(I Can’t Get No) Satisfaction

circa 2012 | @ bagno dei prefetti | ft. tyler

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    forse andava messo prima ma eh TW per contenuti espliciti SMACK

    tyler n. wood
    slytherin ✦ 17 yo ✦ insufferable
    the road to love leads back to you
    you got me swimmin' in your ocean
    && in your eyes I see devotion
    but I will always take my time with u
    Ancora una volta, rimase impassibile alle osservazioni ovvie (e inutili) del tassorosso, che dimostravano solo quanto avesse ragione Tyler nei suoi riguardi; avrebbe potuto infierire e costringere entrambi a rimanere lì a fare quel gioco infantile per tutto il pomeriggio, ma i programmi del giornalista in erba prevedevano tutt'altro, per quel giorno, e non li avrebbe di certo fatti deragliare per colpa del Cox.
    «Tu con me non parli mai chiaro» avrebbe potuto fargli presente che non fosse lui a non parlare chiaro, ma Adam a non capire mai nulla — però, davvero, non voleva incastrarsi in una discussione senza fine con quel testardo di un tassorosso. C'erano già passati fin troppe volte, e sempre riguardo gli stessi discorsi, al punto che Tyler era stanco, svuotato, stufo di ripercorrere sempre gli stessi tracciati senza mai arrivare a nulla.
    Per questo motivo, perché era una storia vecchia quasi quanto la loro non relazione, le successive parole di Adam contribuirono ad alimentare il cattivo umore di Tyler, indispettendolo più del dovuto e procurando al prefetto un fastidio che avrebbe spiegato poi, più a se stesso che agli altri, come disappunto per l'ostinazione del Cox a voler rimarcare ancora e ancora su argomenti già affrontati a ripetizione.
    «Non lo so, infatti. Semplicemente lo sento. Lo vivo. Non è qualcosa che si può studiare o imparare. Lo si deve vivere e basta.»
    Mah, facile aprire la bocca e dargli fiato: erano parole incomprensibili per Tyler, non nella forma ma nel significato — perché parlavano di qualcosa di intangibile, di emotivo, qualcosa a lui (volontariamente) precluso. E Adam lo sapeva. «Lo sapresti, se la smettessi di avere un cuore così stitico» Adam lo sapeva e ogni volta tornava a spingere lì, fastidioso come sabbia dentro le scarpe o un dito puntato contro le costole.
    Forse, dopotutto, non se lo meritava il suo silenzio — non se lo meritava affatto. Nemmeno il rischio di finire a parlare per ore della stessa cosa ma in font diversi poteva fermarlo, ora, dal rispondere a tono al tassorosso, braccia incrociate al petto e sguardo duro.
    «Non hai appena detto che con me bisogna parlare chiaro? Forse sei tu che non sai spiegarti, invece di essere io a non capire.»
    «no,» c'era una punta di veleno già percettibile in quella singola sillaba, «sei tu a non capire.» annunciato come se fosse un dato di fatto, una banalità, una cosa così ovvia per cui non valeva la pena neppure sprecare più di quelle semplici parole o un tono che fosse meno smunto e incolore.
    «Sai qual è il problema?»
    «immagino che stai per dirmelo?» gli parlò sopra, fregandosene delle buone maniere e del rispetto: Adam Cox lo stava mettendo alla prova (come ogni dannata volta) e lui era stanco.
    «Ti concentri sempre sulle cose sbagliate. Vuoi spiegarmi le cose sbagliate. Inutili, persino.»
    Ah sì? E quali erano queste cose “inutili”? A Tyler non risultava. Lo esortò, con uno sguardo allusivo, ad andare avanti e illuminarlo con la sua saggezza.
    «Come i vestiti. Sono inutili. Certo, a parte per ripararsi dal troppo freddo o troppo caldo, ma perché civile dovrebbe essere uguale a vestito? Non ha senso.»
    «non sta a me spiegarti le basi della convivenza civile, Cox, hai due genitori per quello.» come avevano fatto a fallire così tanto, con lui e con quell'altra bestia di sua sorella? Era un quesito che spesso metteva alla prova la mente sveglia del serpeverde — e che cementava sempre di più la sua convinzione sul non voler avere figli suoi, in futuro; sembrava un lavoro troppo faticoso che lasciava volentieri a persone con ambizioni diverse dalle sue. «e non hai chiaramente colto il punto, nemmeno stavolta» una cosa che non avrebbe dovuto stupire Tyler, e infatti non c'era stupore nella sua voce, ma solo la stessa freddezza riservata all'altro fin dal primo momento.
    «Ma te l’ho già detto: mi piace soffrire»
    A quel punto rivolse lo sguardo scuro al soffitto incantato, allontanandosi dal biondo per iniziare a spogliarsi: ne aveva sentite veramente troppe, c'era un limite a tutto.
    Non poté comunque trattenere quel minimo di soddisfazione che lo costrinse ad alzare appena l'angolo delle labbra, quando sentì il verso poco umano che sfuggì da quelle di Adam quando la camicia venne via — non lo stava facendo apposta, e non era di certo colpa sua se l'eccitazione veniva trasmessa nel corredo genetico di Cox in Cox come la pelle chiarissima e gli occhi chiari, ma non poteva non sentirsi un minimo fiero del modo in cui, nonostante tutto, riusciva ancora a premere i giusti bottoni nell'altro, pur senza fare assolutamente nulla se non una cosa semplice e banale come sbottonarsi la camicia e prepararsi per un bagno.
    La piega delle labbra del serpeverde aveva un che di presuntuoso che non poteva – né voleva – nascondere. Non ad Adam, comunque.
    «Cristo santo»
    «puoi chiamarmi Tyler, ne abbiamo già parlato» gli ricordò con semplicità, facendo lo spiritoso, solo per creare maggior disagio in un Adam Cox già visibilmente provato, destabilizzandolo con vani tentativi di fare il simpatico.
    A giudicare dal nuovo verso gutturale (e animale) che suscitò nel minore, doveva star funzionando.
    «Sai cosa?»
    No, non sapeva cosa, ma aveva come l'impressione che, qualsiasi cosa fosse, lo avrebbe scoperto a breve.
    E non gli sarebbe piaciuto.
    E infatti: «Evanesco.» Ebbe appena tempo di notare la bacchetta del Cox puntata contro di lui (quella magica; l'altro era sull'attenti già da un pezzo e a Tyler non era sfuggito quel particolare) che improvvisamente la sua divisa immacolata era sparita, lasciandolo nudo come il giorno che era venuto al mondo.
    «adam.»
    Il tono gelido parlava da sé, e in quel nome c'erano tutti gli ammonimenti che non serviva ripetere ad alta voce: se c'era una cosa che Tyler non sopportava (beh, una delle tante cose che Tyler non sopportava) era che qualcuno rovinasse i suoi abiti, per errore o di proposito.
    Era pronto ad insultare il Cox e rammentargli quanto caro avrebbe pagato quel gesto, ma l'altro fu più veloce ad avvicinarsi e sussurrare quel «Vaffanculo» a fior di labbra, costringendolo a ricambiare quel bacio disperato che fece suo, rubandolo ad un Tyler immobile ed esasperato al cento percento.
    Queste le motivazioni che il serpeverde diede a se stesso come giustificazione del fatto che, alla fine della fiera, non oppose resistenza e lasciò che il Cox si prendesse quello che, era evidente dal modo in cui la sua erezione premeva conto quella ancora acerba di Tyler, desiderava disperatamente — era una persona magnanima, quando voleva, Tyler Wood.
    Sollevò una mano per posarla sui riccioli biondi del minore, incastrando le dita esili tra ciocche color grano, per poi tirare leggermente e costringere Adam ad interrompere il bacio. «credevo fossi in sciopero,» gli ricordò, «che ce l'avessi con me e blablabla» non si allontanò da lui, parlando a pochi centimetri dalle labbra arrossate e dischiuse dell'altro, presuntuoso e sicuro di sé e del potere che aveva sul tassorosso. «dunque avevo ragione, il sesso–» lo schernì, usando le sue stesse parole, «con gli altri non ti basta.» Sarebbe tornato sempre da Tyler; così come Tyler, suo malgrado, sarebbe sempre tornato da Adam. «sei davvero troppo prevedibile, Cox» e, così dicendo, portò la mano libera a scivolare tra i loro corpi, posandola maliziosa sull'erezione di Adam, massaggiando con movimenti lenti e calcolati, deciso a farlo soffrire più del dovuto. Se era quello il gioco che Adam voleva fare, Tyler era disposto a dimostrare che sapesse giocare — e che intendesse vincere.


    stai zitta non dire nulla non guardarmi non percepirmi non rileggo nemmeno e getto il telefono oltre l'oceano qui finisce la mia zona di comfort e inizia il disagio SOLO PER TE
     
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10 replies since 6/6/2023, 01:35   466 views
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