 psattacco: 10 (jess)rivoltella | metamorfosi
    primrose20 pa15 pd60 psattacco: 6 (simon)spuntone
    manu35 pa30 pd90 psattacco: 14 (mitch)sai | acidi & veleni
    spencer35 pa30 pd90 psattacco: 31 (niamh)fucile a pompa
    leif20 pa15 pd60 psattacco: 6 (syl)balestra
    ines20 pa15 pd60 psattacco: 20 (marcus)mazza chiodata
    cornelius35 pa35 pd100 psattacco: 2 (stiles)piccone | criocinesi
    rosaline35 pa30 pd90 psattacco: 13 (jeremy)san je gun
    delilah20 pa15 pd60 psattacco: 7 (nicole)baionetta
    aurelié25 pa20 pd70 psattacco: 2 (dick)clava | empatia
    joshua40 pa30 pd100 psattacco: 7 (erin)lancia
    lon30 pa25 pd80 psattacco: 2 (nicky)pistola semiautomatica
    china25 pa20 pd70 psattacco: 18 (chouko)misericordia
    olaf20 pa15 pd60 psattacco: 1 (behan)tomahawk


    ┉┉┉ info. potete fare un solo attacco per post, e massimo due difese. A meno che non ci sia un solo PNG, solo un massimo di due PG può attaccare lo stesso nemico. Vi ricordo sempre di parlare al condizionale, e mai auto determinare le vostre mosse. Più postate più potrete guadagnare PE, e viceversa.
    Ricordate che potete usare solamente incantesimi del vostro livello [INCANTESIMI - POTERI] - e no, non c'è il limite di utilizzi del vostro potere come scritto nella pagina, potete usarlo quanto volete. Plus, ogni 10 post (del pg, non della slot) i pg a livello master avranno diritto ad una SUPER, differenziata da potere a potere; i maghi, a seconda che il loro potenziamento sia di pa o pd, potranno fare un incantesimo di guarigione che ridia tot ps (variabili a seconda del livello del pg da curare) o attaccare due png anzichè uno.. [P.S.: le granate possono essere utilizzate contro più di un PNG, ma il loro danno si dimezza. Se viene estratto, ad esempio, 9, contro un png farà danno 9, contro due png 4, contro tre png 3]
    Dopo 48 ore dall'ultimo fateggio, se il vostro PG non viene difeso da altri personaggi e non avete postato per difendervi autonomamente, ai vostri PS ne verranno sottratti tanti quanti sono i PA dell'avversario (es: Tizio attacca Sempronio con un Expelliarmus da 10 PA; Sempronio non si difende entro le 48h, quindi ai suoi Punti Salute di partenza, ne vengono sottratti 10). Nel caso si dovesse arrivare a 0 PS il pg rimane "bloccato" per 48 ore durante le quali non può postare; dopo le 48h, può riprendere a postare, ma con la metà dei punti salute.

    ➞ sacrifici. i pg che sono stati segnati come sacrifici al momento delle iscrizioni sono, come potete vedere, coloro che partecipano all'ultima settimana di quest - la quale si svolge in contemporanea tra le tre epoche. Ogni personaggio parte nell'ultima settimana con i punti salute del proprio blocco (ad esempio: tizio ha perso 2 ps, caio ne ha persi 10, sempronio ne ha persi 5 -> sempronio parte con -17 ps).
    Per ragioni logistiche, abbiamo dovuto effettuare dei cambiamenti: alcuni sacrifici venivano dallo stesso gruppo di altri, perciò gli abbiamo affidato i ps (e, in alcuni casi, il livello) di altri gruppi - come se, a conti fatti, fossero dell'altro gruppo.

    ➞ combo. gli attacchi/le difese combo fra più personaggi, devono essere postati a massimo due ore di distanza.

    ➞ spoiler. specificate sempre sotto spoiler l'attacco/la difesa + numero munizioni usate.

    avete tempo fino alle 23:59 del 08/06 per postare.



    Edited by portavoce del karma‚ ossequi - 2/6/2019, 00:48
     
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    con una palla nei pantaloni, marcus howl si apprestó ad attraversare la porta che syl aveva appena aperto spingendovi contro entrambe le mani; la palla sopracitata, nello specifico, era la pokeball con dentro skipper 2.0, un pesciolino così bello che marcus aveva anche un po' pianto nel dargli una carezza sulla testa prima che questi potesse essere risucchiato dalla sfera.
    Come fosse riuscito ad infilare i jeans nel verso giusto lo sapeva solo morgan, e se non fosse stato per l'unico neurone ancora vivo probabilmente sarebbe uscito dalla stanza in mutande, ma tant'è. Camicia priva di bottoni - quelli ormai erano andati - piegata su un braccio e machete di nuovo stretto nella mano destra, un fattissimo markino con un saltello aggraziato superó l'uscio e-
    la porta si chiuse alle sue spalle mancandolo per un soffio. «ah» gli si sollevó un ciuffo di capelli biondo scuro per lo spostamento d'aria, ma quello fu il massimo della reazione che l'ex corvonero potesse permettersi considerato il suo stato mentale, la fronte leggermente corrugata nel rendersi conto - in modo molto vago - del fatto che eloide e kami mancavano all'appello. Erano rimaste nella stanza con le drag morte? ma pensa. «mh, sharyn mi ucciderá.» parlando più a se stesso che con i compagni, marcus prese mentalmente nota di quel dato di fatto, che comunque per poter diventare realtà necessitava innanzitutto la sua sopravvivenza. Cosa non così scontata, considerate le condizioni generali in cui versavano i teefnutz.
    Chissà poi chi cazzo aveva messo tutte quelle scale nei sotterranei di hogwarts, insomma erano davvero «necessarie?» «cosa?» «non ho detto niente, mitchell.» «sono sylvester!» «mmmhh.» che vi devo dire, era astemio. Trattava il suo corpo come un tempio, marcus, sempre attento a seguire una sana routine alimentare e fisica, niente alcol o droghe ad annebbiare la mente interferendo con forza e agilità; puntava tutto al massimo rendimento, e per esperienza sapeva che questo non si otteneva mai con il minimo sforzo. Non c'era da stupirsi che la nuvola di polvere fatata soffiata nell'etere da niamh fosse bastata e avanzata per disconnettere il cervello del corvonero sbomballandolo di brutto, o che l'effetto durasse ancora nonostante fosse già passata almeno mezz'ora. O, almeno, questo era il tempo che l'howl e rob credevano fosse trascorso tra morte di katya e il momento in cui il gruppetto giunse alla fine di un lungo corridoio mal illuminato, proprio come tutto il resto. Non pagavano quelli della manutenzione impianti elettrici, a hogwarts?
    Si sentí conunque estremamente leggero, sollevato, quando tra i volti delle persone raggruppate nell'ennesima stanza marcus riconobbe all'istante quello morbido e fanciullesco di nicky, i tratti più adulti e marcati di nicole: classic marcus avrebbe rivolto loro un cenno, cercando come prima cosa la presenza di eventuali ferite sul corpo della winston per assicurarsi con distaccata premura che stesse bene, ma quello non era classic marcus. A mettere piede nella grande stanza, petto nudo e droga nei capelli, c'era high af markino, una versione inedita alla quale apparentemente piaceva abbracciare. Cosa che fece nell'immediato stringendo nicky a sé con tanto di bacio stampato sul capo, la ragazzina così minuta tra le sue braccia da arrivare quasi a scomparire. «state bene, bimbi? dove.. dov'è l'altro.. l'altro.» e indicó behan con l'indice, pupille improvvisamente dilatate non solo per per le sostanze stupefacenti in circolo ma anche - e forse soprattutto - per la preoccupazione. Che fra tutti mancasse proprio mehan tryhard non lo stupiva più di tanto, ma questa consapevolezza non toglieva l'ansia provata nel non vederlo insieme ai membri dei losers con cui lo aveva visto scomparire dietro la porta quella che sembrava una vita prima. «eh, anche noi ci siamo persi..» ruotò il busto piegando la testa verso mitchell, incapace per colpa della maledetta droga di guardarlo negli occhi senza avvertire un formicolio lungo la schiena, gli angoli della bocca a tendere irrimediabilmente verso l'alto. «com'è che si chiamano?» «eh.» «ma no, scemo. eh è il tryhard mancante.» mh, quasi.
    niente, dato che il ribelle non era di nessun aiuto ed evidentemente era utile solo a fargli salire la voglia di sbatterlo contro un muro, marcus si strinse nelle spalle tornando ad osservare nicky e beh, congedandosi dai due cuccioli con una carezza sulla testa di ciascuno. Perché toccava a nicole, povera anima. Nicole che marcus aveva incontrato non più di una settimana prima per il loro solito brunch domenicale durante il quale ciarlavano (male) dei vecchi compagni di scuola (mitch), e che comunque strinse tra le braccia quasi non la vedesse da anni; quello stesso abbraccio che avrebbe dovuto concederle il giorno in cui si erano ritrovati, incapace marcus di esprimere ciò che provava sentendosi libero nel farlo. Tutta un'altra vita, quella da strafatto. «oh mio dio stai bene? sei tutta intera? dove hai lasciato il piccione?» e chissà se si riferiva alla maschera o direttamente a sinclair.
    ma poi
    «prevedibili.»
    what
    «vi devo ringraziare…»
    is
    «non ce l’avrei mai fatta, senza di voi»
    happening
    «ora potete anche morire.»
    beh, niente, succedeva che era giunta l'ora di lasciarci le penne. Quasi non si accorse di vasilov, il corvonero, più concentrato sulle ferute che le lame dei coltelli gli aprirono sul braccio destro e all'altezza del costato, lacerando la pelle ed un primo strato di carne sottostante. Mh, bellizzimo davvero. Il tempo di sollevare le iridi cerulee sull'uomo con tutta l'intenzione di urlargli un insulto in polacco - dovete sapere che markino ha viaggiato molto e imparato tanto sul suo mestiere nei paesi dell'nord est europeo - e i mangiamorte prima immobili alle spalle di vasy si lanciarono letteralmente uno con l'altro all'attacco: qualcuno fu proprio preso di peso dai compagni e gettato sugli avversari, altri iniziarono semplicemente a correre verso di loro quasi avessero udito lo sparo di uno starter. Se si trattava di una gara ufficiale dei cento metri piani, marcus howl intendeva a tutti i costi partecipare.
    Con uno scatto che non ci si aspetterebbe da qualcuno pieno di cocaina fino alla punta dei capelli, l'empatico si allontanó da nicole per raggiungere la più vicina tra i ragazzini rimasti impegolati in quella missione assurda, quella jess con cui non ricordava di aver parlato prima; ma, in fondo, quand'era l'ultima volta che marcus si era fermato a parlare con qualcuno? «SCIÓ!» scacció il mangiamorte come farebbe mia madre con la scopa buttando via una cimice morta, entrambe le mani già protese in avanti per afferrare la tassorosso all'altezza della vita; la sollevó in aria senza difficoltà, leggera come una piuma, spingendo con i palmi verso l'alto così da toglierla dalla traiettoria di un possibile attacco. «non si toccano i bambini, maniaca» e nel momento stesso in cui rimise jess con i piedi per terra, accaddero due cose in rapida successione, entrambe molto belle: prima di tutto la ragazzina ricambió il favore (?) afferrandolo con un braccio dietro la schiena, mossa che marcus agevoló piegandosi all'indietro in un perfetto casquet, e una volta raddrizzatosi ebbe finalmente modo di mettere mano al machete di nuovo infilato nel fodero. Non poterlo usare sulle drag queen era stata una vera sofferenza.
    Così, con molta scioltezza, glielo diede in faccia a cindra, nella speranza di spaccarle in due quella testina di cazzo che aveva.
    E, già che c'era - «So you wanna play with magic boy, you should know whatcha falling for. Baby do you dare to do this, 'cause I’m coming atcha like a dark horse» e corse, corse marcus entrando all'ultimo istante in scivolata sulle caviglie del tizio/a che stava pensando bene di attaccare nicole, con l'intento di mandarlo gambe all'aria.
    Fine.



    QUOTE QUOTE QUOTE
    CANZONE - ARTISTA
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco


    (10) DIFESA JESS (jess + marcus): la sposta
    ATTACCO CINDRA (marcus + jess): machetata in fronte

    (7) DIFESA NICOLE (nicole + marcus): entrata in scivolata al mangiamorte
     
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    «jess tienimi che io qui non ce la faccio» awwwww nemmeno lei!! Cioè, era tutto così bello e surreale: in un'altra occasione sarebbe morta per una tale vicinanza a Shiloh freaking Abbot ma quella giornata si stava rivelando talmente fuori dall'ordinario da portare la ragazza a non farsi più domande (non che in realtà lo facesse, solitamente, eh) «sono così belli» Gli arcidan au, i pokemon, tutto insomma. Cioè, già si immaginava la faccia di Erin e Scott, dei Losers e soprattutto di Stiles (!!!) quando avrebbe fatto veder loro le sue pokeball: insieme avrebbero trovato un nome adatto a quelle due creaturine e grazie alle loro conoscenze (che lei non aveva)(sì, ogni volta che la cosa si notava un cuore di murphy si spezzava da qualche parte nel tempo) la goodwin avrebbe capito cosa poter dar loro da mangiare per farli sopravvivere. Lei puntava tutto sui pancakes ma meh - non tryhard - non era certa fossero l'alimento più salutare per sfamarli. «ma te dici che anche gli altri hanno i pokemon?» così, per curiosità: ci sperava davvero eh, i suoi amiki se lo meritavano. E qui /stacchetto!/ che ho poco tempo e altrimenti si muore.

    «ERII/III/IIIN» appena la vide, Jess corse a stringersela tra le braccia ed a tirare un sospiro di sollievo mentre le accarezzava i capelli perchè omiodio, stava bene. Aveva piena fiducia nelle capacità di Erin, sia chiaro (molta più di quanta ne avesse nelle proprie hihihi) ma in occasioni simili non si poteva mai sapere che cosa riservasse il fato «sei ferita?? state tutti bene????» subito coinvolse nell'abbraccio anche i losers (+ choucko se vuole??? si dai, figurati se non è amica del fantasma più simpa della scuola) però poi le sue braccia sentirono la mancanza di qualcosa. Anzi, due: «SCOTT??? E MEH???» che fine avevano fatto??? DOVE STAVANO????? PANICO!! E, soprattutto... «ma anche voi avevate i pokemon????» Lo vedeva dalle loro facce, che quel mistico incontro era avvenuto anche per loro. «STILES POI TI FACCIO VEDERE I MIEI!» in quel momento era impegnato con jeremy (cosa? probabilmente erano solo vicini?? e vabbè, sempre impegnato era) non voleva mica disturbarli. Forse qui vado di secondo /stacchetto!/

    «ora potete anche morire.» Jessalyn di base non odiava le persone: aveva un cuore troppo buono per provare simili sentimenti. Ma Dragomir Vasilov? Quella era tutta un'altra storia. Non poteva che provare puro e semplice odio, nei suoi confronti, ed inutile dire quando se lo vide di fronte, il suo primo istinto fu quello di scattare verso di lui e prenderlo a pugni in faccia. Perchè era passato troppo tempo da quando aveva visto per l'ultima volta Dakota, Kieran, Maeve, Murphy (e altri che non sto qui a nominare altrimenti finisce per esser un elenco, dai vi ama tutti) e Jess li rivoleva indietro e odiava star lì a guardarlo mentre se ne stava tranquillo ed impunito nonostante tutto ciò che avesse fatto. Era finito il tempo degli abbracci: era arrivato quello di picchiare male. Per sfuggire al mangiamorte che le si scagliò contro, la ragazza avrebbe fatto un salto atletico degno di una ballerina (che volete, lei - a differenza di qualcuno - ci andava alle lezioni di Meh!!) grazie anche al supporto di marcus. Nell'atterrare poi, lasciando l'onore di colpirla in testa al suo co-ballerino, la ragazza avrebbe dato una bella manganellata alle tette della tipa. Poi, notando un altro mangiamorte - questa volta però diretto contro marcus - la goodwin avrebbe di nuovo fatto tesoro delle lezioni del Tryhard facendo fare all'uomo un bel «CASQUÈ!» per evitargli una botta in testa (???) Ma che simpatico comunque che era Marcus quel giorno, sembrava quasi fatto!!! «ma sei fatto?» così, per curiosità: alla goodwin non serviva poi tanto la droga (era già fatta di vita!!) però vabbè, se c'era non la rifiutava mica.
    Jessalyn Goodwin
    19 y/o - mini reb - (ghost)
    Every spotlight
    Every sound byte
    Everybody who gave up
    Is just the fuel for
    Wanting it more


    (10) DIFESA JESS (jess + marcus) salta
    ATTACCO CINDRA (marcus + jess) manganellata alle tette

    (20) DIFESA MARCUS (nicky + jess) casquè!
     
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    amaris 🍑

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    So I'll keep it inside and bury it deep
    I know it's not healthy but you won't hear a peep.
    Colpì la porta con il palmo della mano, forte, tanto da sentirla bruciare assieme alla clessidra a marchiarle la pelle. Vi poggiò poi la schiena, con rassegnazione, lasciandosi scivolare e socchiudendo le palpebre per qualche istante. Sarebbe stato più semplice se quella porta avesse diviso lei da tutti gli altri, ponendola da sola in un'eventuale situazione di pericolo. Invece, affianco a lei c'erano ancora Stiles e Jeremy, e se avesse dovuto scegliere tra l'essere al sicuro lì, con Sin in pericolo dall'altra parte, o viceversa, sapeva che a quel punto avrebbe comunque perso qualcosa.
    Forse, se fosse stata un'egoista, avrebbe osato sperare che l'Hansen le fosse rimasto affianco, ma era una Nicole, ed in fondo non poteva far altro che ripetere a sé stessa: è meglio così.
    Avanzò di un passo, guardandosi attorno in cerca di altri volti familiari; non ebbe neanche il tempo di scorgerlo Marcus, che si era già ritrovata fra le sue braccia senza neppure accorgersene. «guarda che mi soffochi» rise, poggiando le mani sulla schiena dell'amico. Era inusuale, doveva ammetterlo, ma in fondo non aveva un granché voglia di farsi domande la Rivera: aveva decisamente bisogno di staccare il cervello e bearsi di quei piccoli stralci d'affetto, ignorando la persistente preoccupazione per ciò che si era lasciata indietro.
    «oh mio dio stai bene? sei tutta intera? dove hai lasciato il piccione?» eh, rude. Malgrado tutto, non riuscì a non sollevare il capo verso l'Howl, un piccolo sorriso a farle capolino sulle labbra «beh, sai......la morte.......l'ansia........» occhiolino tattico «COMUNQUE» indietreggiò d'un passo per scrutare l'altro da capo a piedi «c'era mica un Dipré dalle vostre parti?» no perché, insomma, aveva l'impressione che tutta quell'euforia avesse un che di familiare.
    Chissà se ebbe il tempo di ricevere una risposta: gli altri avevano già preso a muoversi verso la scala e, per quanto piacevole sarebbe stato fingere di non aver niente da fare - beh, non era per quello che erano arrivati sino a lì.

    /skip perché devo sbrigarmi/
    Il coraggio di muoversi, Nicole, l'aveva perso alla vista di Vasilov, perciò si limitò a spostare le iridi chiare su Stiles.
    «perché dovrebbero servirci altri assorbenti?»
    Ah. L'istante dopo, centinaia di coltelli si stavano già scagliando contro tutti loro, tanto che la Rivera ebbe appena il tempo di abbassarsi con uno scatto, cercando di afferrare la mano del fratello e tirarlo con sé - evidentemente invano. «s...tiles?» la voce spezzata, poggiò una mano sulla sua spalla senza sapere effettivamente cosa fare: no, non avrebbe perso anche lui «cazzo» imprecò sottovoce, spostando poi lo sguardo su Jeremy «non deve morire» disse semplicemente, stringendo i denti per impedirsi di esplodere «non devi morire, hai capito?» il viso ad un palmo da quello dello Stilinski, le labbra arricciate come quelle di una bambina offesa.
    Vedetela così: l’attacco dei Mangiamorte fu quasi provvidenziale, perché Nicole avrebbe con tutta probabilità provato ad estrarre almeno uno dei coltelli da Stiles - insomma, chi le diceva che non erano pieni di batteri? Le priorità.
    Rotolò invece via, suo malgrado, per evitare di essere colpita per l’ennesima volta in una sola giornata. Annuí all’Howl, ringraziandolo silenziosamente, e si sollevò poi in piedi, estraendo la pistola e sparando un colpo verso la Mangiamorte.
    nicole rivera
    29 . emphaty . rebel
    I need to let go and I swear
    that I've tried,but opening up
    means trusting others
    and that's just too much,
    I don't want to bother.

    (7) DIFESA NICOLE (nicole + marcus): rotola via
    ATTACCO DELILAH (nicole + chou): spara
     
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    Si stava tormentando le mani, massaggiando la pelle dove i graffi e le sbucciature bruciavano bollenti (nel momento in cui la porta si era chiusa dietro di loro lasciando indietro Meh e Halley, grattare sul muro era servito a poco, cercare con le unghie di riaprire il passaggio inutile), quando Vasilov era apparso - quando Vasilov aveva attaccato. «GIU!» Buttarsi a terra era stato solo parzialmente utile, ma tirandosi su in ginocchio stringendo una ferita alla spalla, Nicky si rese conto che le era andata molto meglio che agli altri nella stanza. Deglutì, controllando che le sfere pokè fossero ancora legate alla cintura, e iniziò a gattonare verso Mitch. «sto bene» lo rassicurò in fretta, notando come invece lui fosse stato colpito ben più di lei. «non distrarti per noi» perchè conosceva suo fratello, e sapeva che avrebbe rischiato la vita per Nicky e per gli altri studenti - probabilmente per tutti i presenti. «...mitch ma sei- oh mio Dio siete fatti ripensò a Marcus, e si chiese come avesse fatto a non pensarci immediatamente. Passi Mitch e Niamh ma Marcus? «Cos'è successo nel vostro tunnel?» EH cosa non era successo! (?) Si alzò in piedi, tendendogli una mano per aiutarlo, e dopo averlo brevemente stretto - attenta a non peggiorare le ferite - già era corsa via, afferrando dalla cintura la pistola a teaser e sparandola contro uno dei ministeriali prima che potesse colpire dei ballerini Jess e Marcus. Efficiente, decisa, nuovamente carica di adrenalina come quella mattina.
    Quando Meh e Halley erano rimasti chiusi dentro la stanza, Nicky aveva iniziato ad iperventilare e piangere, provando in tutti i modi a tornare insieme, a riunirsi con i due; si era attaccata alla pietra colpendola con tutto quello che aveva, dando di matto quando niente aveva funzionato. E dopo i singhiozzi, e dopo la mezza crisi di panico, la tassorosso si era sentita svuotata - ma invece che indebolita, più carica che mai per continuare il viaggio e farla finita. Salvare il mondo, salvare Meh e Halley, fermare Vasilov. Fermare Vasilov. Dov'era Vasilov? MA se l'era data a gambe, o si stava nascondendo dietro il dito come Dr Strange??? E' SUPEREFFICACE!!! E Nicky che sperava che fermato lui, si fermassero tutti.
    Ancora con la pistola in mano, si buttò su Niamh quando la vide, spostandola di lato da un attacco ma soprattutto prendendosi un mezzo abbraccio prima di lasciarla a andare («ma ti sei portata da casa una canna? Dove avete trovato droga qua sotto - vi siete mica sniffati la muffa o le pokebacche?»), notando a quel punto «stiles» una nota di panico nella voce, che non sparì dallo sguardo quando Nicky si rese conto che non poteva dirgli, come avrebbe voluto, di mettersi in un angolo a curarsi - perchè i ministeriali non l'avrebbero mai lasciato tranquillo a curarsi. Abbassò lo sguardo, frugando freneticamente nelle tasche prima di ricordarsi che «OH NO! mi sono già mangiata la baccaguava!» si morse il labbro. «avrei dovuto tenerla per le emergenze- mi dispiace, stiles! C'erano i pokemon ed ero emozionata e- AH ECCO, HO CATTURATO DEI POKEMON! E Crauti mi ha regalato una bacca ma io non avrei dovuto mangiarla, perchè a te ora sarebbe servita e-» puntò il teaser, sparando al ministeriale che si era avvicinato. «-adesso non so come guarirti? Uso i capelli? No peggio. Un bacino sulla bua? Ehi ma quelle- quelle sono sfere pokè? ANCHE TU HAI VISTO - ADOTTATO !!! - I POKEMON??» si portò le mani alle guance, sorridendo entusiasta-... prima di ricordarsi, ancora, il fatto che stavano xD morendo xD quindi dandosi un contegno.
    ...
    Per circa tre secondi.
    «HO COVATO UN UOVO DI BUNEARY ORA HA L'IMPRINTING CON ME» funzionava così? boh
    nicky winston
    16 y.o. | 404-girl-not-found
    If we live our life in fear
    I'll wait a thousand years
    Just to see you smile again
    Kill the press for love in peace




    (20) DIFESA MARCUS (nicky + jess) spara col teaser

    ATTACCO LON (nicky + stiles) spara col teaser

    (31) DIFESA NIAMH (stiles + nicky) placca!


    CODICE
    <b>(10) DIFESA JESS (jess + marcus)</b>
    <b>ATTACCO CINDRA (marcus + jess)</b>

    <b>(20) DIFESA MARCUS (nicky + jess) </b>

    <b>(7) DIFESA NICOLE (nicole + marcus)</b>
    <b>ATTACCO DELILAH (nicole + chou)</b>

    <b>(2) DIFESA NICKY (stiles + chou)</b>
    <b>ATTACCO LON (nicky + stiles)</b>

    <b>(31) DIFESA NIAMH (stiles + nicky)</b>
     
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    «HALLEY?» premette le mani contro la porta, palmi a chiudersi in pugni da sbattere ripetutamente contro il piano. Nulla. «me…han?» fece un passo indietro, poi un altro. Ma che diamine. Avevano… catturato pokémon fino a quanto – venti minuti prima? Dieci? E ora. Sussurrò «che succede?», fronte aggrottata e labbra socchiuse, l’ansia a risolversi in respiri rotti. Poteva sopportare l’idea di farsi male, la Mizumaki, ma non quella d’abbandonare i suoi amici; non in un momento simile, quando ormai sembrava fatta. Illusa, non aveva messo in conto il fatto che forse, forse, era stato troppo semplice, infondo. «li recupereremo.» tono incerto, il suo, perché di certezze a cui potersi appigliare non ne aveva – e come avrebbe potuto? Era un anello debole, Chouko. Conscia che qualora le cose si fossero messe veramente male, lei sarebbe stata tra i primi a cadere. Ma non era intenzionata ad andarsene senza di loro, la giapponese. Tutti o nessuno.

    «…hmmm» ma voi dove andate? «quiiiindi» arricciò le labbra, occhi a saettare dai professori agli sconosciuti… allegri. «come. come è successoh» inutile dire che fosse abbastanza lontana da poter sussurrare senza essere udita dagli individui in questione. Era un po’, come dire. Peculiare, la situazione. Si soffermò particolarmente sul professor Quinn, always so serious – palpebre ad aprirsi e chiudersi frenetiche mentre studiava con un velo di preoccupazione la sua mise. quello era…? «un… un bikini» e in testa, uh. «una parrucca rosa» voleva sapere? Sì. Poteva sapere? Probabilmente no. Ma poi, cioè. «sono fatti?» erano fatti. Sorrise gentile al professor Winston, testa a reclinarsi rispettosamente nonostante lo stato penoso in cui si ritrovava. E vabbè, non poteva giudicare – cinque secondi in pokémon and chill ed era partita peggio di quando, da piccola, si era scolata un intero bicchiere di whiskey credendo fosse sciroppo. Cose che accadevano. Dunque, fine della gita scolastica – Vasilov aveva scelto quel momento per fare la sua entrata drammatica e lia aveva cinque minuti per scrivere. «questa comunque è maleducazione» dio santissimo. Manco il tempo di rispondere, gli avevano dato. Bestie. Ma poi ????? «MA SONO PASSATI TUTTI SU DI LUI?» indice puntato contro lo Stilinski, che nel frattempo era divenuto uno scolapasta. Mcscuse me? Avrebbe quindi fatto una corsa tattica in direzione di Stiles, sfilando la mantella dalle spalle così da potergliela porgere – per tamponare tutte quelle ferite? sì. –, finendo invece per sbattere malamente contro una delle donne vasiloviane. «oddio scu-» ma meglio evitare le scuse di fronte a una Nicole con la pistola senza sicura. Scattò via (certo, non senza fermarsi dalla Rivera e mormorare «hai dei capelli belliximi»), proseguendo verso Stiles al grido di «HANG IN THERRRREEEE», un cheeky (non la ship, nda) tarantallegra lanciato in direzione del tipo random che, rudissimo, aveva deciso fosse buona cosa buttarsi su Nicky. ma io dico.
    «SIAMO MUNITI DI POKéMON» priorità. «oddio ti prego non morire» eh.
    mizumaki chouko
    16 + hufflepuff + metamorpho
    hear the world is ending soon
    i assume that they told ya
    they tryna dinosaur us
    so now it's time to go up



    (2) difesa nicky (stiles + chou): tarantallegra al png
    attacco delilah (chou + nicole): le sbatte addosso


    Edited by homini lupus - 2/6/2019, 19:01
     
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    Gambe incrociate sul pavimento, gomiti sulle ginocchia e schiena curvata in avanti. Andrew Stilinski s’era fermato nell’esatto momento in cui l’uovo aveva iniziato a tremare, lasciandosi cadere fra gli steli d’erba con il respiro incastrato in gola. Lo sentiva fremere fra le proprie dita, sballottato dalla piccola creatura all’interno del tutto intenzionata ad uscirne, e non ricordava di essersi mai sentito così…impaurito, Stiles. Neanche quando la prima volta Stich si era affacciato alla porta dei Lovinski, o alla nascita dell’ennesimo criceto – c’era qualcosa che lo rendeva più responsabile, nella creatura a zampettare fuori dal guscio.
    Le circostanze, forse. L’adrenalina. Il doversi aggrappare a quello per non fingere che fuori da quella stanza, il mondo stesse andando a puttane. Il fatto che fosse un heckin uovo di Pokèmon, fra le altre cose. Aprì la bocca per incitare gli altri ad avvicinarsi, ad assistere, ma la meraviglia gl’incollò la lingua al palato, sguardo spalancato verso la macchietta gialla dai grandi occhi inchiostro ch’era appena sbucata dall’uovo. «pì?» «oh» l’esemplare di Pichu era più piccolo del suo palmo, dove zampetto goffo accartocciandosi poi fra le dita. Lo strinse delicato, avvicinandolo cauto al proprio viso per guardarlo meglio. «pì?» Quando le orecchie del Pokèmon gli si strofinarono sulle guance, la testina a sbattere sul mento, Stiles sorrise estasiato, dimentico dei suoi compagni – della missione, di essere nei sotterranei di Hogwarts, di dover salvare la sua famiglia. «pì» decretò secco il cucciolo, lasciandosi cadere mollemente contro il collo di Stiles.
    E vorrei dire che la scossa che percepì fu dettata dall’emozione, ma era abbastanza certo che fosse stato Pichu. Lo tenne stretto a sé qualche secondo, timoroso di premere troppo forte sul corpicino leggero e delicato; lanciò un’occhiata attorno a sé, deglutendo febbrile nel trovare il corpo martoriato di Ash a pochi passi da loro.
    Quindi è questo, il prezzo da pagare. Per una nuova vita, per salvarsi, per il sorriso distratto ma spontaneo sulla bocca dello Stilinski. Fece scivolare gli occhi al fianco del Ketchum, incapace di sostenere il peso di quel che aveva fatto, trovando un Pikachu appallottolato al fianco di quello ch’era stato un compagno di avventure. Sempre divertente, inserire personaggi esistenti come nemici in quest; un po’ meno affrontarne, a conti fatti, le conseguenze. Perché prima dell’arrivo delle sfere, avrebbe potuto convincersi che Pikachu and co non fossero altro che ironia della partita, ma come poteva non credere alla loro esistenza, con un Pichu – Stark – addormentato sulla spalla? Scivolò in direzione del Pokèmon, alzando una mano per mostrarsi inoffensivo. Con delicatezza, picchiettò il fianco di Stark per svegliarlo, cullandolo poi nei palmi per avvicinarlo ad un ritroso, legittimamente, Pik; non avrebbe potuto biasimarlo, se lo odiava.
    Cristo, ne avrebbe avuto tutte le ragioni. Un motivo in più per essere giudizioso e lasciarlo piangere la dipartita dell’amico, direte voi; ma non avrebbe detto Stiles, perché era il suo lavoro affrontare situazioni simili: poteva essere una pippa con un fucile in mano, ma quello era il suo campo – non solo perché era uno psicomago.
    Sapeva cosa significasse essere solo, Stiles. Sapeva cosa significasse ricostruirsi una vita da zero, e sapeva che non era mai, mai troppo tardi, per avere una famiglia: gliel’avevano dimostrato Jay e Nicole, scivolando nella sua esistenza per errore, di calcolo o tempistiche, e divenendo uno dei motivi per i quali era stato disposto a unirsi alla missione. Magari lui non avrebbe mai potuto essere quello per Pikachu, ma - «tieni» Stark, zampettando verso Pikachu e collassando infine fra le sue zampe, i grandi occhioni spalancati e speranzosi, avrebbe potuto. «puoi prendertene cura per me?»

    «ora potete anche morire»
    Deglutì, Andrew Stilinski, gli occhi caramello a sollevarsi sui tanti, troppi coltelli sospesi nell’aria. Aprì la bocca per ricordare quanto poco la situazione gli piacesse, ma perché avrebbe dovuto? Cos’altro avrebbe dovuto aspettarsi da un uomo come Vasilov, d’altronde? Nel momento stesso in cui ne aveva incrociato le iridi chiare, l’aveva saputo, che intendeva quel che aveva detto: potevano anche morire. Difficile però abituarsi al fatto che potesse metterlo in pratica, quando nella stanza c’erano dei maledetti ragazzini: Nicky, Beh, Chouko, Erin. Il fatto che fino a quel momento avessero rischiato la vita tanto quanto lui, non rendeva meno grave e agghiacciante la loro presenza lì, in quel momento.
    Faceva più paura, Dragomir Vasilov. Sapeva già più di sconfitta, di conclusione, l’ossigeno ad impregnare le pareti. «nic, per caso hai altri assorbenti?» domandò invece, scivolando quieto negli abiti Stiles che più gli si addicevano – quelli incapaci di prendere una situazione sul serio, di crederci. «perché dovrebbero servirci altri assorbenti?» L’impatto lo costrinse ad indietreggiare, la mano stretta al polso di Nicole e spingerla istintivamente all’indietro. Non aveva razionalmente pensato a togliere la sorella dalla traiettoria dei coltellini, ma non ne aveva avuto bisogno: il corpo reagiva più rapidamente della mente, e lo Stilinski non si sarebbe mai perdonato se fosse successo qualcosa alla Rivera. Strinse gli occhi, quasi che la protezione delle palpebre bastasse ad attutire il dolore, trattenendo quanto più fiato possibile nei polmoni.
    Beh. è durata poco. Socchiuse le palpebre stupito, sopracciglia corrugate verso i Mangiamorte allineati di fronte a loro. Fece guizzare gli occhi scuri su Nicole, un tutto qui? implicito nelle iridi caramello, ma qualcosa nell’espressione della Rivera lo costrinse a tacere.
    «s...tiles?» Cosa. Stiles coSA. Abbassò lo sguardo sul proprio corpo, e - «ah» ma pensa. Ondeggiò sul posto, una mano a stringersi sul braccio di Jeremy per mantenere l’equilibrio. Ecco perché respirare era diventato così difficile! E lui che credeva fosse l’emozione. Gli bastò vedere il sangue, perché il dolore iniziasse a pulsare come qualcosa di vivo dalle decine, oh mio Dio, decine di ferite sparse su tutto il corpo. Ebbe un istante di lucidità per pensare merda; dovrebbe fare più male, non è così? ma non fu quello che disse, quando dischiuse le labbra: «forse dei tampax, a questo giro» perché c’erano dei maledetti coltellini conficcati nella carne, buon Dio! Riuscì a rilento, troppo a rilento, a percepire le labbra muoversi, la vista leggermente offuscata nell’incrociare gli occhi chiari di Nicole. «non deve morire» Non era mai positivo quando un adulto si rivolgeva a te come se non fossi presente. Umettò le labbra, pronto a farle notare di essere lì ed avere voce in capitolo, ma si fermò per sollevare preoccupati occhi scuri su Jeremy Milkobitch. Trovava giustificata, la preoccupazione di Nicole – era sua sorella - ma…non stava morendo, vero? Cioè - l’avrebbe saputo, no? Si prese un paio di secondi per osservare (perché…perché non ci vedeva; battè le palpebre un paio di volte, abbastanza da poter finalmente vedere il ventenne) Jer, allungando distratto una mano verso una delle tante, troppe ferite, sull’altro. Come si faceva. Su quale – su quale doveva premere, per impedire la fuori uscita di sangue. «wikihow non ha una guida, per questo» una voce stranamente incolore e distante, tanto che faticò a riconoscerla come la propria. «non devi morire, hai capito?» Ricambiò lo sguardo di Nicole, iniziando a percepire un vuoto alla bocca dello stomaco.
    Era messo così male?
    Sentiva il bisogno di rassicurarla, ma più passavano i secondi, meno coerenti si facevano i suoi pensieri. «preferirei non farlo?» sarebbe parso più tranquillizzante, se un rivolo di sangue non fosse scivolato dalle labbra dischiuse, sporcando così il sorriso. Dio, ma – sto morendo sul serio? La guardò allontanarsi, alzando solo alla fine gli occhi verso quelli di Jeremy. «non sto morendo» ritenne doveroso specificare, perché lo sguardo del Milkobitch non sembrava particolarmente sicuro. «d-davvero, smettila di guardarmi così» come? Come se quella fosse colpa sua, che non l’aveva legato al fianco di Sin e l’aveva fatto proseguire con loro – come se Stiles fosse stato un bambino di cui prendersi cura. FLASH NEWS: poteva farlo anche da solo.
    Più o meno. «ci sono dei ragazzini, ti sarei davvero, davvero molto grato se almeno -» fingessi che vada tutto bene. Magari per Jeremy era difficile da comprendere quella richiesta, ma in fondo anche lui, doveva capire; anche lui, doveva sentirsi così per qualcuno. Andrew Stilinski era stato per tutta una vita quello da evitare,lo sfigato dimenticato in un angolo della stanza od il buffone di corte di cui ridere, e mai con cui ridere. Quei ragazzini - i Losers - erano stati i primi, i maledetti primi, a prenderlo come esempio. A stimarlo - lui, Stiles. Non poteva…non poteva fallire così, capite? Non poteva ”non devi morire” quando avevano bisogno di lui. «per favore?» soffiò, facendo cenno con l’indice di avvicinarsi.
    Perché
    In effetti
    Stare in piedi da solo era un po’ complesso.
    Asciugò il sangue dal labbro con la lingua, iniziando a riflettere con una vaga nota preoccupata sul fatto che , decisamente avrebbe dovuto fare più male. è lo shock, Stiles; è solo lo shock. Lo era, vero? «protego» ma quando aveva preso la bacchetta? Non ne era sicuro, Stiles, ma fu felice di averla nel pugno, così da poter lanciare un incanto di protezione alla Barrow. «jeez, non ti si può lasciare sola tre (3) secondi, che subito ti prendi un 31 pa» come faceva a saperlo? La magia dell’essere in fin di vita. Tentò un sorriso nella sua direzione, mantenendolo nell’incrociare gli occhi scuri della Winston. «stiles» Ancora quell’occhiata, a far un po’ più male da una Nicky. «non è male come sembra» accennò a stringersi nelle spalle, una mano ad allungarsi - Dio, ma quanto pesava il braccio? - per (appoggiarsi) stropicciare i capelli della ragazzina. «protego» e ci provò, e ci provò davvero, ma non riuscì a tenere il filo di quanto detto da Nicky. Le parole sembravano sovrapporsi, scombinarsi; corrugò le sopracciglia, la lingua a guizzare fra i denti.
    Non preoccuparti per me.
    «ho un frickin pikachu e un bulbasaur» Un non verbale impedimenta verso uno dei Mangiamorte, sguardo fiero a posarsi sulla Winston. «lo so, sono fikissimo» finger gun strategico.
    andrew stilinski
    22 y.o. - hufflepuff - psychowat
    It's not what I need
    But it's exactly what I want
    You tore this heart up out of me
    Now I'm never gonna need it again



    (31) DIFESA NIAMH (stiles + nicky) protego a niv
    (2) DIFESA NICKY (stiles + chou) protego (dai ever green)
    ATTACCO LON (nicky + stiles) immobilus


    Master 1/10


    Edited by etc. - 3/6/2019, 02:31
     
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    (10) DIFESA JESS (jess + marcus) 2 + 9 = 11 pd (+1 pa)
    ATTACCO CINDRA (marcus + jess)7 + 10 + 1 = 18 pa
    DIFESA: 20 pd

    (20) DIFESA MARCUS (nicky + jess) 20 + 12 = 32 pd

    (7) DIFESA NICOLE (nicole + marcus) 3 + 7 = 10 pd (+3 pa)
    ATTACCO DELILAH (nicole + chou) 9 + 15 + 3 = 27 pa
    DIFESA: 10 pd (-17 ps)
    Il proiettile la colpisce ad una spalla.

    (2) DIFESA NICKY (stiles + chou) 24 + 4 = 28 pd (+26 pa)
    ATTACCO LON (nicky + stiles) 14 + 10 + 26 = 50 pa
    DIFESA: 17 pd (-33 ps)
    Lon, bloccato da Stiles, viene colpito in pieno dal taser; rimane elettrizzato una manciata di secondi.

    (31) DIFESA NIAMH (stiles + nicky) 22 + 8 = 30 pd (-1 ps)
    Spencer ti colpisce lievemente ad una spalla.

    JESS: Cindra ti spara al ventre.
    MARCUS: Ines cerca di sbatterti la mazza chiodata sul naso.
    NICOLE: Delilah ti spara al braccio.
    NICKY: Lon spara allo stomaco.
    NIAMH: Spencer spara alla gamba.
     
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    I know it's not healthy but you won't hear a peep.
    C'era una parte di sé, quella indiscutibilmente meno coraggiosa, che avrebbe soltanto voluto fermarsi e occuparsi delle ferite di Stiles, evitare qualunque forma di scontro e pregare che, in un modo o nell'altro, ogni cosa finisse in fretta. Il fatto era che, per quanto fastidiosa ed incessante, quella voce non sarebbe mai stata sufficientemente acuta da riuscire a farsi sentire oltre a tutto il resto, oltre alla reale ragione per cui si era spinta fino a lì malgrado apparisse come tutto meno che una combattente: perché quella battaglia, in fondo, era la sua. E non nel senso più indiretto del termine, quasi si trattasse di un utopico tentativo di rendere il mondo un posto migliore, ma come una pura e semplice questione personale. Poteva suonare anche strano per una come Nicole, ma la consapevolezza che la sua vita sarebbe potuta essere completamente diversa in un contesto differente era una cosa che neppure una santa avrebbe potuto ignorare. Se fosse stata in grado di odiare, probabilmente avrebbe odiato quel Regime costruito su decine e decine di menzogne, ed avrebbe odiato il modo in cui la ribellione aveva finito per trasformarsi in un incubo quasi peggiore della causa per cui aveva giurato di combattere. Ma Nicole si limitava a constatare, a sperare che vi fosse ancora del buono sotto quegli spessi strati di bruttura, e non combatteva per odio o per vendetta, ma perché credeva davvero di poter fare la differenza — beh dai, non era proprio così tanto ottimista, ma a volte ci provava. Per il resto del tempo andava avanti per inerzia, ormai parte di una ruota che difficilmente sarebbe stata in grado di spezzare senza spezzarsi ella stessa.
    Da qui in poi, lo ammetto, mi è venuto sonno, perciò mi scuso per ciò che ne verrà dopo.
    Dunque, aveva sparato, difeso gente, fatto cose, e la metà dei presenti sembrava fatta, l'altra probabilmente lo era davvero - ora, poteva anche prenderselo un cazzo di momento per sé e per la sua poca voglia di essere una persona matura? Ve lo dico io: sì. E se le opzioni erano andare a sniffare Marcus (sempre che già non l'avesse fatto abbracciandolo) o farsi riempire dalle cazzate di Syl sino a non capire più neanche dove fosse messa........magari li avrebbe provati entrambi, chissà. Per il momento, si limitò a trascinarsi fino al bibliotecario, prendendolo sotto braccio come se non si trovassero nel bel mezzo di, sai, morte & distruzione. «sei vivo!!» e c'era senza alcun dubbio del sollievo nella sua voce perché, sì, aveva un attimo dimenticato che fossero amici nel primo post, ma l'importante è recuperare in calcio d'angolo prima che la player se ne accorga no?? «incredibilmente anche io, sh00ked??» aveva scommesso 10 a 1 con sé stessa prima di uscire di casa e, okay che la giornata non era ancora finita, ma alla luce degli ultimi eventi avrebbe davvero evitato di morire se non fosse stato strettamente necessario. «eau, aspetta» si allungò per tirare via una Chouko selvatica, sorridendole timidamente perché OKAY ERA PIU' PICCOLA MA SOCIAL ANXIETY «penso mi sia venuto l'istinto materno, ha senso?» e beh che chiederlo a Syl era come ripararsi dove piove, ma insomma «certo, se consideri che ho appena adottato un figlio, potrebbe avercene» sì dai, lo avete capito che sta sproloquiando solo per allungare il post, no? «probabilmente chiederò a stiles di battezzarlo perché, SAI, però potrai sempre essere il suo guru, eh!!» gli mollò il braccio per adempiere alla sua nuova missione di vita: salvare adolescenti, evidentemente.
    (18) DIFESA CHOUKO (nicole + erin):

    (7) DIFESA ERIN (erin + nicole):
    ATTACCO JOSHUA (erin + nicole):
    «ma stai davvero cercando di attaccarla?» posò una mano sulla spalla di Joshua, incrociando il suo sguardo e sorridendo, melliflua «potrebbe essere tua figlia» gli indicò Erin, scuotendo il capo con profonda delusione «non ti senti davvero una persona orribile?» e dai sì, aveva passato sette anni ai Laboratori solo per quello «secondo me dovresti stenderti un attimo e riflettere sulla vita» con la freccia di Erin conficcata nella schiena, possibilmente.
    nicole rivera
    29 . emphaty . rebel
    I need to let go and I swear
    that I've tried,but opening up
    means trusting others
    and that's just too much,
    I don't want to bother.

    (18) DIFESA CHOUKO (nicole + erin): la tira via

    (7) DIFESA ERIN (erin + nicole): fa venire i sensi di colpa a joshua -
    ATTACCO JOSHUA (erin + nicole): - e gli suggerisce di stendersi, magari sulla freccia di erin ihih
     
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    when everything's
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    «basta, nicky basta - NICKY!» strappò le mani della concasata dalla porta per stringerle fra le proprie, grandi occhi verdi a cercare quelli scuri della Winston, dita alzate per accarezzarle le guance umide di pianto. Dovette ingoiare saliva e bile, Erin Chipmunks, per impedirsi di seguire il suo esempio e lasciarsi andare, sciogliendo la tensione di quelle – ore? – in meritate lacrime d’esasperazione.
    Ma non poteva. Non potevano. «non si apre» le sussurrò dolcemente, cercando di calmare il battito impazzito di lei, ed il proprio. Si costrinse a respirare lentamente, sperando che sua cugina - sua cugina - seguisse l’esempio. Annuì, ignorando il terrore a stringerle la gola, alzando lo sguardo su Chouko e Behan. Beh, che dall’altra parte della porta aveva lasciato suo fratello.
    Sapeva, cosa si provava. Lasciò una mano di Nicky per allungarla verso il Tryhard, gli occhi puntati su Chouko. «che succede?» aveva chiesto la Mizumaki, decisamente più stupita da quello che non dalla lava o dai pokèmon. Come se una porta a dividerla dai suoi amici, fosse più tragica e inaspettata: le volle, se possibile, ancor più bene per quello - era d’accordo con lei. «magia» rispose semplicemente, cercando gli occhi di tutti loro. «li ritroveremo, okay? ci sarà un’altra – uscita, o possono fare il giro…ci sono tanti tunnel, nei sotterranei» cercò di rincuorarli, fallendo. «ce li riprenderemo a costo di buttar giù hogwarts, va bene?» tentò un debole sorriso verso i tre ragazzi, puntando poi la propria attenzione all’ennesimo, maledetto, corridoio.
    L’avevano separata da Scott.
    L’avevano separata da Halley e Meh.
    Cosa poteva esserci, di peggio?

    …Dragomir Vasilov? «in effetti, potevo evitare di domandarmelo»
    Dragomir Vasilov.
    E non c’era Scott. Erin Chipmunks aveva fatto del proprio meglio per non iperventilare fra le braccia di Jess, mordendosi a sangue la lingua per non scoppiare a piangere, ma non c’era Scott. Non c’era nessuno, del suo gruppo. Tutti, tutti!, erano , anche se in minima rappresentanza: dov’erano i gialli. Il corpo della Tassorosso aveva iniziato a tremare di terrore ben prima che i coltelli iniziassero a lacerare aria e pelle - ben prima, che i Mangiamorte partissero all’attacco. «qualcuno ha visto - » iniziò vaga, guardandosi disperatamente attorno. «heather? charles?» Non poteva chiedere, se avessero visto Scott: avrebbe fatto troppo male al cuore sentirsi dire che no, non avevano idea di dove fosse. «dante?» tentò ancora, spintonando i presenti per giungere in prossimità del corridoio dal quale non era uscito nessuno.
    Sta bene, Erin. Sta sicuramente bene. Sarà rimasto bloccato come Meh. Tutti? Tutti; che ne sai, di come funziona la magia. Poteva non sapere quello, ma sapeva come funzionasse il proprio cuore: in maniera illogica, a battere dissonante nello sterno all’eco di dov’è mio fratello. Aveva compreso il perché l’incantesimo li avesse divisi, lasciando ai tre mini reb tre gruppi differenti – ma non capiva, non riusciva a capire, perché non fosse lì con loro. Non poteva affrontare Dragomir Vasilov senza avere al proprio fianco Scott; non funzionavano così, i Chipmunks: si sentiva privata d’un arto, d’una parte di cervello e cuore. Non si sentiva completa, senza il sibilo delle frecce di Scott a seguire il proprio. Senza la sua mano da stringere. Coprì il viso con la felpa del Tassorosso, premendolo su guance ed occhi per asciugare le lacrime che, impotenti, erano scivolate dalle ciglia. Dovrebbe essere qui. dovrebbe essere qui. Perché non è qui? Non voleva pensare che potesse esserci un ottimo motivo, per la sua assenza.
    Non aveva abbastanza coraggio, Erin, per credere gli fosse successo qualcosa: l’avrebbe seguito ovunque, la Chipmunks; anche all’inferno, se le circostanze l’avessero richiesto. «jess» piagnucolò, cercando il petto della Goodwin in cui stringersi – ma quando alzò gli occhi, fu altro che vide.
    Perché lei era stata fortunata, nell’assalto con i coltellini.
    Altri, un po’ meno. «stiLES?» ed era già corsa nella sua direzione, un’occhiata a Nicky ed una a Chouko nel prendere dalle mani della seconda il mantello, e sollevarlo impotente di fronte allo Stilinski. Ne osservò il viso dolorosamente familiare, gli occhi a bruciare di nuove, cocenti, lacrime. Non era solo suo zio, Andrew Stilinski. Era suo amico, e - dio, quanto sangue. Tentò di poggiarlo da qualche parte, una qualsiasi, risolvendosi poi per premerlo delicata sulle sue spalle, prendendo poi una mano per poggiarsela sulla guancia. Stiamo cercando di riprenderci Jay e Murphy, che fai? Come glielo dico? «dov’è scott????» Era un punta spilli, e quella era la prima domanda che gli veniva in mente?
    Ecco perché gli voleva bene, Erin. «non c’è» soffiò debole, alzando gli occhi verdi verso quelli scuri di Stiles. Quindi devo pensarci io a te, zio. «non c’è nessuno del suo gruppo» mimò appena con le labbra, sentendo le spalle tremare. Non piangere, Erin. Non piangere, Erin. «erin, stai – piangendo?» Ecco. Scosse vigorosamente il capo, più volte del necessario, occhi chiusi ma un sorriso sulle labbra. «no, no – sono solo un po’» [AAAAAAAAAAAAAAAA] «stanca» riaprì gli occhi, una smorfia più sincera a curvare le labbra. «se ti senti morire, avvisami così ti saluto» doppio finger gun e risata isterica per alleviare la tensione, anche se haha non stava affatto scherzando.
    Si volse verso i Mangiamorte pronta ad uccidere, Erin. Come avevano potuto - come avevano potuto fargli quello? Volevano solo i loro amici, si poteva sapere quALE FOSSE IL LORO PROBLEMA? Non avevano terre da conquistare, e popolazioni da sottomettere? Perché ROMPEVANO TUTTI LE PALLE A HOGWARTS. Con quale coraggio avevano tolto cinquantasei punti salute al sUO STILES? MA PRENDETEVI ANDY!! «non ti azzardare» un ringhio frustrato quello della Chipmunks scattata verso Chouko, postasi di fronte a lei con muso duro, e sopracciglia corrugate al Mangiamorte. Non anche lei - dannazione, che non s’osassero. VI AMMAZZO. Chiudendo la mano, avrebbe colpito con un pugno la faccia della donna (…uomo?), prendendosi poi cinque (5) secondi di abbraccio alla Mizumaki. Così, gratis. «alla fine non abbiamo fatto l’abbraccio di gruppo» le ricordò, scostandosi per rivolgerle un sorriso.
    Sorriso che divenne «ma siete rimasti in posizione per tutto questo tempo ad aspettare noi?» una domanda lecita, nell’allungare la gamba verso il Mangiamorte così da farlo inciampare. Approfittando della distrazione, avrebbe poi preso una freccia dalla faretra, e l’avrebbe piantata nella schiena dell’uomo a mani nude. «patetici.» -cit
    erin
    18 y.o.
    hufflepuff
    rebel
    pure heart



    (18) DIFESA CHOUKO (nicole + erin): tira un pugno al mangi

    (7) DIFESA ERIN (erin + nicole): sgambetto -
    ATTACCO JOSHUA (erin + nicole): - e conficca una freccia nella schiena

    master 1/10

    CODICE
    <b>(18) DIFESA CHOUKO (nicole + erin):</b>

    <b>(7) DIFESA ERIN (erin + nicole):</b>
    <b>ATTACCO JOSHUA (erin + nicole): </b>
     
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    Come aveva fatto la situazione a precipitare così tanto? Behan Tryhard, oltre che terrorizzato (quello sempre) era semplicemente.. confuso. Anche un po’ piccato, ecco, ma di base confuso. Un attimo prima era lì ad ammirare la sua adorabile famiglia pokemon (ferry, gnez e lello, erano così belli) ed a fare headcanon con nicky su quanto il suo togepi (lello) e il buneary della ragazza fossero meant to be - come migliori amici o come fidanzati, ki lo sa - e quello dopo «uccideteli tutti» Cioè: ?????? Cosa stava succedendo? Perché stava succedendo?? Non fu abbastanza veloce da notare i coltellini e non è dato sapere per quale grazia divina (spoiler: beh non è nello stesso gruppo di sua figlia au #droga) il ragazzo venne colpito da uno solo di essi, di striscio e non da provocare ferite gravi. Ma, prima che se stesso, il suo primo istinto fu quello di controllare come stessero i suoi amici «tutto bene?» quando in realtà già sapeva la risposta: niente lo era. Ancor prima del ritrovarsi davanti Dragomir Vasilov - già di per se evento che sconvolge la vita e mette a dura prova la sanità mentale di un povero sedicenne come il tryhard - la situazione era precipitata quando la porta si era chiusa alle spalle dei gaga separandoli da Meh ed Halley. Dal lontano giugno del 2001, il massimo di lontananza che i gemelli Tryhard avevano dovuto sopportare era stata quella dei corridoi che separavano la sala comune dei grifondoro da quella dei tassi. Quindi no, ovvio che fosse paralizzato dall’idea di lasciar il fratello indietro per i sotterranei di hogwarts, ma come gli aveva detto nicky prendendolo per mano e convincendolo ad andare avanti «ce li riprenderemo a costo di buttar giù hogwarts, va bene?» e se non ci fossero riusciti? «allora troveranno da soli un modo per uscire, sono meh ed halley!» Erano meh ed halley: decisamente più svelti dei becky (♡)(secondi solo ad hunter, ma vabbè mica a caso era stato smistato tra i corvi!), in cuor suo sapeva che sarebbero usciti di lì in un modo o nell’altro. Ma ciò non gli impediva di esser in ansia assurda per loro e di desiderare semplicemente che fossero rimasti tutti insieme. Al lancio dei coltelli di Vasilov però, il sedicenne si ricredette: era meglio che non fossero lì. Soprattutto quando... «..stiles?» omiodioomiodioomiodio «sei...» non ebbe nemmeno la forza o il coraggio di dire quelle parole ad alta voce, e lasciò che fosse il silenzio a colmare quel vuoto. Non...non poteva esser così ferito, non lo accettava, soprattutto non quando lui se l’era cavata con un semplice graffio superficiale. Non era giusto, capite?? Avrebbe volentieri barattato la propria salute per quella dello Stilinski perché cavoli se lo meritava. «sai che ho catturato due pokemon?? ED HO FATTO SCHIUDERE UN UOVO???? » Avevano dei pokemon da allevare e delle palestre da conquistare (???) SI SAREBBE RIPRESO PUNTO E BASTA BEHAN NON ACCETTAVA ALTRE POSSIBILITÁ.
    A questo punto cosa accade? Non lo so, ho davvero sonno e non ho ancora bevuto un caffè. Facciamo che, per evitare che un mangiamorte che pareva aver preso di mira il fav bibliotecario del ragazzino, il Tryhard gli avrebbe prima lanciato contro un «inciampante!» così da farlo cadere mentre tentava di caricarlo come un toro (oh, manco syl fosse vestito di rosso) per poi dare un bel calcio ad un altro dei tori, colpendolo allo stomaco - il suo intento era puntare alle gambe ma beh, in realtà si scordava sempre di esser un gigante quindi spesso prendeva male le misure (#cos) Non staró qui a descrivere le conseguenze dell’inalazione di coca grazie alla pacca sulle spalle da parte di marcus ma grazie marcus: dopo il suo magiko abbraccio, sentiva meno opprimente la mancanza di meh ed halley. Così, preso dalla gioia di vivere (quale)(o vabbè, i pg di ceci e il primo incontro con la droga: a endless saga) si sarebbe dilettato a fare il ninja - di nuovo? Di nuovo - dando un bel calcio ad un altro mangiamorte.
    Behan Tryhard
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    so much to say,
    I always feel
    like I'm nobody,
    Who wants to fit in
    anyway?


    (6) DIFESA SYL (beh + marcus) inciampante

    (6) DIFESA SIMON (nate + beh) calcio allo stomaco (al mangiamorte)

    ATTACCO OLAF (nate + beh) altro calcio
     
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    «...mitch ma sei- oh mio Dio siete fatti?»
    «sono fatti?»
    «ma sei fatto?»
    la mancanza di fiducia nei giovani d'oggi stava diventando un fattore di importanza cruciale nella deriva dell'umanità, più letale persino del riscaldamento globale o del buco nell'ozono. come potevano, come potevano! anche solo pensare che
    «decisamente si.» mh. non era proprio quello che il Neurone aveva pensato di dire, ma ormai la frittata era fatta: sfibrato, esausto, il peso del mondo a gravare tutto sulle sue spalle, prese una valigia e la riempì alla bell'e meglio senza perder tempo, poggiandosi la coppola di tweed sul capo prima di voltarsi un'ultima volta ad osservare la casa dove aveva vissuto per tutta la vita. addio, cervello, mi mancherai.
    E se ne andò.
    «il mio pesce è bellissimo» dichiaró rivolto a nicky quando la sentí parlare di pokemon, davvero troppo distaccato dalla realtà delle cose per sentirsi in dovere di rettificare quanto appena detto o, quanto meno, eliminare un possibile doppio senso dall'equazione. solo quando le iridi grigio azzurre si spostarono finalmente dai nemici a stiles, il sangue a scorrere copioso inzuppando i vestiti dello psicomago e di chi lo sorreggeva, che un guizzo di luciditá residua gli passò come un'ombra sul volto. Ci aveva passato ore, marcus howl, ad osservare i lineamenti di stilinski con una scrivania soltanto a dividerli, il silenzio rotto per lo più dalle parole del ragazzo; a volte, per convincerlo a condividere un pensiero, si metteva a raccontargli la saga degli avengers dal primo fucking film, e marcus arrivati a civil war era costretto ad aprire finalmente bocca interrompendo l'agonia. Era bravo nel suo lavoro, stiles stilinski, e per il solo fatto di essere lì sotto a morire con tutti loro meritava più di quanto gli stava accadendo. Meritava una possibilità, che forse nessuno era in grado di concedergli.
    «che si fa mitchell CHE SI FA? STILES NON TOCCARE I COLTELLI!?!?» *ore dopo* «una volta ho accoltellato uno e solo dopo mi hanno detto che dovevo anche interrogarlo, pff figurati, ho lasciato il coltello dov'era ed è rimasto vivo un sacco.» si, insomma, quelle paio d'ore in più. Solo che webber stigler non aveva cinque o sei lame conficcate nel corpo, ma una sola, e marcus era stato molto preciso riguardo al punto da colpire. E VABBÈ bisognava essere potivi no? «mitchell?» era pure maleducato, oltre che gnocco. cosa gli costava rispondere almeno con un ci sono, o anche solo annuire per dimostrare la propria presenza? Ruotò il busto verso di lui, la testa leggermente piegata di lato già pronto ad insultare il ribelle con tutto il cuore, rendendosi conto a quel punto di due cose: a) mitch stava dormendo in piedi e b) un mangiamorte lo aveva appena puntato correndogli incontro con la bava alla bocca. Atteggiamento più che giustificato da tutti i punti di vista, ma comunque non accettabile. «aaaaAAAH!» avrebbe potuto lanciarsi direttamente addosso a manu, ma a quel punto dove sarebbe stato il divertimento? Con un volo d'angelo piombò invece su un winston ancora in catalessi da uso eccessivo di stupefacenti, placcandolo con i suoi ottanta chili di muscoli e nervi tesi, entrambi a rotolare sul pavimento mentre manu chao capicollava oltre. «la smetti di fingerti la bella addormentata per avere un limone, mitchell?????» ad un palmo di naso dal suo viso, il corpo a premere quello del minore contro la nuda pietra, marcus pareva davvero serio, con la fronte corrugata e tutto il resto. Eh, dai, se ne voleva una paccata poteva semplicemente chiederla, senza bisogno di farsi ammazzare nel mentre.
    Gli sorrise comunque - un ghigno evidentemente divertito - mentre spingeva con entrambe le mani sul suo petto per rimettersi in piedi. «allora, dov'ero rimasto..» ah si. prima di tutto diede una bella sbattuta alla camicia liberando nell'aria una quantità considerevole di cocaina residua, indossando l'indumento senza però poter tenere insieme i due lembi; bottoni saltati a parte, magari un po' di muscoli in bella vista avrebbero distratto qualche nemico, in base ai gusti sessuali di ognuno. Provare non costava nulla. Si avvicinó al tryhard rimasto, osservando il tassorosso come si guarderebbe un cucciolo ferito e abbandonato sull'autostrada, quando sei pronto a frenare in mezzo alla corsia e correre dal suddetto cane senza preoccuparti degli stronzi che ti suonano passando accanto a centocinquanta all'ora. «sono certo, ma proprio sicuro al cento per cento che tuo fratello se la caverà. non lo conosco bene, ma ha l'aria di uno capace di uccidere i nemici per sfinimento.» o indurli al suicidio, ipotesi nemmeno troppo azzardata. Gli sorrise con più convinzione, una sinceritá mai vista lle iridi grigio azzurre, mentre la mano destra andava a posarglisi sulla rispettiva spalla; difficile dire se fu un gesto cosciente o meno, tanto il risultato non cambiava. Behan si sentiva un po' meno in ansia? forse un tantino più euforico? tutta salute. Quando vide arrivare leif al galoppo fu svelto a spostarsi di lato caricando il braccio all'indietro, colpendo l'uomo sul naso con il pugno chiuso prima che questi potesse piombare su sylvester, il machete che precedentemente la tipa aveva schivato di nuovo stretto tra le dita. «ma dove vaaai, e il braccino non ce l'haii!» canticchiando tra sé e sé avrebbe calato la lama lunga trenta centimetri e perfettamente affilata sulla spalla del mangiamorte, lì dove l'articolazione divideva la sopracitata dalla testa dell'omero.


    venom on my tongue, poisonous vibration help my body run
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    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco


    (14) DIFESA MITCHELL (nicky + marcus): placcaggio

    (6) DIFESA SYL (beh + marcus): gomitata in faccia (a leif.)

    ATTACCO LEIF (marcus + nicky): taglia via un braccino
     
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    Breve storia triste: «guardate! La porta è aperta!!» «Nate non so è una buona idea-» «visto? Nessun problema! ...ragazzi? Jericho dove-...? eeeeeee sono rimasto chiuso fuori. Da solo. Cool cool cool cool cool»
    Almeno ora aveva ritrovato dei compagni di viaggio con cui vantarsi di aver trovato Mew Two (MEW. TWO !!! se era riuscito a far affezionare Jericho a sè senza farsi uccidere, ce l'avrebbe fatta anche col pokemon leggendario più scazzato della storia) (o forse no) (Nate aveva camminato chissà quanto per quei corridoi scuri parlando alla sfera poke e cercando di convincerlo a uscire e chiacchierare ma niente, il pokemon aveva preferito il minuscolo spazio vitale della pokeball alla parlantina del Lowell) (comprensibile, se devo dire la mia) - diciamo che però Vasilov se lo sarebbe evitato volentieri.
    Soprattutto se diceva che era riuscito a fare qualcosa grazie al loro involontario aiuto; ihihih non suonava molto bene, non credete? Quante possibilità c'erano che si riferisse all'aver trovato la ricetta della coca cola? O chi lo sa, magari il suo intento era stato sempre, fin dall'inizio, entrare nel magico mondo dei pokemon quindi ora erano tutti felici. no? Proprio no? Voleva ucciderli?
    Ah ochei.
    «Siamo tutte persone civili jericho non c'è xD» disse allegramente alzando le mani in aria (pessima scelta, le riabbassò immediatamente a premere sulle ferite), sorriso sul viso mentre cercava di avere una conversazione pacifica con i mangiamorte; suvvia, non fosse stato per quello psicho megalomane sarebbero stati tutti dalla stessa parte!!!!
    «behAAAAAAAAAAAAHHHHH» Nate si voltò verso il grido - notando che un mangiamorte stava per attaccare - uN RaGazZZiNo!!!11???
    Quale mostro avrebbe mai MAI attaccato un esemplare di Behan Tryhard???? «MADDAI» ok non erano tutte persone civili . Nate si piazzò di fronte al giovane (confuso ma non troppo dalla sorella di Mitchell che gli si era appiovrata addosso), e lanciò un rapido protego. «tutto ok, ragazzi?» non è che gli andasse particolarmente che gli studenti combattessero contro l'esercito di vasilov ma meh (non tryhard *sad violins playing*) non è che arrivati a quel punto ci fossero molte possibilità. Agitò la bacchetta in un silenzioso Monstrum verso il mago che stava attaccando un ragazzo sconosciuto. Behan sembrava cavarsela, quindi Nate si allontanò, avvicinandosi invece a Marcus; lo affiancò con un immobilus verso lo stronzino a cui cercava di tagliare un braccio. «senti........» aveva una domanda importante da fare, prima di salutare: «Ma dick, no-.... secondo te sta meglio bruno o con questo colore? Non trovi anche tu il rosa gli illumini il viso?» non fosse stato che avevano condannato il mondo alla dittatura di un pazzo o che stessero per morire, sarebbe stato il giorno più bello di sempre - fra pokemon e dick vestito a quel modo (ma qualcuno gli aveva fatto una foto , vero?? la voleva appendere in sala professori per i posteri). Comunque «hai davvero un pesce bellissimo!» e poco importava che nate non avesse capito si riferisse al pokemon.
    nathaniel henderson
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    WE’VE ALL GOT BLOOD ON OUR HANDS
    SOMETHING SOMEWHERE HAD TO DIE
    SO WE COULD STAY ALIVE


    ATTACCO LEIF (marcus + nate) immobilus

    (6) DIFESA SIMON (nate + beh) mostrum
    CITAZIONE
    Monstrum ◆
    Fattura orcovolante , evoca mostruosi esseri svolazzanti, simili a spettri che attaccano il nemico. Consigliato Per rallentare il nemico o comunque fargli perdere la concentrazione.

    (1) DIFESA BEH (nate + nicky) protego


    CODICE
    <b>(14) DIFESA MITCHELL (nicky + marcus)</b>

    <b>(6) DIFESA SYL (beh + marcus)</b>
    <b>ATTACCO LEIF (marcus + nate)</b>

    <b>(6) DIFESA SIMON (nate + beh)</b>

    <b>(1) DIFESA BEH (nate + nicky)</b>
    <b>ATTACCO OLAF (nicky+ beh)</b>


    Edited by mephobia/ - 3/6/2019, 12:06
     
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    👽✨ FEMALIEN

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    «lo so, sono fikissimo» e diciamocelo, lo era davvero. Non le era mai venuto in mente il contrario, e checchè malevoci l'avessero già informata da tempo che Stiles, a scuola, era invero uno sfigato, la Winston non ci avrebbe mai creduto. Era- Stiles. S T I L E S !!!!! Quando la ragazzina era entrata nei tassorosso era stato fra i primi a darle il benvenuto, con la sua lucente spilla, Kripto sulla spalla e il sorriso gentile. Non poteva immaginare qualcuno non lo potesse trovare un eroe contemporaneo. Si portò la mano alla guancia, sorridendo reverenziale verso l'ex tasso mentre mormorava un «professor Stilinski» del tutto d'obbligo (perchè dai, era chiaramente l'oak della situazione! andava pure a guardare i cantieri come i veri vecchi!!). Chissà se avrebbe viaggiato con loro in giro per il mondo per riempire il pokedex!! Peccato non ci fosse tempo da perdere perchè - tristemente. - i cattivi non avevano voglia di fare pausa per ascoltarli parlare del magico mondo dei pokemon; eh, si vede che loro non li avevano trovati ed erano super gelosi. Pffff ma non l'avevano visto il cartone??? Il team rocket veniva sempre battuto!!! Lo dimostrava il mangiamorte rimasto scosso (ihih) dall'attacco di Nicky e Stiles.
    «oddio ti prego non morire» si voltò verso Chouko, sorridendole grata per la difesa. Era bello sapere che nonostante la baraonda, ancora tutti si parassero le spalle a vicenda: loro sì che erano una bella squadra, non come gli uomini di Vasilov. Il potere dell'amicizia vince sempre, Ash glielo aveva insegnato quando Nicky neanche sapeva dire "pikachu" senza impappinarsi!!! «grazie, bella» oddio, poteva dire bella così senza risultare super ambigua????? insomma, si diceva fra amici ma a lei non lo aveva mai detto?? Dopo lo scivolone del "6 bellixima" magari avrebbe frainteso di nuovo??? «swan» precisò subito. Cosa? «cosa» RITIRATA!!! Con un panic moonwalk andò a sbattere contro qualcuno, verso cui si scusò prima di rendersi conto che - oh, era un mangiamorte cattivo, e voleva attaccare Mitchell. Rude? «Mitch tutto-» e niente, il fratello era fra le braccia di Marcus e del suo bellissimo pesce, quindi tt k. Per lasciare loro un po' di intimità ritornò alla ricerca di «BEHA-» OMMIODDIOLOSTAVANOATTACCANDO «AAAAAAAAAAAAAAAAAAH» si lanciò sull'amico, placcandolo per spostarlo proprio mentre il professor Henderson si metteva davanti a entrambi. «Tutto ok ragazzi?» «EULA!» na favola!!! #60ps
    «uh» ancora con le gambe attorno ai fianchi dell'amico, Nicky puntò la bacchetta sul mangiamorte che lo aveva attaccato. «sei un uomo kattiv- ma ti hanno appena chiamato Olaf? Come il pupazzo di Frozen???» #TRIGGERED!!!! con gli occhi a cuoricino, Nicky scese da Beh, iniziando a ondeggiare «Se il sole si incontra col ghiaccio freeeddo chissà che faaaaaaa» canticchiò (mash up con marcus?), e quindi via di calientus. Per curiosità scientifica, eh.
    nicky winston
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    I'll wait a thousand years
    Just to see you smile again
    Kill the press for love in peace




    (14) DIFESA MITCHELL (nicky + marcus) sbatte contro il mangiamorte

    (1) DIFESA BEH (nate + nicky) gli salta addosso (e richiama nate #wat)
    ATTACCO OLAF (nicky+ beh) canta e gli dà fuoco
     
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    olaf20 pa15 pd5 psattacco: 13 (behan)tomahawk


    (18) DIFESA CHOUKO (nicole + erin): 3 + 9 = 12 (-6)
    Troppo tardi: il pugno la destabilizza e Nicole fa sì che il colpo non sia fatale, ma la lama riesce comunque a raggiungerla, aprendo un lungo taglio sul fianco.

    (7) DIFESA ERIN (erin + nicole): 25 + 8 = 33 (+26)
    ATTACCO JOSHUA (erin + nicole): 5 + 19 + 26 = 50
    DIFESA JOSHUA: 8 (-42)
    Joshua scrolla le spalle, un beh, onesto sussurrato prima di stendersi a terra in attesa della magica freccia. E se la prende tutta! Gli hai perforato un polmone.

    (14) DIFESA MITCH (nicky + marcus): 15 + 2 = 17

    (6) DIFESA SYL (beh + marcus): 9 + 4 = 10 (+4)
    ATTACCO LEIF (marcus + nate): 8 + 14 + 4 = 26
    DIFESA LEIF: 6 (-20)
    E il braccino vola! Ciao, braccino.

    (6) DIFESA SIMON (nate + beh): 2 + 6 = 8

    (1) DIFESA BEH (nate + nicky): 20 + 20 = 40 (+39)
    ATTACCO OLAF (nicky + beh): 18 + 6 + 39 = 63
    DIFESA OLAF: 8 (-55)
    Ma come siete rude, losers. Olaf si scioglie davanti ai vostri occhi - ora è un bambino vero solo per metà.


    ERIN: Joshua ti lancia un limencor.
    CHOUKO: China, invece, prova con un telus.
    BEH: Olaf tenta di sgozzarti con il tomahawk.
    MITCH: Manu vuole infilarti i sai nelle costole.
    SYL: Leif ti scaglia contro un apathia.
    SIMON: Primrose si lancia su di te, tentando di trapassarti da lato a lato con il suo spuntone.
     
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