«qualcuno ha ascoltato le mie preghiere?» uh? Meteora? Era una preghiera? Non era mai stata una ragazza cristiana ma Meteora non le sembrava un titolo da Chiesa, più uno che avrebbero utilizzato i dinosauri estinti. Oh- Oh. OH. Ora aveva capito. Avrebbe dato la colpa all'alcool nel suo corpo. Ripeté la frase più lentamente scandendo le parole diversamente «scusa, non mi piace- essere toccato.» ottimo, perchè non l'avrebbe più toccato e anzi sarebbe addirittura stato a debita distanza. Meglio di così!! Aveva pensato proprio a tutto. 10/10 will do again. «syria?» Syria non aveva nemmeno guardato in faccia la persona... ancora. La sua scelta si era basata sui calzini più cool indossati dalla persona in quel locale e quando alzò lo sguardo fu felicissima di trovarsi di fronte Scott. Lui forse un po' meno. «SCOTT !! sì l'unica, sola e inimi- inimi- quello» okay non era poi così semplice parlare in quello stato, quindi accettate quello che la casa aveva da offrire: parole biascicate e incomprensibili perchè neanche Syria riusciva a pronunciarle. «syria… no… ripensaci… sono un avvocato… ???» 3... 2... 1... Ci aveva pensato!! Come Winnie The Pooh quando diceva "pensa pensa pensa" e non aveva cambiato assolutamente idea. «e?? gli avvocati non si divertono???» effettivamente, ora che ci pensava... Aveva mai visto un avocato felice? Non che conoscesse molti avvocati, ma anche nei film dove li stereotipavano erano tutti sempre un po' repressi e tristi. Ma appunto, inizialmente credeva fossero stereotipi. Avevano idee di divertimento diverse? «la vita è troppo breve per rifletterci su» anche perchè quel giorno aveva ricevuto una brutta notizia. Davvero orribile. Per chiunque volesse vivere almeno, lei non sembrava ancora aver voglia di quel masochismo tipico della gen z ma secondo lei prima o poi sarebbe toccato anche a lei. La ruota gira per tutti. «però devo avvisarti, ho scaricato l'app di quel film... chissà se lo hai presente... vabbè insomma ti dice quanto ti rimane da vivere e dieci minuti fa diceva che mi rimaneva un'ora» ??? ma avevo un prompt per questo o?? sono molto confusa da i dialoghi scritti anni . fa ma questo lo tengo per ricordo #wat. Stava per lanciare la freccetta blaterando qualcosa di molto simile a «sai cosa ho sempre voluto fare? bungee jumping» (anche questo?? perché così random?? ma mi ero fumata qualcosa? ero effettivamente ubriaca?) Ora forse non ne avrebbe più avuto tempo e sarebbe morta prima, in un modo insulso anche. Forse addirittura con le stesse freccette con cui stava per (non) colpire Scott. «vuoi fare a cambio?» esattamente come era passata dal non avere nessuno all'essere lanciata da una persona all'altra come una pallina da ping png? E perchè tutti i suoi amici erano in quel locale proprio quel giorno? «va tutto bene..?» annuì vigorosamente, riposizionando poi la mano con la freccetta davanti agli occhi per prendere la mira. O provarci, insomma, nessuno è perfetto. «ci stiamo divertendo» Dakota però le prese dolcemente il polso per fermarla proprio prima che provasse a lanciare nuovamente Scott. «tesoro, che ne dici se cerchiamo qualcos'altro per fare arte contemporanea? Scott non mi sembra molto felice di essere parte del quadro» fece un piccolo broncio, poi spostò lo sguardo verso Scott. «non è felice?» a lei sembrava che stesse bene. O forse erano gli occhiali da sole a dargli un'espressione kool anche se stava morendo dentro. «sei qui con qualcuno?» Si lasciò trascinare verso il bancone o il tavolo più vicino, l'uno valeva l'altro e lei non aveva precisamente idea di dove Dakota la stesse spingendo ma si fidava. Si fidava? Si fidava. Non era uno sconosciuto ed era anche un medimago, alla peggio era in buone mani. «sono sola soletta» viva l'indipendenza!! le sbronze in pace!! andare al cinema da sola per il piacere di vedere un bel film!! «non ho bisogno di qualcuno per godermi una bella serata» anche se la compagnia era ben accetta. Le piaceva, davvero, ma non era necessariamente necessaria. «scott aiutava per il mio processo creativo» e lanciare freccette verso qualcuno era anche divertente. Ecco, non il fatto il pensare di colpirlo ma di lanciare freccette verso di lui? Divertente. La prossima volta avrebbe optato per qualcosa di più safe tipi palloncini pieni di pittura. Peccato non fosse qualcosa che si poteva trovare facilmente in un bar. Peccato. Magari avrebbe dovuto aprire un locale dove di beveva buon vino in calici e si lasciava libera la creatività. Immaginate: di notte, tavolate a lume di candela, qualche calice e bottiglie di vino, qualche postazione per la ceramica e le mini tele per dipingere. Tante chiacchiere ed arte e alcool. Qualche musicista a fare atmosfera e chi invece preferiva ballare aveva il proprio spazio. Un po' onirico, ipnotico, dionisiaco. Forse era l'alcool a parlare. «ordiniamo qualcosa da mangiare e troviamo un nuovo gioco e un nuovo modo di fare arte contemporanea» come potevano fare arte contemporanea in quel locale altrimenti? «qui c'è solo alcool e io ho un accendino» e l'idea non gli sarebbe assolutamente piaciuta. «e tu invece? non eri con qualcuno?» non voleva di certo rovinare la sua serata. Tutto ciò che chiedeva era dare sfogo alla sua creatività. Avrebbe potuto fare body painting a qualcuno usando qualche salsa? Forse le solite in bustine le avevano mayonnaise, katchup, senape e salsa bbq sarebbero bastate. «puoi tornare da lui lei loro altro» le provò tutte perchè non voleva discriminare sconosciuti. «io sto benone» sorrise appoggiando il gomito sul bancone per poi farlo scivolare e appoggiare la guancia sulla mano per tenere su la testa e annuendo per poi tamburellare la mano sul bancone per attirare l'attenzione del barista. Alzò leggermente la testa quando qualcuno finalmente la notò «qualcosa da mangiare per lui e chiunque fosse con lui» non sapeva neanche cosa ordinare esattamente. Nel frattempo si era persa anche Scott, forse il divertimento l'aveva rapito ma ora aveva bisogno di un altro modello.
| ex hufflepuff | 2000's | halfblood | magizoologist & artist |
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