turn out the lights

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    It's fate, not luck.

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    barrow23 pa35 pd73 psARMA: balestra
    mood23 pa30 pd72 psARMA: stocco
    harrison20 pa28 pd60 psARMA: piede di porco
    stanley18 pa18 pd63 psARMA: fucile
    liz18 pa25 pd48 psARMA: rivoltella
    lisi15 pa23 pd41 psARMA: pugnale
    toothless13 pa20 pd34 psARMA: baby allen
    olga20 pa15 pd35 psARMA: coltelli
    arpia35 pa35 pd97 psattacco: 26 (barry)///
    cerbero30 pa30 pd72 psattacco: 17 (mood)///
    arcanaloth30 pa30 pd62 psattacco: 4 (harry)///
    basilisco25 pa25 pd45 psattacco: 11 (stan)///
    arbusto25 pa25 pd30 psattacco: 3 (liz)///
    ghoul25 pa25 pd63 psattacco: 8 (lisi)///
    androsfinge20 pa20 pd16 psattacco: 15 (tooth)///
    aboleth20 pa20 pd45 psattacco: 5 (olga)///


    (16) DIFESA STAN (barry 35 + lisi 23): 6 + 21 = 27 (+11)
    ATTACCO BASILISCO (barry): 21 + 11 = 32
    DIFESA: 14 (-18ps)
    la freccia lo prende in un occhio, ed è veramente molto incazzato.

    (23) DIFESA BARRY (barry 35 + harry 28): 20 + 6 = 26

    (3) DIFESA LIZ (lisi 23 + liz 25): 20 + 19 = 39 (+36)
    ATTACCO ARBUSTO (lisi + harry): 2 + 16 + 36 = 54
    DIFESA: 14 (-40ps)
    alla faccia del rametto strappato.

    (2) DIFESA HARRY (harry 28 + liz 25): 10 + 3 = 13 (+11)
    ATTACCO ARCANALOTH (liz): 14 + 11 = 25
    DIFESA: 3 (-22ps)
    l'arcanaloth inizia a perdere un po' di liquidi, ne soffre molto, ma all'improvviso la maledizione svanisce da sola.

    BARRY: l'arpia decide di puntare più in basso degli occhi, e punta a tagliarti la giugulare.
    HARRY: l'arcanaloth, indebolito dalla maledizione, tenta di darti una spinta a terra.
    STAN: il basilisco ti vuole e prova di nuovo a guardarti intensamente negli occhi.
    LIZ: l'arbusto è stanco, cerca soltanto di farti uno sgambetto.
     
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    si dice che sulle teste dei seguaci di arda vegli la dea da cui prendono il nome. queste abili sentinelle mirano ad indebolire il nemico e darlo in pasto ai loro alleati.
    Espirò sentendo il riverbero del colpo sul braccio, riportando quella che era diventata in tutto e per tutto una lancia al proprio fianco. Un pizzico di orgoglio a tingergli lo sguardo di qualcosa di vagamente diverso dalla solita apatia, meno costruito. Quasi spontaneo. Non era fatto per il combattimento, ma già che c’era, non poteva negare avesse i suoi momenti. Alzò poi gli occhi verso l’assistente di incantesimi, sentendo sulla lingua un vibrante allora sai fare qualcosa che tenne educatamente per sé, limitandosi ad abbozzare un sorriso e chinare umile il capo. «grazie» perché era stato cresciuto bene, Mood. Certo meglio rispetto al restante circo dei CBVB, e non era manco peccare di arroganza ammetterlo: i fatti, erano semplicemente fatti.
    Come «andiamo, sei più bravo di me a usare questa.» a cui non rispose, considerando fosse una sacrosanta verità. Toothless Simmons avrebbe davvero dovuto iniziare ad apprezzare Mood sotto il lato sessuale anziché intellettuale, perché era decisamente peggio averlo come amico ed alleato che come amante; ad ognuno le proprie croci, immaginava. Sempre di scelte si trattava. Quella sorta di… cameratismo gli era nuova, e fu abbastanza da distrarlo temporaneamente dai nemici per fare il passo indietro che l’avrebbe riavvicinato al compagno. Non credeva fosse il momento adatto per quel tipo di conversazione, soprattutto considerando che il Tassorosso non sembrasse in grado di gestire più lavori in contemporanea – bastava vedere i suoi numeri, quarta parete and all – ma chi era per privarsi di un po’ di sano intrattenimento? C’era chi pomiciava, chi sputava, e chi (tutte le opzioni) preferiva una garbata conversazione sull’imminente fine del mondo con il più inaspettato dei presenti. Guardò Liz. Mh. Diciamo quasi il più inaspettato dei presenti. «non so perché sei qui. sospetto non sia stata la mia eccellente campagna di mobilitazione.» Fu quasi tentato di rimbalzargli in un mormorio ed un sopracciglio arcuato la sua risposta precedente - per me, per te, per noi - perché cambiare l’intonazione di una stessa identica cosa e darle un senso tutto diverso, era la sua specialità. Renderlo intimo. Magari anche strappare parte della serietà dallo sguardo del ragazzo, spostando l’asse della tematica dal senso della vita, ad una spallata ed uno sbuffo nel mostrare al mondo fosse inaspettatamente demente quanto loro. Gli sorrise, invece, come se l’inferno non stesse rigurgitando loro creature peggiori di sua sorella, e non pensava l’avrebbe mai detto. «i cartelloni non erano male» Non una vera e propria deviazione, ma qualcosa di molto vicino. Che non attecchì, perché Tooth aveva decisamente bisogno di appigli che Mood non era certo di potergli dare. O volergli, dare. Non sentiva di dover cercare alleanze profonde e significative, fintanto che funzionavano abbastanza da impedirsi la morte a breve termine. Sul disegno più grande, aveva bisogno di qualche linea guida in più. «ma ci sei, e ora siamo insieme. te ne penti? lo sai, cosa stai facendo?» Sentì l’eco della sua stessa voce, distorta e diversa, come un fantasma a premere sui denti. Rimpianti? E oh, Toothless Simmons. Forse, in fin dei conti, il Prefetto Serpeverde era davvero l’unica persona a cui potesse rivolgere i propri dubbi: tutti erano lì per un motivo, ma sembrava – per quanto assurdo fosse – che solo i loro fossero affini. Lo squadrò attento, lasciando che ogni battito di palpebra rendesse lo sguardo più serio e riflessivo. Spostò appena l’attenzione di fronte a loro, giusto per assicurarsi non fossero in punto di morte, prima di tornare al drammatico soliloquio del Simmons. Riuscirono perfino ad intenerirsi, gli occhi scuri di Mood. Non pietà né compassione, ma una terza cosa neanche così segreta chiamata invidia distaccata: in un mondo come il loro, non avrebbe mai voluto nascere un Tooth o un Balt, ma non significava non volesse sapere cosa si provasse. Almeno una volta, almeno per un po’.
    Che poi, Mood, quelle domande lì le aveva pure. Era il timbro a cambiare; il senso, a fare la differenza. «non sai molte cose» osservò, dopo un breve silenzio. In tono gentile, perché non era una critica. L’ultima cosa che voleva era che il diciassettenne decidesse di ricordarsi che Mood gli fosse sempre stato sul cazzo, e gli voltasse le spalle nel momento del bisogno – non lo preoccupava morire, ma c’era modo e modo. «non serve tu le sappia» aggiunse, abbastanza vicino da allungare un braccio e spingerlo indietro, tenendo il fu stocco fermo con il piede, e la punta verso l’androsfinge così che si trafiggesse da solo. Nel mondo che avrebbe voluto, funzionava proprio così: le persone, o creature che fossero, si auto eliminavano dal gioco in solitaria. «non ora. e per rispondere alla tua domanda,» con la coda dell’occhio, colse il movimento del Cerbero nella sua direzione, spostandosi di un paio di passi indietro. «non mi pento mai delle mie scelte» peccato non poter dire lo stesso di quelle degli altri. Sapeva suonasse presuntuoso, e non provò a limarne gli angoli. Lo lasciò lì, insieme ad un sorriso addirittura sincero con appena la punta dei denti a renderlo affilato. «non necessariamente perché siano giuste» si strinse nelle spalle, sollevando uno sguardo severo sul cane a tre teste ed un indice di monito a comportarsi, di grazia, come l’educato bastardo che ancora poteva diventare.
    «perlomeno, sono mie.» e cos’altro al mondo poteva dire d’esserlo? Era un maniaco del controllo, ed il suo libero arbitrio prevalicava tutto il resto. Se era stata una scelta di merda, confidava di essere in grado di renderla quella giusta per sé, che era quanto più volesse al mondo. Ingenuo? Nessuno l’avrebbe mai detto del Bigh, ma magari sì. Forse, sotto i calcoli e la logica, c’era un sognatore. Era ancora vicino, abbastanza da rendere quella conversazione un segreto compresso fra una parentesi e l’altra. Non amava né parlare, né tanto meno spiegare, ma se serviva a riattivare i neuroni del Simmons, così fosse. Non gli avrebbe detto tutti i suoi motivi, perchè quelli erano cazzi suoi. Gli diede un epilogo banale e scontato, cos'altro ci si sarebbe aspettati, superbo. Incredibilmente sincero, per uno che l'onestà la guardava e schiacciava fra i molari. Non che si aspettasse il Tassorosso leggesse fra le righe quanto quello, per lui, fosse un sacrificio. «non so cosa ci sia dall’altra parte, simmons, ma so di volerlo vedere, e tanto mi basta» e la discussione per Mood era conclusa, tanto che ammiccò e gli indicò con un cenno del capo l’urlatore folle (non stan… ma anche, in effetti) della sua creatura. Baby Allen gli piaceva più di quanto gli piacesse chiunque altro nel giro di cento metri, il che includeva bestie avversarie e compagni. «non credo gli piaccia rimanere da solo» 1 in attacco, era chiaramente terrorizzato. «mai pensato ad un» pensiero intrusivo a suggerire anello. «guinzaglio?» unleash……….the beast. «temporaneo» yo-yo baby allen in arrivo? «se hai il suo permesso» ci sarebbe mancato altro.
    mood
    bigh

    i hate it when people ask "do you trust me?" like... don't call me out like that... the answer is no.
    sentinella
    seguace di arda
    MAGO
    LEADER
    16 y.o. — slytherin — professional gaslighterSo cold
    to live without a soul
    But I do my best
    to make things right
    ok
    8 graves, aviva
    moonmaiden, guide us



    (15) DIFESA TOOTH (mood 30 + liz 25): lo sposta
    ATTACCO SFINGE (mood 23): infilza
    (17) DIFESA MOOD (mood 30 + liz 25): si sposta
    ATTACCO CERBERO (liz 18 + tooth 13 + bonus mood difesa dimezzata): e sgrida


    CODICE
    <b>(15) DIFESA TOOTH (mood 30 + liz 25):</b>
    <b>ATTACCO SFINGE (mood 23):</b>

    <b>(17) DIFESA MOOD (mood 30 + liz 25):</b>
    <b>ATTACCO CERBERO (liz 18 + tooth 13 + bonus mood difesa dimezzata):</b>

    <b>(8) DIFESA LISI (lisi 25 +  stan 18):</b>
    <b>ATTACCO GHOUL (stan 18):</b>

    <b>(5) DIFESA OLGA (lisi 25 + tooth 20):</b>
    <b>ATTACCO ABOLETH (lisi 15):</b>
     
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    i cavalieri hanno sani principi ed un onore alto che li porta a mettere gli altri, e il bene superiore, al di sopra della loro stessa sicurezza.
    Ridondante da parte mia dirlo, ma Stan voleva morire. Non sapeva cosa rischiasse più di mandarlo al limite dell’infarto, se il fatto che avesse appena fatto una scelta (improvvisata, capito? Senza neanche un fottuto preavviso. L’unica cosa che Stan faceva su due piedi era la pipì, e neanche sempre) di una certa rilevanza sociopolitica, i mostri che (dio grazie, almeno quello) non erano consueti neanche per i maghi e volevano masticarseli vivi, o il fatto che i suoi compagni di squadra non solo lo percepissero, ma continuassero a rimbalzarselo come un anti stress. Stan non … conosceva, il contatto fisico. Era già tanto, e doveva impegnarsi a combattere contro le vertigini, se riusciva a sostenere quello visivo, ma stava iniziando a provare delle emozioni difficili da esprimere a morale (davvero ho scritto morale? Volevo dire parole, vedete che sono un po’ dsa) e che riteneva affatto lusinghiere. L’imbarazzo era certo la più consueta, ed una che accoglieva a cuor leggero. Quella più complessa implicava poco amor proprio, ed una sindrome da donzella in pericolo per la quale davvero non si era cresciuto. Voleva nascondersi sotto le loro maglie, e farsi portare dove lo preferivano. Contro ogni pronostico, e Dio solo sapeva quanto avrebbe preferito spararsi in bocca piuttosto che ammetterlo anche solo nei suoi pensieri, voleva essere strizzato come una fettina di prosciutto fra Lisi e Barry. Non in maniera sessuale, capito? Cioè, sarebbe stato anche legittimo – bi panic and all – ed anche abbastanza accettabile nel grande piano delle cose, c’erano sandwich (ciao eddie) peggiori, ma no. Non erano pensieri vietati ai minori quelli che affollavano caotici la mente altrimenti glabra come le gambe di Giada del Luna: erano disperati, che era anche peggio. Con un verso agonizzante di cui sarebbe andato molto poco fiero e che confidava non avesse sentito nessuno, si lasciò trasportare come una ballerina dal(l’aborto, cit)lo Skylinski, con tanto di espressione sofferente e braccia incrociate a stringere le mani dell’altro sui propri fianchi.
    «hai mai visto Anaconda? guarda che non è una bella fine» Lo odiava, cazzo. Ma perché ancora parlava? Non voleva più, MAI Più, pensare all’esistenza del basilisco, e stava facendo del proprio meglio per ignorarne i sibili ed il suono viscido che produceva spostandosi. Quindi, con voce rotta e solo vagamente stridula, appoggiò la guancia sulla testa di Barry e singhiozzò un «ma non potevi dire “ho visto film iniziare così” come tutti? cazzo» amici amici e poi arrivavano alle spalle per bisbigliarti l’ennesimo errore. Quel cazzo, comunque, un po’ come il suo senno, si perse nella piroetta fra le braccia di Lisi.
    Ed allora. Ed allora, se proprio la Selwyn insisteva, VA BENE. Avrebbe ceduto. Non si fece pregare troppo per nascondere il volto sull’incavo del collo, sospirando caldo sulla pelle della bionda. Voleva avere almeno un (1) pensiero normale per un venticinquenne e pensare alle sue tette, come cristo dio il signore voleva, ma no. Voleva piangere e basta, stringerle le braccia al petto e premerla contro di sé finché non fossero diventati una cosa sola come i Transformers.
    Fu esattamente quello che fece, in effetti Ricambiò la stretta, i pugni serrati sui vestiti.
    «diteci quando è sicuro!»
    «devono proprio» mormorò sommesso, nascondendo le parole insieme al resto della propria faccia. Non potevano rimanere così un altro po’? Il tempo che le spalle si abituassero a quella posizione scomoda, ed i muscoli si sciogliessero per bearsi di un mero e disperato contatto fisico che gli ricordasse non tutti fossero mostri e volessero fargli del male…? No? Non funzionava così? «ancora cinque minuti, mamma» mosse appena le labbra, sfregando la fronte contro la spalla -
    uh.
    Battè le palpebre. Si irrigidì, esattamente come avrebbe fatto se avesse incrociato lo sguardo del basilisco. VISTO PERCHè ERA MEGLIO UCCIDERLO SUBITO? Si schiarì la voce, più volte, sentendosi avvampare così forte da temere di essere entrato ufficialmente nell’andropausa. «lisi» imbracciò il fucile, puntandolo
    (su se stesso. Vide se stesso, sulla faccia del mostro: fu molto karmico)
    sul Ghoul. «ho detto lisi.»
    Sparò. «sono serbo» che era pure vero.
    stan
    luna

    bro, i'm straight up not having a good time
    paladino cavaliere
    [ difende 15-20 pd e subisce un attacco ]
    babbano
    MAGO (haha...)
    25 y.o.— muggle — lawful goodThis world feels like a dumpster fire
    All filled with self aggrandized liars
    Try to find something I admire
    I took to long my time expired
    debbie downer
    neoni
    Mother of Night, darken my step




    (8) DIFESA LISI (lisi 25 + stan 18): abbraccia forte
    ATTACCO GHOUL (stan 18): spara

    CODICE
    <b>(15) DIFESA TOOTH (mood 30 + liz 25):</b>
    <b>ATTACCO SFINGE (mood 23):</b>

    <b>(17) DIFESA MOOD (mood 30 + liz 25):</b>
    <b>ATTACCO CERBERO (liz 18 + tooth 13 + bonus mood difesa dimezzata):</b>

    <b>(8) DIFESA LISI (lisi 25 +  stan 18):</b>
    <b>ATTACCO GHOUL (stan 18):</b>

    <b>(5) DIFESA OLGA (lisi 25 + tooth 20):</b>
    <b>ATTACCO ABOLETH (lisi 15):</b>
     
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    gli anatemi hanno la resistenza e la capacità adatti per attutire l'offensiva avversaria, dando una possibilità in più per sferrare attacchi decisivi contro i nemici.
    «ancora cinque minuti, mamma»
    Batté un paio di volte le palpebre, Lisi, stringendo ancora a sé il serbo, e aprendo un solo occhio oer osservarlo, mento abbassato e i capelli biondi di lui a solleticare le guance.
    Lo sentì irrigidirsi tra le sue braccia, occhioni turchesi puntati in quelli cangianti di Lisi, enormi nella realizzazione di quanto detto, le gote infiammate dall'imbarazzo. Era davvero tenero nel suo disagio, e l'affetto che la francese provava per lui era genuino già dopo pochi minuti insieme sul campo di battaglia.
    «lisi»
    Annuì piano, un «sì, quello è il mio nome» a scivolare morbidamente, e così piano da arrivare solo a Stan.
    «ho detto lisi.»
    «anche mio fratello ogni tanto ha chiamato "mamma" le sue professoresse,» lo informò più per (sbandierare i segreti di Hayden a chiunque? Sì, certo) solidarietà nei confronti del serbo, che altro. «capita.» davvero, non era un problema! «vuoi sentire un–» zoom su Stan che spara al ghoul «– indovinello.» chiaramente no. E allora Lisi, che era brava ad andare avanti, si strinse nelle spalle e lo lasciò fare, puntando piuttosto il catalizzatore sulla creatura che aveva puntato Olga, lanciando due incantesimi uno dietro l'altro, per impedirgli i movimenti e poi per schiantarlo lontano.
    lisi
    selwyn

    the spark you saw is now alight:
    I'm burning up like dynamite
    difensore anatema
    [rimuove 5-10 pa da attacco avversario]
    strega
    Lvl mago
    1994 — ribelle — magizoologa (pugnale)my heart is running faster, I can't lose;
    my drum is beating harder && when I breakthrough
    I know the world will wonder why.
    Baby, I was born a rebel child
    rebel child
    dylan
    Mother of Night, darken my step


    SPOILER (click to view)
    (8) DIFESA LISI (lisi 25 + stan 18): si lascia abbracciare
    (5) DIFESA OLGA (lisi 25 + tooth 20): immobilus
    ATTACCO ABOLETH (lisi 15): stupeficium

    CODE
    <b>(15) DIFESA TOOTH (mood 30 + liz 25):</b>
    <b>ATTACCO SFINGE (mood 23):</b>

    <b>(17) DIFESA MOOD (mood 30 + liz 25):</b>
    <b>ATTACCO CERBERO (liz 18 + tooth 13 + bonus mood difesa dimezzata):</b>

    <b>(8) DIFESA LISI (lisi 25 +  stan 18):</b>
    <b>ATTACCO GHOUL (stan 18):</b>

    <b>(5) DIFESA OLGA (lisi 25 + tooth 20):</b>
    <b>ATTACCO ABOLETH (lisi 15):</b>
     
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    si dice che sulle teste dei seguaci di arda vegli la dea da cui prendono il nome. queste abili sentinelle mirano ad indebolire il nemico e darlo in pasto ai loro alleati.
    ok ok cool.
    «puoi non-» vivere? all’arbusto ma anche alle altre bestie di satana possibilmente, tipo il basilisco che stava… per uccidere… un fucking ragazzino…. aveva il dovere di salvarlo da assistente «vieni qui» lo prese per una mano e gli fece fare una giravolta, in modo da toglierlo dalle grinfie dell’androsfinge «stai attento possibilmente?» lo stava adottando? lei, liz monrique? aiuto, non era l’unico però da difendere, mood pareva avere bisogno di aiuto«attento allo zampone!» gli gridò, prima di puntare la bacchetta verso il cagnolone «erebus»
    Lissette
    Monrique


    Now I'm so done with caring
    What you think, no, I won't hide
    Sentinella seguace di arda
    OFF: dimezza attacco O difesa del nemico
    MAGO
    MAGO
    2003 — assistant— barbie girlBe your own fuckin' best friend
    Say that shit with your chest
    Keep movin' like, "What's next?"

    "Yes, and?"
    yes, and?
    Ariana Grande
    Mother of Night, darken my step


    (15) DIFESA TOOTH (mood 30 + liz 25): gli fa fare una giravolta


    (17) DIFESA MOOD (mood 30 + liz 25): lo avvisa
    ATTACCO CERBERO (liz 18 + tooth 13 + bonus mood difesa dimezzata): Erebus. Dalla bacchetta scaturisce una liana che, come una (o più, a seconda dell'intensità della volontà del mago) frusta, colpisce il nemico diverse volte. Verbale. Il colore del fascio è verde scuro.

    colpi 8/8
     
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    anyway,
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    si dice che sulle teste dei seguaci di arda vegli la dea da cui prendono il nome. queste abili sentinelle mirano ad indebolire il nemico e darlo in pasto ai loro alleati.
    «non sai molte cose»
    Ballò sui talloni, il mento di nuovo alzato e lo sguardo perso in un punto imprecisato dietro alla spalla di Mood. Il suo «jon snow», incredibile contributo alla conversazione, lo mantenne sussurrato. Anche se fosse stata un’offesa, d’altronde, non sarebbe stato in grado di leggerla come tale: lo sapeva, Tooth. Sotto alcuni punti di vista – quelli tangibili, che poteva elencare in taccuini e poi spuntare con estrema facilità – ci stava lavorando. Aveva scoperto l’evoluzione della musica, dell’opera cinematografica, della letteratura. Ancora non sapeva vestirsi bene, ma l’adolescenza era riuscita, alla fine, a imporgli un dress code da cristiano qualunque; per l’enorme gioia di chiunque si associasse a lui, probabilmente. Poco ma sicuro delle sue figure di riferimento, che non dovevano più lasciarlo uscire di casa come un Sim generato randomicamente. Ora possedeva un vero e proprio armadio con dei veri e propri abiti abinabili. Aveva scoperto di preferire i lettori musicali a Spotify, perché erano la giusta via di mezzo tra la fisicità della musica registrata che conosceva un tempo, e lo scratch del CD contemporaneo. Il suo iPhone risiedeva costantemente in un angolo della sua camera, perché per una vita intera non ne aveva avuto la necessità e tutte quelle app lo mandavano in confusione. Non sapeva neanche cosa facessero la metà delle volte, nonostante le spiegazioni copiose che gli erano giunte da fonti diverse, più o meno informate, più o meno allo stesso livello di Tooth in quanto a esplorazione tecnologica (sì, stiamo parlando degli ottantenni: loro, un po’, potevano capirlo).
    «non serve tu le sappia»
    Hm. Incrociò di nuovo il suo sguardo, seppur brevemente; alzò la bacchetta nella direzione del cerbero, e poiché Tooth era Tooth, gli rivolse un rapido confundus prima che potesse azzannare il suo interlocutore. Non sarebbe stato lui a ucciderlo; al massimo, poteva considerare di addomesticare anche un cane a tre teste e tenerselo come degno fratello del suo alieno da compagnia. Più forte di lui: l’aveva letta, quella poesia (i pray nobody kills me for the crime of – avere tre teste – being small!!!!!!!!!!!!!!! CAPITO); aveva pianto nel privato delle sue coperte. Nessun commento necessario a riguardo.
    Poi tornò al Serpeverde; iridi verde acqua a incrociare quelle più scure dell’altro. Non era certo di essere convinto da quella logica, considerando come tra sapere o non sapere le cose ci fosse la differenza tra chi viveva abbastanza da vedere l’alba e chi no, in certe situazioni. Ma non disse nulla; principalmente perché qualunque fosse il sentimento dietro quelle parole, Tooth aveva la certezza di essere da un lato tendente al vincente. Ironicamente, proprio a causa della stessa persona con cui stava parlando in quel momento. Lanciarsi in missioni suicide e capirlo troppo tardi era più una cosa da lui; da buona parte delle persone che aveva visto bazzicare nel lato pro della forza. Mood Bigh – non pensava fosse fisicamente in grado, di uscirne leso e scomodo. Stava anche rapidamente imparando di non sapere un cazzo di niente, su di lui, e di aver formato un strano mito attorno a ciò che lo riguardava, quindi in effetti poteva essersi immaginato pure quello.
    «non mi pento mai delle mie scelte»
    E resistette ben – due secondi, prima di roteare gli occhi al cielo. Non era un soldato così forte, Toothless; e già che c’era, tirò un frozen nella direzione dell’aboleth. Soffermandosi a fissarlo, pure. La fronte aggrottata e una domanda palese in faccia: ma sul serio faceva. Non sapeva niente su Olga, ma c’era davvero bisogno di conoscerla per sapere che tirarle i capelli violava almeno un crimine di Geneva? Se non due.
    «perlomeno, sono mie.»
    E quello. Quello colse di nuovo l’attenzione di Tooth. Occhi spalancati, labbra socchiuse, the whole deal; c’erano situazioni che avevano dell’incredibile, e poi c’era il sentirsi dire la cosa giusta, al momento giusto, da Mood.
    «sei… pieno di sorprese.» che doveva essere una sottospecie di battuta, e che alla fine uscì con un po’ troppa sincerità. Ma forse andava bene così; ci sarebbe stato un momento, alla fine di tutto quel delirio, in cui avrebbe riavuto l’onore di ricordarsi perché, esattamente, Mood Bigh non gli piacesse. Sperava di tornarci al più preso. Bramava il momento in cui le loro strade si sarebbero separate di nuovo, ai poli opposti della scala sociale.
    Per un po’, però, poteva avere… quello. Qualunque cosa fosse. «grazie.» non gli disse perché. Non c’era bisogno, e non avrebbe potuto in ogni caso. «per quel che vale, sono felice che tu sia qui.»
    Schiarì la gola, allora. Finalmente, un sorriso sincero a sbucare sul suo volto. «speravo li odiassi, quei manifesti. La prossima volta m’impegnerò di più.»
    toothless
    simmons / baudelaire

    that's so sweet!
    ... and fucked up.
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    dimezza attacco O difesa del nemico
    MAGO
    apprendista
    eroe popolare — un alieno e un sogno — adhd kingEither way, we're not alone
    I'll find a new place to be from
    A haunted house with a picket fence
    To float around and ghost my friends
    i know the end
    phoebe bridgers
    Mother of Night, darken my step


    ATTACCO CERBERO (liz 18 + tooth 13 + bonus mood difesa dimezzata): confundus
    (5) DIFESA OLGA (lisi 25 + tooth 20): frozen
    CITAZIONE
    Formula: Gelidus. È in grado di trasformare qualsiasi entità magica in ghiaccio. Colore del fascio: bianco. Verbale.
     
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    barrow23 pa35 pd73 psARMA: balestra
    mood23 pa30 pd72 psARMA: stocco
    harrison20 pa28 pd60 psARMA: piede di porco
    stanley18 pa18 pd63 psARMA: fucile
    liz18 pa25 pd48 psARMA: rivoltella
    lisi15 pa23 pd41 psARMA: pugnale
    toothless13 pa20 pd34 psARMA: baby allen
    olga20 pa15 pd35 psARMA: coltelli
    arpia35 pa35 pd97 psattacco: 26 (barry)///
    cerbero30 pa30 pd66 psattacco: 15 (mood)///
    arcanaloth30 pa30 pd62 psattacco: 4 (harry)///
    basilisco25 pa25 pd45 psattacco: 11 (stan)///
    arbusto25 pa25 pd30 psattacco: 3 (liz)///
    ghoul25 pa25 pd46 psattacco: 23 (lisi)///
    androsfinge20 pa20 pd16 psattacco: 1 (tooth)///
    aboleth20 pa20 pd36 psattacco: 3 (olga)///


    (15) DIFESA TOOTH (mood 30 + liz 25): 10 + 16 = 26 (+11)
    ATTACCO SFINGE (mood 23): 1 + 11 = 12
    DIFESA: 18
    Mh…

    (17) DIFESA MOOD (mood 30 + liz 25): 14 + 9 = 23 (+6)
    ATTACCO CERBERO (liz 18 + tooth 13 + bonus mood difesa dimezzata): 1 + 4 + 6 = 11
    DIFESA: 5 (-6ps)

    (8) DIFESA LISI (lisi 25 + stan 18): 20 + 10 = 30 (+22)
    ATTACCO GHOUL (stan 18): 15 + 22 = 37
    DIFESA: 10 (-17ps)

    (5) DIFESA OLGA (lisi 25 + tooth 20): 12 + 5 = 17 (+12)
    ATTACCO ABOLETH (lisi 15): 8 + 12 = 20
    DIFESA: 11 (-9ps)

    MOOD: il cerbero ti scodinzola addosso. molto prepotentemente.
    LISI: il ghoul non gradisce i tuoi commenti sul suo aspetto, e prova a sfigurarti con un graffio in faccia.
    TOOTH: all'androsfinge fate così tenerezza dopo l'attacco che ripropone il gioco di lisi e ti chiede, ruggendo fortissimo: "quanto fa 2+2?"
    OLGA: l'abeloth ti tocca tutta con i suoi tentacoli.
     
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    gli anatemi hanno la resistenza e la capacità adatti per attutire l'offensiva avversaria, dando una possibilità in più per sferrare attacchi decisivi contro i nemici.
    Poteva sembrare che Lisi fosse troppo impegnata (ad adottare Stan) con le difese e gli attacchi, al punto da non prestare attenzione a ciò che succedeva intorno, ma non è cosi! Aveva occhi e orecchie ovunque, la Selwyn, e stava assolutamente tenendo d’occhio il resto della squadra, soprattutto i bambini. Che poi (pandi non riuscisse a recuperare sempre tutto) non riuscisse a sentire proprio bene bene quello che si dicevano, a captare solo ogni tanto pezzi di conversazione, era un altro paio di maniche.
    Quello, per esempio, era uno di quei momenti.
    «per quel che vale, sono felice che tu sia qui.»
    E, awww?
    Aveva appena ricevuto il suo primo (ma non ultimo, forse? c’erano ancora quindici anni di quest ad attenderla) “mamma” in un momento ad alta intensità emotiva, e ora sentiva quelle cose? Il suo cuoricino, eternamente e irrimediabilmente romantico, non poté fare a meno di sciogliersi un po’ in presenza di tanto affetto, e di un legame così sincero.
    (Ma Lisi, ti sei fatta un film tutto tuo?!) (Sì, se non andavano così le cose, che gusto c’era? Il bello della vita era anche quello: leggere, e immaginare, tutto quello che rimaneva non detto tra le righe.)
    Le venne istintivo, spontaneo, avvicinarsi a Tooth e chiedergli: «siete amici da molto? andate in classe insieme?!» Perché domandare loro cosa diamine ci fanno due quattordicenni in questa fottuta battaglia le pareva maleducato, e non affar suo. Ognuno di loro aveva un motivo per essere lì; e ognuno di loro aveva uno o più motivi per decidere di rimanere. Non sarebbe stata lei a chiedere perché, o per chi, lo facessero.
    Fintanto che lo avessero fatto rimanendo concentrati su quella che era la loro missione ora: proteggere la bolla, e cacciare via con la coda tra le gambe le creature sputate fuori dall’inferno.
    Con una corsa veloce, raggiunse Harry prima che l’Arcanaloth lo spingesse (oddio ma…. è carinissimo!! AIUTO!! Ciao signor Arcanaloth!!) e lo afferrò con entrambe le mani, poi gli diede una pugnalata sulla zampa destra per farlo retrocedere di qualche passo. «tutto ok?» chiese dunque al rosso, e poi aggiunse con un sorriso, «devo aggiungere nella lista anche “non farsi spingere”? pensavo fosse banale e scontato.» Lo aiutò a rimettersi in piedi, e con un buffetto sul viso se ne andò, dirigendosi verso Liz e il loro amichetto Arbusto.
    «ti serve una mano?» Chiese alla bionda, notando la radice con cui l’alberello cercava di farle lo sgambetto; allora, alzando un piede, decise che un pestone proprio sulla radice era quello che ci voleva. «è ora di una bella potata, non trovi?» so già che leggerete patata, vi odio, non vi commenterò.
    lisi
    selwyn

    the spark you saw is now alight:
    I'm burning up like dynamite
    difensore anatema
    [rimuove 5-10 pa da attacco avversario]
    strega
    Lvl mago
    1994 — ribelle — magizoologa (pugnale)my heart is running faster, I can't lose;
    my drum is beating harder && when I breakthrough
    I know the world will wonder why.
    Baby, I was born a rebel child
    rebel child
    dylan
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    SPOILER (click to view)
    (3) DIFESA LIZ (liz 25 + lisi 23): pestone sulla radice
    (4) DIFESA HARRY (tooth 20 + lisi 23): lo afferra per non farlo cadere
    ATTACCO ARCANALOTH (lisi 15): pugnalata sulla zampa

    CODE
    <b>BONUS DIFENSORE ANATEMA (lisi)</b>: rimuove 5-10 pa da attacco avversario
    <b>(26) DIFESA (liz 25 + barry 35):</b>
    <b>ATTACCO ARPIA (barry 23):</b>

    <b>(3) DIFESA LIZ (liz 25 + lisi 23):</b>
    <b>ATTACCO ARBUSTO (liz 18):</b>

    <b>(11) DIFESA STAN (barry 35 + tooth 20):</b>
    <b>ATTACCO BASILISCO (tooth 13):</b>

    <b>(4) DIFESA HARRY (tooth 20 + lisi 23):</b>
    <b>ATTACCO ARCANALOTH (lisi 15):</b>
     
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    i luminari offrono le proprie conoscenze e abilità in favore del bene comune. ottimi guaritori, mirano a proteggere i compagni contro le intemperie del campo da guerra
    che dire, pensavo di avere più tempo e invece sono già le 15. bene ma non benissimo.
    si va di sole combo, scusate.
    l'arpia decide di puntare più in basso degli occhi,
    «signora.» perentorio, con un certo quantitativo di palle a girare vorticosamente, Barry mise una mano avanti: poteva scusare l'aggressione, la furia cieca e il tentativo di cavargli entrambi gli occhi, ma tirava una riga su—
    e punta a tagliarti la giugulare.
    ah.
    ah no, allora ha senso.
    «prego faccia pure» aprì persino le braccia, umile, spalle leggermente alzate nella più popolare espressione di menefreghismo. aveva sempre un po quell'aria lì dipinta sul volto, Barry — di chi ne ha viste troppe e vorrebbe solo farla finita; rapidamente, se possibile. guardò la creatura avvicinarsi, artigli sguainati (una questione personale, senza dubbio. forse in un'altra vita aveva deluso anche lei facendo scelte di merda. legit), immobile finché non l'ebbe a portata di braccio. solo allora tirò fuori la bacchetta, come il vecchio del meme
    call an ambulance!



    but not for me.

    castando un «orbis» con gli occhi debitamente socchiusi. avvisare i compagni, in quel caso specifico e con così poco tempo per ragionare, non era solo inutile ma anche superfluo. good for gli oculisti, sai quanto lavoro da fare alla fine della quest?
    sapete cosa ho aperto per un istante il link che ha mandato babbi sulla terza maglia della Juventus e ho molti rimpianti: anche quella un aborto come Barry e i golem. e l'arpia, che proprio bellina non era, e lo skylinski aveva in mente uno standard molto alto; elevatissimo; irraggiungibile «pardon» un po francese lo era pure lui, ovviamente. uno strano pattern che accomunava i pg di rob, il fil rouge in grado di giustificare tutti i loro problemi (no).
    eeee mi si è cancellato il resto del post sxusate oggi va cosi.
    faccio recap: scocca una freccia all'arpia
    si avvicina a Stan, gli mette una mano sugli occhi, dice qualcosa che ho appena scritto e già dimenticato, preme pure la fronte contro la sua perché non vuole farsi trasformare in pietra al posto del serbo. legit. qui se non sbaglio vedeva tooth fare cose e «speriamo non sia sua madre» il basilisco, di baby Allen.
    non di toothless.
    forse.

    Madonna quanto mi odio stasera lo riscrivo mannaggialaputtana.


    barrow
    skylinski

    follow you into the black
    into the eye of the storm
    sentinella luminare
    (tentativo cura 10-15 PS)
    MAGO
    LVL. MASTER +5pd
    23 — freaks — assistanti need a kick in the teeth,
    somethin' to give me a reason for
    somethin' that's worth dying for
    adrenaline
    X ambassador
    moonmaiden, guide us


    BONUS DIFENSORE ANATEMA (lisi): rimuove 5-10 pa da attacco avversario

    (26) DIFESA BARRY (liz 25 + barry 35): orbis
    Crea un vortice di luce distruttivo. Per accecare l’avversario, impedendogli di lanciare con precisione degli incantesimi, e per procurargli anche lievi ferite.
    ATTACCO ARPIA (barry 23): freccia [4/8]

    (11) DIFESA STAN (barry 35 + tooth 20): copre gli occhi
     
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    si dice che sulle teste dei seguaci di arda vegli la dea da cui prendono il nome. queste abili sentinelle mirano ad indebolire il nemico e darlo in pasto ai loro alleati.
    va bene, aveva capito, doveva smetterla di fare gli occhi dolci a lisi e concentrarsi sulla battaglia. get’cha head in the game
    «sectusempra» verso l’arpia che… aveva puntato più in basso degli occhi ma più in alto di quanto tutti avessero pensato «ce l’ha proprio con te ,comunque» chissà cosa gli aveva fatto, forse si aspettava arci. chi lo sa. «una… patata?» si chiese sottovoce, essendo soprappensiero, poi collegò le poche sinapsi che le rimanevano «una potata.» sospirò, annuendo«dopo i consigli di skincare dobbiamo anche sistemare le piante», puntò la bacchetta a qualche centimetro dal piede di lisi, sul ramo «diffindo»
    per tagliare un ramo, e poi «incendio!» sulle radici dell’arbusto

    Lissette
    Monrique


    Now I'm so done with caring
    What you think, no, I won't hide
    Sentinella seguace di arda
    OFF: dimezza attacco O difesa del nemico
    MAGO
    MAGO
    2003 — assistant— barbie girlBe your own fuckin' best friend
    Say that shit with your chest
    Keep movin' like, "What's next?"

    "Yes, and?"
    yes, and?
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    (26) DIFESA BARRY (liz 25 + barry 35): sectusempra sull’arpia

    (3) DIFESA LIZ (liz 25 + lisi 23): diffindo sul ramo
    ATTACCO ARBUSTO (liz 18): incendio

    colpi 8/8
     
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    anyway,
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    si dice che sulle teste dei seguaci di arda vegli la dea da cui prendono il nome. queste abili sentinelle mirano ad indebolire il nemico e darlo in pasto ai loro alleati.
    «siete amici da molto? andate in classe insieme?!»
    Istintivamente, Tooth guardò Baby Allen. Un dubbio lecito, se permettete, perché l’alternativa era una che ancora non si era abituato del tutto a considerare, ok. Quando finalmente l’associazione cliccò davvero nella sua testa, inarcò le sopracciglia. Ah.
    Beh.
    Si abbassò per raccogliere nuovamente l’alieno tra le braccia, ponderando e ponderando sulla scelta delle sue parole – una cosa così fuori dal normale, per il Simmons, che c’era un po’ da chiedersi se stesse avvertendo psichicamente le onde d’urto di Aidan nella piramide azteca. Un po’ stile warding bond.
    È che sembrava così entusiasta, Lisi, che si sentiva sinceramente male al pensiero di dirle che erano nemici giurati alla nascita, come stabilito dalle scritture (quali, vi chiederete) (chissà: ma esistono, da qualche parte). Alla fine scelse la terra di mezzo; scuotendo il palmo libero in aria, come per scacciare i pensieri intrusivi. «oh, non mi sopporta.»
    Detto con un sorriso sereno in faccia, perché non era di certo un pensiero che lo teneva sveglio la notte. Anche questa, una convinzione solida basata sul suo personale metro di giudizio; non era così problematico da attirare la collera di prefetti e capocasata, Tooth, ma sapeva anche di essere stato sulla lista nera delle Grandi Autorità Hogwartsiane un paio di volte di troppo per piacere anche solo vagamente a Mood. O chi per lui, insomma. Nulla di accidentale: se c’era una cosa che odiava con ogni fibra del suo essere, d’altronde, erano le persone che gli dicevano come comportarsi e cosa fare. Andava contro i suoi principi, essere meno di un fastidio per gente come lui. L’autoconservazione gli imponeva di non essere più che una mosca particolarmente insistente, ma insomma. ACAB nello spirito.
    Fece per dirle altro; magari rassicurarla che non sarebbe stato un problema collaborare fino alla fine di quella giornata, perché era certo che il desiderio di uscirne vivi soppesasse di gran lunga qualunque altra cosa in quel momento per entrambi, e invece – batté i denti, bocca chiusa e occhi fissi su Harry. Puntò l’indice nella sua direzione, anche se nel frattempo Lisi era già partita alla riscossa.
    «aiuto.» minchia. L’efficienza. Batté le ciglia, colto alla sprovvista dal pensiero che rivolse alle sue docenti girlboss preferite; che forse lo avrebbero bastonato dieci volte per essersi presentato in battaglia con un alieno non identificato e una mezza speranza. Privatamente, prese nota di cercare rametti interessanti da portare in dono alla García Ramos per farsi perdonare, e piroettò verso Stan. Occhi chiusi, braccia aperte, perché ho due minuti e devo colpire il basilisco con qualcosa. Tipo i dentini di Baby Allen, felice come una pasqua.
    toothless
    simmons / baudelaire

    that's so sweet!
    ... and fucked up.
    sentinella seguace di arda
    dimezza attacco O difesa del nemico
    MAGO
    apprendista
    eroe popolare — un alieno e un sogno — adhd kingEither way, we're not alone
    I'll find a new place to be from
    A haunted house with a picket fence
    To float around and ghost my friends
    i know the end
    phoebe bridgers
    Mother of Night, darken my step


    (11) DIFESA STAN (barry 35 + tooth 20): piroetta..
    ATTACCO BASILISCO (tooth 13): ..e lo fa mordere da baby allen
    (4) DIFESA HARRY (tooth 20 + lisi 23): lo indica
     
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    toothless13 pa20 pd34 psARMA: baby allen
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    arpia35 pa35 pd71 psattacco: 1 (barry)///
    cerbero30 pa30 pd66 psattacco: 15 (mood)///
    arcanaloth30 pa30 pd36 psattacco: 4 (harry)///
    basilisco25 pa25 pd9 psattacco: 16 (stan)///
    arbusto25 pa25 pd22 psattacco: 19 (liz)///
    ghoul25 pa25 pd46 psattacco: 23 (lisi)///
    androsfinge20 pa20 pd16 psattacco: 1 (tooth)///
    aboleth20 pa20 pd36 psattacco: 3 (olga)///


    BONUS DIFENSORE ANATEMA (lisi): 8
    (26 - 8 = 18) DIFESA (liz 25 + barry 35): 15 + 31 = 46 (+28)
    ATTACCO ARPIA (barry 23): 12 + 28 = 40
    DIFESA: 14 (-26ps)

    (3) DIFESA LIZ (liz 25 + lisi 23): 3 + 19 = 22 (+19)
    ATTACCO ARBUSTO (liz 18): 7 + 19 = 26
    DIFESA: 18 (-8ps)

    (11) DIFESA STAN (barry 35 + tooth 20): 32 + 3 = 35 (+24)
    ATTACCO BASILISCO (tooth 13): 13 + 24 = 37
    DIFESA: 1 (-36ps)

    (4) DIFESA HARRY (tooth 20 + lisi 23): 10 + 15 = 25 (+21)
    ATTACCO ARCANALOTH (lisi 15): 13 + 21 = 34
    DIFESA: 8 (-26ps)

    BARRY: l'arpia cerca di beccarti in testa.
    HARRY: l'arcanaloth non... non ha proprio voglia, e ti tira uno schiaffo.
    STAN: dato che non vuoi diventare una statua, decide di morderti ed avvelenarti.
    LIZ: l'arbusto sceglie la violenza, e di rendere i suoi rami appuntiti per trapassarti il fegato.
     
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    nessuno mi credeva (si invece) ed alla fine l'ho fatto (nessuno sorpreso) non si molla un cazzo (si invece e anche facilmente)

    si dice che sulle teste dei seguaci di arda vegli la dea da cui prendono il nome. queste abili sentinelle mirano ad indebolire il nemico e darlo in pasto ai loro alleati.
    Visto che nel suo mondo ideale l'autoflagellazione era cosa buona e giusta, ed essendo quello lungi dall'essere la sua realtà utopica preferita, il leoncino volante (Deep breath: k-kerochan?) si fermò decisamente distante dall'asta di metallo, guadagnandosi un'offesa occhiata in tralice dal (fu?) Prefetto Serpeverde. Neanche gli avesse chiesto tanto, solo di morire un po' - suvvia, quante storie.
    Più o meno le stesse che Toothless Simmons avrebbe potuto risparmiare ad entrambi, ricordando al Bigh che se per anni aveva tenuto testa bassa e tono moderato, un motivo c'era. «sei… pieno di sorprese.» Una smorfia. Effimera, un battito di ciglia, ma una smorfia comunque presto celata dietro l'ennesimo sorriso lampeggiato al compagno. «nah» certo che lo era, come avrebbe potuto essere altrimenti? Offriva al mondo la versione più pane bianco che avesse, semplice da gestire e lineare nelle relazioni. Era l'assistente in Infermeria, il Prefetto troppo zelante sulle regole, uno degli studenti più brillanti di Hogwarts. Aveva in tasca un tirocinio al Ministero ed il futuro più blando immaginabile. Possedeva qualità apprezzabili, ma nulla che si distanziasse troppo da come volesse essere percepito. La versione offerta al buon Toothy, era in sconto ed edizione limitata. Si concedeva qualche strappo alla regola; si permetteva perfino espressioni vagamente deluse e piatte, quando immancabilmente chi aveva sprecato anni ad ingannare, aveva davvero creduto alle sue stronzate. Gratificante nel suo disegno - era davvero così bravo? e allora qual era, il punto: aveva già vinto nel gioco della vita -, fino a che ad un minimo di pensiero divergente un diciassettenne ti guardava come se avessi fatto crescere una seconda testa. Terza, per rimanere affine al suo nuovo migliore nemico peloso. Si domandò quale delle versioni offerte al pubblico avesse scelto il Simmons, per fargli quel tipo di domande ed aspettarsi una risposta diversa. Importava? Diede un'occhiata a Lisi e Liz, a Barry e Stan e Harry. Giusto perché erano li, ed anche se sembrava distratto, stava prestando attenzione ai compagni (cit) - non capendo assolutamente nulla delle interazioni fra loro, o chi avesse adottato chi. Ad ultimo aggiornamento, il bambino in cerca di famiglia doveva essere il Simmons: come c'era finito, il babbano, a chiamare Lisi mamma?
    «grazie.»
    Mh. Attese qualche istante con ancora l'attenzione alle danze, letterali, di fronte a loro, prima di ricomporre un'espressione compatta da porgere al Tassorosso. Un po' gli dispiacque perfino, d’essere quel tipo di persona - quello che rifletteva le esigenze diventando uno specchio, adattandosi alle circostanze nel dare ciò di cui pensava gli altri avessero bisogno. Mood Bigh era meno reale delle promesse artificiali di Lancaster; forse anche per quello, l'aveva scelto: nessuno dei due era necessariamente bugiardo.
    «per quel che vale, sono felice che tu sia qui.» Pensò valesse molto poco, in effetti, e gli venne da ridere. Pensò anche di essere poco abituato a quel tipo di sincerità spontanea e genuina, e tanto bastò a far guizzare il fantasma di un sorriso divertito sulle labbra del Serpeverde. Prezioso, il Simmons. Abbastanza da costringerlo a portare una mano al cuore, capo piegato sulla spalla. «mi fai arrossire» non arrossì, per inciso.
    «speravo li odiassi, quei manifesti. La prossima volta m’impegnerò di più.» Passò le dita fra gli ormai disordinati, e non come piaceva a lui, riccioli scuri, sospirando leggero. «non aspetto altro» aspettava molto altro, come potrete ben immaginare, ma era una risposta decisamente più morbida rispetto alle cento altre passate rapide sotto le palpebre abbassate. Certo non la domanda di Lisi.
    O la risposta di Tooth.
    Inarcò lento un sopracciglio. Capite i sacrifici che gli toccavano fare in merito a una situazione di cui non sapeva un cazzo? Dover ignorare la possibilità, offerta su un vassoio d'argento, di alzare occhi tristi su Lisi, sorridendo appena, ammettendo una falsa sconfitta in una stretta di spalle. Lasciarle credere che ci fosse più di quello, che non avrebbe mai potuto odiarlo. Lisi non li conosceva, e non sapeva che nei due anni precedenti non si fossero mai rivolti la parola, o che Mood a malapena sapesse chi fosse il Tassorosso. Non sopportarlo? Neanche sapeva esistesse, per carità divina. La sua considerazione in merito a Toothless Simmons iniziava e finiva quel giorno.
    Si prese un secondo di troppo per rifletterci.
    Non avrebbe ceduto ai suoi pensieri intrusivi: non sapendo cosa sarebbe successo, conveniva mantenere un profilo basso e cauto. Se quella era la narrazione scelta dal compagno, così fosse.
    «ma ho anche dei difetti» rassicurò la bionda, un adorabile ed innocuo sorriso sulle labbra.
    E concluso il momento tenerezza - non ti ringrazierà certo Mood, ma aiuto. grazie toothy, sara se lo meritava l’impensabile amichetto - possiamo arrivare alla mia cosa preferita (scrocchio di nocche in background): la violenza su me stessa. Il bullismo privo di affetto.
    E quindi, Mood Bigh rivolse occhi color cioccolato fondente su Stanley Luna.
    Ah, Stan. Il serbo era decisamente il suo tipo, anche se non nel senso canonico del termine: lo guardava, e pensava ai milleduecento modi in cui si sarebbe lasciato usare con il minimo sforzo da parte del Serpeverde. Avrebbe potuto sacrificarlo, usarlo come scudo, fare pressione psicologica battendo celere le ciglia e bisbigliando un credo in te falso come il dente d'oro di Mort. Infinite possibilità, tutte regalate in un volto in continua evoluzione dal bianco cadaverico al rosso ustione di quarto grado. Si imbarazzava così …facilmente. Fremeva, fisicamente, dal tiepido conforto che gli avrebbe dato umiliarlo verbalmente chiedendogli se avesse chiesto il permesso a Lisi prima di strofinarsi sul suo seno, o se la vicinanza di Barrow non gli piacesse un po' troppo. Voleva guardarlo nei limpidi occhi chiari, e domandare cosa si provasse ad essere inutili biondi slavati senza uno scopo né prospettive.
    «stanley, giusto?» L'inizio della fine. E quando gli sorrise, fu sincero - la modalità più pericolosa di tutte. (sara che riflette in background se davvero vuole sacrificare i suoi personaggi dicendo a Stan che leggenda narrasse una delle tre teste apprezzasse i grattini all'orecchio) Gli porse la mano, spostandolo educato e gentile fra se stesso ed il Cerbero con la scusa di stringerla e presentarsi. «mood» corrugò le sopracciglia, lanciando un'occhiata alle sue spalle. Deglutì, sonoramente. «posso dirti un segreto?» pausa drammatica. Si preoccupò di mostrare che le dita tremassero appena, attorno alla bacchetta. Vero, per giunta: ogni tanto vibrava fisicamente dal bisogno di prendere a pugni in faccia la gente; non farlo, essendo non un bruto, implicava un certo sforzo. Alle spalle del Luna, guardò il Cerbero con aria di sfida.
    Non voleva più adottarlo. Aveva cambiato idea. Stava chiaramente cercando di comprarsi il suo affetto nell'unico modo che funzionava, il che significava automaticamente che dovesse morire. Lanciò un aguamenti, la sua personale versione di uno sputo - quello vera era riservato solo ai Prescelti, un po' come Troy a quanto pareva - su uno dei tre musi. «anche io ho paura» e quella, cari lettori, era finalmente ed ufficialmente la prima cazzata del giorno - a mali estremi, eh.

    mood
    bigh

    i hate it when people ask "do you trust me?" like... don't call me out like that... the answer is no.
    sentinella
    seguace di arda
    MAGO
    LEADER
    16 y.o. — slytherin — professional gaslighterSo cold
    to live without a soul
    But I do my best
    to make things right
    ok
    8 graves, aviva
    moonmaiden, guide us



    (15) DIFESA MOOD (mood 30 + stan 18): Usa stan come scudo.
    ATTACCO CERBERO (mood 23 + stan 18): aguamenti



    CODICE
    <b>(15) DIFESA MOOD (mood 30 + stan 18):</b>
    <b>ATTACCO CERBERO (mood 23 + stan 18):</b>
     
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    ma lo sapete quanto mi sento bipolare? riuscite ad immaginarlo? non lo so. non lo so. non vedo l'ora di concludere il circo con Troy per concludere lo spettacolo serale

    i cavalieri hanno sani principi ed un onore alto che li porta a mettere gli altri, e il bene superiore, al di sopra della loro stessa sicurezza.
    Lisi Selwyn.
    (sospiri profondi)
    Ma da che parte stai.
    Mentre la bionda riportava alla memoria, per se stessa e tutti i presenti caso mai fossero stati disattenti, un ricordo molto recente, e che il Luna aveva già deciso di dimenticare e sotterrare insieme al buon senso ed altre cose belle, Stan guardò il Ghoul. L'intenso contatto visivo che gli mancava con il genere umano, lo riservò tutto per il non-morto, sentendolo affine sotto così tanti aspetti, che quasi pensò di abbandonare il fucile ed andare ad abbracciarlo. Non solo credeva il mostro lo meritasse, ma pensava anche che la morte che gli avrebbe offerto sarebbe stata rapida ed indolore. Voleva bisbigliargli all'orecchio che stesse andando alla grande, che si vedesse ci stesse provando, e che non avrebbe mai più parlato di quando aveva chiamato mamma colei che l'aveva protetto, perché COSÌ SI COMPORTAVANO GLI AMICI. DIMENTICANDO, TUTTI INSIEME. Lo fece? No: a scanso di equivoci, una parte di senno ancora la possedeva - e, diciamocelo, era abbastanza terrorizzato dalle urla disumane del ghoul (che, voglio dire, Mood. in minuscolo.) da lasciar perdere l'idea di un arco di redenzione per ambedue in favore di un intenso scambio di emozioni. Tutte li, nude come mamma (non Lisi) le aveva fatte, impresse nella curva delle labbra e l'azzurro disperazione, una sfumatura particolare che non era per tutti, dell’iride. Mordicchiò nervoso il labbro inferiore fra i denti, permettendo allo sguardo di farsi appannato, e la mente dissociarsi da quanto stesse succedendo.
    Un respiro solo.
    Ma in effetti, Stanley: cazzo ci stai a fare, qui. Una voce incorporea ma reale, più di quanto non lo fossero i mostri di fronte a lui (Mood. maiuscolo, stavolta) e decisamente meno tollerabile. Un quesito che sentiva scavare dove la carne era più tenera, minando ogni parte vulnerabile ed esposta nell’ancorarlo ad un mondo a cui non sarebbe mai riuscito ad appartenere. Annaspò frettolosamente in cerca d'aria, rivalutando il momento in cui sul treno per Londra c'era salito, anziché stendersi sui binari. Sarebbe stato più rapido, meno terrificante, e si sarebbe risparmiato il genere di imbarazzo che perfino in un momento di vita o di morte lo costringeva a mantenere lo sguardo basso sui propri piedi per timore di guardare chiunque fra i suoi compagni.
    WHY CAN'T YOU JUST BE NORMAL?
    Ed era giusto sull’insensato punto di strillare come il bambino di babadook, incastrato mentalmente in un posto a metà fra i sibili del Basilisco ed il anche mio fratello ha chiamato mamma la sua insegnante della Selwyn, quando si sentì schiaffare una mano sugli occhi. Come tutto nella sua vita, lo accettò e basta, resettandosi ad un lungo, personale, ed intimo, urlo interiore. Ubbidiente, quanto meno: la quarta testa del cerbero, ligia e poco funzionale. Non sapremo mai cosa gli avesse detto lo Skylinski, sicuramente qualcosa di motivante che l'avrebbe spronato ad essere la versione migliore di se stesso («ma li hai chiusi gli occhi, cazzone?») ma non aveva importanza, perché il senso c'era comunque (32pd). La fronte sulla sua un colpo basso, perché Stan non era il soldato (punto) migliore e quello era peggio del ritrovarsi con la testa incastrata fra le tette di Lisi. Si divertivano a metterlo in posizioni scomode? BENE. AVEVANO RAGIONE. ERA ESILARANTE, SI STAVA DIVERTENDO DA MORIRE, non sentiva affatto anima e cuore scivolare giù per la gola insieme alla saliva. Che posto intimo (infimo. ma vi dirò) era la Francia per produrre tutta quella mancanza di pudore? Lui era un ragazzo vittoriano, ok. Nato nell'epoca sbagliata, destinato al Medioevo per arrossire alla vista dei polsi e non arrivare all'età che aveva. Non poteva neanche dire a entrambi che non stesse funzionando, perché invece il dado credeva funzionasse fortissimo. Ma che ne sapeva, uno stupido bot, delle migliaia di modi in cui lo spirito umano poteva morire in un corpo ancora vivo …. «e va bene, barrow» (trembling come una foglia d'autunno sugli alberi.) «puoi avere anche il natale, ok?» con Jester, si intendeva. Comunque, bastava chiedere gentilmente. Si tolse la mano di Barry dagli occhi, tentato di portarla al petto per chiedergli se secondo lui, opinione medica, stesse per avere un infarto, ma un limite andava segnato.
    E quel limite era in forma tascabile, con grandi occhi quercia e la speranza a brillare sulle labbra.
    Demon. Satan. I know what YOU are…..
    «stanley, giusto?»
    Quindi era quello che aveva provato Isabella Swan, su quel taxi, sapendo di incorrere nella morte pur di salvare la madre? Specifico, ma una scena a cui Stanley pensava spesso - drammatica ed insensata come piaceva a lui. Era come guardare un tram in corsa, e non togliersi dalla strada. Vedere l'incidente dell'aereo, e non scendere.
    Non conosceva «mood». Non progettava di conoscere Mood, perché gli adolescenti erano terrificanti, e quelli che non gridavano di fronte a bestie infernali, decisamente un livello superiore. Ma gli occhioni dolci…? a LUI? non lo vedeva, che era un disperato? un derelitto di se stesso? che l'avrebbe fatto, qualunque cosa volesse facesse, anche senza lo facesse sentire colpevole nel mentre? Ma dai, cazzo, Mood: era proprio come sparare sulla croce rossa. La mano gliela strinse, e si spostò volontariamente fra il ragazzo e il Cerbero, perché era stupido così. Un paladino cavaliere, anche senza usare il bonus.
    «anche io ho paura» ma come si permetteva. In quei tempi di crisi? Il senso di colpa? Solo perché con dieci anni sulle spalle in più, avrebbe dovuto avere senso ed essere il badger? Odiava gli adolescenti. Li odiava.
    Non sembro, dal misero verso arrendevole sgusciato dalle labbra, ma invece era proprio così.
    «ok. sai cosa? Ok! ok» Alzò un indice verso Mood, inspirò profondamente, si tolse lo zainetto, e lo sbatté sul Cerbero.
    Aiuto. Si sentiva male. Era solo un cagnetto. Un cagnetto INCOMPRESO. CHE VITA DI MERDA.
    «NON OK. NON OK!» a rimbalzare come il meme di John Travolta, rotto. Irrimediabilmente, rotto. «ce la faccio, eh. non così, ma ce la faccio» nella vita, prima o poi. una (lacrimanding verying fasting interiormente) promessa.

    stan
    luna

    bro, i'm straight up not having a good time
    paladino cavaliere
    [ difende 15-20 pd e subisce un attacco ]
    babbano
    MAGO (haha...)
    25 y.o.— muggle — lawful goodThis world feels like a dumpster fire
    All filled with self aggrandized liars
    Try to find something I admire
    I took to long my time expired
    debbie downer
    neoni
    Mother of Night, darken my step




    (15) DIFESA MOOD (mood 30 + stan 18): si mette davanti (...)
    ATTACCO CERBERO (mood 23 + stan 18): gli tira una zainata. (non a Mood, sorprendente)

    CODICE
    <b>(15) DIFESA MOOD (mood 30 + stan 18):</b>
    <b>ATTACCO CERBERO (mood 23 + stan 18):</b>
     
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  15.      
     
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    (15) DIFESA MOOD (mood 30 + stan 18): 15 + 18 = 33 (+18)
    ATTACCO CERBERO (mood 23 + stan 18): 11 + 4 + 18 = 33
    [ chaosbringer vibranding fortissiming in background ]
    DIFESA: 20 (-13ps)

    MOOD: il cerbero prova direttamente a prenderti con le sue fauci per lanciarti in aria.
     
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66 replies since 28/4/2024, 20:00   910 views
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